Contact: la spiegazione del finale del film con Jodie Foster

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Basato sul romanzo di Carl Sagan del 1985, il film di fantascienza del 1997 Contact, diretto da Robert Zemeckis, è interpretato da Jodie Foster e Matthew McConaughey nei panni di due affascinanti personaggi con credenze del tutto opposte. Quando la protagonista interpretata dalla Foster cerca infatti di capire se ci sono altre forme di vita nell’universo, i due devono lottare con la tensione tra scienza e religione. Sebbene Contact non sia un film di cui si parla tanto quanto il brillante classico Alien del 1979, merita di essere visto. Vanta infatti due personaggi forti, un’ottima premessa e un materiale di partenza molto interessante. In questo articolo, esploriamo però il suo enigmatico finale.

La trama di Contact

Protagonista del film è Ellie Arroway, cresciuta grazie a suo padre con la passione per le trasmissioni radio, ma senza fede in Dio in seguito all’improvvisa scomparsa del genitore quando aveva solo 9 anni. Cresciuta, Ellie matura grandi competenze scientifiche nell’ambito delle onde radio, tanto da arrivare condurre un importante gruppo di ricerca. Qualcosa però cambia nella vita di Ellie quando a Porto Rico incontra lo scrittore Joss Palmer, uomo molto credente che sta cercando testimonianze sugli indigeni. Nonostante le loro forti divergenze, tra i due nasce una storia d’amore che, tuttavia, deve interrompersi quando David Drumlin, capo di Ellie, le comunica che sono stati tagliati i fondi al suo progetto.

La scienziata si deve gettare allora a capofitto nella ricerca di ulteriori finanziamenti, ottenendo il sì da una commissione scientifica veicolata dal magnate S. R. Hadden, che le finanzia una nuova ricerca. Finalmente, dopo moltissimi tentativi, le antenne captano un segnale alquanto strano, proveniente dallo Spazio, vicino alla stella Vega. Una prima decodificazione riporta una sequenza di numeri primi, poi un messaggio video di un discorso di Adolf Hitler del 1936. Dopo aver lavorato per ore sul filmato, il gruppo di ricerca riesce a decriptare il vero messaggio che questo possibile contatto alieno vuole inviare agli esseri umani. La scoperta, naturalmente, cambierà per sempre la vita di Ellie.

Contact significato

La spiegazione del finale del film

Ulteriori analisi del messaggio ricevuto rivelano che questo include anche oltre 63.000 pagine di dati tecnici criptati. Con l’aiuto di Hadden, il team decifra questi dati, scoprendo che contengono i progetti per costruire una macchina progettata per trasportare un singolo individuo attraverso lo spazio.La comunità internazionale collabora alla costruzione della macchina presso il Kennedy Space Center a Cape Canaveral. Una commissione viene istituita per selezionare il candidato che intraprenderà il viaggio. Ellie è tra i principali candidati, ma durante le audizioni, Palmer Joss solleva la questione della sua mancanza di fede religiosa.

Questo porta la commissione a scegliere David Drumlin, consigliere scientifico del Presidente, ritenendo che rappresenti meglio l’umanità. Durante il primo test della macchina, un terrorista religioso si infiltra nel sito e detona una bomba, distruggendo la macchina e uccidendo Drumlin e altri membri del team. Successivamente, Hadden rivela a Ellie che una seconda macchina è stata costruita in segreto a Hokkaido, in Giappone. Ellie viene quindi selezionata come candidata per questo secondo tentativo.

Equipaggiata con dispositivi di registrazione, Ellie entra nella capsula della macchina e viene lanciata in un viaggio attraverso una serie di wormhole. Durante il viaggio, osserva meraviglie cosmiche e arriva su un pianeta sconosciuto. Lì, incontra un’entità aliena che assume l’aspetto di suo padre, utilizzando i suoi ricordi per creare un ambiente familiare. L’alieno spiega che la loro specie ha ricevuto le trasmissioni terrestri e ha deciso di stabilire un primo contatto, sottolineando che questo è solo l’inizio di un processo di comunicazione.

Contact Matthew McConaughey

Al ritorno sulla Terra, Ellie scopre che, secondo gli osservatori, la sua capsula è caduta direttamente nella rete di sicurezza senza mai lasciare il sito di lancio, e che per loro sono trascorsi solo pochi secondi. Tuttavia, Ellie è convinta di aver vissuto un’esperienza di circa 18 ore. Viene convocata davanti a una commissione d’inchiesta, dove le sue affermazioni vengono messe in discussione a causa della mancanza di prove concrete. Ellie chiede però alla commissione di accettare la sua testimonianza basandosi sulla fede, parallelo ironico alle discussioni precedenti con Palmer Joss riguardo alla fede religiosa.

Successivamente, viene rivelato che la videocamera di Ellie ha effettivamente registrato 18 ore di statico, un dettaglio che il governo decide di mantenere segreto. Nonostante lo scetticismo generale, Ellie può quindi continuare il suo lavoro con il progetto SETI, sperando in futuri contatti extraterrestri. Il fatto che Contact non dia risposte semplici è una buona cosa e rende questo finale decisamente più potente. In questo caso, alcuni personaggi credono a quanto accaduto e altri no, e spetta al pubblico scegliere da che parte stare.

Contact esplora dunque temi profondi come la relazione tra scienza e fede, la ricerca della verità e il desiderio umano di connessione con l’universo. Il film invita dunque gli spettatori a riflettere sulla natura della conoscenza, sulla fede e sul nostro posto nell’universo, lasciando aperte domande che stimolano la curiosità e l’immaginazione. Va infatti notato come Ellie per prima si è trovata nella condizione di dover chiedere ad altri di avere fede in lei per qualcosa che non potevano vedere, quando invece lei di fede non ne ha mai avuta fino al finale.

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Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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