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10 attori che hanno rifiutato di tornare a un ruolo iconico

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10 attori che hanno rifiutato di tornare a un ruolo iconico

Quand’è che gli attori diventano iconici? Ad esempio, se si dice Daniel Radcliffe, non si può non pensare a Harry Potter. L’attore è il volto che si associa ad uno dei personaggi cinematografici più iconici di tutti i tempi. Radcliffe deve il suo successo alla saga del mago di Hogwarts. Nonostante ciò, ad un certo punto della sua carriera Radcliffe ha deciso di staccarsi dal suo personaggio-simbolo: in un’intervista con il New York Times, ha chiaramente respinto la possibilità di tornare ad interpretare il ruolo.

Il caso di Radcliffe, per quanto sorprendente, non rimane isolato: sono diversi gli attori che, dopo aver raggiunto il successo grazie ad un personaggio, hanno preferito abbandonarlo. I motivi possono essere diversi: contrattuali, di sceneggiatura, artistici o addirittura etici. Vediamo dieci interpreti che hanno fatto questa (discutibile) scelta.

Linda Hamilton (Sarah Connor)

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Terminator è la saga che per eccellenza si lega a Arnold Schwarzenegger. Nel terzo capitolo, Le macchine ribelli, l’attore riesce a dare il meglio di sè. Nel film manca però una parte essenziale: Linda Hamilton nei panni di Sarah Connor. La co-protagonista dei primi due film di Terminator, ha scelto di non entrare a far parte del cast per il numero 3.

Prima che la bozza finale del film fosse approvata, nel trattamento originale di Terminator 3 compariva Linda Hamilton per il ruolo di Sarah Connor. L’attrice ha però rifiutato perché è rimasta “poco impressionata” dalla parte di Sarah: secondo Hamilton, la storia del suo personaggio si è conclusa perfettamente con Terminator 2: Il giorno del giudizio.

Richard Dreyfuss (Matt Hooper)

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Ne Lo squalo, Matt Hooper (Richard Dreyfuss) è un membro essenziale dell’equipaggio. Spesso viene messo in secondo piano rispetto a personalità come Brody o Quint, ma il biologo marino è uno dei personaggi più divertenti ed energici.

Hooper sarebbe dovuto tornare nel cast dello Lo Squalo 2. I produttori e la sceneggiatura puntavano su di lui, ma Dreyfuss aveva altri piani: il motivo per cui l’attore ha scelto di non riprendere il ruolo è da ricercarsi nell’assenza di Steven Spielberg come regista.

Robert Duvall (Tom Hagen)

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I motivi principali che spingono gli attori ad abbandonare un ruolo iconico sono due: i conflitti con la produzione o i negoziati contrattuali. Quest’ultimo caso riguarda l’attore Robert Duvall e il suo non-ritorno ne Il Padrino – Parte III.

Tom Hagen, consigliere e fratellastro di Micheal Corleone (Al Pacino) manca nel terzo film de Il Padrino perché il suo interprete Duvall ha rifiutato il basso compenso proposto perché riprendesse il suo ruolo. All’attore infatti è stato promesso solo un quinto dello stipendio di Al Pacino.

Katie Holmes (Rachel Dawes)

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Le teorie che gravitano attorno all’assenza di Katie Holmes nel sequel di Batman Begins sono numerose. Sembrava inizialmente che il regista Christopher Nolan avesse scelto di non inserirla in The Dark Knight, ma in realtà Nolan avrebbe voluto collaborare ancora con l’interprete di Rachel Dawes nel primo film.

Il motivo dell’assenza dell’attrice non è una storia così avvincente: come accade a molti attori, Holmes ha scelto di recitare nel film del 2008 3 donne al verde (Mad Money) invece che in The Dark Knight. Purtroppo, non è stata una decisione saggia: la commedia si è dimostrata un flop al botteghino.

Will Ferrell (Elf)

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Elf è uno dei film natalizi più amati di tutti i tempi: migliaia di adulti, bambini e ragazzi l’hanno visto e rivisto innumerevoli volte. Sicuramente, c’è chi apprezzerebbe un sequel.

Secondo The Hollywood Reporter, esiste una sceneggiatura di Elf 2, ma il progetto di un secondo film non è andato in porto. All’attore protagonista Will Ferrell è stato offerto un compenso di 29 milioni di dollari per riprendere il suo ruolo iconico. Nonostante ciò, Ferrell ha scelto di non accettare: non vuole fare un film che potrebbe risultare una brutta copia dell’originale. In aggiunta, va detto che i rapporti tra lui e il regista Jon Favreau non sono dei migliori: sicuramente la possibilità che il sequel avesse lo stesso director di Elf 1 non ha invogliato l’attore.

Jodie Foster (Clarice Starling)

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Il film cult Il silenzio degli innocenti è un capolavoro anche (e soprattutto) per i suoi attori principali: Anthony Hopkins nei panni di Hannibal Lecter e Jodie Foster come la giovane agente Clarice Starling. Il lungometraggio è uno degli unici tre film di sempre ad aver vinto tutti e cinque i principali Academy Awards: tra i premi c’è anche quello a Jodie Foster come migliore attrice.

Un successo del genere difficilmente può essere replicato. Proprio per questo motivo, Foster ha scelto di non tornare nel cast per il sequel Hannibal: secondo The Guardian, la decisione è dipesa dalla sceneggiatura, non abbastanza avvincente per l’attrice. In Hannibal abbiamo quindi una nuova Clarice, Julienne Moore, un’interprete comunque lodevole.

Jim Carrey (Bruce)

Jim-Carrey-Una-settimana-da-dio

Una settimana da Dio è una delle commedie più famose e divertenti degli anni Duemila e non sarebbe la stessa senza i suoi grandi attori: Jim Carrey in primis, ma anche Morgan Freeman, Steve Carrell Jennifer Aniston. Visto il successo del film, si è pensato subito ad un sequel.

Inizialmente, il sequel prevedeva di nuovo Jim Carrey come protagonista. L’attore ha però rifiutato la parte, dicendo che non ama ripetere più volte lo stesso ruolo (cosa che in realtà ha fatto per altri film). Visto l’abbandono di Carrey, Un’impresa da Dio si è trasformato in uno spin-off con protagonista l’antagonista del capitolo uno: Steve Carrell. Anche senza Carrey, il film è stato un successo clamoroso.

Keanu Reeves (Jack Traven)

Jack-Traven-in-Speed

I ruoli iconici di Keanu Reeves sono innumerevoli, soprattutto quelli degli anni Novanta. In confronto ad altri, forse Jack Traven non è il primo che viene in mente, ma il personaggio di Speed è uno di quelli che ha contribuito a costruire il nome di Reeves.

Nonostante l’attore non abbia avuto problemi a riprendere altri ruoli – come quello di Neo nella saga di Matrix o quello di Ted in Bill & Ted Face the MusicReeves ha scelto di non tornare nei panni di Jack Traven. L’attore ha rifiutato 12 milioni di dollari offerti per lavorare in Speed 2: non era affatto interessato alla sceneggiatura.

Marlon Brando (Vito Corleone)

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Duvall non è né il primo né l’unico attore ad aver abbandonato il cast de Il Padrino. L’attore Marlon Brando, interprete di Vito Corleone nella Parte I, ha scelto di non recitare nel secondo capitolo.

Anche se Vito muore nel primo film, Il Padrino – Parte II presenta numerose sequenze che riguardano il personaggio da giovane. Ad interpretare il personaggio al posto di Brando c’è un altro grande attore: Robert De Niro. Non ci si può lamentare, ma un cameo di Brando, magari nel finale del film, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Pare che l’attore abbia scelto di non apparire perché riteneva che la Paramount lo avesse trattato malamente durante la produzione del primo film.

Daniel Radcliffe (Harry Potter)

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La saga principale di Harry Potter si è conclusa nel 2011 con l’ottavo film: Harry Potter e i doni della morte – Parte II. Nonostante ciò, il mondo di Hogwarts ha continuato ad espandersi, con la saga di Animali fantastici ma anche con la pièce teatrale Harry Potter e la maledizione dell’erede.

L’attore protagonista, il volto dietro ad Harry Potter Daniel Radcliffe, ha però scelto di mettere da parte la magia: egli non appare in Animali Fantastici e nemmeno nell’opera teatrale. Radcliffe ha rivelato che non ha alcun interesse a ritornare ad essere un mago, almeno non ora. Nell’intervista al New York Times sopracitata, l’attore ha paragonato il suo ruolo ai personaggi iconici di Star Wars: “Non dirò mai ‘mai’, ma gli attori di Star Wars hanno aspettato una cosa come 30 o 40 anni prima di fare ritorno.”