ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU WONDER WOMAN 1984!
Wonder Woman 1984 ha evitato saggiamente di ripetere una controversia legata a L’uomo d’acciaio. In che modo? Non adattando la morte di Maxwell Lord nei fumetti. Ambientato decenni dopo il primo film, Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins vede Diana Prince vivere una vita relativamente normale a Washington D.C. lavorando come antropologo allo Smithsonian. È lì che incontra i due possibili cattivi del film, Barbara Minerva/Cheetah e Maxwell Lord, che diventano entrambi cattivi usando la Dreamstone.
Barbara è innamorata della bellezza e del coraggio di Diana, quindi desidera essere proprio come lei – e così facendo, non solo diventa tutto ciò che aveva sempre sognato, ma anche di più. Poiché Diana è un’amazzone con poteri divini, Barbara ottiene anche una super forza. Nel frattempo, Maxwell Lord si spinge molto più avanti, diventando letteralmente la Dreamstone: usa, cioè, le sue nuove abilità per ottenere il potere supremo e abbattere la civiltà così come la gente la conosce. Considerando quanto potere ottiene, l’unico modo per invertire tutto è fermarlo.
Diana usa il suo Lazo per rivelare la verità a Maxwell Lord e al mondo, il che convince lui e tutti gli altri a rinunciare ai loro desideri. È un finale molto più personale rispetto al primo film e presenta un messaggio di speranza al pubblico; tuttavia, quel finale avrebbe potuto essere completamente diverso. Nei fumetti, infatti, Wonder Woman uccide Maxwell Lord spezzandogli il collo, il che salva gli altri eroi ma costringe anche Batman e Superman a rivoltarsi contro di lei ed escluderla dalla Justice League.
Cosa potevano avere in comune Wonder Woman 1984 e L’uomo d’acciaio?
La morte di Maxwell Lord nei fumetti ha avuto luogo nell’arco narrativo “Sacrifice”, in cui Lord ha usato i suoi poteri psionici per convincere Superman che i suoi compagni eroi della Justice League erano suoi acerrimi nemici. Wonder Woman non poteva fermarlo, se non uccidendolo. È stato un momento assai controverso per i fan dei fumetti, e mentre Wonder Woman che uccide Lord in Wonder Woman 1984 avrebbe creato paragoni con quell’arco narrativo, in realtà sarebbe stato paragonato di più a L’uomo d’acciaio.
Come molte persone ricorderano, Zack Snyder e L’uomo d’acciaio hanno attirato l’ira dei fan per il fatto che Superman ha spezzato il collo di Zod. Dato che Superman, come Batman, dovrebbe essere contrario ad ogni forma di omicidio, la morte di Zod per mano dell’eroe nel film del 2013 è stata decisamente sorprendente. Per questo motivo, se Wonder Woman avesse ucciso Maxwell Lord nel sequel, sarebbe stato di sicuro in linea con i fumetti, ma al tempo stesso sarebbe stata anche una scelta molto controverso: per questo motivo, è stata una mossa intelligente evitarlo. Al contrario, Wonder Woman 1984 si chiude in un modo migliore, con un messaggio molto più ottimista.
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Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.
L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).