The Bikeriders, la spiegazione del finale: come finisce questa storia di violenza e motociclette?

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The Bikeriders è un film che potrebbe essere passato inosservato, se non fosse per una serie di elementi chiave che si uniscono. Il film si avvale di un ensemble di talento che comprende Austin Butler, Tom Hardy e l’interpretazione di Jodie Comer che ruba la scena.

The Bikeriders (la nostra recensione) vede anche il ritorno di Jeff Nichols alla regia, che segna il suo primo lungometraggio dopo la doppietta cinematografica di Midnight Special e Loving del 2016. Ma la cosa davvero speciale di The Bikeriders è che ha evitato per un soffio di finire nel limbo cinematografico; dopo il doppio sciopero WGA/SAG-AFTRA dell’anno scorso, il film ha perso la sua casa presso i 20th Century Studios e alla fine è finito alla Focus Features.

Basato sull’omonimo libro di Danny Lyon, The Bikeriders racconta l’ascesa del club motociclistico dei Chicago Vandals dal 1965 al 1973. Lyon (interpretato da Mike Faist) conduce una serie di interviste con Kathy (Comer), la moglie di un membro dei Vandals, Benny (Butler), per scoprire come i Vandals siano stati tenuti insieme dal loro leader rude e ruspante Johnny (Hardy), che ha preso in simpatia Benny. Come si conclude questa saga di violenza e ciclismo?

The Bikeriders mostra i Vandals in lento disfacimento

The Bikeriders

The Bikeriders è molto esplicito sul fatto che i Vandals si coprono le spalle a vicenda, a prescindere da tutto. Un esempio su tutti: Quando Benny viene aggredito da due tizi in un bar e per poco non gli viene staccato un piede con una pala, il resto dei Vandals trova i suoi aggressori e li azzoppa su ordine di Johnny… e, per buona misura, brucia il bar. Ma un gruppo di nuovi motociclisti più spietati inizia a unirsi ai Vandals, il che porta a un divario generazionale e a scontri che diventano mortali. Uno di questi scontri coinvolge Cockroach (Emory Cohen), membro di lunga data dei Vandals, che viene attaccato da un trio di nuovi membri e quasi ucciso. In seguito, Scarafaggio dice a Johnny che lascerà i Vandals, il che porta Johnny e Benny a fargli visita a casa quella sera e Johnny gli spara a una gamba, paralizzandolo.

È questo atto, unito alle pressioni di Kathy, che porta Benny a lasciare i Vandals. Johnny voleva che fosse lui a prendere in mano il club, perché aveva una famiglia di cui occuparsi e perché gli altri Vandals lo rispettavano. Kathy, invece, è stanca delle continue risse e delle esperienze di quasi morte in cui Benny si imbatte: vuole una vita stabile. Benny chiarisce a entrambe che non vuole essere legato da vincoli matrimoniali o dalla responsabilità di guidare gli altri, e parte per parti sconosciute… almeno per un po’.

Una morte importante determina la fine di un’era per i Vandals

The Bikeriders
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Un altro filo conduttore di The Bikeriders è il viaggio di un giovane motociclista chiamato “The Kid” (Toby Wallace), che si ispira ai Vandals per iniziare ad andare in moto con i suoi amici. Quando alla fine chiede a Johnny di unirsi ai Vandals, Johnny lo rifiuta perché era disposto ad abbandonare i suoi amici, il che va contro la lealtà che i Vandals hanno l’uno verso l’altro.

Infuriato, Kid tenta di colpire con un coltello Johnny, che però lo picchia. Anni dopo, Kid rintraccia Johnny e lo sfida a una lotta con i coltelli per la leadership dei Vandali. Johnny accetta, ma la sera del combattimento Kid lo uccide a sangue freddo. Alla fine, i Vandali si trasformano in una vera e propria banda criminale; quando Benny viene a sapere della morte di Johnny, si riunisce a Kathy.

Questo porta a uno dei momenti più emozionanti del film, in cui Benny scoppia a piangere. In precedenza, Kathy aveva detto che l’unica volta che lo aveva visto piangere era stato dopo che il medico gli aveva detto che avrebbe potuto perdere il piede in seguito alla rissa nel bar. È chiaro che Benny ha capito che la morte di Johnny significa la fine dei Vandals come li conosceva e della vita di un motociclista.

The Bikeriders si conclude con una nota dolceamara

The Bikeriders
(L to R) Tom Hardy as Danny and Austin Butler as Benny in director Jeff Nichols’ THE BIKERIDERS, a Focus Features release. Credit: Kyle Kaplan/Focus Features. © 2024 Focus Features. All Rights Reserved.

Nel suo ultimo colloquio con Lyon, Kathy ricorda cosa è successo alla “vecchia guardia” dei Vandali. Il meccanico Cal (Boyd Holbrook) continua a riparare le moto degli altri. “Funny Sonny” (Norman Reedus), un membro di una banda di motociclisti californiani che era stato mandato a “rompere le scatole” a Cal, finisce per essere assunto da un cinema per promuovere Easy Rider. Quel film, insieme a Il selvaggio, è stato la principale influenza di Nichols, quindi è logico che si inserisca nella narrazione di The Bikeriders. L’infortunio di Cockroach non gli impedisce di entrare in polizia e di diventare un poliziotto in moto, né di crescere suo figlio. Il soldato Zipco di Shannon finisce a lavorare su una barca per gamberi, una fine appropriata per un personaggio che diceva di amare il lavoro con le mani.

Le scene finali del film mostrano che Benny si è sistemato con Kathy, assumendo un lavoro come meccanico presso il cugino. Ma mentre si siede dopo una dura giornata di lavoro, Benny inizia a sentire il rombo dei motori delle moto, lasciando intendere che sta ancora pensando al periodo trascorso con i Vandals. È anche un contrasto diretto con le ultime parole del film, in cui Kathy dice che i due sono felici; c’è una differenza tra essere felici ed essere contenti. Gli ci sono voluti quasi cinque anni e un cambio di studio, ma Nichols ha finalmente portato The Bikeriders al traguardo, e il suo finale agrodolce è più che appropriato per uomini che hanno vissuto la loro vita in uno stato di cambiamento.

Redazione
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