Il nemico: gli 8 più grandi cambiamenti del film rispetto al libro

Approdato su Prime Video, il film è l'adattamento dell'omonimo romanzo di Iain Reid, che ha partecipato alla produzione in veste di sceneggiatore. Ecco cosa però è stato modificato rispetto al libro.

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Prime Video ha inaugurato l’anno nuovo con Il nemico (qui la recensione), film di stampo sci-fi diretto da Garth Davis e basato sull’omonimo romanzo di Iain Reid, presente in veste di sceneggiatore. Nonostante il regista abbia attinto a piene mani dal libro, nel lungometraggio sono comunque presenti alcuni incisivi cambiamenti, alcuni dei quali più funzionali di altri se visti nell’ottica dell’essere fedeli alla visione artistica di Davis. Il nemico, che può dirsi essere un one-location movie, è sorretto da un cast di tutto rispetto, in cui a fungere da pilastri portanti sono Saoirse Ronan e Paul Mescal per una performance davvero brillante. Ma quali sono le differenze con la sua controparte cartacea?

8L’esistenza subito rivelata dell’AI

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Sin dai titoli di testa de Il nemico, il pubblico viene a conoscenza del contesto in cui la storia prende forma. Infatti, le frasi impresse sullo schermo nero lo informano sul fatto che l’AI – in ciò che andremo a visionare – è destinata a essere un’entità che si sostituirà all’uomo. Nel romanzo tale concetto viene invece introdotto al lettore più lentamente, tanto che l’AI è menzionata solo all’arrivo di Terrence nella fattoria, quando spiega la situazione a Junior ed Hen. Nella versione cinematografica, invece, la scelta di rivelarlo prima dell’inizio vero e proprio del film, oltre a far credere (erroneamente) che questo sia destinato ad approfondire questi aspetti fantascientifici, spiega già ciò che accadrà nel corso della narrazione, facendo sì che l’annuncio di Terrence, secondo cui Junior sarà sostituito dall’Intelligenza Artificiale, sembri appropriato invece che inquietante.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.