Il Grande Gatsby: tornano i ruggenti anni ’20

Il Grande Gatsby

Ne Il Grande Gatsby l’estate del 1922 è una stagione frizzante e piena di energia per gli abitanti delle ricche ville sulla Costa Est: Nick Carraway, impiegato di Borsa di estrazione borghese, vive in un piccolo villino confinante con l’immensa magione di Jay Gatsby, misterioso miliardario famoso per dare delle feste straordinarie ma estremamente schivo e assente, anche nei confronti degli stessi invitati spesso ignari dell’identità e dell’aspetto del padrone di casa.

 

Un inaspettato invito personale ad una delle feste del suo strano vicino dà finalmente a Nick l’opportunità di conoscere Gatsby, segnando l’inizio a un’amicizia che svelerà presto il vero disegno del miliardario: Gatsby è infatti deciso a riconquistare Daisy, cugina di Nick, della quale era follemente innamorato prima di partire per la Grande Guerra e che senza attendere il suo ritorno ha sposato il giocatore di polo Tom Buchanan per vivere quella vita di lusso e noia che il suo primo amore, all’epoca ancora privo di sostanze, non era in grado di offrirle.

THE GREAT GATSBYCerto che Daisy lo ami ancora e sia pure disposta a lasciare un marito che non esita a esserle infedele con l’esuberante Myrtle, moglie insoddisfatta di uno squattrinato meccanico, Gatsby dedicherà tutte le sue energie a realizzare il sogno di riprendersi il grande amore della sua vita, ma dovrà scontarsi con le illusioni di un mondo patinato che preferisce annegare nello sfarzo e nel lusso le sue ipocrisie.

I ruggenti anni 20’ stanno vivendo una nuova giovinezza: dopo Midnight In Paris di Woody Allen, deliziosa commedia di ambientazione parigina che guardava con nostalgia alla generazione perduta di Hemingway e Fitzgerald è proprio il capolavoro di quest’ultimo Il Grande Gatsby a tornare nelle sale grazie a Baz Luhrmann e a un cast stellare.

 Confrontarsi con l’ultima trasposizione de Il Grande Gatsby datata 1974, basata su una sceneggiatura di Francis Ford Coppola e con Robert Redford e Mia Farrow nel ruolo di Gatsby e della sua amata Daisy non è facile (molti la considerano la versione definitiva, altri sostengono che manchi di una tensione drammatica adeguata alla storia) ma il matrimonio fra la regia sperimentale di Lurhmann, al suo meglio in Moulin Rouge e Romeo+Juliet, e lo spirito indomabile dei roaring twenties promette un risultato abbagliante e indimenticabile: pronto a rimettersi in gioco a 4 anni di distanza dal non riuscitissimo colossal Australia, Lurhmann ha chiamato Leonardo DiCaprio e la giovane Star in ascesa Carey Mulligan come protagonisti, senza dimenticare Tobey Maguire (al suo primo ruolo in una grossa produzione dopo gli Spiderman di Raimi) nel ruolo del narratore Nick Carraway, Joel Edgerton e Jason Clarke (entrambi visti di recenti sugli schermi con Zero Dark Thirty) come Tom Buchanan e il meccanico Wilson e infine Isla Fisher per la parte dell’infelice moglie di quest’ultimo Myrtle.

In perfetta sintonia col suo tocco unico e irriverente, Luhrmann ha preferito a Jazz e Fox Trot sonorità decisamente più contemporanee, puntando su una colonna sonora che conta fra gli altri pezzi di Beyonce, will.i.am, Jack White, Lana del Rey e Florence + the Machine; proprio l’attento lavoro sulle musiche del film avrebbe spinto il regista, noto per il suo estremo perfezionismo, a rimandare l’uscita del film da dicembre 2012 a Maggio 2013.

Il Grande GatsbyA illuminare le sfarzosissime feste di Jay Gatsby ci saranno soprattutto gli splendidi costumi firmati da Catherine Martin con la collaborazione esclusiva di Miuccia Prada: sembra che oltre  40 modelli fra abiti da cocktail e da sera siano stati realizzati da Prada e Miu Miu e che Tiffany abbia messo numerosi gioielli a disposizione delle attrici.

Altro motivo di grande attrattiva e curiosità è l’uso della tecnologia 3D, scelta dal regista a dispetto del registro prettamente drammatico del film per rendere al meglio la grandezza della magione di Gatsby: ”Fitzgerald avrebbe approvato, anche la scelta del 3D – ha dichiarato Luhrmann– d’altronde era un modernista, ed è stato sempre influenzato dal cinema. Fitzgerald amava il grande schermo e credeva ardentemente nel potere della settima arte. Non a caso Il grande Gatsby e’ stato adattato non meno di quattro volte per il grande schermo. La sua storia supera il tempo e la geografia. Il nostro obiettivo e’ quello di rendere giustizia all’abilità narrativa di Fitzgerald e di illuminare le sue grandi idee e la sua umanità. Questa è la nostra sfida e la nostra avventura.”

Costato oltre 127 milioni di dollari e girato in Australia fra Sydney e le Blue Mountains, Il Grande Gatsby aprirà fuori concorso il 66° Festival di Cannes il 15 maggio 2013, prima di arrivare nelle sale italiane il giorno successivo.

- Pubblicità -
Articolo precedenteL’Ipnotista: recensione del film di Lasse Hallstrom
Articolo successivoRobert Downey Jr: la seconda vita di Iron Man
Alessia Carmicino
Nata a Palermo nel 1986 , a 13 anni scrive la sua prima recensione per il cineforum di classe su "tempi moderni": da quel giorno è sempre stata affetta da cinefilia inguaribile . Divora soprattutto film in costume e period drama ma può amare incondizionatamente una pellicola qualunque sia il genere . Studentessa di giurisprudenza , sogna una tesi su “ il verdetto “ di Sidney Lumet e si divide quotidianamente fra il mondo giuridico e quello cinematografico , al quale dedica pensieri e parole nel suo blog personale (http://firstimpressions86.blogspot.com/); dopo alcune collaborazioni e una pubblicazione su “ciak” con una recensione sul mitico “inception” , inizia la sua collaborazione con Cinefilos e guarda con fiducia a un futuro tutto da scrivere .