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Star Wars: 10 cose che George Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia

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Star Wars: 10 cose che George Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia

Nel 1997, in occasione del ventennale di Star Wars, la Lucasfilm rimasterizzò e ridistribuì al cinema la trilogia originale, e oltre alla pulizia dei negativi e della traccia audio, George Lucas aggiunse e modificò delle scene che lo avevano insoddisfatto all’epoca dell’uscita dei film. Molti di quei cambiamenti sono poi diventati parte integrante del canone della saga.

Ecco di seguito 10 cose che Lucas ha reso canone, dopo la Trilogia:

L’urlo di Luke

Il culmine de Il Ritorno dello Jedi è rappresentato dallo scontro tra Darth Vader e  l’Imperatore Palpatine, che aveva torturato Luke e quindi spinto suo padre ad affrontarlo, spingendolo poi giù nel vuoto e uccidendolo.

Nella versione cinematografica e nei primi VHS del film, Vader agisce nel completo silenzio mentre nella versione Blu-ray del 2011 fu aggiunta la parola “No” e in seguito un grido “Nooo” creando un parallelismo con il suo urlo alla fine de La vendetta dei Sith.

Per alcuni si trattò di un inserimento necessario, per altri del tutto fuori luogo, rendendo ciò che una volta era stato fonte di emozione qualcosa di ridicolo.

L’origine della Morte Nera

Sempre più riferimenti alla vecchia trilogia e easter egg sono stati inseriti nei nuovi film del franchise, come il fatto che in L’attacco dei cloni apprendiamo che i piani della Morte Nera non sono iniziati durante l’Impero e che invece furono presi dall’arciduca Poggle the Lesser, dal conte Dooku.

Tuttavia le cose non andarono esattamente così nella Trilogia originale. Non soltanto tutti i film raccontano che la Morte Nera è stata frutto di un progetto imperiale, ma anche l’universo esteso di Star Wars ha contribuito a confermare questa linea permettendoci di incontrare il designer imperiale artefice di ogni cosa (Bevel Lemelisk).

Le motivazioni di Darth Vader

I cambiamenti attuati sul personaggio di Anakin Skywalker hanno sicuramente contribuito a dare più spessore al villain di quanto ne avesse nella trilogia originale, soprattutto in merito alle motivazioni che lo spinsero a scegliere il lato oscuro della forza.

In ogni caso i prequel ci hanno mostrato come il ragazzo venne manipolato da Palpatine nel tempo, e ogni cosa dimostra che effettivamente non avuto altra scelta che diventare un “agente” dell’Impero. Così facendo abbiamo imparato a considerare Anakin una vittima e non il carnefice.

L’addestramento dei jedi

Quanto tempo ci vuole per diventare un Jedi? Una domanda a cui la trilogia originale provava a rispondere mostrando l’addestramento – rapidissimo – di Luke Skywalker prima per mano di Obi-Wan e poi di Yoda.

Tuttavia è grazie ai prequel che abbiamo appreso come la formazione dei cavalieri jedi richieda dai 10 ai 13 anni e che deve iniziare durante la giovinezza dell’allievo.

Il ricordo di Leia

Parlando dei ricordi della sua infanzia, Leia menziona sua madre in una scena de Il Ritorno dello Jedi, descrivendola come una persona gentile, ma triste. Fu poi La vendetta dei Sith a mostrarci la verità dietro questa affermazione e un problema fondamentale.

In Episodio III Padme muore subito dopo aver dato alla luce i suoi figli, dunque Leia non avrebbe mai potuto sviluppare un ricordo vero sulla madre o sulla sua personalità. Forse, essendo in sintonia con la Forza, la principessa l’avrà sognata? Il mistero rimane aperto…

Il fantasma di Anakin

Alla fine de Il Ritorno dello Jedi Darth Vader si riscatta uccidendo l’Imperatore Palpatine per salvare la vita di Luke Skywalker, e successivamente muore per poi ricomparire davanti a suo figlio in forma di spettro della forza accanto a Yoda e Obi-Wan.

Nella versione del film del 1983, Sebastian Shaw è sullo schermo, privo di maschera, insieme ai suoi maestri, mentre nella riedizione vediamo invece Hayden Christensen (l’Anakin della trilogia prequel).

Le bugie di Obi-Wan

Nei film prequel di Star Wars Obi-Wan viene raccontato come un jedi fedele e infallibile, ma molti fan hanno notato delle incongruenze che in qualche modo ignorano il canone precedentemente stabilito facendo sembrare il vecchio Obi-Wan un “bugiardo compulsivo”.

Ricordate quando Luke porta R2D2 da Obi-Wan, e questo dice di non conoscerlo e di non aver mai posseduto un droide? Nei prequel invece mostra una certa familiarità con R2D2…

Jedi più veloci

Ogni combattimento con le spade laser nella trilogia originale viene rappresentato come uno studio fra giocatori di scacchi, più lento e riflessivo di quanto venga mostrato nella trilogia prequel. Qui i Jedi saltano e girano senza sforzo, velocissimi…cosa è cambiato nel frattempo?

Midi-chlorian

Originariamente il concetto di Forza era collegata al misticismo e raccontata come qualcosa che scorreva nel sangue di tutti. Alcuni erano solo più in sintonia con la forza di altri, e con la sufficiente concentrazione e convinzione, gli aspiranti Jedi potevano sollevare qualsiasi cosa, dalle rocce alle astronavi.

La minaccia fantasma però ha cambiato questo scenario, spiegando che la Forza venne “tramandata” ai Jedi dal popolo dei Midi-chlorian.

Han non ha sparato per primo

In Una nuova speranza, Han Solo viene attaccato da un cacciatore di taglie di nome Greedo, e lo scontro finisce con Han apre il fuoco da sotto il tavolo uccidendo l’avversario. Nella versione del film del 1977, Han spara a Greedo e Greedo non spara affatto, mentre la riedizione speciale del 1997 altera la scena in modo che Greedo sia il primo a sparare, mancano il bersaglio.

Purtroppo la scena viene nuovamente alterata nell’edizione in DVD del 2004 facendo sparare i personaggi nello stesso momento. Più tardi George Lucas ha dichiarato di aver sempre voluto che fosse Greedo a sparare per primo, suscitando qualche problema sull’ambiguità morale di Han…

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Fonte: ScreenRant