Le fate ignoranti, Ferzan Ozpetek presenta la serie Star per Disney+

Le fate ignoranti
Foto di Aurora Leone © Cinefilso.it

Oggi a Roma c’è stata la presentazione in anteprima delle due puntate iniziali della serie tv Le fate ignoranti, sviluppata dall’omonimo film del 2001. Diretta sempre festosamente da Ferzan Özpetek, è il primo prodotto originale italiano di Disney+, che comparirà nella sezione Star a partire dal 13 aprile in cinquanta Paesi.

 

A presenziare all’evento, oltre al regista, anche quasi tutto il cast: Eduardo Scarpetta che interpreta Michele, il ruolo che fu di Stefano Accorsi, Cristiana Capotondi nei panni di Antonia, che era stata Margherita Buy, Ambra Angiolini e Anna Ferzetti, che nella serie sono una coppia, Carla Signoris che è Veronica, la mamma di Antonia e, naturalmente l’incommensurabile Serra Yilmaz. Assenti Luca Argentero, che veste i panni di Massimo, marito di Antonia, e Paola Minaccioni.

Ozpetek inizia subito col raccontare che, con gli ormai vent’anni trascorsi dall’uscita del film, di differenze su alcune sfumature nei toni della storia, se ne vedono eccome. In particolare rispetto alle reazioni dei personaggi di fronte agli eventi: «Se ora scoprissi che il marito di una tua amica sta anche insieme ad un’altra la tua reazione con ottime probabilità sarebbe: “Ah ok, e allora?”. Quindi oggi la difficoltà è stata raccontare che gli amanti de Le fate ignoranti appartengono a due mondi diversi e spiegare che non potessero effettivamente stare insieme. Vent’anni fa era ancora comprensibile. Ad ogni modo la fortuna che ho avuto nel lavorare con la Disney è stata la grande elasticità che mi hanno dato sulla sceneggiatura: se qualcosa non mi convinceva potevo cambiarla anche in corso d’opera».

Interviene Gianni Romoli, che anche questa volta ha lavorato alla scrittura, confermando e ribadendo che narrare Le fate ignoranti all’inizio del secondo millennio aveva significato mostrare tutto il desiderio di scoperta che si respirava allora, specialmente verso le diversità, «tant’è che il punto di vista era quello di Antonia», spiega Romoli, «una borghese che dava la possibilità al pubblico di identificarsene, potendo essere introdotto man mano in una realtà che allora era nuova. Adesso non è più così. I punti di vista sono molti di più, si parla di un gruppo che, anziché spingersi e aprirsi all’esterno, si ripara e diventa rifugio».

«Quando era uscito il film le Torri Gemelle non erano ancora crollate. Da allora la chiusura è stata sempre maggiore, lo sguardo della gente sul mondo è cambiato», aggiunge il regista.

Il discorso poi si sposta verso la scelta del cast che, con la sola eccezione di Serra Yilmaz, è cambiato interamente: «Ho avuto la fortuna di lavorare con persone meravigliose», dice Ozpetek, «mi innamoro sempre di ognuno di loro, così come spero che loro lo siano di me!», esclama ridendo, «quando li scelgo mi devono comunicare qualcosa. Io mi adeguo al loro carattere: penso che non sia l’attore a dover entrare nel personaggio, ma il personaggio che debba costruirsi sull’attore. Ho visto che è un metodo di lavoro che li rende più efficaci».

Intervengono quindi Ambra Angiolini e Anna Ferzetti, definendo semplice il loro percorso nella costruzione della relazione che le lega nella serie, avendo entrambe puntato a fare solo la coppia innamorata. Prende la parola Ozpetek che dice con sarcasmo di aver ricevuto una telefonata da Pierfrancesco Favino, marito di Anna Ferzetti, che gli chiedeva cos’avesse fatto alla moglie, dal momento che sembrava essere diventata un’altra. E, dopo le risate di tutto il cast, Ferzetti spiega che il lavoro che il regista le ha proposto di fare nella realizzazione del personaggio, era partito già dal cambio di look e l’ha coinvolta molto profondamente: «Gli sconvolgimenti che faccio sulle attrici le fanno diventare delle pazze. Avrei dovuto fare il parrucchiere», conclude il regista, accompagnato ancora dalle risate di tutti. «Con Ozpetek è bellissimo lavorare», aggiunge Carla Signoris, «perché la concentrazione è tanta, ma c’è anche moltissima leggerezza».

Il regista, poi, parla del suo rapporto con Mina, che ha spesso contribuito nel suo lavoro anche dandogli preziosi pareri personali, e la descrive quasi come una strega con poteri da sensitiva. La sigla della serie è cantata da lei, con l’inedito pezzo “Buttare l’amore”, che ha voluto regalare ad Ozpetek per omaggiare lui e il bel rapporto che li lega. Tra pochi giorni ne verrà presentato il videoclip, rivela: «Mina mi emoziona sempre tanto».

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