Pain Hustlers – Il business del dolore: le differenze con la storia vera del film Netflix

Su Netflix dal 27 ottobre

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Pain Hustlers – Il business del dolore è basato su una storia vera, anche se il nuovo film di Emily Blunt e Chris Evans ha apportato diverse modifiche importanti alla storia della crisi degli oppioidi. Diretto da David Yates, il film – disponibile su Netflix – segue Liza, una madre single e sfortunata che viene coinvolta in una squallida cospirazione di racket che minaccia di stravolgere la sua intera vita. Il film è stato ispirato da un articolo del New York Times del 2018 di Evan Hughes intitolato “The Pain Hustlers”, poi trasformato in un libro intitolato “The Hard Sell: Crime and Punishment at an Opioid Start-Up”. Nonostante il fatto che Pain Hustlers di Netflix condivida il nome dell’articolo a cui si ispira, il film contiene molte differenze critiche rispetto alla storia vera.

10Pain Hustlers – Il business del dolore si ispira allo scandalo Insys

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Il film si ispira allo scandalo Insys e alla scrittura di Evan Hughes, ma non è un adattamento diretto o un racconto della storia. Sebbene il film segua le azioni di un’azienda farmaceutica irresponsabile che convince i medici a prescrivere un farmaco potenzialmente pericoloso, i dettagli del film sono molto diversi dagli eventi reali. Inoltre, Pain Hustlers ha una trama principale molto diversa da quella di cui Hughes ha scritto per il New York Times nel 2018.

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