
Cena con delitto – Knives Out è stato uno dei film più acclamati della passata stagione cinematografica, tanto dalla critica quanto dal pubblico. La pellicola di Rian Johnson, regista di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, è un omaggio al mystery crime e ad un genere – il giallo, o whodunit – divenuto celebre grazie ai popolarissimi romanzi della scrittrice Agatha Christie.
In attesa di scoprire maggiori dettagli sul sequel ufficializzato di recente (e che vedrà il ritorno di Daniel Craig nei panni del detective Benoit Blanc), ecco 15 curiosi dettagli che forse non avete notato in Cena con delitto – Knives Out…
Ovviamente, se non avete visto il film, ATTENZIONE AGLI SPOILER!
Il ritratto di Harlan Thrombey
Quando nel film ci viene mostrata per la prima volta la dimora dei Thrombey (l’ambientazione principale del film), una delle prime cose che balzano all’occhio è sicuramente il grande ritratto del patriarca di famiglia, Harlan Thrombey, interpretato da Christopher Plummer. Nel ritratto, lo sguardo stoico di Harlan suggerisce che la sua è una figura palesemente intimidatoria, in grado di dominare e persuadere gli altri componenti della famiglia.
Tuttavia, verso la fine del film, quando il dipinto viene nuovamente inquadrato, qualcosa è cambiato. Marta (Ana de Armas) viene scagionata dall’accusa di omicidio e riesce finalmente a prendere il controllo della casa: per un attimo, la ragazza si sofferma a guardare il ritratto di Harlan: adesso, lo sguardo severo sul volto del defunto è stato sostituito da un sorriso di approvazione decisamente furbetto.
Versioni differenti della stessa storia
Quando la
grande famiglia Thrombey ci viene presentata per la prima volta,
nessuno dei suoi membri sembra essere davvero una “cattiva
persona”. Tuttavia, le loro personalità egocentriche e i loro modi
di agire conniventi iniziano quasi subito a prendere il
sopravvento. In particolare, ognuno dei figli del vecchio Harlan
Thrombey si cimenta nel racconto della propria versione di quanto
accaduto durante la notte della festa di compleanno del loro
anziano papà.
Ogni versione della storia contiene di volta in volta un dettaglio che la rende diversa in base al personaggio che la racconta. Ognuno dei figli di Harlan fa di tutto, adesso, per apparire agli occhi di Benoit Blanc (Daniel Craig) come il “figlio perfetto”…
La macchia di sangue
Alla fine del film, Marta (Ana de Armas) chiede a Benoit Blanc (Daniel Craig) quando ha iniziato a sospettare che fosse coinvolta nella morte di Harlan (Christopher Plummer). Il detective le confessa che quando l’ha incontrata per la prima volta, subito ha notato la macchia di sangue su una delle sue scarpe. Quando rivediamo la scena del loro primo incontro, effettivamente Blanc getta subito un’occhiata ai piedi della ragazza.
Durante tutto l’arco del film, il detective accenna continuamente alla sua “osservazione”, senza che Marta se ne accorga mai: Benoit, infatti, continua a ripetere frasi come “Qualcosa è in atto” oppure “Il gioco è in atto”, indirizzate proprio a Marta e riferite proprio a quell’indizio principale che aveva notato fin da subito.
La palla da baseball
Considerato il grande intreccio narrativo del film, è facile che ad una visione più superficiale si possano trascurare tutta una serie di dettagli relative a trame secondarie. Una di queste riguarda Linda (Jamie Lee Curtis), la quale viene a sapere da suo padre Harlan che suo marito Richard (Don Johnson) la tradisce. Ma Richard non sarà così furbo come egli stesso crede, permettendo a sua moglie di scoprire da sola l’alto tradimento…
Quando Richard scopre che la lettera che Harlan ha scritto per Linda è vuota, lancia la palla da baseball del defunto scrittore di romanzi gialli fuori dalla finestra del suo studio. In seguito, il detective Blanc trova la palla e la lancia al cane; a sua volta, il cane porta la palla a Linda che la rimette al suo posto, scoprendo così la lettera del padre. Se Richard non avesse lanciato la palla, nessuna lettera sarebbe mai stata trovata da Linda.
Il mistero del telefono
Questo è uno dei dettagli più interessanti nascosti all’interno del film, ed è stato rivelato dallo stesso Rian Johnson. Tutti i personaggi della storia possiedono (o comunque usano) un iPhone: l’unico a non usare mai uno dei celebri smartphone prodotti da Apple è Ransom, il personaggio di Chris Evans, che alla fine si scoprirà essere il vero assassino.
Il dettaglio curioso – come spiegato dal regista del film – è che la Apple non consente mai alle produzioni cinematografiche di far usare i suoi apparecchi ai cattivi della storia: quindi, se il pubblico fosse venuto a conoscenza di questo dettaglio prima, avrebbe potuto facilmente intuire da subito chi era l’assassino.
Wanetta “Nana” Thrombey
La famiglia Thrombey è ricca di personaggi tanto interessanti quanto divertenti, bizzarri e sopra le righe. Probabilmente, il personaggio più sottovalutato della storia è quello di Wanetta “Nana” Thrombey, la nonna, una donna incredibilmente anziana che riesce a malapena a sentire e la cui vista non certamente delle migliori.
Ciononostante, l’anziana signora aiuta inavvertitamente a risolvere il caso, perché, al di là di una scarsa vista, è ancora dotata di una memoria di ferro. Il personaggio è interpretato da K Callan, prolifica attrice apparsa negli ultimi anni in serie come Justified e Veep. È interessante notare che, sebbene “Nana” interpreti la madre di Harlan Thrombey, nella realtà la Callan è di qualche anno più giovane di Christopher Plummer.
Il cameo di Joseph Gordon-Levitt
Il cast del
film si compone di attori di grandissima fama e talento, ma i fan
potrebbe non sapere che un’altra celebre stella di Hollywood ha
preso parte alla pellicola.
Joseph Gordon-Levitt ha recitato nel primo film diretto da
Rian Johnson, Brick – Dose mortale, e da allora – in
qualche modo – è sempre apparso in tutti i suoi
lavori.
L’attore è presente anche in Cena con delitto – Knives Out: Gordon-Levitt è infatti accreditato come interprete del detective Hardrock, ma nel film è possibile sentire soltanto la sua voce (chiaramente nella versione originale): è il poliziotto nella serie crime che la sorella di Marta sta guardando all’inizio del film.
Le origini di Marta
Una delle grandi sorprese
del film è che, nonostante tutti gli eccentrici membri della
famiglia Thrombey, alla fine il vero grande protagonista della
storia è l’infermiera di Harlan, Marta (interpretata da
Ana de Armas). Attraverso il personaggio di Marta e il
modo in cui lo stesso viene trattato dai membri della famiglia
Thrombey, il film affronta tutta una serie di questioni purtroppo
ancora oggi intimamente connesse con il mondo in cui viviamo, come
la lotta di classe e la “supremazia” della razza.
Anche se le viene costantemente ripetuto che fa parte della famiglia, è chiaro che nessuno dei Thrombley – a parte Harlan – si sia mai preoccupato di conoscere davvero Marta, la sua vita e la sua storia. Durante tutto il film, i membri della famiglia fanno riferimento al paese d’origine di Marta, tranne ogni volta che nominano un altro paese sudamericano. In seguito viene dato per scontato che Marta sia nata in America.
Ricky Jay
A quanto pare, Rian Johnson adora impreziosire i suoi film attraverso la presenza di attori di grande talento. Sfortunatamente, uno di questi non ha potuto prendere parte a Cena con delitto – Knives Out. Stiamo parlando di Ricky Jay, noto per Boogie Nights e la serie Deadwood. Jay era anche un celebre illusionista e aveva già lavorato con Johnson in qualità di consulente per il suo film The Brothers Bloom.
In origine, Jay avrebbe dovuto interpretare nel film il signor Proofroc, la guarda di sicurezza della famiglia Thrombey, ma purtroppo è deceduto prima dell’inizio delle riprese. La parte è stato poi affidata ad Emmett Walsh, ma un’immagine di Jay appare comunque sullo schermo poco prima che Walsh entri in scena per la prima volta.
Frank Oz
Sebbene ci
siano molti volti noti nel film, un membro del cast potrebbe essere
passato inosservato all’occhio dello spettatore. Sebbene sia molto
famoso, non sempre è facile associare il suo volto al suo nome.
Frank Oz, l’uomo dietro Miss Piggy e Yoda, appare nel film nei
panni dell’avvocato che legge le volontà di Harlan alla sua
famiglia.
Oz ha incontrato Rian Johnson mentre questi lavorava a Star Wars: Gli Ultimi Jedi, e i due sono diventati amici. Johnson ha convinto Oz a recitare in un piccolo ruolo nel film, nonostante la reticenza di Frank ad apparire davanti la macchina da presa. E infatti, Cena con delitto – Knives Out rappresenta la prima apparizione cinematografica di Oz da oltre 20 anni.
La teoria della ciambella
Nell’interpretare un famoso
detective privato,
Daniel Craig ha avuto la possibilità di sfoggiare il suo lato
più ironico e divertente. Una delle sue scene più memorabili del
film è sicuramente l’epica ed esilarante riflessione su una buona
tecnica d’investigazione, che Blanc paragona ad una ciambella col
buco, la cui ricetta non è facile da realizzare. Sebbene sia un po’
difficile seguire il pensiero di Blanc, l’analogia ha
sorprendentemente un senso…
Rian Johnson ha voluto arricchire maggiormente l’analogia in questione (rendendola anche visibile) con una dose maggiore di umorismo, grazie all’immagine del bersaglio di coltelli presente in molte scene, dagli interrogatori alla rivelazione dell’identità dell’assassino. Forse la connessione tra la ciambella e il bersaglio non balzerà subito all’occhio, ma è impossibile non notare come, in realtà, il bersaglio costituito da tanti coltelli assomigli proprio ad una gigantesca ciambella…
La punizione di Richard
Nonostante il cast così ricco di personaggi interessanti, Johnson decide di risolve non solo il mistero centrale a metà del film, ma anche alcune delle trame secondarie più divertenti. Ad esempio, scopriamo già all’inizio che Richard (Don Johnson) ha una relazione extraconiugale che Harlan minaccia di raccontare in una lettera a sua figlia Linda (Jamie Lee Curtis).
Anche se Richard trova la lettera dopo la morte di Harlan e scopre che è vuota, in seguito ci viene rivelato che Harlan ha scritto alla figlia Linda una lettera con inchiostro invisibile e che il segreto verrà comunque scoperto dalla stessa. L’ultima inquadratura di Richard ci mostra il personaggio con un occhio nero, presumibilmente per gentile concessione di Linda.
Ransom e i cani
Johnson ha
trovato un modo geniale per creare un approccio totalmente nuovo al
whodunnit e, allo stesso tempo, divertirsi con le
convenzioni di genere. Ad un certo punto, nel film, sembra che ci
venga detto esattamente chi è il responsabile della morte di
Harlan; solo alla fine scopriamo la verità, e ciò che il vero
colpevole è il personaggio di Ransom (Chris
Evans).
Naturalmente, come ogni racconto giallo che si rispetti, questa rivelazione è in realtà disseminata lungo tutto il film. Un esempio lampante in tale senso è rappresentato dai cani della tenuta dei Thrombey. Quando Ransom appare per la prima volta in scena, viene attaccato dai cani che abbaiano, che lo avevano già avvistato mentre sgattaiolava durante la notte della morte di Harlan.
Un vero coltello
La sceneggiatura di Johnson è piena di prefigurazioni talmente divertenti da rendere ogni nuova possibile visione una continua scoperta di dettagli nascosti. Non ci sono soltanto indicazioni sul fatto che Ransom (Chris Evans) sia il vero colpevole, ma anche alla sua eventuale caduta.
Dopo che Blanc (Daniel Craig) espoone tutte le prove che incriminano Ransom, con Marta (Ana de Armas) che lo induce ad ammettere l’omicidio di Fran, Ransom cerca di vendicarsi. Prende un coltello dalla “ciambella” e tenta di pugnalare Marta, solo per scoprire che il coltello è in realtà un falso. In precedenza, Harlan aveva criticato lo stile di vita del nipote, affermando che non era in grado di notare la differenza tra un oggetto di scena o e un vero coltello.
Il cuore del film
Il personaggio di Marta (Ana de Armas) è davvero il cuore del film, un personaggio per il quale è davvero facile fare il tifo. Lo spettatore vuole che riesca a nascondere le tracce a suo sfavore e che alla fine tutto si risolva nel migliore dei modi. In fin dei conti, Marta una brava persona; sono gli altri che la circondano ad essere persone egoiste e disoneste.
All’inizio del film, Marta e Harlan giocano a “Go” e Harlan continua a ripetere che non riesce a capire come la ragazza riesca a batterlo di continuo. Marca risponde: “Non sto giocando per batterti. Sto giocando per dare vita ad uno schema bellissimo”. Alla fine, tutti gli altri stavano cercando di ottenere quello che volevano, mentre Marta stava solo cercando di fare la cosa giusta. Ed è lei a vincere ancora una volta…
Fonte: ScreenRant