Uno degli aspetti più affascinanti della produzione di un film sono i dettagli che si celano nei dietro le quinte. È lì che si ha la dimostrazione della bravura e dell’impegno svolto da tutti i comparti tecnici, ivi compreso il regista. Nel caso dell’Oppenheimer di Christopher Nolan sono tante le curiosità riguardanti i behind the scenes che meritano di essere svelate, e molte ruotano attorno alla costruzione di alcune scene straordinarie, come ad esempio quella della detonazione della bomba, che dimostrano come il regista londinese, ancora una volta, riesca a sfidare le convenzioni e gli standard cinematografici, sottolineando così l’eccellenza del suo lavoro. Scopriamo perciò insieme quali sono i particolari più interessanti del dietro le quinte di Oppenheimer.
La detonazione della bomba è reale
Una delle sequenze più suggestive e al contempo spaventose di Oppenheimer è la detonazione della bomba atomica, che avviene durante il Test Trinity. Quello è fra i momenti più significativi del film, nel quale lo spettatore si rende conto delle conseguenze che tale ordigno provocherà. Christopher Nolan, che in questo suo nuovo lavoro si è spinto davvero oltre il limite, ci teneva che l’esplosione fosse ripresa senza CGI, per poter essere bella e terrificiante allo stesso modo. Ecco perché, per ottenere tale effetto, il regista londinese ha scelto di farne esplodere una reale, solo più piccola, usando una miscela di benzina, petrolio, polvere di alluminio e razzi di magnesio per produrre la luce accecante, il fuoco e l’effetto fungo tipico di una bomba atomica, il tutto sfruttando la prospettiva forzata per dare alla detonazione un senso di scala.
Nessuna ripresa in CGI
Quando Oppenheimer ha cominciato ad essere promosso, fra le cose più sorprendenti che si sono sentite, in particolar modo attraverso interviste a Nolan, è il fatto che non ci siano riprese in CGI . La notizia ha suscitato una – scontata – sorpresa, tanto che il pubblico ne ha aspettato l’uscita proprio per poterne vedere il risultato. Attenzione: non significa, però, che il film non ne contenga affatto, ma che invece non c’è una sola inquadratura che sia interamente realizzata in CGI. Ad ogni modo, questa scelta non è stata per niente facile, se si considera che è molto più semplice la visualizzazione, ad esempio, delle particelle atomiche con l’uso della computer grafica. Nella produzione del film, sono state create grazie ad una commistione di VFX e riprese pratiche che conferiscono ai momenti un peso reale.
David Bowie ha ispirato il look di Oppenheimer
Una delle carte vincenti di Oppenheimer, come è stato detto più volte, è il cast. Cillian Murphy, che interpreta il padre della bomba atomica, ha regalato al pubblico una performance impeccabile, per non dire da brividi. La sua presenza si sente tutta, e a contribuire al suo fascino c’è il look scelto per lui, che lo fa distinguere da tutti gli altri fisici presenti nel film (che sono tanti). Da quel che si apprende, Nolan ha usato David Bowie come fonte di ispirazione per l’aspetto dello scienziato e, in base a quanto riporta Vulture, il regista inviava a Murphy foto della rockstar negli anni ’70, “quando era così magro e un po’ emaciato ma aveva questi meravigliosi abiti su misura con i pantaloni, che erano la silhouette di Oppenheimer“.
Attori e… tagli di stipendi
Una situazione molto curiosa dei behind the scenes di Oppenheimer è quella che hanno vissuto Emily Blunt, Robert Downey Jr. e Matt Damon. Nonostante per il film siano stati investiti ben 100 milioni di dollari, i soldi non sono bastati per pagare a dovere ed equamente un cast di quella portata. I tre sopracitati, si sa, sono attori di un certo livello, e il loro cachet è sempre stato molto alto in altre produzioni. Nonostante questo, si apprende da Variety che il desiderio di lavorare con Christopher Nolan ha incoraggiato queste star a ridurre il loro stipendio. L’importante era… esserci. E alla fine possiamo dire che hanno fatto bene.
Una nuova pellicola IMAX
Quando pensiamo a Christopher Nolan e alla sua recente filmografia, una delle prime cose che ci vengono in mente è il suo utilizzare la tecnologia IMAX. In questo modo lo spettatore ha una visione davvero molto ampia del minuzioso lavoro svolto dal regista, il che ne alza anche di molto l’asticella. Nel caso di Oppenheimer questa tecnologia nelle scene in bianco e nero non si poteva utilizzare, in quanto le pellicole IMAX per il b/n non esistevano. Nolan, però, non voleva scendere a compromessi, perché uno di questi sarebbe stato rinunciare o all’IMAX o alla scala di grigi, e così, secondo quanto riporta Collider, ha chiesto al produttore di pellicole Kodak di sviluppare la prima pellicola in bianco e nero per IMAX. Con questo, Christopher Nolan ci conferma di essere uno dei più grandi registi che la storia del cinema abbia mai avuto.
Oppenheimer e la copia IMAX più grande mai realizzata
Se ancora non è chiaro, continuiamo a ribadirlo: Christopher Nolan, per Oppenheimer, si è spinto davvero al limite, realizzando l’impossibile. Quando il film è uscito, il regista ha voluto mostrare sul web la copia IMAX di Oppenheimer, che risulta essere la più grande mai realizzata. La bobina è lunga quasi 13 chilometri e pesa circa 300 chilogrammi, e questo ovviamente fa sì che la risoluzione delle immagini sia altissima, oltre ad avere chiarezza e profondità eccellenti. Secondo quanto riporta Collider, Nolan ha detto che il proiettore ha raggiunto il suo limite assoluto con Oppenheimer, poiché il suo braccio non può fisicamente sopportare altro peso.
La battuta non scritta sull’attentato a Kyoto
Oppenheimer è costellato di momenti tristi, riflessivi e anche strazianti. Uno di questi è racchiuso in un momento fuori campo, con un commento da parte di un personaggio secondario. Si tratta della scena in cui il Segretario alla Guerra degli Stati Uniti Stimson discute su quali città giapponesi sganciare la bomba e, prima di arrivare a Hiroshima e Nagasaki, questi esclude Kyoto dalla lista, poiché – dice – esserci stato in luna di miele con la moglie. Questo stralcio è uno dei più agghiaccianti, e ciò che fa raggelare il sangue è il fatto che sia davvero accaduto nella realtà. Nolan ha in seguito affermato che la battuta è stata suggerita dall’attore che interpretava il Segretario, il quale era venuto a conoscenza di questa infelice espressione mentre faceva alcune ricerce sul personaggio che avrebbe dovuto interpretare.
Robert Pattinson ha ispirato Oppenheimer
All’inizio non si sapeva cosa avesse spinto Christopher Nolan a sviluppare un film sul padre della bomba atomica. Adesso, invece, lo sappiamo. A quanto pare il regista londinese si è lasciato ispirare da Robert Pattinson, il quale gli regalò un libro di discorsi di Oppenheimer verso la fine della produzione di Tenet, pellicola in cui l’attore partecipò. Attraverso quelle letture, Nolan fu colpito dalla figura di Oppenheimer talmente tanto, che iniziò a farsi strada l’idea di produrne un biopic. Alla fine, pur volendo inserire Pattinson nel film poiché era grazie a lui che il progetto stava nascendo, il regista non è riuscito a farlo partecipare, in quanto l’attore era al periodo molto richiesto.
Gran parte della sceneggiatura è in prima persona
Un’altra rivelazione affascinante, di cui si ha notizia tramite la rivista The Hollywood Reporter, riguarda la stesura della sceneggiatura di Oppenheimer. A quanto pare, Nolan ha infranto l’ennesima convenzione, questa volta inerente allo script: molti blocchi sono scritti in prima persona. La spiegazione non ha tardato ad arrivare: il regista ha infatti spiegato che l’ha usata per aiutare a differenziare le linee temporali della sceneggiatura, e perciò tutto ciò che nel film si svolge dalla prospettiva di Oppenheimer è raccontato così. Nel film, tale distinzione è palesata attraverso la gradazione dei colori. Ricordiamo che le scene in bianco e nero non sono dalla prospettiva del fisico.
Cillian Murphy ha quasi interpretato il fisico in uno show
Lo abbiamo detto all’inizio: Cillian Murphy, con Oppenheimer, si è davvero superato. Non sorprende perciò che abbia ricevuto molte critiche positive e una serie di elogi. Oltre ad avvicinarsi molto a livello fisico al padre della bomba atomica, l’attore è riuscito anche, in maniera magistrale, a trasmettere tutto il pathos e i sensi di colpa che in vita il fisico provò, e che si racchiudono nella frase che lui stesso pronunciò ad un certo punto, ossia l’essere diventato il distruttore di mondi. C’è però un dettaglio che probabilmente molti non sanno: non è la prima volta che Murphy viene preso in considerazione per interpretare Oppenheimer. Nel 2014, la serie Manhattan, la quale parlava della creazione della bomba atomica, presentava lo scienziato nucleare come personaggio secondario. Secondo il creatore della serie, Sam Shaw “Volevamo che Oppenheimer […] si sentisse alieno, o altro, in qualche modo. Al mille per cento, Cillian Murphy era su quella lista“.