Amber Heard supporta Blake Lively nella causa contro il regista di It Ends With Us

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Amber Heard ha rilasciato una dichiarazione a sostegno di Blake Lively nel corso della sua battaglia legale con il regista e co-protagonista Justin Baldoni. Il dramma romantico, tratto dal romanzo bestseller di Colleen Hoover, vede protagonisti Blake Lively e Justin Baldoni nei panni di Lily e Ryle, una coppia la cui relazione diventa sempre più tesa quando il primo amore di Lily ricompare e il comportamento preoccupante di Ryle inizia a rispecchiare gli abusi domestici a cui ha assistito nel matrimonio dei suoi genitori. Diretto da Baldoni, il film ha ottenuto un buon successo al botteghino nonostante abbia ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica.

Lively ha recentemente intentato una causa contro Baldoni, accusando lui e la sua casa di produzione, Wayfarer Studios, di molestie sessuali e di aver favorito un ambiente di lavoro ostile. La causa sostiene inoltre che Baldoni e il suo team di PR in crisi hanno orchestrato campagne diffamatorie e manipolato la narrativa dei media, come dimostrato da migliaia di messaggi di testo, e-mail e articoli mirati sui media volti a screditare Lively. In particolare, questi sforzi sarebbero stati guidati da Melissa Nathan, la stessa esperta di PR che ha lavorato con Johnny Depp durante il suo processo per diffamazione contro Amber Heard nel 2022.

Come riportato da NBC News, i commenti della Heard riflettono la sua esperienza durante il processo di alto profilo con Johnny Depp, dove ha incontrato una narrazione mediatica altrettanto ostile. Ha dichiarato:

I social media sono la personificazione assoluta del classico detto “Una bugia fa il giro di mezzo mondo prima che la verità possa mettersi gli stivali”. L’ho visto di persona e da vicino. È tanto orribile quanto distruttivo.

Cosa significa questo per Blake Lively e l’industria

Blake Lively attrice
Blake Lively al 13° Annual LACMA Art + Film Gala 2024 presentato da Gucci. – Foto di imagepressagency via Depositphotos.com

Per It Ends with Us, queste rivelazioni gettano una lunga ombra sulla sua eredità. Sebbene il dramma romantico abbia avuto successo al botteghino e la domanda di adattamenti dell’opera di Hoover continui a crescere, la sua rappresentazione degli abusi domestici ha scatenato critiche che hanno minato l’impatto più ampio del dramma romantico. La presunta campagna diffamatoria contro la Lively intensifica ulteriormente l’esame del modo in cui sono state gestite la promozione e le decisioni narrative del film, mettendo in luce un netto contrasto tra i temi della storia e le azioni riportate dietro le quinte.

I parallelismi tra le esperienze della Lively e della Heard mettono in luce un modello preoccupante a Hollywood: l’arma dell’opinione pubblica e dei media per infangare la reputazione di una donna durante le controversie che coinvolgono star maschili. Un rapporto del New York Times fornisce prove sostanziali del fatto che il team di PR di Baldoni, guidato da Melissa Nathan, l’ha deliberatamente bersagliata con storie negative e manipolate online. Questa strategia non solo rispecchia le tattiche che sarebbero state utilizzate durante il processo della Heard contro la star dei Pirati dei Caraibi, ma sottolinea anche le dinamiche di genere profondamente radicate che danno forma a queste narrazioni “orribili” e “distruttive”.

FOTO DI COPERTINA: L’attrice Amber Heard alla prima mondiale di ‘Justice League’. Foto di PopularImages via Depositphotos.com

Redazione
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