Torna al cinema il grande maestro
Hayao Miyazaki che questa volta torna alle origini. Arriva al
cinema infatti Laputa – Il Castello nel Cielo, uno dei primo film
dello studio Ghibli, scritto e diretto da Miyazaki stesso, in una
nuova versione ridoppiata distribuito da Lucky Red. Sheeta è una bambina
braccata perché possiede un grande tesoro, una aereopietra che può
indicare la strada per Laputa, una leggendaria città volante che un
tempo dominava il mondo. A cercare la bambina ci sono sia i pirati
sia l’esercito che però è comandato da un misterioso personaggio:
Muska, un uomo con oscuri propositi. Tra inseguimenti, esplosioni,
voli acrobatici e una grande amicizia che sorge all’insegna
dell’avventura, i due ragazzini cresceranno e troveranno il loro
posto nel mondo, insieme ad una persona con cui condividere la
vita.
Il film del 1986 si presenta ancora
oggi, come tutti i classici firmati Ghibli, tremendamente attuale.
Forse meno complesso delle opere più famose di Miyazaki, Laputa
presenta tuttavia tutte le tappe del racconto di formazione ed
avventura, caratterizzandosi per la straordinaria potenza evocativa
delle immagini e della musica, uniti ad una storia che riesce a
sorprendere coinvolgere e stupire ad ogni passo.
Miyazaki attinge alla
grande letteratura di viaggio e avventura, con particolare
attenzione all’opera di Swift I Viaggi di Gulliver, che viene anche
citato esplicitamente nel film, e Verne per le sue fantastiche e
avvenieristiche elucubrazioni letterarie sulle macchine volanti che
si trovano a profusione nei suoi romanzi. L’uomo in Miyazaki fa
sempre una brutta figura, l’essere umano è quanto di più soggetto
all’influenza del potere, ma il regista trova anche spazio per la
redenzione, la comicità sapientemente calibrata e distribuita e il
sentimento autentico che muove l’amore e l’amicizia. A distanza di
anni Laputa – Il Castello nel Cielo è un film da vedere e rivedere,
denso, colorato e con l’atmosfera inconfondibile e straordinaria
che porta immancabilmente la firma di Hayao Miyazaki.
Unbreakable – Il
Predestinato è il film del 2000 diretto da M.
Night Shyamalan e con protagonisti Bruce
Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright e
Spencer Treat Clark.
Anno: 2000
Regia: M. Night
Shyamalan
Cast: Bruce
Willis, Samuel L. Jackson, Robin Wright Penn, Spencer Treat
Clark
Unbreakable – Il Predestinato Trama: Uscito
miracolosamente illeso da un terribile incidente ferroviario, dopo
aver partecipato ai funerali delle vittime, David Dunn (Bruce
Willis) trova sul parabrezza della sua auto un biglietto con un
interrogativo semplice quanto inquietante: “Quanti giorni della tua
vita sei stato malato?”.
La domanda è di quelle cui
qualsiasi persona ‘normale’ potrebbe rispondere con facilità,
tuttavia Dunn si accorge di non essere tanto normale se né lui, né
le persone che lo circondano ricordano con esattezza una singola
occasione in cui lui non sia stato in salute. In calce al biglietto
un indirizzo, recandosi al quale Dunn si trova di fronte al
gestore di una galleria d’arte,unica nel suo genere, visto che
espone solo fumetti (per lo più di genere supereroistico) da
collezione; il titolare, Elijah (Samuel L. Jackson), appare subito
essere l’altra ‘faccia della medaglia’ rispetto a Dunn, condannato
da una malattia genetica che rende le sue ossa fragili come carta
velina a vivere con perenni dolori, passando da un ricovero
all’altro.
La malattia ha costretto Elijah a
passare l’infanzia chiuso in casa, e in questo risiede la sua
passione per i fumetti di supereroi, diventata un’autentica
fissazione, che l’ha portato a contattare David proprio nella
convinzione che il sopravvissuto a quel tremendo incidente sarebbe
stato una sorta di sua ‘controparte’ invulnerabile. Elijah convince
così David a diventare una sorta di ‘giustiziere’, diventandone il
‘mentore’: David scoprirà così non solo di essere dotato di
invulnerabilità e superforza, ma svilupperà anche una sorta di
‘senso senso’ che gli permetterà di scoprire gli atti criminali
compiuti dalle persone solo toccandole. La vicenda colpirà peraltro
l’immaginazione del figlio di Dunn, che però scoprirà di non avere
gli stessi poteri del padre, mentre il protagonista ricorderà un
episodio rimosso del suo passato, che aveva coinvolto la ragazza
che in seguito sarebbe diventata sua moglie (Robin Wright Penn).
Come nella migliore tradizione dei supereroi però, non tutto
è come sembra, e in un finale inatteso si scoprirà quale livello di
follia abbia raggiunto l’ossessione di Elijah…
Unbreakable – Il Predestinato, un
film di un supereroe moderno
Analisi: L’anno è
il 2000, ere geologiche prima dell’attuale esplosione dei supereroi
sul grande schermo: nello stesso anno sarebbe uscito il primo film
dedicato agli
X-Men, per l’Uomo
Ragno si sarebbe dovuto aspettare il 2002, e così via,
fino alla raffica di blockbuster, marvelliani e non solo, che
continuerà a travolgere i cinema per almeno un altro paio
d’anni.
Forse davvero M. Night
Shyamalan è dotato del ‘sesto senso’ che aveva dato il
titolo al suo precedente film e ancora oggi suo successo
insuperato, e che caratterizza anche il protagonista di
Unbreakable (ancora una volta Bruce
Willis): un film che sembra aver assolutamente precorso i
tempi, nel quale Shyamalan infonde la sua passione
per i fumetti dei supereroi, giostrando con efficacia attraverso
tutti i ‘topoi’ del genere, tra eroi loro malgrado, confronti
tra opposti, ricerca dell’origine e dei limiti dei propri poteri,
etc…
Per gli amanti dei
supereroi, Unbreakable – Il
Predestinato è uno dei film più riusciti del genere:
avesse voluto dedicarsi a un film dedicato a persone dotate di
superpoteri qualche anno dopo, il regista sarebbe probabilmente
stato costretto a lavorare sull’adattamento di qualche fumetto già
esistente: operare su un’idea completamente propria, dare vita alla
sua personale ‘storia di supereroi’ ha permesso a
Shyamalan di fare esattamente il film che voleva,
esaudendo uno dei sogni riposti di ogni appassionato.
L’accoppiata Willis –
Jackson (che aveva già mostrato di funzionare egregiamente in
occasione del terzo capitolo della serie di Die
Hard) si rivela un ingranaggio perfettamente rodato.
Willis (che con Shyamalan sembra
sempre riuscire a dare quel quid in più) mostra il lato più debole
dello ‘sparatutto’ McClane o di altri analoghi personaggi: un uomo
comune che si trova dotato di poteri non richiesti e che vive
questa sua condizione in modo certamente non tranquillo; Jackson
dal canto dà vita a una figura oscura, tormentata, su cui per tutto
il film aleggiano ombre che solo nel finale verranno fugate,
svelandone la vera natura.
Ugualmente plumbee sono le
atmosfere, che in parte riportano lo spettatore al “Sesto
senso“: un film di ‘supereroi con superproblemi’, come
direbbe Stan Lee, che ne mostra il lato più
tormentato, inserendo tutti i lati più straordinari e
soprannaturali della faccenda in una cornice assolutamente
‘normale’, riflettendo davvero su ‘cosa succederebbe se’ una
persona comune scoprisse di essere in possesso di facoltà fuori dal
comune.
Visto
oggi, Unbreakable – Il Predestinato continua
a conservare questa sua potenza, così lontano dallo sfarzo roboante
delle mastodontiche produzioni ispirate dai supereroi della
Marvel e della
DC.
Unbreakable – Il
Predestinato teoricamente rappresenta inoltre il secondo
capitolo di una trilogia, ideata dallo Shyamalan
il cui primo tassello ha trovato realizzazione sul grande schermo
solo nel 2010 con Devil – The Night Chronicles,
diretto da John Eril Dowdle; oltre ad essere
l’autore del soggetto, Shyamalan vi ha
partecipato in qualità di produttore. Lo stesso regista indiano
aveva in seguito annunciato che il terzo e conclusivo capitolo
della trilogia sarebbe stato un sequel dello stesso
Unbreakable, ma il progetto è stato poi rinviato,
in attesa che il regista trovi un’idea efficace su cui
costruirlo.
A poche ore dalla pubblicazione
delle foto di Hugh Jackman e Anne Hathaway in Les Miserables –
saranno Jean Valjean e Fantine – ecco che vi proponiamo due scatti
dal set londinese ritraenti Amanda Seyfried nei panni di Cosette.
Tratto dall’omonimo musical, e naturalmente ispirato al celebre
romanzo di Victor Hugo, Les Miserables annovera nel cast star come
Hugh Jackman, Russell Crowe, Anne Hathaway e Helena Bonham Carter;
alla regia, il premio Oscar (con Il discorso del re) Tom
Hooper.
Sono stati rilasciati
quattro nuovi scatti di Men in Black III, terzo capitolo della saga
degli uomini in nero che vedrà l’agente J (Will Smith)
viaggiare
X-Men è il film
cult del 2000 diretto da Bryan Singer con
protagonisti Hugh
Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, James Marsden,
Halle Berry, Famke Janssen, Tyler Mane, Anna Paquin, Rebecca
Romijn, Shawn Ashmore.
X-Men la
trama: Negli Stati Uniti, culla dei diritti dell’uomo e
del cittadino, la dottoressa Jean Grey, adepta di Charles Xavier,
cerca di far desistere il senatore Kelly riguardo la legge sulla
registrazione dei mutanti, considerati una minaccia per la
sicurezza sociale. Tuttavia la battaglia che si sta combattendo, ha
le sue radici in due contrastanti teorie. Una di queste, sostenuta
dal professor Charles Xavier, non rinuncia all’idea che un giorno
esseri umani e mutanti possano convivere civilmente. Per questo il
professore ha fondato una scuola di giovani mutanti, per educarli a
controllare i loro poteri, grazie ai suoi collaboratori Ciclope,
Tempesta e la stessa Jean Grey.
Dell’altra idea si fa portavoce
Magneto, che ha vissuto l’orrore dei campi di concentramento, e
sostiene che i mutanti devono ribellarsi per prevalere sugli esseri
inferiori. Lo scontro si intreccerà con la vita di Marie, in fuga
dopo aver quasi ucciso il suo ragazzo a causa del suo potere, e
Wolverine, un mutante dall’oscuro passato.
X-Men,
l’analisi
Il regista Bryan
Singer, dopo aver riscosso enorme successo con
I soliti sospetti del 1995, tenta di
ottenere lo stesso risultato con uno dei più amati fumetti della
Marvel. Inizialmente egli aveva
rifiutato l’incarico per ben due volte, non avendo molta passione
per i fumetti. Solo dopo aver letto alcune avventure degli
X-men, decise di accettare. Non sappiamo cosa
avesse bene in mente per questa produzione, poiché quello che
risulta ai nostri occhi è un film che ha tentato di svilupparsi su
più piani narrativi, ma che pecca di alcune carenze.
La complessità stava nel riuscire a
caratterizzare adeguatamente ogni singolo personaggio che vi
compare. Così come il fumetto creato da Stan Lee e
Jack Kirby era un’opera corale, così il film
doveva destreggiarsi tra le difficoltà di molte personalità da
portare in scena. Tuttavia la scelta del regista, è stata quella di
concentrarsi sulla questione etica e sociale dei mutanti nella
società civile, piuttosto che sulla loro caratterizzazione
psicologica. Una lontananza dal fumetto manifestata anche da altre
differenze, come il fatto di non adottare i famosi costumi degli
X-men, poi omaggiati dalla frase di Ciclope: “Beh, cosa
preferiresti? Una calzamaglia gialla?”
La sceneggiatura di David
Hayter non contribuisce a migliorare la qualità della
pellicola, poiché i dialoghi tratteggiano superficialmente i
protagonisti senza andare a fondo. Ad essere riusciti sono stati
gli effetti speciali, seppur non clamorosi, che hanno dato del
movimento a un film a tratti ripetitivo.
Nonostante tutto, la pellicola
vanta un cast degno di nota.
Wolverine, interpretato da Hugh Jackman, riesce perfettamente a
riprendere il personaggio dei fumetti: scontroso, solitario e
indisciplinato. Non a caso è il più amato dal pubblico di lettori
che, nella versione cinematografica, lo vedono destinato a rimanere
in secondo piano rispetto all’intera vicenda (e viene tralasciato
la questione sulle sue origini, poi ripresa in
X-Men 2).
Ciclope (James
Marsden), Tempesta (Halle
Berry) e Jean Grey (Famke Janssen)
restano sullo sfondo, riducendosi quasi al ruolo di macchiette. Una
valida caratterizzazione fa onore al talento di Patrick
Stewart, alias professor Xavier, di cui però non viene
chiarita la storia.
Per il personaggio di Magneto non è
stato scelto un uomo robusto e di mezza età come è nel fumetto, ma
il personaggio viene nobilitato dall’interpretazione d’impronta
shakespeariana di Ian McKellen. Per quanto
riguarda Rogue (Anna Paquin), diventa uno dei
personaggi più importanti del film, che riporta anche il dramma
adolescenziale della fuga da casa e dell’obiettivo di trovare un
posto in un mondo dove sembra non ce ne sia la possibilità.
Dobbiamo riconoscere che spesso i
film basati su fumetti hanno la pretesa di riferirsi a un target
molto vasto: non solo ai fan dello stesso fumetto, ma anche
famiglie e adulti. Per il resto X-Men può risultare una visione
piacevole e sottile, che si muove sulla tematica dell’emarginazione
e della discriminazione, ma si allontana dall’atmosfera tipica
della storia Marvel.
Mark Wahlberg sale a bordo del progetto Avon Man,
commedia targata 20th Century Fox; al protagonista di The Fighter
andrà il ruolo principale, per il quale era stato inizialmente
contattato
Penelope Cruz che in queste
ore sta cercando, con successo, di affermarsi come protagonista
femminile del film The Counselor di Ridley Scott.
A spingere la Cruz a voler partecipare
a The Counselor è anche la presenza nel cast di
suo marito Javier Bardem, così come un’altra celebre attrice
che si sta interessando al progetto, Angelina Jolie, potrebbe
ritrovarsi al fianco del confermato Brad Pitt.
In Sin City: a dame to
kill for, secondo film tratto dal graphic novel di Frank
Miller, ci saranno di sicuro Mickey Rourke e Rosario Dawson. La
notizia arriva direttamente da Robert Rodriguez che a MTV ha
dichiarato:”Dobbiamo ancora fare il cast. Il mese prossimo inizierò
a girare il sequel di Machete, poi mi occuperò interamente
di Sin City. Forse ci potrà essere una
sovrapposizione fra i due lavori, ma non abbiamo ancora scritturato
nessuno a parte gli attori che sappiamo già fare ritorno dal primo.
Torneranno tutti per A Dame to Kill For. Nel week end
ho avuto un pranzo con Mickey Rourke; è emozionatissimo al pensiero
e sarà il primo ad arrivare dei vecchi interpreti. Poi mi sono
imbattuto, per tutt’altro motivo, in Rosario Dawson: è gasatissima.
Sono sempre stati desiderosi di voler fare un altro Sin
City, quindi sarà divertente”.Non resta che attendere!
The Wolverine di James Mangold si
girerà in Australia, in particolare nella città natia di
Hugh Jackman, Sidney. A dare la notizia è stato
il giornale australiano The Daily
Telegraph , nel comunicato si legge: “Abbiamo
stimato che The Wolverine genererà più di 80 milioni di spese
di produzione e creerà più di 720 posti di lavoro tra attori e
tecnici come pure più di 1200 posti come comparse. Siamo davvero
felici che Hugh Jackman e tutto il team di The
Wolverine abbiano deciso di tornare in Australian dopo
l’esperienza positiva di X-Men Origins.”L’inizio
delle riprese è previsto per questa estate. La pellicola uscirà
nelle sale il 26 luglio del 2013.
Tony Danza (Crash – Contatto
fisico) raggiunge Scarlett Johansson e Julianne Moore nel
cast del film, ancora senza titolo, che segnerà il debutto
registico dell’attore Joseph Gordon-Levitt. Questi e Danza hanno
recitato fianco a fianco quasi vent’anni fa in Angels (1994),
diretto da William Dear. L’opera prima di Gordon-Levitt, anche
autore dello script , verterà sulla vicenda di un playboy deciso a
diventare una persona migliore. Nei panni del dongiovanni ci sarà
lo stesso regista; Tony Danza ne interpreterà il padre
sport-dipendente, Scarlett Johansson la fidanzata. Le riprese
avranno inizio il mese prossimo a Los Angeles. In produzione, Ram
Bergman e Nicholas Chartier. Bergman è tra i produttori di Looper,
film di prossima uscita con protagonista proprio Joseph
Gordon-Levitt, affiancato – o, per meglio dire, braccato – da Bruce
Willis.
Martin Scorsese e Leonardo
DiCaprio firmeranno la loro quinta collaborazione e
in estate gireranno il da tempo anticipato The
Wolf of Wall Street.
Scritto da Terrence Winter (I
Soprano e Boardwalk Empire) e basato
sul romanzo di autobiografico di Jordan Belfort, il film racconta
la storia di un spregiudicato agente di borsa(Leonardo
DiCaprio) dedito ad alcool, droghe e sesso nella New York degli
anni Novanta.A breve aggiornamenti sul casting del film.
Oggi alla Casa del Cinema di Villa
Borghese si è tenuta la proiezione stampa di “Maternity Blues”, il
film di Fabrizio Cattani nei cinema da venerdì 27 aprile. In sala
erano presenti il regista, la scrittrice e co-sceneggiatrice Grazia
Verasani, e gran parte del cast: Andrea Osvart, Chiara Martegiani,
Marina Pennafina e Daniele Pecci.
E’ iniziata la ricerca per sostituire
il regista Gary Ross al timone del nuovo franchise di successo
The Hunger Games. Oggi il nome più gettonato per
raccogliere l’eredità è Francis Lawrence.
Il full trailer de
Il
Cavaliere Oscuro – il ritorno è pronto per essere pubblicato, e
a quanto sembra la sua uscita è imminente. A rivelarlo da fonti
ufficiali è Batman-new.com, secondo il sito il doppiatore
spagnolo Claudio Serrano, che presta la sua voce alla versione
iberica di Christian Bale nel film, ha infatti twittato che il
doppiaggio è terminato e che può solo dire che “il trailer di TDKR
è… WOW”.
Ecco Anne Hathaway e Hugh Jackman sul
set de Les Miserables, il film tratto dall’omonimo musical. Nella
scena in questione i due cantano il duetto nell’aria d’apertura del
film.
Il cortometraggio, si usa dire, è il
trampolino di lancio di chi vuol poi passare alla sfida del
lungometraggio.
Questo negli Stati Uniti, e nel
resto d’Europa, è un dato di fatto. In Italia, come spesso accade,
questa arte è un po’ bistrattata per varie ragioni, prima fra tutte
quella più evidente: la mancanza di un mercato e di un conseguente
ritorno economico.
Un caloroso bentornato a Zac Efron sul grande schermo. Dopo
le performance più canore che si possano, questa volta decide di
infilarsi mimetica ed elmetto, e di interpretare, con muscoloso
impegno, un giovane e romantico marine in Ho cercato il tuo
Nome. Il suo personaggio, Logan, torna dopo la terza
missione in Iraq, vivendo lo sconvolgimento provato da ogni
veterano all’arrivo a casa. Ciò che sul campo di battaglia gli
aveva dato la forza per resistere alla disperazione, era stato il
ritrovamento di una foto raffigurante una giovane sorridente e
bionda (Taylor
Schilling), infilata provvidenzialmente tra esplosioni
e dune di
sabbia. Così, una volta giunto in suolo patrio, decide di avviare
intense ricerche via web. Carpisce dallo sfondo dell’immagine
qualcosa che gli possa far identificare la provenienza della
ragazza, e si avvia, con il fido compagno a quattro zampe Zeus, in
una scarpinata lunga dal Colorado fino alla Louisiana, onde
ringraziare l’inconsapevole fanciulla di avergli salvato la
vita.
Ho cercato il tuo Nome, il film
All’arrivo, la diffidenza della
bella Beth la fa da padrone: piena di problemi fino al collo, ma
con l’immancabile voglia di ricominciare. Ragazza madre con bimbo
boccoloso e geniale al punto giusto, con un ex marito onnipresente
despota e figlio di papà, fresca di lutto per il fratello – anche
lui marine – mai più tornato dall’Iraq. Sarà, perciò, proprio la
profetica nonnina-sprint (Blythe Danner, l’affascinante
mamma di Gwyneth Paltrow), che assumendo Logan nel loro
canile di famiglia, farà finalmente trovare i due ragazzotti
languidamente occhi negli occhi. Trasposizione cinematografica
dell’ultimo romanzo dello scrittore Nicholas
Sparks (Le Parole che non ti ho detto,I Passi dell’Amore), prodotta sempre dalla Di Novi
Pictures, per la regia di Scott
Hicks (candidato all’Oscar nel 1997 per
Shine).
Si riconfermano le tematiche del
narratore Sparks che crede fermamente che nella forza dell’amore si
stanzi ogni propulsore che muove l’universo mondo, al punto da
ammutinare un Signor Destino che è sempre alla scrivania a
progettare nuove rotte. Il regista Hicks, dal canto suo, si cimenta
in nuovo romantic drama molto patriottico e che si prende anche fin
troppo sul serio. Anche se, in fondo in fondo, la storia d’amore
con tutti i suoi elementi al punto giusto, tocca le universali
tenere corde di ogni spettatore degno di tale nome. L’ormai 25enne
Zac Efron è cresciuto, ha intervistato un
sacco di marines per entrare per bene nella parte, e adesso si
sente pronto per cavalcare sempre più l’onda del successo. Noi ci
auguriamo per lui che si allontani un po’ di più dalla canonica e
asfissiante Hollywood.
Una nota di merito alla suggestiva
fotografia di Alar Kivilo (recentemente al lavoro per
Bad Teacher e The Blind Side),
complice anche un Mississippi e una New Orleans dai magici tramonti
cristallini.
La Disney sta pensando di portare sul
grande schermo una delle attrazioni storiche del parco di Disney
World, Mr. Toad’s Wild Ride, rimpiazzata nel 1998, con grande
dispiacere dei fan, da
E’ stato finalmente
annunciato il programma ufficiale del 65esimo Festival di Cannes, che vi ricordiamo avrà inizio il
prossimo 16 di maggio. Presidente di Giuria come già anticipato
qualche mese fa sarà Nanni
Moretti. Per gli l’Italia, come era prevedibile Reality di
Matteo Garrone,
A poche ore dalla notizia
dell’ingresso di Michael Douglas nella commedia Last Vegas, arriva
la piacevole voce del reclutamento quasi ufficiale di Robert De
Niro per il nuovo prodotto della CBS. Last Vegas racconterà
E’ stata diffusa una nuova foto di
Lawless, film ambientato negli Stati Uniti del proibizionismo.
Diretto da John Hillcoat (The Road), Lawless è tratto dal libro The
Wettest County in the World di Matt Bondurant. Nel cast, Shia
LaBeouf, Tom Hardy, Mia Wasikowska, Gary Oldman, Jason Clarke e Guy
Pearce. Debutterà il prossimo mese a Cannes e sarà nei cinema USA
dal 31 agosto. Nella foto si vedono LaBeouf, Hardy e Clarke nei
panni dei fratelli Bondurant, contrabbandieri di liquori.
Eccola!
Mondo,tempio
dell’oggettistica geek, costola della Alamo Drafthouse Cinema,
rilascerà sette poster dedicati a The Avengers; uno per ogni
protagonista( Thor, Capitan America, Hulk, Vedova Nera
L’attore Daniel Radcliffe, posata
la bacchetta da mago, si sta dedicando alla sua carriera personale
d’attore e a quanto pare le cose vanno a gonfie vele. Chi pensava
che l’attore sarebbe stato ingabbiato per sempre nelle vesti di
Harry potter può ricredersi.
I fan di tutto il mondo bramano di
vederla nel ritorno di Scott alla fantascienza con Prometheus, e nei panni della strega in
Snow White and the Huntsman, ma
Charlize Theron non si ferma qui. A
quanto pare l’attrice ha accettato di interpretare un altro
film di fantascienza dal titolo Agent
13.
Ben Affleck e
Justin Timberlake saranno le star protagoniste di Runner,
Runner, un nuovo thriller ambientato nel mondo del
poker e del gioco d’azzardo online.
In Una spia non basta FDR e
Tuck sono super spie, lavorano per la CIA e sono i migliori, anche
se ogni tanto perdono il senso della misura. Ma FDR e Tuck sono
anche amici, e questo, quando si fa un lavoro rischioso, facilita
le cose. I problemi possono arrivare però nella vita quotidiana, ad
esempio se entrambi volessero sedurre la stessa donna. E sarà
infatti proprio una donna a mettersi in mezzo, minando la grande
amicizia tra i due e mettendo alla prova i loro nervi.
Una Spia non
Basta, titolo italiano di This Means War
decisamente più efficace, è l’ultima commedia ottimamente diretta
da McG (Terminator Salvation) che ha probabilmente accettato il
progetto perché tra una romanticheria e l’altra i due protagonisti,
Chris Pine e Tom Hardy, fanno a botte sul serio.
Tra di loro nei panni di Lauren c’è
la minuscola Reese Witherspoon, attrice portata per questo tipo di
ruoli leggeri e sicuramente molto sopravvalutata nell’ambiente
cinematografico hollywoodiano. Chris Pine (FDR) sembra decisamente
nel suo ambiente naturale, il ruolo dello sbruffone sicuro di sé
gli riesce abbastanza facile e si trova a suo agio nel suoi
eleganti completi. Altro discorso invece per
Tom Hardy (Tuck), che abbiamo imparato a vedere in
vesti molto più serie (vedi Inception,
La Talpa, Warrior e il prossimo
Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno). L’attore inglese in
un primo momento sembra fuori posto, ingabbiato come si ritrova in
un corpo molto muscoloso e un’espressione tutto sommato molto
dolce; il suo ruolo di perfetto agente segreto ma perfetto
imbranato con le donne lo rende teneramente comico e forse la parte
migliore del film che per il resto risulta abbastanza scontato.
Punto forte della
sceneggiatura sono i dialoghi che scritti bene e recitati ancora
meglio dai due protagonisti danno il giusto brio ad un film che per
trama e colpi di scena non è certo un campione di originalità.
Una spia non basta in realtà
si basa completamente sul triangolo amoroso che si viene a creare
nel corso della storia, relegando il sub-plot spionistico ad un
mero espediente per regalare azione e un po’ di scazzottate ad una
commedia che si salva grazie ai due baldi giovani Pine e Hardy,
soprattutto il secondo.
Ben miscelata la colonna sonora,
opera di un maestro della musica da commedia moderna: si tratta di
Christophe Beck che ha in attivo le soundtrack dei
due
Una Notte da Leoni e di
Crazy Stupid Love tra gli altri.
Il film si rivela in fin dei conti
una commedia piacevole, non pretenziosa e ideale per
intrattenersi.