Mel Gibson: 10 cose che forse non sai sull’attore

-

Mel Gibson è uno di quegli artisti che ha a suo modo scritto pagine di storia del cinema. Dalle sue intense interpretazioni fino alle controverse regie di film come Braveheart – Cuore impavido e La passione di Cristo. Amato e odiato, Gibson si è imposto come uno dei grandi nomi della sua generazione di uomini di cinema, portando avanti una sua personale idea della settima arte attraverso i film a cui sceglie di prendere parte e anche di sostenere.

Ecco dieci cose da sapere su Mel Gibson.

La filmografia di Mel Gibson

I film da giovane di Mel Gibson

 

1. I film e la carriera. La carriera cinematografica dell’attore è iniziata nel 1977, quando debutta sul grande schermo in Summer City – Un’estate di fuoco, per poi proseguire con Interceptor (1979), Gli anni spezzati (1981), Interceptor – Il guerriero della strada (1981), Il Bounty (1984), Il fiume dell’ira (1984), Mad Max – Oltre la sfera del tuono (1985), Arma letale (1987), Arma letale 2 (1989), Amleto (1990), Arma letale 3 (1992) e L’uomo senza volto (1993). In seguito, lavora in Braveheart – Cuore impavido (1995), Ransom – Il riscatto (1996), Ipotesi di complotto (1997), Arma letale 4 (1998), Il patriota (2000), What Women Want – Quello che le donne vogliono (2000), Signs (2002), Fuori controllo (2010) e Mr. Beaver (2011), Machete Kills (2013), I mercenari 3 (2014), Blood Father (2016), Daddy’s Home 2 (2017), Dragged Across Concrete (2018) e Il professore e il pazzo (2019).

I film di oggi di Mel Gibson

Dal 2020 ad oggi l’attore ha invece recitato in La forza della natura (2020), Fatman (2020), Quello che non ti uccide (2021), Dangerous (2021), Omicidio a Los Angeles (2022), Father Stu (2022), On the Line (2022), Bomb Squad (2022), Bandit (2022), Panama (2022), Confidential Informant (2023), Desperation Road (2023), Boneyard (2024) e Monster Summer (2024).

The Continental - Season 1 2023
Mel Gibson in The Continental

2. È un regista premio Oscar. Gibson debutta alla regia nel 1993 con il drammatico L’uomo senza volto, ma è con il film successivo, Braveheart – Cuore impavido (1995), che ottiene grandi riconoscimenti come regista, vincendo anche il premio Oscar. Torna dietro la macchina da presa ben nove anni dopo per il controverso La passione di Cristo (2004), seguito da Apocalypto (2006). Viene nuovamente candidato all’Oscar per la regia con La battaglia di Hacksaw Ridge (2016). Nel 2025 dirige invece Flight Risk – Trappola ad alta quota, con protagonisti Mark Wahlberg e Michelle Dockery.

3. È anche produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, l’attore ha svolto diverse attività, ricoprendo anche i ruoli di produttore e sceneggiatore per alcuni dei suoi film ma anche per titoli altrui. Ha infatti lavorato alla realizzazione di The Singing Detective (2003), Scatto mortale – Paparazzi (2004), Viaggio in Paradiso (2012) – da lui anche sceneggiato – Stonehearst Asylum (2014) e  Sound of Freedom – Il canto della libertà (2023).

Mel Gibson protagonista di Braveheart – Cuore impavido

 

4. Non voleva interpretare il protagonista. Inizialmente, l’attore aveva deciso di rifiutare il ruolo del protagonista, il condottiero e patriota scozzese Williams Wallace, poiché si sentiva troppo vecchio per la parte. Aveva invece intenzione di proporre il personaggio a Brad Pitt. Tuttavia, la Paramount Pictures avrebbe finanziato il film solo se Gibson avesse interpretato il ruolo principale e, quindi, l’attore ha alla fine accettato di interpretare la parte.

Mel Gibson come William Wallace in Bravehearth
Mel Gibson come William Wallace in Bravehearth © 1995 Paramount Pictures

Mel Gibson dirige La passione di Cristo 

5. Ha messo soldi di tasca sua. Per la realizzazione de La passione di Cristo, film da lui sceneggiato, diretto e prodotto, Gibson ha speso ben 25 milioni di dollari di tasca sua. Infatti, già nel 1992 aveva iniziato a fare le ricerche per il film, che non è però stato realizzato fino al 2004. Gibson fu lieto di spendere questa cifra, in quanto riteneva che al di là del costo realizzare questo film gli avrebbe fatto bene all’anima, aiutandolo ad uscire da un momento di depressione. Il grande successo di La passione di Cristo lo ha infine ripagato ampiamente della cifra investita.

6. Ha un “cameo invisibile” nel film. Seppur non lo si veda mai in volto, Gibson è a suo modo presente nel film. Sono infatti sue le mani che inchiodano Cristo alla croce durante la scena della crocifissione. Gibson ha detto: “Sono stato io a metterlo in croce. Sono stati i miei peccati” a metterlo lì. Secondo i commenti dell’edizione speciale, inoltre, Gibson ha fornito anche il proprio piede come piede di Gesù (lavato da Maria Maddalena) e le braccia che legano la corda del suicidio di Giuda. La sua voce urlante e piangente si sente inoltre durante quest’ultima scena.

Mel Gibson torna alla regia con Resurrection

7. È pronto a dirigere il sequel di La passione di Cristo. Gibson è pronto a realizzare Resurrection, sequel di La passione di Cristo. Il film è da lui stato definito “una vasta esperienza teologica”, che approfondisce il significato della risurrezione giustapponendo l’evento centrale del risveglio di Gesù “con le molte cose che accadono intorno ad esso e in altri regni”. Gibson ha lasciato intendere che parte del film si svolgerà all’inferno e ha detto che potrebbe anche mostrare dei flashback che raffigurano la caduta degli angeli. Il film dovrebbe inoltre esplorare il periodo di tre giorni che inizia il Venerdì Santo, il giorno della morte di Gesù, e analizzerà il motivo per cui i discepoli non riconobbero Gesù sulla via di Emmaus.

Mel Gibson e Mark Wahlberg in Father Stu
Mel Gibson e Mark Wahlberg in Father Stu

La malattia di Mel Gibson

8. Ha rivelato di soffrire di un noto disturbo. In un documentario del 2008, “Acting Class of 1977“, Gibson ha rivelato di essere stato diagnosticato con il disturbo bipolare, cosa che gli rende frequenti scatti di ira e momenti di acuta depressione. Da quel momento l’attore ha condiviso in più occasioni la sua esperienza con la malattia, sottolineando che la consapevolezza del problema è stata il primo passo verso la cura. La terapia e il supporto dei suoi cari l’hanno aiutato a superare i momenti più difficili, ed oggi si considera grato per il percorso che ha intrapreso.

La moglie e i figli Mel Gibson

9. È padre di nove figli. L’attore si è sposato una sola volta, con l’infermiera Robyn Moore nel 1980, per poi divorziare 26 anni dopo, nel 2006. In seguito, ha avuto una relazione con la musicista Oksana Grigorieva, mentre dal 2014 è impegnato con la sceneggiatrice televisiva Rosalind Ross. Dalla moglie l’attore ha avuto ben sette figli: Hannah (la quale è poi divenuta nota per essere diventata suora) i gemelli Edward e Christian, William, Louis, Milo e Thomas, nati tra gli inizi degli anni ’80 e la fine dei ’90. Inoltre, dalla sua seconda e terza relazione importante ha avuto una figlia, Lucia (nata nell’ottobre 2009), e un figlio, Lars Gerard (nato nel gennaio 2017).

L’età e l’altezza di Mel Gibson

10. Mel Gibson è nato il 3 gennaio del 1956 a Peekskill, New York.  L’attore è alto complessivamente 1,77 metri.

Fonti: IMDb, Biography

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
- Pubblicità -

ALTRE STORIE

- Pubblicità -