Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno: ecco cosa è ancora un mistero 10 anni dopo

Ci sono dettagli de Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno che continuano a incuriosire i fan anche dopo dieci anni. Vediamoli!

Dieci anni fa usciva l’ultimo capitolo della trilogia: Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno. Dopo Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro, nel 2012 Christopher Nolan porta sullo schermo l’episodio finale che, ancora oggi, fa parlare. I dettagli non del tutto esplicitati rinnovano costantemente la curiosità dei fan che sono sempre in cerca di curiosità e segreti sul film e la sua produzione.

La trilogia di Nolan ha realmente segnato il genere. Seppur spesso criticati per le trame artificiose o per i dialoghi così espositivi, i suoi film sul Cavaliere Oscuro elevano il mondo dei supereroi apportando un realismo e una intensità mai viste prima. Una decade dopo l’epilogo della trilogia, rivediamo i dieci aspetti più misteriosi de Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno.

10Le allusioni al romanzo di Dickens Racconto di due città

Ill Cavaliere Oscuro - Il ritorno
 

Sono i Nolan, Christopher regista e Jonathan sceneggiatore, a dichiarare apertamente che Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno cita sia direttamente che indirettamente il romanzo di Dickens Racconto di due città. Come nel testo di Dickens, ambientato durante il Regno del Terrore creatosi all’indomani della Rivoluzione francese, anche nel lungometraggio si parla di rivoluzione, agitazione sociale e violenza.

Nello specifico, il film si conclude con le parole di chiusura del libro. Jim Gordon, al funerale di Bruce Wayne, recita: “Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga il meglio di quanto abbia mai fatto. E quel che mi attende, è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto.

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