Home Blog Pagina 3177

Foto Ufficiale e rumors su Harry Potter e i Doni della Morte

0
Foto Ufficiale e rumors su Harry Potter e i Doni della Morte

Disponibile online una seconda immagine ufficiale da Harry Potter e i Doni della Morte: parte I, il primo dei due film in cui è stato diviso il settimo e ultimo romanzo della saga fantasy, che uscirà a novembre 2010.

La foto è tratta dalla scena in cui Harry esplora i piani superiori della casa di Grimmauld Place 12 e trova la camera da letto del giovane Sirius Black.

Era nato come rumour, ma a quanto pare vedremo veramente Harry Potter senza veli in Harry Potter e i Doni della Morte.

Ovviamente la notizia va presa con cautela: non si tratterà di un nudo integrale, e tuttavia la cosa creerà scandalo. In una intervista a Video Business dedicata alla preview del settimo/ottavo film che sarà contenuta nel DVD di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, il regista David Yates descrive la scena tratta dal capitolo intitolato “La cerva d’argento”, dove il medaglione Horcrux fa sì che Ron immagini le sue peggiori paure. Paure che si giocano tutte sulle insicurezze e le emozioni del giovane personaggio:

A un certo punto, Daniel Radcliffe apparirà nudo. In una scena, “Un Horcrux, oggetto che porta con sè un pezzo dello spirito di Voldemort, difende se stesso producendo visioni da incubo, e una di queste mostra Hermione e Harry abbracciati, che si baciano” spiega Yates. “E’ una cosa intrigante e sensuale cui Rupert dovrà reagire, e Dan sarà nudo in quella scena.”

Come detto, probabilmente il nudo verrà solamente accennato, ma potrebbe anche essere un autogol nel caso di spettatori più piccoli, anche se visti gli incassi di ogni episodio la Warner ha ormai ben poco da preoccuparsi per questi episodi finali…

 

immagini concettuali di Harry Potter e i Doni della Morte

0

Portkey segnala le primissime immagini concettuali di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II.

Si tratta di screenshot presi da una featurette contenuta nella Ultimate Edition di Harry Potter e la Camera dei Segreti, uscito proprio oggi in DVD e Blu-Ray.

Ecco le immagini:

qui potete vedere presumibilmente villa Malfoy

qui invece, alle spalle dello scenografo Stuart Craig, due concept sospetti…

potrebbe trattarsi della Coppa di Tassorosso e del Diadema di Corvonero

Nel video viene intervistato lo scenografo Stuart Craig nell’ufficio di produzione dei Doni della Morte: alcune interviste presenti nelle Ultimate Edition del primo e del secondo film e nel DVD del Principe Mezzosangue (usciti tutti oggi), infatti, sono state registrate l’anno scorso. In molti, quindi, si aspettano qualche chicca e easter-egg nei vari dvd.

David Ryall entra nel cast di Harry Potter e i Doni della Morte

0

L’attore inglese David Ryall è stato scritturato nel ruolo di Elphias Doge in Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II.

La voce girava da mesi, ma solo nelle ultime ore è giunta una conferma.

Doge è autore del necrologio di Silente sulla Gazzetta del Profeta, e lo vedremo anche nella scena del matrimonio di Bill e Fleur, quando racconta aneddoti sulla vita di Silente parlando con Harry e zia Muriel, parente dei Weasley. Questa scena è stata girata un mese fa. E’ anche possibile, tuttavia, che il dialogo tra Harry e Elphias Doge sia stato spostato in un’altra scena del film.

Nuove news su Harry Potter e i Doni della Morte

0
Nuove news su Harry Potter e i Doni della Morte

Il produttore di Harry Potter e i Doni della Morte parla delle riprese ancora in corso, dei dvd del sesto e del settimo/ottavo film, dello stupore per il rating PG del Principe Mezzosangue, e della grande battaglia finale della saga.

Fra i dettagli più interessanti emersi dalla lunga intervista di David Heyman a Collider, a proposito soprattutto di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II:

– Nel dvd di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, fra i contenuti speciali, ci sarà il casting di Lavanda Brown, che promette di essere molto divertente perché vedremo David Yates che improvvisa una scena con Rupert e Jessie.

Fra i dettagli più interessanti emersi dalla lunga intervista di David Heyman a Collider, a proposito soprattutto di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II:

– Nel dvd di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, fra i contenuti speciali, ci sarà il casting di Lavanda Brown, che promette di essere molto divertente perché vedremo David Yates che improvvisa una scena con Rupert e Jessie.

– Finora sono state girate alcune scene dei Doni della Morte 1 e alcune dei Doni della Morte 2. I due film vengono girati in parallelo anche perché a settembre Emma Watson dovrà andare negli Stati Uniti per iniziare l’università. “Per i primi 50 o 60 giorni abbiamo girato solo il primo film, ma ora li stiamo facendo entrambi” spiega Heyman. L’epilogo della seconda parte “sarà una delle ultime scene che gireremo”.

– La sceneggiatura della seconda parte non è ancora terminata, ma le sceneggiature dovrebbero totalizzare circa 120 pagine ciascuna. Non c’è modo di prevedere quanto dureranno i film, perché non è una decisione che si prende a priori: “Il film trova da solo la sua lunghezza ideale, è un processo organico”.

– Non si sa ancora se alla fine del primo film vedremo un trailer del secondo. “Abbiamo discusso l’idea di ricapitolare la Parte 1 all’inizio della Parte 2, al momento siamo orientati a non farlo, ma non abbiamo ancora deciso.”

– Dopo l’uscita degli ultimi film “ci saranno sicuramente cofanetti dvd in varie versioni, nei prossimi anni. Stiamo preparando una ‘Ultimate Collector’s Edition’ con materiali extra per ciascun film; ma non si è ancora ventilata l’ipotesi di edizioni ‘estese’ con scene tagliate o montaggi alternativi. Non ancora.”

– Il rating PG per il sesto film ha stupito anche Yates: “E’ stato un ‘errore’, nel senso che non l’abbiamo cercato e non l’avevamo previsto. Sono sorpreso, perché il sesto film mi sembra altrettanto dark del quinto. Forse la cupezza è alleggerita dai momenti comici.”

ATTENZIONE SPOILER!!! PER CONTINUARE A LEGGERE EVIDENZIA LA PARTE SOTTOSTANTE

La scena su cui prevedono di passare più tempo è la battaglia finale. “David Yates sta ancora riflettendo su come realizzarla. Abbiamo una sceneggiatura, credo che la scena durerà mezz’ora. I ragazzi arrivano a Hogwarts, ma la battaglia non inizia subito. La battaglia è divisa in due parti: c’è una prima parte e poi c’è la parte successiva alla morte di Harry, se capisci cosa intendo. Quando rinasce, Harry è consapevole che Voldemort è vulnerabile, che è un uomo già sconfitto. Al momento ci stiamo occupando di questo punto, di come fare in modo che funzioni in termini cinematografici.

Nicholas Hooper non tornerà in Harry Potter e i Doni della Morte

0

Nicholas Hooper potrebbe non tornare per la colonna sonora di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II. Il compositore che ha partecipato al quinto e sesto HP potrebbe lasciare l’onore di concludere la serie al collega che l’ha iniziata.

Secondo indiscrezioni, infatti, Hooper avrebbe ha sempre pensato che John Williams (autore delle musiche nei primi film) dovrebbe terminare il lavoro musicando anche gli ultimi episodi della saga.

Tuttavia si tratta ancora di rumour; anche se David Heyman, il produttore, ha confermato che un ritorno di Williams a Harry Potter è attualmente in considerazione. “Se riusciamo a far funzionare la cosa, ed è un grande ‘se’, in relazione ai suoi impegni e ai nostri, allora sì”.

Nel frattempo Jim Broadbent ha confermato alla BBC di essere attualmente impegnato sul set dei Doni della Morte, dove riprenderà il ruolo di Horace Lumacorno. Intanto, AintItCool ha parlato direttamente con Michael Gambon, che ha detto di aver amato molto il “rovesciamento di ruoli” che si crea nel sesto film tra Harry e Silente, per cui Harry assume un ruolo quasi paterno nei confronti del vecchio preside. Afferma poi di non aver ancora letto la sceneggiatura dei Doni della Morte, perché le sue scene saranno girate il prossimo febbraio.

Tom Felton (Draco Malfoy) ha confermato che esiste un’unica sceneggiatura per gli ultimi due film, e che le riprese non seguono la cronologia della storia:

<<Adesso stiamo girando una parte dell’ottavo film, poi torneremo al settimo. Ma non li chiamiamo Sette e Otto: per noi è il settimo film e basta. Stiamo per girare la scena a casa Malfoy, che secondo me sarebbe un buon punto in cui far terminare il primo dei due film; ma questa decisione non è ancora stata presa. Ho parlato di questa scena con J.K. Rowling: mi ha detto che la sua intenzione era lasciare aperta ogni possibile interpretazione. Molte domande restano senza risposta, per esempio il motivo per cui Draco non aiuta i Mangiamorte a trovare Harry. David [Yates] la interpreta nel senso che Draco vuole aiutare Harry, vuole addirittura diventare suo amico, ma non può. E non lo sa neppure fino in fondo. Draco è ancora un bambino, non ha la maturità di Harry.Sarò io a interpretare Draco nell’epilogo: Brad Pitt era impegnato, perciò… Scusate, pessima battuta. Ma sarà un gran momento. Secondo me David Yates è affascinato dalla relazione tra Harry e Draco, la trova avvincente.>>

Rufus Scrimgeour in Harry Potter e i Doni della Morte

0
Rufus Scrimgeour in Harry Potter e i Doni della Morte

Da tempo l’attore inglese Bill Nighy si lamentava di essere l’unico attore famoso inglese ad essere estromesso dal cast di Harry Potter, detto fatto è stato accontentato.

Sua sarà infatti la parte del nuovo Ministro della Magia Rufus Scrimgeour nella prima e seconda parte di harry Potter e i Doni della Morte, “E’ un po’ come recitare Shakespeare, in un certo senso”, ha commentato.

Altre foto dal set di Harry Potter e i Doni della Morte

0

Ecco altre foto dal set di Harry Potter e i Doni della morte, ultimo capitolo della saga inglese che ha stregato il mondo. Intanto qualche giorno fa è stata girata la scena tano attesa del bacio tra Ron e Hermione…

A dire la loro entrambi gli attori, Rupert d Emma, che hanno confessato un profondo imbarazzo dovuto soprattutto al fatto che in questi anni i due, insieme a Daniel Radcliffe, sono diventati fratelli, e baciarsi è sembrato ad entrambi assoutamente stranissimo.

per vederle tutte clikka qui

Yates parla del film Harry Potter e i Doni della Morte

0

Il regista di Harry Potter e i Doni della Morte ha commentato un tema molto dibattuto dai fan della saga: in che punto verrà suddivisa la trama del libro per creare i due film separati? Dalle dichiarazioni di David Yates, sembra che il taglio sarà a Villa Malfoy, luogo del sequestro dei tre protagonisti Harry, Ron ed Hermione.

Abbiamo tre o quattro diverse idee su come suddividere il settimo film. Tradizionalmente, i film sono sempre terminati con una morte o la perdita di qualcuno. Questa volta pensiamo di terminare con toni più drammatici.

Rade Serbedzija entra nel film

0

Il cast di HP7-8 si amplia. Anche Rade Serbedzija, già visto in Mission Impossible II, farà parte del cast per una parte breve ma importante che sarà girata a novembre prossimo. L’attore ha dichiarato di sapere di far parte del film già da qualche mese.

Altre foto

0

Altre fotografia dal set di villa Conchiglia. Possiamo ammirare il fantastico set naturale esattamente lungo il mare.

foto: JustJared

Nuove foto dal set

0

Nuove foto dal set di Harry Potter e i Doni della Morte, in cui vediamo protagonista, oltre ai ‘nostri ragazzi’, anche Bellatrix Lastrange…hops Helena Bonham Carter e lo splendido set di Villa Conchiglia.

Dobby ritorna in Harry Potter e i Doni della Morte

0
Dobby ritorna in Harry Potter e i Doni della Morte

Ritornerà sul set dei Doni della Morte Dobby, il simpatico elfo domestico visto già in Harry Potter e la Camera dei Segreti. A far intendere la notizia è stata la presenza sul set di Villa Conchiglia di Toby Jones, l’attore britannico che già ha dato voce all’elfo nel secondo capitolo della saga. Le riprese sulla costa del Pembrokeshire termineranno entro il 15 maggio.

Harry Potter e i Doni della Morte, trovato il volto del giovane Grindenwald

0

Sarà Jamie Campbell Bower, l’ingelsissimo 20enne dagli occhi azzurro ghiaccio e la faccia angelica, il volto del giovane Grindenwald grande amico di Albus Silente in Harry Potter e i Doni della Morte.

L’attore gia visto nel suo film esordio Sweeny Todd dove interpreta il giovane marinaio Anthony Hope, sarà inoltre il volto di Caius in New Moon il secondo episodio della saga di Twilight e possiamo vederlo in questi giorni al cinema in Rocknrolla di Guy Ritchie.

Ecco Bill Weasley sul set di Harry Potter e i Doni della Morte

0

Ha un volto l’attore che interpreterà Bill Weasley nella prima parte de I doni Della Morte. E’ Domhnall Gleeson, figlio del grande attore irlandese Brendan anche lui vecchio membro del cast nel ruolo di Alastor ‘Malocchio’ Moody.

Foto dei preparativi de Lo Hobbit

0

Sono iniziati i lavori per ricostruire Hobbeville, i grandi set naturali di cui la produzione ci aveva deliziati già nel Signore degli anelli..in realtà il villaggio abitato dagli Hobbit già costruito (e mai completamente smantellato) per Il Signore degli Anelli. Le riprese invece sono programmate per iniziare a marzo 2010…

Ultime sul film Lo Hobbit

0

Le uniche cose certe che sappiamo sulla realizzazione dei due film su Lo Hobbit sono: le riprese inizieranno a marzo-aprile 2010 (i set sono già in costruzione), lo script del primo dei due film (che verranno comunque girati insieme) è pronto, Ian McKellen e Andy Serkis saranno nel cast.  Nient’altro.Siamo a novembre 2009, e i fan scalpitano per sapere qualcosa di più sul kolossal di Guillermo del Toro. Fortunatamente il fansite TheOneRing.net rivela oggi una valanga di aggiornamenti provenienti direttamente da una “fidatissima fonte interna alla produzione”. C’è da fidarsi: il sito segue la saga cinematografica tolkieniana da più di dieci anni, ed è sempre stato la fonte più aggiornata e affidabile di informazioni.

Ecco quindi cosa rivela TORn:

LO SCRIPT
Lo script di entrambi i film è pervenuto nelle mani di Ian McKellen e di molte altre persone. Peter Jackson, Philippa Boyens, Fran Walsh e Guillermo del Toro stanno attualmente “dando una sistemata agli ultimi dettagli dei due script, ma le persone importanti hanno già letto una bozza. La produzione è attualmente nella fase di storyboarding [l’intero film viene pre-visualizzato come una sorta di mega-fumetto completo di indicazioni per le inquadrature].”

CASTING
Ufficialmente Bilbo non è stato ancora scelto, ma la fonte di TheOneRing.net sostiene che l’attore che interpreterà Bilbo è stato già scelto e ha già lo script in mano. La cosa ha anche una sua logica: tale attore dovrà dedicarsi al film per tutto il 2010 e parte del 2011, un impegno non da poco che va concordato con un certo anticipo perché questi possa liberarsi da altri impegni. Lo stesso dicasi per l’attore che interpreterà Thorin Scudodiquercia.

I SET
I lavori sul set in esterni a Matamata, dove si trova Hobbiville, proseguono, ma a quanto pare sono solo la punta dell’iceberg: “la progettazione dei set e dei costumi è già pronta al 50%.” Ciò non significa che sono già stati costruiti e realizzati, ma conferma che la pre-produzione del film è in corso, e anzi è a buon punto. Solitamente questa fase inizia dopo che un film viene approvato e riceve un budget, ma in questo caso i lavori sono iniziati mesi prima che i film ricevessero un budget (cosa che peraltro non è stata ancora ufficializzata).
Inoltre, qualche tempo fa TheNoldorBlog ha sottolineato che gli Stone Street Studios di Peter Jackson sono stati ampliati: a ottobre è stato costruito un nuovo, enorme teatro di posa per le riprese in studio. La notizia è stata confermata dalla fonte di TheOneRing.net: “Le miniature (o megature, nome coniato proprio per le gigantesche miniature usate nel Signore degli Anelli) sono già in costruzione, e il nuovo gigantesco teatro di posa servirà a ospitarle in maniera adeguata all’enorme scala di questo film.” Il teatro di posa abbattuto era, all’epoca, il terzo più grande al mondo, e venne utilizzato per girare King Kong: immaginate quanto sarà immenso quello nuovo.
Inoltre, “i team di ricerca di ambientazioni sono già al lavoro: i location scout neozelandesi sono nell’Isola del Sud a cercare location ideali per le riprese, e sono già stati identificati numerosi posti.

CREATURE
Il team che si occupa della progettazione di mostri e creature è al lavoro da tempo, e attualmente “sono i corso i primi test per i modelli animati di numerose creature. Inoltre, ci saranno dei pupazzi animatronici, e sono in corso i test anche su questi.” Come sappiamo, l’esperienza di Del Toro con gli animatronic si fonderà con quella del Weta Workshop di Richard Taylor (ricordate Barbalbero?) e con l’enorme esperienza di creature digitali della Weta Digital: nello Hobbit vedremo creature molto più realistiche che mescoleranno modelli reali e animazioni. “Questi test sono in corso perché la progettazione delle creature è praticamente completa al 100% alla Weta”.

Aggiormanenti sullo sviluppo de Lo Hobbit

0

Peter Jackson ha parlato a inthenews.co.uk, rivelando a che punto lui, Fran Walsh, Philippa Boyens e Guillermo del Toro sono con gli script dei due film su Lo Hobbit.

Come sapete, Lo Hobbit verrà girato a partire da marzo 2010, ma sarà diviso in due film. La trama del libro si dipanerà nell’arco dei due film, e sarà arricchita con elementi tratti dalle Appendici del Signore degli Anelli e altro materiale tratto da alcuni scritti di Tolkien: queste scene permetteranno una migliore integrazione con Il Signore degli Anelli e spiegheranno diversi fatti solamente “suggeriti” nel romanzo (come i viaggi di Gandalf). Per fare ciò, i quattro sceneggiatori hanno prima steso una bozza della storia, e poi l’hanno divisa in due script.

Nell’intervista, Jackson ha confermato quanto lasciato intendere qualche settimana fa da Ian McKellen: lo script del primo dei due film è stato scritto, e attualmente sono al lavoro sul secondo:

Lo Hobbit sarà diviso in due film, abbiamo concluso il primo script e lo abbiamo mandato alla major cinematografica, che sembra decisamente contenta del risultato. Siamo a metà strada nella stesura del secondo script; Philippa, Fran, Guillermo e io stiamo finendo il lavoro e ci stiamo divertendo molto.

E’ stata una esperienza interessante perché sono passati otto o nove anni da quando scrivemmo le sceneggiature del Signore degli Anelli [ndt, o c’è stato un misunderstanding o Jackson si confonde: dieci anni fa iniziarono le riprese della trilogia, quindi gli script risalgono ad ancora prima], e avevo paura che sarebbe stato difficile tornare a scrivere queste cose, ma non appena abbiamo iniziato ci siamo divertiti un mondo, ed è stato facile.

La mia parte preferita nella realizzazione di un film è la stesura sceneggiatura. E’ la parte nella quale c’è meno pressione, è la più creativa e divertente.

La “major” è la Warner Bros., di cui la New Line Cinema è diventata una divisione produttiva. Il fatto che il secondo script sia quasi finito dimostra che la pre-produzione è in tempo: le riprese inizieranno a marzo/aprile, c’è tutto il tempo perché anche questo script venga letto, approvato e riceva un budget.

Lo Hobbit: parla Peter Jacksone annuncia ritardi

0
Lo Hobbit: parla Peter Jacksone annuncia ritardi

Qualche giorno fa Peter Jackson ha annunciato, durante una conferenza stampa di Amabili Resti, che le riprese del Lo Hobbit hanno subito un ritardo rispetto a quanto inizialmente programmato, e che inizieranno a metà del 2010. In molti hanno iniziato a sospettare che con questo ritardo difficilmente si riuscirà a rispettare la scadenza del natale 2011 per l’uscita del primo dei due film: confrontando i film con la trilogia del Signore degli Anelli, tra le riprese e l’uscita passarono infatti due anni. Tuttavia in questo caso i film da girare sono solo due, e molti set sono già stati costruiti (alcuni progetti, inoltre, verranno riutilizzati).

Ora TheOneRing.net riprende il rumour diffuso da thewrap.com e WaxWord blog, che sostengono di aver sentito dire da diverse fonti interne alla Warner Bros. che attualmente si stia vagliando l’ipotesi di far slittare tutte le date di uscita di un anno. Ciò significherebbe che il primo film uscirebbe a natale 2012, e il secondo a natale 2013.

Effettivamente per la major questo sarebbe meglio, avendo già la seconda parte di Harry Potter 7 in uscita a novembre 2011. Tuttavia decisioni di questo tipo verranno prese solo ed esclusivamente quando verrà consegnato anche il secondo script e verrà calcolato il budget, e i film riceveranno il via libera definitivo. Peter Jackson stesso ha rivelato oggi a Sci-Fi Wire alcune novità a riguardo: Il produttore ci ha rivelato che lui e i suoi partner consegneranno il secondo script finito alla fine dell’anno, le riprese inizieranno nel 2010. Il primo dei due film uscirà “entro la fine del 2011”, ha aggiunto.

Stiamo ancora lavorando alla sceneggiatura, che verrà diretta da Guillermo del Toro. Sta venendo veramente bene, effettivamente abbiamo già consegnato il primo script allo studio, e gli è piaciuto molto. Stiamo lavorando molto al secondo script, e lo consegneremo a fine anno, ci terrà molto occupati.” Il regista non ha voluto commentare sul budget rumoreggiato di 250 milioni di dollari per i due film: “E’ troppo presto. Non abbiamo budget ancora, e nessun membro del cast confermato. Inizieremo le riprese l’anno prossimo, e speriamo che il primo film esca alla fine del 2011. Mentre Guillermo girerà Lo Hobbit, non sono sicuro a quale film lavorerò io, perché voglio essere certo di essere disponibile a svolgere tutti i compiti necessari perché Lo Hobbit venga al meglio. Sarò lì per aiutare Guillermo. Non intendo essere sul set ogni giorno a guardargli le spalle, è un film suo e lo girerà lui. Il motivo per cui dirige i film è che sono un suo grande fan e so che farà un grande lavoro. So che è la persona adatta per questo progetto, adoro il suo meraviglioso senso visivo e dell’immagine. Quindi non interferirò sul suo approccio.”

Guillermo Del Toro collabora con Peter Jackson e il suo team anche nella scrittura del film. “Siamo tutti al lavoro sulla stessa pagina, e tutto ha inizio con un buon script. Crediamo tantissimo nelle sceneggiature strutturate, e la cosa importante del nostro lavoro come team, io, Fran e Philippa, è che non abbiamo un accordo di sceneggiatura con la major. Non abbiamo due bozze di sceneggiatura e una serie di revisioni. Non lo mettiamo mai nei nostri contratti: noi continuiamo a riscrivere le sceneggiature, e le rifiniamo”.

A questo punto siamo tutti decisamente curiosi di scoprire cosa succederà l’8 dicembre, data segnalata dalla Warner a TheOneRing.net come giorno in cui “qualcosa accadrà” sul sito ufficiale della trilogia del signore degli anelli: forse un annuncio ufficiale sullo Hobbit, o forse un annuncio sulle edizioni blu-ray disc della trilogia…

Tom Waits nello Hobbit?

0

AICn pubblica un nuovo rumour sul casting dello Hobbit, a poche settimane dal primo rumour legato a Brian Cox nei panni di un nano (non ancora confermato, d’altronde il casting è ufficialmente iniziato solo da ieri, quando ne ha parlato apertamente TheOneRing.net).

“Un’altra nostra fonte molto affidabile”, spiega il sito, “dice che i rumour su Brian Cox non le sono nuovi, e ci rivela che attualmente si fa anche un gran parlare di Tom Waits. Si tratta semplicemente di un nome che gira nell’ambiente della produzione – tuttavia sembra che ne stiano parlando piuttosto seriamente”.

Waits, cantautore americano, è stato acclamato recentemente per la sua interpretazione del villain in Parnassus. Difficile immaginare che parte potrebbe avere nel film, anche se sembrerebbe perfetto per interpretare il re degli elfi Thranduil.

Nel frattempo, IGN riporta le parole di Peter Jackson durante un’altra premiere di Amabili Resti. Il produttore non ha voluto sbilanciarsi su una domanda riguardo al casting di Bilbo (in particolare non ha negato né confermato che i rumoreggiati Martin Freeman, James McAvoy e David Tennant siano stati contattati per la parte), tuttavia ha detto che “alcuni di loro non sono in considerazione”. Jackson ha concluso spiegando che i direttori di casting attualmente stanno facendo audizioni con attori sconosciuti per il ruolo di Bilbo.

Peter Jackson chiarisce sulle voci dei ritardi de Lo Hobbit

0

Nuovo contrordine. Secondo Peter Jackson, le sue recenti dichiarazioni su un possibile slittamento di un paio di mesi delle riprese di The Hobbit sono state amplificate a dismisura, e non c’è ragione di pensare che l’uscita nelle sale primo dei due film tratti dall’omonimo lavoro di Tolkien debba essere rinviata di un anno.

Jackson ha poi parlato del casting ancora in atto per il personaggio del protagonista Bilbo Baggins, dichiarando che della rosa di nomi che circola da tempo (comprendente James McAvoy, Martin Freeman, David Tennant e Daniel Radcliffe) solo alcuni sono stati realmente presi in considerazione, senza specificare però quali. Il regista ha però aggiunto anche che sono ancora in corso provini con attori non noti, e che non necessariamente Bilbo sarà interpretato da un “grande nome”.

Dopo il rumor che vuole Tom Waits nei panni di un non meglio identificato membro del cast, ci aspettiamo che questo rettifica di Jackson possa avere qualche valore. In attesa di notizie definitive…

Fonte: Collider/Ign

Brian Cox in The Hobbit?

0

Ricordate il rumour su Brian Cox nel cast dello Hobbit? Ebbene, una fonte di TheOneRing.net ha parlato con l’attore chiedendo informazioni sulla notizia, e questi ha risposto semplicemente: “Non ho la libertà di parlare con voi di questa cosa”.

Non c’è alcuna smentita, quindi, anzi: potrebbe essere una prova che Cox è stato realmente contattato dalla produzione e che potrebbe aver ottenuto un ruolo – magari proprio quello di Thorin Scudodiquercia come pensano in molti.

Intanto il tour mondiale di Amabili Resti è praticamente finito, e così Guillermo del Toro ha deciso di chiarire alcune delle notizie sullo Hobbit trapelate (e spesso fraintese) durante le interviste a Peter Jackson.

Ecco cosa ha scritto il regista sul forum di TheOneRing.net: “A proposito della notizia che ‘solo tre attori del Signore degli Anelli’ torneranno: penso che l’enfasi sulla parola ‘solo’ sia stata uno sbaglio. Non posso pensare che Gollum venga interpretato da un altro attore che non sia Andy Serkis, ma siccome il secondo script è in fase di discussione non possiamo dare qualsiasi cosa per scontata. Sia Peter Jackson che io diciamo le cose per “come sono attualmente”, e ovviamente le cose cambiano.
Comunque capisco cosa sta passando Peter visto che finora il 30% delle domande che mi hanno fatto durante i miei tour di Strain, Orphanage e Hellboy II sono state sullo Hobbit. In vari momenti siamo passati dall’essere vicini ad avere il cast, al dover ancora consegnare gli script, le cose cambiano man mano che passa il tempo. Quindi non scolpiamo sulla pietra quello che è stato detto. Preferisco mantenere il dialogo con la stampa e i fan aperto, anche se escono inesattezze, piuttosto che rimanere in silenzio o rivolgermi solamente alla community di persone che capiscono realmente il progetto.
“L’obiettivo per quanto riguarda la produzione è semplice: possiamo parlare finché vogliamo di date e programmi, ma finché non consegneremo gli script e otterremo un budget e una scaletta di date per organizzarci, tutto rimarrà nella gialla luce dello sviluppo. Questo processo non è ancora finito. Come vi ho detto altre volte, stiamo cercando le location, progettando (le ultime tre ore di riunione con la Weta le ho avute giusto stamattina), e non ci fermeremo. MA il via libera e l’inizio della produzione vera e propria ce li potrà dare solo la major. Pete come Produttore e io come Regista facciamo tutto quello che possiamo nel frattempo.
“Abbiamo qualche problema con la Warner Bros.? Assolutamente no. Tutto quello che posso dire è che il primo script gli è piaciuto molto, e che ci hanno dato un fortissimo supporto durante lo sviluppo del progetto.
Stiamo facendo i test delle animazioni di Smaug, stiamo montando i previz, prendendo le decisioni finali dal punto di vista degli oggetti e le armi dei nani, e iniziando parecchi test per quanto riguarda le armi, il makeup prostetico e i costumi.
Ad ogni modo, penso che sarò molto meno esposto a livello pubblico nei prossimi mesi per motivi evidenti: il primo è che lavoro tantissimo ai film, e non ho tempo di scrivere sul forum, il secondo è che se avrò del tempo per promuovere qualcosa lo farò per Non Avere Paura del Buio e per The Fall (secondo romanzo di Strain), ma non temete: cercherò di darvi più informazioni possibili, come sempre.

Spiderman 3, il film di Sam Raimi

Spiderman 3, il film di Sam Raimi

Spiderman 3 è il terzo capitolo della saga dell’Uomo Ragno che arrivò nel 2007 e stranamente raccolse diversi risultati contrastanti, al contrario dei suoi due predecessori. Da un punto di vista strettamente commerciale fu uno sbanca-botteghini come pochi c’è ne erano stati fino a quel momento.

Il mostruoso budget di 258 milioni di dollari fu ampiamente ripagato e il film fu il più visto della saga.

Titolo originale   Spiderman 3
Regista   Sam Raimi
Produzione   Marvel Studios
Scritto da   Comin book
Stan Lee
Steve Ditko
Screen Story
Sam Raimi
Ivan Raimi
Screenplay
Alvin Sargent
Sam Raimi
Ivan Raimi
Cast   Toby Maguire – Peter Parker/Spiderman
Kirsten Dust – Mary jane
James Franco – Harry Osborn
J.K. Simmons – Jonah Jameson
Thomas Haden Church – Flint Marko/sandman
Bryce Dallas Howard – Gwen Stacy
Topher Gracy – Eddie Brock/Venom
 
Musica   Danny Elfman  
Distribuzione   Sony Pictures  
Uscita USA   01 Maggio 2007  
Uscita Italia   24 Aprile 2007  
Durata   139 minuti  
Budget   $258,000,000  
Incasso totale   $885,430,303  

Senza fatica Spiderman 3 raccolse la palma di pellicola di maggior successo mai prodotta dalla Marvel, ma per quanto riguarda il cinema supereroistico in generale si dovette accontentare della medaglia d’argento, battuto un anno dopo da Il Cavaliere Oscuro. Ugualmente Spiderman 3 è una pellicola dal sicuro spessore, che indaga ancora di più nelle debolezze e nel lato oscuro del protagonista, più che esaltarne le doti e le imprese.

La Sony Pictures aveva iniziato a lavorare sul terzo capitolo della saga mentre ancora Spider-man 2 era lontano di tre mesi dall’uscita, questo a significare la grandissima fiducia che la casa americana nutriva nel franchise. Inizialmente programmato per un’uscita il 2 maggio 2007, venne poi spostato a due giorni dopo. Il copione fu affidato ancora ad Alvin Sargent, che già aveva collaborato nel secondo capitolo, con un’opzione per il quarto. Il fratello di Raimi, Ivan, collaborò anch’egli alla scrittura della storia, che come detto avrebbe puntato molto sul lato oscuro di Peter Parker, costretto a scoprire nel modo doloroso la differenza tra vigilante ed eroe. Come antagonisti vennero scelti Harry Osborn, che avrebbe continuato la storyline creata nei primi due film, the Sandman, con cui Spider-Man dovrà affrontare nuovamente il suo passato, e il temibile Venom. Quest’ultimo venne preferito all’Avvoltoio, grazie alla grande base di fan che il simbiote bianco-nero possiede. Infine Sargent decise di inserire nella storia anche Gwen Stacy, destinata a diventare rivale romantica di Mary Jane. La trama sembrava talmente complessa da richiedere la divisione in due film, ma l’idea venne rigettata.

Spider-Man 3 – Cast

Spiderman 3 posterIntrigato dall’opportunità di interpretare un Peter Parker meno timido e più aggressivo, Tobey Maguire non si lasciò scappare l’opportunità di indossare ancora il costume dell’Uomo Ragno. Anche Kirsten Dunst tornò nel ruolo di Mary Jane Watson, personaggio che in questa terza pellicola dovrà affrontare diverse dure prove a livello emozionale (buona sfida, quindi, dal punto di vista recitativo).

Grandissima importanza venne garantita a Harry Osborn e al suo interprete James Franco, che qui avrebbe compiuto il suo climax. Il ruolo di Sandman, alias Flint Marko, fu affidato a Thomas Haden Church. Church si era fatto notare dai produttori per il suo ruolo di Jackson Lapote nel film del 2004 Sideways, in Viaggio con Jack, lavoro pluripremiato sia globalmente, sia per quanto riguarda il suo personaggio, riconosciuto da numerosi attestati come “Miglior Attore non Protagonista” (non agli Accademy Awards, però).

Il ruolo di Venom, alter ego di Eddie Brock Junior, fu affidato a Topher Grace. Grande appassionato di fumetti, Grace aveva vinto il premio per la “Miglior Performance Rivelazione Maschile” della National Boad of Review per il suo ruolo nel film In Good Company, presentandosi così come un vero fuoriclasse in erba. Infine, concludendo l’elenco delle “new entry” abbiamo Bryce Dallas Howard, a cui venne assegnato il personaggio di Gwen Stacy. Stacy è una delle fidanzate storiche, e quindi storiche rivali, del Peter Parker cartaceo. Figlia del capitano di polizia George Stacy (James Cromwell), sarà la donna del protagonista mentre lui è ancora preda dell’influenza del simbiote.

Spider-Man 4 Produzione

Alcune scene dedicate alla lavorazione in CGI vennero girate già tra il 5 e il 18 novembre 2005, ma le riprese principali iniziarono solamente il 16 gennaio dell’anno successivo e si prolungarono fino al luglio dello stesso anno. Oltre a New York, molte scene vennero girate a Cleveland, come per esempio la lotta tra Spiderman e Sandman sul blindato portavalori. John Dykstra, responsabile degli effetti speciali di Spiderman 2, non tornò a lavorare in questo nuovo capitolo. Il suo posto venne preso da Scott Stokdyk, che gestì ben duecento programmatori provenienti dai Sony Pictures Imageworks. Vennero creati ben 900 effetti digitali nuovi, molti dei quali nemmeno esistevano prima della produzione del film. Nonostante ciò Stokdyk scelse di usare anche dei modellini in miniatura per alcuni palazzi, in modo da non doversi affidare solamente a dei calcoli fatti al computer, ma anche a sequenze più realistiche e concrete. Uno dei “trucchi” più particolari fu usato nelle scene in cui Spider-Man colpisce con un pugno Sandman, passandogli da parte a parte a causa del suo corpo fatto di sabbia. Il braccio di questo Uomo Ragno è completamente creato al computer, perché il posto di Maguire fu preso da Baxter Humby, esperto di arti marziali famoso per avere un braccio amputato sin dalla nascita e, nonostante ciò, campione del mondo di Muai Thai. Altre sequenze forse meno azzardate, ma sicuramente più complesse, furono le notturne che coinvolsero Venom. La sua divisa nera con il buio della notte costituì una vera sfida per lo staff di Stokdyk.

Christopher Young sostituì Danny Elfman al comando dell’orchestra per la colonna sonora. Elfman si rifiutò di lavorare ancora con Sam Raimi, a causa di diversi dissapori capitati proprio sul set di Spiderman 2. Nonostante ciò, però Elfman collaborò ugualmente a partire da dicembre 2006 con Young, aiutandolo a mantenere una linearità con le precedenti colonne sonore.

Spider-man 3 Ricezione

L’esordio di Spiderman 3 sul grande schermo avvenne a Tokyo il 16 aprile 2007, per poi sbarcare successivamente nel Regno Unito il 23 aprile e negli Stati Uniti tre giorni dopo. L’uscita mondiale avvenne il 1 maggio 2007, tre giorni prima dell’uscita ufficiale americana.  Per il 6 maggio la pellicola aveva raggiunto ben 107 nazioni in tutto il mondo. Il weekend di apertura superò i 100 milioni di dollari di guadagno, raggiungendo quote di acquisti online dei biglietti ad una velocità ben superiore a quella di Spiderman 2, costringendo i cinema in cui era in programmazione a prevedere spettacoli persino alle 3 del mattino.

Come detto i critici, pur apprezzando il film, sollevarono diversi dubbi sulla qualità effettiva della pellicola, che per molti soffriva a causa delle troppe stoyline inserite nel copione. Molti ritennero anche che inserire ben tre antagonisti (Harry Osborn, Venom e Sandman) aveva fatto perdere di mordente la minaccia da loro presentata, ritenendo ben più efficace il Doc Ock di Alfred Molina.

Ad ogni modo il primo giorni di Spiderman 3 nei cinema a stelle e strisce raccolse quasi 60 milioni di dollari, battendo persino il terzo capitolo dei Pirati dei Caraibi. Nel mondo il weekend di apertura valse alla Marvel ben 382 milioni di dollari. Alla fine il guadagno totale fu di oltre 890 milioni di dollari, terzo film del 2007 per guadagni dopo Pirati dei Caraibi: ai Confini del Mondo e Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Spiderman 3 è il tredicesimo film per incasso di tutti i tempi.

Spider-Man 2: il film di Sam Raimi con Tobey Maguire

Spider-Man 2: il film di Sam Raimi con Tobey Maguire

Dopo il successo travolgente della prima pellicola, non ci si poteva esimere dal buttarsi sul sequel, Spider-Man 2. Non a caso la storia del secondo capitolo delle avventure dell’Uomo Ragno inizia praticamente subito dopo il termine delle riprese del primo film. Sam Raimi non ebbe la minima esitazione ad accettare la regia, quindi non restava che occuparsi del resto della crew e del casting.

Titolo originale Spider-Man 2
Regista Sam Raimi
Produzione Sony Pictures con Marvel Studios
Scritto da Comin book
Stan Lee
Steve Ditko
Screen Story
Alfred Gough
Miles Millar
Michael Chabon
Screenplay
Alvin Sargent
Cast Tobey Maguire – Peter Parker/Spiderman
Kirsten Dust – Mary jane
William Dafoe – Norman Osborn/Green Goblin
James Franco – Harry Osborn
J.K. Simmons – Jonah Jameson
Alfred Molina – Dott Ock/Dott. Otto Octavius
Musica Danny Elfman
Distribuzione Sony Pictures
Uscita USA 30 Giugno 2004
Uscita Italia 16 Settembre 2004
Durata 127 minuti
Budget $200,000,000
Incasso totale $783,577,893

 

Dopo il successo travolgente della prima pellicola, non ci si poteva esimere dal buttarsi sul sequel. Non a caso la storia del secondo capitolo delle avventure dell’Uomo Ragno inizia praticamente subito dopo il termine delle riprese del primo film. Sam Raimi non ebbe la minima esitazione ad accettare la regia, quindi non restava che occuparsi del resto della crew e del casting.

Nell’aprile del 2002 la Sony assunse Alfred Gough e Miles Millar, meglio conosciuti per essere i creatori della fortunata serie televisiva Smallville. Il loro compito era quello di scrivere un copione  che avesse come antagonisti principali il Dottor Octopus, Lizard e la Gatta Nera. L’annuncio ufficiale fu dato l’8 maggio 2002, incoraggiato anche dagli incredibili incassi del primo Spiderman, con una data di uscita prevista per il 7 maggio 2004. Il titolo di lavorazione era “Lo Stupefacente Spiderman” e il budget di partenza fu un impressionante 200 milioni di dollari (per intenderci, lo stesso usato dal kolossal catastrofico 2012). A giugno venne assunto anche David Koepp  (Jurassic Park, Mission Impossible, Men in Black 2 e Indiana Jones e il Regno dei Teschi di Cristallo) per aiutare Gough e Millar nella lavorazione. A settembre il copione venne rivisto dallo scrittore Michael Chabon, che incluse nella storia un giovane Octopus che si innamora della bella Mary Jane, che però in un secondo momento, impressionata dai suoi arti meccanici, lo allontana. A questa storyline viene aggiunta una prosecuzione delle origini del ragno che diede i poteri a Peter Parker. L’animale fu creato proprio da Doc Ock, il quale ora necessita del fluido spinale dell’eroe per salvarsi la vita. In cambio si offre di trovare una cura per levare i poteri a Peter. Raimi, infatti, volle inserire  in Spider-Man 2 lo stesso tema già visto nel Superman 2 di Christopher Reeve, fonte d’ispirazione del regista, nel quale l’eroe decide di rinunciare ai suoi poteri in cambio del ritorno alla vita normale.

Il produttore Avi Arad, però, rifiutò il triangolo amoroso e anche l’idea di Harry Osborne che offre una taglia su Spiderman, che lui crede colpevole della morte del padre (Green Goblin) dal primo film. Per questo motivo Raimi decise di mantenere ciò che gli piaceva della storia e di rielaborarla con Alvin Sargent, già collaboratore in Spiderman. Ispirandosi, come detto, a Superman 2 e alla saga La Fine dell’Uomo Ragno apparsa su Amazing Spiderman 50, Raimi crea una storia in cui Octopus esce in qualche modo rivalutato e, contemporaneamente, approfondisce il rapporto di Peter con l’essere un eroe e con Mary Jane.

Super-Man 2: Cast

Per quanto riguarda il cast, la Sony cercò a tutti i costi di mantenere gli interpreti originali del primo film. Paradossalmente Tobie Maguire, che aveva firmato un contratto per tre film, rischiò di essere sostituito, a causa di un grave infortunio alla schiena subito durante le riprese di Seabiscuit – Un Mito Senza Tempo. Al suo posto fu contattato Jake Gyllenhaal (Brokeback Mountain e The Day After Tomorrow), all’epoca fidanzato della Kirsten Dunst (confermata nel ruolo di MJ), ma fortunatamente Maguire recuperò in tempo e poté indossare nuovamente la calzamaglia.

Nel ruolo del Dottor Otto Octavius, alias Doc Ock, fu scelto Alfred Molina (I Predatori dell’Arca Perduta, ChocolatIl Codice Da Vinci), attore di grande esperienza e, soprattutto, grande fan dei fumetti Marvel. James Franco è tornato ad impersonare Harry Osborn, mentre Daniel Gillies viene scelto per il ruolo di John Jameson, figlio del vulcanico direttore del Daily Bugle e rivale di Parker per il cuore di Mary Jane.

Super-Man 2, Riprese e Produzione

Le riprese di Spiderman 2 sono statue effettuate in più di un centinaio di location diverse, compresa Chicago. Le sequenze principali, comunque iniziarono il 12 aprile 2003 a New York, per poi spostarsi circa un mese dopo a Los Angeles. Le riprese del covo di Octopus, in particolare, necessitarono di ben otto settimane prima di poter essere effettuate, a causa della complessità di costruzione del molo abbandonato in cui lo scienziato si rifugia. Nel tenativo di rendere ancora di più il “punto di vista” dell’Uomo Ragno, venne realizzata una speciale telecamera, chiamata Spydercam. Per intenderci, fu usata nella sequenza finale del precedente film e in questo seguito impiegata in modo massiccio.

James Acheson, designer dei costumi, apportò alcune piccole modifiche alla divisa del Ragno. I colori vennero intensificati e le linee rese più eleganti. I tentacoli di Doc Ock, invece, vennero fabbricati dalla Edge FX ed erano mossi ognuno da ben quattro addetti. Pare che Molina, tra l’altro, si divertisse a riferirsi ai suoi tentacoli con dei nomi propri, per la precisione Larry, Harry, Moe e Flo. Ovviamente le scene in cui Octavius si muove tramite i suoi tentacoli si è dovuto ricorrere alle animazioni in CGI.

Super-Man 2, debutto e Ricezione

L’uscita ufficiale di Spider-Man 2 avvenne il 30 giugno 2004, guadagnando circa 40,4 milioni di dollari nel giorno del debutto. Non un record, ma comunque un successo non indifferente. Arrivò a 180 milioni nella prima settimana e alla fine arrivò a 373,5 milioni di dollari, secondo solamente a Shrek 2. Per quanto riguarda gli incassi mondiali, la pellicola arrivò a 783,7 milioni di dollari, battuto solamente dal solito Shrek 2 e da Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Ciò non gli ha impedito di essere l’undicesimo film di sempre per incasso in America e il venticinquesimo a livello mondiale. Per quanto riguarda i riconoscimenti, agli Oscar 2005 arrivò la statuetta per gli Effetti Speciali e la nomina per il Montaggio Sonoro. Niente male per quello che è considerato forse il capitolo di meno successo della saga.

Spiderman: recensione del film di Sam Raimi

Spiderman: recensione del film di Sam Raimi

Spiderman è stato un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di attesa: ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa pellicola sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce. Una gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma ben ripagata.

Titolo originale Spiderman
Regista Sam Raimi
Produzione Marvel Studios
Scritto da Comin book
Stan Lee
Steve Ditko
Screenplay
Devid Koepp
Cast Toby Maguire – Peter Parker/Spiderman
Kirsten Dust – Mary jane
William Dafoe – Norman Osborn/Green Goblin
James Franco – Harry Osborn
J.K. Simmons – Jonah Jameson
Musica Danny Elfman
Distribuzione Sony Pictures
Uscita USA 3 Maggio 2002
Uscita Italia 7 Giugno 2002
Durata 121 minuti
Budget $139,000,000
Incasso totale $806,700,000

Spiderman è stato un film che ha stabilito diversi record. Uno sicuramente di attesa: ben 25 anni sono passati prima che il progetto di questa pellicola sul personaggio di punta della Marvel vedesse la luce. Una gestazione quasi straziante per i fan dell’arrampicamuri, ma ben ripagata. Possiamo affermare senza timore di smentita che gli unici film supereroistici che possano veramente competere con questo siano semplicemente i suoi sequels. Perché persino il tanto celebrato “Cavaliere Oscuro” della DC probabilmente non avrebbe avuto tanto successo senza aver avuto come apri pista la pellicola dell’Uomo Ragno.

Cast 

SpidermanCome detto, la storia di Spiderman inizia a metà degli anni ’70, ma il vero decollo lo si ha nel luglio del 200, quando lo sconosciuto Tobey Maguire viene scelto per indossare la calzamaglia blu e rossa dell’amichevole guardiano di quartiere. Maguire aveva già recitato ne Le Regole della Casa del Sidro e proprio la sua interpretazione nei panni di Homer Wells gli è valsa l’attenzione di Sam Raimi. Quest’ultimo venne scelto sempre nel 2000 come regista del film, battendo la concorrenza di nomi del calibro di James Cameron e Tim Burton. Anche Maguire, comunque, aveva dovuto “lottare” con grossi calibri dello star system hollywoodiano, come Leonardo DiCaprio e l’allora sconosciuto Heath Ledger. Nei due ruoli di punta, perciò, si poteva dire di aver assoldato gente “con gli attributi”.

L’eterno amore di Peter Parker, Mary Jane Watson, sarebbe invece stato interpretato da Kirsten Dunst, già nota ai più per il cult-movie Intervista con il Vampiro. Il ruolo di MJ, comunque, significherà per lei il lancio definitivo nel grande cinema. Curioso apprendere, inoltre, che proprio la presenza di Maguire come protagonista pare abbia convinto la Dunst, che avrebbe ammesso che con lui la pellicola avrebbe avuto «un gusto molto più indipendente.»

L’antagonista principale, scelto dopo varie vicissitudini, sarebbe stato il Green Goblin Norman Osborn, ruolo affidato a Willem Dafoe (Vivere e Morire a Los Angeles, Platoon, Mississipi Burning e molti altri). Si conferma così la tendenza del cinema supereroistico di scegliere accanto ad un protagonista semisconosciuto un antagonista di rilievo mondiale. Ultimo personaggio, non certo per importanza, scelto fu Harry Osborn, figlio di Norman e amico fraterno di Peter. Interpretato da James Franco (Freaks and Geeks e un piccolo, ma molto apprezzato, ruolo nel film biografico James Dean) risulterà molto importante anche per il proseguimento della saga.

Il copione fu il risultato delle modifiche del lavoro di David Koepp (Jurassic Park, Mission Impossible), inizialmente assunto da James Cameron (che per lungo tempo fu l’unico regista interessato al progetto). Assunto Reimi, il copione fu modificato da Scott Rosenberg (Con Air e Fuori in Sessanta Secondi) e Alvin Sargent (premio Oscar per Giulia e Gente Comune) fino alla sua incarnazione finale.

Produzione
Avendo stabilito un lancio mondiale per il 3 maggio 2002, le riprese iniziarono l’8 gennaio 2001 a Culver City, piccolo centro nella contea di Los Angeles famoso sin dagli albori del cinema come sede di importanti studi cinematografici (della MGM prima e della Sony Pictures poi). Gli studi 27 e 28 della Sony furono scelti come sede delle riprese interne. Come in altre produzioni, anche durante le riprese di Spiderman non mancarono gli incidenti, che purtroppo costarono la vita all’operaio Tim Holcombe. Lo show, come nelle migliori tradizioni, andò però avanti. La maggior parte delle riprese furono fatte a Los Angeles e, ironicamente, solo per due settimane la troupe si trasferì a New York (casa storica di Spiderman) per girare scene che necessitavano di monumenti troppo ben conosciuti per poterli riprodurre.

Per quanto riguarda i costumi, per Spiderman fu scelto di mantenere la foggia classica con solo qualche piccola modifica estetica. Maguire indossò una calzamaglia strettissima composta da soli due pezzi (corpo e maschera). I famosi “occhi da ragno” erano semplicemente composti da specchi monodirezionali, mentre le ragnatele che decorano il completo furono generati al computer. Più complesso fu il discorso per Green Goblin. Un primo progetto di costume era stato concepito prima del casting di Dafoe, che però rifiutò l’idea “troppo voluminosa”. Il risultato finale fu creato seguendo anche la struttura corporea dell’attore e si componeva di ben 580 pezzi diversi. Pare che molti designer volessero accompagnare il Goblin con alcune ragazze in costume che avrebbero agito come complici, ma Raimi non volle nemmeno sentir parlare dell’idea.

Per gli effetti speciali fu assunto John Dykstra (Oscar per Guerre Stellari), che convinse Raimi ad affidarsi agli effetti visivi per la maggior parte delle acrobazie del film, che sarebbero state impossibili persino per uno stuntman esperto. Il budget iniziale di 70 milioni di dollari dovette essere alzato a 100, mentre le dominanti cromatiche dei due protagonisti, Maguire e Dafoe, costrinsero la troupe a girare alcune sequenze che li vedevano insieme separatamente, in quanto uno necessitava di un fondale verde (Maguire/Spiderman) mentre l’altro era obbligato a usarne uno blu (Dafoe/Green Goblin). Bisogna sottolineare, però, che Raimi non volle che il suo film sembrasse una specie di blockbuster a cartoni animati, per cui nessuna sequenza è mai stata generata al 100% al computer.

Rilascio e riconoscimenti
Anche il rilascio della pellicola ebbe qualche problema. Ormai tristemente noto il trailer (riportato qui sotto) nel quale Spiderman blocca una banda di rapinatori con una ragnatela tesa tra le Twin Towers di New York. Gli eventi dell’11 Settembre 2001 obbligarono la Sony a ripensare gran parte del materiale promozionale già distribuito.

Nonostante alcune diatribe sull’età autorizzata per il pubblico (molte associazioni diedero un limite di età di 12 anni alla pellicola, cosa che Sony e Marvel non apprezzarono, vista la grande popolarità dell’Uomo Ragno tra i giovanissimi). Ugualmente il film arrivò ai cinema, dove stabilì il record di guadagni nel giorno d’apertura (39.406.872 $). Solamente il terzo capitolo de I Pirati dei Caraibi, ben quattro anni dopo, riuscirà a battere i record d’incassi di Spiderman. Alla fine la pellicola guadagnò 821.708.551 $ in tutto il mondo a fronte di soli 140 milioni di budget. Questo lo rese il ventesimo film della storia del cinema di tutti i tempi per incassi. Non vinse nessun Oscar, ma ottenne le nomination per i Migliori Effetti Speciali e per il Miglior Sonoro.

Iron Man 2: il film Jon Favreau con Robert Downey Jr.

Iron Man 2: il film Jon Favreau con Robert Downey Jr.

Come ogni film di successo che si rispetti, anche Iron Man avrà il suo sequel, Iron Man 2 – tra l’altro inserito – secondo le idee della Marvel, all’interno di un progetto più grande. Andiamo, però, con ordine.

La storia di Iron Man 2 inizia il primo ottobre 2008 con un’intervista di USA Today a Jon Favreau, regista del film. Da quello che si evince dalle sue parole, la trama prenderà il via esattamente sei mesi dopo il termine della pellicola originale.

Titolo originale Iron Man
Regista Jon Favreau
Produzione Marvel Studios
Scritto da Stan Lee
Justin Theroux
Don Hect
Jack Kirby
Larry Lieber
Cast Robert Downey Jr. – Tony Stark/Iron Man
Don Chalde – Rhodey
Gwyneth Paltrow – Virginia “Pepper” Potts
Scarlett johanssonVedova nera
Michey Rourke – Whiplash
Samuel L. Jackson – Nick Fury
Sam Rockwell – Justin Hummer
Musica John Debney
Distribuzione Paramount Pictures
Uscita USA 7 maggio 2010
Uscita Italia
Durata
Budget
Incasso totale

 

Stark sta fronteggiando le conseguenze della sua confessione alla stampa di essere in realtà Iron Man e a questo si aggiungerà un altro grande problema: il Mandarino, nemesi storica del protagonista, che, secondo le parole del regista, permetterà di includere nel plot l’intero panteon di nemici del fumetto originale. Non lo si vedrà ancora fisicamente sullo schermo, ma dovrebbe iniziare ad intuirsi la sua presenza dietro le quinte. Per usare le parole di Favreau, sarà come l’Imperatore di Star Wars, che non appare fino a Il Ritorno dello Jedi pur essendo presente in tutta la trilogia classica.

Verrà affrontato il problema dell’alcolismo di Stark, causato in parte da una crisi di età dello stesso e da una nuova relazione sentimentale di Pepper. Per chiarezza, però, Favreau ha specificato che il film non sarà la versione per il grande schermo dell’arco narrativo “Il Demone nella Bottiglia” di David Micheline,  Bob Layton e  John Romita Junior, ma sarà più concentrato sul periodo “in mezzo” tra le origini del’eroe e la sopracitata saga. Saranno grandemente coinvolti sia lo SHIELD, sia il relativo capo Nick Fury. Tra l’altro questa pellicola rappresenterà un ulteriore passo di avvicinamento verso il progetto (leggasi film) dei Vendicatori, il più importante gruppo di supereroi della Marvel.

Iron Man 2, il cast

Il cast ha mantenuto gli attori più importanti: Robert Downey Jr sarà sempre Tony Stark, il superpotente Iron Man. Gwyneth Paltrow si conferma nel ruolo di Virginia “Pepper” Potts, amica del cuore di Tony che, in realtà, ne è innamorato.

Nel ruolo di James “Rhodey” Rhodes, futuro War Machine, troviamo il primo cambiamento. Terrence Howard ha abbandonato il ruolo per non meglio chiariti problemi contrattuali ed è stato sostituito da Don Cheadle (Ocean’s Eleven e nomination all’Oscar per Hotel Rwanda). Pare, comunque, che Favreau non piangerà troppo per questo cambio, dato che il suo rapporto con Howard si dice non fosse idilliaco. Un’entrata in scena con i fuochi artificiali nel cast la merita Mickey Rourke, che sarà il criminale Whiplash, mentre Scarlett Johansson sarà la superspia Vedova Nera. Tornerà anche Samuel L. Jackson nel ruolo di Nick Fury. Si vocifera di alcune comparsate di Edward Norton nei panni di Burce Banner (Hulk) e di Chris Hemsworth in quelli di Thor, ma la cosa non ha ancora trovato conferma. Anzi, lo scorso 16 settembre Norton ha dichiarato di non sapere assolutamente nulla di questa cosa, confermando che per ora sono voci prive di fondamento.

Iron Man 2, la produzione

L’intento di Favreu è di girare una trilogia completa sull’uomo di ferro della Marvel, che inizialmente avrebbe avuto come nemico principale Obadiah Stane, ovvero Iron Monger. Allo stesso tempo il Mandarino sarebbe dovuto essere, come già detto, un personaggio più “eterico” e meno combattente. Alla fine la storia venne scritta dallo stesso regista e da Downey, per poi essere tradotta in copione da Justin Theroux (Tropic Thunder), mentre lo storyboard è ad opera di Genndy Tartakovsky (conosciuto come disegnatore dei cartoni animati Il Laboratorio di Dexter, Le Superchicche e Samurai Jack). Le riprese si sono svolte presso i Raleigh Studios di Manhattan Beach, California, dal 6 aprile al 20 luglio di quest’anno.

Iron Man 2, primo trailer

Il primo trailer ufficiale è stato mostrato durante la Comic-Con di San Diego durante lo scorso luglio.

Iron Man 2, uscita nelle sale

L’uscita nei cinema americani è prevista per il 7 maggio 2010. Non è ancora stata comunicata alcuna data ufficiale per l’Italia.

Iron Man: il film di Jon Favreau con Robert Downey Jr.

Iron Man: il film di Jon Favreau con Robert Downey Jr.

Una gestazione lunghissima, che, però, ha finito per generare una pellicola degna del nome che porta. Questo e molto altro è Iron Man, il film che narra le avventure di supereroe di Tony Stark, CEO delle Stark Industries. La sua storia è intrecciata saldamente con le recenti vicende belliche mondiali.

Titolo originale Iron Man
Regista Jon Favreau
Produzione Marvel Studios
Scritto da Mark Fergus
Hawk Ostby
Arthur Marcum
Matthew Hollaway
John August
Comic book
Stan Lee
Larry Lieber
Don Heck
Jack Kirby
Cast Robert Downey Jr. – Tony Stark/Iron Man
Terrence Howard – Rhodey
Jeff Bridges – Obadiah Stane
Gwyneth Paltrow – Virginia “Pepper” Potts
Leslie Bibb – Christine Everhart
Faran Tahir – Raza
Shaun Toub – Yinsen
Musica Ramin Djawadi
Distribuzione Paramount Pictures
Uscita USA 2 maggio 2008
Uscita Italia 1 maggio 2008
Durata 126 minuti
Budget 140.000.000 $ (99.000.000 €)
Incasso totale 585.133.287 $ (414.863.198,74 €)

Iron Man, genesi

Una gestazione lunghissima, che, però, ha finito per generare una pellicola degna del nome che porta. Questo e molto altro è Iron Man, il film che narra le avventure di supereroe di Tony Stark, CEO delle Stark Industries. La sua storia è intrecciata saldamente con le recenti vicende belliche mondiali. La società del protagonista, infatti, è specializzata nella produzione di armi, in particolare del temibilissimo missile Jericho. Durante il suo viaggio per la presentazione dell’arma in Afghanistan, però, Stark viene catturato da un gruppo di ribelli, conosciuti con il nome di “Dieci Anelli”. Rimasto gravemente ferito durante l’attacco, Stark sopravvive solo grazie all’aiuto  del dottor Yinsen, che lo aiuta a sopravvivere alle ferite e a costruire il primo prototipo dell’armatura di Iron Man, con la quale egli fugge. Dopo questa esperienza, Stark decide di abbandonare il business delle armi e di dedicarsi ad altri progetti, tra i quali migliorare e potenziare la sua armatura.

Questo è l’incipit del film, considerato un tale successo da meritarsi nel 2010 un sequel, oltre ad un cameo di Stark nel film L’Incredibile Hulk. La sua creazione, come detto, è stata incredibilmente lunga. Basti pensare che il progetto risale al 1990. All’epoca i diritti erano in mano agli Universal Studios, ma nel ’96 passarono alla 20th Century Fox. Il film, però, sembrava non dovesse mai farsi, nonostante intorno ad esso girassero nomi altisonanti quali Nicolas Cage, Tom Cruise e persino Quentin Tarantino, al quale fu offerta senza successo la direzione nel 1999.

 

A luglio 2000, sotto la gestione della New Line Cinema (Il Signore degli Anelli) già tre copioni erano passati sotto l’analisi dei produttori, redatti rispettivamente da Ted Elliott, Terry Rossio e Tim McCanlies. Quest’ultimo fu il copione scelto per una produzione diretta da Nick Cassavetes (Face/Off e La Moglie dell’Astronauta) e programmata per un’uscita nel 2006. Lo sviluppo, però, fallì nuovamente e nel novembre 2005 i Marvel Studios riacquistarono i diritti del personaggio e decisero di produrre da zero il film completamente a loro spese.

Iron Man, il cast

Come regista fu scelto Jon Favreau (già visto come attore in Friends e I Soprano e come regista di Elf e Zathura) con un copione scritto a più mani anche da varie rinomate firme del fumetto. Come protagonista fu scelto, dopo un’iniziale tentazione di scritturare uno sconosciuto, Robert Downey Jr. Favreau dichiarò di aver scelto l’attore newyorchese in quanto egli è il simbolo di un uomo i cui momenti felici e bui sono sempre stati contemporaneamente sotto il severo occhio del pubblico, proprio come il protagonista Tony Starl. Al suo fianco venne scelto Terrence Howard per il ruolo del Tenente Colonnello Rhodes. Gwyneth Paltrow vestì i panni di Virginia Potts, fiamma di Stark, mentre Jeff Bridges venne selezionato come il “cattivo” Obadiah Stane, alias Iron Monger.

La parola d’ordine di Favreau era “realismo”. Per questo gli effetti speciali, che valsero una nomination agli Oscar 2009, vennero affidati alla Industrial Light & Magic di George Lucas, i quali si concentrarono in particolar modo sull’armatura di Iron Man, un sapiente mix di veri frammenti e CGI, costruiti in modo da rendere pressoché impossibile distinguere gli uni dagli altri. Al realismo contribuì anche il copione, che all’epoca dell’inizio delle riprese non aveva ancora completamente passato la fase di supervisione. Per questo motivo le scene d’azione erano le uniche veramente programmate, ma i dialoghi vennero a più riprese improvvisati dagli attori stessi. Scelta forse poco professionale, ma che ha donato alla pellicola una credibilità che con un copione completo non sarebbe stato possibile raggiungere.

Infine, la musica fu curata da Ramin Djawadi, compositore tedesco autore della colonna sonora di Blade Trinity e assistente di Hans Zimmer per Batman Begins e Pirati dei Caraibi. Le sue note si concentrarono su un uso massiccio della chitarra elettrica, che unita ai pezzi di Tom Morello, chitarrista dei Rage Against the Machine e degli Audioslave, ha prodotto un’atmosfera notevole, decisamente diversa dagli altri film di genere supereroistico.

Iron Man, produzione

Le riprese si svolsero dal 12 marzo al 25 giugno 2007 e la premiere mondiale andò in scena il 14 aprile 2008 al Greater Union Theater di Sidney. Grazie alla qualità del film e all’imponente campagna promozionale, Iron Man ottenne risultati decisamente notevoli. Nel weekend di uscita guadagnò più di 98 milioni di dollari, l’undicesimo incasso più alto di sempre e il terzo del 2008, secondo solamente al quarto episodio di Indiana Jones e al Cavaliere Oscuro. Fu inoltre il tredicesimo film col maggiore incasso nel primo giorno di programmazione (35,2 milioni), oltre alla seconda migliore premiere di sempre per un film “non-sequel” e il quarto di sempre per il genere eroistico.

Iron Man, incassi

Tirando le somme, Iron Man guadagnò più di 585 milioni di dollari, di cui 266 solo sul mercato extra-americano. A questi vanno aggiunti anche 160 milioni per il mercato dell’home video, senza contare l’edizione Blu-ray. Infine, oltre alla nomination per i migliori effetti speciali, il film partecipò agli Academy Awards anche per la categoria Miglior Montaggio Sonoro. Nominato anche per nove Saturn Awards (gli Oscar dedicati unicamente ai film di fantascienza, fantasy e horror), vinse come Miglior Film di Fantascienza, Miglior Regista e Miglior Attore Protagonista.

The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro di Christopher Nolan

The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro di Christopher Nolan

The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro è il film di successo di Christopher Nolan del 2008 con protagonisti Christian Bale, Heath Ledger, Michael Caine, Gary OldmanAaron Eckhart.

Titolo originale The Dark knight
Regista Christopher Nolan
Produzione Legendary Pictures
Scritto da Christopher Nolan
Jonathan Nolan
David S Goyer
Bob Kane
Cast Christian BaleBruce Wayne
Heath LedgerJoker
Aaron EckhartHarvey Dent
Michael CaineAlfred
Maggie GyllenhaalRachel
Gary OldmanGordon
Morgan FreemanLucius Fox
Musica James Newton Howard – Hans Zimmer
Distribuzione Warner Bros
Uscita USA 14 Luglio 2008
Uscita Italia 24 Luglio 2008
Durata 147 minuti
Budget 185.000.000 $
Incasso totale $1,001,921,825

 

Heath Ledger. Potrà piacere o no, ma questo film, il secondo della saga di Christopher Nolan e una delle pellicole di maggior successo del suo genere, è e sarà per sempre legato al nome del compianto attore australiano. Quando Ledger trovò la morte, il 22 gennaio 2008, le riprese per The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro si erano già concluse, ma la sua scomparsa ha, suo malgrado, contribuito a creare un’aura speciale intorno al già ottimo film su Batman. I risultati, poi, vanno ben oltre all’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista che Ledger ha vinto postumo per il suo Joker. Ma il criminale clown portato sullo schermo dal nativo di Perth è probabilmente uno dei migliori cattivi mai apparsi in un film di supereroi.

Dimenticatevi il Joker anni ’80 di Jack Nicholson. Il personaggio creato da Ledger è un uomo malato, disturbato, più che pazzo e, allo stesso tempo, inquietante, pauroso e pericoloso. Finalmente abbiamo visto un Joker in grado di spaventare e terrorizzare lo spettatore, come forse pochi altri personaggi nella storia del cinema hanno saputo fare. Non a caso la Warner Bros aveva a suo tempo, prima della tragica scomparsa, aveva puntato molto durante la campagna di promozione sul Joker, intuendo che Ledger aveva tirato fuori una prestazione in grado di rimanere nella storia del cinema di genere. Ledger e il suo Joker finiscono per oscurare tutti gli altri personaggi, persino Christian Bale e il suo nuovo Batman, che comunque conferma ed evolve quanto di buono già visto in Batman Begins.

The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro: il cast

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro BatmanConfermatissimo Christian Bale nel ruolo di Batman, grazie anche ai diversi premi vinti e al grande apprezzamento del pubblico. Suo antagonista, come detto, è Heath Ledger, uno dei migliori Joker che lo schermo, sia grande, sia piccolo, ricordi. Pare che l’attore australiano si fosse isolato in una camera d’albergo per un mese, sperimentando espressioni e atteggiamenti che avrebbe dovuto assumere il suo personaggio. Visto il risultato, fu un ottimo lavoro.

Aaron Eckhart (Ogni maledetta domenica, Erin Brockovich e The Black Dahlia) fu scelto per il ruolo di Harvey Dent, procuratore distrettuale che poi, in seguito ad un terribile incidente, sarebbe divenuto il crudele Due Facce, nemico storico dell’uomo pipistrello. Anche l’interpretazione di Eckhart merita una nota, avendo egli creato un personaggio che, nonostante la sua finale discesa agli inferi, risulta credibile e porta il pubblico ad immedesimarsi in lui. Compito arduo, dato che di solito questo tipo di personaggi o non hanno credito sin dall’inizio o cadono in maniera troppo plateale. Il personaggio costruito intorno a Dent, invece, è un uomo che cerca fino all’ultimo di rimanere ancorato ai suoi valori, salvo poi essere costretto a fare altrimenti. Eckhart stesso, tra l’altro, a suo tempo dichiarò di essere «molto interessato nei bravi ragazzi che diventano cattivi». Gary Oldman ritorna efficacemente ad interpretare il “sergente” Gordon. Cambia, invece, l’attrice che interpreta Rachel Dawes, assistente di Dent e amica d’infanzia di Bruce Wayne. Katie Holmes, che interpretò il ruolo in Batman Begins, rinunciò per il film 3 Donne al Verde (Mad Money), quindi entrò in gioco Maggie Gyllenhaal (Donnie Darko, World Trade Center), sorella del più celebre Jake Gyllenhaal. Per gli altri personaggi minori, confermatissimi sono stati Michael Caine nel ruolo del maggiordomo Alfred e Morgan Freeman in quello del “bat-tecnologo” Lucius Fox.

La produzione del film

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro joker filmLa produzione de The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro iniziò persino prima della fine dei lavori per Batman Begins. Già allora, infatti, lo scrittore David S. Goyer, autore del primo copione, aveva abbozzato le storie per non uno, ma ben due sequel, nei quali la storia che abbiamo visto nel film sarebbe stata spalmata su due pellicole, invece che una. Nolan, che all’epoca non era ancora certo di dirigere il sequel, affermò anche che, nel caso, avrebbe avuto intenzione di rivisitare la figura del Joker in maniera radicale.

Il semaforo verde da parte della WB arrivò il 31 luglio 2006, annunciando il bizzarro titolo senza “Batman”, cosa voluto per segnalare la differenza tra il nuovo lavoro e le precedenti pellicole sul Cavaliere di Gotham. Un grande lavoro venne effettuato per i costumi, soprattutto quelli di Ledger, che dovevano riflettere sia la follia, sia la noncuranza che il suo personaggio aveva come caratteristica caratteriale principale. Le musiche furono nuovamente affidate ad Hans Zimmer e James Newton Howard, i quali si adoperarono per far ricevere a Nolan un iPod contenente 10 ore di prove. Quando Ledger morì, Zimmer fu tentato di cambiare il tema musicale del Joker. Idea poi rigettata, poiché il compositore temeva di produrre un brano troppo sentimentale, dimenticando così che Ledger, alla fine dei conti, interpreta il malvagio della situazione.

Le riprese iniziarono ad aprile 2007 dopo diversi spostamenti dovuti a contrattempi tecnici. Ciò che è più interessante è l’utilizzo in quattro scene chiave della telecamera IMAX, la nuova tecnologia che permette di riprendere con una risoluzione che può arrivare a 10000×7000. Christopher Nolan avrebbe voluto girare l’intero film in IMAX, ma gli elevati costi dell’operazione ha reso la cosa antieconomica. Per ora, oltre al Cavaliere Oscuro, solo altri due film hanno potuto contare in grandi dosi di telecamere IMAX, vale a dire Watchmen e Transformers 2.

Heath Ledger a parte, le riprese hanno purtroppo preteso anche un’altra vita, quella del tecnico Conway Wickliffe, ucciso durante le prove di uno stunt con la Batmobile. Il film è dedicato anche a lui. L’11 novembre 2007 le riprese poterono dirsi ufficialmente concluse.

Ricezione e riconoscimenti di The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro

The Dark Knight - Il cavaliere Oscuro joker filmLa premiere mondiale de The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro avvenne a New York City il 14 luglio 2008, con Howard e Zimmer impegnati a suonare dal vivo alcuni brani della colonna sonora. Distribuito in 4.366 cinema, The Dark Knight – Il cavaliere Oscuro sconfisse il precedente record di distribuzione detenuto da Pirati dei Caraibi: ai Confini del Mondo. Alla fine la pellicola incassò più di 500 milioni di dollari negli USA, ma, soprattutto, divenne il quarto film di sempre a rompere la barriera del miliardo di dollari di guadagno nel mondo. Niente male a fronte di un budget di 185 milioni.

I premi ricevuti da The Dark Knight – Il cavaliere Oscurosono persino troppi per poter essere ricordati tutti, perciò conviene concentrarsi sul più importante di tutti: l’Oscar. Vinsero Heath Ledger come Miglior Attore Non Protagonista e Richard King per il Miglior Montaggio Sonoro, ma le candidature furono anche per la Migliore Scenografia, la Migliore Fotografia, il Miglior Montaggio, il Miglior Trucco, il Miglior Sonoro e i Migliori Effetti Speciali.

Il Sequel

Immediatamente dopo l’uscita del film, iniziarono le speculazioni su un eventuale sequel. Christopher Nolan, però, affermò di essere rimasto sconvolto dalla morte di Heath Ledger e che non era sicuro di sentirsela di girare un altro film. Per ora il dubbio rimane, ma è difficile che la WB si lasci scappare il franchise di Batman, soprattutto ora che è stato così egregiamente rilanciato.

Batman Begins: recensione del film di Christopher Nolan

Batman Begins: recensione del film di Christopher Nolan

Dopo sedici anni dal film di Tim Burton con Michael Keaton e dopo altri otto dal disastroso Batman & Robin di Joel Schumacher e George Clooney, nel 2005 il cavaliere oscuro è tornato sul grande schermo con Batman Begins, in una versione più potente e dark, per molti versi superiore alle sue precedenti incarnazioni. Un film che ci allontana di molto dai tempi di Adam West, quando Batman vestiva di grigio e azzurro, gli avversari somigliavano più a delle macchiette e gli enigmi da risolvere erano concepiti più per far sorridere che per invogliare a scoprire colpevoli e misteri.

Christopher Nolan (Memento, Insomnia) prende il mito del detective della notte e lo trasforma in qualcosa che, effettivamente, può far pensare allo spettatore “Ecco! Se Batman esistesse nella realtà, sarebbe proprio così”. Per farlo ci riporta alle origini del personaggio, ispirandosi ai fumetti Batman: Anno Uno, The Man Who Falls e Il lungo Halloween, riproponendo dunque il personaggio (per il quale si erano candidati anche Cillian Murphy Jake Gyllenhaal) in una versione più tormentata e tenebrosa, un vero vendicatore il cui scopo principale è spaventare a morte gli avversari. Ed è proprio questo il grande tema alla base del film: la paura.

La trama di Batman Begins

Protagonista del film è naturalmente il multimiliardario Bruce Wayne (Christian Bale), che torna a Gotham dopo anni passati in luoghi sperduti del mondo dove ha cercato di gestire la paura e la rabbia scaturite in seguito all’omicidio dei genitori. Con l’obiettivo di ripulire la città dalla criminalità e dalla corruzione che la governano, decide – con l’aiuto del maggiordomo Alfred Pennyworth (Michael Caine) – di assumere l’identità del vigilante mascherato Batman. Ben presto, si troverà però a doversi scontrare con personalità particolarmente malvagie, come lo psichiatra Jonathan Crane (Cillian Murphy), noto con il nome di Spaventapasseri, il mafioso Carmine Falcone (Tom Wilkinson) e il misterioso Ra’s Al Ghul.

Christian Bale e Cillian Murphy in Batman Begins
Christian Bale e Cillian Murphy in Batman Begins © 2005 – Warner Bros. Entertainment

Governati dalla paura

Dicevamo, la paura. Quella di Bruce Wayne dinanzi ai pipistrelli, sempre la sua nel ricordare continuamente la morte dei propri genitori, ma anche quella di un’intera città. Una Gotham che vista dall’alto sembra tecnologica e pulita come una metropoli utopica, ma che quando si plana tra le sue strade e nei suoi bassifondi si rivela sporca e corrotta fino al midollo. Ambienti volutamente tenuti in questo stallo per far sì che chi li abita viva in un costante stato di paura, incapace pertanto di ribellarsi e risollevare le proprie sorti. La paura è dunque dilagante all’interno del film, proponendoci personaggi che cercano di controllarla (Batman, Ra’s Al Ghul) e altri che la sfruttano per i propri scopi (Jonathan Crane).

Nolan, qui al suo primo grande blockbuster, sceglie dunque un approccio particolarmente elaborato per riproporre il celebre supereroe sul grande schermo. Va alla radice della sua essenza, ci porta a scoprire le sue origini emotive e le motivazioni che lo portano ad essere quello che è. Così facendo, scrive insieme a David S. Goyer un’opera che è non solo una perfetta origin story del personaggio, ma anche una lucidissima riflessione su ciò che la paura è in grado di fare. Batman Begins, nel suo parlare di questa emozione come anche di terrorismo, si dimostra essere un degno figlio di quel cinema post 11 settembre 2001 che cerca di far luce su ciò che da quella fatidica data ha avuto inizio.

La risposta sembra essere una più consapevole certezza che la paura è un ottimo strumento di controllo sulle masse, ed è così che tale tematica si sposa perfettamente con la natura di Batman, probabilmente il supereroe più adatto a questa nostra epoca. Tutto ciò Nolan ce lo propone attraverso una vicenda particolarmente coinvolgente nel suo intrigo, nei personaggi che ci racconta e nell’azione che ci offre. Per lui si tratta di un vero e proprio banchetto di prova, dopo il quale la sua carriera compirà un considerevole salto in avanti, rendendolo l’esempio più lampante di autore capace di cimentarsi con il blockbuster.

Gary Oldman e Christian Bale in Batman Begins
Gary Oldman e Christian Bale in Batman Begins. Foto di David James (c) 2002 – © 2004 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved

Batman Begins è puro blockbuster d’autore

Non era infatti scontato che Nolan – dopo tre film di grande impatto ma ben lontani dalle difficoltà che un progetto come Batman Begins comporta – riuscisse nell’impresa. Eppure, il regista ossessionato dal tempo e dal suo funzionamento ha dimostrato di possedere una visione chiarissima di quest’operazione e dei modi migliori per realizzarla. Il risultato parla da sé, con sequenze di grande impatto – rese tali dal montaggio mozzafiato di Lee Smith – momenti di valida introspezione che arricchiscono i personaggi (iconico il “Perché cadiamo, Bruce?”) e anche alcuni elementi horror che fanno venir voglia di vedere Nolan cimentarsi appieno con questo genere.

Batman Begins è una montagna russa di emozioni, che fa attendere prima di poter vedere in scena il cavaliere oscuro ma che proprio per l’adeguata preparazione lo rende ancor più memorabile. Si ha così la rinasica sul grande schermo di Batman, con questa versione cupa e violenta dalla quale ci si lascia coinvolgere ben volentieri. La presenza di un cast di assolute star è la ciliegina sulla torta di un film che a distanza di anni sa ancora distinguersi dai tanti cinecomic venuti dopo, anche per merito del suo parlare in tali termini di quell’emozione che prima o poi tutti impariamo a conoscere.

LEGGI ANCHE: Batman Begins: trama, cast e curiosità sul film di Christopher Nolan

Batman: Il Ritorno di Tim Burton

Batman: Il Ritorno di Tim Burton

Batman il ritorno, è il sequel di Batman, il film ispirato al fumetto del supereroe pipistrello, uscito nel 1992, è dal mio punto di vista il migliore lavoro del visionario Tim Burton, tenuto conto delle pellicole successive. Il mondo oscuro di Tim Burton è quello di una fiaba nera, visto con una lente black romanticist in qui la portata morale è spesso contestualizzata e non generica.

Titolo originale Batman returns
Regista Tim Burton
Produzione PolyGram Filmed Entertainment
Warner Bros. Pictures
Scritto da Story
Daniel Waters
Sam Hamm
Screenplay
Daniel Waters
Batman creato da
Bob Kane
Cast Michael KeatonBruce Wayne
Danny De VitoPinguino
Michelle PfeifferCatwoman
Christopher Walken – Max Shreck
Musica Denny Elfman
Distribuzione Warner Bros
Uscita USA 16 Giugno 1992
Uscita Italia 9 Settembre 1992
Durata 126 minuti
Budget 80.000.000 $
Incasso totale 282,800,000 $

 

Gli eroi dei film  di Tim Burton sono perlopiù antieroi, figure deboli all’apparenza, esteriormente claudicanti, con delle pecche ben visibili. Eppure sono quelli che hanno una maggiore caratura morale, che si contrappone a quella abbacinante, sfarzosa, esteriore dei contesti in qui gli essi si trovano. Tim Burton nei suoi film prende come oggetto l’etica protestante americana dell’indefettibile, e soprattutto la cultura mediatica patinata dei sorrisi televisivi, dei sentimenti liberali espressi nella prorompenza aggressiva ed arrogante, per ribaltarli totalmente, in film immaginifici dove la morte fa parte della vita, ed in questa filosofia c’è dolcezza ironia e divertimento.

Batman il ritorno: il capolavoro di Tim Burton

In Batman il ritorno c’è anche il potere, ambiguo e dispotico, e ci sono le vite di Catwoman e Pinguino, lacerate da una realtà che li ha rifiutati e trasformati. Si inizia con il dramma dei ricchi coniugi Cobblepot, costretti a rigettare nelle fogne il loro tributante figlio pinguino all’interno di una culla sigillata.

Batman il ritorno

La telecamera segue il percorso della culla nelle fogne fino a quando appare il titolo del film accerchiato da un nugolo di pipistrelli, creando un effetto visivo notevole, che insieme agli altri ed alle scene d’azione da lustro alla bravura registica. Già dalle prime immagini siamo trasportati nel mondo di Batman e di Burton, questo anche grazie alle musiche di Danny Elfmann, autore di innumerevoli colonne sonore di Batman il ritorno, in particolare a sostegno dell’universo onirico e fiabesco di Tim Burton Pinguino diventa il re delle fogne con al seguito la gang di clown del “Triangolo Rosso”, tenta di distruggere il Batman di Michael Keaton, progetta il rapimento di tutti i bambini primogeniti della città, per affogarli nelle fogne. Ma è Max Shrex il vero cattivo, piuttosto reale, sembra essere uscito dai “Simpson”.

E’ un avido magnate dell’industria di Gotham City, ha avvelenato con residui tossici dell’industria tessile “con depuratori” le fogne cittadine, ha ucciso il suo vecchio socio di affari, lotta con ostinazione per la costruzione di una mega centrale elettrica che in realtà sarà un accumulatore di energia che sottrarrà l’elettricità della città, muove i fili della politica a suo favore, sostiene Pinguino (Danny De Vito) per la sua elezione a sindaco della città in una campagna elettorale volta a distruggere l’immagine di Batman, poi lascia Pinguino, quando la sua popolarità è crollata, ed uccide Selina Kile (Michelle Pfeiffer), umiliata segretaria, quando scopre i suoi loschi piani da realizzare attraverso la centrale elettrica. Selina rediviva si trasformerà nella furente Catwoman.

Batman il ritornoLa parabola del Pinguino di Danny De Vito è ben costruita nella sua tragicità, egli è sofferente per essere stato rifiutato alla nascita, aggirato dal mondo degli umani e di nuovo ributtato nelle fogne dove alla fine del film morirà. Batman sembra essere un savio accompagnatore che ci guida nel mondo tratteggiato da Tim Burton, in una Gotham City in qui i caratteri delle parole, le statue ed i palazzi, dall’esterno e negli interni, sembrano usciti dal terzo reicht, tra balconi gotici e tetti delle case che sembrano provenire da “Il Gabinetto del dottor Calligaris”.

Dopo Batman il ritorno, Tim Burton non girerà più film sull’uomo pipistrello. Il perché sembra averlo spiegato proprio lui in un’intervista a cura di Valentina Neri: “Lei ha diretto anche “Batman il ritorno, mentre si è limitato a produrre il terzo episodio “Batman Forever”. Come mai? La Warner mi ha impedito di girarlo. Pare che a McDonald’s e Burger King, che compravano le licenze commerciali, non fosse piaciuto il personaggio di Penguin. Facemmo una riunione e mi dissero: “Ma che cos’è quel liquame nero? Cosa fa uscire dalla bocca di Danny de Vito? Ed io ho risposto: “E voi nelle nostre di bocche che roba strana mettete?”

Di Mattia Gallo

Batman di Tim Burton con Michael Keaton e Jack Nicholson

Batman di Tim Burton con Michael Keaton e Jack Nicholson

Batman di Tim Burton è un film del 1992 basato sul noto personaggio della DC Comics, e con protagonisti Michael KeatonJack Nicholson e Kim Basinger

Titolo originale Batman  
Regista Tim Burton
Produzione PolyGram Filmed Entertainment
Warner Bros. Pictures
Scritto da Story
Sam Hamm
Screenplay
Sam Hamm
Warren Skaaren
Batman creato da
Bob Kane
Cast Michael Keaton – Bruce Wayne
Jack Nicholson – Joker
Kim Basinger – Vicki Vale
Jack Palance – Carl Grissom
Musica Denny Elfman
Distribuzione Warner Bros
Uscita USA 19 Giugno 1989
Uscita Italia 18 Ottobre1989
Durata 126 minuti
Budget 35.000.000 $
Incasso totale 411,348,000 $

 

Batman la trama e il cast

Nel film in occasione del duecentesimo anniversario della fondazione di Gotham City, il sindaco chiede al procuratore Harvey Dent (Billy Dee Williams) e al commissario James Gordon (Pat Hingle) di ripulire la città dalla criminalità e dalla profonda corruzione, amministrata dal malavaitoso Carl Grissom (Jack Palance). Quando le forze dell’ordine realizzano di essere in netto svantaggio, dal momento che molti agenti sono stati segretamente corrotti da Grissom, un misterioso giustiziere mascherato corre in loro soccorso. L’uomo pipistrello, soprannominato Batman (Michael Keaton), infatti, consegna i criminali alla giustizia e tenta di fermare gli illeciti del boss mafioso. Una sera Grissom attira il suo braccio destro, Jack Napier (Jack Nicholson), nell’industria chimica AXIS con la scusa di rubare alcuni documenti per suo conto. In realtà l’uomo vuole punirlo per la sua infedeltà e incarica un poliziotto corrotto di sparargli a vista. L’esecuzione di Napier, tuttavia, è impedita dall’arrivo di Batman, che ingaggia una colluttazione con i criminali presenti. Napier cade accidentalmente in una vasca di rifiuti chimici e tutti ritengono sia morto. L’uomo, in realtà, è riuscito a sopravvivere agli agenti chimici ma il suo aspetto è stato irrimediabilmente deturpato. Folle di rabbia, Napier cambia il suo nome in Joker e medita di vendicarsi di tutti gli abitanti di Gotham City, uccidendoli con il potente gas ‘Smilex’.

Protagonisti del film sono Michael Keaton nel doppio ruolo di Batman / Bruce Wayne, Jack Nicholson nei panni di Joker / Jack Napier, Kim Basinger nei panni di Vicki Vale. Nel cast anche Robert Wuhl come Alexander Knox, Pat Hingle nei panni del Commissario Gordon, Billy Dee Williams è Harvey Dent. Michael Gough è Alfred. Jack Palance nel ruolo di Grissom. Jerry Hall nei panni di Alicia, Tracey Walter nei panni di Bob the Goon, Lee Wallace è Mayor, William Hootkins nei panni di Eckhardt.

batman di tim burton film

L’analisi

Ci sono parti che mi piacciono, ma al tempo fu abbastanza noioso come tema. Spesso si hanno sequel, sono simili allo stesso primo film eccetto che per l’aumento di guadagni. Non mi sentivo di farlo; volli poi trattare il nuovo Batman come un altro, nuovo, film.

Oggi fra i due preferisco Batman Il ritorno, questo quello che ha affermato Tim Burton a proposito di Batman, girato nel 1989, e riferendosi poi al sequel del 1992. In effetti, è difficile dargli torto, “Batman” è un film interessante per i personaggi e le ambientazioni, ma con una trama scontata. La dimensione creata è quella gotico – romantica, un po’ troppo ripiegata su se stessa, in cui i passaggi delle scene appaiono non molto incalzanti.

Per Batman John Peters e Peter Guber avevano inizialmente pensato a Prince per il tema musicale del Joker e Micheal Jackson per i temi romantici. Elfman avrebbe poi dovuto combinare gli stili dei due cantanti in una colonna sonora compatibile. Tim Burton protestò l’idea, dicendo “i miei film non sono tipo alla Top Gun”. E così Batman fu uno dei primi film ad aver lanciato due diverse colonne sonore. Una contiene le canzoni scritte da Prince mentre l’altra è una vetrina delle composizioni di Elfman.

Il Joker del Batman di Tim Burton

Per quanto riguarda la colonna sonora di Batman il ritorno Elfman afferma che non sarebbe stato interessato se avesse dovuto “fondamentalmente eseguire le stesse note del film originale”, e fu entusiasta dell’idea di Burton di realizzare un film completamente diverso. Elfman così comparò la composizione della colonna sonora con una combinazione di “una solita musica da film d’azione, mixata con un frastuono operistico”, citando così la sua esperienza come la più difficile nella carriera musicale. Elfman la trovò anche divertente ed esilarante.

Batman trova un punto di forza intorno al personaggio di Joker. Sia perché magistralmente interpretato da Jack Nickolson che gli da humor e perfida giocosità, sia perché è un cattivo che vuole conquistare Gotham City con un sorriso mefistofelico, diffondendo un gas esilarante per far morire dal ridere la città, intrattenendola ed imbambolandola, inserendosi nei telegiornali e nella pubblicità, e questo rimanda alle forme di come si impone oggi il potere. Micheal Keaton interpreta bene la spiritosaggine e l’introspezione di Batman, sia nel primo che nel secondo film.

Di Mattia Gallo

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità