L’edizione più Queer
della Settimana Internazionale della Critica, nell’ambito della
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (anch’essa
estremamente attenta al tema), non poteva che cominciare con un
progetto come Trois Nuits par Semaine, una
commedia romantica ambientata nel mondo delle Drag Queen in una
Parigi notturna ed estremamente reale, tanto quanto è onirica e
sospesa l’atmosfera dei numeri musicali di queste creature
affascinanti e misteriose che sono le drag che incontriamo in
questa storia.
Trois Nuits par Semaine, la trama
Protagonista è Baptiste,
un giovane fotografo che per necessità lavora alla Fnac, come
responsabile di reparto, e che cerca senza troppa convinzione un
progetto fotografico che lo appassioni. Una sera, mentre la
compagna Samia, infermiera volontaria, partecipa a una campagna di
sensibilizzazione, prevenzione e cura contro l’AIDS, Baptiste che
la accompagna incontra Cookie Kunty, una drag Queen che da subito
lo affascina. Forse è proprio lei la protagonista del suo nuovo
progetto fotografico. Travolto da questa misteriosa attrazione,
Baptiste comincia a frequentare Cookie, e anche Quentin, l’uomo che
si nasconde dietro al suo trucco, e mette in discussione se stesso,
quello che credeva di sapere di sé e tutta la sua vita.
Diretto da
Florent Gouelou, Trois Nuits par
Semaine apre la selezione della
37° edizione della SIC con una manciata di glitter e tanto
cuore. Il film è una tenera storia d’amore, non convenzionale, e
che va di pari passo con la ricerca di una propria identità che non
è per forza definita da un etichetta. Quello che sembrano
insegnarci Baptiste e Cookie/Quentin, interpretati dagli splendidi
Pablo Pauly e Romain Eck, è che
non sempre la definizione del nostro orientamento sessuale
esaurisce quello che siamo come esseri umani, e che molto spetto la
differenza non la fa il sesso biologico o la preferenza, ma la
persona in cui ci imbattiamo. Baptiste lo impara a sue spese,
mettendo in discussione una vita stabile e canonica, seppure
apparentemente “seduta” su dinamiche stanche.
Quando la sua testa si
apre a nuove possibilità, grazie all’incontro con questa umanità
tanto distante quanto diversa da lui, anche lo spettatore è spinto
a farsi delle domande, a incuriosirsi e a partecipare ad un mondo
per i più vistoso e kitch, che nasconde un’umanità vibrante e
meravigliosa. L’occhio di Gouelou è curioso, indulgente, benevolo,
sicuramente di parte, come se un nostro conoscente ci presentasse i
suoi amici più cari spendendo per loro le parole
migliori.
La ricerca dell’identità fuori dalle definizioni
Il tema del doppio e
dell’altro dentro di sé permea tutta la storia e fino all’ultima
inquadratura mette costantemente in gioco l’identità di
Quentin/Cookie: chi è questa persona? La drag o l’uomo innamorato?
Con chi deve confrontarsi Baptiste, con chi può sperare di essere
felice? Il trucco pesante e fatto a regola d’arte è molto più dio
una maschera, quindi, diventa strumento espressivo, travestimento
che svela un’altra identità, contraddizione insita in una
personalità che combatte per evitare la definizione, libera da
tutto tranne che dalla sua stessa paura di amare e di essere amata,
come succede a tutti noi.
Ci vuole un atto di
coraggio per dichiarare il proprio amore, prima a se stessi e poi
alla persona amata, e Trois Nuits par Semaine ce
lo racconta con ironia, delicatezza e una montagna di glitter.
La vita è una continua sorpresa.
Nel partecipare al suo gioco, ci troviamo spesso di fronte a
incredibili colpi di scena o a dolorose cadute. Ma qualunque siano
le esperienze vissute e i sentieri percorsi, ogni elemento
contribuisce a definirci come esseri umani, con tutti i nostri
pregi e difetti. Questo è il pilastro narrativo di
Trois Amies, il nuovo film di
Emmanuel Mouret in Concorso all’81esima
edizione della Mostra
del Cinema di Venezia. Un’opera che, nei personaggi e
nelle dinamiche, richiama l’influenza di Woody Allen, da cui
attinge a piene mani. Qui, tre amiche si confrontano in un gioco
senza vincitori né vinti, in una pellicola che vuole essere quasi
cinema antropologico, dove le relazioni e la condizione umana
vengono messe sotto la lente d’ingrandimento. Prodotto da Moby Dick
Films, ha come interpreti Camille Cottin, Sara Forestier e India
Hair.
Trois Amies, la trama
Joan, Alice e Rebecca sono tre
amiche che vivono a Lione, ciascuna con una vita sentimentale
complessa e problematica. Joan non ama più suo marito Victor e,
come emerge in seguito, non ha mai avuto una reale propensione per
le relazioni durature. Alice, pur non amando il suo compagno Eric,
considera la loro relazione sana, poiché le permette di non
soffrire né di dipendere emotivamente da qualcuno. Rebecca, invece,
ha una relazione segreta proprio con Eric, il fidanzato di Alice, e
finge con le amiche di frequentare un uomo sposato di cui non svela
l’identità. Quando Joan decide di lasciare Victor, il quale muore
poco dopo, il dramma scatena una serie di eventi che sconvolgono la
vita delle tre donne, costringendole a confrontarsi con
un’esistenza che, dietro ogni angolo, riserva sempre qualche
inattesa svolta.
Essere o non essere?
Il regista transalpino tesse le
fila di un racconto che, come anticipato, tenta di indagare le
relazioni umane e le sue crepe. Partendo da un’amicizia intricata,
ricca di segreti e menzogne, Mouret cerca di decostruire ogni
singolo personaggio, per svelarne verità, incongruenze e ipocrisie.
Gioca con i suoi protagonisti, e si percepisce il suo piacere nel
seguirli e quasi tormentarli, per mettere in luce le loro debolezze
e fragilità ma anche punti di forza.
Come su un palco teatrale, Joan,
Alice e Rebecca si muovono alla ricerca della propria strada e del
vero amore. Provano a rimanere fedeli a se stesse e alla loro
amicizia, ma finiscono per commettere errori, inciampare e
rialzarsi. Cercano di non nascondersi dietro il proprio imbarazzo
e, anche quando credono di aver raggiunto una piena consapevolezza
di sé, si scoprono ancora in evoluzione, fino ad accettarsi per ciò
che sono realmente.
L’idea di base è buona: i temi sono
interessanti e la comicità presente strappa più di una
risata. Tuttavia, di Trois Amies non funziona
l’esecuzione e lo sviluppo delle linee narrative. La pellicola
manca di incisività e lascia la sensazione di non aver osato
abbastanza, quando forse si sarebbe potuto spingere di più sul
pedale dell’audacia. Una storia dunque troppo debole, che nel
Concorso, rispetto ad altri film presenti in gara, scompare del
tutto.
Sarà presentata oggi in concorso
nell’ambito dell’81.
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica,
Trois amies, il film francese diretto da Emmanuel
Mouret con protagonisti Camille Cottin, Sara
Forestier, India Hair, Grégoire Ludig, Damien Bonnard, Vincent
Macaigne e Éric Caravaca.
In merito al film il regista
Emmanuel Mouretha commentato: “Mi piacciono i
personaggi che sbagliano, ci riprovano e continuano a sbagliare,
come Buster Keaton quando ripetutamente cade e si rialza ma che una
caduta dopo l’altra continua ad andare avanti senza voltarsi
indietro e senza dare la colpa a nessuno. Mi piacciono i personaggi
che si perdono nei loro sogni o nelle loro ossessioni e che perdono
ripetutamente la strada solo per trovare un’altra direzione, e poi
un’altra, e così via. Provo tenerezza per quei personaggi che
vorrebbero essere migliori di quello che sono ma non ci riescono
mai davvero. Mai davvero, tranne qualche volta. Provo tenerezza per
quella goffaggine crudele ma costruttiva che fa parte della nostra
condizione umana, essere sommersi da storie, ideali e desideri
tanto quanto dai colpi di fortuna e dai pericoli della realtà.”
La trama di Trois amies
Joan non è più innamorata di
Victor, ma le fa male pensare di essere disonesta con lui. Alice,
la sua migliore amica, la rassicura: lei stessa non prova passione
per il suo compagno Eric, eppure la loro relazione va a gonfie
vele. Non sa che lui ha una relazione con la loro comune amica
Rebecca. Quando Joan decide finalmente di lasciare Victor e lui
scompare, le vite delle tre amiche e le loro relazioni vengono
sconvolte.
La foto è di quelle storiche, il
film in questione è uno di quelli che già dall’elenco del cast
promette di essere divertentissimo. Si parla di Expendables 2
Tris d’assi per Great Hope Springs.
Il progetto prodotto dalla Escape Artists ha infatit in trattative
tre delle più riconosciute stelle del cinema per costituire il suo
cast.
Nel 1989 usciva nelle sale
I Gemelli (Twins), pellicola
costata 15 milioni di dollari capace di incassarne ben 216 in tutto
il mondo diventando a tutti gli effetti un cult tra le commedie
americane. E come già annunciato diversi anni fa, verrà prodotto un
sequel intitolato Triplets che vedrà di nuovo
protagonisti Arnold Schwarzenegger e
Danny De Vito nei panni dei gemelli Julius e
Vincent Benedict.
Insieme agli attori ci sarà anche
Eddie Murphy, la cui presenza è stata
confermata dallo
stesso Schwarzenegger che ha poi
aggiornato sullo stato della produzione del film. La sceneggiatura
è infatti pronta e le riprese dovrebbero partire nel corso dei
prossimi mesi.
Murphy interpreterà il terzo
gemello “nato da una strana e divertente combinazione di
sperma“, così come lo ha descritto l’attore di Terminator.
Di seguito la sinossi del primo film, diretto da Ivan
Reitman:
Per uno specialissimo
esperimento scientifico, Mary Ann Benedict viene fecondata col seme
di sei uomini eccezionali, affinché generi un figlio straordinario
per il bene dell’umanità. Ma nascono invece due gemelli: Julius, un
bambino eccezionalmente sviluppato, e Vincent, un neonato
piccolissimo, mentre alla madre viene comunicato che l’unico nato è
morto. I due bambini, separati subito dopo la nascita, crescono
ignorando l’uno l’esistenza dell’altro e credendo che la madre sia
morta di parto.
Tutti aspettimao di vederla nei
panni di Wonder Woman in Batman v Superman Dawn of
Justice, intanto però Gal Gadot
condivide altre foto del suo lavoro, in particolare quelle in cui
posa insieme a Kate Winslet e Aaron
Paul, suoi colleghi di set in Triple Nine, film dal cast
straordinario diretto da John Hillcoat.
Nel cast di Triple
Nine diretto da John Hillcoat ci
sono Aaron Paul, Teresa Palmer, Kate Winslet, Casey
Affleck, Chiwetel Ejiofor, Anthony Mackie, Woody Harrelson, Norman
Reedus e Gal Gadot.
Basato su una sceneggiatura scritta
da Matt Cook, Triple
Nine racconterà la storia di un gruppo di malviventi
intenzionati a mettere in scena una rapina con lo scopo, in realtà,
di uccidere un poliziotto, in modo da condurre la polizia lontano
dalla scena del loro stesso crimine. Nel cast del
film Christoph Waltz,Casey
Affleck, Cate Blanchett, Kate Winslet, Aaron Paul,
Teresa Palmer, Chiwetel Ejiofor, Woody
Harrelson e Michael B. Jordan.
Il sequel di Triple
Frontier potrebbe essere ancora vivo a quattro anni di
distanza dall’uscita del primo film su Netflix. Distribuito sulla piattaforma nel 2019,
Triple Frontier è un film d’azione che racconta di
un gruppo di amici che lavorano insieme per sconfiggere il leader
di un cartello della droga sudamericano usando le loro abilità di
ex agenti delle forze speciali. Il film presenta un cast di
serie A che conta
Ben Affleck,
Oscar Isaac,
Charlie Hunnam,
Garrett Hedlund e Pedro Pascal.
In un’intervista con The Mary Sue, Charlie Hunnam si apre sulle prospettive di
Triple Frontier 2. L’attore ha detto che non c’era
“nulla di garantito” ma ha accennato a un “potenziale seguito”. Ha
detto: “[È nella sua] fase iniziale. Niente di garantito,
ma di recente ho iniziato a diventare il produttore principale di
un potenziale sequel di Triple Frontier su Netflix.”
Sebbene Triple Frontier fosse un
film Netflix, il film ha ricevuto una distribuzione limitata nel
marzo 2019. L’uscita di Triple Frontier è stata meno fruttuosa dal
punto di vista economico di quanto Netflix avesse sperato,
soprattutto dopo che lo studio ha speso l’enorme cifra di 115
milioni di dollari per realizzarlo. Ciononostante, Triple Frontier
ha ottenuto un 70% su Rotten Tomatoes tra i critici.
Il regista di Triple
Frontier, J.C. Chandor e la troupe del
film hanno salvato diversi cani randagi durante la produzione del
thriller d’azione prodotto da Netflix. Il film ha affrontato un lungo e faticoso
viaggio verso la conclusione, passando attraverso molteplici
cambiamenti della regia nel corso del suo sviluppo.
Alla fine, Triple
Frontier ha trovato una casa presso Netflix ed è entrato
in produzione nel marzo 2018, con Chandor (All is
Lost e A Most Violent Year) al timone.
Triple Frontier è da poche ore su Netflix ed è
stato generalmente ben accolto dalla critica.
Oscar Isaac, Ben
Affleck e Pedro Pascal interpretano dei
membri delle ex forze speciali della Triple Frontier e si
riuniscono per compiere un colpo pericoloso che, in caso di
successo, garantirà a loro e alle loro famiglie un futuro.
Il film si svolge principalmente in
Sud America (“Triple Frontier” si riferisce alla zona del confine
in cui si incontrano Argentina, Brasile e Paraguay, che è un luogo
molto caldo per quello che riguarda contrabbando e traffico di
droga) ed è stato parzialmente girato in loco vicino a Bogotá, in
Colombia.
Dietro al thriller grintoso c’è una
storia molto più dolce che coinvolge cuccioli randagi in Colombia.
La gente ha rivelato che Chandor e la crew di Triple Frontier hanno
incontrato numerosi cani randagi mentre giravano a Bogotá e alla
fine hanno allestito un canile per i randagi. Hanno anche
contattato dei veterinari per prendersi cura dei cuccioli e fornire
interventi di sterilizzazione, tra le altre cure di base.
Come Chandor ha fatto notare a
People, è possibile
individuare dei cani nel film durante una sequenza di inseguimento,
che dura una decina di minuti circa. Il regista, in effetti, ha
trascorso la maggior parte delle pause durante le riprese visitando
i cani e alla fine ha adottato uno dei cuccioli da portare a casa
dalla sua famiglia negli Stati Uniti, una volta conclusa la
produzione.
Il regista e la sua famiglia hanno
persino nominato il cane Maximo, che è uno dei nomi più popolari in
Colombia. Chandor non era l’unico membro dalla troupe di Triple
Frontier che ha adottato un cane a fine produzione.
Infatti, secondo un tweet post del
produttore Andy Horowitz, il team di Triple Frontier ha salvato
circa 50 cani in totale. È una storia molto dolce e tanto più
sorprendente se si considera che Triple Frontier è di per sé una
film decisamente cupo e duro.
Triple Frontier è
diretto da J.C.Chandor (Margin Call, All
Is Lost, A Most Violent Year) e in arrivo sulla
piattaforma streaming a partire dal 13 Marzo 2019. Nel
cast Ben Affleck, Oscar
Isaac, CharlieHunnam,
PedroPascal,
GarrettHedlund,
e AdriaArjona.
Tra le novità del gigante dello
streaming Netflix, questo mese troverete
Triple Frontier, un film d’azione che si avvale di
un cast di stelle di prim’ordine. Una cinquina vincente,
quella dei protagonisti di questo action, tra i quali spiccano
diversi candidati ad Oscar e Golden Globes. Da Ben Affleck a Oscar Isaac passando per Charlie Hunnam, il quintetto si chiude con
Pedro Pascal e Garret
Hedlund.
Triple Frontier è
stato girato da J.C. Chandor (All is Lost –
Tutto è perduto), e sceneggiato dal regista insieme
con Mark Boal (Zero Dark Thirty, The
Hurt Locker). Il termine “Triple Frontier” allude alla
zona di “triplo” confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, luoghi
impervi e pieni di insidie che ben si prestano alla creazione e al
contrabbando di droghe illegali. Il soldato delle forze speciali
Santiago “Pope” Garcia (Isaac) viene a sapere da una soffiata dove
risiede Gabriel Lorea (Reynaldo Gallegos), il più
grande spacciatore della Colombia.
Richiama quindi all’appello i suoi
ex commilitoni della squadra Delta Force per attuare un piano al
limite della legalità: catturare Lorea e allo stesso tempo
derubarne l’enorme casale – cassaforte, le cui mura sono
letteralmente imbottite di soldi. Ma le cose degenereranno in un
crescendo di sventure e situazioni poco facili, dove nessuno dei
protagonisti può dirsi al sicuro. Le vicissitudini legate alla
produzione di Triple Frontier sono lunghe e
variegate. Il film era in cantiere già da dieci anni e avrebbe
dovuto essere diretto dalle mani
sicuramente sapienti di Kathrine Bigelow.
Anche la questione della scelta dei protagonisti non è stata
facile, essendosi fatti nomi come Tom Hanks e
Johnny Depp.
Il film è finito nelle mani di
J.C. Chander, che si limita a fare un buon
lavoro di stile e si avvale di effetti speciali di tutto rispetto.
Merito probabilmente di mamma Netflix, che batte cassa quando si
accorge di stare nel “trend” giusto. E all’indomani
dell’incredibile successo della serie Narcos (guarda caso proprietà
Netflix) e di film campioni di incassi al cinema come Sicario e Soldado (ora prontamente
visibili sulla piattaforma di streaming), un film basato sul
narcotraffico sudamericano sembrava una scelta sicura.
Triple Frontier è
in fondo un heist movie (film di rapina) in salsa
particolarmente action. Il reclutamento delle leve speciali da
scegliere per attuare il piano è il tipico momento alla
Ocean’s Eleven, dove ad ogni membro della squadra
è associata una particolare abilità senza la quale il gruppo non
potrebbe sopravvivere. Gli ex commilitoni sorvolano le Ande, si
addentrano nella giungla nera e lottano armati fino ai denti. Nulla
di nuovo sul fronte USA, ma pur se col solito mix il risultato
finale rende bene e regge l’attenzione dello spettatore.
Certo rimane sospeso il quesito:
con un cast del genere e una Bigelow al timone,
una simile operazione avrebbe potuto prendere strade differenti e
toccare tematiche più sensibili, soprattutto alla luce
dell’attualissima polemica trumpiana sulle frontiere
sudamericane?
ComingSoon.net
rivela che Mark Wahlberg è in trattative per
sostituire Ben Affleck in Triple
Frontier, il film prodotto da Netflix le cui riprese cominceranno in Agosto tra le
Hawaii e la Colombia.
Nel cast del film dovrebbero esserci
anche Charlie Hunnam, Gerrett Hedlund e
Pedro Pascal. Il film ha avuto fino a ora un certo
numero di attori interessati. Ad Aprile Tom Hardy
e Channing Tatum hanno abbandonato il progetto,
mentre poche settimane fa è stato il turno di Affleck.
Triple Frontier è
un progetto che J.C. Chandor sta cercando di
portare al cinema da dieci anni e che potrebbe finalmente
concretizzarsi adesso.
Tra gli altri attori che sono stati
in trattative per il ruolo ricordiamo Johnny Depp, Tom
Hanks e Will Smith.
Ecco le foto dalla premiere
mondiale di Triple Frontier, il nuovo film di
J.C.Chandor con un cast di superstar, guidate
da Ben Affleck.
Triple Frontier è
diretto da J.C.Chandor (Margin Call, All
Is Lost, A Most Violent Year) e in arrivo sulla
piattaforma streaming a partire dal 13 Marzo 2019. Nel
cast Ben Affleck, Oscar
Isaac, CharlieHunnam,
PedroPascal,
GarrettHedlund,
e AdriaArjona.
Di seguito il trailer e la sinossi ufficiale:
Un gruppo di ex agenti delle
forze speciali (Ben Affleck, Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Garrett
Hedlund e Pedro Pascal) si riuniscono per pianificare una rapina in
una zona multi-confine scarsamente popolata del Sud America.
Per la prima volta nella loro prestigiosa carriera, questi non
celebrati eroi intraprendono la pericolosa missione per loro
stessi invece che per il proprio paese. Ma quando gli eventi
prendono una piega inaspettata e minacciano di andare fuori
controllo, le loro abilità, la loro lealtà e la loro morale
vengono spinte verso un punto di rottura in un’epica
battaglia per la sopravvivenza. Diretto dal candidato all’Oscar®
J.C. Chandor (Margin Call, All Is Lost, A Most Violent Year) e
co-scritto da Chandor insieme al vincitore dell’Academy Award® Mark
Boal (The Hurt Locker, Zero Dark Thirty).
Le riprese del film si sono svolte
a Marzo dello scorso anno tra Colombia, California e Oahu, un’isola
delle Hawaii.
Triple Frontier conclude così
l’epopea di un progetto iniziato anni fa e che aveva visto prima la
rinuncia dello stesso Affleck per motivazioni legate alla sua
dipendenza da alcool. All’epoca erano stati proposti i nomi
di Casey
Affleck e Mahershala Ali, anche
loro allontanatasi dalla produzione.
Dopo l’abbandono di Kathryn
Bigelow, il film intitolato Triple
Frontier, a cui è stato legato per circa due anni
Tom Hanks, non ha più dato segni di vita. Adesso,
tramite
Deadline, apprendiamo che il progetto potrebbe essere passato
nelle mani di J.C. Chandor (Margin
Call, All Is Lost – Tutto è Perduto, A Most Violent
Year) con Hanks che rimane a bordo.
Una prima descrizione del film lo
paragona a Traffic e racconta la storia
di una turbolenta regione di confine dell’America del Sud. Il film,
nel progetto iniziale, era basato su una sceneggiatura originale di
Mark Boal, ma non sappiamo ancora che piega
prenderà con il cambio di regia. In un primo momento si trattava
infatti di un follow-up di The Hurt
Locker, ma senza la Bigelow non sappiamo che avrebbe
ancora sensa definire il film in questi termini.
Arriva da Deadline la notizia che
J.C. Chandor (regista di Margin Call, All Is
Lost e A Most Violent Year) sarebbe in trattative per
sostituire Kathryn Bigelow alla regia di
Triple Frontier, progetto in cantiere a
Hollywood da più di cinque anni, che avrebbe dovuto vedere riuniti
la regista di Hurt Locker e Zero Dark Thirty
insieme allo sceneggiatore Mark Boal.
Ma non è tutto: sempre secondo il
noto sito web, nel film dovrebbe recitare, al fianco del due volte
premio Oscar Tom Hanks (da anni ormai associato al
progetto), anche Will Smith. Ricordiamo che il
film sarà ambientato in una forte zona di criminalità al confine
tra Brasile, Argentina e Paraguay, dove convergono i fiumi Igazu e
Parana. Vi terremo aggiornati su tutti gli sviluppi!
Netflix ha diffuso il secondo trailer ufficiale di
Triple Frontier, il film diretto da
J.C.Chandor (Margin Call, All Is Lost, A
Most Violent Year) e in arrivo sulla piattaforma streaming
a partire dal 13 Marzo 2019. Nel cast Ben
Affleck, Oscar Isaac,
CharlieHunnam,
PedroPascal,
GarrettHedlund,
e AdriaArjona.
Di seguito il trailer e la sinossi ufficiale:
Un gruppo di ex agenti delle
forze speciali (Ben Affleck, Oscar Isaac, Charlie Hunnam, Garrett
Hedlund e Pedro Pascal) si riuniscono per pianificare una rapina in
una zona multi-confine scarsamente popolata del Sud America.
Per la prima volta nella loro prestigiosa carriera, questi non
celebrati eroi intraprendono la pericolosa missione per loro
stessi invece che per il proprio paese. Ma quando gli eventi
prendono una piega inaspettata e minacciano di andare fuori
controllo, le loro abilità, la loro lealtà e la loro morale
vengono spinte verso un punto di rottura in un’epica
battaglia per la sopravvivenza. Diretto dal candidato all’Oscar®
J.C. Chandor (Margin Call, All Is Lost, A Most Violent Year) e
co-scritto da Chandor insieme al vincitore dell’Academy Award® Mark
Boal (The Hurt Locker, Zero Dark Thirty).
Le riprese del film si sono svolte a
Marzo dello scorso anno tra Colombia, California e Oahu, un’isola
delle Hawaii.
Triple Frontier conclude così
l’epopea di un progetto iniziato anni fa e che aveva visto prima la
rinuncia dello stesso Affleck per motivazioni legate alla sua
dipendenza da alcool. All’epoca erano stati proposti i nomi
di Casey
Affleck e Mahershala Ali, anche
loro allontanatasi dalla produzione.
Netflix ha diffuso il primo trailer ufficiale di
Triple Frontier, il film diretto da
J.C.Chandor (Margin Call, All Is Lost, A Most
Violent Year) e in arrivo sulla piattaforma streaming a Marzo
2019. Nel cast Ben
Affleck, Oscar Isaac,
CharlieHunnam,
PedroPascal,
GarrettHedlund,
e AdriaArjona.
La lealtà viene messa alla prova
quando cinque amici si riuniscono per sconfiggere un signore della
droga sudamericano, scatenando una catena di eventi non
intenzionali.
Triple Frontier – il trailer
Le riprese del film si sono svolte a Marzo dello scorso anno tra
Colombia, California e Oahu, un’isola delle Hawaii.
Triple Frontier conclude così
l’epopea di un progetto iniziato anni fa e che aveva visto prima la
rinuncia dello stesso Affleck per motivazioni legate alla sua
dipendenza da alcool. All’epoca erano stati proposti i nomi
di Casey
Affleck e Mahershala Ali, anche
loro allontanatasi dalla produzione.
Triple Frontier è un film d’azione su un gruppo di ex
agenti militari che fanno irruzione in un complesso del cartello
della droga. Questo action movie firmato Netflix è
formato da un cast stellare, composto da alcuni
degli uomini di punta più richiesti e diversificati di Hollywood.
Tra i protagonisti infatti ci sono
Ben Affleck,
Charlie Hunnam,
Garrett Hedlund ma anche
Oscar Isaac e
Pedro Pascal. I protagonisti legati da quella sorta di
fratellanza forgiata dall’essere costantemente sotto tiro in
missioni pericolose per le forze speciali, decidono di saccheggiare
un enorme carico di uno spacciatore come riconpensa per tutti i
loro sforzi eroici non riconosciuti.
Ecco i 10 film perfetti da guardare
se ti è piaciuto Triple Frontier
Zero Dark Thirty
Zero
Dark Thirty per gli appassionati dei film militari è un buon
esempio cinematografico che apprezzeranno e che mostra la dura
realtà degli agenti nelle zone di guerra. Il film diretto da
Kathryn Bigelow, è incentrato su un gruppo di intelligence e
militari impegnati a sconfiggere Osama Bin Laden in seguito agli
attacchi al mondo dell’11 settembre 2001 alle
Torri Gemelle di New York.
La regista di questo lungometraggio,
con protagonista
Jessica Chastain, era la prima, che è stata chiamata, da
Paramount Pictures, per dirigere proprio
Triple Frontier. Bigelow quando non riuscì a ottenere alcun
investimento finanziario lasciò quel progetto e andò a realizzare
Zero Dark Thirty.
Three Kings
Three
Kings è uno dei primi film di David
O. Russell e racconta di quattro soldati che rintracciano l’oro
rubato da Saddam Hussein al Kuwait. Nel cast
principale spiccano George
Clooney,
Ice Cube,
Mark Wahlberg e
Spike Jonze, che portano sullo schermo scene che formano il
giusto mix tra azione, momenti toccanti ed esileranti.
Come in Triple
Frontier, i suoi agenti utilizzano le informazioni
raccolte durante la loro legittima missione durante la
Guerra del Golfo per portare a termine un’audace
rapina, ma i suoi attori non si prendono sul serio come quelli del
film Netflix.
I mercenari
Il franchise de
I Mercenari è come Triple Frontier sotto gli
steroidi: ogni agente d’élite della squadra del film è composto dai
migliori nomi del cinema d’azione. Il variegato gruppo si occupa di
tutto, dalle missioni di salvataggio agli omicidi
e nel corso della serie di capitoli affronta anche leader
della droga o agenti della CIA disonesti.
Sebbene qualcuno possa essere deriso
dal fatto che
Sylvester Stallone guidi le stars dell’azione degli anni
Ottanta e Novanta, questo saga non sarebbe potuta essere realizzata
quando tutti gli attori avevano stipendi enormi, quindi è
divertente godersi il loro tempo di schermo sopra le righe.
The Hurt Locker
Prima di essere il
supereroe Marvel
Occhio di Falco,
Jeremy Renner si è fatto notare dal pubblico per
The Hurt Locker, un altro grintoso film militare di Kathryn
Bigelow. Il film raccontava di un artificiere che diventava un
mercenario delle operazioni speciali dopo la guerra in Iraq,
compiendo una rapina tra Paraguay, Argentina e Brasile. Come in
Triple Frontier, si esplora la vita precaria di un
soldato dopo un conflitto bellico.
Tropa de
Elite – Gli squadroni della morte
Ambientato nelle favelas
della Colombia, Elite Squad segue alcuni membri del BOPE, un
celebre battaglione per le Operazioni Speciali della Polizia
Militare di Rio mentre combatte i signori della droga e i potenti
criminali del cartello. Le sequenze d’azione e il ritmo serrato di
Tropa de Elite – Gli squadroni della morte ricordano alcune
scene chiave di Triple Frontier.
Non è una sorpresa, visto che è
diretto da
Jose Padilha, che ha lavorato alla serie
Narcos di Netflix e aveva in sviluppo un progetto rivale di
Triple Frontier, chiamato Tri-Borders, che non è
ancora stato realizzato.
Traffic
Traffic,
con i suoi molteplici intrecci narrativi e l’attenzione al
contrabbando di eroina, era simile a come doveva essere
Triple Frontier,
quando
Kathryn Bigelow
lo stava scrivendo. Avrebbe seguito agenti di varie età nelle zone
di Tri-Border, tutti impegnati in un unico filone narrativo con un
obiettivo particolare e presumibilmente il furto di denaro del
cartello.
Il film di Steven Soderbergh,
vincitore di quattro Premi Oscar nel 2001, è
ambientato negli Stati Uniti e parla di un boss della droga
statunitense, di agenti della DEA corrotti e un poliziotto
messicano.
Dollari sporchi
Quando
dei giovani veterani del Vietnam tornano a casa nel Bronx per
affrontare il reinserimento nella vita civile, li aspettano solo
difficoltà. Decidono quindi di unirsi e di iniziare una vita da
criminali, sentendosi irrimediabilmente non riconosciuti dalla
società per il servizio reso al loro Paese.
Sebbene il gruppo di Dollari
sporchi non affronti alcun cartello della droga e sia
dipinto come un diseredato piuttosto che come un eroe d’azione,
condivide sentimenti di abbandono simili a quelli della squadra di
Triple Frontier.
Sicario
Con un cast all-star che
comprende
Emily Blunt,
Josh Brolin e
Benicio Del Toro, questo thriller poliziesco ricco d’azione
sulla distruzione dei cartelli della droga presenta lo stesso
livello di ambiguità morale. Un agente dell’FBI
viene assegnato a una task force speciale congiunta del
Dipartimento di Giustizia, ma si rende conto che i suoi agenti
hanno motivazioni personali per sgominare uno dei più grandi
cartelli della droga in Messico.
Triple Frontier è
molto meno tagliente di Sicario e le motivazioni del suo team sono
meno oscure, ma condivide le stesse caratteristiche in termini di
tono, ritmo e scenografia accattivante. Nel 2018 è stato prodotto
un sequel, intitolato Soldado
e diretto dal regista italiano
Stefano Sollima.
The Losers
In parte film di supereroi
e in parte film d’azione militare, The
Losers segue una squadra di commando d’élite mentre rintraccia
criminali di guerra e trafficanti di droga nella giungla boliviana.
Poco prima del loro ritorno negli Stati Uniti, il loro elicottero è
destinato ad affondare in un tradimento orchestrato. Il gruppo
“tecnicamente deceduto” agli occhi dei loro superiori, decide
d’usare l’occasione d’essere morti e le loro abilità per
vendicarsi.
Come
Three Kings,
I guerrieri presenta soldati dietro le linee nemiche coinvolti in
un furto di beni in possesso dell’aggressore. In questo caso, il
bottino è un tesoro d’oro e il nemico è la Germania nazista.
L’affiatato gruppo del 35° reggimento di fanteria abbandona il
proprio incarico per andare a caccia del tesoro e probabilmente si
arricchisce molto di più di quanto non farebbe con il proprio
equipaggiamento.
Questo film del 1970 è interpretato
da dei giovani, ai tempi,
Clint Eastwood,
Donald Sutherland e Don Rickles, è una
commedia ricca di azione e di emozioni che non evoca lo stesso
pericolo di
Triple Frontier, ma che va sicuramente riconosciuta come una
fonte di ispirazione.
Continuano le riprese
di Triple Frontier, il nuovo film di
J.C. Chandor che vedrà
protagonisti Ben Affleck, Oscar
Isaac, CharlieHunnam, PedroPascal, GarrettHedlund,
e AdriaArjona.
La lealtà viene messa alla prova
quando cinque amici si riuniscono per sconfiggere un signore della
droga sudamericano, scatenando una catena di eventi non
intenzionali.
Dopo l’ottimo esordio con
Margin Call, J.C.
Chandor ha continuato a realizzare film di un certo
spessore, conquistando una sua posizione all’interno della
Hollywood impegnata. La sua ultima volta al cinema è stata
con 1981: Indagine a New York con protagonisti
Jessica Chastain e Oscar
Isaac.
Ad un mese circa dal lancio del red
band trailer, è stato rilasciato oggi un nuovo spot per l’UK per
il crime thriller Triple 9 (Codice
999 in Italia), diretto da John Hillcoat.
Scritto da Matt Cook, il film
narrerà la storia di un gruppo di poliziotti corrotti che cercherà
di uccidere un giovane agente della polizia di Los Angeles
(Casey Affleck), al fine di creare un codice 999
(agente a terra) e distogliere l’attenzione da un furto che
stanno attuando dall’altra parte della città.
Il film presenta un cast ricchissimo
di stelle: oltre al già citato Casey Affleck,
infatti, il film può vantare tra le sue file attori del calibro di
Woody Harrelson, Kate Winslet, Aaron Paul, Norman Reedus,
Chiwetel Ejiofor e molti altri. La colonna sonora sarà
curata dal premio Oscar Atticus Ross
(The Social Network, Gone Girl).
Il regista John Hillcoat
torna a raccontare una storia ambientata ai nostri giorni dopo
Ghosts..of the Civil Dead, risalente ormai a 27 anni fa. Nel
frattempo, Hillcoat ha avuto modo di mostrare il suo talento in
film come Lawless e The Road. Dopo una serie di prodotti di qualità
ma poco influenti al botteghino, che sia finalmente arrivata la
possibilità del grande incasso per il regista australiano?
Triple 9 è atteso in sala il 19
Febbraio del prossimo anno.
A breve potremmo vedere qualcosa in
più dell’attesissimo Interstellar di
Christopher Nolan, intanto però, per celebrare
quella che è una delle trilogie di maggior successo del cinema e
anche la testimonianza dell’indiscusso talento del regista
britannico, ecco 120 immagini dal dietro le quinte della
Trilogia del Cavaliere Oscuro.
[nggallery id=1081]
Alcune immagini risultano
sicuramente familiari, altre invece, tratte nell’ordine, da
Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro e
Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, sono
davvero rare.
Nelle immagini rconosciamo
ovviamente non solo Nolan in persona, ma anche il protagonista
della trilogia, Christian Bale, e tutti gli altri
attori che hanno contribuito al successo dei tre film:
Michael Caine, Morgan Freeman, Katie Holmes, Maggie
Gyllenhaal, Heath Ledger, Aaron Eckhart, Tom Hardy, Anne
Hathaway.
Sono passati più di dieci anni
dall’uscita nelle sale di Before Midnight, il terzo film della
cosiddetta Trilogia Before, diretta da
Richard Linklater, che ha portato avanti la storia
di Jesse (Ethan
Hawke) e Celine (Julie Delpy) dopo i
film Before Sunrise – Prima dell’alba e
Before Sunset – Prima del tramonto. Anche se il
film si concludeva con la coppia che rimaneva insieme, quella
potrebbe non essere stata la fine della storia. Parlando con
ComicBook.com a sostegno del suo
nuovo film Hit
Man, Linklater ha infatti detto “mai dire
mai” quando gli è stato chiesto riguardo un quarto film.
“Mai dire mai. Voglio dire,
abbiamo superato il periodo di nove anni, ma non siamo stati troppo
preziosi al riguardo. Sai, è come se fosse una cosa arbitraria
all’inizio. Lo faremo quando avrà senso, quando quei personaggi
avranno qualcosa da dire“, ha detto, riferendosi al fatto che
i tre film sono usciti tutti a distanza di nove anni l’uno
dall’altro. “Forse avrà senso quando quei personaggi saranno
più vecchi. Non è così urgente, ma non credo che sparisca mai
l’idea di farlo. Quindi, chi lo sa? Chi diavolo lo sa. Di certo per
ora non c’è nulla sulla lavagna”.
Linklater è noto per il suo forte
interesse sul tempo che scorre e il modo in cui cambia la vita
delle persone. Il suo capolavoro artistico
Boyhood girato nell’arco di 12 anni ci mostra il
crescere di un ragazzo da 6 ai 18 anni, mentre attualmente il
regista è impegnato nelle riprese di Merrly We Roll
Along, che si estenderanno nel corso di 20 anni.
Sebbene dunque per ora non ci siano programmi per un
quarto Before, non si può escludere che questo arrivi prima o
poi, per raccontare una nuova fase nella vita dei suoi
protagonisti.
La Trilogia Before
è una serie di tre film diretti da Richard
Linklater con protagonisti Ethan Hawke e Julie
Delpy. Il primo film, Before Sunrise – Prima dell’alba del 1995,
vede Jesse (Hawke), uno studente americano in viaggio per l’Europa,
e Celine (Delpy), una studentessa francese in visita ai parenti,
incontrarsi su un treno diretto a Parigi e poi passare la notte in
giro per Vienna, innamorandosi nel frattempo. Alla fine del film,
le loro strade si separano, ma decidono di incontrarsi di nuovo in
futuro.
Nel 2004 arriva così Before
Sunset – Prima del tramonto, che ritrova i personaggi nove
anni dopo, un pomeriggio a Parigi, dove lo scrittore Jesse, ormai
sposato, incontra Celine mentre promuove il suo libro che racconta
la storia del loro periodo a Vienna. I due passano il pomeriggio a
parlare del fatto che non si incontreranno più ma, alla fine del
film, Jesse sceglie di rimanere a Parigi con Celine.
Infine, in Before Midnight del 2013 li ritroviamo ancora
nove anni dopo, quando sono ormai una coppia con due figlie gemelle
in vacanza in Grecia. I due finiscono per litigare sul desiderio di
Jesse di trasferirsi a Chicago per stare più vicino al figlio
maggiore, Hank, e finiscono per esaminare nuovamente la loro
relazione. Il film è stato poi candidato al Premio Oscar nella
categoria Miglior sceneggiatura originale.
Ecco un video che analizza le
emozioni parallele nella Trilogia Before
di Richard Linklater formata da Before
Sunsire, Before Sunset e Before
Midnight. Potete vederlo di seguito:
Before Midnight è un film del 2013 scritto,
diretto e prodotto da Richard Linklater, con
protagonisti Ethan Hawke e Julie
Delpy, anche sceneggiatori della pellicola insieme al
regista.
La pellicola è il sequel del film
Before Sunset – Prima del tramonto del
2004; insieme al capostipite Prima
dell’alba del 1995, segnano la trilogia della storia
d’amore tra Jesse e Celine.
Nel 2013 è uscito in sala
Before Midnight, terzo e conclusivo
capitolo della trilogia.
Quattro anni fa la Trilogia
Before si è conclusa, Before Midnight ci
ha lasciati con un dubbio atroce: dopo la furiosa lite in un
albergo in Grecia, Jesse e Celine si sono riconciliati? Il finale
di Richard Linklater suggerisce di sì, ma sappiamo
che la dinamica di coppia per gli eroi romantici interpretati da
Ethan Hawke e Julie Delpy non è
così lineare.
Di recente, Hawke ha parlato
con The
Independent della trilogia realizzata con Delpy e
Linklater, dichiarando che “è connessa alla mia anima, per
mancanza di una parola migliore”. Infatti, dal 1995 a oggi,
ogni nove anni, l’attore si è riunito con il regista e l’attrice
per raccontare una nuova tappa dell’amore tra Jesse e Celine.
Dobbiamo quindi aspettarci qualcosa per il 2022?
“Dopo il secondo, sapevo che ci
sarebbe stato un terzo, ma sento la completezza nel fatto che il
primo film cominciava con una vecchia coppia che litigava su un
treno e per la fine del terzo, siamo diventati quella coppia –
ha detto Hawke – Se dovesse continuare, cambierebbe forma,
sarebbe altro. Io Julie e Rick potremmo tornare a lavorare insieme
e rivisitare i personaggi, ma dovremmo trovare altra energia. Ma
non ne parleremo prima di altri 5 anni dal film, è così che abbiamo
sempre fatto. Waking Life è stato cinque anni dopo Before Sunrise,
e per Before Midnight ci siamo incontrati cinque anni dopo Before
Sunset. Quindi ci incontreremo di nuovo, a cinque anni dall’uscita
di Before Midnight, per parlarne.”
Trilogia Before,
in arrivo un quarto capitolo?
La risposta di Ethan
Hawke su un proseguimento della trilogia Before, che
quindi non sarebbe più una trilogia, non è un sì certo, ma sembra
chiaro che l’attore non riesce a smettere di pensare al futuro
della coppia.
“Se guardo alla mia vita, le
parti più dolorose sono quelle che mi hanno fatto cambiare di più.
E alla fine di Before Midnight, ho speranza per Jesse e Celine,
perché almeno non vivono una bugia; sono legati l’uno a
l’altra. È una relazione difficile, certo, ma vedo tantissimo
amore in quel film.”
Hawke ha continuato: “Alla fine
di quel film, penso che lui ha più speranza di Celine… credo che
lui abbia chiaramente investito in quella relazione, nell’amare
quella donna. I problemi di lei sono più forti e credo più in via
di sviluppo… mi relaziono a questi problemi ma non li vedo senza
speranza.”
“Ho lavorato con Jesse a
intervalli di nove anni, ho cominciato a lavorare con lui quando
avevo 25 anni e l’ultima volta ne avevo 45, quindi è sempre con me
e ci ho messo un sacco della mia vita in quei film.”
Jessica Alba è tornata. Dopo diversi anni di assenza,
con una recente incurisone nella sua carriera televisiva della
serie L.A.’s Finest (terminata nel 2020), l’attrice si è
lanciata in un nuovo adrenalinico progetto. È Trigger
Warning, un
film – distribuito da Netflix
– con un pattern da revenge movie e le sfumature thriller, in cui
ritroviamo Alba nei panni di un ufficiale delle forze speciali,
richiamando alla memoria i suoi personaggi più iconici, rivestiti
dello stesso spirito guerriero della sua nuova antieroina.
Siamo lontani dagli avvincenti e
concitati Sin City, Machete o Dark Angel, ma la pellicola
diretta da Mouly Surya ci regala comunque una
protagonista – più che una storia – che sullo schermo funziona.
Per i nostalgici, questo è un
gradito come back sotto i riflettori per Jessica Alba, che
qualche anno fa aveva deciso di allontanarsi dal mondo del cinema,
per dedicarsi interamente alla sua azienda The Honest Company,
fondata in concomitanza della nascita della sua prima figlia Honor.
Ora, però, sembra che l’attrice abbia affidato il timone a Carla
Vernòn, e questo passaggio potrebbe segnare un vero ritorno in
pista per lei, iniziato proprio con Trigger Warning.
Trigger Warning, la trama
Parker, un ufficiale delle forze
speciali in missione, riceve una telefonata in cui la sua ex fiamma
Jesse, ora sceriffo, le comunica che il padre è venuto a mancare:
c’è stato un crollo nella miniera accanto al su bar, il Marias,
dove era solito recarsi. Tornata nella città natale per occuparsi
della faccenda e del funerale, alla donna viene sollevata l’ipotesi
di un tentato suicido del genitore.
A lei, però, i conti non tornano.
Possibile che era capace di arrivare a un gesto così estremo nel
suo posto preferito? Intanto, nella cittadina, il minaccioso
senatore Swann è in piena campagna elettorale e suo figlio Elvis,
una testa calda, sembra lavorare illecitamente con le armi e per di
più vicino alla miniera. Parker, a quel punto, è sovrastata dai
dubbi e le è impossibile credere sia all’incidente che al tentativo
del padre di togliersi la vita. La domanda, perciò, sorgerà
spontanea: chi lo ha ucciso?
Bentrovata Jessica Alba!
Che Jessica Alba abbia fatto
sognare tutti noi sin da quanto ha indossato i panni di Max Guevara
in Dark Angel nel lontano 2000 è un dato di fatto. C’è
stato il periodo di estasi per la sua sagace e sensuale Sue Storm
in I Fantastici 4, poi ci sono stati gli anni (prima 2006
e poi 2014) della impavida spogliarellista Nancy in Sin
City, fino a passare per la verace Sartana Rivera in
Machete e Gina Thorne in Mechanic:
Ressurection.
Tutti ruoli in cui
l’attrice ha potuto dimostrare quanto sia brava nei
combattimenti corpo a corpo, e quanto l’action sia pane
per i suoi denti. In questa carrellata si aggiunge anche la Parker
di Trigger Warning, una protagonista che le si
cuce addosso, e in cui lei ben si muove. Il film si erge
interamente sulle sue spalle e, in fondo, va avanti grazie a lei,
diventando ciò che di più funziona.
La storia, di per sé, manca di
incisività, si ferma sul generale non addentrandosi mai nelle
tematiche che affronta (come il lutto e il traffico illegale di
armi negli Stati Uniti), ed è spesso poco coraggiosa per essere
accattivante come dovrebbe. Ma Jessica Alba si dà da fare affinché
il lavoro dietro la produzione non vada del tutto perso, facendo sì
che ci sia, almeno, dell’intrattenimento. Sa come gestire le scene
d’azione, restituendoci delle convincenti coereografie in cui si
tuffa senza risparmiarsi, mettendo il suo corpo a servizio della
scena. Precisa, con il giusto piglio e aggressiva quando si tratta
di dare spettacolo con il coltello affilato, sua letal
weapon.
L’allenamento che lei stessa dice
di aver affrontato emerge, e non si può che apprezzarlo. Lo abbiamo
detto in apertura, lo ribadiamo, Trigger Warning non sarà
il revenge movie che ci aspettavamo, ma di certo una cosa l’ha
fatta: ci ha restituito una brava attrice che ci era
mancata.
Trigger Warning
(qui
la recensione) ha debuttato su Netflix il 21 giugno 2024 con una premessa incentrata
su una storia di vendetta personale e con qualche nuovo colpo di
scena. Se si è fan di
thriller
d’azione incentrati su un soldato altamente addestrato che
arriva in una piccola città solo per scoprire che è stata invasa
dalla corruzione e dalla violenza delle bande, questo è il film che
fa al caso proprio. Scritto da John Brancato
(The Game), Josh Olson (A
History of Violence) e Halley Gross
(Westworld), Trigger Warning è diretto da
Mouly Surya, suo primo
lungometraggio in lingua inglese con Jessica Alba come protagonista e produttrice
esecutiva.
In Trigger Warning,
Alba interpreta Parke, un’ufficiale delle Forze Speciali che assume
la gestione del bar del padre dopo la sua morte improvvisa e
inaspettata. Al suo arrivo, si accorge subito che qualcosa non va.
Mentre cerca di capire cosa sia successo al suo defunto genitore,
scopre una rete di corruzione più ampia che va oltre la banda di
spacciatori locali. Il suo interrogarsi su quanto avvenuto davvero
le mette presto un bersaglio sulla schiena e dovrà fare molta
attenzione a capire di chi può fidarsi. Di seguito, conosciamo
meglio i personaggi del film e gli attori che li interpretano.
Parker è un’ufficiale delle Forze
Speciali in servizio attivo, traumatizzata, che ha appena ricevuto
la notizia della morte improvvisa del padre Harry. Quando torna a
casa per prendere in gestione il bar di cui il padre era
proprietario, inizia a notare alcuni dettagli sulla sua morte che
non tornano. Credendo che sia stato assassinato, inizia a scavare
più a fondo nelle circostanze, nonostante le sia stato raccomandato
di “lasciar perdere”. Essendo una veterana addestrata al
combattimento, non condivide la stessa paura che hanno gli altri
abitanti del luogo nei confronti di minacce di violenza poco velate
e si impegna a fondo per cercare di capire esattamente come è morto
suo padre, chi lo ha ucciso e perché è stato ucciso.
Jessica Alba veste i panni di Parker in questo
thriller d’azione, un tipo di ruolo con cui non è del tutto
estranea. Ha avuto ruoli da protagonista in altri film d’azione ad
alto ritmo, come Sue Storm in Fantastici 4 e Fantastici 4 e Silver Surfer, oltre ad aver
abbracciato il lato più grintoso di film d’azione come Sin City, Machete e Mechanic:
Resurrection. Più recentemente, ha recitato accanto a Gary Oldman nel thriller poliziesco Killers
Anonymous. Oltre al ruolo di protagonista in Trigger
Warning, l’attrice è anche protagonista del prossimo film
drammatico sullo sport, Flash Before the Bang.
Ezekiel Swann sembra avere una
storia amichevole con Parker e il suo defunto padre, e le dà il
benvenuto nella sua città natale. Tuttavia, quando Parker inizia a
indagare un po’ troppo da vicino sulla morte del padre, la sua
maschera amichevole inizia a cadere. Essendo un potente politico
della zona, le sue parole hanno molta influenza sulla gente del
posto, compresi i membri della polizia. Quando la polizia chiude un
occhio sulle attività violente e illegali della banda locale,
sicuramente sta seguendo gli ordini di qualcuno più in alto nella
catena di comando. Non è chiaro quanto Ezekiel sia coinvolto nelle
attività della banda, ma dal solo trailer si capisce subito che non
c’è da fidarsi di lui.
Ezekiel Swann è interpretato da
Anthony Michael Hall, noto soprattutto per il suo
lavoro in film di John Hughes come The Breakfast Club e Sixteen Candles, oltre
che per la sua interpretazione di Johnny Smith nella serie
televisiva The Dead Zone, ma ha partecipato anche a molte
produzioni più recenti, come Halloween Kills, Bosch: Legacy e Air
Force One Down.
Jesse è lo sceriffo della città ed è
anche l’ex fidanzato di Parker. È a lui che Parker si rivolge dopo
aver scoperto qualcosa che la porta a credere che la morte del
padre non sia stata un incidente, ma un omicidio. Lui la avverte di
“starne fuori”, ma non è chiaro se abbia avuto un qualche
coinvolgimento nella morte di Harry, se non quello di non fare
domande a cui non vuole risposte. Sebbene sembri tenere
sinceramente a lei, questo non significa che sia del tutto
innocente. Se si dovesse arrivare alla resa dei conti, coprirà le
spalle a Parker o è troppo legato alle tasche di Swann?
Mark Webber è un
attore e regista, con ruoli in molti film e serie televisive. Ha
diretto il suo primo film, Explicit Ills, nel 2008 e ha
scritto, diretto e interpretato il film drammatico Flesh and
Blood del 2017. Webber è apparso anche nella commedia d’azione
Scott Pilgrim vs. The World del 2010 e nel thriller
prodotto da A24Green Room. Attualmente sta lavorando a Figments of
Freedom, che ha anche scritto e diretto.
Elvis è il fratello testa calda di
Jesse, che lavora con Jesse e prende ordini dal senatore Swann. Può
far parte o meno delle forze di polizia, ma è chiaro che si tratta
essenzialmente di un “pezzo grosso” che svolge il lavoro sporco di
chi ha il potere su di lui. Elvis è interpretato da Jake
Weary, il cui primo ruolo importante è stato quello di
Hugh, l’uomo che ha trasmesso la maledizione alla protagonista
principale, Jay nel film
It Follows. Da allora ha recitato nella serie televisiva
Animal Kingdom ed è apparso nell’ultimo film di Paul Schrader, Oh
Canada.
Spider è un amico militare e partner
di Parker nelle operazioni segrete. Grazie alle sue capacità di
hackeraggio, contribuisce a fornirle informazioni su chi ha a che
fare con lei. Sebbene all’inizio sembri riluttante a farsi
coinvolgere troppo, ben presto si rende conto che la ragazza non
può fare a meno di un supporto e accetta di aiutarla nella sua
ultima missione: scoprire perché suo padre è stato ucciso e
sradicare la profonda corruzione della sua città natale.
Tone Bell è uno stand-up comedian e attore
americano, con apparizioni in The
Flash, Survival of the Thickest e Gli Stati Uniti contro Billie Holiday.
Mike è uno spacciatore locale molto
conosciuto in città. Potrebbe avere tutte le risposte che Parker
sta cercando, ma questo perché molto probabilmente è coinvolto
nella morte di Harry. In ogni caso, gli spacciatori tendono a non
avere una visione favorevole nei confronti di chi minaccia i loro
affari. Mike è interpretato da Gabriel Basso,
attore noto soprattutto per le sue interpretazioni in Super 8 e Hillbilly Elegy, ma di recente ha
recitato in The
Strangers: Capitolo 1. Oltre a Trigger Warning,
recita anche nella serie televisiva drammatica d’azione The Night Agent, di cui si sono da poco concluse le
riprese della seconda stagione.
Jessica Alba torna al cinema dopo cinque anni
con Trigger Warning di Netflix.
Il nuovissimo thriller d’azione vede la star di Sin
City interpretare un personaggio femminile e fatale.
Diretto dalla regista indonesiana Mouly Surya al suo debutto in
lingua inglese, Trigger Warning segue Parker (Alba),
un’esperta agente delle Forze Speciali che torna nella sua città
natale dopo la morte del padre e prende possesso del bar di
famiglia. Ben presto, però, si ritrova nel mirino di una violenta
banda locale che terrorizza la città e si mette alla ricerca di una
pericolosa cospirazione politica legata alla morte del padre.
Trigger Warning
segna il ritorno al cinema di Jessica Alba dopo Killers Anonymous del 2019,
e sarà un thriller grintoso e ricco di azione con la violenza delle
gang e la corruzione politica come premessa. Ma la storia e la sua
narrazione esplorano anche temi delicati e critici come la perdita,
il lutto e il trauma.
Il film è in fase di sviluppo dal
2016 ed è descritto come un incrocio tra
Rambo: First Blood e
John Wick, che può essere attribuito alla caratterizzazione di
Parker di una donna in missione, nonostante tutte le probabilità.
L’analogia è anche logica se si considera che anche il produttore
di
John Wick, Basil Iwanyk, è legato al progetto, che offre
un’esperienza action-thriller simile a quella di John Wick o First
Blood. Prima di vedere il nuovo film d’azione, date un’occhiata
alla nostra guida rapida per il trailer, la data di uscita, la
trama, il cast e tutto ciò che sappiamo su Trigger
Warning.
Trigger Warning” ha una data di
uscita?
In sviluppo dal 2020, Trigger
Warning debutterà finalmente venerdì 21 giugno 2024.
Trigger Warning” sarà nelle sale o
in streaming?
L’action-thriller è una produzione
originale del network e sarà disponibile in esclusiva su Netflix.
Nell’attesa dell’arrivo di Trigger Warning, si può anche dare
un’occhiata a Extraction, il cui successo ha spianato la strada
allo streamer per la produzione di numerosi thriller d’azione
originali, come The Mother, The Old Guard e Sweet Girl.
C’è un trailer per “Trigger
Warning”?
In vista della prima del film,
prevista per giugno, Netflix ha
pubblicato il trailer ufficiale di Trigger
Warning, che mostra il personaggio di Alba, Parker, alle
prese con pericolose bande e politici poco raccomandabili in una
polverosa cittadina. Il trailer, ricco di azione, si apre con
Parker in lutto per l’improvvisa morte del padre. Riallaccia anche
i contatti con le sue vecchie conoscenze, tra cui il discutibile
senatore Swann, che le ricorda gentilmente che in città è sempre
piaciuta a tutti e che dovrebbe continuare così.
Ben presto la donna si rende conto
che l’incidente è più grave di quanto avesse immaginato e inizia a
indagare su Swann e sulle sue conoscenze. Ma quando viene messa in
guardia sulle sue indagini dallo sceriffo locale, che è anche il
figlio del senatore, e dal suo ex, i dubbi di Parker diventano
convinzioni e comincia a chiedersi chi sia davvero dalla sua parte.
Con l’aiuto di alcune persone di cui si può fidare e con il suo
addestramento nelle Forze Speciali, Parker si propone di andare a
fondo della verità, costi quel che costi. Vale la pena ricordare
che le scene di combattimento con i coltelli del film, alcune delle
quali si vedono nel trailer, sono tecniche di combattimento con i
coltelli indonesiane incorporate nella coreografia d’azione del
film.
Che cos’è il Trigger Warning?
La sinossi ufficiale di Trigger
Warning, diffusa da Netflix, recita: Il commando delle forze speciali
Parker (Jessica
Alba) è in servizio attivo oltreoceano quando viene
richiamata nella sua città natale con la tragica notizia della
morte improvvisa del padre. Ora proprietaria del bar di famiglia,
Parker riallaccia i rapporti con il suo ex fidanzato diventato
sceriffo Jesse (Mark Webber), con il suo irascibile fratello Elvis
(Jake Weary) e con il potente senatore Swann (Anthony Michael
Hall), cercando di capire cosa sia realmente accaduto a suo
padre.
La ricerca di risposte da parte di
Parker va rapidamente a rotoli, e presto si ritrova in contrasto
con una banda violenta che dilaga nella sua città natale. Incerta
su chi possa veramente fidarsi, Parker attinge al suo addestramento
da commando e dimostra di essere una forza da non sottovalutare,
mentre dà la caccia alla verità e cerca di rimediare a ciò che è
andato storto nella Contea di Swann, con l’aiuto del suo compagno
di operazioni segrete e hacker Spider (Tone Bell) e dello
spacciatore locale Mike (Gabriel Basso).
Chi c’è nel cast di Trigger
Warning?
Jessica Alba guida il cast
dell’action-thriller nel ruolo di Parker, un’agente delle forze
speciali in servizio attivo che arriva nella sua città natale dopo
la morte improvvisa del padre. Trigger Warning segna il ritorno al
cinema della Alba dopo Killers Anonymous del 2019, ma non è nuova
al genere. L’attrice ha un lungo curriculum di personaggi grintosi
e d’azione, a partire dalla serie d’azione fantascientifica della
Fox, Dark Angel, che è diventata il suo ruolo di punta. Ha
continuato a interpretare protagonisti simili in Sin City, Machete
e nei Fantastici Quattro diretti da Tim Story, tutti film che la
vedevano impegnata a sconfiggere i cattivi. Alba ha anche recitato
nella serie spin-off di Bad Boys, LA’s Finest, accanto a Gabrielle
Union.
Alba è affiancata da Mark
Webber nel ruolo dello sceriffo Jesse Swann, sceriffo
della città ed ex fidanzato di Parker, che è anche il figlio del
senatore. Parker riallaccia i rapporti con lui per indagare sulla
morte del padre, ma inizia a dubitare che Jesse sia dalla sua
parte. L’attore e regista Webber è noto soprattutto per il ruolo di
Stephen Stills in Scott Pilgrim vs. the World, che ha ripreso
nell’adattamento della serie animata Scott Pilgrim Takes Off.
Anthony Michael
Hall interpreta l’antagonista della storia, il senatore
Ezekiel Swann, un potente politico con legami criminali che
considera Parker una minaccia per la sua posizione. Hall è noto
soprattutto per aver interpretato ruoli da secchione nei film
adolescenziali di successo di John Hughes, Sedici candele, The
Breakfast Club e Weird Science, e per il ruolo principale in
The Dead Zone di USA Network. È apparso anche in Il cavaliere
oscuro e Halloween Kills e in serie come Community e The
Goldbergs.
A questo cast si aggiunge
Tone Bell, che interpreta Spider, un hacker e
partner di Parker nelle operazioni di copertura. Bell è apparso in
ruoli principali in show come Bad Judge, Truth Be Told e Disjointed
e in film come The United States vs. Billie Holiday. Dal 2023, Bell
interpreta il ruolo di Khalil in Survival of the Thickest di
Netflix.
Jake Weary, ex
allievo di Pretty Little Liars e Animal Kingdom,
interpreta Elvis, la testa calda del fratello di Parker che non
sembra essere molto simpatico in città. Weary è apparso anche in
It Follows e It Chapter Two e in Finding
Steve McQueen.
Gabriel Basso, ex allievo di The
Big C, interpreta Mike, uno spacciatore locale che aiuta Parker a
scoprire la verità. Basso è già apparso in film come Super 8,
Ithaca e il più recente The Strangers: Chapter 1, e apparirà
prossimamente in Juror No. 2 di Clint Eastwood. Dal 2023, Basso è alla guida
della serie Netflix The Night Agent. Kaiwi Lyman
(Den of Thieves) e Hari Dhillon (Holby City) recitano in altri
ruoli secondari.
Chi sta producendo Trigger
Warning?
Il nuovo action-thriller è opera
della regista indonesiana Mouly Surya e segna il
suo debutto in lingua inglese. Sebbene questo sia il primo film in
inglese della regista, Surya ha già diretto diversi film
indonesiani, come il vincitore del Citra Award Fiksi e What
They Don’t Talk About When They Talk About Love. Il suo
terzo lungometraggio, Marlina the Murderer in Four Acts, che ha
debuttato al Festival
di Cannes 2017, ha ottenuto un’ottima accoglienza. Il
dramma-thriller sulla vendetta è stato il quarto film indonesiano
ad entrare nella selezione ufficiale del festival.
Il film originale Netflix è scritto
da John Brancato, Josh Olson e Halley Gross, sulla
base di un racconto di Otep Shamaya. Brancato è noto per aver già
collaborato alla sceneggiatura (insieme a Michael Ferris) di film
come The Game, Terminator 3: Rise of the Machines, Terminator
Salvation e Surrogates. Il duo ha anche creato la serie
fantascientifica della NBC The Others. Olson ha già scritto il film
di David Cronenberg, A History of Violence, mentre Gross è noto per
aver scritto gli episodi di Westworld. Si unirà alla writers’ room
per la seconda stagione di The Last of Us. Le musiche di Trigger Warning
sono state composte da Enis Rotthoff, già autore di Guns Akimbo e
Your Honor di Showtime.
Jessica Alba è anche produttrice
esecutiva di Trigger Warning sotto la sua insegna, Lady Spitfire,
insieme a Basil Iwanyk della Thunder Road Films, Erica Lee ed
Esther Hornstein.
Quando e dove è stato girato
Trigger Warning?
Dopo l’annuncio del cast, la
produzione di Trigger Warning è iniziata nell’autunno del 2021 e le
riprese si sono svolte in New Mexico.
Jessica Alba torna sui nostri schermi per il
suo primo film dopo cinque anni nel nuovo action-thriller di
NetflixTrigger Warning.
Jessica Alba interpreta il commando delle
Forze Speciali Parker, che torna nella sua città natale di
Creation, Swann County, dopo la morte del padre Harry. Quest’ultimo
è morto in un crollo nella miniera locale e un biglietto trovato
dopo la sua morte indica che potrebbe trattarsi di un suicidio.
Parker, però, sa bene che non è
così e, mentre inizia a indagare sulla morte del padre, scopre un
importante traffico d’armi che potrebbe esserne la causa.
Ma chi ha ucciso Harry e perché?
Scaviamo nel finale ricco di azione di Trigger Warning (la
nostra recensione) per spiegare tutto.
Se non avete ancora visto il film,
vi consigliamo di leggere gli spoiler più importanti.
Spiegazione del finale Trigger
Warning: Chi ha ucciso il padre di Parker?
È chiaro fin da subito che la
famiglia Swann – il senatore Ezekiel Swann e i suoi due
figli Elvis e Jesse, che è sia lo sceriffo che l’ex fidanzato di
Parker – è un gruppo di persone sbagliate ed è collegata in qualche
modo alla morte di Harry.
Dopo aver indagato sulla miniera,
Parker scopre che il crollo è stato causato da una granata e, dopo
aver controllato i filmati di sicurezza della telecamera
all’ingresso della miniera, si accorge che Elvis usa spesso la
miniera. Si scopre che, con i suoi amici Beck e Mickey, Elvis
commercia armi rubate dal deposito dell’esercito.
Elvis ha concluso un nuovo
importante accordo con un terrorista ricercato, noto solo come
Ghost, per cinque giochi di ruolo, di cui sia Ezekiel che Jesse
sono a conoscenza. Ezekiel usa i fondi dell’affare per la sua
campagna di rielezione, mentre Jesse usa il suo potere di sceriffo
per coprire (un po’ a malincuore) il fratello.
Si scopre che Harry sapeva che
Elvis usava la sua miniera per traffici illegali di armi e aveva
deciso di farla saltare in aria. Jesse gli sparò alle spalle per
cercare di fermarlo, solo che Harry tirò la spoletta della granata
mentre stava morendo, causando il crollo.
Ghost, però, vuole ancora i suoi
RPG, quindi entra nella Creazione e costringe Elvis a ripulire la
miniera per ottenere ciò che Ghost ha pagato. Parker, con l’aiuto
del suo partner delle Forze Speciali Spider e dell’amico Mikey, si
reca nella miniera per fermare tutto.
Riesce a uccidere Elvis e Ghost,
oltre a una serie di altri terroristi, mentre Spider fa esplodere
la miniera per bloccarla di nuovo. Parker rintraccia Jesse
attraverso la miniera fino al deposito dell’esercito, ma Jesse,
tormentato dal senso di colpa per aver ucciso Harry, si fa
esplodere con una granata.
Tutto è bene quel che finisce bene,
ma potrebbe rimanere una domanda: Parker ha ucciso Ezekiel?
Parker ha ucciso Ezekiel in
Trigger Warning?
Prima di fare la parte di Rambo con
i terroristi nella miniera, Parker fa visita a Ezekiel per sapere
la verità sulla morte di suo padre. Lui insiste che non è stato lui
a uccidere Harry, ma non è così, almeno non direttamente.
Non riusciamo a vedere cosa succede
dopo, perché tagliamo su Parker che si allontana per attrezzarsi
prima di andare in miniera. Tutto ciò che dice a Mikey è che “l’ha
fatto parlare” e il destino di Ezekiel non è chiaro fino alle scene
finali di Trigger Warning.
Quattro settimane dopo gli eventi
della miniera, sentiamo un notiziario che parla della “morte della
famiglia Swann, ormai caduta in disgrazia”. Forse si trattava di
un’espressione metaforica, ma ha più senso che si riferisca al
fatto che Ezekiel, Elvis e Jesse sono tutti morti.
È probabile che Parker abbia ucciso
Ezekiel per vendicarsi della morte del padre perché, all’epoca, non
sapeva cosa avesse fatto Jesse e probabilmente credeva ancora che
Ezekiel mentisse spudoratamente.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema gratis Trifole – Le
radici dimenticate, un’emozionante avventura
ambientata nel mondo del Tartufo Bianco, che arriverà nei cinema
italiani a partire
dal 17 ottobre con Officine
UBU.
Diretto da Gabriele
Fabbro (qui
la nostra intervista), è la storia di un ricongiungimento
familiare e della riscoperta delle proprie radici, che vede come
protagonisti il cercatore di tartufi Igor (Umberto
Orsini) con la sua cagnolina Birba e la
giovane nipote Dalia (Ydalie Turk, attrice e
co-autrice del film), che da Londra arriva nelle
Langhe su richiesta della madre Marta (Margherita
Buy), per assistere il nonno che si trova in difficoltà
economiche e di salute.
La proiezione si
svolgerà giovedì
17 ottobre – ore 21:00 – cinema Multisala Lux di
Roma.
Saranno
presenti in sala il regista Gabriele Fabbro, la
protagonista Ydalie
Turk e Margherita
Buy che incontreranno il pubblico e parteciperanno a un
Q&A al termine della proiezione.
Per prenotare il vostro posto,
scrivete a [email protected]
indicando nell’oggetto dell’email: CINEFILOS – TRIFOLE – COGNOME
– NOME
Si consiglia di essere al cinema
almeno 15 minuti prima della proiezione.
Dopo il suo primo lungometraggio
The Grand Bolero,
il giovane regista
Gabriele Fabbro
dirigeTrifole – Le radici dimenticate,
un’emozionante avventura ambientata nel mondo del Tartufo Bianco,
che arriverà nei cinema italiani a partire dal
17 ottobre
con
Officine UBU.
TRIFOLE– Le radici
dimenticate è un drama-adventure dal respiro
internazionale ambientato nelle Langhe, la terra del Tartufo Bianco
d’Alba. È la storia di un ricongiungimento familiare e della
riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il
cercatore di tartufi Igor (Umberto Orsini) con la
sua cagnolina Birba e la giovane nipote Dalia
(Ydalie Turk, attrice e co-autrice del
film), che da Londra arriva nelle Langhe su
richiesta della madre Marta(Margherita Buy), per
assistere il nonno che si trova in difficoltà economiche e di
salute. Oltre al cast principale, hanno preso parte al film anche
Enzo Iacchetti, Frances Sholto-Douglas(Samson, la trilogia di Kissing Booth e Slumber Party
Massacre), Francesco Zecca(la serie TV
The White Lotus, Un altro pianeta, Solo No,
Basta un paio di baffi) e Ludovica Mancini(The Grand Bolero).
Le parole del
regista Gabriele Fabbro
TRIFOLE– Le radici
dimenticate ci immerge nella natura, nei colori e
nella poesia di un territorio unico al mondo. È un inno alla
riscoperta delle tradizioni, delle proprie radici e dell’amore
familiare, custodi di un’eredità da tramandare all’insegna del
rispetto e della cura nei confronti della natura che ci
circonda.
Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine
UBU
“Come regista e
sceneggiatore il mio scopo è portare al cinema piccole storie
originali di persone ai margini, di comunità e tradizioni italiane
che stanno scomparendo e presentarle al pubblico di tutto il mondo
in modo magico, per indurlo ad appassionarsi a questi mondi.”
– afferma il regista Gabriele Fabbro.
“Volevo raccontare un’avventura visivamente dinamica e dal tono
unico per rimarcare il valore della famiglia e delle proprie radici
e l’importanza assoluta per tutti noi di conservare e rispettare la
natura. Questa storia è in primis una lettera d’amore a mio nonno,
alla mia eredità e alla mia terra, l’Italia, che ho spesso dato per
scontata.”
La trama di
TRIFOLE– Le radici
dimenticate
Sinossi:Dalia, una giovane ragazza cresciuta
a Londra senza motivazioni né aspettative per il futuro, viene
mandata dalla madre in un paesino nelle Langhe, a prendersi cura
del nonno Igor, con la speranza che la vita rurale aiuti la ragazza
a trovare la sua strada. All’arrivo Dalia scopre che il nonno, la
cui salute peggiora di giorno in giorno a causa della demenza
senile, ha ricevuto una notifica di sfratto dovuta all’espansione
delle aziende vinicole locali, che sperano di impossessarsi della
terra un tempo destinata ai cacciatori di tartufi. Per trovare in
poco tempo una somma di denaro sufficiente per pagare la casa ed
evitare lo sfratto, Igor decide di condividere i segreti dei
trifolai con la nipote e di mandarla nei boschi assieme alla
cagnolina Birba, alla ricerca di un grande tartufo bianco, in modo
da salvare, con il suo valore inestimabile, la loro casa.
Trieste
Science+Fiction Festival, in programma fino a domenica 3
novembre, dedica la giornata di mercoledì 30 ottobre ai grandi cult
della fantascienza.
Alle ore 10.00 inaugurano
le conversazioni mattutine di Futurologia: appuntamento al
ridottino del Teatro Miela con una serie di incontri a ingresso
libero volti ad esplorare il confine tra scienza e fantascienza,
per riflettere sul cortocircuito che si innesca tra fiction e
realtà.
Alle 15.30 sempre al
Miela verrà proiettato in anteprima internazionale “Steampunk
Connection” di Annie Deniel, documentario dedicato alla comunità
artistica steampunk che si ispira tanto alla fantascienza quanto
alla Rivoluzione Industriale.
Alle 17.00 appuntamento
al Rossetti con l’anteprima italiana di “Memory: The Origins of
Alien” di Alexandre O. Philippe, che verrà proiettato alla presenza
del regista. Il documentario racconta le inquietanti origini del
celebre film di Ridley Scott, che quest’anno festeggia i primi 40
anni dall’uscita nelle sale. Grazie a materiali inediti appartenuti
allo sceneggiatore Dan O’Bannon e al designer H.R. Giger, il
documentario svela le ispirazioni alla base di “Alien”, dalla
mitologia greca ed egizia ai fumetti underground, dalla letteratura
di H.P. Lovecraft all’arte di Francis Bacon, fino alle
allucinazioni oscure di O’Bannon e Giger.
Alle 17.30 al Miela si
terrà l’anteprima italiana di “Hi, AI” di Isa Willinger, ironico e
commovente documentario sull’intelligenza artificiale, che ci
mostra il mondo di domani nella quotidianità di oggi.
Alle 20.00 al Rossetti
verrà proiettato in anteprima italiana “After Midnight” di Jeremy
Gardner e Christian Stella, film rivelazione del Tribeca. Sempre
alle 20.00 al Teatro Miela sarà la volta di “Blood Machines” del
duo Seth Ickerman con le musiche di Carpenter Brut.
Alle 20.30 presso la
Chiesa Evangelica Luterana Luca Maria Baldini sonorizza con le sue
matrici elettroniche “L’uomo meccanico”, film muto del 1921 di e
con André Deed (noto per il ruolo di Cretinetti).
Alle 22.00 arrivano sul grande schermo del Politeama Rossetti
gli attesissimi cyborg di “Terminator: destino oscuro”, film che
riunisce, per la prima volta dopo 28 anni, il premio Oscar James
Cameron con le star della serie originale Linda Hamilton e Arnold
Schwarzenegger, dando vita a una nuova ed elettrizzante avventura
che riprende da dove ci aveva lasciati “Terminator 2 – Il giorno
del giudizio”.
Alle 22.00 al Miela verrà proiettato “Time Perspectives” di Ciro
Sorrentino, che riprende il filone sci-fi dei viaggi nel tempo,
mentre alle 00.30 sempre al Miela sarà la volta di “Rabid” di Jen e
Sylvia Soska, remake del classico di David Cronenberg ad opera
delle “Gemelle Terribili” del cinema horror che apre la sezione
Midnight.
Trieste Science+Fiction Festival, il
programma nel dettaglio di mercoledì 30 ottobre:
DALLE 10.00 – RIDOTTINO MIELA
INCONTRI DI FUTUROLOGIA
DALLE 10.00 – SAVOIA EXCELSIOR PALACE
FANTASTIC FILM FORUM | INCONTRO
14.00 – POLITEAMA ROSSETTI
EUROPEAN FANTASTIC SHORTS PART 1
DALLE 14.00 – MEDIATECA
FANTASTIC FILM FORUM | WORKSHOP
15.30 – TEATRO MIELA
STEAMPUNK CONNECTION di ANNIE DENIEL
CANADA, 2019, 75’
17.00 – POLITEAMA ROSSETTI
MEMORY: THE ORIGINS OF ALIEN di ALEXANDRE O. PHILIPPE
USA, 2019, 95’
17.30 – TEATRO MIELA
HI, AI di ISA WILLINGER
GERMANIA, 2019, 88’
20.00 – POLITEAMA ROSSETTI
AFTER MIDNIGHT di JEREMY GARDNER, CHRISTIAN STELLA
USA, 2019, 83’
20.00 – TEATRO MIELA
BLOOD MACHINES di SETH ICKERMAN
FRANCIA, 2019, 50’
20.30 – CHIESA EVANGELICA LUTERANA
SONORIZZAZIONE DEL FILM
“L’UOMO MECCANICO” di ANDRÉ DEED
ITALIA, 1921, 40’
22.00 – POLITEAMA ROSSETTI
TERMINATOR: DESTINO OSCURO di TIM MILLER
USA, 2019, 128’
22.00 – TEATRO MIELA
TIME PERSPECTIVES di CIRO SORRENTINO
ITALIA, 2019, 82’
00.30 – TEATRO MIELA
RABID di JEN E SYLVIA SOSKA
CANADA, 2019, 107’