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Moon Knight: tutti gli Easter Eggs e le references del primo episodio

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Moon Knight: tutti gli Easter Eggs e le references del primo episodio

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del primo episodio di Moon Knight

È arrivata su Disney+ l’ultima meraviglia dell’MCU: stiamo parlando della serie Moon Knight. Il protagonista è Oscar Isaac: l’attore di Scene da un matrimonio e Dune interpreta Steven Grant, un gentile commesso del negozio di souvenir della National Art Gallery di Londra. Steven, inizialmente dice di “vagare” nella notte ma, come si scopre più avanti nell’episodio, la sensazione è data da un Disturbo Dissociativo dell’Identità: “Steven Grant” rappresenta solo una delle molteplici identità interne al personaggio. Le altre personalità sono decisamente più eccentriche: una di queste è il formidabile mercenario conosciuto come Marc Spector (o Moon Knight). Nei panni di Spector, Isaac si muove da Londra alle Alpi, passando per l’antico Egitto.

Come si può intuire, Moon Knight non è il tipico prodotto MCU – e questo vale anche per la filosofia della serie nei confronti dei riferimenti al resto del mondo Marvel. Diversamente da ciò a cui i fan della Marvel sono abituati a vedere, nel primo episodio dello show i riferimenti a figure ed eventi passati dell’MCU sono davvero sporadici.

Se non fosse per il titolo introduttivo, lo spettatore comune non avrebbe idea di star guardando una creazione Marvel. Tuttavia, con uno sguardo più attento, le avventure di Steven Grant rimandano comunque ai fumetti e ai personaggi del franchise e non escludono interessanti anticipazioni. Ecco gli Easter Eggs e le references rintracciabili nell’episodio 1 di Moon Knight, l’inquietante ”Il pesce mono-pinna; Una presenza ingombrante; Amnesie

Il primo riferimento alla Marvel Comics: le scarpe piene di vetro di Arthur

Moon-Knight-Arthur

L’intro di Moon Knight ruota attorno al criminale interpretato da Ethan Hawke, Arthur Harrow. Il personaggio, distrugge un bicchiere e si riempie le scarpe con i vetri, per poi indossarle.

Questa sequenza introduttiva è probabilmente un riferimento alla controparte di Harrow dai fumetti Marvel. Introdotto nel 1985 con Moon Knight #2, Dr. Harrow è uno scienziato esperto in “teoria del dolore” (studia come bloccare la risposta neurale al dolore). L’uomo è anche affetto da una patologia debilitante e incurabile che gli provoca costante agonia. Per ora, la professione di Arthur Harrow non viene menzionata in Moon Knight. La prova delle scarpe piene di vetro potrebbe però indicare l’origine del personaggio nei fumetti: anche nella serie, Harrow sembra essere uno scienziato ossessionato dal dolore.

Una reference di Namor il Sub-Mariner in Moon Knight?

Atlantis-in-Moon-Knight

Ancora una volta, l’MCU inserisce in un suo prodotto un riferimento a Namor il Sub-Mariner, il personaggio della Marvel Comics proveniente da Atlantide. In Moon Knight, si vede un negozio chiamato “Atlantis” quando Steven corre per Londra cercando di prendere il suo autobus.

Il luogo immaginario è stato già citato in Iron Man 2 (con la mappa SHIELD) e in Avengers: Endgame (con i “terremoti sotterranei” di Okoye), e si dice che il personaggio di Namor potrebbe essere una presenza significativa in Black Panther: Wakanda Forever. Forse allora il negozio che si vede in Moon Knight è un’altro sassolino in questo percorso?

Donna è l’adattamento di un personaggio dei fumetti?

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Il supervisore di Steven Grant nel museo è Donna (Lucy Thackeray). L’attrice forse non colpisce immediatamente gli spettatori, ma il suo nome deriva da Donna Kraft. Il personaggio della Marvel Comics ha debuttato nel 1992 con Moon Knight #39 come agente di Marc Spector. La versione live-action condivide poco con Kraft, ma è divertente il fatto che Moon Knight trasformi Donna da dipendente di Marc a capo di Steven.

Moon Knight cita l’Ennead, gruppo di divinità egizie

Marvel-comics-Ennead

Moon Knight include nel primo episodio diversi riferimenti all’Ennead – un “super-gruppo” che include le nove divinità della mitologia egizia che incarnano tutte le forze presenti nell’universo. L’idea esiste all’interno della vera mitologia egizia, ma i fumetti Marvel hanno adattato l’Ennead nel fumetto del 1950 Marvel Tales #96.

Questo stormo di divinità originariamente proveniene da una dimensione conosciuta come Eliopoli Celeste, ma può viaggiare sulla Terra attraverso un portale: la porta si apre nell’antico Egitto e crea un rapporto simile a quello tra la Norvegia e gli Asgardiani: i visitatori diventano dei adorati dalla gente del posto. L’enfasi posta sull’Ennead nell’episodio 1 di Moon Knight suggerisce che la storyline nata nei fumetti potrebbe essere trasposta in live-action.

La statua vivente di Moon Knight è un personaggio Marvel

Shaun-Scott-Crawley-in-Moon-Knight

Non è solo la performance di Oscar Isaac a conquistare lo spettatore di Moon Knight. C’è anche un altro personaggio, Crawley, un artista di strada, una statua vivente vestita d’oro e muta. Interpretato da Shaun Scott, la figura è il miglior amico di Steve.

La scelta non è casuale: Crawley è preso direttamente dalle avventure di Moon Knight nei fumetti Marvel. Nello specifico, è un riferimento a Bertrand Crawley – un senzatetto che funge da informatore di Marc Spector. Nella serie, il personaggio passa da vivere per strada ad essere un’artista di strada, similmente al passaggio di Donna da dipendente di Marc a datore di lavoro di Steve: in entrambi i casi, la serie onora il materiale d’origine pur prendendo una direzione unica e nuova.

Layla di Moon Knight è Marlene Alraune della Marvel Comics

Layla-Moon-Knight-chiamata

Quando Steven Grant scopre il telefono usa e getta di Marc Spector, vede che il suo alter-ego sta ricevendo molte chiamate da una donna: Layla. Anche se il nome è diverso, Layla (che sappiamo negli episodi futuri sarà interpretata da May Calamawy) è molto probabilmente la versione live-action di Marlene Alraune. Il personaggio debutta nei fumetti Marvel nel 1976: Marlene Alraune è un’archeologa ed è la compagna di Marc Spector. Anche se non è ancora apparsa sullo schermo, in Moon Knight Layla sembra legata romanticamente all’alter-ego di Marc ed è anche qui un’archeologa.

Moon Knight e l’Easter Egg di ”Duchamp”

Moon-Knight-Duchamp

Nell’elenco delle chiamate perse di Marc Spector, l’unico altro nome che compare è quello di un certo ”Duchamp”. Decisamente più facile da decifrare di Layla, Duchamp deve essere un riferimento a Jean-Paul Duchamp – uno degli alleati di Moon Knight nei fumetti. Questo ex membro della legione straniera francese, non dovrebbe apparire nella serie: fino ad ora non è stato annunciato nessun attore per la parte.

Forse il nome in rubrica che si vede nell’episodio 1 è solo un Easter Egg per i fan dei fumetti, o forse è il preludio per un’apparizione a sorpresa di uno dei più popolari personaggi di Moon Knight?

Lo specchio in Moon Knight prefigura la trasformazione di Marc

Moon-Knight-specchio

Moon Knight si affida fortemente alle immagini e al simbolismo per alludere ai poteri interiori di Steven Grant – a volte sottilmente, a volte apertamente. Steven indossa vestiti bianchi a letto e copre il pavimento di sabbia. All’esterno si vede costantemente la luna, mentre il suo appartamento è attraversato da un cerchio bianco.

L’esempio migliore del simbolismo della serie, tuttavia, arriva nel momento in cui Steven Grant sente per la prima volta la presenza di Marc Spector. Il mercenario appare al suo alter-ego in uno specchio rotondo, circolare e bianco che ricorda molto la luna: una bella rappresentazione visiva del segreto che Spector sta nascondendo.

Arthur Harrow parla di Thanos (ma non lo nomina)

Moon-Knight-Arthur-Harrow

Alcuni riferimenti mancanti in Moon Knight sono studiati apposta per far pensare al resto dell’MCU. Esemplare è il discorso di Arthur Harrow che, nel tentativo di convincere Steven Grant delle virtù di Ammit, sostiene che se Ammit fosse stata libera, avrebbe evitato l’ascesa di Hitler e la distruzione che ha compiuto, ma anche Nerone, il genocidio armeno, il Pol Pot…

Sentendo ciò, non si può che pensare a Thanos: il cattivo non ha raccolto ogni singola Gemma dell’Infinito e non ha spazzato via metà di tutta la vita sull’universo per essere lasciato fuori dalla lista. Non menzionare il Titano Pazzo mantiene saggiamente, almeno in questa fase iniziale, Moon Knight separato dalla più ampia MCU, ma è abbastanza strano sentire un personaggio Marvel snocciolare i momenti peggiori dell’umanità e tralasciare gli eventi di Avengers: Infinity War.

Steven Grant inserisce Avatar nell’MCU

avatar

Pochi istanti dopo il mancato discorso su Thanos, Ethan Hawke si riferisce al fatto che Ammit venga tradito dal suo “avatar”. Steven risponde con ironia ”Gli Avatar, le persone blu, adoro quel film.” L’ovvio cenno al blockbuster del 2009 di James Cameron è un dettaglio affilato e sottile se si pensa che la Disney, a seguito della sua acquisizione di Fox, ora possiede Avatar.

Ancora, quando Harrow cerca di spiegare cosa intenda veramente, Steven lo interrompe con: “Intendi l’anime?“. Questa battuta fa cenno ad un altro Avatar: la serie animata La leggenda di Aang.