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Noir in Festival: il grande cinema americano sulle rive del Lago di Como

Destroyer Noir in Festival

Arriva il grande cinema americano al Noir in Festival e se da un lato conferma il talento di Nicole Kidman, dall’altro mette in luce in vista dell’Oscar un’autentica rivelazione come Anna Kendrick, già reginetta della saga di Twilight. Con una simpatia contagiosa trascina al successo una black comedy di rara fattura come Un piccolo favore di Paul Feig, che la vede protagonista al fianco di Blake Lively, in sala grazie a 01 Distribution dal prossimo 13 dicembre (ore 18.00, Teatro Sociale).

Nicole Kidman si candida a sua volta ai massimi premi con un’interpretazione mimetica e appassionante nel durissimo noir Destroyer di Karyn Kusama (ore 21.00, Teatro Sociale), che arriverà nelle sale italiane per Videa. Entrambi i film concorrono al Black Panther Award, il massimo riconoscimento per il cinema del Noir in Festival. Tra le novità di una giornata festivaliera ricca di protagonisti non manca l’incursione dei Fratelli Manetti che vengono a Como per celebrare un gigante del genere come Stan Lee, l’inventore dei super eroi Marvel (ore 12.30, Teatro Sociale), e Stefano Mordini che presenterà le prime immagini del nuovo film Il testimone invisibile (ore 21.00, Teatro Sociale)con Riccardo Scamarcio e Miriam Leone, dal 13 dicembre in sala con Warner Bros.

Una coppia di star della letteratura noir è destinata a animare le conversazioni letterarie delle giornata: Gianni Biondillo con Il sapore del sangue (Guanda) e Roberto Costantini con Da molto lontano (Marsilio) promettono molte sorprese non solo legate ai loro nuovi romanzi, ormai tra i successi dell’anno (dalle ore 17.30 presso la Sala Bianca del teatro Sociale).

Infine parte domani la collaborazione con l’associazione dei produttori indipendenti, Agici, che mira a rilanciare partendo da Como e dal Noir la produzione italiana di genere. Ospite d’onore di questo forum che sviluppa in parallelo col festival una strategia produttiva a più ampio respiro, sarà domani la Svizzera che ha di recente rinnovato il trattato di coproduzione con l’Italia e si candida ad essere un importante partner internazionale specie alla frontiera tra il Ticino e la Lombardia.

 
 

Noir in Festival: i finalisti al Premio Caligari

Noir in Festival

Anche quest’anno il Premio Claudio Caligari per il cinema italiano di genere, nato da un’idea di Gianni Canova e promosso dall’Università IULM di Milano e dal Noir in Festival, sarà uno dei punti di forza della prossima edizione della manifestazione, in programma dall’8 al 13 marzo. Sono sei i film finalisti selezionati da Gianni Canova e Giorgio Gosetti tra quelli prodotti e distribuiti tra novembre 2019 e novembre 2020 e attinenti ai territori del noir (mystery, horror, thriller, spy story). Concorreranno al premio, assegnato da una giuria di 90 studenti di cinema e giovani appassionati di genere e presieduta da Claudio Giovannesi, vincitore lo scorso anno con La paranza dei bambini:

Il buco in testa di Antonio Capuano
Il talento del calabrone di Giacomo Cimini  (opera prima)
L’immortale di Marco  D’Amore (opera prima)
Villetta con ospiti  di Ivano De Matteo
Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo
The Shift di Alessandro Tonda (opera prima)

La XXX edizione di Noir in Festival, a causa della situazione sanitaria italiana, è ad oggi prevista in streaming e sarà visibile sui social network del festival, mentre i film selezionati saranno disponibili sulla piattaforma MYmovies. I sei titoli finalisti del Premio Caligari si vedranno in una spettacolare maratona, aperta alla visione per 24 ore, nella giornata di pre-apertura del festival, domenica 7 marzo; il vincitore verrà annunciato nella serata ufficiale di premiazione, venerdì 12 marzo.

“Grazie all’accordo con MYmovies”, dice Giorgio Gosetti, “acquisiamo un partner d’eccellenza e di comprovata qualità e sicurezza per quanto riguarda le proiezioni delle varie sezioni cinematografiche del festival. Ma gli appuntamenti su MYmovies saranno anche dedicati a grandi personaggi del mondo del noir come i nostri ospiti d’onore Kiyoshi Kurosawa o Brian Yuzna e quelli che verranno annunciati alla presentazione del programma. Stiamo lavorando a una formula dinamica della manifestazione che non sia solo frutto dell’emergenza di questi mesi ma utilizzi al meglio gli strumenti della comunicazione digitale per rendere accessibili incontri, proiezioni, eventi speciali, anche al di fuori delle tradizionali sedi del Noir in Festival a Milano e Como. Fin da ora ringraziamo i produttori ed aventi diritti dei film presentati per la loro disponibilità in un momento così complesso dell’offerta cinematografica. Tutte le proiezioni e gli eventi del festival saranno infatti accessibili (su prenotazione) a titolo gratuito”.

 
 

Noir in Festival: Decision to Leave di Park Chan-wook chiude la manifestazione

Decision to Leave

Dal cuore di Milano all’estremo oriente, dagli intrighi di spionaggio raccontati da Vicente Vallés in galleria a due passi da Teatro la Scala ai brividi del cinema coreano, le ultime due giornate del 32° Noir in Festival sono ad alta tensione.

Nel pomeriggio di oggi, a partire dalle ore 17.00 presso Rizzoli Galleria, si parlerà infatti di politica e conflitti con Vicente Vallés e lo storico e scrittore Aldo Giannuli a partire dai loro nuovi romani Operazione Kazan  (Salani) e Spie in Ucraina (Ponte alle Grazie).

Il grande cinema del Noir, per le ultime giornate di festival, presenta invece due pellicole made in Corea. Da una parte l’esordio dietro la macchina da presa di Lee Jung-jae, noto al grande pubblico per il ruolo da protagonista di Squid Game, con il suo Hunt, spy thriller nella Corea del Sud degli anni ‘80 (mercoledì 7 dicembre ore 21.00, Cineteca Milano Arlecchino). L’anteprima sarà preceduta dalla consegna del Premio Caligari 2022.

Dall’altra la chiusura del festival nella serata di giovedì 8 dicembre è affidata a uno degli esponenti più influenti del cinema coreano, Park Chan-wook, con l’anteprima del suo ultimo film Decision to Leave (ore 21.00, Cineteca Milano Arlecchino). Vincitore del Premio per la Migliore Regia all’ultimo festival di CannesDecision to Leave è un thriller noir di chiara ispirazione hitchcockiana che arriverà prossimamente in sala con Lucky Red.

La serata di giovedì 8 celebrerà il miglior film noir di questa edizione con la cerimonia di premiazione del Black Panther Award, assegnato dalla giuria a uno degli 8 titoli in concorso.

 
 

Noir in Festival: Daniel Pennac premiato con il Raymond Chandler Award 2023

Noir in Festival

Nella prestigiosa Sala Rossa di Casa del Manzoni, si è svolta ieri, 1 dicembre 2023, la cerimonia di premiazione del Raymond Chandler Award 2023, consegnato allo scrittore francese Daniel Pennac in occasione del Noir in Festival.

Daniel Pennac
Foto per gentile concessione del Noir in Festival

Noir in Festival 2023: il programma della 33° edizione

Ecco la motivazione del premio: “Daniel Pennac dice di aver scoperto la sua vocazione per il noir grazie a una scommessa. Daniel Pennac ha fatto però di Benjamin Malaussène il più originale e appassionante antieroe del genere, uomo mite e ironico che, da un romanzo all’altro, si è dimostrato il fulcro di un mondo colorato e pieno di felici contraddizioni che ha sedotto ogni tipo di lettore. La sua Belleville rimane un presidio di umanità che ci difende dagli orrori che attraversano il nostro tempo. Salutarlo oggi come degno erede di Raymond Chandler e festeggiare Malaussène come Philip Marlowe ci appare come uno spettacolare paradosso che restituisce nuova linfa al Noir senza intaccarne i valori etici, sociali, civili su cui si regge da sempre. Salutiamo in Daniel Pennac un grande campione della migliore letteratura, un ironico osservatore dei meccanismi del racconto che sa piegare con inedita originalità alla sua visione del mondo. La sua voce fa oggi da contraltare alle tante e prestigiose che riempiono l’albo d’oro di questo premio; ne è più che degno vincitore ma, rispetto ad ogni altro, spicca per la sua unicità”.

 
 

Noir in Festival: dalla prima volta del “Noir in Gaming” alla scoperta di Quentin Tarantino

noir in gaming

La domenica di Milano di tinge di Noir con la seconda giornata di festival, che per la sua 32ma edizione propone per la prima volta il tema del videogioco declinato a tinte noir. Prende infatti il via domenica 4 dicembre il progetto Game inFest, realizzato da QAcademy, che porterà nello spazio The Bridge di IULM 6 ben 12 giochi iconici che fino al 6 dicembre il pubblico del festival potrà provare in prima persona su consolle.

La commistione di linguaggi è sempre stata una delle anime del Noir in Festival, e per questo l’universo dei videogiochi non poteva mancare. Ma oltre ai momenti dedicati al gioco vero e proprio, ci saranno anche due appuntamenti dedicati all’approfondimento: Creare un videogame, un incontro con il game designer e storyteller Daniele Fusetto (lunedì 5 dicembre ore 15.00, IULM 6) e Dal cinema al videogame, andata e ritorno (martedì 6 dicembre ore 12.00, IULM 6), talk con Francesco Toniolo, docente di Forme e Generi del Cinema e dell’Audiovisivo (Università Cattolica Sacro Cuore di Milano) e di Game Culture (Nuova Accademia di Belle Arti-(NABA), e Gemma Fantacci, PhD Student in Visual and Media Studies presso Università IULM, moderato dal direttore del festival Giorgio Gosetti.

In chiusura di giornata, un momento speciale dedicato alla storica seconda edizione del Noir in Festival del 1992 a Viareggio, che vide tra gli ospiti un regista destinato a diventare leggenda: Quentin Tarantino. Il racconto di quella partecipazione è diventato un documentario per la regia di Davide Rapp con testi di Davide Rapp e Michele Boroni. Al Noir verranno presentati in anteprima i primi 40 minuti del documentario, C’era una volta a Viareggio, che a distanza di 30 anni porta sullo schermo i ricordi di chi incontrò Tarantino in quell’estate viareggina (ore 21.00, IULM 6). A seguire la proiezione della versione restaurata de Le Iene.

 
 

Noir in Festival: Christopher Bollen presenta Il gioco della distruzione

noir in festival

Il Noir in Festival, appuntamento letterario e cinematografico dedicato al genere Noir, presenta nell’ambito della quarta edizione di Milano MovieWeek (4 – 10 ottobre) un imperdibile appuntamento letterario con Christopher Bollen; lo scrittore newyorkese presenterà in esclusiva a Milano, il 7 ottobre, ore 18.30, nella Libreria Rizzoli Galleria, il suo nuovo romanzo Il gioco della distruzione, edito da Bollati Boringhieri, conversando con Annarita  Briganti.

L’evento sarà introdotto dai direttori del Noir in Festival, Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, che sveleranno al pubblico milanese le prime anticipazioni sulla 31a edizione, in programma a Milano dal 10 al 15 dicembre 2021.

L’ingresso all’incontro è libero con prenotazione obbligatoria al numero 02.86461071 o su profilo instagram @rizzoligalleria con messaggio in direct.

CHRISTOPHER BOLLEN, autore di Orient (2018) e di Un crimine bellissimo (2020), entrambi pubblicati da Bollati Boringhieri, è editor-at-large presso la rivista «Interview». I suoi lavori sono apparsi su «GQ», «The New York Times», «New York magazine» e «Artforum».

IL GIOCO DELLA DISTRUZIONE

Al suo arrivo nella bellissima isola greca di Patmos, Ian Blesoe è al verde, in fuga, e umiliato dalle conseguenze della morte di suo padre. Ma quel luogo incantato nasconde un lato oscuro, e presto il sogno di riscatto di Ian comincerà ad andare in pezzi. Maestro nel cogliere lo spirito del luogo – come già il Long Island in Orient e Venezia in Un crimine bellissimo – Bollen ci accompagna tra le pieghe di un intreccio appassionante e le sfaccettature di personaggi poco prevedibili, costruendo un indimenticabile thriller letterario sulla seduzione del denaro e la vulnerabilità delle amicizie più consolidate.

De Il gioco della distruzione hanno detto: “Un thriller letterario dalla scrittura nitida e puntuale, pervaso dallo stesso brivido che troviamo in Patricia Highsmith”. «The Washington Post»; “Bella gente in visita a luoghi affascinanti, in tutta la loro genialità del male”. «The New York Times»; “Grande fan di Agatha Christie – come dimostra l’avvincente intreccio della trama – Bollen è anche un acuto psicologo dei suoi personaggi e uno scrittore di straordinaria bravura”. «Vogue»; “Un thriller letterario sui giochi sporchi legati al denaro”.«Entertainment Weekly».

 
 

Noir in Festival: arriva a fine marzo insieme ai suoi primi 30 anni

Noir in Festival

In realtà le iniziative pensate per il trentennale del più antico e famoso festival italiano dedicato al mystery prenderanno effettivamente il via già dal prossimo 14 novembre, quando sul sito ufficiale del festival (www.noirfest.com) si aprirà la votazione popolare per il Premio Giorgio Scerbanenco dedicato al miglior romanzo italiano di genere edito nel 2020. I lettori avranno una settimana di tempo per votare i semifinalisti e la somma delle loro preferenze, unita a quella della giuria, porterà a una rosa di cinque titoli che sarà resa nota il 23 novembre. Gli autori dei libri finalisti saranno quindi protagonisti, a partire dal 30 novembre, di una serie di incontri live trasmessi in streaming sui canali social del festival, fino all’annuncio del titolo vincitore di quest’anno, il 4 dicembre.

Nel periodo successivo, in attesa di una riapertura delle sale cinematografiche auspicata da tutto il mondo della cultura, il Noir in Festival continuerà a vivere digitalmente con la selezione della giuria popolare del Premio Caligari, dedicato al miglior film italiano noir del 2020, e la presentazione dei film finalisti, con alcune masterclass di protagonisti del genere ed eventi collegati alla celebrazione del trentennale.

Il 1 marzo torneremo finalmente dal vivo con un’edizione rinnovata del festival che intende sviluppare il programma sia in presenza che online grazie al sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT, di Istituto Luce – Cinecittà e in stretta collaborazione con partner essenziali come l’Università IULM di Milano e le Librerie Feltrinelli.

“La difficile crisi in cui versa tutta l’Italia, le necessarie restrizioni che a Milano sono ancor più tangibili”, dicono Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, direttori del Festival insieme al delegato IULM, Gianni Canova – “ci hanno indotti a immaginare una formula davvero eccezionale per quest’edizione. Ma vogliamo pensare che l’emergenza sia anche occasione di una nuova progettualità e che l’appuntamento con un compleanno storico possa coincidere con una vera rinascita del Paese”.

 
 

Noir in Festival: aperte le votazione per il premio Giorgio Scerbanenco 2021

Noir in Festiva premio Scerbanenco 2021

È online la lista dei 20 romanzi noir da votare per determinare la cinquina dei finalisti concorrenti all’edizione 2021 del Premio Giorgio Scerbanenco. Sono romanzi noir italiani editi nell’anno e scelti, tra gli oltre 100 iscritti, dal comitato selezionatore del festival.

A partire dal 15 novembre fino alle ore 23.55 di sabato 27 novembre 2021, ogni lettore potrà votare i suoi cinque titoli preferiti sul sito del festival (www.noirfest.com). La cinquina dei finalisti sarà determinata dalla somma ponderata dei voti dei lettori e della Giuria Letteraria, presieduta da Cecilia Scerbanenco e composta da  Alessandra Calanchi, Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi e John Vignola.

I cinque finalisti saranno presentati il 10 dicembre al Teatro Filodrammatici di Milano; tra questi, la Giuria Letteraria (a cui si aggiungeranno Cecilia Lavopa e Alessandra Tedesco) sceglierà il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco 2021 che sarà annunciato e premiato il 10 dicembre stesso al Cinema Gloria di Milano.

I semi-finalisti del premio Giorgio Scerbanenco 2021:

Il liceoAlessandro Berselli, Elliot
L’uomo del portoCristina Cassar Scalia, Einaudi
Nient’altro che nebbiaPatrizia Emilitri, Tea
La regola di Santa CroceGabriella Genisi, Nero Rizzoli
Bunny BoyLorenza Ghinelli, Marsilio
La lunga notteLeonardo Gori, Tea
Questo giorno che incombeAntonella Lattanzi, Harper Collins
Tutti si muoreDiego Lama, Mondadori
Una rabbia sempliceDavide Longo, Einaudi
Il segreto di Mr WillerChicca Maralfa, Les Flaneurs
Lontano da casaEnrico Pandiani, Salani
Il codice della vendettaPasquale Ruju, E/O
Come delfini tra pescecaniFrançois Morlupi, Salani
Caramelle dai conosciutiAldo Pagano, Piemme
Il pregiudizio della sopravvivenzaPaolo Roversi, Marsilio
Via liberaLorenzo Scano, Nero Rizzoli
Tre madriFrancesca Serafini, La nave di Teseo
Il sesto comandamentoAnna Vera Sullam, SEM
Reo confessoValerio Varesi, Mondadori
Nero inchiostroSara Vallefuoco, Mondadori

 
 

Noir in Festival: annunciato il programma della XXXII edizione

Noir in Festival Premio Giorgio Scerbanenco

La XXXII edizione del Noir in Festival si svolge a Milano dal 3 all’8 dicembre tra l’ormai tradizionale quartier generale di Università IULM, il Cinema Arlecchino della Cineteca di Milano, la Libreria Rizzoli Galleria. Tre momenti significativi del festival avranno quest’anno altrettante prestigiose sedi: un luogo identitario della città come la Casa del Manzoni che apre le sue porte ai cinque scrittori finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco il 3 dicembre, quando la giuria presieduta da Cecilia Scerbanenco designerà il miglior romanzo noir italiano dell’anno, consegnato da un maestro del genere come Maurizio De Giovanni; la Multisala Eliseo che ospita la serata inaugurale della manifestazione; lo spazio CinéMagenta63 dell’Institut Français di Milano che ospita l’omaggio a Bertrand Tavernier e al nostro festival gemellare Quais du Polar a Lione.

“Questa scelta”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “testimonia da un lato la volontà di collaborare con alcune delle più prestigiose istituzioni milanesi, nello spirito di un festival diffuso che ricerca settori diversi di pubblico così come è del DNA della manifestazione, dall’altro si inserisce in una rete culturale vivace ed esistente, frutto della collaborazione tra il Comune di Milano e la rete dei festival e delle rassegne culturali in città”.

Il Noir in festival 2022 si caratterizza per una nuova svolta nel carattere della selezione: in sintonia con il mondo che cambia e le urgenze di un tempo in cui la violenza e gli scontri di civiltà riempiono la scena, anche gli autori scelti avvertono l’incalzare dell’attualità. Così ad aprire il concorso internazionale è il nuovo film di Alessio Cremonini, Profeti, che segue, con una svolta inattesa, la drammatica prigionia di una giornalista italiana nei campi militari dell’ISIS. L’altro film della prima giornata è Silent Night di Camille Griffin, con Keira Knightley e Lily-Rose Depp.

Tra i 13 film della selezione ufficiale (tutti in anteprima italiana) sono numerosi i titoli destinati a suscitare dibattito: dall’iraniano Subtraction di Mani Haghighi che fotografa la condizione della donna oggi in Iran a Sashenka di Alexander Zhovna, un thriller ucraino di sapore hitchcockiano sulle devianze e la follia che acquista diverso senso se lo si colloca nel conflitto che sta scavando barriere incolmabili tra due popoli. Ci sono poi il nuovo lavoro di Steven Soderbergh, Kimi, con Zoë Kravitz, prossimamente su Sky e NOW, l’inglese Enys Men di Mark Jenkin, il coreano Hunt di Lee Jung-jae (esordio nella regia per l’amatissimo anti-eroe della serie Squid Game) e il francese Bowling Saturne di Patricia Mazuy, energica denuncia del femminicidio in forma di thriller. Si prosegue con una delle più attese anteprime dell’anno, My Name is Alfred Hitchcock, la nuova opera di quel genio della cinefilia che è Mark Cousins (The Story of Film: An Odyssey, Marcia su Roma), il canadese Viking di Stéphane Lafleur (paradossale satira sul tema del vero e del falso, autentica rivelazione dell’anno dopo il festival di Toronto), La niña de la comunion di Víctor Garcia (reduce dal trionfo al festival di Sitges). Infine un piccolo gioiello di cinefilia dedicato al genere con Ragtime di Giuseppe Bocassini, che meritava una platea di appassionati dopo l’apparizione veneziana. A chiudere il Noir in Festival 2022 sarà invece il mélo noir più bello dell’anno, Decision To Leave di Park Chan-wook, vincitore della Palma d’oro per la migliore regia all’ultimo festival di Cannes.

Ospite d’onore dell’anno è senz’altro Harlan Coben, il vincitore del Raymond Chandler Award 2022, oggi riconosciuto maestro non soltanto del romanzo noir ma anche delle serie TV ispirate ai suoi libri. Insieme a lui sono molti gli scrittori di successo attesi nelle giornate milanesi: da Donato Carrisi (ora in libreria con La casa delle luci per Longanesi) che dialogherà proprio con Coben sull’ultimo romanzo pubblicato da Longanesi The Stranger, a Maurizio De Giovanni (autore del nuovissimo Caminito che segna il ritorno del Commissario Ricciardi, edito da Einaudi), dal celebre giornalista TV spagnolo Vicente Vallés che costruisce un avvincente romanzo di spionaggio sulla storia dei rapporti tra Russia e Occidente in Operazione Kazan (Salani) e lo racconta in dialogo con Aldo Giannuli, a Maria Oruña, che rende esplicitamente omaggio ai classici gialli della “camera chiusa” in un romanzo moderno e originale come Quel che la marea nasconde (Ponte alle Grazie). Si festeggia poi il ritorno di Gino Vignali (I milanesi si innamorano il sabato, Solferino Editore), l’esordio nel romanzo noir di una giovane regista di talento come Cinzia Bomoll con La ragazza che non c’era (Ponte alle Grazie) e del giornalista Paolo Maggioni con La calda estate del commissario Casablanca (SEM), in dialogo con Luca Crovi e il suo nuovo ll mistero della torre del parco e altre storie(SEM) .

Fin dall’immagine dell’anno, firmata da un talento della Graphic Novel come Paolo Bacilieri, è poi chiaro il tuffo nel passato che il Noir in Festival si regala rievocando la straordinaria edizione di 30 anni fa quando un giovanissimo Quentin Tarantino fece il suo debutto con Reservoir Dogs mentre sullo schermo (e al festival) sfilavano Jules Dassin (leggendario presidente della giuria), Theresa Russell, Steven Soderbergh, Kon Ichikawa e gli omaggi a Emile De Antonio, Michael Curtiz, Orson Welles. A rievocare quell’anno con la letterale “apparizione” di Tarantino, saranno Davide Rapp e Michele Boroni, autori di un documentario-viaggio nelle giornate italiane del regista cinefilo e Gianfranco Giagni, di recente in libreria con  l’inedito teatrale di Orson Welles Miracolo a Hollywood (Sellerio) e già coautore del documentario Rosabella: la storia italiana di Welles. Mentre l’edizione del 1992 sarà celebrata con un omaggio a Bertrand Tavernier (insieme all’Institut Français di Milano), a Jules Dassin (con la partecipazione di Adrian Wootton, CEO di Film London) e, ovviamente, ai film di quell’anno, con la magnifica versione 4K di Reservoir Dogs e altri due gioielli di quella selezione.

A completare il cartellone del Noir 2022, l’esordio della nuova sezione Game inFest  (creata con QAcademy e dedicata a teoria e pratica del gaming di genere tra cinema e interattività), un momento di approfondimento rivolto alla Graphic Novel con Venere privata di Scerbanenco riletta dalle matite di Paolo Bacilieri per Oblomov editore, i sei film finalisti del Premio Claudio Caligari, realizzato insieme a Università IULM e Cinecittà News, e la magnifica cinquina dei romanzi noir italiani del Premio Giorgio Scerbanenco.

“Forse il tempo di Marlowe e Spade è tramontato per sempre”, scrivono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “e forse perfino James Bond si deve arrendere all’età e alla tecnologia. Ma non è detto che non tornino, come spesso accade agli eroi della fantasia che sanno illuminare il futuro. Per questo noi abbiamo il dovere e il privilegio di scandagliare ogni anno il mutare della creatività, le intuizioni dei nuovi talenti, le trasformazioni di un genere felicemente ibrido e mutante. Quest’edizione del Noir assomiglia alle migliori del nostro passato – non a caso ci siamo rifatti al 1992 per l’immagine dell’anno – ma è attraversata da un dinamismo e da suggestioni inedite che confermano come il noir sia ancora adesso il termometro infallibile del nostro tempo”.

 
 

Noir in Festival: al via l’edizione 2018 dedicata a Ennio Fantastichini

Noir in Festival

Apertura in chiave italiana per la nuova edizione del Noir in Festival che si inaugura domani nel campus dell’università IULM e che proseguirà fino al 9 dicembre nel segno di tutti i colori del nero tra cinema, letteratura, televisione, fumetto.

“Quest’edizione – dicono i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri – sarà dedicata a Ennio Fantastichini che del nostro festival è stato amico sincero e protagonista in più di un’occasione col suo cinema che spesso ha intrecciato le strade del genere e in cui lascia un segno forte e personale”.

Protagonisti della mattinata di domani sono Sergio Stivaletti, il mago degli effetti speciali che riceve il premio Luca Svizzeretto come “maverick” del nostro cinema di genere ed Enrico Vanzina che torna alle atmosfere del giallo da scrittore con “La sera a Roma” (Mondadori editore), tra cinema, intrigo, belle donne e autobiografia neanche troppo mascherata. Stivaletti, insieme all’esperto di digital effects Alessandro Sabbioni sarà protagonista di una master class dedicata ai “trucchi” della paura, mentre Enrico Vanzina incontrerà il pubblico, sempre domani, alle 12.30.

Ennio Fantastichini, morto l’attore di Mine Vaganti

Del resto l’Italia è grande protagonista dei primi giorni del festival anche con la serata del Premio Scerbanenco per il miglior romanzo noir dell’anno (appuntamento con i finalisti dalle 17.30 a La Feltrinelli di Piazza Duomo e poi la sera con la proclamazione del vincitore) e l’avvio del Premio Caligari per il miglior film italiano di genere. Domani i primi a scendere in lizza saranno Ride di Jacopo Rondinelli con Lorenzo Richelmy (entrambi a presentare il film) e Una storia senza nome di Roberto Andò (con la partecipazione dello sceneggiatore Angelo Pasquini).

Una giuria di 100 studenti e giovani spettatori, guidata dal presidente Malcom Pagani coadiuvato dai critici Alessia Battistini e Francesco Crispino.

Il primo film in concorso per il Black Panther Award assegnato dalla giuria internazionale per il cinema presieduta dalla regista cinese Ning Ying è invece il francese Les Fauves di Vincent Mariette con Lily Rose Depp (la figlia della star hollywoodiana) al suo esordio come protagonista assoluta. Una storia di ragazzi, di una pantera assassina e di incubi che forse sono fin troppo reali.

Nell’anno in cui gli zombies sono i grandi protagonisti ritorna poi, in edizione restaurata a 50 anni dalla sua uscita il film-capostipite del genere, La notte dei morti viventi di George A. Romero, un omaggio che riporta al Noir Dario Argento, il re del giallo italiano e lo storico complice di Romero. Con il folgorante esordio del migliore allievo di Roger Corman si apre domani la prima giornata di un Noir in Festival che non lesina sorprese e personaggi eccellenti.

Noir in Festival 2018: il programma di un’edizione… contagiosa!

 
 

Noir in Festival: a Piove di Paolo Strippoli il Premio Caligari

Piove-recensione

In occasione del Noir in Festival 32° edizione, il Premio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno, giunto alla sua settima edizione, è stato assegnato a

Piove di Paolo Strippoli

In una competizione serrata che ha visto ben quattro film separati da pochissimi voti, l’opera seconda del regista di A classic horror story è risultata il film più votato dalla Giuria del Premio, composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema affiancati daManlio Gomarasca (Presidente), Maurizio Di Rienzo (coordinatore) e Anna Maria Pasetti (tutor), che nel corso di tre giorni di proiezioni all’Università IULM si sono confrontati e hanno dibattuto sui sei titoli in concorso.

La Menzione Speciale 2022 conferita dalla redazione di Cinecittà News, Main Media Partner del festival, va invece a

Una femmina di Francesco Costabile

con la seguente motivazione: “Dal romanzo di Lirio Abbate, Fimmini ribelli, Francesco Costabile ha tratto un gangster movie ancestrale che ci trasporta dentro la tragedia di un personaggio femminile vittima di ‘Ndrangheta. Rosa, interpretata magistralmente dalla debuttante Lina Siciliano, è immersa in una nefasta rete di potere tessuta da donne. Un film dal forte impatto nel denunciare i soprusi familiari con echi del mafia movie americano e al contempo con tratti di intenso lirismo, un’efficace parabola cinematografica sul non riuscire a mettere a fuoco ciò che è intollerabile e persino impensabile.”

CinecittàNews è il quotidiano online di cinema italiano e internazionale edito da Cinecittà SpA e realizzato dalla Direzione Comunicazione e Attività editoriali di Cinecittà,riferimento per l’industria del settore grazie al suo linguaggio dinamico e generalista e alla sua attenzione all’attualità.

 
 

Noir in Festival: a Daniel Pennac il Raymond Chandler Award 2023

noir in festival

“Tornando a casa progettate un bel giallo con tanti omicidi: vi farà bene alla salute”. È la ricetta del più amato tra gli scrittori europei, il francese Daniel Pennac, l’autore che con Il paradiso degli orchi ha dato vita nel 1985 al fortunato ciclo di romanzi che vedono protagonista Benjamin Malaussène, di professione capro espiatorio, il più paradossale e divertente investigatore per caso di tutta la letteratura poliziesca. A lui andrà il Raymond Chandler Award 2023 il 1 dicembre, giornata d’apertura del Noir in Festival nella prestigiosa Sala Rossa di Casa Manzoni a Milano.

“Abbiamo inseguito per molto tempo questo straordinario scrittore che al ‘giallo’ ha dedicato una parte significativa della sua opera”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, direttori del festival insieme a Gianni Canova (Delegato IULM), “e siamo particolarmente orgogliosi che abbia accettato nell’anno in cui è arrivato in libreria il suo formidabile  Capolinea Malaussène  (Feltrinelli).”

Nato a Casablanca il 1  dicembre 1944 – quasi un segno del destino pensando al Rick di Humphrey Bogart –, di origini corse e provenzali, cresciuto in Africa e poi a Nizza dove si è laureato in lettere, Pennac è stato prima di tutto insegnante e ai ragazzi ha dedicato, anche dopo l’affermazione come scrittore, molta parte della sua produzione compreso una celebre avventura a fumetto, Lucky Luke contro Pinkerton, firmata a quattro mani con un maestro del noir mediterraneo come Tonino Benacquista nel 2010. E proprio per il suo impegno per la pedagogia nel 2013 è stato insignito della laurea ad honorem all’Università di Bologna.

Dopo aver esplorato la fantascienza (due opere), la narrativa per ragazzi e la saggistica, nasce per caso la saga di Malaussène, che si snoderà attraverso nove romanzi. È successo in Brasile, dove per caso Pennac scopre il romanzo di genere mystery o hard-boiled e a questo si appassiona al punto che, usandolo da grimaldello per fantasia e creatività, per oralità e moralità, diventerà un grande scrittore. La prima volta nel 1985, a quattro mani con uno pseudonimo: Binario morto, una sorta di spy-story pubblicata in collaborazione con gli amici Jean Bernard J. B. Pouy e Patric Raynal, arrivato in Italia nel 1997, magistralmente tradotto da Luigi Bernardi. Pouy e Raynal provocano Daniel sostenendo che non è in grado di scrivere da solo un vero e proprio giallo. Pennac raccoglie la sfida, scommette e così nascono, per la Série Noire di Gallimard, Benjamin Malaussène, investigatore involontario, e la sua stramba famiglia, protagonisti delle storie scritte tra il 1985 e il 2023. Nel mezzo una sua grande passione, il teatro, che Pennac frequenta sia come drammaturgo che come interprete dei propri monologhi o di testi classici come Bartleby Lo scrivano, una storia di Wall Street di Herman Melville, portato in scena anche in Italia nel 2012. Ma a teatro porterà anche un omaggio a Fellini, nel centenario della nascita, con una lettura di  La legge del sognatore al Piccolo Teatro di Milano il 20 gennaio 2020.

Celebre e amatissimo dal pubblico per  la scrittura umorale e versatile, attraversata dal gusto del paradosso e dell’iperbole, virtuoso di una lingua personalissima e colorita capace di trascorrere dal vernacolo allo stile prettamente letterario, Pennac crea un universo di persone semplici, di maschere del suo tempo radunate negli anni intorno all’“omino” Malaussène, in cui l’autore riversa la sua visione del mondo.

Il  teatro dell’opera di Pennac è il quartiere parigino di Belleville, altro grande protagonista fin dal primo romanzo: un luogo povero, sporco e sgarrupato, ma vivace e accogliente, brulicante di vita e di umanità, tra arabi, africani, muezzin che salmodiano dalla finestrella di un bagno e cous cous servito a tutte le ore accompagnato dall’immancabile pastis.Un ritratto splendido di un universo il cui successo editoriale viene attribuito da “Le Monde” al sentimento di prossimità che il lettore prova con i Malaussène.

Nel palmarès del Raymond Chandler Award, il più prestigioso riconoscimento del Noir in Festival, Daniel Pennac succede all’americano Harlan Coben; ma negli anni il celebre Doblone Brasher, descritto da Chandler in High Windowe che del premio è diventato il simbolo di una eccellenza letteraria dentro e oltre il genere mystery, è andato a maestri come Graham Greene (primo vincitore nel 1988 in accordo con il Raymond Chandler Estate), Leonardo Sciascia, Manuel Vázquez Montalbán, Osvaldo Soriano, Ed McBain, John le Carré, John Grisham, Scott Turow, Elmore Leonard, John Banville, Jø Nesbo, Roberto Saviano. Il nome di Pennac corona questa magnifica sequenza di straordinari narratori del nostro tempo nella 33ma edizione del Noir in Festival, che si svolge quest’anno a Milano dal 1 al 7 dicembre.

 
 

Noir in Festival: a Bowling Saturne di Patricia Mazuy il Black Panther 2022

BOWLING SATURNE

L’ultimo verdetto è infine arrivato: dopo i due vincitori legati al Premio Caligari 2022, Piove di Paolo Strippoli premiato da una giuria composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema, e Una femmina di Francesco Costabile, cui va la Menzione Speciale 2022conferita dalla redazione di Cinecittà News, Main Media Partner del festival,  si è espressa la giuria del Concorso Internazionale. La scrittrice e sceneggiatrice Cinzia Bomoll, il direttore artistico del Festival europeo del cinema fantastico di Strasburgo Daniel Cohen e l’attrice Manuela Velasco hanno attribuito all’unanimità il Black Panther 2022 per il miglior film a

BOWLING SATURNE di Patricia Mazuy

con la seguente motivazione: “Per averci accompagnato in un viaggio interiore che conduce all’istinto omicida, attraverso un realistico e potente utilizzo del noir.”

Il film racconta come dopo morte del padre, Guillaume erediti la pista da bowling di famiglia che dona al fratellastro Armand. Un luogo carico di ricordi, segreti e fantasmi interiori, dove si scatena una serie di omicidi. I due fratelli verranno trascinati in un abisso pieno di demoni e dovranno fare i conti con la loro eredità. L’oscurità regna su un mondo nel quale vale solo la regola della caccia.

La Giuria, segnalata l’alta qualità dei film in gara, ha inoltre deciso di conferire una Menzione speciale a

Profeti di Alessio Cremonini

con la seguente motivazione: “Per la sua facoltà di sviluppare la delicata tematica della fede dal punto di vista di due donne e di rappresentare i diversi tipi di prigionia a cui siamo soggetti.”

Protagoniste della storia sono Sara, una giornalista italiana free lance che si trova in Medio Oriente per raccontare la guerra dello Stato Islamico e Nur, una foreign fighter radicalizzata a Londra che ha sposato un miliziano e ora vive nel Califfato Daesh. Sara è rapita dall’Isis, ma in quanto donna, in quanto essere inferiore che ha dignità solo se sottomessa al maschio, non può stare in una prigione dove sono presenti anche gli uomini. Per questo motivo, è consegnata in custodia a una sua “pari”: a una donna. Nur diventa la sua carceriera, la casa di Nur la sua prigione. E sarà proprio quella dimora, nel mezzo di un campo di addestramento dello Stato Islamico, il luogo dove Sara e Nur si scontreranno. Un confronto quasi impossibile che si trasforma in confronto psicologico, mentre attorno scoppiano le bombe e i nemici sono mandati al rogo per vendetta. Un confronto fatto di silenzi, di sottili ricatti e di rivelazioni, con Nur che tenta progressivamente di convertire Sara.

I due premi sono stati consegnati alla presenza degli autori nella serata finale di Noir in festival 2022.

 
 

Noir in Festival, ecco i sei film finalisti per il Premio Caligari

Noir in Festival Premio Giorgio Scerbanenco

Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano, ideato da Gianni Canova in accordo con Giorgio Gosetti, organizzato dal Noir in Festival in collaborazione con Università IULM e Cinecittà News, concorrono sei film finalisti scelti a insindacabile giudizio dagli ideatori del Premio fra i noir di produzione italiana usciti in sala tra novembre 2021 e novembre 2022.

I sei film finalisti verranno proiettati fra il 4 e il 6 dicembre a Milano nella Sala dei 146 di IULM 6, in via Carlo Bo 7, con la partecipazione degli autori. A scegliere il vincitore sarà una giuria popolare di 80 giovani studenti e di appassionati, guidata da tre critici cinematografici tra cui un Presidente/moderatore.

Dopo una discussione collettiva al termine di ogni proiezione, i membri della giuria potranno esercitare il proprio diritto di voto deponendo la scheda con il loro giudizio nell’urna appositamente predisposta. La graduatoria finale indicherà il vincitore. Il voto di ciascuno dei tre critici partecipanti avrà valore 5. In caso di parità nella deliberazione finale, il voto del Presidente sarà determinante.

Da quest’anno, inoltre, la redazione di Cinecittà News assegnerà a uno dei sei finalisti una Menzione Speciale. I vincitori verranno annunciati durante la serata di premiazione, l’8 dicembre. I titoli finalisti di quest’anno sono:

“La conferma del Premio Caligari tra gli assi portanti del Noir in Festival”, dicono Gianni Canova e Giorgio Gosetti, “così come la novità della partecipazione di Cinecittà News a sostegno del buon cinema italiano, conferma che in pochi anni autori e produttori hanno imboccato una via nuova e vitale che rilancia una tradizione del nostro cinema: la passione per i generi. Nella scelta dei finalisti di quest’anno, dovendo fronteggiare una scena in profonda trasformazione tra prodotto per la sala, serialità per i network, cinema per le piattaforme, abbiamo voluto premiare in primis lo sforzo di chi ha ideato e realizzato il film per la comunità che si riunisce al cinema. E le felici sorprese, come vedrete, ci sono state.”

Per iscriversi gratuitamente alla giuria è necessario essere maggiorenni e inviare, entro mercoledì 30 novembre 2022, una mail a [email protected] con oggetto GIURIA CALIGARI 2022 segnalando: nome, cognome, mail di riferimento, categoria di appartenenza del giurato (01 – Studente universitario IULM oppure 02 – Appassionato/a di Noir). Tutte le proiezioni sono gratuite e aperte a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

I partecipanti alla Giuria sono anche invitati a esprimere una riflessione sul film che ritengono più meritevole con una breve critica/considerazione (max 600 caratteri spazi inclusi) da indirizzare entro e non oltre l’11 dicembre all’indirizzo mail [email protected]. Gianni Canova e Giorgio Gosetti sceglieranno le sei mini-recensioni più significative che verranno pubblicate sul sito di Noir in festival (www.noirfest.com) al termine della manifestazione.

 
 

Noir in Festival XXX: vincono John Banville, Wildland No Mataràs e Favolacce

Noir in Festival

Con la serata di premiazione si conclude la 30a edizione del Noir in Festival, che prosegue nella giornata del 13 marzo con i film e gli incontri a disposizione su MYmovies, e che per la prima volta ha portato online il meglio del genere, dal cinema alla letteratura passando per le serie TV.

Durante la serata conclusiva, trasmessa in diretta su MYmovies dagli studi Gedi Visual, la giuria cinema, presieduta da Carlo Degli Esposti (produttore) insieme all’attrice Camilla Filippi e al regista Gianluca Maria Tavarelli, ha assegnato il Black Panther Award del 30a Noir in Festival a KØD & BLOD (WILDLAND), opera prima della regista danese Jeanette Nordahl, con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare la scelta di un’adolescente che abbraccia una famiglia maledetta pur di sentirsi parte di un gruppo, con una regia capace che sceglie consapevolmente di rallentare la narrazione permettendo allo spettatore di scendere negli inferi al fianco della protagonista.”

La menzione speciale del Black Panther Award è andata invece a NO MATARÁS (NON UCCIDERE) di David Victori, con la seguente motivazione: “Un incubo notturno visionario, intricato e avvincente, di forte impatto. Un racconto moderno che ci pone dinanzi alla paura di vedere sfumare una dopo l’altra ogni speranza di salvezza e redenzione.

La giuria popolare del Premio Caligari, promosso insieme a IULM, composta da 90 tra studenti universitari e appassionati di cinema e guidata da Claudio Giovannesi, ha assegnato il Premio Caligari 2020 a FAVOLACCE dei fratelli D’Innocenzo.

Un Premio Speciale Claudio Caligari 2020 è stato invece consegnato nel corso di un incontro pomeridiano disponibile su Facebook e YouTube ad Andrea Paris, Matteo Rovere e Sydney Sibilia di Ascent Film e Groenlandia per la creatività produttiva a cavallo tra i generi dello spettacolo popolare nel cinema italiano di oggi.

Kurosawa Kiyoshi e Brian Yuzna hanno ricevuto rispettivamente l’Honorary Award 2020 per l’insieme dell’opera e il Premio Luca Svizzeretto 2020, intitolato a un giornalista, amico e collaboratore del Festival scomparso nel 2016, che premia ogni anno un personaggio anticonvenzionale del cinema di genere.
Nel corso della cerimonia di premiazione, sono stati consegnati anche i prestigiosi premi letterari del festival.

A John Banville è andato il Raymond Chandler Award alla carriera, attribuito dal Noir in Festival a un maestro riconosciuto del genere. Questa la motivazione: “Perché, coniugando grande estro, uno stile impeccabile e un’implacabile precisione, una geniale invenzione linguistica e una tormentata chiarezza morale, John Banville abbraccia nei suoi poliedrici romanzi i grandi temi della nostra epoca – la scienza, l’incubo della guerra, lo scontro epocale di civiltà e di religione – intrecciandoli alle sempre affascinanti passioni umane.”

L’autore, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, è stato il protagonista di un’intervista esclusiva per il Noir in Festival realizzata da Adrian Wootton (CEO di Film London) e visibile sui canali Facebook e YouTube del festival. John Banville tornerà in libreria a inizio aprile con Delitto d’inverno, pubblicato da Guanda come tutta la sua opera.

Tullio Avoledo ha conquistato il Premio Giorgio Scerbanenco 2020 per Nero come la notte (Marsilio). La Giuria letteraria, composta da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Alessandra Calanchi, Alessandra Tedesco, Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Sergio Pent, Ranieri Polese, Sebastiano Triulzi e John Vignola, ha assegnato il premio con la seguente motivazione: “Per essere riuscito a costruire, attraverso l’ibridazione tra noir e distopia, una storia che racconta con realismo politico il paesaggio post industriale del Nord Est, affrontando i temi dell’immigrazione, della clandestinità e dell’emarginazione, grazie a una scrittura che richiama felicemente la tradizione dell’hardboiled.”

A Psychokiller (SEM) di Paolo Roversi è andato infine il Premio del Pubblico, assegnato dal Noir in Festival al romanzo partecipante al Premio Giorgio Scerbanenco 2020 che ha ottenuto più voti dei lettori.

 
 

Noir in Festival XXX: un anniversario online, seguitissimo e inaspettato

noir in festival XXX

Si è conclusa ieri la 30ma edizione del Noir in Festival, un’edizione complessa, inaspettata e molto seguita da un pubblico di nuovi e vecchi spettatori, che si sono temporaneamente trasferititi online per seguire i tanti film e appuntamenti del festival.

La prima edizione completamente virtuale del Noir, resa possibile dal sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema, Università IULM, Istituto Luce – Cinecittà, Associazione Amici di Como e SIAE, è stata un successo di visualizzazioni e seguito; il calore del pubblico, che ha partecipato e interagito a distanza, ha sopperito la mancanza del contatto reale che rende e continuerà a rendere un festival un luogo di scambio unico e insostituibile.

I dati parlano chiaro: per l’edizione del trentennale sono stati realizzati 42 video registrati e 34 dirette live per un totale di oltre 37 ore di contenuti originali popolati da scrittori, registi, amici del festival e protagonisti del mondo Noir. Questa parte di programmazione, anche grazie ai 35 crossposting Facebook realizzati in collaborazione con 15 pagine di editori e partner, ha raccolto oltre 60.000 visualizzazioni tra Facebook e YouTube, per un totale di 1.500 ore fruite da parte degli utenti.

Su Facebook gli oltre 200 post realizzati sono stati visiti da più di 800.000 persone, con una media di 250 utenti giornalmente coinvolti; su Instagram, invece, gli oltre 150 contenuti tra feed e stories hanno raggiunto circa 150.000 account.

30 gli eventi proposti su MYmovies di cui 23 film, tra anteprime nazionali, omaggi e titoli in concorso, con una presenza media in sala virtuale di 600 persone e un totale di 16.000 posti riservati.

In un’edizione che ha dovuto giocare tutte le sue carte online, la sinergia e unità d’azione con i partner è stata determinante. Se la piattaforma di MYmovies.it si è trasformata nel polo attorno al quale hanno orbitato i film e gli incontri cinematografici, con la preziosa collaborazione degli studi di Gedi Visual che hanno ospitato la cerimonia di apertura e chiusura, altrettanto indispensabile è stato il supporto di Librerie Feltrinelli e laF per la parte relativa ai libri e serie TV: il punto RED Feltrinelli di via Tomacelli a Roma ha ospitato cinque incontri pomeridiani, Ibs.it e laFeltrinelli.it hanno promosso e rilanciato il festival, laFha reso possibile l’anteprima di Hammarvick e l’incontro con Camilla Läckberg.

Altrettanto fondamentale l’apporto e la collaborazione con i media-partner, che per tre mesi hanno sostenuto e rilanciato le attività del festival: Cinecittà News, Cinefilos.it, Sky Cinema, Cinematographe.it, Magic Lake, MilanoNera.it.

L’intervista a Kurosawa Kiyoshi non sarebbe stata possibile senza la collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma mentre nessuna intervista internazionale avrebbe avuto sottotitoli senza l’intervento di Sub-Ti.

“Quando ci siamo imbarcati in quest’impresa”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “non avevamo la minima idea di quello a cui andavamo incontro. La “navicella” del festival, come abbiamo definito quest’edizione ibrida fatta di collegamenti virtuali, è stata più difficile del previsto da costruire; pezzo dopo pezzo, intervista dopo intervista, tra uno streaming e un upload ci siamo confrontati con un mondo che anche solo un anno fa avremmo definito alieno. Ma la sfida è stata vinta e adesso sappiamo di poter contare su mezzi nuovi e soprattutto su un pubblico ancora più ampio e ancora più fedele, che ci ha accompagnato sin dalla selezione dei finalisti del Premio Scerbanenco, lo scorso novembre. E se da un lato abbiamo dovuto rinunciare a quell’atmosfera di convivialità che tanto ci è cara, dall’altro abbiamo viaggiato in compagnia di tante meravigliose persone che ci hanno sostenuto in questo approdo online. A loro vogliamo rivolgere un sentito… GRAZIE…”

…agli ospiti e amici del festival che hanno popolato i canali social del festival nei giorni pre-evento: Mario Alberti, Gianni Biondillo, Davide “Boosta” Dileo, Antonio Capuano, Diego Castelli, Claudio Chiaverotti, Giacomo Cimini, Chiara Civiello, Giacomo Costa, Marco D’Amore, Giancarlo De Cataldo, Renato De Maria, Ivano De Matteo, Esther Elisha, Gabriella Giliberti, Mojmir Jezek, Valentina Lodovini, Carlo Lucarelli, Erik Madsen, Vinicio Marchioni, Davide Marengo, Gabriele Salvatores, Elisabetta Sgarbi, Giampaolo Simi, Fabio Stassi, Alessandro Tonda, Valentina Vannicola, Enrico Vanzina, Marco Vichi, Marco Villa, Federico Zampaglione.

…a tutti gli incredibili protagonisti di questa trentesima edizione: Gabriele Albanesi, Dario Argento, John Banville, Marco Bocci, Alessandro D’Alatri, Silvio Danese, Antonietta De Lillo, Alicia Giménez-Bartlett, Gianrico Carofiglio, Roberto Cimpanelli, Roberto Costantini, Carlo Degli Esposti, Maurizio De Giovanni, Damiano e Fabio D’Innocenzo, Camilla Filippi, Marc Fitoussi, Fabio Frizzi, Antonella Fulci, Marcello Garofalo, Gabriella Genisi, Claudio Giovannesi, Federico Greco, Anthony Horowitz, Jennifer Kent, Kurosawa Kiyoshi, Camilla Läckberg, Charlotte Link, Nicola Lagioia, Antonella Lattanzi, Manetti Bros., Luca Miniero, Jeanette Nordahl, Margherita Oggero, Andrea Paris, Luca Poldelmengo, Matteo Rovere, Lunetta Savino, Francesca Serafini, Sydney Sibilia, Rosa Teruzzi, Chiara Lalli, Cecilia Sala, Gaetano Savatteri, Cecilia Scerbanenco, Mario Serenellini, Paolo Roversi, Livia Sambrotta, Gianluca Maria Tavarelli, Rosario Tronnolone, Grazia Verasani, Brian Yuzna, Adrian Wotton.

…agli intervistatori che hanno dialogato con i protagonisti di cinema e letteratura: Paolo Bertolin, Nicole Bianchi, Alessandra Casella, Alberto Crespi, Luca Crovi, Chiara Guida, Mazzino Montinari, Raffaele Meale, Cristiana Paternò, Ilaria Ravarino, Roberto Silvestri, Tommaso Tocci, Sebastiano Triulzi, Nicoletta Vallorani, John Vignola.

Appuntamento alla 31a edizione, dal 29 novembre al 4 dicembre 2021!

 
 

Noir in Festival XXX: Raymond Chandler incontra il Re del Terrore

Noir in Festival

Volge al termine il Noir in Festival, che cala il sipario sulla 30ma edizione con tanti imperdibili incontri nella giornata conclusiva di venerdì 12 marzo.

Protagonista indiscusso sarà l’irlandese John Banville, maestro del genere premiato dal Noir con il Raymond Chandler Award alla carriera, che si racconterà in uno speciale incontro in streaming intervistato dal CEO di Film London Adrian Wootton (ore 12.00, su Facebook e YouTube). John Banville, nelle librerie italiane dal 15 aprile con il suo ultimo Delitto d’inverno (Guanda), ripercorrerà le tappe della sua carriera di scrittore, giornalista e sceneggiatore, e saluterà il pubblico del Noir in Festival anche nel corso della cerimonia di premiazione (in diretta su MYmovies a partire dalle ore 19.30).

Accanto ad un maestro come John Banville, l’ospite d’onore della serata sarà Diabolik, attraverso le immagini inedite del backstage dell’ultimo attesissimo film dei Manetti Bros.dedicato al Re del terrore. Durante la serata di chiusura, che sarà trasmessa esclusivamente su MYmovies, i fratelli Manetti saranno protagonisti di un incontro sulla loro carriera, che ha mosso i primi passi proprio al Noir durante gli anni a Courmayeur con l’episodio De Generazione e il premiato Piano 17, fino ad arrivare all’ultimo Diabolik di cui i registi mostreranno in anteprima un inedito backstage, grazie alla collaborazione con Rai Cinema e 01 Distribution.

La cerimonia di premiazione incoronerà il vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco, Tullio Avoledo, premiato dalla giuria letteraria per il suo Nero come la notte (Marsilio), e culminerà con l’assegnazione del Premio Caligari per il miglior noir italiano dell’anno e del Black Panther Award per il miglior film.

Nel corso della giornata sarà inoltre assegnato per la prima volta il Premio Speciale Caligari per la creatività produttiva a cavallo tra i generi nel cinema italiano di oggi ad Andrea Paris, Matteo Rovere e Sydney Sibilia, menti delle factories produttive Ascent Film e Groenlandia (ore 16.00, su MYmovies, Facebook e YouTube).

Il programma di venerdì 12 propone ancora un ricco palinsesto di incontri: da Charlotte Link (ore 11.00, su Facebook e YouTube), autrice tedesca contemporanea di maggior successo che in dialogo con Alessandra Casella racconterà la nuova indagine della sua Kate Linville in Senza Colpa (Corbaccio), a Gianrico Carofiglio (ore 18.00, su Facebook e YouTube) con il suo ultimo emozionante giallo La disciplina di Penelope (Mondadori), che durante la conversazione con John Vignola racconterà la sua nuova protagonista, l’ex pubblico ministero Penelope Spada. Seguirà la conversazione con Paolo Roversi: il vincitore del Premio del Pubblico – Noir in festival per il romanzo noir italiano più votato dai lettori tra i semi finalisti del Premio Scerbanenco con Psychokiller (Sem), presenterà con Luca Crovi Il pregiudizio della sopravvivenza (Marsilio), ottava avventura del giornalista hacker Enrico Radeschi.

Il programma del 30° Noir in Festival si chiude con l’anteprima di Les Apparences, il nuovo lavoro di Marc Fitoussi, che il regista presenterà in diretta in conclusione alla cerimonia di premiazione; il film, tratto dal romanzo Betrayal della svedese Karin Alvtegen, sotto la maschera della commedia cela un sofisticato thriller psicologico (ore 21.00, MYmovies). Ultimo appuntamento per la retrospettiva dedicata a Lucio Fulci con Le porte del silenzio(ore 22.00, MYmovies).

Il Noir in Festival si svolge in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

 
 

Noir in Festival XXX: pre-apertura con la “maratona Caligari”, l’omaggio a Fulci e Bastardi a mano armata

noir in festival

Si apre nel segno del grande cinema italiano la 30° edizione del Noir in Festival, che inizierà ufficialmente lunedì 8 marzo (in programma fino a sabato 13) ma che celebra il cinema noir di casa nostra con una straordinaria giornata di pre-apertura, prevista per domenica 7 marzo.

Durante questa giornata il Noir in Festival proporrà una maratona con i sei titoli in lizza per il Premio Caligari, che sarà assegnato al miglior noir italiano dell’anno. Dal cinema di un maestro come Antonio Capuano (Il buco in testa) alle consacrazioni di autori più giovani come i Fratelli D’Innocenzo (Favolacce) e Marco D’Amore (L’Immortale), dalla cronaca borghese a tinte noir di Ivano De Matteo (Villetta con ospiti) agli esordi nel lungometraggio di Giacomo Cimini (Il talento del calabrone) e Alessandro Tonda (The shift): sono questi i sei film protagonisti della speciale maratona di domenica 7 marzo su MYmovies.
I film saranno disponibili in streaming gratuito sulla piattaforma del Noir in Festival (www.mymovies.it/ondemand/noir-in-festival/) dalla mezzanotte di sabato fino alla mezzanotte di domenica. Il Premio Caligari sarà assegnato da una giuria presieduta da Claudio Giovannesi e composta da un pubblico di studenti dell’Università IULM di Milano e il verdetto sarà annunciato venerdì 12 marzo, nel corso della cerimonia di chiusura del Noir in Festival.

Ma le sorprese non sono finite: alle ore 19.00 di domenica 7 andrà infatti in scena (in streaming su MYmovies) una speciale opening night, per festeggiare il trentennale del Noir in Festival insieme a tanti ospiti che negli anni sono diventati veri e propri amici del festival. Accanto ai direttori del festival Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova, che apriranno virtualmente il sipario su questa 30ma edizione, interverranno anche Claudio Giovannesi, Carlo Lucarelli, Antonio Monda e Cecilia Scerbanenco. Ospiti della serata saranno anche Gabriele Albanesi, Luca Poldemengo e Marco Bocci, regista, sceneggiatore e protagonista del crime adrenalinico Bastardi a mano armata, film di apertura fuori concorso (ore 21.00).

A chiudere questa domenica di cinema italiano sarà l’omaggio a Lucio Fulci, con il primo film della retrospettiva che il Noir in Festival vuole dedicare al maestro del genere, tra mystery, thriller, horror e splatter. A introdurre il primo film della rassegna Una sull’altra (ore 22.00, MYmovies) sarà una live notturna sui social del festival con il direttore Giorgio Gosetti e lo youtuber Federico Frusciante (ore 22.00, su Facebook e YouTube). L’omaggio a Lucio Fulci proporrà altri 4 titoli della sua filmografia: Non si sevizia un paperino (1972), Sette note in nero (1977), Quando Alice ruppe lo specchio (1988) e il film di commiato Le porte del silenzio (1991), oltre all’anteprima di Fulci Talks, conversazione con il maestro realizzata da Antonietta De Lillo con Mauro Garofalo.

Il Noir in Festival si svolgerà in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

 
 

Noir in Festival XXX: investigatori, gazze ladre e stormtrooper

noir in festival XXX

Inizia con un dialogo a due voci tra uno dei più acclamati autori della narrativa italiana contemporanea e una giovane ma già affermata scrittrice e sceneggiatrice il programma di giovedì 11 marzo del Noir in Festival, che vedrà Nicola Lagioia e Antonella Lattanzi protagonisti di un incontro incentrato sul tema “Maschile / Femminile al nero” (ore 11.00, su Facebook e YouTube). Durante la conversazione, moderata da Mazzino Montinari, i due autori si confronteranno sul tema a partire dai loro ultimi romanzi: La città dei vivi di Nicola Lagioia (Einaudi) e Questo giorno che incombe di Antonella Lattanzi (HarperCollins).

Si passa poi dalla realtà contingente alla fantascienza con la masterclass “La cosmogonia di Star Wars, a cura del regista e saggista Federico Greco, condotta da Giorgio Gosetti con la partecipazione di Elisabetta Sgarbi: un viaggio attraverso la storia della saga cinematografica più amata di tutti i tempi (ore 12.00, su Facebook e YouTube). Altro imperdibile viaggio attraverso universi fantastici sarà l’incontro, moderato dal critico Roberto Silvestri, con Brian Yuzna, regista culto del genere fanta-horror tra gli anni ’80 e ’90 cui il festival rende omaggio con il Premio Luca Svizzeretto come maverick dell’anno (ore 17.00, su MYmovies, Facebook e YouTube).

Tra i grandi ospiti internazionali di questa edizione, che proprio nella giornata di venerdì incontreranno (virtualmente) il pubblico del festival, due autori che non hanno bisogno di presentazioni: Alicia Giménez-Bartlett – creatrice di una delle detective “seriali” più amate, Petra Delicado – che racconterà il suo iconico personaggio attraverso l’Autobiografia recentemente pubblicata da Sellerio in dialogo con Alessandra Casella e Marina Fabbri (ore 18.00, su Facebook e YouTube); e poi, ancora, il “padre” di Alex Rider, lo scrittore e sceneggiatore Anthony Horowitz (ore 19.00 su Facebook e YouTube), bestseller in patria da centinaia di migliaia di copie che al Noir presenta il suo ultimo romanzo, I delitti della gazza ladra (Rizzoli).

L’appuntamento con il cinema di genere parte alle ore 19.00 su MYmovies con Non amarmi, film d’esordio di Marco Cercaci presentato al Noir come evento speciale fuori concorso: il racconto di una passione morbosa nella cornice della Seconda Guerra Mondiale, ispirato a fatti realmente accaduti riletti in chiave noir dal regista. Per il concorso internazionale l’argentino Karnawal, opera prima di Juan Pablo Fénix che indaga le dinamiche familiari concentrandosi soprattutto sulla figura di un padre assente dai trascorsi criminali magistralmente interpretato da Alfredo Castro (ore 21.00, MYmovies). L’ultimo appuntamento della giornata è con Non si sevizia un paperino (ore 22.00, MYmovies), uno dei titoli più apprezzati della filmografia di Lucio Fulci, cui il Noir in Festival dedica la retrospettiva di quest’anno.

Il Noir in Festival si svolge in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

 
 

Noir in Festival XXX, il programma dell’edizione 2021

Noir in Festival

Si svolgerà da lunedì 8 a sabato 13 marzo (con una giornata di pre-apertura dedicata al cinema italiano domenica 7 marzo) la 30° edizione del NOIR IN FESTIVAL, la più conosciuta e amata manifestazione dedicata al genere mystery in tutte le sue forme: cinema, letteratura, televisione, new media. Per la prima volta sarà accessibile unicamente online, ad accesso gratuito sulla piattaforma MYmovies.it a questo link https://www.mymovies.it/ondemand/noir-in-festival/preview.php, sui social network del festival (Facebook, Instagram, YouTube) e sul sito ufficiale www.noirfest.com. Il suo cuore rimarrà come nelle scorse edizioni a Milano e Como grazie alla collaborazione di IULM – Università di Milano, delle librerie Feltrinelli, degli Amici di Como. Ma in realtà sarà proprio sulla Rete che si vedranno i film, si incontreranno i grandi protagonisti, si svolgeranno gli incontri con registi e scrittori.

“L’emergenza sanitaria che ci ha portati a festeggiare il nostro compleanno lontano dalle date tradizionali – dicono Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM) – ci priva del contatto diretto col pubblico e con la sala, ma ci offre modelli diversi d’incontro che intendiamo sperimentare con la grande comunità degli appassionati, a partire dalla fantastica giuria popolare del Premio Caligari realizzato insieme agli studenti del campus di IULM”.

Il fil rouge di un’edizione che prende volutamente il via nella giornata internazionale della donna è certamente il prepotente affacciarsi del talento femminile nel mondo del noir: autrici, personaggi, storie che cambiano radicalmente il punto di vista e che hanno quest’anno un riferimento nel centenario della nascita di Patricia Highsmith. In quest’edizione è naturale quindi partire da una riflessione sull’evoluzione del noir al femminile con alcune scrittrici come Gabriella Genisi, Margherita Oggero, Grazia Verasani, Rosa Teruzzi, Antonella Lattanzi, Francesca Serafini, Nicoletta Vallorani.

Ma al Noir in Festival incontreremo anche: il vincitore del Raymond Chandler Award (l’irlandese John Banville); la regista-rivelazione del decennio, Jennifer Kent (The Nightingale); due maestri dell’eccesso visuale come Kurosawa Kiyoshi e Brian Yuzna; la regina del giallo scandinavo, Camilla Läckberg; la “madre” di Pedra Delicado, Alicia Giménez-Bartlett; tre campioni del noir italiano come Roberto Costantini, Maurizio De Giovanni, Gianrico Carofiglio e un outsider d’eccezione come Nicola Lagioia; due protagonisti internazionali (Charlotte Link e Anthony Horowitz). E nel gran finale della serata dedicata ai premiati dell’anno, due autori che hanno legato la loro storia al Noir in Festival, dal lungometraggio d’esordio (Piano 17) fino a uno dei titoli più attesi dell’anno (Diabolik): i Manetti Bros. Sei i film internazionali in concorso tra cui la giuria (Carlo Degli Esposti, Camilla Filippi, Gianluca Maria Tavarelli) assegnerà il Black Panther Award al miglior film; sei anche i film italiani del 2020 scelti per il Premio Caligari e giudicati dalla giovane giuria di 90 studenti IULM e amanti del cinema, guidata da Claudio Giovannesi; cinque gli eventi speciali fuori concorso tra cui l’atteso Fulci Talks di Antonietta De Lillo con una esplosiva “autobiografia uncut” del maestro del cinema di genere, Lucio Fulci, l’autore a cui il Noir in Festival dedica il suo omaggio con cinque titoli diventati di culto.

CONCORSO

  • Gatecrash di Lawrence Gough
  • Karnawal di Juan Pablo Félix
  • No Mataras di David Victori
  • The Spellbound di Pascal Bonitzer
  • Unidentified di Bogdan George Aperti
  • Wildland di Jeanette Nordah

PREMIO CALIGARI

  • Favolacce di Fabio e Damiano D’Innocenzo
  • Il buco in testa di Antonio Capuano
  • Il talento del calabrone di Giacomo Cimini
  • L’Immortale di Marco D’amore
  • The Shift di Alessandro Tonda
  • Villetta con ospiti di Ivano De Matteo
 
 

Noir in Festival XXX omaggia la creatività al femminile

Noir in Festival

Da Jennifer Kent (la regista rivelazione del momento) alle 5 scrittrici italiane del panel “Donne in nero”; da Jeanette Nordahl (il nuovo talento del cinema danese in concorso con Wildland) ad Antonietta De Lillo (che porta al festival un film-evento come l’inedito Fulci Talks), la 30ma edizione di Noir in festival si apre con una giornata interamente dedicata alle donne, domani 8 marzo. Lo sguardo femminile sul mistero e la paura è del resto al centro del focus condotto da una maestra del noir come Nicoletta Vallorani, scrittrice, docente universitaria e curatrice editoriale che guiderà cinque tra le più interessanti autrici di genere italiane alla scoperta delle “Donne in nero” (ore 18.00, su Facebook e YouTube, live da RED Feltrinelli): dialogheranno con lei Margherita Oggero (Il gioco delle ultime volte, Einaudi), Antonella Lattanzi (Questo giorno che incombe, Harper Collins), Grazia Verasani(Come la pioggia sul cellofan, Marsilio), Francesca Serafini (Tre madri, La nave di Teseo) e Rosa Teruzzi (La memoria del lago, Sonzogno). A seguire, il critico e scrittore Silvio Danesein una conversazione con Marina Fabbri e la partecipazione di Rosa Teruzzi sui temi del suo Intervista alla sposa (Nave di Teseo), dolorosa e attuale riflessione sulla violenza contro le donne.

Tra letteratura e serialità sarà invece l’incontro con Gabriella Genisi, autrice dei romanzi da cui è tratta la fortunata serie targata Rai 1 Le indagini di Lolita Lobosco, diretta da Luca Miniero, che parlerà di questo personaggio diventato iconico con la sua autrice e una delle protagoniste, Lunetta Savino (ore 11.00, su Facebook e YouTube). A seguire, la presentazione dell’ultimo romanzo appena uscito, sempre di Gabriella Genisi, ma con una diversa protagonista, la carabiniera salentina Chicca Lopez: La regola di S. Croce (Nero Rizzoli), con Marina Fabbri.

Nella giornata internazionale della donna il Noir propone inoltre una speciale masterclass con una nuova protagonista del cinema di genere, la regista australiana Jennifer Kent, che con due soli film all’attivo, Babadook e The Nightingale, ha già lasciato una traccia indelebile nella cinematografia internazionale. Intervistata dal critico Paolo Bertolin, Jennifer Kent svelerà la sua personale visione del racconto cinematografico (ore 17.00, MYmovies, Facebook e YouTube). Anche il Concorso Internazionale apre nel segno della femminilità grazie al sorprendente esordio nel lungometraggio di Jeanette Nordhal con Wildland, una storia di mafia al femminile che ruota intorno all’importanza della famiglia (ore 19.00, MYmovies), e con Les envoûtés di Pascal Bonitzer, storia di fantasmi liberamente tratta da un racconto di Henry James che ha per protagonista una giornalista sorprendentemente interpretata da Sara Giraudeau (ore 21.00, MYmovies). Altra protagonista femminile della giornata sarà Antonietta De Lillo che porta al Noir l’anteprima del suo Fulci Talks (ore 22.00, MYmovies), conversazione in versione uncut in cui la regista e il critico Marcello Garofalo dialogano insieme a Lucio Fulci, maestro del cinema di genere osannato da autori del calibro di Quentin Tarantino, e a cui il festival dedica la retrospettiva di quest’anno.

Il programma della giornata si completa con un incontro che vede protagonisti due autori che coniugano le due anime del Noir in Festival, cinema e letteratura: Livia Sambrotta(manager dell’industria cinematografica) con il suo Non salvarmi (Sem) e il produttore Roberto Cimpanelli, al suo esordio letterario con La pazienza del diavolo (Marsilio), che dialogheranno insieme a Giorgio Gosetti (ore 12.00 su Facebook e YouTube).

Il Noir in Festival si svolgerà in streaming gratuito su tutto il territorio nazionale sulla piattaforma MYmovies.it e sui canali social del festival (Facebook, YouTube, Instagram). Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalla data di prima programmazione, previa prenotazione.

 
 

Noir in Festival 33: i finalisti del Premio Caligari

noir in fest 33

Il Noir in Festival 33° ha annunciato i finalisti del Premio Caligari 2023. Al concorso di IULM e Noir in Festival per il cinema italiano, ideato da Gianni Canova in accordo con Giorgio Gosetti, organizzato dal Noir in Festival in collaborazione con Università IULM e Cinecittà News, concorrono sei film finalisti scelti a insindacabile giudizio dagli ideatori del Premio fra i noir di produzione italiana usciti in sala tra novembre 2022 e ottobre 2023.

I sei film finalisti verranno proiettati fra il 2 e il 5 dicembre a Milano nella Sala dei 146 di IULM 6, in via Carlo Bo 7, con la partecipazione degli autori. A scegliere il vincitore sarà una giuria popolare di 80 giovani studenti e di appassionati, guidata da professionisti del settore.

Dopo una discussione collettiva al termine di ogni proiezione, i membri della giuria potranno esercitare il proprio diritto di voto deponendo la scheda con il loro giudizio nell’urna appositamente predisposta. La graduatoria finale indicherà il vincitore. Il voto di ciascuno dei professionisti che guidano la giuria varrà per tre.

I registi saranno protagonisti di uno speciale incontro lunedì 4 dicembre, ore 17:00, mentre il film vincitore sarà annunciato durante la serata di premiazione, il 6 dicembre.

I titoli finalisti di quest’anno sono:

“Il Premio Caligari rinnova per il settimo anno consecutivo l’interesse verso un focus sul cinema di genere Made in Italy”, dicono Gianni Canova e Giorgio Gosetti“e lo mette al centro della scena internazionale che il Noir in Festival ha sempre proposto al suo pubblico. Autori già affermati, l’opera prima di un attore e film di registi che trattano il genere per la prima volta: sei titoli-radiografia del nero italiano di oggi, prodotto di un’industria in costante espansione. Quella rappresentata nella selezione del Caligari è una creatività che esorcizza la realtà attraverso il genere e arriva agli spettatori attraverso i più disparati canali dell’era digitale.”

Per iscriversi gratuitamente alla giuria è necessario essere maggiorenni e inviare, entro domenica 26 novembre 2023, una mail a [email protected] con oggetto GIURIA CALIGARI 2023 segnalando: nome, cognome, mail di riferimento, categoria di appartenenza del giurato (01 – Studente universitario IULM oppure 02 – Appassionato/a di Noir).

Tutte le proiezioni sono gratuite e aperte a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

I partecipanti alla Giuria sono anche invitati a esprimere una riflessione sul film che ritengono più meritevole con una breve critica/considerazione (max 600 caratteri spazi inclusi) da indirizzare entro e non oltre il 15 dicembre all’indirizzo mail [email protected]. Gianni Canova e Giorgio Gosetti sceglieranno le sei mini-recensioni più significative che verranno pubblicate sul sito di Noir in festival (www.noirfest.com) al termine della manifestazione.

 
 

Noir in Festival 31°: la presentazione della nuova edizione

La nuova edizione del Noir in festival, la 31a, si svolgerà a Milano dal 10 al 15 dicembre finalmente in presenza, dopo l’edizione 2020 online. Diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (delegato IULM), il festival riconquista la sala (al cinema Gloria, grazie alla disponibilità di Notorious Cinemas), conferma la sua vocazione di luogo della formazione e della scoperta (mettendo il suo quartier generale nel campus di IULM), offre un palcoscenico prestigioso come il Teatro Filodrammatici di Milano ai suoi incontri letterari che toccheranno anche la Libreria Rizzoli Galleria. Infine, con il sostegno di Mompracem, Rai Cinema e 01 Distribution in collaborazione con Astorina e grazie alla passione dei Manetti bros., una straordinaria e attesissima chiusura “diabolika” anche al cinema Odeon.

La sigla ufficiale del Noir in Festival XXXI

Che festival sarà? Certamente rivolto al nuovo come testimonia la scelta di consegnare il Raymond Chandler Award, un vero “Nobel” della letteratura di genere, a un autore come Guillaume Musso, nato negli anni ’70 e già acclamato in tutto il mondo. Una scommessa che trova conferma sia nell’attenzione a voci nuove in campo cinematografico con proposte destinate a far discutere e a creare vere scoperte, sia nel percorso tematico di quest’anno che mette in evidenza da una parte il grande revival del “polar” in Francia con ospiti eccellenti come Hervé Le Corre e Franck Thilliez, dall’altra parte porta il genere nei territori oscuri e ancora ben poco esplorati del Dark Web in cui trionfano sofisticata tecnologia e nuovi exploit criminali. Non mancheranno “valori sicuri” come i campioni riconosciuti del giallo e nero italiano: dal decano Loriano Macchiavelli a Carlo Lucarelli, da Donato Carrisi a Maurizio De Giovanni e Simona Vinci; ma molto è lecito attendersi dai cinque finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco, da voci originali come quelle di Lisa Jewell e Mariolina Venezia, o inedite come quelle di Stefano Vicario e Alex Michailides.

Lo stesso ragionamento si può fare per il nostro cinema che mette in vetrina un inatteso fiorire di talenti (è stato più difficile di sempre scegliere i sei finalisti del Premio Caligari), va fiero dell’omaggio a un outsider eccellente come Antonio Capuano e festeggia il suo campione assoluto, Dario Argento, tornato proprio in questi mesi a una nuova giovinezza creativa. E trova nel Diabolik di Marco e Antonio Manetti un suggestivo incontro tra l’ineffabile anti-eroe creato dalle sorelle Giussani nei primi anni ’60 (raccontate da Chiara Tagliaferri nel suo podcast attualmente online “Les diaboliques” di cui parleremo al Noir) e un’estetica contemporanea del tutto personale come quella degli ormai mitici Manetti bros.

Mai come quest’anno, poi, cinema&letteratura formano un corpo unico nel programma: è il caso di Massimo Donati che debutta come regista in concorso con Diario di spezie dal suo romanzo o di Donato Carrisi che presenta il suo nuovo libro mentre sono in corso le riprese del suo nuovo film, Io sono l’abisso. Di Denis Dercourt (Vanishing), Lucile Hadzihalilovic (Earwig) e Fabrice Du Weltz (Inexorable) che giocano sul doppio percorso tra libro e film; di Carlo Lucarelli, Maurizio De Giovanni, Mariolina Venezia, Alex Michailides e lo stesso Guillaume Musso, il cui lavoro è stato spesso adattato per il cinema e la televisione.

Due film candidati all’Oscar (The Innocents e Les oiseaux ivres), un Pardo d’oro in concorso (Vengeance is Mine), la rivelazione inglese dell’anno (la giovanissima Prano Bailey-Bond con Censor) e un vincitore alla Mostra di Venezia (il finlandese Teemu Nikki con Nimby) completano un cartellone di novità di cui sentiremo parlare spesso nei prossimi mesi. Ma l’anteprima non sarebbe completa se non comprendesse un lavoro tra documento e visionarietà assolutamente unico come Vesuvio di Giovanni Troilo che porta l’ombra lunga della catastrofe in uno dei territori più suggestivi e inquietanti d’Italia, sulle pendici del vulcano.

Questa sintesi tra passato e futuro è ben rappresentata dall’immagine dell’anno, firmata dal talento sovversivo epoliedrico di Marco Galli, premiato alla scorsa edizione del Lucca Comics & Games con il riconoscimento più importante ed ambito, il Yellow Kid.

Il trailer della selezione ufficiale del Noir in Festival XXI

“L’immagine dell’anno – dice Marina Fabbri – ritrae un investigatore contemporaneo la cui dotazione è soprattutto tecnologica, indispensabile per esplorare le nuove frontiere del crimine che, purtroppo, sono anche la nostra nuova realtà, quella virtuale. Un mondo parallelo nel quale siamo sempre più immersi e che ci allontana inesorabilmente dalla realtà reale fatta di uomini e donne in carne e ossa. È un evidente contraccolpo della lunga segregazione dovuta alla pandemia, che abbiamo subito in tutto il mondo. Ma se da una parte l’immobilismo virale spinge ad esplorare realtà parallele, c’è anche un’altra realtà che viene indagata, molto più prossima, ed è quella introspettiva, la nostra realtà profonda, la “realtà” dell’inconscio. Un campione formidabile di questo tipo di indagine è senz’altro Guillaume Musso, lo scrittore francese best seller in tutto il mondo, a cui va quest’anno il riconoscimento alla carriera che porta il nome di Raymond Chandler, un riconoscimento che è insieme stimolo a proseguire su questa strada così fortunata.”

Ma le radici del genere e il suo contributo alla grande narrazione tra letteratura e cinema è ben rappresentata dal ricordo di Graham Greene e John le Carré in una masterclass d’eccezione che è anche un omaggio a due grandi numi tutelari del Raymond Chandler Award. Infine, alla galleria dei grandi ospiti di quest’edizione sono dedicate le “Pillole” dell’archivio dell’Istituto Luce che costruiscono un altro ponte ideale tra il passato e il futuro del noir italiano.

Forte dello straordinario successo di marzo dell’edizione “virtuale” del 30mo anniversario, Noir in festival sarà nuovamente in rete con le dirette streaming dei suoi maggiori appuntamenti, con la collaborazione di MYmovies per avvicinare il pubblico di tutta Italia alle novità del festival, e con due appuntamenti “a distanza” con autori prestigiosi come Laura Lippman e Richard Greene.

“Insomma questa 31ma edizione – dice Giorgio Gosetti – è tutta proiettata nel futuro con la consapevolezza della tradizione e va a comporre un cocktail che è da sempre il tratto distintivo di un festival unico nel panorama internazionale. Per sei giorni Milano diviene la capitale del noir con tutti i colori in esso contenuti. Dispiace che in quest’occasione non si rinnovi l’ormai tradizionale appuntamento sulle rive del lago di Como, ma siamo grati all’Associazione Amici di Como per il sostegno sempre rinnovato, così come a partner storici (dalla Direzione Generale Cinema a Audiovisivi del MIC all’Università IULM, a Cinecittà) e nuovi sostenitori (Notorious Cinemas, il Teatro Filodrammatici, La Milanesiana) che ci permettono di realizzare anche nel 2021 un autentico miracolo di spettacolo e cultura, approfondimento e scoperta, guardando al Noir come a uno specchio lucido in cui si riflettono tutte le contraddizioni della società in cui viviamo e di quella che ci attende”.

 
 

Noir in Festival 2024: il poster firmato da Vanna Vinci

noir in festival

Noir in Festival presenta la sua immagine ufficiale della 34ma edizione, che si terrà a Milano dal 2 al 7 dicembre 2024 con il sostegno della Direzione Cinema del MiC, il patrocinio del Comune di Milano, la collaborazione di IULM, Cineteca Italiana, Casa Manzoni, Libreria Rizzoli. È con un segno forte, nella linea italiana delle ultime edizioni che comincia il viaggio del festival di quest’anno, già ricco di sorprese e anticipazioni che verranno comunicate prossimamente.

Dopo una serie di grandi firme del fumetto e dell’illustrazione come Gigi Cavenago, Lorenzo De Felicis, Mario Alberti, Marco Galli, Paolo Bacilieri, Manuele Fior, i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri hanno deciso di puntare affidare il segno inconfondibile dell’immagine dell’anno alla Signora del fumetto italiano: Vanna Vinci.

Eclettica artista nata nella fenicio-punica Cagliari, alla fine degli anni ottanta entra nel mondo del fumetto italiano pubblicando il suo primo libro con Granata Press. Da allora, non ha mai smesso di raccontare e disegnare, collaborando con editori importanti, sia italiani che stranieri, tra cui Sergio Bonelli, Feltrinelli, Rizzoli, Dargaud, Planeta e Hachette.

Il suo universo spazia dalle storie a tematica quotidiana e intimista, con derive nel fantastico, al personaggio umoristico della Bambina Filosofica, fino alle biografie a fumetti di figure femminili iconiche e strabilianti come Luisa Casati, Tamara de Lempicka, Frida Kahlo, Maria Callas e le grandi cortigiane della Parigi della fine dell’ottocento. Attualmente, sta lavorando a una miniserie intitolata “Viaggio notturno” per la Sergio Bonelli Editore, un racconto dalle atmosfere perturbanti e oniriche. È stata insignita di numerosi premi, ultimo tra questi: il prestigioso Romics d’Oro nel 2024.

Il poster del Noir in Festival 2024 firmato da Vanna Vinci

Entusiasta di salire a bordo nell’edizione più rosa & noir degli ultimi anni, che vede anche il Premio Chandler nelle mani di una donna, l’ineguagliabile Joyce Carol Oates, Vanna Vinci non ha avuto alcun dubbio sul tema dell’illustrazione: “Quando mi è stato proposto di creare l’immagine per il Noir in Festival, mi è subito venuto in mente uno dei miei film preferiti: Double Indemnity di Billy Wilder, con la sceneggiatura scritta a quattro mani da Wilder e Raymond Chandler. Mi si è palesata immediatamente la protagonista, la biondissima e cattivissima femme fatale Phyllis Dietrichson, interpretata da una strepitosa Barbara Stanwyck. E così l’ho ritratta, algida, con lo sguardo coperto dagli occhiali scuri e la sigaretta nella mano guantata. Per l’ambientazione ho usato uno scorcio di uno dei fotogrammi del film. Si tratta di una città americana, forse Los Angeles, negli anni quaranta, ma poteva sembrare anche Milano di notte. Per l’atmosfera, non volevo evocare solo l’eleganza geometrica delle spalline anni quaranta, ma volevo che ci fosse anche un’idea della Milano negli anni ottanta. Perciò ho utilizzato solo colori puri e primari, cyan, giallo e magenta, tipici della grafica di quel periodo. Sono felice che la mia Phyllis Dietrichson rappresenti quest’anno un universo denso e pieno, come è il cinema Noir.”

Vanna Vinci sarà anche protagonista di un incontro alla IULM nell’ambito di una serie di eventi che andrà ad avvicinare ancora di più il Noir in Festival con l’arte del fumetto “a doppia mandata”.

 
 

Noir in Festival 2023: il programma della 33° edizione

Noir in Festival

Sarà Daniel Pennac, vincitore  del Raymond Chandler Award 2023 e autore  della celebre saga editoriale di Malaussène, il protagonista della giornata inaugurale della 33ma edizione del Noir in Festival, in programma a Milano dal 1 al 7 dicembre. Diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM), promosso dalla Direzione Generale Cinema del MIC, con il sostegno dell’Università IULM, in collaborazione con la Cineteca Italiana, la Casa del Manzoni, la Lombardia Film Commission, l’Institut français Milano, Lo Scrittoio, Rizzoli Galleria, il Circolo dei Lettori e Milano Film Network, e sotto il Patrocinio del Comune di Milano, si conferma la realtà più originale nel campo del mystery tra cinema, letteratura, cronaca e storia.

“Le scelte di quest’anno”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “vanno nella direzione della scoperta e della varietà dei temi e dello stile. Ci piace pensare che il genere più rappresentativo e popolare del Novecento abbia scoperto nuovi mondi e moderne ibridazioni nel nuovo millennio. Il nostro compito è esplorare questa realtà grazie al talento di registi, scrittori, narratori”.

Otto i film del concorso internazionale, tutti in anteprima italiana al Cinema Arlecchino, sette gli eventi speciali e i fuori concorso, sei i film finalisti per il Premio Claudio Caligari per la migliore opera italiana di genere dell’anno. Come ogni anno sono cinque i romanzi italiani di genere candidati al Premio Giorgio Scerbanenco, ospitato nuovamente a Casa Manzoni e che da quest’anno, grazie al sostegno della Lombardia Film Commission, vede la nascita del Premio Scerbanenco – Romanzo per il Cinema; undici gli scrittori protagonisti degli incontri a Rizzoli Galleria,  sette gli appuntamenti al Campus IULM tra cui la masterclass di Daniel Pennac, il racconto del mondo noir di Gabriele Salvatores con Gianni Canova e Paola Jacobbi e un incontro su Cormac McCarthy, scomparso quest’anno, tra romanzi, cinema e vita.

Un posto di rilievo spetta infine alla giornata dedicata il 2 dicembre al Giallo Storico e alla vicenda di Marianna de Leyva, la celebre Monaca di Monza de I promessi sposi di Manzoni, a cura di  Cinzia Masotina e Marina Fabbri, realizzata in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Manzoniani e la Casa del Manzoni. Vi partecipano gli studiosi Mauro Novelli e Daniela Brogi, gli scrittori Giancarlo De Cataldo, Luca Crovi, Marina Marazza, Ben Pastor, Marcello Simoni, il regista Marco Bellocchio.

Tra gli eventi cinematografici più attesi: il nuovo film di Neil LaBute Out of the Blue con Ray Nicholson (figlio d’arte) e Diane Kruger; The Goldman Case di Cédric Kahn, una delle più splendenti sorprese dell’ultimo festival di Cannes; il vincitore del Pardo d’oro Critical Zone di Ali Ahmadzadeh, thriller-verità sulla vita sotterranea nella Teheran degli Ayatollah; gli italiani Runner di Nicola Barnaba con Matilde Gioli e Francesco Montanari The Garbage Man di Alfonso Bergamo con Paolo Briguglia e Tony Sperandeo; il noir israeliano a tempo di rap The City di Amit Ulman; il provocatorio queer-thriller Femme di Sam H. Freeman e Ping Ng Chong; il candidato all’Oscar The Ashes of Time di Loïc Tanson; la serie d’animazione Italica Noir: i ferri del mestiere dedicata alla Mala milanese e narrata da Jake La Furia.

Tra gli appuntamenti letterari: la nuova stella del noir tedesco Harald Gilbers con Morte sotto le macerie (Emons Libri), Giancarlo De Cataldo con il suo Colpo di ritorno (Einaudi), Donato Carrisi (L’educazione delle farfalle, Longanesi), la best seller canadese Ashley Audrain (Sussurri, Rizzoli), Giampaolo Simi (Il cliente di riguardo, Sellerio), la magica Deepti Kapoor con L’età del male (Einaudi) e il fondatore di Virgilio.it Fausto Gimondi con Fortuna criminale (Longanesi), presentato da Camila Raznovich.

Tra gli ospiti particolari e gli eventi irrinunciabili di questa edizione possiamo suggerire l’incursione nel mondo musicale: con il libro di Giovanni Robertini («Linus» e «Rolling Stone») Morte di un trapper (Harper Collins); la presenza di Nina Zilli che affianca la scrittrice e regista Cinzia Bomoll con la lettura di brani di Non dire gatto (Ponte alle Grazie); Pivio che racconta la musica del noir realizzata con Aldo De Scalzi (e i vinili di Diabolik). E ancora, la serata dedicata dal Centre Culturel Français a Daniel Pennac con la proiezione de Il Paradiso degli orchi (di Nicolas Bary, con Bérénice Bejo ed Emir Kusturica) e la “riscoperta” di uno dei film più sorprendenti di Marco BellocchioSangue del mio sangue, intensa e personale indagine storica su una monacatura forzata nel ’600 ed eco del più noto episodio manzoniano.

“La scelta di Daniel Pennac per il nostro ‘Nobel’ della narrativa noir”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “è in qualche modo emblematica di tutto il programma dell’anno. Autore fuori dagli schemi, ironico e spiazzante anche nel suo attraversamento del genere, Pennac ci guida in territori inediti del mystery in cui la realtà e l’inaspettato, lo sfondo sociale e la fantasia, il sorriso e il dramma hanno la meglio sulla tradizione del noir classico e lo traghettano nel mondo di oggi. Lo stesso spirito di ‘passaggio’ abbiamo del resto voluto sottolinearlo grazie alla matita di Manuele Fior con la sua Milano sospesa tra i segni millenari del Duomo e la skyline di una metropoli futuribile”.

 
 

Noir in Festival 2023: i vincitori del premio Scerbanenco

Noir in Festival

In occasione del Noir in Festival 2023, la giuria letteraria del Premio Giorgio Scerbanenco composta da Cecilia Scerbanenco (Presidente), Valerio Calzolaio, Luca Crovi, Isabella Fava, Cecilia Lavopa, Sergio Pent, Sebastiano Triulzi e John Vignola ha deciso di assegnare all’unanimità il premio Giorgio Scerbanenco 2023 per il miglior romanzo noir italiano a LA FINE È IGNOTA (Rizzoli) di Bruno Morchio con la seguente motivazione: “Perché riesce, in modo profondo, a raccontare una città, Genova, attraverso le sue ombre, i suoi carruggi, la sua geografia umana fatta anche di disperati e criminali, un luogo denso di contraddizioni in cui si muove un originale investigatore in bilico tra hard boiled e romanzo sociale. L’autore, in questo suo maturo romanzo, che racconta oltre ai disagi del mondo del lavoro contemporaneo, anche l’antica piaga dello sfruttamento delle donne, conferma brillantemente la sua abilità stilistica, espressa anche attraverso l’utilizzo di molteplici registri linguistici”.

La Giuria Letteraria ha deciso di assegnare anche una MENZIONE SPECIALE al romanzo L’INFERNO DEGLI ELETTI (Clown Bianco) di Cristina Brondoni con la seguente motivazione: “Per l’originalità con cui l’autrice ha saputo raccontare tematiche tragicamente attuali, come la violenza sulle donne, l’omofobia e la fragilità umana di cui si nutrono le sette”.

Il Premio dei lettori, assegnato dal Noir in Festival al romanzo partecipante al Premio Giorgio Scerbanenco 2023 che ha ottenuto più voti online è andato a IL TORTO (E/O)
di Carlo Piano.

I premi sono stati consegnati ai vincitori nella serata di sabato 2 dicembre a Casa Manzoni di Milano.

 
 

Noir in Festival 2023: i tre volti della giuria del concorso

Noir in Festival

Tre percorsi artistici diversi per tre eccellenze che hanno saputo distinguersi, ognuna nel proprio ambito d’elezione. Sono i tre volti della giuria cinema per il concorso internazionale del Noir in Festival 2023, che nella serata di mercoledì 6 dicembre proclameranno alla Cineteca Milano Arlecchino il miglior film della 33a edizione del festival.

A presiedere il terzetto dei giurati un vero e proprio amante del genere come Jaume Balagueró, regista spagnolo noto al grande pubblico per le sue incursioni nel cinema horror con [Rec], presentato nel 2007 al festival di Venezia, e [Rec] ².

“Dopo questi giorni a Milano, sento che il Noir in Festival è casa mia. È decisamente un luogo dove rimarrei a vivere” – Jaume Balagueró

Grande conoscitore del noir in tutte le sue declinazioni è senz’altro Paul McEvoy, addetto ai lavori in ambito festivaliero in quanto fondatore e co-direttore del FrightFest di Londra, il più grande evento cinematografico di genere del Regno Unito, che l’anno prossimo festeggerà la sua 25a edizione.

“È stato un grande privilegio ricevere un invito nella giuria del meraviglioso Noir in Festival. Io e i miei compagni di viaggio abbiamo guardato una selezione di film eccezionali e molto diversi tra loro. La perfetta fusione che celebra il cinema e la letteratura nel segno del genere noir, rende il festival un bellissimo appuntamento in una città magica.”Paul McEvoy

Ma la vera sorpresa della giuria 2023 è un’outsider come Veronica Lucchesi, fondatrice e cantante de La Rappresentante di Lista, insieme a Dario Mangiaracina. Con quattro album in studio all’attivo e due album live con la band, diverse partecipazioni al Festival di Sanremo prima come ospite poi da concorrente, Veronica Lucchesi è una delle voci più rappresentative della nuova musica italiana. Il duo sta attualmente lavorando a nuova musica che potremo ascoltare presto. Oltre alla carriera musicale, Veronica Lucchesi ha mosso i primi passi in teatro e ha lavorato anche come attrice sia nella serie TV Il Cacciatore che nell’esordio alla regia di Margherita Vicario, Gloria, in uscita nel 2024.

“In questi giorni ho avuto la possibilità di far parte di qualcosa di speciale. È stata una full immersion in un mondo fatto di persone che danno anima e corpo a questo festival, sono una famiglia. Sono felice di aver respirato un amore così grande”Veronica Lucchesi

 
 

Noir in Festival 2023: ecco i vincitori del Concorso Internazionale

Noir in Festival

La giuria per il concorso internazionale del Noir in Festival 2023, composta dal regista spagnolo Jaume Balagueró (Presidente), dal fondatore e co-direttore del FrightFest di Londra Paul McEvoy e dalla fondatrice e cantante de La Rappresentante di Lista, Veronica Lucchesi, ha attribuito all’unanimità due riconoscimenti ai film presentati in concorso nel corso della 33a edizione:

Black Panther Award 2023 a

FEMME – di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping

con la seguente motivazione: “La giuria ha deciso di assegnare il Black Panther per il miglior film del Noir in Festival a Femme di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping. Un’opera eccezionale, contemporanea e di vitale importanza, che esplora temi attuali come la questione di genere e le relazioni tossiche. È doveroso sottolineare la straordinaria interpretazione del protagonista, Nathan Stewart-Jarrett. Il film è intenso, teso, con una narrazione magistrale”.

Menzione speciale della giuria a

PARMI NOUS (ANIMALIA) – di Sofia Alaoui

con la seguente motivazione: “La giuria del Noir in Festival assegna inoltre una menzione speciale ad Animalia, un racconto di fantascienza emotivo e filosofico, opera superlativa di Sofia Alaoui, un meraviglioso talento emergente”.

La giuria popolare composta da 70 tra studenti IULM e appassionati di cinema, che per quattro giorni ha dibattuto sui sei film scelti da Giorgio Gosetti e Gianni Canova come rappresentanti del miglior cinema noir italiano del 2023, guidata dalla giuria di professionisti composta dal regista Brando De Sica (presidente), dal giornalista e direttore di festival Maurizio Di Rienzo e dalla giornalista Nicole Bianchi, ha per maggioranza di voti assegnato il

Premio Claudio Caligari per il miglior film noir italiano dell’anno (8a edizione), realizzato dal Noir in Festival in collaborazione con IULM e Cinecittà News, a

L’ULTIMA NOTTE DI AMORE – di Andrea Di Stefano

Il Noir in Festival ha deciso di assegnare il Premio Luca Svizzeretto – Independent Spirit Award, intitolato a un giornalista, amico e collaboratore del Festival scomparso nel 2016 dopo una coraggiosa battaglia con il morbo di Crohn, che dal 2017 incorona un personaggio anticonvenzionale del cinema italiano, a

TONY SPERANDEO

L’attore, tra i protagonisti di Garbage Man di Alfonso Bergamo, presentato in anteprima fuori concorso al Noir in Festival 2023, ha dichiarato: “Dopo più di 100 film e tante puntate di seriali per la TV, ricevere un premio è prima di tutto la conferma che sono vivo e che chi guarda capisce che in ogni ruolo metto la mia faccia e la mia personalità. In carriera ho fatto anche il “buono” ma mi si ricorda sempre come “il cattivo”. E ne sono contento perché è un ruolo più difficile, un personaggio a cui devi dare ogni volta un’anima, una ragione che lo faccia restare nella memoria dello spettatore”.

 
 

Noir in Festival 2023: annunciate le giurie

noir in fest 33

Sono state annunciate le giurie del Noir in Festival 2023. A decretare il film vincitore del Black Panther Award 2023, l’ambito riconoscimento al miglior fim Noir dell’anno conferito dal festival, sarà la giuria internazionale, composta da tre eccellenti protagonisti del mondo dello spettacolo.

Jaume Balagueró (Presidente), regista spagnolo, ha esordito alla regia con Alicia, che ha ottenuto premio per il miglior cortometraggio al Sitges Film Festival. Il suo primo lungometraggio, Nameless – Entità nascosta (1999), è stato presentato in numerosi festival, tra cui il Brussels International Festival of Fantasy Film e il Fantafestival di Gérardmer, dove ha ricevuto il Meliés d’oro assegnato dalla European Fantastic Film Festivals Federation come miglior film europeo. Nel 2006 ha partecipato fuori concorso a Venezia con Affittasi, un film della serie horror televisiva Film per non dormire, e l’anno successivo è tornato al Lido con [Rec], cui è seguito nel 2009 [Rec] ², vincitore del Ben & Jerry’s Award a Sitges. La serie prosegue poi nel 2014 con REC 4: Apocalypse. Dopo La settima musa (2017), presentato ancora a Sitges, ha realizzato Way Down – Rapina alla banca di Spagna (2021).

Veronica Lucchesi, fondatrice e cantante per il progetto La Rappresentante di Lista (LRDL) insieme a Dario Mangiaracina. Ha concorso al Festival di Sanremo nel 2021 con Amare e nel 2022 con Ciao Ciao, entrambi ai vertici delle classifiche radiofoniche e certificati multiplatino. Il loro ultimo album in studio, My Mamma, uscito nel 2021, è stato arricchito nel 2022 da Ciao CiaoDiva e Be My Baby e certificato Disco d’Oro, debuttando al primo posto della classifica dei vinili più venduti e al quinto di quella degli album più venduti. Veronica Lucchesi ha lavorato con Dario Mangiaracina al loro primo romanzo, Maimamma, che con il disco condivide genesi e tematiche: è la storia di una giovane donna, Lavinia, che rimane incinta alle soglie della fine del mondo. Il 5 aprile 2022 ha ideato ed è andata in scena a Bologna con “Tocca a Noi – Musica per la pace”, il grande concerto a sostegno di Save The Children, con 7.000 spettatori in Piazza Maggiore a Bologna e, sul palco, 12 tra gli artisti italiani più amati. Nel 2023 ha preso parte alle riprese di Gloria, film in uscita nel 2024 per la regia di Margherita Vicario.

Paul McEvoy, fondatore e co-direttore del FrightFest di Londra, il più grande evento cinematografico di genere del Regno Unito, che nel 2024 approderà alla 25a edizione e si svolge nel mese di agosto a Londra, Leicester Square. Paul McEvoy è anche programmer per il Cine-Excess Film Festival and conference e scrive regolarmente una rubrica di notizie e recensioni per “The Dark Side Magazine”. Attualmente sta lavorando a un podcast con il regista Jake West intitolato “Stark Raving Cinema! The Film & Pop Culture Podcast”.

Alla giuria del concorso internazionale si affianca quella per il Premio Caligari 2023, composta da 80 tra studenti IULM e appassionati di cinema e guidata dal regista Brando De Sica, il cui film d’esordio, Mimì – Il principe delle tenebre, è nelle sale in questi giorni; dalla giornalista di “Cinecittà News” e “8 ½” Nicole Bianchi, recentemente vincitrice del Premio Domenico Meccoli – Scrivere di Cinema (2023) e membro del SNGCI; da Maurizio Di Rienzo, critico cinematografico e direttore artistico dello ShorTS International Film Festival di Trieste.

Ma la lista degli ospiti di questa 33a edizione è ricca e corposa. Si parte ovviamente da Daniel Pennac, vincitore  del Raymond Chandler Award 2023 e autore  della celebre saga editoriale di Malaussène, protagonista indiscusso della giornata inaugurale, 1 dicembre. Lo scrittore francese farà quattro tappe milanesi per incontrare il pubblico: alle ore 15.30 nell’Auditorium di IULM 6; alle ore 17.30 all’Institut français Milano per introdurre la proiezione di Au bonheur des ogres di Nicolas Bary; alle ore 18.15 in Feltrinelli Duomo per il firmacopie di Capolinea Malaussène (Feltrinelli) e alle 19.00 in Casa del Manzoni per la consegna del Raymond Chandler Award.

A presentare i film in concorso, proiettati tutti in Cineteca Milano Arlecchino ci saranno: per Runner il regista Nicola Barnaba e gli interpreti Matilde Gioli e Francesco Montanari; per Operation Napoleon il regista islandese Oskar Thor Axelsson; per The City il regista e l’attrice israeliani Amit Ulman e Moria Akons; per Le procès Goldman l’attore belga Arieh Worthalter. I film fuori concorso e gli eventi speciali saranno invece introdotti da: il rapper Jake La Furia, voce narrante della serie animata Italica Noir, assieme al regista Federico Cadenazzi e allo sceneggiatore Girolamo Lucania; il regista lussemburghese Loïc Tanson (The Ashes of Time); il regista Alfonso Bergamo e gli interpreti Paolo BrigugliaTony SperandeoRoberta Giarrusso e Randall Paul (The Garbage Man).

Protagonisti di uno speciale incontro previsto per lunedì 4 dicembre, ore 17.00, IULM 6 – Sala dei 146, i registi dei sei film finalisti: Lyda Patitucci (Come pecore in mezzo ai lupi), Antonio Pisu (Nina dei lupi), Andrea Di Stefano (L’ultima notte di Amore), Davide Gentile (Denti da squalo), Ivano De Matteo (Mia) e Sydney Sibilia (Mixed by Erry).

Ricchissimo il parterre degli ospiti letterari della 33a edizione che dall’1 al 6 dicembre incontreranno il pubblico in Rizzoli GalleriaHarald Gilbers (Morte sotto le macerie. Il commissario Oppenheimer e la banda dei fazzoletti gialli, Emons Libri); Giancarlo De Cataldo (Colpo di ritorno, Einaudi); Marcello Simoni (La taverna degli assassini, Newton Compton); Donato Carrisi (L’educazione delle farfalle, Longanesi); Gianni Canova (Palpebre, Garzanti) e Ambra AngioliniAshley Audrain(Sussurri, Rizzoli); Cinzia Bomoll (Non dire gatto. Un’indagine di Nives Bonora, Ponte alle Grazie) assieme a Nina ZilliGiampaolo Simi (Il cliente di riguardo, Sellerio); Fausto Gimondi (Fortuna criminale, Longanesi) e Camila RaznovichDeepti Kapoor (L’età del male, Einaudi) con Alessandra Tedesco, Alberto Toso Fei (Il piede destro di Byron, Marsilio) con Luca Crovi.

La IULM, oltre a Daniel Pennac, ospiterà nella Sala dei 146 del moderno edificio IULM 6 anche due imperdibili incontri letterari – Giovanni Robertini con il suo Morte di un trapper (Harper Collins) con John Vignola e il regista Fulvio Risuleo insieme all’illustratore Antonio Pronostico, autori della graphic novel L’eletto (Coconino) – e tre fuoriclasse del cinema: Gabriele Salvatores che il 6 dicembre converserà alle 11.30 con Paola Jacobbi e Gianni Canova dei suoi film più di genere; Pivio & Aldo De Scalzi che racconteranno la musica noir e i vinili di DiabolikAdrian Wootton che terrà una masterclass su Cormac McCarthy e il cinema.

Ma non finisce qui! Il 2 settembre Casa del Manzoni vedrà sfilare prima i relatori dell’atteso convegno “Manzoni e il Noir”, sul giallo storico e la vicenda di Marianna de Leyva, la celebre Monaca di Monza de I promessi sposi – Mauro NovelliDaniela BrogiBen PastorGiancarlo De CataldoLuca CroviMarcello Simoni e Marco Bellocchio – e poi il vincitore del romanzo più votato dal pubblico, Carlo Piano (Il torto, E/O) e i cinque contendenti per il Premio Giorgio Scerbanenco 2023 – Francesco Abate (Il misfatto della tonnara, Einaudi), Cristina Brondoni (L’inferno degli eletti, Clown Bianco), Cristina Cassar Scalia (La banda dei carusi, Einaudi), Gabriella Genisi (L’angelo di Castelforte, Rizzoli), Bruno Morchio (La fine è ignota, Rizzoli).

Il programma completo è consultabile a questo link.

 
 

Noir in Festival 2022: Paolo Bacilieri per il poster della 32° edizione

Noir in Festival Premio Giorgio Scerbanenco

Il Noir in Festival torna a Milano dal 3 all’8 dicembre 2022 con un programma ricchissimo di film e letteratura che renderà omaggio, nel trentesimo anniversario de Le Iene, al genio di Quentin Tarantino. A cominciare dall’esplosivo manifesto della 32edizione, firmato da un fuoriclasse del fumetto italiano, Paolo Bacilieri.

Tra i più noti artisti di graphic novel, con all’attivo prestigiose collaborazioni (da Coconino press a Rizzoli, da Panini Comics a Casterman, da Hollow Presse a Sergio Bonelli Editore), e numerosi riconoscimenti, tra cui il Gran Guinigi a Lucca Comics 2006, il Premio Boscarato miglior libro italiano 2012 a TrevisoComics e il Premio Micheluzzi 2015, Paolo Bacilieri è stato scelto per realizzare l’immagine del 32° Noir in Festival, unendosi al parterre di talentuosi disegnatori che si sono succeduti nel corso di oltre trent’anni, da Gigi Cavenago a Lorenzo De Felici, da Mario Alberti ad Alessandro Baronciani e Marco Galli, passando per nomi del calibro di Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz e Mojmir Jezek.

Noir in Festival 2022: il poster di Paolo Bacilieri

All’artista veronese, che nel 2021 ha realizzato per Panini Comics Bob 84, poliziottesco scritto da Vincenzo Filosa, è toccato quest’anno l’arduo compito di rivisitare uno dei film più iconici di sempre, quel Le iene che nel 1992 aprì la carriera di Quentin Tarantino, ospite d’eccezione della prima edizione del Noir in Festival a Viareggio, dove il film fu presentato in anteprima italiana, dopo aver sorpreso la critica al Sundance Film Festival e al Festival di Cannes. Da allora sono passati trent’anni in cui il cinema di Tarantino da un lato e il Noir dall’altro non hanno perso la loro carica sovversiva: ecco dunque che il manifesto del Noir in Festival si trasforma nella tavola di un fumetto, dentro la quale Bacilieri si è divertito a raccontare il film, frammentandolo in momenti e personaggi divenuti cult attraverso un suo personale mosaico di forme, immagini e colori squisitamente pop.

“Per la 32edizione”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “non volevamo limitarci a citare il capolavoro di Tarantino, che ha segnato la storia del Noir e del festival, volevamo un’immagine capace di giocare con il passato e che risultasse al contempo attuale. Interpretando alla perfezione questa mission, Paolo Bacilieri e  il suo inconfondibile tratto hanno compiuto un’eccellente “evasione” dai confini del canonico manifesto, trasformatosi per l’occasione in fumetto ispirato a sua volta a un film parte del nostro immaginario. Ecco servito il cortocircuito sensoriale della postmodernità, del cinema di Tarantino e del Noir stesso, cui rendiamo omaggio in un’edizione ispirata come non mai alla commistione dei linguaggi.”

Proprio seguendo la pista delle ibridazioni artistiche, un anno fa si è conclusa sulle pagine della prestigiosa rivista “Linus” la rivisitazione a fumetti in chiave contemporanea che Bacilieri ha fatto del primo romanzo di Giorgio Scerbanenco,  Venere Privata, del 1966, ora riproposto in un libro edito da Oblomov Edizioni, presentato in anteprima a Lucca Comics & Games e nelle librerie dal 4 novembre.  E il Noir in festival,  che nel nome di Scerbanenco ospita dal 1997 il più ambito riconoscimento letterario per la miglior opera di narrativa italiana noir dell’anno, ha deciso di dedicare un incontro a questa collaborazione tra i fumetti e la scrittura noir, che vedrà confrontarsi sul tema Cecilia ScerbanencoPaolo Bacilieri ed Elisabetta Sgarbi (editrice de La Nave di Teseo che pubblica tutta l’opera di Scerbanenco e direttrice di “Linus”). Appuntamento presso l’Università IULM, martedì 6 dicembre.

In attesa di scoprire passo dopo passo le novità del programma 2022, vi lasciamo in compagnia di un ricordo tratto dal diario del Noir in Festival del 1992, a cura di Marina Fabbri: “L’avvenimento più straordinario di quell’anno fu la comparsa sul pianeta Noir di quell’alieno di talento che è Quentin Tarantino. Dopo la visione de Le iene al festival di Cannes, che ci lasciò insonni a progettare di averlo in anteprima, mi misi a caccia di Tarantino per mezza Europa, dove il giovane regista stava passando l’estate dopo la Costa Azzurra, e alla fine riuscii miracolosamente ad averlo al telefono da Amsterdam. A convincerlo a venire bastarono la presenza di Dassin, la retrospettiva di Curtiz e gli incontri sul giallo italiano. Arrivò a Viareggio con il suo camicione a quadri da boscaiolo e il suo mento alla Totò, braccia e gambe troppo lunghe. Sempre infilato al cinema, ne usciva soltanto per venire nei nostri uffici e dirci, ridendo forte: “Thank you, thank you, thank you!”. Era felice come un bambino di stare in mezzo a film che adorava, non era ancora nessuno, davvero, ma per noi era Shakespeare con una cinepresa in mano.”