Dopo le foto di Helena Bonham Carter è il turno di Jeremy Irvine.
Ci riferiamo ovviamente a Grandi Speranze, film tratto dall’omonimo libro di Charles Dickens e diretto da Mike Newell.
Dopo le foto di Helena Bonham Carter è il turno di Jeremy Irvine.
Ci riferiamo ovviamente a Grandi Speranze, film tratto dall’omonimo libro di Charles Dickens e diretto da Mike Newell.
Ashley Greene, la bella attrice resa famosa dalla Saga di Twilight in cui interpreta Alice Cullen, sta salendo a bordo degli aerei della Pan Am. Non è uno scherzo ma la new entry nel cast della serie tv della ABC che sta mietendo successi e applausi, presentata in Italia lo scorso ottobre in occasione del RomaFictionFest.
La fonte autorevole è Entertainment Weekly, che riferisce che la Greene interpreterà una debuttante il cui passato è legato in qualche modo a quello di Ted, il personaggio di Michael Mosley.
Partirà dunque il 4 novembre (negli USA) la sua avventura intercontinentale in Tv, con l’episodio Kiss Kiss Bang Bang, mentre dal 16 novembre sarà nei nostri cinema con Breaking Dawn – Parte I.
Fonte: comingsoon
Il regista Tarsem Singh non è
pronto per una pausa, soprattutto adesso che il suo
Immortals sta mietendo milioni in tutto il mondo. A marzo
prossimo uscirà anche Mirror Mirror
Dopo le recenti (deludenti) opere apocalittiche, il regista Roland Emmerich cambia totalmente registro, dedicandosi a un film apparentemente più anonimo e dalla complessa e criptica storia. Anonymous racconta la storia di Edward de Vere, conte di Oxford, poeta e drammaturgo affermato alla corte della regina Elisabetta I durante i disordini politici dell’Inghilterra del XVI secolo; quello che importa maggiormente è la questione che per secoli ha affascinato studiosi e brillanti menti di tutto il mondo: chi ha realmente scritto le opere di William Shakespeare.
La pellicola offre una possibile risposta, concentra i suoi sforzi in un periodo di intrighi, illeciti e confusione che dominano la corte reale e appoggia innegabilmente la teoria secondo il quale il più grande drammaturgo e poeta della storia d’Inghilterra non sia stato altro che l’aristocratico Conte di Oxford. Lo fa descrivendo l’Inghilterra elisabettiana in modo del tutto convincente, grazie ad un’imponente ricostruzione scenografica che rende la corte viva e pulsante e le ambientazioni completamente reali, aiutato anche da un ottimo cast di attori inglesi tra cui il protagonista Rhys Ifans, la sempre brava Vanessa Redgrave nei panni della regina e l’oramai confermatissimo David Thewlis.
A sostenere il tutto c’è
una solida sceneggiatura impreziosita da alcuni dialoghi
interessanti. L’unico punto oscuro nell’opera del regista tedesco
sta nell’eccessiva fedeltà alla teoria sostenuta, dimenticando però
che non è certo l’unica che getta ombre sulla paternità delle opere
di Shakespeare, anche se la più solida. Qualche tentennamento
avrebbe di certo reso il film più meritevole di contribuire esso
stesso all’eterno dibattito che attanaglia il mondo accademico.
Tuttavia nonostante ciò, anche per la sua romanzata e contorta
storia, il film è un’incantevole lode al personaggio “anonimo” che
sta dietro alle opere e rende sufficientemente giustizia al suo
immenso lavoro.
Anonymous non fa altro che dare lustro e vitalità all’immenso patrimonio intellettuale che il personaggio ha prodotto, e forse non ha tanta importanza chi sia stato veramente l’autore se noi continueremo a coltivare e a divulgare questo patrimonio intellettuale e umano.
Periodo d’oro per Jason Clarke (“Death Race”, “Nemico Pubblico”): già scitturato per prendere parte a “The Wettest Country In The World” di John Hillcoat e al “Grande Gatsby” di Baz Luhrmann, l’attore australiano è stato ingaggiato da Kathryn Bigelow per prendere parte al film, ancora senza titolo, incentrato sulla storia della caccia a Osama Bin Laden. Clarke interpreterà un esperto nella ricerca di terroristi.
Nella ‘lista dei desideri’ della Bigelow per il suo nuovo film vi sarebbero, tra gli altri, Tom Hardy, Jennifer Ehle, Idris Elba, Rooney Mara e Nina Arianda, anche se probabilmente solo alcuni prenderanno effettivamente parte al film; sul set della Bigelow potrebbe tornare anche Guy Pearce, che con la regista ha già lavorato in “The Hurt Locker”; identico anche lo sceneggiatore, Mark Boal. Il progetto è stato messo in cantiere da tempo ma, per una volta, la realtà ha preso il sopravvento sulla finzione e la cattura e uccisione di Bin Laden hanno ovviamente portato a dover riscrivere gran parte della sceneggiature. Le riprese dovrebbero tuttavia cominciare a inizio 2012.
Fonte: Empire
Mentre non è ancora confermato definitivamente il suo ‘cameo’ nel film che Kathryn Bigelow dedicherà alla caccia a Osama Bin Laden, Steve Carell si rilancia nella commedia con “Lunatics”, prodotto dalla Universal. Il film, ambientato nel mondo del calcio, vedrà due genitori di campioni in erba dare vita a una faida che uscirà ben presto dall’ambito famigliare per assumere addirittura conseguenze globali.
Carell, che co-produrrà il film, reciterà il ruolo di Philip Horkman, il gestore di un negozio di animali che nei fine settimana svolge il ruolo di arbitro nei match tra squadre di ragazzini; nel corso di una di queste partite si scontrerà con il padre di uno di loro e da cui prenderà il via lo scontro… Il film è tratto che da un racconto di Dave Barry e Alan Zweibel: il primo ha già lavorato nel mondo del cinema (“Big Trouble – Una valigia piena di guai” di Benny Sonnenfeld del 2002, con Tim Allen e Renè Russo), mentre Zweibel è un veterano del “Saturday Night Live”, che attualmente lavora su “Curb Your Enthusiasm”, e questo dovrebbe assicurare una buona riuscita, a patto ovviamente che lo si affidi a un buon regista…
Fonte: Empire
La vicenda della rincuncia di Brett Ratner alla co-produzione della cerimonia degli Oscar (a seguito di una serie di dichiarazioni politicamente scorrette culminate con affermazioni omofobe) ha avuto uno strascico anche su quanto accadrà sul palco: anche Eddie Murphy, scelto inizialmente per la conduzione, e amico di Ratner, ha infatti fatto un passo indietro: al suo posto, tornera a calcare il palco della cerimonia il ‘veterano’ Billy Crystal. Scegliendo Crystal, l’Academy è ovviamente voluta andare sul sicuro, con un intrattenitore navigato che nelle precedenti occasioni (addirittura otto) si è sempre dimostrato all’altezza del compito, dando vita a uno spettacolo efficace.
A questo punto con Brian Grazer che ha sostituito Ratner, l’altro produttore Don Mischer e Crystal alla conduzione, la macchina organizzativa degli Oscar 2012 sembra essere definitivamente delineata e la Academy spera così di poter presto vedere terminare le polemiche.
Fonte: Empire
Intervista esclusiva a
Giovanni Princigalli regista di Les fleurs à la fenetre in concorso
al primo festival italiano online del cinema documentario, visibile
su www.viaemiliadocfest.tv Con Les fleurs à la fenetre
Giovanni Princigalli, documentarista pugliese ma residente a
Montereal da diversi anni,
Partecipa alla Social Competition e vinci
fantastici premi: http://immortals.21news.it Dai produttori di 300,
l’11/11/11 arriva al cinema il nuovo film di Tarsem Singh, con un
cast d’eccezione: Henry Cavill, Freida Pinto, Mickey Rourke, Kellan
Lutz, Isabel Lucas, Luke Evans, John Hurt, Stephen Dorff, Joseph
Morgan, Corey Sevier, Steve Byers, Alan Van Sprang, Luccio Romano
Orzari, Robert Maillet, Daniel Sharman.
Presentato questa mattina Amore Nero, il cortometraggio scritto e diretto da Raul Bova, mette in tavola un problema molto serio nella società italiana, tanto più serio quanto ricoperto da vergogna paura e omertà. E’ la violenza sulle donne che sempre più spesso viene perpetrata all’interno delle mura domestiche.
Il cortometraggio con grande efficacia, anche se con un po’ di retorica nel finale, vuole mostrare delle emozioni, delle situazioni e soprattutto, e qui ci riesce davvero bene,la sensazione di impotenza e solitudine che si prova davanti ad una situazione che tante volte, troppe volte, si preferisce subire anzichè affrontare.
Attrice protagonista del corto è un’inedita Michelle Hunziker, che messo da parte per un attimo il suo proverbiale buon umore, si cala perfettamente nel ruolo di Laura, una donna che subisce la violenza del marito senza trovare supporto neanche nella madre, della quale a quanto si intuisce, sta rivivendo le durissime esperienze coniugali. Solo davanti alla tragedia la madre di Laura riuscirà a trovare la forza di contravvenire alle norme sociali e di aiutare la figlia contro un marito violento.
Il progetto si colloca nell’ambito di una produzione più ampia, resa possibile grazie alla sinergia di MediaFriends, Doppia Difesa (l’associazione a difesa delle donne fondata dalla stessa Hunziker), SanMarco Production, con il sostegno di Euronics Italia, e prevede la realizzazione di cinque cortometraggi che saranno incentrati su diversi problemi sociali. Lo stesso Bova ha detto che non era sua intenzione passare dietro la macchina da presa, ma si è prestato perchè crede in queste iniziative. Numerosissime sono infatti le collaborazioni che lo vedono accanto alla Polizia di Stato per la Sicurezza dei giovani.
“Attraverso il cinema si riesce a sensibilizzare le persone, usando strumenti che capisco e che sono i miei – ha detto Raul – Mi sono sperimentato regista, ed ho trovato il compito molto simile al mio lavoro d’attore, anche se sono consapevole che per intraprendere questo tipo di carriera è necessaria una grande competenza tecnica e la ferma passione di farlo. Sono stato fortunato perchè ho lavorato con una grande squadra, sia tecnica che artistica. Michelle non voleva partecipare come protagonista,non voleva metterci la faccia, dal momento che fa già tanto dietro le quinte con Doppia Difesa, ma alla fine si è convinta ed è stata bravissima“.
La Hunziker ha confermanto, aggiungendo che la sua iniziale ritrosia era forse dovuta anche al fatto che, avendo subito le violenze di alcuni stalker in passato, non voleva mettere avanti la sua situazione, “poi però mi sono convinta – ha detto – ho dovuto fare un lavoro molto duro come attrice perchè tendo sempre a portare gioia e qui mi sono dovuta svuotare della mia personalità. E’ importante rompere un circolo vizioso culturale che in Italia era soprattutto avallato dalla mancanza di una legge. L’approvazione del provvedimento contro lo stalking ha cambiato molte cose, ed ora le donne non sono più legate come prima, hanno uno strumento e possono reagire“.
Quello che però è davvero importante è trovare la forza di parlarne, di uscire dalla propria omertà e dalla profonda solitudine in cui una violenza ci fa sprofondare e parlarne. A questo mira il cortometraggio che riesce nel finale a far vedere la luce alla sventurata protagonista, e così capisce finalmente che non è sola e può combattere, e aquesto mira anche l’associazione Doppia Difesa, che ogni anno aiuta moltissime donne che hanno il coraggio di ‘uscire’ dalla propria solitudine.
Il cortometraggio è già in vendita a 9.90 euro presso tutti i punti Euronics italiani (circa 270) dal 9 novembre appena trascorso, fino al 30 giungo 2012. I proventi delle vendite, detratti i costi di produzione, verranno devoluti interamente alla realizzazione dei progetti in cantiere dell’associazione Doppia Difesa. All’interno del Dvd, oltre al cortometraggio, sono presenti contenuti speciali per una durata di due ore, che comprendono backstage, interviste e un documentario dal titolo La Vittima e il Carnefice diretto da Roberto Burchielli.
è stata diffusa in rete una nuova immagine di “The Woman in Black”, la pellicola di James Watkins tratta dal romanzo di Susan Hill. L’immagine mostra il protagonista Daniel Radcliffe nel ruolo di Arthur Kipps, giovane avvocato vedovo giunto in una vecchia villa per risolvere la questione ereditaria di una cliente defunta, aggirarsi preoccupato ai cancelli della magione, abitata da oscure presenze e avvolta in un fitto mistero.
Per alimentare la promozione del film è stato inoltre lanciato un inquietante sito virale, whatdidtheysee.com, che complice l’uso della webcam promette di impressionare alquanto i suoi visitatori.
Attesissima prima prova di Daniel Radcliffe dopo la fine della Saga di Harry Potter, “The Woman In Black” uscirà nei cinema americani il 3 febbraio 2012, prima di arrivare in Italia poco dopo.
Un gruppo di dipendenti di una grande
azienda americana viene truffato dal loro stesso datore di lavoro,
un ricco uomo d’affari di Wall Street che vive agli arresti
domiciliari in un attico a Manhattan. Traditi e umiliati gli uomini
progettano di rapinare la loro stessa azienda, guidati dal manager
Josh Kovacs e da Slide, un criminale fatto uscire di prigione
proprio per questa occasione.
Il film segue le vicende di una
bambina di nove anni, Mary il cui monotono Natale viennese si
riempie improvvisamente di emozioni dopo l’arrivo dello zio Albert
che ha un regalo per lei: uno schiaccianoci magico. La sera della
vigilia di Natale, il nuovo amico di Mary, lo Schiaccianoci, prende
vita e l’accompagna in un viaggio nel suo mondo fantastico fatto di
fate, confetti e tanti giocattoli che si animano. Presto Mary si
accorge che questo regno meraviglioso è minacciato dal tirannico Re
Topo e dalla perfida madre. Quando lo Schiaccianoci viene preso in
ostaggio, Mary e i suoi nuovi amici giocattolo devono svelare il
segreto del Re Topo per salvare lo Schiaccianoci e il suo
regno.
Arriva finalmente al cinema l’atteso film Immortals diretto da Tarsem Singh e con protagonisti Henry Cavill, Freida Pinto, Mickey Rourke e John Hurt.
Il brutale e sanguinario Re Iperione e il suo feroce esercito stanno devastando la Grecia, demolendo tutto quello che trovano sul loro cammino con spietata efferatezza. I villaggi continuano a cadere di fronte alle legioni di Iperione e ogni vittoria lo porta un passo più avanti verso il suo obiettivo: risvegliare il potere dei Titani per conquistare gli dei dell’Olimpo e tutta l’umanità. Sembra che nulla sia in grado di fermare il malvagio re dal diventare il padrone indiscusso del mondo, fino a quando un semplice uomo di nome Teseo giura di vendicare la morte della madre, avvenuta durante uno degli attacchi di Iperione. Quando Teseo incontra l’Oracolo della Sibilla, Fedra, questa viene convinta dalle sue inquietanti visioni sul futuro del giovane a sostenerlo, poiché lui avrà un ruolo fondamentale per fermare questa distruzione.
Partendo da una solida base mitologica, Immortals racconta la storia di Teseo, rimaneggiandola, mescolando pura azione e tanta avanguardia tecnologica alle figure di uomini, oracoli e divinità, un po’ ciò che in precedenza era già accaduto e che va tanto di moda a Hollywood in quest’ultimo periodo. Il film come prevedibile è cosparso di effetti digitali e ricostruzioni scenografiche computerizzate che fecero il successo di 300 ma che in quest’ultima opera diventano quasi una caricatura ai limiti del ridicolo, compiacendo se stessi e i suoi artefici. Di 300, opera che seppur estremizzata nella sua natura eccentrica ben si sposava con le tematiche spartane, rimane be poco, se non i soli produttori. Tarsem Singh non è certo Zack Snyder e questo lo si capisce dai primissimi minuti di film. A distanza di quasi dieci anni (primo film The Cell e dopo The Fall) ritorna al grande schermo, e lo fa con una pellicola che ha nelle fondamenta alcuni limiti.
Le ambientazioni e tutta la messa in scena si sposa pochissimo con la storia, appesantita qua e la da una riscrittura tediosa e per certi aspetti presuntuosa. L’elemento che emerge dalle ceneri e che salva un po’ la baracca è la componente di epicità che si respira per tutto il film, quell’elemento che mancò in precedenza a Thor. Il film è epico nei toni e nel suo virtuosismo, ma questo non basta per fare una buona pellicola. Altra nota positiva è il cast, composto da interessanti nuove leve del cinema americano, su tutti il protagonista Henry Cavill (prossimo Superman proprio nel film di Snyder) e veterani del grande schermo come Mickey Rourke e John Hurt.
Pur effettuando un ulteriore tentativo di far rivivere in malo modo la mitologia greca, la pellicola di certo si presterà abbondantemente a intrattenere e divertire il grande pubblico. Nota negativa da sottolineare è il 3D, futile espediente economico e fastidioso, se non nelle ultimissime battute del film.
In via di completamento il cast del nuovo film di Quentin Tarantino, Django Unchained. Todd Allen (CSI, Chicago Hope, NCIS) sarà Dollar Bill, sorvegliante di schiavi nelle piantagioni; ruoli minori anche per James Remar (I guerrieri della notte), Tom Wopat (il Luke Duke di Hazzard) e James Russo (L’uomo del giorno dopo).
Andranno ad affiancare pezzi da novanta scritturati da tempo, come Jamie Foxx, Cristoph Waltz, Leonardo di Caprio e Kurt Russel.
L’uscita del film è prevista per il Natale 2012.
Fonte: Slashfilm
“Nascondi chi sono e
aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni”
scriveva William Shakespeare nel Macbeth. E se proprio l’autore più
rappresentato della storia fosse lui stesso una maschera? Questo il
punto focale della nota “Shakespeare Controversy”, che Roland
Emmerich, regista conosciuto per i suoi disaster movies, accoglie
con entusiasmo, portando sul grande schermo le vicende dell’uomo di
Stratford- upon- Avon.
Woody Harrelson, la ex bond girl Olga Kurylenko e
Tom Waits raggiungono Colin Farrell, Sam Rockwell e Cristopher Walken nel
cast, davvero stellare, di Seven Psychopath
Applauditissimo al Festival di Berlino, Almanya: la mia famiglia va in Germania è una commedia on the road dal tono scanzonato e accattivante, condita da innumerevoli spunti per riflessioni, senza risultare tuttavia pesante o pretenziosa.
Almanya: la mia famiglia va in Germania racconta la storia della famiglia Yilmaz, di origine turca, in pianta stabile in Germania dagli anni ’60. Hüseyin (Vedat Erincin), il “pater familias”, parte alla volta della Repubblica Federale Tedesca, rispondendo all’appello dell’occidente, carente di operai. Quell’Occidente della coca-cola e del Natale con i regali sotto l’albero, della tecnologia e del benessere che finirà per conquistare i suoi figli, di fatto più tedeschi che turchi. Ma fino a che punto ci si può allontanare dalla propria terra? Fino a che punto ci si può dimenticare chi si è realmente? Hüseyin non lo dimentica, compra una casa in Turchia e trascina la sua famiglia in patria con il pretesto di ristrutturarla e la speranza di far ritrovare a figli e nipoti la loro vera identità, per troppo tempo ignorata.
Primo lungometraggio per il cinema
di Yasemin Samdereli, che riesce a destreggiarsi
con grande disinvoltura tra diverse tecniche narrative: da
frammenti di documentario al flashback, senza mai perdere di vista
la narrazione del presente. Sorretto da una sceneggiatura che
sembra sempre ammiccare al pubblico, scritta a quattro mani dalle
sorelle Samdereli, Almanya: la mia famiglia va in
Germania riesce a trattare con leggerezza, senza
rinunciare all’incisività, il tema sempre attuale dello “straniero
in terra straniera”.
Non si può far a meno di pensare che Almanya: la mia famiglia va in Germania sia in una qualche misura autobiografico: le sorelle Samdereli raccontano storie di persone con le quali sono cresciute, inserendo episodi della loro infanzia da musulmane in terra cattolica, senza cadere nel facile cliché del diverso, vittima di una cultura fondamentalmente razzista. Anzi, con grande intelligenza riescono a trattare la materia che hanno con una comicità fresca e pulita, che sfrutta gli stereotipi attraverso gli occhi ingenui di chi vede il mondo per la prima volta.
Non c’è dramma, il multiculturalismo non è solo la pagina nera dei giornali … c’è dell’altro, ed è bene raccontarlo con un sottofondo travolgente e immagini ravvivate da colori accesi e da una forte positività insita in ogni sequenza: neanche la morte, in questo elegante film, riesce a svuotare di significato la vita, a guastare la serenità e l’equilibrio interiore … e dove può accadere, se non in oriente? Prodotta da Roxy film, Almanya: la mia famiglia va in Germania sarà nelle sale a partire dal 7 dicembre.
Ecco ancora foto dal set di Lawless,
altro film di Terrence Malick che il regista texano sta girando in
questi giorni ad Austin (le foto sono del 7 novembre).
Dopo la trionfante ri-uscita de Il Re
Leone ($80 milioni solo negli USA), la Disney sta preparando la
riedizione di tutti i suoi grandi classici in versione
rimasterizzata e anche in 3D.
E’ on-line il trailer
italiano di Underworld Il Risveglio 3D. Nel film rivedremo a
bellissima Kate Beckinsale vestire le tute attillate di Selene, a
vampira diventata famosa con l’omonima trilogia.
In Il cuore grande delle ragazze siamo negli anni ’30, in un’imprecisato villaggio di campagna, nei pressi di Fermo, ma potremmo essere in qualunque luogo dove esistevano villaggio in quegli anni. Gli Osti, proprietari terrieri benestanti, hanno fatto un patto con i loro fattori: il figlio dei contadini, Carlino, deve sposare una delle due figlie naturali dell’Osti, così da garantire la casa nelle terre dei padroni nell’utilizzo della terra a tutta la famiglia.
Dopo un mese di corteggiamento, Carlino cade vittima del caso: Francesca, figlia adottiva dell’Osti torna dalla città, dov’era stata mandata a studiare, e incrociatasi un attimo con Carlino, lo fa innamorare di lei. Anche la ragazza ricambia subito il suo amore, anche grazie alla particolare profumazione dell’alito di Carlino, che sa di biancospino e che ha già fatto vittime quasi tutte le ragazze del villaggio. I due, provocando le ire e le maledizioni di entrambe le famiglie, nonché la morte per crepacuore del padre di Carlino (un ottimo Andrea Roncato), riescono a sposarsi arrivando dopo molte peripezie all’attesa prima notte di nozze.
Pupi Avati porta sullo schermo la storia d’amore dei suoi nonni, avvolgendola di un tono fiabesco ed innocente che riesce a compensare i piccoli difetti della pellicola. Il grande cuore delle ragazze è quindi secondo Avati, la grande capacità che avevano le donne una volta di perdonare e di amare, la grande pazienza che oggi sembra invece non esister più. Carlino e Francesca sono interpretati da Micaela Ramazzotti, sempre più o meno calata nello stesso ruolo, fatta eccezione per il dialetto romanesco che le viene concesso questa volta con divertenti effetti comici, e Cesare Cremonini, il cantautore italiano per la prima volta sullo schermo. Il giovane Cesare sembra entrare a pennello nei panni di Carlino, anche perché il suo personaggio è un po’ scemotto, nonostante il suo grande appeal sulle donne, e il cantante bolognese, complice forse la soggezione che aveva sul set in fase di ripresa, sembra un po’ un bambino sperduto senza mai la cognizione di quello che gli sta succedendo.
Il cuore grande delle ragazze risulta molto gradevole, anche se forse un po’ sbilanciato a causa di un registro che sembra voler essere sempre leggero, ma che con un paio di cadute verticali non esita a sfociare nel dramma più assurdo, quasi da sceneggiata, precipitando la storia improvvisamente. Per il resto i personaggi di contorno fanno il resto, contribuendo a realizzare un affresco completo, allegro e nostalgico di un tempo che fu. Attingendo a piene mani dalla sua biografia, Pupi Avati sembra voler regalare un affresco personale di un’epoca, per celebrare i suoi nonni e la nascita della sua famiglia.
Per la rubrica film d’animazione ecco la recensione di Tormenti di Filiberto Scarpelli, e basato su una sceneggiatura di Furio Scarpelli.
Tormenti – L’inconfondibile voce di Omero Antonutti invade la piccola sala proiezioni della Casa del Cinema di Roma, al piano terra. Lo fa narrando una storia antica ed allo stesso tempo contemporanea che, sotto gli occhi dello spettatore, si trasforma in un dono pieno di poesia.
Tormenti,
presentato al Festival del Cinema di Roma il 3
Novembre 2011 ed ultima sceneggiatura scritta da Furio
Scarpelli, è diretto dal regista Filiberto, nipote del
grande sceneggiatore. E’ un ‘film disegnato’ e non ‘d’animazione’
in cui l’attenzione per l’aspetto puramente formale, caratteristica
quasi onnipresente nel cinema contemporaneo nostrano e mal
tollerata da Scarpelli negli ultimi anni della sua vita, si fanno
da parte, per cedere di nuovo alla storia il ruolo da protagonista.
La vicenda si svolge durante il Ventennio fascista e narra le
peripezie dell’avvocato Rinaldo Maria Bonci Paonazzi, protagonista
viveur, narcisista, ottuso ed allo stesso tempo tragico, e della
giovane ed ingenua stiratrice diciannovenne Eleonora, detta Lolli,
sedotta dall’elegante ma vacuo Rinaldo che infine abbandonerà, per
seguire l’idealista Mario Marchetti. Solo allora Rinaldo, rimasto
solo a combattere con le proprie contraddizioni e con i fantasmi
del passato si accorgerà di aver davvero amato la ragazza. Questa
consapevolezza lo renderà folle ma paradossalmente più
‘intelligente’ di quanto non fosse mai stato… Sullo sfondo c’è una
Roma che tenta di trasformarsi ad immagine e somiglianza del Duce,
ma anche la guerra civile spagnola, occasione di ‘riscatto’ per
molti italiani insofferenti al potere delle camicie nere.
A ‘dar voce’ alle illustrazioni, Luca Zingaretti (Rinaldo), Valerio Mastrandrea (Mario), Antonutti, nel ruolo del narratore, Elio Pandolfi, poliedrico interprete di diversi personaggi, ed un’indimenticabile Lolli-Alba Rorwacher.
I disegni di Furio Scarpelli, in mostra alla Casa del Cinema fino al 20 Novembre, avrebbero trovato un grande ammiratore in Federico Fellini che, nel celebre Libro dei Sogni, tratteggiò volti simili a quelli della prostituta spagnola Carmen che farà comprendere a Rinaldo che ‘non è necessario essere fascisti per amare la propria patria’…
Così la sceneggiatura di Furio, Filiberto e Giacomo Scarpelli, insieme alle musiche sapientemente composte da Bruno Moretti, ci regalano 80 minuti di ottimo cinema e dei personaggi che, forse più di attori in carne e ossa, appaiono circonfusi di ironica e struggente umanità.