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Il buono, il matto, il cattivo: recensione del film

Il buono, il matto, il cattivo

Il buono, il matto, il cattivo Kim Ji-woon è uno dei registi coreani più interessanti che ci sono in circolazione, noto per lo stile adrenalinico e sanguinolento dei suoi notevoli lungometraggi. Questa volta il talentuoso regista affronta il western alla Sergio Leone (citato sin dal titolo e ricordato nelle spettacolari sequenze iniziali della corsa del treno che danno il via alla storia), regista che rappresenta una inesauribile fonte di ispirazione per tantissimi maestri del cinema.

Ne esce un bizzarro action movie ambientato tra le valli desertiche della Manciuria durante gli anni ’30,  che ricorda tanto il mitico Far West  fasullo (e spagnolo) degli spaghetti western, popolato di loschi banditi mossi da avidità e sete di potere. Un bizzarro individuo (il matto del titolo, ossia la star Kang-Ho Song molto apprezzata in film come “Thirst”,“The host”, “Secret sunshine” e “Mr. Vendetta”) ruba ad un ricco contrabbandiere una famosa mappa che porterebbe al nascondiglio di un immenso tesoro nascosto nell’antichità.

Quest’ultimo assolda un killer (il cattivo, Byung.Hun Lee, attore feticcio di Kim Ji-woon che lo ha diretto sia  in “Bittersweet life” che in “I saw the devil”) per recuperarla, ma sulle tracce di entrambi giunge un famoso e abilissimo cacciatore di teste (il buono), non del tutto indifferente all’idea di un bel malloppo di cui impadronirsi che si andrebbe da aggiungere alla taglia che pende sui due malviventi.

Lo scontro e la fuga tra i tre protagonisti sono rocamboleschi e si snoda in un crescendo di inseguimenti e sparatorie. Si deve ammettere che Ji-woon convince di più nei magnifici thriller che hanno preceduto questa bizzarra pellicola ma è importante ricordare che in Corea è conosciuto come un regista pop, capace di alternare horror e noir girando storie che viaggiano sempre a grandi velocità, tanto che in estremo oriente i suoi film sono dei blockbuster annunciati.

Il buono, il matto, il cattivo è  un vero e ossequioso omaggio agli spaghetti western, in cui  la ricerca di personaggi iconici sono parte di un teatrino variopinto e grottesco, in cui si possono intravedere le tracce di Sukyiaki Western Django di Takashi Miike. Mescolando il western e la pura avventura Kim stupisce soprattutto per le scelte registiche al limite dell’acrobatico, con piani sequenza ed altri spettacolari movimenti della macchina da presa che rivelano le grandi abilità tecniche del regista. Il buono, il matto, il cattivo arriva in Italia dopo aver incassato nel mondo ben 44 milioni di dollari, e vederlo in sala (rendendosi sempre conto che Sergio Leone è tutt’altra cosa) è la classica occasione da non perdere.

 
 

Il trailer di Luck, la serie tv diretta da Michael Mann

La HBO ha lanciato una delle serie di punta della sua nuova stagione. Si tratta nientemeno che di Luck, la serie creata da David Milch (NYPD, Deadwood).

 
 

Il Giorno In Più – Trailer Ufficiale

Tratto dal bestseller di Fabio Volo, dal 2 dicembre al cinema. La storia di Giacomo Bonetti: bravo nel lavoro, con le donne e soprattutto nell’evitare accuratamente ogni sorta d’impegno affettivo e sentimentale. La sua vita cambia quando incontra una ragazza su un tram (Isabella Ragonese): un’apparizione improvvisa in mezzo ai passeggeri, uno scambio di sguardi, una bellezza sfugg…ente che divengono presto una vera e propria ossessione. La incontra tutte le mattine andando a lavorare sul trenta barrato che attraversa la città. Ma si può amare una donna di cui non si conosce nemmeno il nome? Quando finalmente riesce a parlarle e passare una serata con lei viene a sapere che si chiama Michela e che è il suo ultimo giorno in Italia; sta per andare a vivere a New York dove le hanno offerto un incarico in una prestigiosa casa editrice. Un bacio lunghissimo e poi più niente, solo un saluto dal finestrino di un taxi. Si sono incontrati troppo tardi. A Giacomo propongono un grosso affare in Sud America, lui accetta, ma durante il trasferimento l’aereo fa scalo in una città non troppo distante da New York. È un attimo, un impulso irresistibile. È il cuore a comandare. Giacomo scende dall’aereo. La va a cercare…

 
 

Iniziate le riprese dell’opera prima Come Non Detto

Sono iniziate a Roma, e dureranno 5 settimane, le riprese di Come Non Detto opera prima di Ivan Silvestrini, diplomato presso il  Centro Sperimentale di Cinematografia.

 
 

Scialla! (Stai Sereno): recensione del Francesco Bruni

Scialla! (stai sereno)

Poche volte ormai capita di uscire dal cinema con la faccia tirata da un sorriso di soddisfazione, soprattutto quando non ti aspetti di vedere un film che ti piacerà. Ma questo è quanto succede con Scialla! (stai sereno), esordio alla regia di Francesco Bruni, già sceneggiatore di successo con film importanti alle spalle (vedi La prima cosa bella, Tutta la vita davanti), inaspettata commedia ‘scialla’, ovvero rilassata, comoda e incredibilmente divertente, anche se attenta a problemi importanti e temi che toccano il quotidiano e la vita dei giovani e dei meno giovani.

In Scialla! (Stai Sereno) Luca è un coatto tipico, è svogliato, è un po’ scontroso e non ha ambizioni. La sua vita si incrocia con quella di Bruno, ex docente di lettere e impantanato in un lavoro (ghost-writer di biografie altrui) che sembra non dargli molta soddisfazione, che gli fa ripetizioni. Ben presto però una rivelazione porterà i due ad avvicinarsi così tanto, da cambiare per sempre il corso delle loro stesse vite. Bruni porta al cinema prima di tutto una bellissima sceneggiatura, con personaggi minuziosamente costruiti, verosimili e incredibilmente simpatici che coronano perfettamente l’idea di commedia che un ottimista amante di cinema ha nella testa.

Scialla! (Stai Sereno), il film

Con Scialla! (stai sereno) si ride e si riflette e il merito, oltre che alla sceneggiatura, va agli attori. Fabrizio Bentivoglio nei panni del professore Bruno riesce a trasmettere tutta la pigrizia, il senso di rinuncia e anche un po’ il disfattismo di un certo tipo di persona che arrivato alla soglia dell’anzianità si sente fallito, riuscendo poi piano piano a ringiovanire, nei movimenti, nell’abbigliamento ma anche e soprattutto nell’animo. Fa da contraltare un bravissimo Filippo Scicchitano, per la prima volta sullo schermo nei panni di Luca, che riesce a dare dolcezza e simpatia ad un prototipo di persona, l’adolescente medio romano, che il più delle volte, se incontrato per strada riesce a suscitare solo forte irritazione. Nel cast anche Barbora Bobulava (qui straordinariamente somigliante a Toni Collette) che interpreta l’ex prono diva dell’est Tina, amica di Bruno e per certi versi sua salvatrice.

I rapporti tra padre e figlio, la difficile adolescenze che i ragazzi vivono cercando di fare scelte diverse da quelle della massa, l’importanza del rispetto dovuto e non solo preteso, fanno di questa commedia un ottimo prodotto del nostro cinema, soprattutto perché la leggerezza e il non prendersi troppo sul serio sono il filo conduttore del film.

Bellissimo il piccolo ruolo ritagliato per Vinicio Marchioni, che qui interpreta un criminale soprannominato ‘er Poeta’, molto convincente nel prendersi in giro, il Freddo di Romanzo Criminale – la serie regala nella bonus scene alcune delle risate migliori.

 
 

Ultime novità sulla ‘Cleopatra’ con la Jolie

Del progetto di un nuovo film su Cleopatra si parla da quando il produttore Scott Rudin acquisì nel 2006 i diritti della biografia di Stacy Schiff “Cleopatra: A Life back”. Il progetto non è mai entrato in fase di realizzazione e vari sono stati i nomi di scrittori e registi associati di volta al film; l’unico punto fermo è restato quello della protagonista: Angelina Jolie. Se ne ritorna a parlare oggi: per scrivere la sceneggiatura, sarebbe stato contattato Eirc Roth, un ‘veterano’ che, tra gli altri ha lavorato su “Forrest Gump” e nella prossima versione cinematografica del romanzo di Jonathan Safram Foer, “Molto forte, incredibilmente vicino”, con Tom Hanks e Sandra Bulock.

Il film, come il libro,  narrerà la vicenda di Cleopatra sotto un punto di vista strettamente femminile; ora si cerca il regista di quella che ovviamente sarà una produzione mastodoncita e costosa; tra gli altri, aveva mostrato interesse James Cameron (che ovviamente l’avrebbe girato in 3D), ma la Jolie e Rudin hanno da tempo cercato di coinvolgere David Fincher. Il regista di Denver ha da poco terminato di lavorare su “The girl with the Dragon Tattoo), adattamento del primo libro della trilogia “Millennium” di Stieg Larsson (uscito in Italia col titolo di “Uomini che odiano le donne”). Fincher ha tra l’altro già lavorato con Roth nel “Curioso caso di Benjamin Button”.

Fonte: EMPIRE

 
 

Nuovo progetto per Tim Burton?

Potrebbe essere l’adattamento del romanzo “Miss Peregrine’s Home For Peculiar Children” di Ransom Riggs la prossima impresa nella quale si cimenterà Tim Burton. Il libro, uscito negli U.S.A. lo scorso giugno, è diventato subito un caso editoriale e la Fox non ci ha pensato due volte ad acquisire i diritti per la sua versione su grande schermo. Peraltro non è ancora chiaro se il libro avrà un seguito e se di conseguenza si profili all’orizzonte l’ennesima ‘saga cinematografica’.

Il protagonista della storia è il sedicenne Jacob, cresciuto ascoltano dal nonno le storie legate a Miss Peregrine, al suo orfanotrofio e ai suoi ospiti ‘particolari’, trai quali ragazze capaci di levitare, gemelli connessi psichicamente, o ancora individui capaci di toccare il fuoco senza bruciarsi. Quando il nonno di Jacob muore improvvisamente, il ragazzo si reca a casa sua, su una strana isola posta al largo delle coste gallesi: qui, trai resti dell’orfanotrofio, scoprirà che quelle non erano propriamente favole, che quel posto assomigliava più a una prigione per persone dotate di poteri pericolosi, e che il luogo non è del tutto disabitato.

Se Burton accetterà l’incarico, il passo successivo sarà cercare lo scrittore adatto e coinvolgere come al solito Johnny Depp, magari facendogli interpretare lo stesso Jacob, attraverso la tecnologia della ‘motion capture’. Il progetto dovrà tuttavia attendere, dato che Burton è attualmente impegnato a completare “Dark Shadows”, sempre con Johnny Depp protagonista, nei panni di un vampiro.

Fonte: EMPIRE

 
 

Kristen Stewart nel cast di Akira?

Dopo il successo ottenuto con la saga di “Twilight” e il ruolo da protagonista nell’imminente “Snow White And The Huntsman”, Kristen Stewart potrebbe partecipare ad un’altra, attesissima pellicola, la trasposizione cinematografica dell’anime cult giapponese “Akira”, tratto dall’omonimo manga di Katsuhiro Otomo.

Il film, ambientato in un prossimo futuro, vedrà il protagonista Kaneda, capo di una banda di adolescenti motociclisti, mettersi alla ricerca dell’amico Testsuo, oggetto di un esperimento governativo (il Progetto Akira) ne libereranno i tremendi, distruttivi e incontrollabili poteri. Kaneda sarà probabilmente interpretato da Garrett Hedlund (“Tron Legacy”), mentre la Stewart vestirà i panni di Kay, membro di un gruppo di rivoluzionari che si oppongono al Progetto; del cast faranno parte anche Gary Oldman ed Elena Bonham Carter. Le riprese del film, diretto da Jaume Collet-Sera dovrebbero cominciare in marzo.

Fonte: EMPIRE

 
 

Steven Spielberg dirigerà Gods And Kings?

Riuscirà Steven Spielberg a separare le acque del Mar Rosso? Non è una domanda tanto retorica se si pensa che il regista e produttore è entrato in trattative per portare sullo schermo Gods And Kings

 
 

Mirror Mirror, ecco il trailer!

Ecco il trailer di Mirror Mirror, altra rilettura del mito di Biancaneve ad opera del regista del momento, quel Tarsem che sta spopolando al cinema con il suo Immortals.

 
 

Titanic 3D: ecco il poster!

Il Kolossal di James Cameron che nel 1998 vinse 11 premi Oscar, uscirà il 6 aprile 2012 in contemporanea mondiale riconvertito in 3D. Oggi arriva il poster ufficiale del film, che ci mostra due giovanissimi Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, che ad oggi sono fra gli attori più richiesti di Hollywoond. 

 
 

1921 – Il Mistero di Rookford -Trailer ufficiale italiano

1921 — Il Mistero di Rookford è ambientato in un’Inghilterra postbellica, in cui molti superstiti cercano conforto nello spiritismo. Tormentata dalla morte del fidanzato, Florence Cathcart (REBECCA HALL) è impegnata a smascherare le teorie sul sovrannaturale, dando spiegazioni di tipo metodico e razionale. Tuttavia, quando viene chiamata a visitare Rookford, un collegio situato nella campagna, per indagare sulle presunte apparizioni di un fantasma di un bambino, Florence si sente costretta ad accettare il compito.

 
 

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: recensione del film con Taylor Lautner

The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1

Arriva, dopo tanti spasimi e sospiri, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1 e gli ormoni di milioni di fan schizzano alle stelle al solo pensiero. Ritroviamo in questo film tutti i fascinosi beniamini che con gli anni abbiamo imparato a riconoscere, qualcuno addirittura ad amare, e con loro ritornano i famosi sospiri, le intense emozioni dell’introverso Edward, un Robert Pattinson straordinariamente mono espressivo, e i drammatici pensieri dell’imbranata Kristen Stewart/Bella, molto aiutata dal photoshop nella seconda parte del film, entrambi alle prese con qualcosa di molto misterioso e di molto importante.

La trama di The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1

La pioggia cade fitta e a casa Black arriva un biglietto. E’ piccolo e bianco e nel vederlo il giovane Jacob (Taylor Lautner), ormai uomo, cambia espressione e in un impeto d’ira si straccia la maglietta e comincia a correre mentre assume le ormai familiari sembianze di lupo mannaro. Si tratta di un invito a nozze: Bella e Edward coronano finalmente il loro sogno d’amore con una cerimonia a casa Cullen.

I due giovani partono poi per la luna di miele, con tutte le aspettative e i sospiri di due sposini normali che si avviano verso la loro prima notte di nozze … Ma come tutti ormai ben sappiamo, non sono ‘normali’ e le conseguenze dei loro gesti li porteranno a strazianti decisioni. Intanto la comunità di lupi mannari si agita e Jacob si troverà ancora costretto a scegliere tra il suo amore per Bella e il suo amore per il branco.

Ultimo capitolo diviso in due parti

La notizia che l’ultimo capitolo fosse stato diviso in due film è stata motivata ufficialmente per dare giustizia ai fan, che vogliono ogni riga sullo schermo, ed ufficiosamente per dare soddisfazione alla produzione e agli incassi. Tuttavia il film si dilunga nei suoi 117 minuti con ritmi eccessivamente blandi e riflessivi, quasi a voler entrare nei processi mentali dei protagonisti, tecnica che funzionerà in letteratura ma non di certo al cinema. E così per tutta la prima parte del film (matrimonio e luna di miele) ci si trascina uno snervante senso di sospensione per qualcosa che deve accadere ma che non avviene.

The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2Poi la svolta, il colpo di scena, ciò che sembrava impossibile e che nemmeno le antiche leggende (o Google) sanno spiegare. E la faccenda assume il consueto tono drammatico, con sguardi contriti, sensi di colpa e dichiarazioni di eterno amore. Ad appesantire il ritmo del film ci aiutano i protagonisti, particolarmente sottotono, che infieriscono con vaghe e fisse espressioni di sofferenza dipinte sul volto mentre snocciolano dialoghi al di là di ogni banalità. Nonostante la presenza di una colonna sonora invadente e di scene ai limiti del ridicolo sparse per tutto il film The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1, si riesce comunque a costruire una trasposizione cinematografica fedele della storia originale della Meyer, che a detta dei fedelissimi, cambia solo in pochi punti ma riesce bene a ritrasmettere l’atmosfera del libro.

Forse in questo va ricercato il punto di forza in questo tipo di lavoro: la costruzione esasperata e dilatata di avvenimenti e dinamiche personali che tutti i fan desiderano vedere sullo schermo  e che viene centellinata, minuto dopo minuto, per dare a tutti quelli che lo desiderano la possibilità di gustare il momento tanto atteso e gioire, piangere ed emozionarsi con personaggi che, nonostante tutto, sono in moltissimi ad amare.

 
 

Il caso Mattei: recensione del film con Gian Maria Volontè

Il caso Mattei Anno: 1972 Regia: Francesco Rosi Cast: Gian Maria Volontè

Dalla morte di Enrico Mattei, precipitato con il suo aereo nella campagna di Bascapè (Pavia) durante il ritorno da un viaggio in Sicilia, in circostanze ad oggi ancora non chiare, inizia la rievocazione del periodo da lui trascorso alla guida dell’Agip e dell’Eni. Nominato nel 1945 commissario straordinario dell’Agip, con il difficile compito di liquidarla, svenderla a privati o a grandi compagnie, l’ingegner Mattei riesce abilmente a mantenere la società in vita e, addirittura, a potenziarla e renderla più efficiente, evitando in questo modo la vendita. Nel biennio 1946-1948 nasce la rete dell’Agip, e si hanno le prime scoperte di petrolio e metano in diverse parti d’Italia.

Mattei, spregiudicato ma geniale, cerca di dimostrare che può esistere un’efficiente industria italiana degli idrocarburi e, a tale scopo, s’ingegna per offrire ai paesi arabi ed africani produttori di greggio condizioni di sfruttamento delle loro risorse più vantaggiose di quelle proposte dai rappresentanti dei trust anglo-americani del petrolio. Inimicandoseli mortalmente.

Dal connubio Francesco Rosi-GianMaria Volonté non poteva che nascere un grande film dal sapore storico-documentaristico su uno dei tanti misteri della Repubblica italiana. Non a caso, il film vinse la Palma d’oro a Cannes ex aequo con La classe operaia va in paradiso, sempre con Volonté (regia di Elio Petri).

Questa pellicola traspone la biografia di Enrico Mattei che fino in fondo difese l’Eni dai settori deviati dello Stato e dalle speculazioni dei privati, pagando però questo suo fare coscienzioso con la vita.

Partendo proprio dalla morte di Mattei, Rosi ricostruisce il modo in cui si è giunti a quel tragico epilogo, incentrando tutto il lungometraggio sulla figura dell’ingegnere senza emettere giudizi di valore sull’Italia, senza alcun tentativo di innalzarlo ad eroe, o emettendo alcuna condanna storica di parte. La figura di Mattei viene presentata esaltandone proprio il lato umano, la semplicità, la solitudine, il suo essere un Davide al cospetto dei Golia rappresentati dalle istituzioni italiane. D’altronde, con questo taglio obiettivo e genuflesso alle esigenze della cronaca, Rosi ha raccontato molti eventi nefasti del nostro Paese.

La sceneggiatura si attiene bene ai fatti, anche le varie ambientazioni – in giro per l’Italia e nel Mondo – proprio come gli spostamenti che effettuò Mattei, rispecchiano fedelmente lo stato d’animo di Enrico.

Quanto a Volonté, Il caso Mattei è solo uno dei tanti film d’impegno politico e sociale che l’attore ha interpretato. Magistralmente aggiungiamo. Il fatto che intorno a Volonté non appaiono altri attori noti o vicini al suo carisma, ne esalta ancora di più le sue doti istrioniche, la sua abilità mimica, anche quando i personaggi che interpreta sono miti in sordina.

 
 

Un ponte per Terabithia: recensione del fantasy

Un Ponte per Terabithia

Un Ponte per Terabithia è il film fantasy del 2007 di Gábor Csupó con protagonisti Josh Hutcherson, AnnaSophia Robb, Bailee Madison, Zooey Deschanel, Robert Patrick.

Un ponte per Terabithia, la trama: Terabithia è un mondo fantastico popolato da bislacche creature, buone e malvagie. Ma per poter varcare le porte di questo mondo incantato occorre saper guardare con gli occhi dell’immaginazione e lasciarsi guidare dagli istinti del cuore. Così Leslie, una ragazzina che ama vestirsi da maschiaccio ma che da sempre riesce ad osservare ogni cosa a modo suo, conduce Jess, introverso trascurato dalle attenzioni familiari e preda delle prese in giro dei piccoli bulli della scuola, nel fitto del bosco.

Qui fondano assieme Terabithia, un regno segreto dove essere Re e Regina, un posto dove rifuggire le pressioni quotidiane, lontano da ogni paura, incertezza, insoddisfazione. Perché Terabithia è il luogo perfetto nel quale potersi sentire davvero liberi, sganciati da una realtà troppo spesso oppressiva. Ma tra il dentro e il fuori, tra il regno reale e quello fantastico, esiste una linea di unione. Simbolo di questo legame diventa una corda non troppo stabile che, sospesa su di un torrente, consente ai protagonisti di accedere al loro mondo immaginario. Eppure nulla è destinato a durare in eterno. L’incantesimo si rompe, la magia si dissolve. Jess si ritrova a dover fare conti con un destino crudele ma sarà lui, dopo quel maledetto giorno, a costruire un Ponte per Terabithia.

Un ponte per Terabithia, l’analisi

Proprio il ponte diventa il filo conduttore di questa pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Katherine Paterson pubblicato negli Stati Uniti nel 1977 e subito premiato dalla critica e dai lettori. Un ponte che è il viaggio che Jess e Leslie compiono attraverso le emozioni, l’amicizia prima di tutto. Quell’amicizia che il libro-film vuole portare a galla per esplorarne il senso profondo, un’amicizia che permette a tutti gli adolescenti di rafforzare la propria autostima e realizzare grandi cose. Così questo racconto fantastico, spesso adottato nelle scuole come racconto di “formazione”, si trasforma in uno specchio nel quale poter far riflettere i tanti ragazzi come Jess e Leslie, dando peso anche a quell’immaginazione che il più delle volte gli adulti non riescono a scorgere.

Un immaginario però che finisce inequivocabilmente col ricadere nella subdola realtà perché nella vita nulla è perfetto, perché prima o poi si dovranno affrontare anche la paura, il dolore, il lutto. Fu proprio per trovare un senso alla tragedia accaduta alla migliore amica di suo figlio, morta a seguito di un terribile incidente, che l’autrice decise di scrivere il romanzo.

Il lutto, però, non è altro che una parte della vita. L’appoggio e la presenza delle persone più care diventano esse stesse un “ponte”, qualcosa che permette di intravedere un orizzonte, di dare un senso alla perdita. Ed è questo che insegna questa semplice ma intensa storia: saper guardare oltre ed avere il coraggio di valicare quei “ponti” che la vita ci permetterà di costruire.

 
 

Hysteria – trailer italiano

In un’epoca di invenzioni, un uomo si propose di trovare una cura per i mali delle donne … e per caso elettrificò per sempre le nostre vite amorose. Hysteria è una commedia romantica basata su un fatto storico: l’invenzione del primo vibratore elettromeccanico! 

 
 

Anonymous – intervista a Rhys Ifans

anonymous

Dopo le interviste del regista Emmerich e di parte del cast, ecco arrivare anche quella del protagonista della pellicola Rhys Ifans.

Ambientato durante i disordini politici dell’Inghilterra elisabettiana, Anonymous affronta una questione che per secoli ha affascinato studiosi e brillanti intellettuali quali Mark Twain, Charles Dickens, e Sigmund Freud, e cioè: chi ha realmente scritto tutte le opere che sono state attribuite a William Shakespeare? Gli esperti ne hanno discusso, sono stati scritti numerosi libri sull’argomento e gli studiosi hanno dedicato la loro vita per difendere o sfatare teorie riguardanti la paternità delle opere più famose della letteratura inglese. Anonymous offre una possibile risposta, concentrandosi su un momento in cui gli scandalosi intrighi politici e le illecite storie d’amore alla Corte Reale sono portati alla luce nel luogo più inaspettato: il teatro di Londra.

 
 

David Yates per il film su Doctor Who?

Doctor Who

Sembra che il regista degli ultimi quattro film di Harry Potter abbia qualche difficoltà nel trovare il suo prossimo progetto. Infatti, dopo essere stato accostato a diversi titoli in via di sviluppo, nessuna delle voci si è poi concretizzata con qualcosa di ufficiale. Ora arriva la notizie che David Yates è al lavoro su un futuro adattamento cinematografico della popolarissima serie inglese Doctor Who, in onda dal 1963 al 1989, e tuttora in corso dopo esser stata ripresa dalla BBC nel 2005.

Il dottore del titolo della serie  è un alieno che viaggia nello spazio e nel tempo assieme a un compagno umano. Si tratta di un “Time Lord” che viaggia in una specie di cabina telefonica chiamata TARDIS, e che può incarnarsi in diverse forme. Yates ha rilasciato alcune dichiarazioni sostenendo che la versione cinematografica sarà autonoma dalla corrente serie e avrà un approccio totalmente inedito.

 
 

Felicity Jones protagonista del film di Warren Beatty!

La carriera di Felicity Jones sembra procedere a gonfie vele. Infatti sembra che l’attrice di Like Crazy e Hysteria, recentemente visti al Festival del Film di Roma sia stata scelta per il ruolo da protagonista nel ritorno alla regia di di Warren Beatty – 13 annni dopo Bulworth.

 
 

George Clooney aveva pensato di suicidarsi!

Dopo la rivelazione shock per i fan di Brad Pitt, eccone arrivare un’altra questa volta di George Clooney che ha rivelato a Rolling Stones di aver pensato al suicidio qualche anno fa. 

 
 

Le avventure di TinTin – intervista a Jamie Bell!

Intervista inedita a Jamie Bell, il giovane attore che ha interpretato Tintin nel film Le Avventure di tintin – Il Segreto dell’Unicorno. Jamie Bell ci racconta come è stato essere diretti da Steven spielberg in un film girato con la tecnica del performance motion capture.

 
 

Uscite al cinema del 16 e 18 novembre 2011

Da Mercoledì 16 novembre – The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: Per Bella Swan essere innamorata di un vampiro è allo stesso tempo un sogno a occhi aperti e il peggiore degli incubi, un intreccio di sensazioni che si alternano e le lacerano l’anima. La passione per Edward Cullen la spinge verso un destino soprannaturale, mentre il profondo legame con Jacob Black la riporta invece indietro, nel mondo terreno. Bella ha alle spalle un anno difficile, pieno di perdite, di conflitti, di tentazioni contraddittorie. Ora è al bivio decisivo: entrare nello sconosciuto mondo degli immortali o continuare a condurre un’esistenza umana. Dalla sua scelta dipenderà l’esito del conflitto tra il clan dei vampiri e quello dei licantropi.

 
 

Lo Hobbit: altre foto dal set, le ultime da Hobbiville!

Stanno per volgere al termine le sequenze ad Hobbiville. Infatti, molto presto la produzione si sposterà al trove. Oggi arriva un reportage di AiCN molto divertente che vede protagonista fra gli altri Peter Jackson e Martin Freeman.

 
 

Anonymous – intervista a David Thewlis, Vanessa Redgrave e cast!

anonymous

Ecco l’intervista al cast di Anonymous di Roland Emmerich. Fra gli altri David Thewlis, Vanessa Redgrave.

 
 

Ecco la locandina italiana di Shame

La BIM ha rilasciato la versione italiana del poster di Shame, l’atteso film di Steve McQueen con Michael Fassbender.

 
 

American pie: ancora insieme – Teaser Trailer italiano!

Arriva anche la versione italiana del teaser trailer di American pie: ancora insieme. American Pie – Ancora insieme (American Reunion) è un film del 2012 scritto e diretto da Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg, basato sui personaggi creati da Paul Weitz, Chris Weitz e Adam Herz. L’uscita del film nelle sale cinematografiche è prevista per il 6 aprile 2012 in tutto il mondo. Il film riporta sul grande schermo i protagonisti dei primi tre film della fortunata saga di American Pie, iniziata con il film American Pie del 1999, diretto da Paul Weitz e Chris Weitz e scritto da Adam Herz. Il film prosegue la storia a partire dal terzo capitolo, American Pie – Il matrimonio (2003), presentando la vita coniugale di Jim e Michelle Levenstein, con tanto di prole al seguito, ed è inoltre il primo film dopo ben nove anni a presentare il cast completo della trilogia originale, alla quale sono seguiti quattro seguiti usciti direttamente in DVD e con il solo Eugene Levy presente in tutti i film.

 
 

Anonymous – Intervista a Roland Emmerich!

“Tutta l’arte è politica” sostiene Emmerich nell’intervista in cui presenta al pubblico di Roma Anonymous e la sua teoria sulle opere tradizionalmente attribuite a Shakespeare. Al cinema dal 18 novembre.

 
 

The Iron Lady: il trailer ufficiale

Ecco il trailer di The Iron Lady, il biopic sul primo ministro inglese Margaret Thatcher, soprannominata appunto la Lady di ferro e interpretata da Meryl Streep in quella

 
 

The Hunger Games: il Theatrical Trailer in HD

Ecco il full trailer di The Hunger Games, adattamento cinematografico del primo romanzo della trilogia fantascientifica scritta da Suzanne Collins che sbarcherà nelle sale a marzo 2012.

 
 

Box Office ITA del 14 novembre 2011

Secondo week-end di successo per I soliti idioti, che rimane in testa seguito dal buon esordio di Immortals e dal classico Il Re Leone 3D. Risultati poco soddisfacenti per le altre novità…

Il successo del week-end d’esordio è stato confermato in questa seconda settimana: I soliti idioti rimane in testa alla classifica raccogliendo altri 2,4 milioni di euro e giungendo a ben 8,4 milioni complessivi.

Si accontenta dunque del secondo posto Immortals, che ottiene però la migliore media per sala. Il kolossal diretto da Tarsem debutta infatti con 1,7 milioni di euro, un risultato soddisfacente considerando che non ha potuto beneficiare del massimo numero di copie in 3D.

Dopo diciassette anni, torna sul grande schermo Il Re Leone, questa volta in 3D: il fine settimana di apertura di uno dei classifici disney più amati di tutti i tempi non si rivela tuttavia da record come negli USA. La pellicola infatti raccoglie 1,4 milioni, avendo dovuto spartire il numero di copie in 3D con Immortals.

La peggiore settimana della mia vita scende in quarta posizione, arrivando a quota 8,2 milioni con 1,1 milioni incassati alla terza settimana di sfruttamento.

A risentire della concorrenza italiana è Lezioni di cioccolato 2: la commedia con Luca Argentero apre infatti al quinto posto con 683.000 euro. Avrebbe di certo incassato di più se il numero di commedie italiane presenti in sala fosse stato più ridotto.

Non brillante neppure l’esordio di Il cuore grande delle ragazze: dopo essere stato presentato al Festival del Film di Roma, il nuovo film di Pupi Avati debutta infatti con 632.000 euro.
Esordio passabile per One day: il film tratto dal best seller di David Nicholls apre al settimo posto con 430.000 euro.

Le avventure di Tin Tin – Il segreto dell’Unicorno precipita in ottava posizone e con altri 363.000 euro giunge a 3,4 milioni totali.
Chiudono la top10 Warrior (306.000 euro) e Pina 3D (200.000 euro), arrivati rispettivamente a 953.000 e 529.0000 euro.