Mentre cresce l’attesa al debutto di
Once Upon a Time 5, il produttore e showrunner
Adam Horowitz ha rilasciato in un’intervista molti
dettagli sul personaggio in arrivo di Merida.
Infatti, il produttore ha anticipato
che l’episodio 5 della quinta stagione sarà dedicato completamente
a questo personaggio. Inoltre il quinto episodio si intitolerà
proprio The Bear and the Bow, ovvero il titolo
che in principio aveva The Brave – Ribelle. Dunque con ogni
probabilità vedremo il personaggio priprio in questo episodio.
C’era una
volta (Once Upon a Time) è una serie
televisiva statunitense di genere fantasy, in onda
sulla ABC dal 23 ottobre 2011. La serie è
liberamente ispirata a leggende e ai racconti classici
della letteratura fantasy e soprattutto delle fiabe,
ma impostati al giorno d’oggi, facendo spesso riferimento
ai film d’animazione Disney tratti dagli stessi, da cui
si riprendono nomi, personaggi e luoghi specifici.
Nel 2013 ne è stato tratto
uno spin-off: Once Upon a Time in Wonderland.
Brutte notizie per i fan di Hulk.
Mark Ruffalo, attore che interpreta il verde
personaggio Marvel, ha confermato che non farà
parte di Captain America Civil War,
anche se faceva parte della prima bozza di
sceneggiatura.
Ecco cosa ha detto Mark
Ruffalo a proposito dell’esclusione di Hulk:
La ragione è troppo grande per essere rivelata in questo film.
Ero nella sceneggiatura, ma poi hanno tolto il mio personaggio. Non
vogliono rivelare dove si trova e perché. Io non so nemmeno se Hulk
tornerà presto.
Sicuramente Hulk avrà un ruolo
importante da svolgere in Infinity War,
ma nonostante Civil War sia già infarcito
di altri eroi Marvel non avrà tra questi Bruce
Banner. Scopriremo presto il motivo di questa esclusione.
Vi ricordiamo
che Captain America Civil War sarà
diretto da Anthony e Joe Russo e vedrà nel cast
Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film uscirà il 6 maggio
2016.
Molte diventano celebri proprio per
una scena audace, altre si affidano semplicemente al talento, ma
tra queste ci sono quelle che categoricamente, almeno fino a ora,
non hanno mai ceduto alle lusinghe di una scena senza veli. Ecco le
attrici che hanno detto NO al nudo sul grande schermo:
[nggallery id=2006]
Per chi volesse obbiettare in merito
alla famosa scena di Jessica Alba in doccia in
Machete Kills oppure a quella in
Jennifer’s Body di Megan
Fox, nel primo caso si tratta di CGI (Alba indossava
reggiseno a fascia e culotte, eliminati poi in post produzione),
nel secondo la Fox indossa dei copri capezzoli, per cui non si può
parlare di nudo.
È stato pubblicato online da Sony
Pictures, il poster ufficiale di The 5th
Wave, film thriller la cui uscita è prevista per il
29 gennaio 2016. Ve lo mostriamo:
Diretto da J.
Blakeson e basato su una sceneggiatura di Susannah
Grant, The 5th Wave vede
protagonista la giovane Chloe Grace Moretz. Nel
film quattro ondate di attacchi mortali hanno lasciato la Terra
decimata. Contro un muro di paura e disperazione, la 16enne Cassie
è per strada cercando di salvare se stessa e il suo fratellino più
piccolo. Mentre si prepara per la quinta e inevitabile andata di
attacchi, Cassie incontra un giovane uomo che potrebbe essere la
sua ultima speranza.
La Marvel Studios ha diffuso le prime scene
di Agents of SHIELD 3, l’attesissimo
terzo ciclo di episodi della serie televisiva di successo targata
ABC/Marvel Studios.
Il network americano della
The CW ha diffuso il full trailer di
Arrow 4, l’attesissimo quarto ciclo di
episodi della serie televisiva di successo con protagonista
Stephen Amell.
Arrow è una serie
televisiva statunitense sviluppata da Greg Berlanti, Marc
Guggenheim e Andrew Kreisberg. È basata sul personaggio di Freccia
Verde, supereroe protagonista di una serie di fumetti pubblicata da
DC Comics. Viene trasmessa dal 10 ottobre 2012 sul canale The CW.
In Italia la serie è stata trasmessa in prima visione su Italia 1
dall’11 marzo al 27 maggio 2013. Dal 10 gennaio va in onda in
Italia la seconda stagione su Italia 1, anche se precedentemente la
versione sottotitolata in italiano della stessa stagione è stata
trasmessa dal 22 ottobre 2013 suPremium Action.
La serie segue le avventure del
playboy miliardario Oliver Queen. Naufrago per cinque anni su
un’isola deserta, viene tratto in salvo e torna finalmente a casa,
a Starling City; giunto qui assumerà l’identità segreta nota come
“l’incappucciato” (o il giustiziere) per combattere il crimine e la
corruzione di Starling City, seguendo una lista di nomi trovata in
una tasca della giacca del padre prima di seppellirlo. Facendo uso
delle abilità fisiche, delle tecniche di lotta e dell’incredibile
maestria con l’arco ottenuta sull’isola con anni di pratica e
scontri mortali e aiutato dal suo braccio destro e confidente
Diggle e dall’abile informatica Felicity Smoak, perseguirà uno ad
uno i criminali.
E’ stato presentato oggi a
Venezia 72 alla stampa il film italiano
L’attesa di Pietro
Messina. Il film, il primo dei quattro registi
italiani in concorso è stato accolto in sala da applausi.
Protagonisti Juliette Binoche, Lou de Laâge, Giorgio
Colangeli, Domenico Diele, e Giovanni
Anzaldo.
Tra le grandi stanze di una vecchia
villa siciliana segnata dal tempo, Anna trascorre le sue giornate
in solitudine. Solo i movimenti di Pietro rompono il suo silenzio.
Improvvisamente si presenta alla sua porta Caterina, una giovane
donna che sostiene di essere la fidanzata di Giuseppe, il figlio di
Anna. Ad invitarla in Sicilia per trascorrere insieme qualche
giorno di vacanza è stato proprio lo stesso Giuseppe ma nessuna
delle due donne sa dell’esistenza dell’altra. Per di più Giuseppe
non è presente. Nessuno sa dove sia andato, anche le sue cose sono
tutte nella sua stanza e viene da pensare che forse molto presto
tornerà. I giorni però passano, le due donne lentamente imparano a
conoscersi e l’intero paese prepara la tradizionale processione di
Pasqua.
Dc Entertainment ha pubblicato
online una nuova immagine della batmobile, che vedremo
in Batman v Superman Dawn of
Justice.
Ben Affleck sarà al
volante della batmobile più sofisticata mai vista sul grande
schermo. Questa bestia di 7.000 chili è lunga 20 piedi e
larga 12 piedi e può raggiungere la velocità di 205 MPH (Circa 330
Km/h). Ha anche un’importante potenza di fuoco con le sue torrette
mitragliatrici calibro 50, oltre a grande compattezza difensiva,
dato il sistema di protezione antibalistica.
Ricordiamo
che Batman v Superman: Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer. Nel film saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman: Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Il Force Friday è arrivato, e con
l’evento sono online anche tantissimi video del nuovo
merchandising Star
Wars. Ecco alcuni dei prodotti più
interessanti, pronti ad arrivare sul mercato nelle prossime
settimane:
Bladebuilder Lightsaber Jedi
Master Playset:
Kylo Ren and First Order Stormtrooper
figures:
https://www.youtube.com/watch?t=107&v=0IdpmdZlHTc
LEGO Star Wars Poe’s X-Wing:
Hot Wheels Star Wars Escape From Jakku
playset:
Micro Machines First Order Star Destroyer:
Star Wars Elite Series Die Cast Action
Figures:
Sphero BB-8 and LEGO Star Wars Millenium
Falcon:
NERF First Order Stormtrooper Blaster:
https://www.youtube.com/watch?v=PY9d3awTJUE
Star Wars Episode VII: The Force Awakens
costumes:
Star Wars Battle Action Millenium Falcon:
[nggallery id=1221]
Star Wars Il Risveglio della Forza
uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Mark
Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark
Hamill,Anthony Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam
pilota, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max
von Sydow.
Dopo Johnny Depp,
idolo delle folle (qui trovate foto, recensione e interviste),
arriva Eddie Redmayne, giovane premio Oscar che,
appena dismessi i panni dell’astrofisico Stephen
Hawking, si tuffa a capofitto in una storia dolorosa e
moderna, quella raccontata in The Danish
Girl da uno che di premi e riconoscimenti se ne
intende molto, Tom
Hooper.
eddie redmayne
È la storia del primo uomo che
affrontò un intervento chirurgico per diventare donna, nella
Copenhagen degli Anni 20, una storia di estrema attualità e di
straordinario trasporto emotivo che non mancherà di destare
scalpore e emozionare il pubblico.
Con lui il nuovo volto del cinema,
Alicia Vikander, giovane attrice che dovremo
abituarci a vedere su grande schermo sempre più spesso.
Ecco gli scatti del red carpet di
questa sera, al Festival di Venezia, durante il quale
Johnny Depp si è regalato ai fan con grande
generosità. Con lui sul tappeto rosso fuori alla Sala Grande
c’erano il regista di Black
Mass (leggi la recensione), Scott
Cooper, Joel Edgerton, Dakota Johnson e
la moglie di Depp, Amber Heard.
[nggallery id=1998]
(Foto di Aurora
Leone)
La 72ª edizione della Mostra
internazionale d’arte cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al
12 settembre 2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera
e organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
Oggi al Lido di Venezia è stato il
grande giorno di Johnny Depp e di
Black Mass, film di Scott
Cooper presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema in
corso.
Di seguito potete vedere 37 immagini
dal film, tra screen e foto dietro le quinte:
[nggallery id=735]
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch
nel ruolo del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore,
Kevin Bacon, Dakota Johnson,
Sienna Miller, Joel Edgerton,
Jesse Plemons e David Harbour. Se
pochi giorni fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è
la volta del trailer del biopic drammatico che la Warner Bros
distribuirà in America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and
the Irish Mob) sarà lanciato in occasione della stagione dei
premi. Già si parla benissimo della performance
di Johnny Depp, che potrebbe così rilanciare
la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno ricevuto
riscontri di critica e di pubblico.
Il film prende spunto dal romanzo di
Uzodinma Iweala che racconta la storia di Agu, un
ragazzino che viene arruolato in milizie mercenarie quando nel suo
Paese scoppiala guerra. Elba interpreterà il Comandante che guida
il gruppo di guerriglia.
Ecco il primo inquietante poster di
Leatherface, film prequel di
Non Aprite quella Porta con protagonista,
come da titolo, colui che sarebbe diventato il temibile Faccia di
Cuoio negli anni dell’adolescenza.
La storia parte con il giovane
protagonista, interpretato da Sam Strike, rinchiuso in una
struttura psichiatrica.
Con il leggendario film di
Tobe Hooper, tre sequel, un remake, un prequel al
remake e un sequel diretto ambientato nei nostri giorni, questo
sarà l’ottavo film del fortunato franchise.
Diretto dal
francese Julian Maury,
Leatherface uscirà negli USA nel 2016 e
avrà trai protagonisti Stephen Dorff, Vanessa Grasse,
Sam Strike e Lili Taylor.
Chris Evans sta
promuovendo Before We Go, film in cui
recita al fianco di Alice Eve e che segna il suo
debutto alla regia. Durante le interviste l’attore ha avuto anche
modo di parlare della fine, che si vede all’orizzonte, della sua
esperienza nei panni di Captain
America.
“È terrificante pensare che sia
tutto quasi finito” ha dichiarato Evans. Il nostro Cap è
infatti agli sgoccioli del suo contratto in casa Marvel, dopo Il Primo
Vendicatore, The Avengers, The Winter Soldier, Avengers Age of
Ultron e Civil War, che ha
appena concluso la lavorazione. Il primo accordo, firmato per sei
film, si chiuderà quindi con un’altra partecipazione che sarà
Avengers Infinity War Parte I.
Preoccupati?
[nggallery id=1652]
Lo schieramento di Cap sarà formato
da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di
Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e
Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno
Spider-Man e Scarlet Witch.
In attesa di nuovi
dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil
War sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan,Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film
uscirà il 6 maggio 2016.
Ecco i nuovi poster di
Star
Wars il Risveglio della Forza in cui possiamo
vedere tutti i nuovi personaggi, tra cui Finn e Rey, ma anche
Captain Phasma e Kylo Ren, oltre agli Stormtrooper e il caro
vecchio Chewe.
Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà
sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline Christie e
Max von Sydow.
Dopo David Bradley,
che da buffo bidello di Hogwarts si è trasformato in Walder Frey,
l’uomo più odiato dei Sette Regni, e dopo la Signora Granger
interpretata brevemente da Michelle Fairley,
compianta Lady Tully-Stark, il cast di Game of Thrones
6 accoglie un nuovo attore che si è fatto le ossa nel
franchise di Harry Potter.
Stiamo parlando di Freddie
Stroma, che in Harry Pottere
il Principe Mezzo Sangue è stato l’agguerrito Cormac
McLaggen, desideroso di strappare Hermione e il posto da portiere
nella squadra di Quiddich a Ron Weasley, e che invece in
Game of Thrones interpreterà Dickon
Tarly, fratello minore dell’amatissimo Sam (John
Bradley) e erede di Lord Tarly.
Tutto ciò che sappiamo di questo
nuovo personaggio è quello che Sam ha raccontato a Jon nei romanzi
di Martin, ovvero che è un giovanotto robusto e capace con la
spada, che è stato da sempre preferito dal padre per le sue doti
nell’arte della guerra e che Sam è stato costretto dal padre
ad arruolarsi nei Guardiani della Notte per permettere al più
giovane fratello di diventare il suo erede.
Nel cast di Game of
Thrones 6 tornano Peter Dinklage, Lena
Headey, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington,
Natalie Dormer, Maisie Williams e Sophie
Turner.
Trama: Le estati durani
decenni. Gli inverni possono durare anche una vita. E la battaglia
per il Trono di
Spade continua. Da sud, dove il calore genera trame, passioni e
intrighi, alle vaste e selvagge terre orientali, in cui una giovane
regina solleva un esercito. Per tutto il tempo, nel gelido nord,
una parete di 800 metri di ghiaccio protegge precariamente il regno
devastato dalla guerra dalle forze oscure che si trovano al di là.
Re e regine, cavalieri e rinnegati, bugiardi, signori e uomini
onesti… giocano tutti il ‘gioco dei troni’.
Una serie originale sulla base dei
best-seller di George RR Martin, la saga de Le
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
La 20th Century
Fox ha diffuso un video speciale dal
film Miss Peregrine’s Home for Peculiar
Children, il nuovo film di Tim
Burton. Il contributo è per celebrare l’anniversario “Loop
Day” dedicato all’omonimo romanzo da cui è tratto scritto
da Ransom Riggs.
https://youtu.be/PjG7Hi7IRkM
Attualmente la pellicola è in
post-produzione e vedrà protagonista un cast d’eccezione composto
da Eva Green, Asa Butterfield, Ella Purnell,
Chris O’Dowd, Allison Janney, Terence Stamp, Kim Dickens, Rupert
Everett, Judi Dench e Samuel L. Jackson.
Oggi a Venezia c’è qualcosa di
strano nell’aria, non solo appare più rarefatta, sin da questa
mattina si possono scorgere orde di ragazzine accampate lungo il
tappeto rosso della 72a Mostra del Cinema. L’undicesima piaga di
Mosè? L’arrivo silenzioso dell’asteroide
Melancholia? No, è solo il giorno di
Black Mass, dunque di Dakota
Johnson e – soprattutto – Johnny Depp.
L’attore feticcio di Tim Burton è arrivato in
Laguna con un strano ciuffo cadente, molto probabilmente più finto
di una moneta da 5 euro, e una forma fisica discutibile.
È apparso infatti appesantito, con
troppi chili in eccesso rispetto al ragazzone adorato dal genere
femminile tutto negli ultimi 20 anni. Poco importa però se il
sorriso campeggia sul suo volto, se l’umore è talmente ottimo da
permettergli di scherzare sui suoi cani ‘illegali’ e la recente
questione con l’Australia, “li ho uccisi e li ho mangiati,
ordine di un ciccione australiano”. Importa poco della sua
pessima forma anche se torna finalmente a recitare in film di un
certo interesse, magnetici, appassionanti, come Black
Mass.
Suo il complicato
ruolo di Jimmy “Whitey” Bulger, gangster di Boston
capace di controllare la città e l’FBI come
Mangiafuoco con le marionette, impersonato con cura e talento (per
saperne di più ecco la nostra recensione). Un personaggio
estremamente violento, complicato, per il quale è necessario
possedere una grande cattiveria, un po’ come ai tempi di
John Dillinger in Nemico
Pubblico. “Non ho avuto grossi problemi, ho
trovato il mio lato malvagio molti anni fa, l’ho accettato e siamo
grandi amici adesso” sorride. “Ho pensato a Bulger come a
un normale essere umano, non come un cattivo assoluto, avevo paura
di creare una caricatura altrimenti. Non è importante avere ruoli
da buono o da cattivo, l’essenziale è renderli reali, poiché sono
esistiti veramente. Dillinger era considerato quasi un moderno
Robin Hood, persino divertente e sensibile a detta dei suoi
parenti, Bulger invece è un essere umano più complesso. Ho cercato
di ricreare tutte le sue facce canoniche osservando i pochi video
di sorveglianza esistenti, di mostrare il suo lato paterno, l’uomo
d’affari e l’omicida brutale che in realtà è. Ho provato a
incontrarlo ma lo stesso Bulger ha rifiutato con discrezione.”
Whitey Bulger è infatti ancora vivo, sconta i suoi due ergastoli in
prigione dopo la cattura del 2011, dopo oltre dieci anni di
latitanza. Passato l’incontro con i giornalisti, il prossimo passo
è la proiezione pubblica in serata, con migliaia di ragazzine
urlanti che attendono solo lui, Edward Mani di
Forbice, il pirata Jack
Sparrow, Willie Wonka, “non ho per niente paura di
affrontare i fan, anzi, non amo neppure chiamarli fan, sono i
nostri capi.” “Sono loro che vanno al cinema, loro che decidono di
spendere dei soldi per vedermi recitare, li rispetto
incredibilmente. Adoro i miei capi.” Speriamo che a breve,
sotto i riflettori e in balia dei selfie senza controllo, non cambi
idea.
L’attrice Selena
Gomez è entrata a far parte del
cast Cattivi Vicini 2, il sequel del
film con protagonisti Zach Efron, Seth Rogen. A
quanto pare l’attrice è stata avvistata sul set del film ad Atlanta
dove sono tutt’ora in corso le riprese. Dunque l’ex reginetta
Disney sia aggiunge a Rose Byrne, Dave Franco, Chloe
Grace Moretz.
Cattivi Vicini
2 sarà scritto ancora da Seth
Rogen, Evan Goldberg, Andrew Jay Cohen e
Brendan O’Brien, mentre alla regia siederà
Nicholas Stoller.
O almeno così credo. Sono entrato
nella fase in cui potrei essere qui da sempre e restarci per
sempre. Quella fase del ‘ci vediamo dopo’ che può significare
indistintamente ‘tra dieci minuti, tra un’ora, tra dieci giorni o
mai’. Durante i Festival il tempo non esiste. O, se esiste, è molto
relativo. Se sei in ritardo scorre velocissimo. Magari, mentre
scaracollandoti come un pazzo per arrivare in tempo a un
appuntamento incontri un fottìo di persone che ti salutano e ti
chiedono ogni dettaglio della tua vita passata. E il bello è che in
gran parte non sei nemmeno sicuro di conoscerle (scatta allora il
“ciao bello, scusa vado di corsa. Ci vediamo dopo!” (vedi su). Se
sei in anticipo ritarda. E’ la legge di Murphy, e le quattro
direttive primarie di RoboCop purtroppo
non c’entrano niente. Stavo per dire ‘un cazzo’, ma temo di essere
redarguito per l’eccessivo turpiloquio di cui sto facendo uso in
questo blog. Merda, ho scritto ‘cazzo’. Porca di quella troia
sbudellata, ho scritto di nuovo ‘cazzo’ e anche ‘merda’. Non resta
che fare seppuku sul red carpet.
Ma non oggi.
Per dire, la conferenza di Black
Mass (qui la recensione), il film
con Johnny Depp che ha attirato orde di ragazzine sotto i quindici
anni evidentemente colte da attacchi di gerontofilia (sono
appostate qui da stanotte in condizioni igieniche precarie, tanto
che gira voce si stia diffondendo la malaria) è iniziata con almeno
mezz’ora di ritardo, ma inutile dire che per tentare di sentire o
vedere qualcosa bisognava trovarsi in loco almeno due conferenze
avanti.
Il film è un crime-movie onesto e
ben girato. Johnny Depp si cala nel ruolo del criminale compiendo
orribili misfatti. Ad esempio indossare una parrucca posticcia che
farebbe rabbrividire un vampiro. In conferenza invece pensa bene di
mettersi direttamente uno scoiattolo impagliato in testa, così, per
variare. Che un attore deve sempre sapersi rinnovare.
Ma è niente rispetto a quelli che
viene da compiere a me in almeno due occasioni della giornata. La
prima, durante la proiezione una maschera ossessionata dall’idea
che io possa registrare il film con un cellulare – ma chi ve se
incula, qua de ‘pirata dei Caraibi’ ce ne basta uno – non la
smette di tormentarmi con un laser per controllare quello che sto
facendo. Credo lo abbia mandato in tilt il fatto che ho poggiato la
giacca sulle ginocchia, semplicemente perché avevo freddo. Fatto
sta che mi sento costantemente sotto la mira del
Predator (o di Terminator, fate
vobis, tanto Schwarzy ci sta sempre bene) e non è esattamente il
modo migliore per fruire un film.
La seconda, che ve lo dico a fare, è
quando parte dei fan maleodoranti e appestati si riversa nella
gremita sala stampa, dato che alcuni di loro sono anche
giornalisti. Vero che si dica che lo stesso Depp non sia un grande
amante delle docce, ma non c’è bisogno che imitiate il vostro idolo
fino a questo punto, fidatevi.
Oggi è stata davvero una giornata
interessante, ho visto il film francese,
Marguerite (leggi la
recensione) che mi è anche piaciuto tantissimo anche
se tutti si tagliavano dalle risate e io non ci trovavo una mazza
da ride. Sto film parla di una donna che sogna di cantare e che
canta da fa sanguinà le orecchie, il marito non se la caga e il
maggiordomo la paparazza in condizioni imbarazzanti per alzà du
spicci. No ma ditemi voi cosa cazzo c’è da ride che a me si è
stretto il cuore e mi son sentita una merda per tutti i coglioni
che sento nei bar con karaoke e che perculo senza pietà.
Per consolarmi da questo stato
d’animo mesto, come da testimonianza fotografica, bevo
ininterrottamente dalle due. Da quando, cioè, mi sbarca
Sonia Serafini di Fabrique al
Lido (che è un gran belvedere) per cui via a un loop di gente che
offre da bere che manco nei peggiori bar di Caracas.
Per chi non lo sapesse al Lido molti
sponsor sono alcolici. Per chi non lo sapesse, al Lido, la
programmazione in sala è spesso intervallata da convegni talmente
lunghi o noiosi che per fartela pijà bene ti fanno trovare bidoni
alcolici dalle undici del mattino. Per cui non so come, tra
la recensione di Sokurov e quella del film di oggi, me ritrovo co
sto cocktail Martini Rosè nelle mani, un pass per la vip lounge, e
un mal di testa da paura.
Dovrei ricostruire le ultime due
ore, ma non me ne vogliate ho un appuntamento al bagno con Eva
Carducci (quella bella sellerona di Cinematografo
di Marzullo, dai che la conoscete) .
Comunque immaginate la scena: sto in
sala stampa in un tavolo con colleghi che bevono tubi di te al
tamarindo, offerti da una deliziosa tailandese Zen, e me sto a
scola’ un cocktail alcolico col ghiaccio. Me guardano tutti con
sospetto, capitemi sto n’attimo in difficoltà.
Comunque oggi era il giorno di Depp,
gente accampata urlante e io son andata a comprare le sigarette.
Questo dovrebbe dirmi qualcosa. Questo insieme al fatto che oggi so
vestita da uomo.
Sto invecchiando, cosa pensate.
Continuatemi a stalkà, che purtroppo sono etero. Come il cinese di
ieri, che per battermi i pezzi si è dimenticato di far pagare la
collega Marilena Vinci, che voleva tornare
indietro e saldare i suoi debiti ‘per principio’ ma a me barcollava
l’ombra e anche no.
Stasera abbiamo
Equals, con Kristen Stewart. Certo se
pure lei s’è ingrassata comincio a preoccuparmi che sia l’umido del
lido, tocca fa qualcosa, se ingrasso è la fine capite che tutti i
vestiti che ho in valigia diventano inutili?
Va bene, domani promesso vi racconto
se i nostri eroi son riusciti ad andare alla festa blindatissima
con Johnny Depp. Ora io e la mia emicrania andiamo a vedere il film
della sezione Orizzonti. Chissà se troviamo posto
vicini.
Johnny Depp, Jake
Gyllenhaal, i film, Netflix, il disagio festivaliero e molto altro nella
nostra chiacchierata con chi il Festival lo vive giorno dopo
giorno!
La macchina produttiva
cinematografica di Francia è probabilmente la più florida d’Europa,
al momento, grazie alle idee di Luc Besson (la
serie Taken,
Lucy) anche la più ricca.
Marguerite si unisce all’offerta del
mercato transalpino quasi in punta di piedi, lontano sia dalle
numerose commedie che dai drammi profondi, con una propria
personalità, un proprio carattere. Se il soggetto e la storia
(vera) non sono originali sino in fondo, anzi Hollywood sta già
preparando la sua versione con Meryl Streep nei panni della protagonista, è
su tutti gli altri livelli tecnici e artistici che l’opera di
Xavier Giannoli impressiona positivamente. Ma
procediamo per gradi, il nome Marguerite Dumont vi
suggerisce qualcosa? Siamo nel 1921, all’inizio di un decennio
incredibilmente dinamico, di fermento, durante il quale la gente si
appresta a scoprire il piacere della bella vita, delle sovversioni
politiche, dei club culturali e dei teatri sparsi per Parigi come
funghi in autunno. La nostra eroina, se così vogliamo chiamarla, è
ricca e un po’ ingenua, ed è convinta di possedere una voce divina.
Peccato che la realtà dei fatti sia ben diversa, il suo canto è
infatti l’emblema della stonatura, del cattivo gusto, del fastidio,
un lamento stridulo in grado di annientare in pochi attimi
capolavori immani della tradizione operistica universale.
Nascondere la verità conviene però a molti, a tanti che bramano il
suo denaro e poco altro.
Attorno alla sua figura
inizia a crearsi un nugolo di profittatori, imbroglioni e bastardi
patentati, ed è con dolore che lo spettatore assiste inerme a ogni
tipo di umiliazione dietro le sue spalle. Una macellazione in piena
regola, come simboleggiano anche gli onnipresenti animali sulla
scena.
Abbiamo però detto appena sopra che
Marguerite non è un dramma canonico, infatti uno dei suoi punti di
forza è proprio la tagliente ironia che accompagna costantemente le
linee di copione e i volti dei personaggi, capace così di alternare
momenti di genuina ilarità ad altri più riflessivi, violenti,
tristi. Se tutto questo ha solleticato la vostra curiosità,
sappiate che bisogna ancora aggiungere al quadro un valore
produttivo di altissimo livello. Fotografia e scenografie si
fondono in un unico livello barocco, con un’attenzione ai
particolari, alle luci e alle ombre da lasciare davvero sorpresi;
inoltre le inquadrature possiedono una ricercatezza tutt’altro che
comune, non c’è un frame fuori posto, ogni cosa sembra pensata per
trovarsi esattamente dove si trova.
I continui cambi di scena pensano
poi a mantenere l’amalgama sempre dinamica, perfettamente in linea
con le prove attoriali di una qualità estrema. Denis
Mpunga, Christa Théret, André Marcon, Michel Fau ma
soprattutto la divina Catherine Frot
(La Cuoca del Presidente, La
Voltapagine), dominano il palcoscenico con una forza
e una solidità disarmanti. Danzano assieme alla musica, alle arie
di Mozart, Puccini, Leoncavallo, distruggendo la borghesia a suon
di provocazioni, di motori scoppiati e crocevia misteriosi.
Dettagli che certamente vi sembreranno aria fritta adesso, ma che
all’interno del film trovano un posto preciso, e che noi
giustamente non possiamo rovinarvi con la recensione.
Cosa resta? Le atmosfere
malinconiche di Viale del Tramonto, le tematiche della diva in
crisi, invecchiata e facile preda della follia, come i sentori
allucinogeni di C’era Una Volta in America, citato esplicitamente
in una scena ad hoc. Il finale pecca forse di presunzione, e i
ritmi si sfaldano leggermente, ma nulla che non si possa perdonare.
Come direbbero i francesi: bravo, con l’accento sulla o.
Molte delle principali città
americane, oltre che per la loro storia, i loro monumenti, sono
famose anche per i criminali che le hanno tenute in pugno nel corso
del ventesimo secolo. New York ad esempio è legata a doppio filo
con la leggenda di Al Capone, John Dillinger con
la cronache di Chicago, la città di Boston vanta invece una storia
molto particolare, quella “dell’ultimo grande gangster” del
novecento rappresentato in Black Mass.
Jimmy “Whitey”
Bulger, che grazie alla sua posizione di informatore
dell’FBI è
riuscito a creare un autentico impero criminale specializzato in
droga e scommesse, a partire dall’inizio degli anni ’80. Mentre
l’agente federale John Connolly teneva buoni i
capi del Bureau, promettendo informazioni chiave sulla mafia
italiana, la Winter Hill Gang prosperava indisturbata e
solitaria.
Black
Mass non è altro che il ritratto fedele di un
delinquente spietato e violento, capace di restare impunito e
latitante sino al 2011, nonostante i numerosi omicidi a suo carico
accertati e documentati. Scott Cooper
(Crazy Heart,
Il fuoco della vendetta) presenta un lavoro canonico,
quasi accademico, con tutte le peculiarità del genere, che svolge
egregiamente il suo compito, ovvero intrattenere e catturare
l’attenzione dello spettatore per tutta la durata del film.
Black Mass, il film
Un’opera che sguazza “allegramente
nel mezzo” sia a livello tecnico che artistico, non fa gridare al
capolavoro ma non fa neppure storcere il naso, anzi racconta in
modo appassionato e lineare una vicenda che forse in pochi
conoscono. Inoltre la componente action non manca, sono molte le
scene ricche di genuina tensione e brutalità, anche se talvolta
prevedibili o scontate. Accompagnano perfettamente un sottotesto
ben celato che critica l’eterna collusione fra politica, giustizia
e criminalità, e celebra l’importanza di agire nell’ombra per
regnare indisturbati.
Esattamente come accade in Spotlight di Tom
McCarthy, in Black Mass la città di
Boston – con le sue numerose chiese, i ponti, le case di legno con
il barbecue in giardino – svolge un compito fondamentale. Sotto una
perenne coltre di nubi, la metropoli si affianca costantemente ai
protagonisti in carne ossa, che hanno i volti di Benedict Cumberbatch (con un insolito accento
irlandese), Joel
Edgerton (un impacciato agente Connolly),
Juno Temple,
Corey Stoll, Kevin Bacon (purtroppo solo in un ruolo
marginale) e Peter Sarsgaard. Manca all’appello soltanto
Johnny Depp, che ha il compito più difficile
fra tutti: impersonare il glaciale “Whitey” Bulger. Appesantito da
un trucco di ottima fattura e con delle lenti chiare poggiate sugli
occhi, l’attore di
Edward Mani di Forbice,
Sweeney Todd,
La Fabbrica di Cioccolato, appare
irriconoscibile.
La reale notizia sta però nel fatto
che finalmente, dopo anni traballanti e film come
Mortdecai, il feticcio di Tim
Burton torna a recitare in un film interessante,
magnetico, portando a casa un’interpretazione di tutto rispetto. Il
lavoro svolto sugli occhi, sulla voce, sull’accento, riporta in
carreggiata una carriera ormai a scossoni, per il beneplacito dei
fan più affezionati. Non resta che rispolverare uno qualsiasi degli
album degli Allman Brothers, così da avere una panoramica completa
di ciò che ci aspetta in sala.
Nonostante oggi sia presenta al Lido
il maestro Sokurov, gli occhi, gli obiettivi e i
sorrisi sono tutti per lui, Johnny Depp, il pirata
di Hollywood, che arriva alla 72° Mostra per Black
Mass (leggi la recensione), di Scott
Cooper, in compagnia di Dakota Johnson e
Joel Edgerton.
Ecco le foto della mattina:
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(Foto di Aurora Leone)
La 72ª edizione della Mostra internazionale d’arte
cinematografica avrà luogo a Venezia dal 2 al 12 settembre
2015, anche quest’anno sarà diretta da Alberto Barbera e
organizzata dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La madrina della rassegna sarà
l’attrice italiana Elisa Sednaoui. L’elenco dei film in programma
alla 72ª Mostra è stato annunciato nel corso della conferenza
stampa di presentazione che si è tenuta il 29 luglio 2015 a Roma.
Il film di apertura del festival sarà Everest, del regista Baltasar
Kormákur.
La giuria sarà presieduta dal
regista messicano Alfonso Cuarón.
Francofonia –
L’industria cinematografica, almeno in superficie, è un universo
abbastanza semplice da comprendere, anche per i ’non addetti ai
lavori’. La parte più scintillante, patinata e glamour è ovviamente
dominata dalle produzioni hollywoodiane, create con la
preoccupazione primaria di infrangere record su record al
botteghino; subito dopo troviamo la parte più appassionata, il
cinema di genere, che cattura puntualmente milioni di estroversi
incalliti, nerd di vario genere, collezionisti e feticisti del
sangue, delle pallottole, delle lame affilate. Inseguono poi
commedie e drammi dell’Europa occidentale, gli indie americani,
tutto l’underground dei cinema monosala, luoghi dall’aura
mitologica dalle sedie di legno trasandate e unte.
Più nascosti, timidi, introvabili,
ci sono poi i grandi Maestri, persone uniche che badano molto a
loro stesse – è vero – ma solo per regalare al loro selezionato
pubblico adorante un respiro di meraviglia. Ci viene da pensare a
Jean Luc Godard, a Terrence
Malick, alla Russia e ad Aleksandr
Sokurov. Già, Sokurov, che sprezzante di qualsiasi regola
commerciale e materiale ha tirato fuori dal cappello del suo
inestimabile talento – dopo il gigantesco
Faust,
Leone d’Oro a Venezia nel 2011 –
Francofonia. Un esperimento, un saggio,
un sogno sfocato, un documentario, un viaggio nel tempo e nello
spazio, ma soprattutto una dichiarazione d’amore.
Amore per quell’arte eterna,
monumentale, universale, attraverso la quale l’uomo ha lasciato la
sua impronta sull’esistenza passata, presente e futura. Una
passeggiata mano nella mano attraverso le sale e le gallerie del
Museo del Louvre di Parigi, custode della verità e della bellezza,
ma non solo. Anche testimone di eventi nevralgici, di grandi rischi
e grandi offese, di valorosi e infimi uomini. Il cuore del mondo
visto come una nave in mezzo all’oceano, carica di opere d’arte dal
valore incalcolabile eppure in balia di una tempesta selvaggia, di
onde feroci, che rischiano di annientare tutto.
Tele, sculture, l’umanità nella sua
interezza, perché è senza arte che l’uomo si fa arido, vuoto,
inutile. Ecco dunque la critica all’età contemporanea, alla madre
Russia, affidata a un urlo soffocato che tenta di rianimare i
grandi autori del passato, sussurrando loro quanto bisogno urgente
vi sarebbe oggi del loro operato. Un’utopia in piena regola,
narrata con una voce quasi spezzata, innamorata e nostalgica,
desiderosa di conservare, assorbire la bellezza e l’assoluto – del
resto sono due cose che spesso coincidono – e condividere tutto con
gli altri, nel buio della sala. Il risultato è un’opera slegata,
visionaria, incantevole, comlicata, a tratti persino interattiva,
anarchica, da rivedere più volte, che prova a ricordarci chi siamo,
chi siamo stati, chi saremo, con il piglio di chi sa di poter
tutto, sfidare la corrente, capovolgere il mondo, far scorrere i
titoli di coda all’inizio. E creare l’incantesimo.
E’ il gran giorno di
Black Mass con Johnny Depp e
Dakota Johnson oggi a Venezia 72. Ebbene il film è stato
proiettato questa mattina alla stampa che l’ha accolto con un
applauso e dunque positivamente. In attesa della nostra recensione
che arriverà tra poco gustiamoci il trailer:
A dirigere il biopic sarà
Scott Cooper che potrà contare su un cast
sontuoso, composto anche da Benedict Cumberbatch
nel ruolo del fratello di Bulger, nientemeno che un senatore,
Kevin Bacon, Dakota Johnson,
Sienna Miller, Joel Edgerton,
Jesse Plemons e David Harbour. Se
pochi giorni fa era stata rilasciata la prima foto ufficiale, ora è
la volta del trailer del biopic drammatico che la Warner Bros
distribuirà in America il 18 settembre.
Black
Mass, adattamento per il grande schermo del saggio
dei giornalisti del Boston Globe Dick Lehr e Gerland O’Neil
(New York Times Black Mass: the True Story of an Unholy
Alliance Between the FBI and
the Irish Mob) sarà lanciato in occasione della stagione dei
premi. Già si parla benissimo della performance
di Johnny Depp, che potrebbe così rilanciare
la sua carriera dopo prove opache in film che non hanno ricevuto
riscontri di critica e di pubblico.
Per molti attori una vita non basta
a rimanere per sempre nell’immaginario del pubblico. Altri invece
ci riescono con un solo film. Ecco 14 attori divenuti leggenda
con un solo grande ruolo:
A quanto pare Captain
America Civil War, che racconta la guerra civile tra
i supereroi Marvel è stato il film foriero di
una vera e proprio guerra civile nella vita reale che ha portato
alla fine del sodalizio tra Marvel Studios e Marvel Entertainment, con lo studio
cinematografico che si è rifugiato completamente in seno a mamma
Disney.
The Hollywood
Reporter afferma che proprio i costi di Civil War siano
stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso in casa Marvel, l’ennesimo scontro che ha
portato Kevin Feige a svincolarsi da Isaac
Perlmutter e dalla Marvel Entertainment.
THR dice infatti che “ci sono
fonti che riferiscono che il budget per Captain America Civil War
abbia fatto esplodere gli accordi, che non sono sembrati adatti
alla proverbiale frugalità di Permutter. New York voleva abbassare
il costo (dove per NY si intende Permutter stesso e
la Marvel’s Creative Committee). New
York ha avuto molto da dire ma ormai Levin Feige ha raggiunto il
giusto grado di autonomia. Ha reso la compagnia plurimiliardaria,
per quale motivo deve prendere ordini da un uomo di 72 anni che non
fa film?”.
Sembra che la situazione sia
abbastanza complessa e che ne sentiremo ancora tante in merito. Voi
cosa ne pensate?
Fatecelo sapere nei commenti sotto o
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