Loki (Tom Hiddleston) è uno dei personaggi più amati della Marvel, ma, rispetto a come ce lo aveva raccontato il MCU, nella serie Disney+ il personaggio sembra meno se stesso. Tuttavia, in Breaking Brad, l’episodio numero 2 di Loki Stagione 2, vediamo il Dio dell’Inganno esercitare le sue magie per catturare Brad Wolfe; quel tipo di magie che era solito utilizzare nelle sue avventure da villain al cinema.
Questo episodio ci ricorda che in effetti, quando usa i suoi innumerevoli poteri, Loki è un personaggio davvero cool, ed è un peccato che nella serie non li utilizzi più spesso. Essendo un imbroglione per natura, le sue abilità sono sempre lo strumento migliore per farlo stare un passo avanti rispetto agli eroi che ha affrontato, in particolare suo fratello Thor (Chris Hemsworth) e i Vendicatori. In Loki, però, lo vediamo a malapena usare la sua magia, il che influenza la percezione del suo personaggio.
2Loki dovrebbe usare maggiormente i suoi poteri nella seconda stagione
In termini di narrativa della serie, il fatto che Loki non sia in grado di usare i suoi poteri magici ha uno scopo molto importante, in quanto l’essere costretto a comportarsi come un umano, lo mette di fronte a se stesso, per quello che è, senza la magia. I suoi poteri sono un modo per lui di sfuggire alle sue responsabilità nei confronti della TVA, ed è proprio grazie a questo espediente narrativo che la serie riesce a proporre scene molto intense, come quella in cui lui stesso guarda la sua morte in Avengers: Infinity War. Ma non tutto accade all’interno della TVA.
Nella seconda stagione, l’episodio 2 vede Loki andare in missione al di fuori della TVA insieme a Mobius. I due stanno cercando Brad, e Loki usa i suoi poteri alla grande, proprio come se stesse cacciando una preda. Fa persino indossare alle sue ombre l’elmo con le corna, cosa che non vedevamo dai tempi di Thor: Ragnarok. Si tratta di uno sguardo al “vecchio Loki”, quello che abbiamo conosciuto fino a The Avengers. Non è definito dai suoi poteri, ovviamente, ma sono una parte importante di ciò che lo rende il dio del male, aiutandolo ad avere sempre il controllo di ogni situazione e un passo avanti rispetto agli eroi che affronta. Ecco perché è in grado di lanciare illusioni e proiezioni di se stesso, cambiare forma, nascondere la sua presenza, usare la telepatia e la telecinesi e altre abilità nell’MCU.
Ma anche nella prima stagione ci sono pochi momenti in cui lo vediamo usare i suoi poteri in modo significativo, soprattutto durante l’apocalisse su Lamentis-1, quando è lì con Sylvie (Sophia Di Martino) e, più tardi, quando vengono mandati al Vuoto. In effetti, la sua connessione con i suoi poteri e il modo in cui sono uno degli elementi che lo caratterizzano sono al centro del suo racconto nella lunga sequenza che Loki passa nel Vuoto, qualcosa che si manifesta nelle numerose varianti che vengono esiliate lì, ma soprattutto nel classico Loki di Richard E. Grant.
Questa mancanza di utilizzo del potere in Loki è comprensibile come espediente narrativo, ma ha anche l’effetto negativo di avere un Dio dell’Inganno meno caratterizzato.