Avengers: Endgame, la spiegazione del finale

Avengers: Endgame chiude nel modo migliore la saga delle gemme dell’infinito, un’epopea durata undici anni e ventidue film e inaugurata nel 2008 da Iron Man. Ora, tra bilanci sul futuro e nostalgia del passato, è tempo di ripercorrere le fasi finali del film cercando di capire cosa sia accaduto e cosa può significare per le prossime fasi del MCU.

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Ecco allora di seguito una spiegazione dell’epilogo di Endgame:

2Restituire le gemme dell’infinito

Infinity Stones
 

Torniamo per un attimo al secondo atto di Endgame, che vede protagonisti i viaggi nel tempo e i Vendicatori che cercano di recuperare le gemme dell’infinito prima di Thanos in alcuni momenti chiave del MCU: Iron Man, Captain America e Ant-Man sono a New York nel 2012, e poi nel 1970 per le gemme del tempo e della mente; Hulk riceve la gemma del Tempo dall’Antico nel 2012; Occhio di Falco ottiene la gemma dell’anima grazie al sacrificio di Vedova Nera su Vormir; Thor e Rocket Raccoon prendono l’etere (e il Mjolnir) da Jane Foster su Asgard nel 2013; infine Nebula e War Machine acquisiscono la gemma dello spazio su Morag nel 2014.

Bruce Banner inoltre impara dall’Antico che le gemme potrebbero essere usate senza sconvolgere la realtà stessa fintanto che ognuna di esse verrà restituita in seguito al suo tempo rispettivo. E con Thanos fuori dai giochi, l’impresa è a portata di mano.

Dopo i funerali di Tony Stark, Bruce e Rocket ricostruiscono la macchina del tempo che Thanos e Nebula hanno distrutto, Steve si offre volontario per portare indietro nel tempo le gemme, così come il Mjolnir.