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New Girl 4, grande nome come guest star

jessica bielManca molto all’arrivo di New Girl 4, quarto ciclo di episodi della serie di successo targata targata FOX. Ebbene oggi arriva la notizia che un nome molto importante sarà fra le guest star dei prossimo episodi. Si tratta di Jessica Biel interpreterà il personaggio di Kat, una scienziata particolarmente sexy che finirà per competere con Jess, la protagonista dello show interpretata da Zooey Deschanel. 

Inoltre, pare che  il gruppo di Jess si sfiderà per scoprire che riuscirà ad avere fortuna con gli incontri all’ultimo matrimonio della stagione e la situazione diventerà complicata quando Kat e Jess mettono gli occhi sullo stesso ragazzo, facendo di tutto per avere un appuntamento con lui.

New Girl è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2011. Ambientata a Los Angeles, vede protagonista Zooey Deschanel nel ruolo di Jess, una ragazza che, dopo essere andata a vivere assieme a tre ragazzi, fnisce per sconvolgerne le vite coi suoi bizzarri modi di fare.

È trasmessa in prima visione assoluta negli Stati Uniti da Fox a partire dal 20 settembre 2011. In Italia la serie è in onda in prima visione sul canale satellitare Fox dal 25 gennaio 2012, mentre in chiaro ha debuttato su MTV il 25 dicembre 2012.

 
 

New Entry per The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II

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Nessuna della due attrici è stata ancora scritturata ufficialmente, ma la fonte è attendibile.

Deadline annuncia che Maggie Grace (Io vi troverò, Lost) interpreterà la vampira Irina del clan Denali in The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte II; invece il ruolo della piccola Renesmee ci sarà Mackenzie Foy: la giovanissima attrice ha 9 anni ed è stata protagonista di molti spot tv americani e di alcune puntate di serie tv. Senza rivelare nulla della trama possiamo anticipare che la ragazzina avrà un ruolo cruciale nel prossimo film. Forse le sarà affiancata un’altra attrice più piccola, per motivi legati alla sceneggiatura.Ecco le nostre due nuove protagoniste:

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte I e Parte II  sono attualmente in fase di preproduzione, e saranno girati a partire da novembre, tra Baton Rouge (Louisiana) e Vancouver; rimane in forse la possibilità di girare alcune scene in Brasile.

Fonte: badtaste

 
 

New Entry per The Twilight saga: Breaking Dawn

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Nessuna della due attrici è stata ancora scritturata ufficialmente, ma la fonte è attendibile.

 
 

New entry nel cast di Horns con Daniel Radcliffe!

Il cast del Thriller Fantasy Horns – La vendetta del diavolo con protagonista  Daniel Radcliffe si starebbe per arricchire di ben tre nuovi attori.

 
 

New entry nel cast de Lo Hobbit

Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato

Il cast de Lo Hobbit non è ancora completo, o meglio non ERA ancora completo poichè mancava all’appello l’attore che avrebbe dato corpo a Dain Piediferro, ovvero il Re sotto la Montagna, nobile tra i Nani.

 
 

New entry in Pirati?

Johnny Depp

Un’altra novità nel cast di Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides, il quarto episodio della serie fantasy che con questo aggiornamento si conferma formato principalmente sulla trama di Mari Stregati di Tim Powers.

Ian McShane (Deadwood) è infatti in trattative avanzate per interpretare il leggendario pirata Barbanera. Vero nome Edward Teach, Barbanera era un pirata inglese che terrorizzò i mari delle indie occidentali e le coste delle colonie americane nei primi anni del settecento.

Se i rumors saranno confermati, dopo Penelope Cruz ad affiancare Jack Sparrow ci sarà anche MaShane. Possiamo immaginare che Jack Sparrow non sarà l’unico vero protagonista del film come invece si supponeva. Lo ha rivelato lo stesso Depp a Cinematical:

Non ci saranno Keira Knightley o Orlando Bloom nel film, ma non so… Non penso che ci sarà tantissimo Jack Sparrow. In realtà ci sarà un po’… di tutti.

 
 

New Cool: video musicale del singolo tratto dalla serie Grease: L’ascesa delle Pink Ladies

Grease: L'ascesa delle Pink Ladies
Foto : Eduardo Araquel/Paramount+

Paramount+ ha pubblicato il video musicale ufficiale del singolo “New Cool” tratto dalla nuova serie originale di prossima uscita Grease: L’ascesa delle Pink Ladies. Dopo la première negli Stati Uniti e in Canada, la serie sarà presentata in anteprima con due episodi il 7 aprile in Italia, oltre che nel Regno Unito, in Australia, America Latina, Germania, Svizzera, Austria e Francia, e successivamente in Corea del Sud. Dopo la prima, i nuovi episodi della stagione saranno disponibili per lo streaming ogni venerdì.

“New Cool”, che presenta il personaggio di Cynthia, interpretato da Ari Notartomaso e i T-Birds, è la prima canzone originale della serie ad essere pubblicata e sarà presente nel primo episodio del 7 aprile. “New cool” è una delle 30 canzoni originali presenti nella prima stagione di GREASE: RISE OF THE PINK LADIES, con il produttore musicale esecutivo e cantautore nominato ai GRAMMY Award Justin Tranter al timone. Come visto nel video musicale “New Cool”, ogni canzone della serie sarà accompagnata da un numero di ballo coreografato, guidato dal coreografo Jamal Sims.

I dettagli sull’uscita della colonna sonora completa di GREASE: RISE OF THE PINK LADIES della Capitol Records saranno annunciati in un secondo momento.

Grease: Rise of the Pink Ladies vede protagonisti Marisa Davila nei panni di Jane, Cheyenne Isabel Wells nei panni di Olivia, Ari Notartomaso nei panni di Cynthia, Tricia Fukuhara nei panni di Nancy, Shanel Bailey nei panni di Hazel, Madison Thompson nei panni di Susan, Johnathan Nieves nei panni di Richie, Jason Schmidt nei panni di Buddy, Maxwell Whittington-Cooper nei panni di Wally e Jackie Hoffman nei panni dell’Ass. Preside McGee. La serie musicale si svolge quattro anni prima dell’originale “Grease”.

Da Paramount Television Studios, Grease: Rise of the Pink Ladies è scritto da Annabel Oakes (“Agraphical”, “Minx”), che è anche produttrice esecutiva, showrunner e ha diretto uno degli episodi sucessivi al pilot. Alethea Jones (“Made for Love”, “Dollface”, “Evil”) ha diretto il pilot e altri due episodi e ne è la produttrice esecutiva. Marty Bowen e Wyck Godfrey sono i produttori esecutivi di Temple Hill.  Tra i produttori esecutivi anche Adam Fishbach oltre a Erik Feig e Samie Kim Falvey, tramite PICTURESTART. La serie è prodotta inoltre da Grace Gilroy. La coreografia è di Jamal Sims, mentre la musica è del candidato ai GRAMMY Awards e produttore musicale esecutivo Justin Tranter.

 
 

New Babylon: il fantasy originale ha trovato un regista

New BabylonSarà Patrick Tatopoulos a dirigere il progetto fantasy originale New Babylon. A confermarlo è stato il sito Deadline che aggiunge che Patrick Tatopoulos, per molti anni scenografo prima di debuttare alla regia nel 2009 con  Underworld: Rise of the Lycans, dirigerà la pellicola su uno script scritto da  David LoPresti e basato su un soggetto originale di  Joshua Wassung.

New Babylon, racconta di un futuristico Medio Oriente, dove la guerra tra angeli e demoni è culminata nella costruzione di una nuova Torre di Babele.

LEGGI ANCHE: Maleficent: nuovi concept art del film con Angelina Jolie

Un altro scenografo Robert Stromberg, che farà il suo debutto alla regia con l’atteso Maleficient, sarà il produttore esecutivo del film al fianco di Chris Edwards, che produrrà con la sua Hydra. Tra i produttori anche  Nathan Santell e Joel Newton.

Fonte: Deadline 

 
 

New Amsterdam, la spiegazione del finale di serie con Ryan Eggold

New Amsterdam

Gli spettatori non hanno certo l’imbarazzo della scelta quando si tratta di serie televisive ambientate in ospedale, ma New Amsterdam è ormai da tempo una delle preferite dai fan. La serie segue le vicende del dottor Max Goodwin (Ryan Eggold), direttore sanitario di uno degli ospedali più antichi del Paese, e le innumerevoli vicissitudini professionali e personali che accompagnano il suo lavoro. Nota per le sue relazioni romantiche e il suo cuore familiare, la cancellazione dello show è stata una sorpresa non solo per i fan, ma anche per i creatori. Con una reputazione così forte tra i fan, la quinta stagione è l’occasione per i personaggi di ottenere il finale che meritano.

Le trame della quinta stagione di New Amsterdam hanno già entusiasmato i fan e, per la maggior parte, il piano di puntare in grande o rinunciare sta producendo risultati soddisfacenti. Con il finale di stagione che offre ai fan molte risposte su cosa succederà a Max, Luna e al resto dello staff di New Amsterdam, c’è ancora molto spazio per interpretare dove potrebbe portarli il futuro. Anche se la serie giunge al termine, almeno per ora, non c’è motivo di pensare che non rivedremo mai più i nostri personaggi preferiti. Ecco cosa c’è da sapere sul finale della quinta stagione di “New Amsterdam”. Attenzione: spoiler in arrivo.

Il finale è vago per un motivo

Sebbene i fan abbiano iniziato la quinta stagione sapendo che “New Amsterdam” sarebbe terminato presto, la storia è rimasta aperta. Sebbene il percorso di ciascuno dei nostri personaggi principali sia stato concluso in modo ordinato con risposte definitive, c’è abbastanza margine di manovra per interpretare ciò che potrebbe accadere in futuro. L’esempio più chiaro è Max, che sta per intraprendere una nuova avventura dopo aver ricevuto una nuova offerta di lavoro. Il produttore esecutivo David Schulner e il regista Peter Horton affermano che la vaghezza è fondamentale per ciò che volevano dire sulle relazioni di Max con sua figlia ed Elizabeth.

Parlando con TV Line, Horton ha spiegato: “Amiamo molto l’ambiguità e volevamo lasciare un po’ in sospeso la questione del suo rapporto con [Elizabeth] Wilder. Con [Max] che le dà le chiavi del New Amsterdam, è chiaro che in questo momento non stanno insieme. Lui sta partendo per Ginevra con sua figlia. Sono ancora innamorati, ma il futuro è ambiguo e volevamo lasciare questo tono”. Questa decisione non solo dà ai fan molti spunti di speculazione, ma non fornendo una risposta chiara apre la serie a potenziali reboot e spin-off.

Max ha gatti più grossi da pelare

ryan eggod New Amsterdam

Essendo il personaggio più centrale del finale della quinta stagione, l’azione di “New Amsterdam” ruota attorno alle decisioni personali di Max. Non solo Max lascia l’ospedale per lavorare per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma l’episodio finale riguarda il suo futuro romantico con Elizabeth Wilder. Con l’episodio strutturato in modo da seguire il suo ultimo giorno in ospedale, non è un segreto che i fan si stiano preparando all’addio sin dall’inizio della stagione. Dopo il dramma della quarta stagione con la dottoressa Helen Sharpe, il fatto che la quinta stagione di Max lo prepari a cambiare completamente vita ha perfettamente senso. La sorpresa più grande sarà probabilmente vedere Max giocare con due donne diverse in un modo nuovo: questa volta, la sua fiamma della quinta stagione contro sua figlia.

Come vediamo nel corso dell’episodio, alla fine è sua figlia Luna ad avere la meglio. È un punto di svolta per l’evoluzione del personaggio di Max, che riconosce che costruire una buona relazione a lungo termine con Luna deve venire prima di qualsiasi altra cosa. Anche se alcuni fan hanno definito il suo comportamento passato fastidioso e irrealistico, questo nuovo senso di stabilità è forse la direzione migliore per mandare Max per la sua strada. Allo stesso tempo, il finale incompiuto tra lui ed Elizabeth lascia spazio a un potenziale ritorno, anche se la fine della loro relazione mostra un senso di crescita e maturità.

Il futuro di Luna viene rivelato

Freema Agyeman New Amsterdam

Mentre la maggior parte delle stagioni di “New Amsterdam” seguono una linea temporale lineare nel presente, il finale della quinta stagione decide di fare le cose in modo diverso. Alternando il presente e un futuro non troppo lontano, l’episodio offre agli spettatori alcuni scorci di una donna sconosciuta, anche se il suo nome non viene mai menzionato nella conversazione. Alla fine dell’episodio, viene rivelato il suo legame con il resto della trama: la donna è Luna nel futuro, tornata in ospedale per prendere il posto di suo padre. È un finale che alcuni fan non si aspettavano, che amplia l’universo di “New Amsterdam” in un modo che potrebbe portare a infinite possibilità. Nello spirito dei nuovi inizi, non è troppo azzardato pensare che questa trama potrebbe avere lo stesso impatto che “Private Practice” ha avuto su “Grey’s Anatomy”, portando un personaggio particolare in una direzione completamente nuova.

Il finale della quinta stagione è incentrato sul ritorno alle origini. Il discorso commovente di Luna nell’auditorium su Max ricorda quello della prima stagione, in cui lui citava la famiglia e la sorella come motivi per cui voleva diventare direttore medico. Anche se il rapporto di Luna con il padre è stato analizzato e criticato, il finale dell’episodio è un modo bellissimo per sottolineare che, nonostante i drammi, la famiglia viene sempre al primo posto.

C’è speranza per Sharpwin?

Mentre Max rafforza il suo rapporto con Luna, molto resta in sospeso per la vita sentimentale di Max. Sebbene Elizabeth sia stata la pupilla di Max per gran parte della quinta stagione, il finale di “New Amsterdam” porta la loro relazione appena sbocciata a una fine improvvisa. Max ammette il suo amore per Elizabeth, ma tecnicamente lascia la serie da single. Tenendo questo a mente, è possibile che la sua ex fiamma, la dottoressa Helen Sharpe, possa tornare in qualche modo. Infatti, fa un cameo nell’ultima stagione, apparendo su uno schermo televisivo in sottofondo per rappresentare la lotta del servizio sanitario nazionale contro il cancro.

Dato che i fan hanno tifato per “Sharpwin” per gran parte della serie, avrebbe senso che la coppia tornasse se “New Amsterdam” dovesse mai tornare sui nostri schermi. Mentre alcuni hanno considerato l’uscita di Helen dalla serie come una cosa positiva, altri si aggrappano a ciò che la relazione potrebbe significare e a come si è evoluta nel tempo. Se consideriamo come si conclude “New Amsterdam”, non c’è motivo di pensare che la relazione tra Sharpwin non possa essere ricucita. Chi può dire che il nuovo lavoro di Max non lo riporterà direttamente da Helen?

Elizabeth è lasciata in balia di se stessa

Sebbene il futuro sembri essere già deciso per Max, lo stesso non si può dire per Elizabeth. Ora che ha rifiutato l’opportunità di dirigere un ospedale gestito da medici non udenti, tutto ciò che resta da fare a Elizabeth è essere respinta dall’uomo per cui prova dei sentimenti. A parte rivelare una determinazione professionale alimentata dall’esperienza infantile di essersi sentita dire che non avrebbe potuto realizzare ciò che desiderava, non succede molto altro per Elizabeth.

Alcuni fan pensano che il finale di stagione sia stato affrettato e che ci sarebbe stato sicuramente più spazio per sviluppare il percorso di Elizabeth.

Essendo una donna di successo, è un peccato che sia considerata degna di apparire sullo schermo solo quando è coinvolta con Max. Anche se il suo futuro da sola non viene particolarmente esplorato, il finale di stagione fa luce sul suo potenziale ruolo nella vita di Max. Le teorie dei fan includono l’idea che Max non potrà mai stare lontano dall’ospedale, il che significa che il suo percorso è destinato a incrociare nuovamente quello di Elizabeth, indipendentemente dal fatto che tornino insieme o meno. Altri spettatori credono che Elizabeth sia la matrigna non ufficiale di Luna, il che significa che i legami familiari potrebbero essere più forti di quanto pensiamo.

Il romanticismo è nel futuro di Floyd

Mentre Max è decisamente sfortunato in amore, il finale della quinta stagione di “New Amsterdam” dimostra che Floyd è tutto il contrario. È un momento di consapevolezza per lui, sia nella vita personale che in quella professionale. Nel lavoro, Floyd capisce finalmente che la sua ispirazione per fare ciò che fa deriva dal bisogno di unire le persone. Questo si riflette nella sua vita sentimentale: professa il suo amore per la fidanzata Gabrielle nel tentativo di convincerla a rimanere a New York. Per coronare il tutto, Floyd riesce a salvare un ultimo paziente prima dei titoli di coda, confermando forse di essere il medico migliore per restare in ospedale.

Se alcuni fan erano preoccupati che Floyd fosse noioso nelle stagioni precedenti, non si può dire lo stesso del suo finale. Dopo aver dovuto affrontare la malattia di sua madre e una rottura sentimentale nella terza stagione, sembra giusto che il viaggio di Floyd in “New Amsterdam” si concluda con l’amore, la speranza e la felicità che merita. È anche destinato a diventare il medico capo indiscusso dell’ospedale, dopo aver messo in discussione l’integrità di Max in numerose occasioni.

Iggy e Martin mantengono il riserbo

Molte relazioni sono nate e finite nel corso di “New Amsterdam”, ma forse nessuna è stata più dolorosa di quella tra Iggy e Martin. Sebbene molti fan adorino la coppia, le tendenze narcisistiche e il comportamento predatorio di Iggy hanno spesso causato controversie. Per quanto riguarda Martin, alcuni spettatori ritengono che potrebbe trovare di meglio, ma il finale della quinta stagione mostra la coppia impegnata a ricostruire il proprio amore. Dopo essersi concessi un appuntamento per ritrovarsi, i due finalmente si risposano in una chiesa tranquilla e senza pretese.

Sebbene alcuni spettatori più attenti abbiano notato alcune piccole discrepanze, la scena contribuisce in qualche modo a proiettare il futuro di Iggy e Martin. Il tempo è completamente flessibile durante l’episodio, il che indica che il loro matrimonio deve aver avuto luogo qualche tempo dopo, piuttosto che immediatamente dopo, il loro appuntamento. La decisione di ricongiungere i due alimenta anche il pensiero positivo di David Schulner e Peter Horton. “La speranza è di per sé un potere, e quel testimone continuerà a essere passato e la speranza continuerà”, ha detto Horton a TV Line.

Vanessa e Lauren si ritrovano

Sebbene Lauren abbia avuto un ruolo importante nel viaggio di “New Amsterdam”, nel finale della quinta stagione passa in secondo piano. Con la trama dell’aborto affrontata in precedenza nella serie, si potrebbe dire che i momenti finali non rendono giustizia al percorso personale di Lauren, né al suo rapporto con Max.

Almeno i fan possono vederla riunirsi con sua sorella Vanessa mentre vende il suo appartamento. Con l’intenzione di ristrutturare la sua casa, il finale potrebbe essere interpretato come una rottura netta di Lauren con il passato di droga da cui ha cercato con tutte le sue forze di uscire.

Con il personaggio di Vanessa che appare solo nella quinta stagione, il rapporto tra le due donne è indicativo di quanto Lauren sia cresciuta. L’episodio finale serve a fornire le storie delle origini di tutti i personaggi attivi in “New Amsterdam”, quindi l’idea che Lauren possa avere un rapporto sano con un membro della sua famiglia compensa il trauma infantile che Iggy ha vissuto nella prima stagione. Dopo aver sofferto la riabilitazione e un brutto incidente in ambulanza, una fine lenta e sottile del viaggio di Lauren potrebbe essere esattamente la pace mentale che il suo personaggio merita.

I figli del creatore sono stati coinvolti

Sebbene la famiglia sia al centro del finale della quinta stagione di “New Amsterdam”, è dietro le quinte che questo modo di pensare ha il maggiore impatto. La rivelazione che Luna è la misteriosa adulta che è stata inserita nella trama è un colpo di scena che gli spettatori non si aspettavano. In un certo senso, nemmeno i creatori se lo aspettavano. Dato che i legami tra padre e figlia sono così forti in questo episodio, è soddisfacente e appropriato sapere che i momenti finali sono nati da una conversazione fugace al tavolo della colazione.

Parlando con NBC Insider, David Schulner spiega che sua figlia di 11 anni è stata l’ispirazione dietro al cambiamento. “Ho detto: ‘Ok, figlia di 11 anni. Lascia scrivere a me“, scherza. ”Mangia i tuoi cereali”. E io l’ho completamente ignorata. Poi, una settimana dopo, Laura Valdivia, una delle nostre sceneggiatrici, mi ha proposto lo stesso finale. E allora ho detto: ‘Oh, ok, ti ascolterò perché ti pago per trovare idee’. E poi, una settimana dopo, [la sceneggiatrice] Erika Green ed io eravamo sedute sul set e lei mi ha detto: ‘Dammi pure della pazza, ma che ne diresti se Luna tornasse come direttore medico nel finale?’. Quindi, in poco più di tre settimane, c’era qualcosa nell’aria che puntava proprio in quella direzione”.

Tutti hanno il loro momento di chiusura

Quando si tratta del finale di una serie TV, di solito ci sono molti nodi da sciogliere. Fortunatamente per i fan di “New Amsterdam”, i creatori hanno lavorato duramente per realizzare un finale soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Max ha davanti a sé sua figlia e il suo futuro professionale, Floyd sta vivendo l’amore, Iggy e Martin sono tornati in carreggiata e Luna è destinata a seguire le orme di suo padre. Tutti questi personaggi chiave ottengono finalmente ciò di cui non sapevano di aver bisogno nella prima stagione, rendendo molto più facile da digerire un addio definitivo.

Allo stesso tempo, ci sono abbastanza casi di curioso dubbio da mantenere vive le speranze dei fan. Parlando con EW, Peter Horton ha detto che lasciare qualche elemento di mistero serve alla curiosità dello spettatore. “Una volta uno sceneggiatore mi ha spiegato che c’è una differenza tra confusione e ambiguità”, ha ricordato. “Nella narrazione non si vuole creare confusione, ma ambiguità. Volevamo lasciare il pubblico con un interrogativo, in modo che potesse partecipare. Se diciamo loro cosa succede, non possono immaginarlo e prendere la direzione che vogliono. Volevamo dare loro questa libertà”.
L’intervento finale rivela un volto familiare

I fan di lunga data di “New Amsterdam” avranno notato che la dottoressa Helen Sharpe non è stata l’unica faccia familiare ad apparire nel finale della quinta stagione. Anche se era stato silenziosamente eliminato dopo la sua rottura con Helen nella terza stagione, il dottor Cassian Shin ha riservato un’ultima piacevole sorpresa, riapparendo per l’ultimo intervento in “New Amsterdam”.

Nello spirito di creare un finale soddisfacente, non sorprende che i creatori abbiano scelto di affrontare una questione che gli spettatori si sono chiesti, in particolare, dove fossero finiti Cassian e il suo interprete, il volto noto della televisione Daniel Dae Kim. Tuttavia, parlando con TV Line, David Schulner ha rivelato che le domande scottanti dei fan non avevano nulla a che fare con il ritorno di Kim. “Uno dei motivi per cui abbiamo deciso di dedicare il finale a questa storia medica è stato perché ci ha dato l’opportunità di riportare tutti i personaggi che abbiamo amato in questi cinque anni. Quindi, se avete operato al New Amsterdam, abbiamo fatto del nostro meglio per farvi partecipare al finale, all’ultima operazione”.

Potrebbe esserci una futura stagione di New Amsterdam o uno spin-off?

Dopo la pausa di metà stagione durante la quarta stagione e l’annuncio ufficiale della cancellazione nel marzo 2022, al momento non ci sono piani per riportare in vita “New Amsterdam”. Tuttavia, con il finale della quinta stagione lasciato così com’è, non si può escludere la possibilità di un reboot o di uno spin-off.

Non sorprende che ci siano molti fan che sarebbero interessati a uno spin-off di “New Amsterdam”, ma alcuni preferirebbero un rilancio incentrato su determinati personaggi. Con il finale della quinta stagione che vede una Luna ormai adulta pronta a prendere il centro della scena, forse scoprire come sarà l’ospedale sotto la sua guida è il modo più probabile per far continuare il programma.

Allo stesso tempo, anche la storia di Max potrebbe essere approfondita. Sebbene il suo lavoro con l’Organizzazione Mondiale della Sanità rimanga piuttosto vago, il suo nuovo ruolo potrebbe dare spazio a molti drammi medici. Allo stesso modo, il nuovo inizio di Lauren potrebbe essere collegato a questo, insieme alla carriera di Elizabeth e alla nuova vita di Iggy e Martin. Anche Helen potrebbe avere un suo ramo separato dell’universo di “New Amsterdam”, approfondendo il suo lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale.

 
 

Neville Paciock si spoglia e la Rowling la prende male

Neville Paciock Harry Potter

Tutti i veri fan di Harry Potter sanno che, nonostante si sia un po’ allontanato dal grande schermo, Matthew Lewis, l’imbranato e cicciottello Neville Paciock, è uno dei componenti del cast della saga che è “cresciuto meglio”, insieme a Emma Watson, s’intende.

Il giovane attore ha posato in biancheria intima per Attitude e ovviamente le fan hanno scatenato i loro ormoni, ma qualcuno non l’ha presa troppo bene! Zia Rowling, l’autrice dei libri di Harry Potter e per estensione anche un po’ zia dei giovani attori che hanno portato sullo schermo i suoi personaggi, ha commentato su Twitter le foto della rivista:

Rowling 1
Non così brutto come vedere Dan in Equus, ma quasi. Avvertimi la prossima volta, per amore del cielo.

Immediata la risposta, con la replica della Rowling a seguito, da parte di Matthew Lewis:

Rowling 2
-Che situazione strana, Scusa Jo… -Ti supporterò sempre, qualunque cosa tu decida di fare, Matthew. Ora vai a metterti qualcosa addosso.

Ma quali sono le immagini incriminate? Eccole di seguito!

Matthew Lewis

 
 

Nevermind, la recensione del film Eros Puglielli

Nevermind

Dopo essere stato malamente investito da un carroattrezzi, un uomo si rianima sfidando ogni logica e, ai limiti dell’inverosimile, si trascina sull’asfalto per cercare di recuperare il bignè che è volato a poca distanza da lui dopo l’incidente.  È questa una delle tante, bizzarre, immagini che restano impresse dopo la visione del film Nevermind, diretto da Eros Puglielli e presentato alla scorsa edizione di Alice nella Città, durante la Festa del Cinema di Roma. In sala dal 1 agosto, la pellicola è composta da cinque episodi in cui persone comuni sono costrette a subire situazioni ed eventi estremamente singolari e paradossali. Tra i protagonisti dell’opera si ritrovano Andrea Sartoretti, Paolo Sassanelli, Giulia Michelini e Massimo Poggio.

Nevermind segue così la vita di cinque differenti protagonisti, ognuno coinvolto in situazioni paradossali eppure non implausibili. Da un avvocato con un’abitudine molto particolare ad una babysitter alle prese con un nuovo inquietante lavoro; da un vecchio amico d’infanzia dal torbido presente ad un cuoco con un’ossessione che non gli dà tregua, fino ad uno psicologo perseguitato da un carroattrezzi. Situazioni folli e ai confini della realtà, collegate tra loro attraverso personaggi in comune.

Dopo un breve preludio, che sembra dettare già il tono dell’opera, il film si apre con un episodio decisamente grottesco, dove il regista calca la mano su una serie di sottolineature che hanno come fine non solo quello di presentare i personaggi protagonisti, ma anche di provocare una reazione di fastidio nello spettatore, che si ritrova così a vivere un malessere dato da una vicenda tanto scomoda perché particolarmente plausibile. Ed è su questa idea che si costruiscono anche i successivi episodi, sull’idea che per quanto assurdo ciò che vediamo potrebbe trovare un corrispettivo nella realtà che viviamo. Eccezion fatta, forse, per l’episodio che conclude il film.

Nevermind

Con Andrea Sartoretti nel ruolo di un cuoco alle prese con un problema apparentemente insormontabile, l’episodio conclusivo è, probabilmente, anche il più affascinante del gruppo. Dai toni grotteschi, sino a questo momento vigenti sull’intero film, si arriva ad una narrazione che sfiora il fantasy, con un climax che porta a compimento l’intero scopo del film: affrontare in chiave umoristica e cinica i desideri oscuri, scomodi e inconfessabili che si annidano in ognuno di noi e nel nostro quotidiano.

Nonostante i bizzarri eventi dei vari episodi, i quali riescono a proporre alcune idee affascinanti, ciò che penalizza Nevermind è la mancanza di un più approfondito studio della messa in scena. Puglielli sembra voler giocare con il genere senza però realmente entrarvi dentro, non dotando il film di alcune scelte stilistiche, dalla fotografia alla scenografia, che avrebbero invece potuto caratterizzare ulteriormente gli episodi e le loro storie. A dar vita al grottesco è dunque quasi unicamente la sceneggiatura, scritta insieme a Giulia Gianni, Antonio Muoio e Francesca Sambataro, e alcune precise inquadrature. Inquadrature che però, come si diceva, accennano al genere senza realmente abbracciarlo.

Si resta dunque storditi da alcune immagini, e altre ancora potranno rimanere impresse nella mente, ma si avverte anche la sensazione di alcune mancanze che, qualora fossero state colmate, avrebbero potuto rendere Nevermind il piccolo cult che vorrebbe essere. Per quanto si rida o si provi un ricercato fastidio, il film non riesce così a compiere uno scarto decisivo, affermandosi come poco più di un buon prodotto di cinico intrattenimento.

 
 

Nevermind, la conferenza stampa del film di Eros Puglielli

Nevermind

Dopo essere stato presentato nella sezione Alice nella città della Festa del Cinema di Roma, si appresta a fare il suo debutto in sala dal 1 agosto il nuovo film di Eros Puglielli, dal titolo Nevermind (strano, ma vero). Il film segue le vite di cinque persone stravolte da situazioni sconvolgenti e paradossali. Un film ad episodi, collegati tra loro attraverso la presenza di personaggi in comune, dove i personaggi si trovano ad affrontare eventi difficili da decodificare, in cui lo spettatore potrà ritrovare i lati oscuri, scomodi e inconfessabili che si annidano nel quotidiano.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti il regista con tre dei protagonisti, Andrea Sartoretti, Gualtiero Burzi e Paolo Sassanelli. Alberto Crespi, moderatore della conferenza, rivolge la prima domanda a Puglielli, chiedendogli di illustrare la genesi dell’opera.

“Fare un film ad episodi è complicato. – esclama Puglielli – il luogo comune è che al cinema non vadano bene, mentre spesso questa credenza viene poi smentita. Ciò che scoraggia nella realizzazione è sicuramente il trovare la quadratura di una storia corale a livello drammaturgico. È fondamentale dare armonia ai vari segmenti. Ho deciso di non farmi scoraggiare e di non rinunciare a questa possibilità, guardando anche ad un modello come Luis Buñuel che nei suoi film corali era solito ancorarsi ad uno dei personaggi secondari, rendendolo poi protagonista dell’episodio successivo.”

“Una volta scritta la storia avevamo bisogno di un titolo. – continua Puglielli – Quello originale era “può succedere”, ma proprio in quei mesi una serie di film o serie hanno sfoggiato titoli simili, e così abbiamo deciso di cambiarlo. Nevermind è ancora più azzeccato, sembra la risposta al quesito del film. È un po’ una chiave di lettura, un suggerimento o un approccio da adottare nei confronti di episodi come quelli nel film, che possono riproporsi anche nella vita. E questo titolo ci sta portando anche molta fortuna, è diventato un po’ come un passe-partout che ci ha permesso di portare con successo il film anche in numerosi festival esteri.”

Chiamato a parlare della sua esperienza sul set, Sartoretti ricorda che “quando Eros mi parlò del mio episodio fu molto tecnico. Non mi diede indicazioni riguardo le emozioni o il mood, ma parlò davvero per immagini, di come aveva pensato le varie inquadrature, degli obiettivi che avrebbe usato. Capii ben presto che dovevo ricercare l’emotività del personaggio e dell’episodio in quelle indicazioni tecniche. Era attraverso la messa in scena che lui puntava a farle trasparire.”

“A me ha permesso di fare cose mai fatte prima. – afferma invece Burziho avuto una libertà creativa incredibile. Potevo sperimentare, giocare, azzardare. E per il mio personaggio Eros ha sempre dimostrato non solo una visione tecnica, ma anche molta empatia.”

Gli effetti speciali sono un elemento fondamentale del film, a cui il regista si è dedicato molto per ottenere il risultato sperato. “E’ stato complicato, ma siamo riusciti ad utilizzarli in vari modi, – spiega Puglielli – Li abbiamo usati per adattare lo location o ancora per intervenire nella narrazione. L’uomo invisibile presente nell’episodio con Sartoretti, ad esempio, è stato realizzato grazie ad una tuta verde indossata dall’attore. In America queste pratiche sono all’ordine del giorno, qui abbiamo dovuto lavorare molto per ricostruire determinati dettagli. Ciò è stato possibile grazie all’impegno di un talentuoso team di esperti. C’è dietro tanta passione, e spero che tutto ciò possa essere replicato. Abbiamo fatto fuochi d’artificio con dei fiammiferi.”

“Il film vuole proporre una visione della realtà. – conclude Puglielli – La realtà è il filo conduttore, che poi evolve in modi inaspettati, ma non poi così assurdi. Ogni personaggio cerca di risolvere il proprio groviglio di problemi, e si rimanda ad una condizione umana universale. La realtà offre davvero tanti spunti inaspettati, e penso che un format di questo tipo possa funzionare anche in tv. Non è un film criptico, anzi è molto esplicito, catartico nelle sue risoluzioni.”

 
 

Neverland: Gavin O’Connor per le origini di Peter Pan

Sarà il regista di Warrior Gavin O’ Connor a dirigere Neverland, prequel alle avventure di Peter Pan sull’Isola che non c’è che racconterà la storia dell’eterno bambino e di Capitan Uncino prima di diventare nemici.

Il progetto era già stato avviato in passato e poi messo da parte col titolo di Peter Pan Begins, ma le trattative avviate dalla Sony per acquisirlo stavolta fanno ben sperare. Poco o nulla si sa ancora di trama e cast, salvo la presenza di Channing Tatum in uno dei ruoli principali.

 
 

Neverland La vera storia di Peter Pan

Ritorna un classico per la gioia di grandi e piccini, infatti è una nuova rivisitazione della storia di Peter Pan di Matthew Barry, Neverland La vera storia di Peter Pan, il film che vi segnaliamo oggi. Neverland La vera storia di Peter Pan è in programmazione su Italia 1 alle 21:05. Nel cast del film anche attori del calibro di Rhys Ifans, Anna Friel e Bob Hopkins.

Neverland – La vera storia di Peter Pan è una miniserie televisiva in 2 episodi prodotta nel 2011 da Parallel Films e Sky Movies Production, prequel e reinterpretazione della storia di Peter Pan. La prima messa in onda è avvenuta negli Stati Uniti d’America il 4 e 5 dicembre 2011 su Syfy, il 9 e 16 dicembre è andata in onda nel Regno Unito su Sky Movies, mentre in Italia su Sky Uno il 28 dicembre 2011 e il 4 gennaio 2012. La prima visione in chiaro è andata in onda su Italia 1 il 3 e 4 gennaio 2013.

Curiosità:

  • Le riprese si sono svolte in Irlanda, a Dublino e Swords, e a Genova sul galeone Neptune.
  • Bob Hoskins interpreta nuovamente il personaggio di Spugna dopo Hook – Capitan Uncino, film del 1991 diretto da Steven Spielberg. Lo stessoGiorgio Lopez, che doppia Spugna nella versione italiana, lo aveva già doppiato nel film del 2003

Trama: La storia inizia nel cosmo, dove si segue il volo di 2 meteore fino ad un pianeta. Poi la scena passa ad un bosco dal quale si affaccia una piccola e strana creatura argentata ed alata, con il viso di donna. Questa creatura guarda davanti a sé, dove, un uomo incappucciato, si trova su di una roccia, mentre le meteore stanno per colpirlo. Lei vola fino a lui, ma non si vede cosa succede se non che le meteore cadono nel punto dove si trovava l’incappucciato. La scena si sposta nel Mar dei Caraibi, dove un vascello di pirati sta compiendo un arrembaggio verso una nave spagnola. Quando l’arrembaggio si conclude si vede una piratessa, che sembra essere il capitano del vascello, aprire uno scrigno che sembrerebbe contenere il bottino di guerra. Quando la donna lo apre, tuttavia, al suo interno trova soltanto una sfera di cristallo dentro cui si vede dapprima un bosco incantato e di seguito la creatura alata. Elizabeth Bonny, capitano della nave pirata, pensando che la sfera sia diabolica tenta di distruggerla sparandole, ma, non appena la pallottola colpisce la sfera, si verifica un’esplosione che fa svanire la nave, mentre la scialuppa di spagnoli sopravvissuti all’arrembaggio, ancora lì vicino, recupera la sfera, intatta. La scena cambia nuovamente, spostandosi a Londra e mostrandoci una banda di ragazzi, dediti a piccoli furti e guidati da uno di loro, chiamato Peter. La banda i ragazzi sono al servizio di uno spadaccino detto “Jimmy”. Ladro professionista, un giorno Jimmy incarica i ragazzi di derubare un negozio d’antichità. Sebbene all’inizio sia il solo Peter ad essere d’accordo con il progetto, questi riesce in breve a convincere anche gli altri e così, quando Jimmy comunica a Peter di aver cambiato idea e di ritenere il furto troppo pericoloso per loro, il ragazzo decide di agire comunque. Una volta entrato nel negozio, dopo un acceso confronto con Jimmy che gli rimprovera la sua avventatezza, all’interno della cassaforte trova una scrigno che, una volta aperto, rivela la sfera già vista in precedenza.

 
 

Neverland – Un sogno per la vita: trama e cast del film con Johnny Depp

Neverland film

La storia di Peter Pan è nota a grandi e piccoli, ma probabilmente meno si sa del suo scrittore, James Matthew Barrie. Vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima del Novecento egli ha trovato nuova popolarità al cinema grazie al film biografico a lui dedicato e intitolato Neverland – Un sogno per la vita, diretto da Marc Forster (Ritorno al Bosco del 100 Acri). Il film narra infatti in maniera piuttosto fedele quella che è la vita dello scrittore al momento dell’ideazione del celebre personaggio di fantasia nonché della celebre Isola che non c’è, in inglese chiamata appunto Neverland.

Il film è basato sull’opera teatrale The Man Who Was Peter Pan, scritta nel 1988 da Allan Knee. Composto da un cast di celebri interpreti, il film è stato presentato Fuori Concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2004. Qui è stato accolto in maniera particolarmente positiva dalla critica, che lo ha definito un gioioso e magico racconto su una delle più celebri storie della letteratura. Spinto da tali pareri, come anche dai nomi legati al film, al momento della sua uscita al cinema il titolo si è rivelato anche un buon successo di box office. A fronte di un budget di 25 milioni di dollari, questo ne ha infatti incassati globalmente circa 118.

Neverland – Un sogno per la vita è poi stato anche uno dei principali protagonisti durante la stagione dei premi. Il film guadagnò infatti ben 11 nomination ai Bafta Awards e 5 ai Golden Globe. Ai prestigiosi premi Oscar si presentò poi con 7 candidature, tra cui quella per il miglior film, il miglior attore protagonista e la miglior sceneggiatura non originale. Vinse però soltanto come miglior colonna sonora, composta dal polacco Jan Andrzej Paweł Kaczmarek. Prima di una visione del titolo in streaming o in TV, proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire i principali dettagli sulla trama e il cast di attori presenti nel film.

Neverland – Un sogno per la vita: la trama del film

Nei primi del Novecento James Matthew Barrie è uno stimato autore teatrale. Nonostante i suoi lavori trovino spesso l’approvazione del pubblico, egli continua a sentire in essi la mancanza di quel qualcosa che potrebbe permettergli di ottenere un successo ancor più ampio. Mentre egli è alla ricerca di un perfezionamento delle sue storie, è costretto a dover buttar giù sempre più copioni, richiesti a gran voce dal produttore dei suoi spettacoli, Charles Frohman, disperato per gli incassi non eccellenti. Per Barrie tutto cambia nel momento in cui, intento a scrivere su di una panchina, si imbatte in Sylvia Llewlyn Davies e i suoi quattro figli. In questi ultimi, lo scrittore trova una preziosa fonte di ispirazione, avvertendo in sé la nascita di una storia dal grande potenziale.

James inizia così a trascorrere sempre più tempo con i bambini, impegnandosi nel trovare per loro degli intrattenimenti con cui possano divertirsi. In particolare, egli stringe un rapporto speciale con Peter, il più taciturno dei quattro. Questi è poco incline al sorriso, rimasto profondamente turbato dalla scomparsa del padre. Per aiutarlo ad esprimere le sue paure, James lo invoglia alla scrittura. Sarà però proprio Peter a dare origine a quello che diventerà il personaggio noto come Peter Pan. Mentre si cimenta nella stesura della sua nuova promettente opera, James deve però fare i conti con la malattia di Sylvia, affetta da tubercolosi. Capirà allora di avere una grande responsabilità nei confronti di quella famiglia e in particolare nei confronti dei bambini.

Neverland attori

 

Neverland – Un sogno per la vita: il cast del film

Per garantire un buon successo al film, i produttori si sono assicurati di poter aver in questo alcuni tra i maggiori attori di quel momento. Nel ruolo di James Matthew Berrie è così possibile ritrovare Johnny Depp, che grazie a questo film ottenne la sua seconda nomination al premio Oscar. Per la sua interpretazione, egli si documentò molto sulla vita e le opere dello scrittore, cercando attraverso tali fonti di ricostruire il suo personaggio. Per lui fu inoltre importante sviluppare un ottimo rapporto con i giovani interpreti dei bambini. Ciò avrebbe permesso loro di risultare ancor più realistici nell’interazione tra i loro personaggi. In particolare, Depp rimase particolarmente colpito da Freddie Highmore, che ricopre qui il ruolo di Peter.

Questi divenne noto proprio grazie a tale film. Una delle prime scene da lui girate, inoltre, fu proprio una delle più intense del personaggio, dove scoppia a piangere e distrugge una casa per le bambole. La sua interpretazione di tale momento gli fece guadagnare le attenzioni e il rispetto di tutti gli altri membri del cast. Nel film è poi presente la premio Oscar Kate Winslet nel ruolo di Sylvia Llewelyn Davies, la madre dei ragazzi. Anche in questo caso, l’attrice ricevette numerosi riconoscimenti per il suo ruolo, ancora oggi ricordato come uno dei suoi più noti. In ruoli di rilievo si ritrovano poi anche due celebri veterani della recitazione. Il primo è Dustin Hoffman, il quale interpreta l’impresario Charles Frohman. La seconda è l’attrice Julie Christie, nei panni della madre di Sylvia.

Neverland – Un sogno per la vita: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Neverland – Un sogno per la vita è infatti presente su Chili Cinema, Google Play e Now TV. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per venerdì 23 ottobre alle ore 21:15 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

 

 
 

Never Let Go: La polaroid di Sam, il male e il destino dei gemelli spiegati dal regista dell’horror

Never Let Go film finale
Foto di Liane Hentscher/Lionsgate/Liane Hentscher/Lionsgate - © 2024 Lionsgate

Il regista di Never Let Go affronta molti grandi interrogativi sul finale del film horror. Il film segue una madre e i suoi gemelli che si rinchiudono in una capanna per proteggersi da un’entità chiamata il Male, con la corda come unico mezzo per tenerli al sicuro. Tuttavia, man mano che la storia procede, cresce lo scetticismo sul fatto che il Male esista o che la mamma (Halle Berry) si stia inventando tutto. Anche con il tragico finale di Never Let Go, ci sono alcune domande senza risposta, come ad esempio quale sia la figura nella Polaroid.

Quando il film è uscito nelle sale, la regista Alexandra Aja ha risposto a diverse domande sul finale. In un’intervista con Gizmodo, la regista ha spiegato la scena finale, quando Sam pronuncia la battuta finale del film. Ha spiegato che Sam dice effettivamente la frase “mi ama”, indicando che ha ancora l’oscurità che ha colpito anche sua madre, che rimarrà “per il resto della sua vita. Leggi la citazione completa.

Questa domanda è una delle mie preferite perché, in effetti, quando viene pronunciata la prima battuta, non si sa se l’ha detta. E anche se si guarda al modo in cui Samuel si è difeso e ha detto: “No, non l’ho detto”, non sembra un modo genuino, in un certo senso. L’ha detto lui? L’ha detto il male? [È questo che passa per la testa di Nolan. C’è gelosia tra i due fratelli? Ma alla fine, quando arriva, è chiaro che è lui a dirlo. Quindi è chiaro che Samuel è passato completamente dall’altra parte. E ora, a prescindere da tutto, sarà ancora sulla corda per il resto della sua vita. Sarà ancora infettato dal trauma familiare o dall’oscurità che sua madre aveva dentro di sé.

In un’altra intervista sul finale rilasciata a Entertainment Weekly, il regista ha parlato della polaroid che sembra mostrare il Male che tocca la spalla di Sam. Aja ha dichiarato che la mano afferma ulteriormente che l’oscurità è ancora dentro Sam, il che significa che non si libererà del trauma, a differenza di suo fratello Nolan. Leggete la citazione qui sotto:

Per me il film è una favola. È una storia raccontata per immagini, e ogni immagine ha un coinvolgimento. Ma per me la presenza di quella mano malvagia sulla sua spalla è solo per dire che è incasinato. Non si libererà mai di quel trauma, come suo fratello, abbracciando l’oscurità di sua madre. Alla fine, uno dei due sarà salvo. L’altro non riuscirà mai a liberarsi e rimarrà sempre su quella corda.

Infine, per quanto riguarda il futuro dei gemelli dopo il salvataggio, il regista ha dato il suo contributo sulle conseguenze, parlando più diffusamente di Nolan. Ha dichiarato che crede davvero che Nolan si sia liberato dall’oscurità tagliando la corda e lasciandosi alle spalle la sua vita nella baita. Aja ha anche condiviso che non avrebbe immaginato una conclusione diversa da quella che è stata stabilita nel climax del film. Leggete il commento completo qui sotto:

Penso che Nolan sia libero. Quando dice “Siamo liberi”, penso che lo sia. Penso che abbia fatto il lavoro. È riuscito ad abbracciare l’oscurità della sua famiglia e di tutto quello che è successo, e sta davvero tagliando la corda e lasciandosi tutto alle spalle. Sento che più avanti cercherà di salvare il fratello dai suoi demoni, ma in realtà è libero. Ci sono state molte conversazioni su questo finale, sul fatto che avremmo dovuto avere un altro finale? Ad un certo punto è stata una vera e propria lotta per me come regista per mantenere questa versione del film. E devo dire che senza Halle forse non ci sarei riuscito, perché entrambi abbiamo condiviso questa visione fin dall’inizio. Non potevo immaginare un altro finale in cui Nolan non fosse libero e Samuel non fosse ancora sotto l’influenza.

Tuttavia, lo stesso regista non dà una risposta diretta ai momenti del finale e se il Male sia reale, condividendo che ci sono molteplici interpretazioni a causa dei “molti strati” del film. Una crede a tutto quello che dice, l’altra si interroga e dubita.

Cosa significa la spiegazione del regista per il finale di Never Let Go

Nel corso di Never Let Go, alcuni indizi indicano che il Male sembrava essere stato immaginato dalla mamma di Berry. Questi indizi includono il fatto che i gemelli non hanno visto la creatura sinistra prima e le allucinazioni della mamma stessa con la madre e il marito defunti. Tuttavia, sembra anche che l ‘oscurità immaginata da Momma possa indicare che soffre di qualche disturbo mentale. Sembra che lo ammetta poco prima della sua morte, dicendo che è stata lei a portare il Male. Purtroppo, il film non approfondisce mai la storia di Momma, anche se ci sono forti riferimenti alla religione e alla sua vita prima di risiedere nella capanna.

Tuttavia, se il Male sia reale o meno è una questione di interpretazione, e persino il regista riconosce che non c’è una risposta chiara. È il caso della Polaroid che mostra la mano sulla spalla di Sam. Tuttavia, Nolan non è stato consumato dall’oscurità poiché ha sfidato le convinzioni della madre. Tuttavia, non si può dire lo stesso di Sam, visto che è più obbediente e crede a sua madre riguardo al Male. Pertanto, Sam era incline a consumare le stesse paure subite da sua madre, come mostrato nell’atto finale del film. Sebbene questo sollevi il dibattito sull’esistenza del Male, non cambia il fatto che i gemelli siano rimasti traumatizzati dagli eventi.

Spiegazione del finale di Never Let Go

Come ha detto il regista, anch’io ho la mia interpretazione di ciò che è accaduto in Never Let Go. Credo che il film parli di filosofia e psicologia, dove Nolan mette in discussione la realtà mentre la mamma ha a che fare con problemi di salute mentale. Il fatto che Sam abbia essenzialmente ereditato questa oscurità rafforza la mia idea che possa trattarsi di qualcosa di geneticamente trasmesso, soprattutto dopo che la morte della madre lo ha traumatizzato. Tuttavia, nemmeno io riesco a spiegare la Polaroid e il suo ruolo nella mia teoria.

La ragione principale del finale ambiguo deriva dal passato di Momma stessa. Sebbene abbia menzionato dettagli sulla sua vecchia vita in città, sui tatuaggi, sulla religione e sul rapporto con i suoi genitori, anche il suo passato non è del tutto chiaro. A meno che non sia prevista una continuazione della storia per fornire qualche chiarimento, il finale di Never Let Go potrebbe non avere una risposta definitiva e suscitare molteplici teorie da parte del pubblico.

 
 

Never Let Go, la spiegazione del finale del film con Halle Berry

Never Let Go film finale
Foto di Liane Hentscher/Lionsgate/Liane Hentscher/Lionsgate - © 2024 Lionsgate

L’ultimo thriller horror di Alexandre Aja, Never Let Go, segna il ritorno di Halle Berry all’horror e mette lei e i suoi due figli piccoli contro un male post-apocalittico che li tiene intrappolati nella loro casa. Never Let Go è ora in programmazione nelle sale e presenta una storia ansiogena che tiene il pubblico coinvolto con la sua ambiguità e un narratore inaffidabile. Le recensioni sono state in gran parte contrastanti, ma finora Never Let Go ha dato ad Halle Berry il punteggio più alto su Rotten Tomatoes in oltre cinque anni.

Ambientato in una foresta opprimente nei suoi grovigli di alberi e rampicanti, Never Let Go vede Halle Berry nei panni di un personaggio riconosciuto come mamma solo dai suoi due giovani figli, interpretati dagli esordienti Percy Daggs IV e Anthony B. Jenkins. I tre sono isolati nella loro casa nel bosco dopo che, come descrive la mamma, “il mondo è finito”, e sono intrappolati lì da un’entità mutaforma che si aggira per la foresta e che solo la mamma può vedere. Ogni volta che escono dalla casa, devono legarsi ad essa con delle corde, perché la natura benedetta della casa li tiene al sicuro.

Uno dei ragazzi, Nolan, comincia a chiedersi se ciò che la mamma dice loro sia reale o meno dopo che, in più occasioni, i ragazzi finiscono fuori senza legarsi e non succede loro nulla. Suo fratello Sam crede completamente alla mamma e, nel corso degli eventi del film, si crea una frattura tra i due. Dopo un inverno brutale che impoverisce le loro scorte di cibo, Momma decide di uccidere il loro cane Koda per mangiare, cosa che spinge un furioso Nolan a intrappolarla nella loro serra senza legami per salvare Koda. Nella serra, Momma muore dopo un incontro con l’entità maligna, che prende le sembianze di sua madre.

I ragazzi, affamati, vengono lasciati soli e in breve tempo un escursionista si imbatte nella loro baita, rivelando che il mondo non è finito e che la mamma mentiva o delirava. Sam, affamato e malato, uccide l’escursionista credendolo una manifestazione dell’entità malvagia e successivamente incontra la figlia dell’escursionista. Tuttavia, si scopre che la ragazza è in realtà l’entità malvagia e Sam ne è posseduto e tenta di uccidere il fratello. Il film si conclude con Nolan che affronta il male sotto forma di madre ed entrambi i ragazzi vengono salvati dai moderni soccorritori.

Il male in Never Let Go è reale?

Per la maggior parte di Never Let Go, Aja non conferma mai se l’entità malvagia sia effettivamente reale o semplicemente una manifestazione della paranoia e forse della malattia mentale di mamma. Prima della sua morte, è l’unica in grado di vedere l’entità mutaforma, che assume la forma di persone del suo passato (la madre e l’ex marito, il più delle volte), ma in forme distorte, simili a serpenti. La mamma crede davvero che il male stia cercando di possedere lei e i suoi ragazzi per entrare in casa e costringerli a uccidersi a vicenda. Tuttavia, lo scetticismo di Nolan mette in dubbio la sua convinzione.

Al pubblico viene mostrato ciò che vede la mamma e a un certo punto Sam ha quello che sembra essere un incontro con il male una volta che è stato accidentalmente slegato (almeno lo sente e prova paura e terrore). La rivelazione finale che il male potrebbe essere reale arriva quando Sam viene posseduto dalla creatura a più mani che si maschera da figlia dell’escursionista. Tuttavia, anche questo non risponde alla domanda, poiché Sam è prigioniero delle credenze della madre e in uno stato di quasi morte per fame; potrebbe anche avere delle allucinazioni.

Il confronto finale di Nolan con l’entità malvagia, che prende le sembianze di sua madre prima di rivelarsi un mostro serpente umanoide e squamoso, non fornisce ulteriori chiarimenti, dato che anche lui è quasi morto di fame e sta inalando enormi quantità di fumo. Aja getta il dubbio un’ultima volta rivelando il selfie che Sam scatta mentre la loro casa brucia con Nolan all’interno, mentre la mano del mostro serpente viene mostrata sulla sua spalla e nei fotogrammi finali sembra essere ancora posseduto mentre ripete una frase di prima su sua madre che lo ama di più.

Il finale di Never Let Go del regista Alexandre Aja vuole essere ambiguo e lasciare al pubblico la possibilità di decidere se il male sia reale o meno. Si tratta di scegliere quali istanze credere come eventi reali e quali come allucinazioni o manifestazioni di malattie mentali e fisiche. Non è un finale soddisfacente per la sua mancanza di chiarezza e definitività, ma è chiaramente intenzionale da parte di Aja, data l’ambiguità delle scene finali del film.

Perché la mamma muore nel finale di Never Let Go

Halle Berry in Never Let Go - A un passo dal male (2024)
Foto di Liane Hentscher/Lionsgate/Liane Hentscher/Lionsgate – © 2024 Lionsgate

La mamma di Halle Berry è rappresentata come prigioniera delle sue stesse paure per tutta la durata di Never Let Go, che si manifestano nella creatura malvagia che vede periodicamente e che assume le sembianze di persone del suo passato. Alla fine soccombe al male non attraverso un incontro diretto o una possessione, ma attraverso il suicidio. Si taglia la gola quando viene messa alle strette dall’entità malvagia nella serra, in modo che questa non abbia la possibilità di possederla e quindi di costringerla a uccidere i suoi figli. Il suo suicidio è il risultato diretto del fatto che il male l’ha finalmente raggiunta.

È un finale tragico per un personaggio chiaramente traumatizzato fino alla malattia mentale, aggravata dalle continue sofferenze e dalla fame. La sua storia non viene mai rivelata in dettaglio, ma è chiaro che la sua educazione è stata fortemente religiosa fino a traumatizzarla, dopo di che è stata esposta ai mali del mondo di cui probabilmente era stata messa in guardia in gioventù. Il suo trauma del passato modella il suo stato mentale distrutto in Never LetGo e la rende così inaffidabile come narratrice che è difficile credere a tutto ciò che dice o vede.

Cole l’escursionista era una persona reale o parte del male?

Ci sono sottili indizi sulla sua vera identità

Il pubblico vede ciò che un Sam forse delirante vede nel suo incontro con la figlia dell’escursionista, il che mette in dubbio che l’escursionista, Cole, fosse reale o una manifestazione del male. Tuttavia, ci sono indizi su quanto fosse reale. Ad esempio, Nolan vede Cole con un iPhone, che non avrebbe mai visto prima e di cui non conosceva l’esistenza. Nolan recupera anche del cibo vero dalla borsa di Cole, con tanto di pubblicità del prodotto Hormel Chili. Sembra che Cole fosse davvero reale e che Sam abbia davvero ucciso un uomo innocente nella sua paranoia.

Perché la mamma ha mentito sullo stato del mondo

La storia di Momma non viene mai rivelata nei dettagli, ma in Never Let Go ci sono indizi che forniscono al pubblico informazioni sufficienti per trarre alcune conclusioni in merito. È cresciuta nella casa in cui sono intrappolati, che ha le benedizioni letteralmente scolpite nel legno, a indicare quanto fosse fanaticamente religiosa la sua educazione. L’intercapedine sotto il pavimento in cui mette i ragazzi è chiaramente qualcosa in cui ha passato molto tempo da bambina e che ha contribuito ai suoi traumi passati.

Anche le cicatrici sulla schiena potrebbero aver avuto origine in gioventù, poiché ricordano in qualche modo i segni della fustigazione o dell’autoflagellazione, una punizione religiosa comune nelle sette cristiane più estreme. Questo potrebbe essere stato un fattore che l’ha spinta a lasciare la casa dei suoi genitori, dopo di che sembra essersi immersa nelle parti più sgradevoli del mondo. L’unica foto che conserva la ritrae con un abbigliamento decisamente non conservatore ed è ricoperta di tatuaggi di ragni e di un enorme serpente.

È probabile che a un certo punto la mamma abbia mentito ai suoi figli sullo stato del mondo , nel tentativo di tenerli isolati e lontani dalle cose orribili che lei stessa ha sperimentato una volta che vi è entrata. Dopo aver trascorso più tempo nella sua vecchia casa, quella bugia potrebbe essersi trasformata in una vera e propria convinzione per lei, a causa dei suoi traumi passati e probabilmente di una qualche forma di malattia mentale. Le sue intenzioni iniziali erano quelle di tenere al sicuro i suoi ragazzi, ma col tempo è diventata fanatica proprio come lo erano i suoi genitori nella casa isolata.

Il simbolismo religioso in Never Let Go spiegato

Never Let Go è ricco di simboli cristiani, con un’enorme metafora al centro. Il male assume la forma di un mostro-serpente e le manifestazioni che Momma vede hanno tutte caratteristiche simili a quelle di un serpente, tra cui una lingua biforcuta. Si tratta di un riferimento diretto al Libro della Genesi della Bibbia; Adamo ed Eva vengono cacciati dal Giardino dell’Eden quando Eva viene tentata da Satana sotto forma di serpente.

La metafora si fa più diretta quando Momma si uccide, poiché muore letteralmente nella sua serra quando viene messa alle strette dal male che appare come una versione serpentiforme di sua madre. Un serpente invade il suo giardino, proprio come Satana invase il giardino dell’Eden sotto forma di serpente. Il suo tatuaggio a forma di serpente è un ulteriore esempio della metafora, in quanto è una rappresentazione degli incontri passati di Momma con il male nel mondo e la segna come infettata da quel male e da quella paura durante gli eventi di Never Let Go.

Il vero significato del finale di Never Let Go

Never Let Go è un thriller soprannaturale, ma come i film horror esplora alcuni temi più profondi attraverso i suoi elementi horror. Never Let Go è guidato dall’interpretazione di Halle Berry nel ruolo di Momma, e la sua prospettiva è il punto di partenza di molti dei temi più potenti del film. L’attrice si confronta con la paura universale di tutti i genitori, ovvero come proteggere i propri figli dai mali del mondo. Le azioni estreme del suo personaggio nell’isolare i suoi ragazzi provengono inizialmente da un luogo di amore, ma la sua paura e il suo trauma alterano l’esecuzione dei suoi doveri di madre nel proteggere i suoi figli.

Le sue allucinazioni toccano anche la potenza del dolore, poiché il male che vede si manifesta come persone del suo passato che ha perso. Racconta ai suoi ragazzi di aver ucciso entrambi i suoi genitori e il loro padre perché il male li aveva raggiunti, anche se non è possibile sapere se questo è ciò che è realmente accaduto o se si è trattato solo di un esempio estremo per garantire che i suoi ragazzi rimangano timorosi e attenti. Che li abbia uccisi lei o che siano morti per altre cause, è chiaro che porta con sé il dolore e il trauma della perdita di quei cari, che contribuisce ulteriormente al suo stato mentale instabile.

Il finale di Never Let Go esplora anche i danni che i genitori possono arrecare ai loro figli, intenzionalmente o meno. Momma è stata chiaramente danneggiata dalla sua educazione, che a sua volta ha alimentato l’estremismo con cui ha cresciuto i suoi figli. Le intenzioni dei suoi genitori possono anche essere state pure in origine, in quanto hanno cercato di proteggerla dai mali del mondo proprio come lei ha fatto con i suoi figli, ma alla fine quel trauma si trasmette, diventando quasi genetico in casi estremi.

 
 

Never Gonna Snow Again, recensione del film di Malgorzata Szumowska e Michal Englert #Venezia77

Never Gonna Snow Again

Dopo diversi anni di presenza alla Berlinale, Malgorzata Szumowska e Michal Englert vengono selezionati nel concorso di Venezia 77 con il loro ultimo film, Never Gonna Snow Again, che Szumowska  scrive e dirige mentre Englert, come da tradizione nella loro lunga collaborazione artistica, fotografa, apportando il suo contributo alla scrittura e alla regia. La storia è definita un dramma fantastico e ruota completamente intorno a Alec Utgoff, attore ucraino naturalizzato inglese conosciuto a Hollywood e dintorni per vari ruoli tra cui l’ultimo nella serie TV Stranger Things, e qui nei panni di un massaggiatore ucraino che va a Varsavia e lavora per la borghesia della città.

La trama di Never Gonna Snow Again

Un massaggiatore entra nelle case e nelle vite dei cittadini di un ricco quartiere residenziale, i cui abitanti, a dispetto della loro ricchezza, trasudano tristezza interiore e desiderio. Le mani del misterioso nuovo arrivato hanno proprietà curative, i suoi occhi penetrano le loro anime. Alle loro orecchie, il suo accento russo suona come una melodia del passato, un ricordo di un’infanzia più sicura e protetta. Zhenia, questo è il suo nome, cambierà le loro vite.

Il film si muove sul filo della metafora geopolitica. Il protagonista è nato nel cuore del fallimento dell’Unione Sovietica, a Pryp”jat’, città fantasma teatro del disastro della centrale di Chernobyl. Dalle ceneri di questa cittadina, il russo arriva in Polonia, sempre più proiettata verso l’Europa e distaccatasi dalla Russia, e diventa un simbolo con molteplici vesti.

L’uomo che viene dal freddo risveglia lo spirito

Zhenia porta ai ricchi borghesi annoiati il risveglio del corpo: i suoi massaggi sono un toccasana, le donne che lo chiamano sono tutte bramose del suo aitante giovane corpo, le sue mani compiono miracoli. Ma Zhenia risveglia anche il loro spirito: attraverso l’ipnosi li rimette in contatto con se stessi, svelandone tutte le debolezze, i desideri, le pulsioni nascoste. Lo fa con un tocco delicato, etereo, come la fotografia del film, tenue eppure ricca di guizzi di luce.

La metafora geopolitica sembra raccontare allo spettatore che il sogno della Russia appartiene ad un passato antico e percepito come saggio e taumaturgico, ma che è destinato a scomparire, così come la neve nel titolo misterioso. Non cadrà più la neve, come una bambina spiega a Zhenia nel film, ma questo fenomeno rappresenta davvero un bene per un uomo che viene proprio dalla terra del freddo?

Never Gonna Snow Again è un ritratto metaforico di una società che, annoiata dal suo status, fatica a ritrovarsi e il protagonista rappresenta proprio la necessità di ricongiungersi con ciò che c’è di primigenio ma che è destinato a scomparire, proprio come accade a lui.

 
 

Neve Campbell torna nei panni di Sidney Prescott per Scream

Neve Campbell

Neve Campbell ritorna in SCREAM, nell’iconico ruolo di Sidney Prescott protagonista dei quattro film precedenti della fortunata serie cinematografica che ha incassato oltre 600 milioni di dollari in tutto il mondo. Campbell si unisce ai membri del cast già annunciati, David Arquette e Courteney Cox che torneranno nei panni di Dewey Riley e Gale Weathers, così come ai nuovi membri del cast Jack Quaid (“The Boys”), Melissa Barrera (“In The Heights”) e Jenna Ortega ( “Tu”). Questo nuovo capitolo, prodotto da Paramount Pictures, sarà distribuito al cinema da Eagle Pictures nel 2022.

“Non vedo l’ora di ricominciare nel ruolo di Sidney Prescott e tornare a Woodsboro – ha detto l’attrice – . I produttori e il cast tecnico hanno mostrato un tale amore per il franchise che non potevo non esserci”. Scream è diretto da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett del gruppo di registi Radio Silence, il film nasce da una sceneggiatura di James Vanderbilt (Murder Mystery, Zodiac, The Amazing Spider-Man) e Guy Busick (Pronto o no, Castle Rock). Il creatore Kevin Williamson e il terzo membro del trio di Radio Silence, Chad Villella, sono produttori esecutivi con Vanderbilt di Project X Entertainment, Paul Neinstein e William Sherak come produttori.

Resa celebre dalla sua partecipazione nella serie tv “Party of Five”, Neve Campbell ha ricoperto ruoli importanti in film come The Craft e Three to Tango. Ha recitato e prodotto The Company, diretto da Robert Altman, e partecipato alla serie “House of Cards”. Più di recente, ha recitato nel thriller d’azione Skyscraper, nella commedia drammatica politica Hot Air e nel dramma Castle in the Ground.

 
 

Neve Campbell conferma il suo ritorno in Scream

Scream VII Neve Campbell

Neve Campbell ha annunciato oggi sulle sue piattaforme di social media che tornerà nei panni di Sidney Prescott per il prossimo Scream. In un post su Instagram ha detto che le è stato chiesto di tornare ed è felice di farlo. Ha anche annunciato che lo sceneggiatore originale di Scream, Kevin Williamson, dirigerà il film da una sceneggiatura scritta da Guy Busick.

Il film, prodotto da Spyglass, ha affrontato alcuni problemi negli ultimi mesi dopo che la star Melissa Berrea è stata licenziata a causa dei commenti che ha fatto sui social media sul conflitto tra Israele e Hamas. Anche Jenna Ortega avrebbe lasciato il progetto per motivi di programmazione. Queste notizie sembravano aver messo a rischio il film, ma la partecipazione di Neve Campbell sembra aver rimesso il progetto in carreggiata.

 
 

Neve Campbell accanto a Josh Hartnett

Neve_campbell

Neve Campbell è in trattative per interpretare Singularity, diretto da Roland Joffé. Il film sarà un dramma che attraversa diversi livelli temporali: Josh Hartnett sarà un capitano britannico nell’India coloniale del 1778, e un archeologo che finisce in coma nel 2015.

 
 

Nettare degli dei: trailer della serie tv in arrivo su Apple TV+

Nettare degli dei

Oggi Apple TV+ ha svelato il trailer della nuova dramedy multilingue franco-giapponese Nettare degli dei (Drops of God). Girata in francese, giapponese e inglese, la serie ha come protagonisti Fleur Geffrier (“Das Boat”, “Elle”) e Tomohisa Yamashita (“The Head”, “Tokyo Vice”, “Alice in Borderland”) ed è ambientata nel mondo della gastronomia e dei vini pregiati.

Nettare degli dei: quanco esce e dove vederlo in streaming

Da Legendary Entertainment, è tratta dall’omonima serie manga giapponese bestseller del New York Times e farà il suo debutto il 21 aprile con i primi due episodi degli otto totali, seguiti da un nuovo episodio a settimana, fino al 2 giugno.

La trama e il cast di Nettare degli dei

Il francese Alexandre Léger, creatore della famosa Guida dei vini Léger e figura emblematica dell’enologia, si è appena spento nella sua casa di Tokyo all’età di 60 anni. Lascia una figlia, Camille (Fleur Geffrier), che vive a Parigi e non vede il padre dalla separazione dei genitori avvenuta quando lei aveva nove anni. Camille vola a Tokyo per assistere alla lettura del testamento di Léger e scopre che suo padre le ha lasciato una straordinaria collezione di vini, la più grande al mondo secondo gli esperti. Ma, per rivendicare l’eredità, Camille deve competere con un giovane e brillante enologo, Issei Tomine (Tomohisa Yamashita). Figlia biologica contro figlio spirituale: il duello sta per iniziare. Le prove da superare sono tre, tutte legate alla degustazione del vino. Il vincitore erediterà l’impero di Léger, il perdente se ne andrà a mani vuote. Ma come può Camille vincere un simile duello? Non sa nulla di vino, e peggio ancora: non ne ha mai bevuto nemmeno un goccio.

Scritta dal creatore della serie Quoc Dang Tran (“Marianne”, “Parallel”), con Klaus Zimmermann (“Borgia”, “Trapped”) in veste di produttore esecutivo e diretta da Oded Ruskin (“No Man’s Land“, “Absentia”), “Nettare degli dei” (Drops of God) è prodotta da Les Productions Dynamic in associazione con 22H22 e Adline Entertainment. La serie è presentata in collaborazione con France Télévisions e Hulu Japan ed è ispirata alla serie manga giapponese bestseller del New York Times creata e scritta dal pluripremiato Tadashi Agi, con disegni di Shu Okimoto, e pubblicata da Kodansha.

 
 

Netflix: un film a settimana per il 2021, il trailer

Le prime immagini di Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence nella commedia di Adam McKay, Don’t Look Up, sono arrivate grazie al trailer Netflix che mostra i film che la piattaforma in streaming proporrà ai suoi abbonati nel corso del 2021. Un film nuovo ogni settimana.

Trai titoli più attesi, oltre al nuovo di Adam McKay, ci sono Army of the Dead di Zack Snyder, Bruised di Halle Berry, Escape from the Spiderhead con Chris Hemsworth e Sweet Girl con Jason Momoa. Dato che trai protagonisti della prossima stagione dei premi ci saranno sicuramente Da 5 Bloods di Spike Lee, Mank di David Fincher e Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin, tutti e tre film Netflix, è plausibile che anche in questo reel ci saranno dei film che riusciranno a lasciare il segno nell’anno cinematografico.

A introdurre il reel, ci sono Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds che pubblicizzano la loro spy comedy Red Notice, che senza dubbio sarà una delle maggiori attrattive di Netflix nel 2021.

 
 

Netflix: tutti i titoli in arrivo ad ottobre sulla piattaforma

Netflix arricchisce il suo catalogo per questo mese di ottobre, aprendo ufficialmente la stagione autunnale. Tante le novità, fra queste l’attesissima terza parte di Lupin e Fair Play, thriller erotico con Phoebe Dynevor, e molti ritorni imperdibili e amati dai fan come American Beauty, il franchise di Mission Impossible, The Amazing Spider-Man e Dune. Ma quali sono tutti i prodotti che si potranno fruire sulla piattaforma della N rossa? Scopriamolo insieme con le tutte le uscite del mese.

127 Ottobre

Sorella Morte (Sister Death)

  • Pain Hustlers – Il business del dolore
  • Sorella Morte
  • Tore
  • Yellow Door: ’90s Lo-fi Film Club
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Netflix: posticipata al 2024 l’uscita di sei film Original

film netflix

Netflix ha posticipato sei dei suoi prossimi titoli cinematografici al 2024. Diversi progetti cinematografici e televisivi stanno, come noto, subendo diversi ritardi nelle loro uscite per via degli scioperi della Writers Guild of America (WGA) e della Screen Actors Guild (SAG-AFTRA). Mentre attori e scrittori lottano per una paga equa, molte produzioni di imminente uscita sono infatti state bloccate. Questo anche perché le star non possono promuovere i progetti a cui hanno preso parte, riducendo dunque la capacità di questi di raggiungere un più ampio pubblico.

Secondo Digital Spy, sei titoli Netflix sono ora stati posticipati al 2024, incluso Damsel con Millie Bobby Brown, originariamente previsto per il 13 ottobre. Gli altri titoli che sono stati posticipati sono A Family Affair con Zac Efron e Nicole Kidman, Lift con Kevin Hart, Players con Damon Wayans Jr. e Gina Rodriguez, Shirley con Regina King e Spaceman con Adam Sandler. Non si sa se questi ritardi siano una reazione ai doppi scioperi in corso o ci siano altre spiegazioni ad ora non fornite. Al momento non sono però note le nuove date di uscita di tali film.

Indipendentemente dal fatto che questi titoli vengano ritardati o meno a causa degli scioperi, questo tipo di spostamento di massa è sorprendente da Netflix. In genere, il servizio di streaming ha mesi di contenuti preparati in anticipo, quindi anche con un’interruzione come gli scioperi, dovrebbe avere delle garanzie. Ciò è stato dimostrato nel 2020, quando Netflix ha continuato a rilasciare nuovi titoli nonostante le interruzioni della produzione in tutto il mondo durante la prima pandemia di COVID-19.

Questa importante decisione risulta dunque particolarmente sorprendente, ma ciò non significa che fino al 2024 Netflix non avrà altro da proporre. Al momento sono ancora molti i titoli Original previsti per i prossimi mesi, dal thriller di spionaggio Heart of Stone con Gal Gadot (prevista per l’11 agosto) passando per The Fall of the House of Usher di Mike Flanagan, il reboot Spy Kids: Armageddon e Chicken Run: Dawn of the Nugget. Anche Rebel Moon di Zack Snyder rimane previsto per il 22 dicembre. Sarà però da vedere quanto ancora potrebbe cambiare se gli scioperi dovessero protrarsi ancora a lungo.

 
 

Netflix: i più grandi successi originali della stagione 2018/2019

Netflix

Netflix ha diffuso i dati di visualizzazione per i film originali più visti nel periodo da ottobre 2018 a settembre 2019.

Di seguito potete quindi vedere quali sono stati i film originali di maggiore successo distribuiti sulla piattaforma streaming. I dati sono stati rilasciati da Netflix come parte del rapporto sugli utili del terzo trimestre per il 2019.

Ecco i dieci film Netflix originali più visti della stagione 2018/2019:

1Bird Box (2018)

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Netflix: i nuovi titoli per l’ANIME LINEUP PRESENTATION a Tokyo

netflix I CAVALIERI DELLO ZODIACO

Netflix, il più grande servizio di intrattenimento via Internet del mondo, continua ad ampliare con successo la sua programmazione di titoli anime originali. In occasione dell’Anime Lineup Presentation all’Akiba Theatre di Tokyo, Netflix ha presentato alcune importanti novità per il prossimo anno.

I titoli annunciati si aggiungono alla crescente offerta Anime di Netflix, che ha già conquistato i fan di tutto il mondo con serie come DEVILMAN Crybaby e B: The Beginning. Nel corso del 2019, gli utenti di tutto il mondo potranno scoprire nuovi contenuti Anime, ma anche rivivere alcune delle storie che già conoscono e amano, tra cui I CAVALIERI DELLO ZODIACO: SAINT SEIYA, ULTRAMAN e NEON GENESIS EVANGELION.

 
 

Netflix: i fumetti e le graphic novel adattate nel 2022

UMBRELLA ACADEMY

Netflix è la principale piattaforma di streaming per gli adattamenti di fumetti e graphic novel e si dice che il 2022 sarà un anno importante per il lancio di alcune di queste colorate trame dal mondo della narrativa. I franchise Marvel e DC si sono essenzialmente accaparrati la maggior parte dei progetti più attesi del cinema e della televisione e, con il trasloco della Marvel verso Disney+, Netflix si sta avvicinando in maniera inedita al mondo dei fumetti e delle graphic novel.

1The Sandman (DC)

The-Sandman-Neil-Gaiman-comic-books.jpg (740×370)Non sorprende che questo adattamento sia quello che i fan dei fumetti attendono di più, dato che l’opera magna di Neil Gaiman è rimasta a lungo nel limbo della pre-produzione, con gli studios e Gaiman stesso riluttanti ad adattare una saga così pregna di mitologia e contenuti per adulti.

Il racconto narra la storia di Morpheus, divinità che incarna la personificazione del sogno e della realtà e naviga attraverso il tempo e la storia stessa come un’entità guidata dalle sue lotte esistenziali interiori. Anche se il concept dell’opera ha faticato a trovare una degna traduzione cinematografica, Netflix ha saggiamente optato per farne una serie televisiva a più stagioni, con Gaiman che supervisiona personalmente il processo, il che garantirà sicuramente una visione intensa e coinvolgente.

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Netflix: i film più visti e popolari del 2022

Il mio nome è vendetta film 2022

In attesa dell’arrivo dell’ultimo dell’anno, Netflix ha reso nota la lista dei film più visti e popolari dell’anno 2022. I due elenchi che troverete di seguito sono divisi in quanto la piattaforma streaming americana divide le opere Netflix Original in film in lingua inglese e film non in lingua inglese.

1I film in lingua inglese più visti nel 2022 su Netflix

Day Shift - A caccia di vampiri film 2022
Cr. Parrish Lewis/Netflix © 2022

10. Day Shift – A caccia di vampiri

Jamie Foxx interpreta un padre che lavora sodo per offrire una vita decente alla figlia intelligente e vivace, ma il suo modesto lavoro di pulizia di piscine è una copertura per la vera fonte di reddito: stanare e uccidere vampiri per un gruppo internazionale di cacciatori di vampiri.

9. The Man from Toronto

The Man from Toronto film NetflixUn caso di scambio d’identità emerge dopo che un consulente fallito e il killer più pericoloso al mondo, noto solo come “L’uomo di Toronto”, si incontrano per caso in una casa in affitto per le vacanze.

8. Cheerleader per sempre (Senior Year)

Cheerleader per sempre (Senior Year)Dopo un coma durato vent’anni a causa di un’acrobazia da cheerleader finita tragicamente, una trentasettenne si risveglia decisa a realizzare un sogno, ovvero diventare reginetta del ballo.

7. Enola Holmes 2

Enola Holmes 2Harry Bradbeer firma la regia di ENOLA HOLMES 2, mentre Jack Thorne la sceneggiatura ed Harry Bradbeer e Jack Thorne il soggetto. Tra nuovi amici e nemici, il cast comprende Millie Bobby Brown, Henry Cavill, David Thewlis, Louis Partridge, Susan Wokoma, Adeel Akhtar, Sharon Duncan-Brewster ed Helena Bonham Carter.

Fresca del successo del suo primo caso risolto, Enola Holmes (Millie Bobby Brown) decide di seguire le orme del famoso fratello Sherlock (Henry Cavill) e apre la sua agenzia investigativa, scoprendo che la vita da detective a contratto non è priva di problemi. Rassegnata ad accettare la gelida realtà della vita adulta, la giovane sta per chiudere bottega quando una fiammiferaia squattrinata le offre il suo primo vero incarico: ritrovare la sorella scomparsa. Ma il caso è più complesso del previsto ed Enola si ritrova in un mondo pieno di pericoli, dalle sinistre fabbriche e i vivaci auditorium londinesi all’alta società fino al 221B di Baker Street. Davanti a un pericoloso complotto, Enola chiede l’aiuto degli amici e anche del fratello per andare a fondo del mistero. L’agenzia si rimette in moto!

6. Il mostro dei mari (The Sea Beast)

Il mostro dei mari (The Sea Beast)In un’epoca in cui creature terrificanti solcano i mari, i cacciatori di mostri sono considerati veri e propri eroi. E il grande Jacob Holland è di certo il più osannato. Ma quando la giovane Maisie Brumble s’imbarca clandestinamente sulla sua nave leggendaria, l’uomo trova a sorpresa un’alleata. Insieme intraprendono un viaggio epico in acque inesplorate ed entrano nella storia. Con la regia del premio Oscar Chris Williams (Oceania, Big Hero 6, Bolt: un eroe a quattro zampe), Il mostro dei mari conduce lo spettatore ai confini del mondo, dove ha inizio la vera avventura.

5. Il truffatore di Tinder

Il truffatore di TinderTra uno swipe e l’altro, trovare l’amore online non è facile. Per questo Cecilie non crede ai propri occhi quando fa match con un playboy ricco e belloccio, scoprendo che è l’uomo dei suoi sogni. Ma la realtà si rivela ben diversa: quando la donna si rende conto che il sedicente uomo d’affari internazionale non è chi dice di essere, lui le ha già preso tutto e la favola lascia il posto a un thriller con vendetta. Cecilie scopre chi sono le altre persone finite nel mirino, le donne uniscono le forze e smettono di essere vittime, dando a IL TRUFFATORE DI TINDER pane per i suoi denti. Questo avvincente documentario dai produttori di L’impostore – The Imposter e Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online racconta la loro storia mentre svelano la sua vera identità e si battono per consegnarlo alla giustizia.

4. Hustle

Hustle film 2022Dopo aver scoperto un giocatore eccezionale ma dal passato turbolento, un talent scout del basket (Adam Sandler) in cerca di riscatto decide di convincere il fenomeno sportivo a trasferirsi negli Stati Uniti senza chiedere l’approvazione della squadra. Contro ogni previsione, i due avranno un’ultima occasione per dimostrare di essere all’altezza dell’NBA.

3. Purple Hearts

Purple Hearts film 2022
Cr. Mark Fellman/Netflix © 2022.

Nonostante le loro differenze, la cantautrice in difficoltà Cassie (Sofia Carson) e il marine tormentato Luke (Nicholas Galitzine) decidono di sposarsi unicamente per ottenere le agevolazioni offerte dall’esercito, ma il confine tra finzione e realtà si fa più labile quando sono colpiti da una tragedia.

2. The Adam Project

The Adam ProjectUn pilota viaggia nel tempo e fa squadra con se stesso ragazzino e il padre defunto per fare i conti con il passato e salvare il futuro.

1. The Gray Man

the gray man
The Gray Man (2022). Ryan Gosling as Six. Cr. Paul Abell/Netflix © 2022

Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo “Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo, Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath, Palak Patel e Geoffrey Haley.

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Netflix: i film originali in arrivo ad Aprile 2019

THE PERFECT DATE

Ecco tutte le novità in arrivo e tutti i film originali Netflix in uscita durante il mese di Aprile 2019.

I FILM ORIGINALI NETFLIX

THE PERFECT DATE

THE PERFECT DATE

12/04/2019

Il giovane studente Brooks Rattigan (Noah Centineo) nel fingersi fidanzato di una donna per guadagnare soldi, scopre di avere un vero e proprio talento come accompagnatore. Decide così di lanciare di un’app con cui si offre come +1 a pagamento per tutte le occasioni.

THE SILENCE

 

12/04/2019

Il mondo è sotto attacco: creature terrificanti danno la caccia agli uomini, individuandoli tramite i suoni che emettono. La giovane Ally (Kiernan Shipka), che ha perso l’udito da bambina, e la sua famiglia cercano riparo e scoprono che in molti sono pronti a sfruttare i sensi amplificati di Ally.

Someone Great

I GRANDI CLASSICI

ARANCIA MECCANICA di Stanley Kubrick 01/04/2919

GRAN TORINO di Clint Eastwood 07/04/2919

AMERICAN GANGSTER – 17/04/2019

PSYCO – 17/04/2019

AMERICAN HISTORY X – 28/04/2019

FILM DRAMMATICI

STEVE JOBS 01/04/2019

FOCUS Niente è come sembra 02/04/2019

VELOCE COME IL VENTO 07/04/2019

REVOLUTIONARY ROAD 10/04/2019

IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON 15/04/2019

LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA 21/04/2019

 

FILM THRILLER

A BIGGER SPLASH 01/04/2019

BOOGIE NIGHTS L’altra Hollywood 15/04/2019

TRAINING DAY 21/04/2019

ROOM 22/04/2019

ZODIAC 28/04/2019