Thor: Love and Thunder, la spiegazione delle scene post credits

Thor: Love and Thunder film recensione

ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND THUNDER

Come è d’abitudine per i Marvel Movies, anche Thor: Love and Thunder ha due scene post credits, la prima che offre un gancio al futuro del franchise, e la seconda che in genere è più un inside joke, un riferimento interno per gli spettatori, e che, in genere, non costituisce nulla di importante per lo svolgimento della trama del MCU.

 

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ad esempio, la prima ci ha presentato la Clea di Charlize Theron e un nuovo viaggio nel Multiverso per Strange, mentre la seconda era quasi un gioco tra Bruce Campbell, Sam Raimi e i fan del regista. Anche nel caso di Thor: Love and Thunder si ripete lo schema.

La prima scena post credits di Thor: Love and Thunder ci riporta da Zeus (Russell Crowe). Nella breve scena vediamo un padre degli dei ferito e umiliato, che commenta con sdegno il comportamento di questo dio norreno che lo ha trattato con molto poco rispetto. Zeus è steso, mentre le sue ancelle si prendono cura di lui e si rivolge a suo figlio parlando di vendetta. Dall’ombra emerge una figura, è Ercole, che si dice pronto a eseguire gli ordini del padre. A interpretarlo è stato chiamato Brett Goldstein che a molti non dirà nulla ma che è ben noto a chi segue la serie Apple Tv+ Ted Lasso. Nello show ideato da Jason Sudeikis, Goldstein interpreta Roy Kent, personaggio molto amato dal pubblico, qui invece è stato chiamato a essere Ercole, scelta che sembra collegarsi con la scena post credits di Eternals in cui abbiamo visto Eros (Harry Styles). Che il futuro del MCU ci porti in un mondo pieno di divinità greche?

La seconda scena post credits di Thor: Love and Thunder invece ci sembra più difficile da decifrare. Vediamo Jane Foster svegliarsi nel Valhalla. Qui è accolta da Heimdall, anche lui morto in battaglia e quindi salito nel Paradiso che attende i guerrieri norreni. La scena potrebbe essere un riferimento alla fine gloriosa di Mighty Thor, ma potrebbe lasciare anche la porta aperta per un futuro ritorno del personaggio nel MCU. Quale sarà la scelta di Kevin Feige e compagnia, dipenderà probabilmente da quello che sarà deciso dal box office di Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

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