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Trifole – Le radici dimenticate, dal 17 ottobre con Officine UBU

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Trifole – Le radici dimenticate, dal 17 ottobre con Officine UBU

Dopo il suo primo lungometraggio The Grand Bolero, il giovane regista Gabriele Fabbro dirige Trifole – Le radici dimenticate, un’emozionante avventura ambientata nel mondo del Tartufo Bianco, che arriverà nei cinema italiani a partire dal 17 ottobre con Officine UBU.

TRIFOLE – Le radici dimenticate è un drama-adventure dal respiro internazionale ambientato nelle Langhe, la terra del Tartufo Bianco d’Alba. È la storia di un ricongiungimento familiare e della riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il cercatore di tartufi Igor (Umberto Orsini) con la sua cagnolina Birba e la giovane nipote Dalia (Ydalie Turk, attrice e co-autrice del film), che da Londra arriva nelle Langhe su richiesta della madre Marta(Margherita Buy), per assistere il nonno che si trova in difficoltà economiche e di salute. Oltre al cast principale, hanno preso parte al film anche Enzo Iacchetti, Frances Sholto-Douglas (Samson, la trilogia di Kissing Booth e Slumber Party Massacre), Francesco Zecca (la serie TV The White Lotus, Un altro pianeta, Solo No, Basta un paio di baffi) e Ludovica Mancini (The Grand Bolero).

Le parole del regista Gabriele Fabbro

TRIFOLE – Le radici dimenticate ci immerge nella natura, nei colori e nella poesia di un territorio unico al mondo. È un inno alla riscoperta delle tradizioni, delle proprie radici e dell’amore familiare, custodi di un’eredità da tramandare all’insegna del rispetto e della cura nei confronti della natura che ci circonda.

Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole
Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine UBU

“Come regista e sceneggiatore il mio scopo è portare al cinema piccole storie originali di persone ai margini, di comunità e tradizioni italiane che stanno scomparendo e presentarle al pubblico di tutto il mondo in modo magico, per indurlo ad appassionarsi a questi mondi.” – afferma il regista Gabriele Fabbro. “Volevo raccontare un’avventura visivamente dinamica e dal tono unico per rimarcare il valore della famiglia e delle proprie radici e l’importanza assoluta per tutti noi di conservare e rispettare la natura. Questa storia è in primis una lettera d’amore a mio nonno, alla mia eredità e alla mia terra, l’Italia, che ho spesso dato per scontata.”

La trama di TRIFOLE – Le radici dimenticate

Sinossi: Dalia, una giovane ragazza cresciuta a Londra senza motivazioni né aspettative per il futuro, viene mandata dalla madre in un paesino nelle Langhe, a prendersi cura del nonno Igor, con la speranza che la vita rurale aiuti la ragazza a trovare la sua strada. All’arrivo Dalia scopre che il nonno, la cui salute peggiora di giorno in giorno a causa della demenza senile, ha ricevuto una notifica di sfratto dovuta all’espansione delle aziende vinicole locali, che sperano di impossessarsi della terra un tempo destinata ai cacciatori di tartufi. Per trovare in poco tempo una somma di denaro sufficiente per pagare la casa ed evitare lo sfratto, Igor decide di condividere i segreti dei trifolai con la nipote e di mandarla nei boschi assieme alla cagnolina Birba, alla ricerca di un grande tartufo bianco, in modo da salvare, con il suo valore inestimabile, la loro casa.

Trieste Science+Fiction Festival: si parte con i 40 anni di Alien

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Trieste Science+Fiction Festival, in programma fino a domenica 3 novembre, dedica la giornata di mercoledì 30 ottobre ai grandi cult della fantascienza.

Alle ore 10.00 inaugurano le conversazioni mattutine di Futurologia: appuntamento al ridottino del Teatro Miela con una serie di incontri a ingresso libero volti ad esplorare il confine tra scienza e fantascienza, per riflettere sul cortocircuito che si innesca tra fiction e realtà.

Alle 15.30 sempre al Miela verrà proiettato in anteprima internazionale “Steampunk Connection” di Annie Deniel, documentario dedicato alla comunità artistica steampunk che si ispira tanto alla fantascienza quanto alla Rivoluzione Industriale.

Alle 17.00 appuntamento al Rossetti con l’anteprima italiana di “Memory: The Origins of Alien” di Alexandre O. Philippe, che verrà proiettato alla presenza del regista. Il documentario racconta le inquietanti origini del celebre film di Ridley Scott, che quest’anno festeggia i primi 40 anni dall’uscita nelle sale. Grazie a materiali inediti appartenuti allo sceneggiatore Dan O’Bannon e al designer H.R. Giger, il documentario svela le ispirazioni alla base di “Alien”, dalla mitologia greca ed egizia ai fumetti underground, dalla letteratura di H.P. Lovecraft all’arte di Francis Bacon, fino alle allucinazioni oscure di O’Bannon e Giger.

Alle 17.30 al Miela si terrà l’anteprima italiana di “Hi, AI” di Isa Willinger, ironico e commovente documentario sull’intelligenza artificiale, che ci mostra il mondo di domani nella quotidianità di oggi.

Alle 20.00 al Rossetti verrà proiettato in anteprima italiana “After Midnight” di Jeremy Gardner e Christian Stella, film rivelazione del Tribeca. Sempre alle 20.00 al Teatro Miela sarà la volta di “Blood Machines” del duo Seth Ickerman con le musiche di Carpenter Brut.

Alle 20.30 presso la Chiesa Evangelica Luterana Luca Maria Baldini sonorizza con le sue matrici elettroniche “L’uomo meccanico”, film muto del 1921 di e con André Deed (noto per il ruolo di Cretinetti).

Alle 22.00 arrivano sul grande schermo del Politeama Rossetti gli attesissimi cyborg di “Terminator: destino oscuro”, film che riunisce, per la prima volta dopo 28 anni, il premio Oscar James Cameron con le star della serie originale Linda Hamilton e Arnold Schwarzenegger, dando vita a una nuova ed elettrizzante avventura che riprende da dove ci aveva lasciati “Terminator 2 – Il giorno del giudizio”.

Alle 22.00 al Miela verrà proiettato “Time Perspectives” di Ciro Sorrentino, che riprende il filone sci-fi dei viaggi nel tempo, mentre alle 00.30 sempre al Miela sarà la volta di “Rabid” di Jen e Sylvia Soska, remake del classico di David Cronenberg ad opera delle “Gemelle Terribili” del cinema horror che apre la sezione Midnight.

Trieste Science+Fiction Festival, il programma nel dettaglio di mercoledì 30 ottobre:

 

DALLE 10.00 – RIDOTTINO MIELA
INCONTRI DI FUTUROLOGIA

DALLE 10.00 – SAVOIA EXCELSIOR PALACE
FANTASTIC FILM FORUM | INCONTRO

14.00 – POLITEAMA ROSSETTI
EUROPEAN FANTASTIC SHORTS PART 1

DALLE 14.00 – MEDIATECA
FANTASTIC FILM FORUM | WORKSHOP

15.30 – TEATRO MIELA
STEAMPUNK CONNECTION di ANNIE DENIEL
CANADA, 2019, 75’

17.00 – POLITEAMA ROSSETTI
MEMORY: THE ORIGINS OF ALIEN di ALEXANDRE O. PHILIPPE
USA, 2019, 95’

17.30 – TEATRO MIELA
HI, AI di ISA WILLINGER
GERMANIA, 2019, 88’

20.00 – POLITEAMA ROSSETTI
AFTER MIDNIGHT di JEREMY GARDNER, CHRISTIAN STELLA
USA, 2019, 83’

20.00 – TEATRO MIELA
BLOOD MACHINES di SETH ICKERMAN
FRANCIA, 2019, 50’

20.30 – CHIESA EVANGELICA LUTERANA
SONORIZZAZIONE DEL FILM
“L’UOMO MECCANICO” di ANDRÉ DEED
ITALIA, 1921, 40’

22.00 – POLITEAMA ROSSETTI
TERMINATOR: DESTINO OSCURO di TIM MILLER
USA, 2019, 128’

22.00 – TEATRO MIELA
TIME PERSPECTIVES di CIRO SORRENTINO
ITALIA, 2019, 82’

00.30 – TEATRO MIELA
RABID di JEN E SYLVIA SOSKA
CANADA, 2019, 107’

Trieste Science+Fiction Festival: presentato il programma della 23° edizione

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Si è tenuta questa mattina a Trieste la conferenza stampa della 23° edizione di Trieste Science+Fiction Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata alla fantascienza e a tutte le declinazioni del fantastico, che inaugurerà venerdì 27 ottobre e proseguirà fino a mercoledì 1 novembre. Durante l’edizione 2023 del festival verranno celebrati i primi 60 anni dallo storico Festival Internazionale del film di Fantascienza, svoltosi a Trieste dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al cinema di genere in Italia e tra le primissime in Europa, e della quale il Trieste Science+Fiction Festival è oggi erede e continuatore di quello straordinario retaggio.

Per l’occasione, anche nella 23° edizione sono in programma grandi eventi, ospiti da tutto il mondo e oltre 50 anteprime cinematografiche per mostrare lo stato dell’arte della fantascienza, confermando la fama internazionale del Trieste Science+Fiction Festival come evento innovativo, influente e dinamico.

Alla conferenza sono intervenuti Giorgio Rossi, Assessore della Cultura e del Turismo del Comune di Trieste, Chiara Barbo, Presidente de La Cappella Underground, Alan Jones, Direttore artistico del Trieste Science+Fiction Festival, Francesco Ruzzier, responsabile della comunicazione de La Cappella Underground e del Trieste Science+Fiction Festival, Stefano Cristiani di INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, Francesco Zago e Maria Sole Costanzo, fondatori della rivista The Triestiner.

Tra gli ospiti più attesi nell’edizione 2023 del Festival l’attrice Claudia Gerini insieme al regista Federico Zampaglione, che saranno presenti sabato 28 ottobre al Politeama Rossetti di Trieste per presentare il film “The Well” in anteprima italiana, dopo quella mondiale al Sitges Film Festival 2023. “The Well” segna il ritorno del cineasta al cinema di genere dopo “Shadow – L’ombra” e “Tulpa – Perdizioni mortali“, e vede protagonista l’attrice Lauren LaVera, star di “Terrifier 2” in una storia di maledizioni legate a un misterioso dipinto.

Grande attesa anche per la partecipazione di Paolo Nespoli, il primo astronauta italiano a partecipare ad unamissione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale, trascorrendo ben 313 giorni nello spazio.L’astronauta sarà uno degli ospiti dei talk di Mondofuturo, il ciclo di incontri a ingresso gratuito organizzati nell’ambito della manifestazione triestina per dialogare con divulgatori, scienziati e comunicatori della scienza sul mondo di domani. In occasione dell’incontro, lunedì 30 ottobre presso il DoubleTree by Hilton Trieste Nespoli racconterà la sua vita da astronauta con i piedi per terra, illustrando quali lezioni ha imparato nello spazio.

Ospite anche il cantautore e compositore Pino Donaggio, che sabato 28 ottobre al Teatro Miela presenterà la versione restaurata di “Don’t Look Now” (A Venezia… un dicembre rosso shocking), capolavoro horror di Nicolas Roeg. Protagonisti Julie Christie e Donald Sutherland, una coppia in lutto per la morte della loro figlioletta, che decidono di interpellare una misteriosa sensitiva a Venezia aggrappandosi al ricordo della bambina. Il film rappresenta l’esordio nel campo della colonna sonora del musicista veneziano e pop star Pino Donaggio, che da qui ha intrapreso una lunga carriera come compositore di musiche da film, segnata dal sodalizio con Brian De Palma.

Presente alla manifestazione triestina anche il creatore di effetti speciali Tim Webber, vincitore del Premio Oscar per il film “Gravity” e autore degli effetti visivi di numerosi film, tra cui Harry Potter e il calice di fuoco, I figli degli uomini, Il cavaliere oscuro e Avatar. Sabato 28 ottobre al Teatro Miela nell’ambito di European Fantastic Shorts, la selezione di cortometraggi europei in concorso per il Premio Méliès d’argent, Tim Webber presenterà il suo corto “Flite”, ambientato in una Londra semisommersa del 2053, in cui la campionessa del mondo di hoverboard tenta una pericolosa fuga dal lussuosissimo appartamento in cui è tenuta prigioniera dal suo manager. Con l’occasione, Tim Webber verrà insignito del Premio Asteroide d’oro per il suo straordinario contributo al genere fantascientifico.

Trieste Science+Fiction Festival: Brian Yuzna tra gli ospiti

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Trieste Science+Fiction Festival: Brian Yuzna tra gli ospiti

Trieste Science+Fiction Festival, in programma dal 29 ottobre al 3 novembre nel capoluogo giuliano, annuncia la presenza di Brian Yuzna, autore di pellicole cult del cinema fanta-horror degli anni ‘80/’90, tra cui “Society – The Horror” (1989), “Re-Animator 2” (1989) e “The Dentist” (1996).

Il cineasta sarà presente alla manifestazione in veste di Presidente della giuria del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale che ogni anno il festival dedica al miglior film di science-fiction e fantasy in concorso. Il Premio Asteroide è riservato alle opere di registi emergenti.

Regista, scrittore e produttore, Brian Yuzna è nato nelle Filippine, ma è cresciuto in Nicaragua, Puerto Rico e Panama, prima di stabilirsi negli Stati Uniti negli anni ’80. La maggior parte del suo lavoro si concentra nel genere horror, ma ha anche fatto incursioni nella fantascienza. Come il suo amico e collega Stuart Gordon, Yuzna è un fan appassionato di H.P. Lovecraft e ha adattato per le schermo molte storie dello scrittore di Providence. Autore di pellicole horror-splatter amatissime dal pubblico e che hanno fatto la storia del cinema, Yuzna è un cineasta poliedrico, originale e incisivo. 

Al Trieste Science+Fiction Yuzna festeggerà i primi 30 anni di “Society – The Horror” (1989), che per l’occasione verrà proiettato in versione restaurata alla presenza del regista. Feroce metafora in salsa splatter sulla borghesia snob americana, “Society” è il fulminante esordio alla regia di Yuzna, nonché uno dei migliori horror sociopolitici dell’epoca.

19° EDIZIONE DEL TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL

Trieste Science+Fiction Festival è il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantastico. Cinema, televisione, new media, letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative compongono l’esplorazione delle meraviglie del possibile. Fondato a Trieste nell’anno 2000 ha raccolto l’eredità dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste svoltosi dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al cinema di genere in Italia e tra le prime in Europa.

La selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction Festival presenta tre concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione internazionale per il miglior film di fantascienza di registi emergenti a livello mondiale, e i due Premi Méliès d’argento della European Fantastic Film Festivals Federation per il miglior lungometraggio e cortometraggio di genere fantastico europeo. La sezione Spazio Italia ospita il meglio della produzione nazionale. Immancabili, infine, gli Incontri di Futurologia dedicati alla scienza e alla letteratura, in collaborazione con le istituzioni scientifiche del Sistema Trieste, e la consegna del premio alla carriera ad un maestro del fantastico.

Trieste Science+Fiction Festival è organizzato da La Cappella Underground, storico cineclub triestino fondato nel 1969. La manifestazione si avvale del contributo, collaborazione e sostegno dei seguenti enti promotori: MiBAC – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Fondazione CRTrieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, ARPA FVG LaREA, Università degli Studi di Trieste, e dei principali enti scientifici del territorio, AREA Science Park, ICGEB, ICTP, INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, IS Immaginario Scientifico – Science Centre, SISSA.

Trieste Science+Fiction Festival è membro ufficiale del board della European Fantastic Film Festivals Federation e fa parte dell’AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema. Il Festival è riconosciuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tra i progetti triennali di rilevanza regionale di interesse internazionale in campo cinematografico. La manifestazione si avvale del patrocinio dei principali enti scientifici del territorio e partecipa al programma proESOF in vista di ESOF2020 – Euroscience Open Forum Trieste. 

Trieste Science+Fiction Festival: annunciati i primi titolo della 24° edizione

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Trieste Science+Fiction Festival, il più importante evento italiano dedicato alla fantascienza, si prepara per la sua 24° edizione che si svolgerà dal 29 ottobre al 3 novembre 2024 nel capoluogo giuliano.

Anche quest’anno la manifestazione triestina prevede un’imperdibile selezione di film in anteprima nazionale che affrontano temi di grande attualità, dai timori sull’Intelligenza Artificiale fino alla minaccia del cambiamento climatico, sempre attraverso le infinite declinazioni del genere fantastico, spaziando dalla fantascienza più pura a thriller e horror dalle tinte sci-fi, dal buddy movie che racconta la pericolosità dei viaggi nel tempo fino a un Wuxiapian fantascientifico, traghettandoci verso mondi distopici e futuri post-apocalittici. Ecco i primi 6 film che vedremo sul grande schermo del Trieste Science+Fiction Festival 2024:

  • MADS di David Moreau (Francia, 2024) – Anteprima Italiana – Sarà l’ultimo film del regista francese David Moreau, già autore di “Them – Loro sono là fuori” e del remake americano “The Eye”, a inaugurare la 24° edizione del Trieste Science+Fiction, dove verrà presentato in anteprima italiana. Con “MadS” il cineasta torna a un genere che gli è particolarmente caro, il fanta-horror, firmando in un unico piano sequenza un incubo a occhi aperti in cui un adolescente vivrà una notte surreale e allucinatoria.
  • INFINITE SUMMER di Miguel Llansò (Estonia, Spagna 2024) – Anteprima Italiana
    Dopo “Jesus Shows You the Way to the Highway”, Miguel Llansò torna al festival triestino con un thriller fantascientifico sempre in anteprima nazionale che riflette sulle tecnologie emergenti applicate ai nostri corpi. Al centro della vicenda tre giovani donne che, durante le vacanze estive, vivranno una misteriosa avventura a causa di una app di meditazione.
  • TIME TRAVEL IS DANGEROUS di Chris Reading (Regno Unito) – Anteprima Italiana Il regista e sceneggiatore inglese Chris Reading porta a Trieste in anteprima italiana un buddy movie sui viaggi nel tempo. Le amiche Ruth e Megan gestiscono un negozio vintage a Londra. Dopo aver trovato una macchina del tempo, cominciano a usarla per viaggiare nel passato e rifornire il loro negozio. Con conseguenze inimmaginabili.
  • ESCAPE FROM 21st CENTURY di Yang Li (Cina, 2024) – Anteprima Italiana – Dallo scrittore e regista Yang Li (Lee’s Adventure), arriva in anteprima italiana dalla Cina una stravagante avventura cosmica di arti marziali. In questo irresistibile Wuxiapian dai toni fantascientifici tre amici scoprono di avere il potere di viaggiare dimensionalmente avanti e indietro di 20 anni con uno starnuto. Tuttavia, il futuro sul Pianeta K, molto simile alla Terra, non è così positivo come speravano e devono assumersi la responsabilità di salvare il mondo.
  • SCHIRKOA: IN LIES WE TRUST di Ishan Shukla (India, Francia, Germania, 2024) – Anteprima Italiana. Basandosi su un suo corto animato del 2016, il cineasta indiano Ishan Shukla realizza una distopia su una società ultra-regolamentata, che verrà presentata al Festival in anteprima nazionale. I cittadini della metropoli Schirkoa indossano sacchetti di carta in testa, imposti da un regime dittatoriale per eliminare tutte le possibili differenze. Ben presto però le voci su una mitica terra libera dove le persone vivono senza sacchetti cominceranno a seminare il caos.
  • PARVULOS di Isaac Ezban (Messico, 2024) – Anteprima Italiana Il regista messicano Isaac Ezban presenta al festival sempre in anteprima italiana un’opera sconvolgente e affascinante, che affronta il legame primordiale ed emotivo tra genitori e figli. Una storia provocatoria e dal forte impatto visivo sulla vita di tre giovani fratelli che affrontano l’esistenza in un mondo post-apocalittico infetto. Nella loro capanna in mezzo ai boschi, il trio nasconde un oscuro e inquietante segreto.

“Dall’avvento delle macchine alle paure riguardanti l’Intelligenza Artificiale, fino alle minacce del cambiamento climatico e di un’invasione aliena (non solo nelle sue forme extraterrestri), il Trieste Science+Fiction Festival 2024 affronta tutti i temi principali che riguardano l’umanità in questo profondo momento di incertezza” – ha dichiarato il direttore artistico della manifestazione Alan Jones – “La fantascienza rimane ancora il genere dominante in cui le questioni sociali dell’attualità si riflettono in uno specchio futuro, utilizzando potenti allegorie cosmiche per commentare temi politici, come disuguaglianza e ingiustizia. “BrAInstorm the MegaFuture” è l’invito che il TS+FF fa al proprio pubblico attraverso una selezione di titoli scelti per provocare, divertire, scioccare e intrattenere. La manifestazione triestina entra nel suo entusiasmante 61° anno sempre con l’impegno di portare l’eccellenza del genere fantastico in Italia, dove le risposte dinamiche ai numerosi interrogativi posti sono libere di spaziare grazie all’immaginazione.”

I film selezionati al Trieste Science+Fiction Festival partecipano ai tre concorsi principali – il Premio Asteroide e i due concorsi Méliès d’argent della MIFF, la federazione europea dei festival di cinema fantastico (Méliès International Festivals Federation) – e al Premio del Pubblico The Begin Hotels.

Trieste Science+Fiction Festival: al via la 19° edizione

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Trieste Science+Fiction Festival: al via la 19° edizione

Comincia domani, martedì 29 ottobre, la 19° edizione del Trieste Science+Fiction Festival, in programma fino a domenica 3 novembre. Appuntamento nel capoluogo giuliano con la principale manifestazione italiana dedicata alla fantascienza, tra anteprime, eventi e ospiti internazionali.

La giornata inaugurale del festival triestino comincia alle 10.00 presso la Mediateca, con il Fantastic Film Forum: un programma di tre giorni denso di incontri specialistici, eventi di networking e workshop ad alta formazione professionale.

Alle 17.00 appuntamento al Politeama Rossetti con la proiezione in versione restaurata del film “Alien” (1979), capolavoro di Ridley Scott e fortunatissimo cult fantascientifico che quest’anno compie i suoi primi 40 anni.

Alle 19.00 sempre al Rossetti inaugura la mostra “L’ingenua curiosità di Jacopo Starace”, esposizione dedicata alle opere visionarie dell’illustratore e fumettista italiano Jacopo Starace, autore dell’immaginifico poster 2019 del trieste Science+Fiction Festival. Sempre al Rossetti alle ore 20.00 si terrà la cerimonia d’apertura del festival, a cui seguirà la proiezione in anteprima italiana del film “Little Big Joe” di Jessica Hausner, una versione ipnotica e visivamente affascinante del cult “L’invasione degli ultracorpi”.

Alle 22.30 la serata prosegue con l’anteprima italiana di “Depraved” del regista e attore di culto Larry Fessenden, qui alle prese con una riflessiva rivisitazione del Frankenstein di Mary Shelley.

Trieste Science+Fiction Festival

Trieste Science+Fiction Festival è il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantastico. Cinema, televisione, new media, letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative compongono l’esplorazione delle meraviglie del possibile. Fondato a Trieste nell’anno 2000 ha raccolto l’eredità dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste svoltosi dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al cinema di genere in Italia e tra le prime in Europa.

La selezione ufficiale del Trieste Science+Fiction Festival presenta tre concorsi internazionali: il Premio Asteroide, competizione internazionale per il miglior film di fantascienza di registi emergenti a livello mondiale, e i due Premi Méliès d’argento della Méliès International Festivals Federation per il miglior lungometraggio e cortometraggio di genere fantastico europeo. La sezione Spazio Italia ospita il meglio della produzione nazionale. Immancabili, infine, gli Incontri di Futurologia dedicati alla scienza e alla letteratura, in collaborazione con le istituzioni scientifiche del Sistema Trieste, e la consegna del premio alla carriera ad un maestro del fantastico.

Trieste Science+Fiction Festival è organizzato da La Cappella Underground, storico cineclub triestino fondato nel 1969. La manifestazione si avvale del contributo, collaborazione e sostegno dei seguenti enti promotori: MiBAC – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Trieste, Fondazione CRTrieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, ARPA FVG LaREA, Università degli Studi di Trieste, e dei principali enti scientifici del territorio, AREA Science Park, ICGEB, ICTP, INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, IS Immaginario Scientifico – Science Centre, SISSA, Università Popolare di Trieste.

Trieste Science+Fiction Festival è membro ufficiale del board della Méliès International Festivals Federation e fa parte dell’AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema. Il Festival è riconosciuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tra i progetti triennali di rilevanza regionale di interesse internazionale in campo cinematografico. La manifestazione si avvale del patrocinio dei principali enti scientifici del territorio e partecipa al programma proESOF in vista di ESOF2020 – Euroscience Open Forum Trieste.

Trieste Science+Fiction Festival, il bellissimo poster dell’edizione 2022

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Trieste Science+Fiction Festival, il più importante evento italiano dedicato alla fantascienza in programma dall’1 al 6 novembre 2022 nel capoluogo giuliano, svela il poster dell’edizione 2022: un’illustrazione originale realizzata dal celebre artista britannico Graham Humphreys, che vanta importanti riconoscimenti e collaborazioni tra cui le affiche per il mercato inglese de La Casa e Nightmare – Dal profondo della notte.

“La progettazione di questo poster è stata particolarmente impegnativa perché sono abituato a confrontarmi con il genere horror – spiega Graham Humphries – anche se l’amore per i film di fantascienza è iniziato già durante la mia l’infanzia: La guerra dei mondi, L’invasione dei mostri verdi, Il pianeta proibito e Quando i mondi si scontrano, hanno avuto un incredibile impatto sulla mia giovane immaginazione. Mi esaltava il Technicolor… Questi titoli e i film della Hammer della stessa epoca hanno influenzato tutto il mio lavoro.

Grazie all’incarico del TS+FF ho colto l’occasione per rappresentare gli aspetti più emblematici del genere attraverso chiare citazioni cinematografiche: al centro dell’illustrazione un astronauta umanoide con la testa di lucertola con gli arti scheletrici che alludono ai pericoli dei viaggi nello spazio circondato dalla natura ribelle della flora terrestre e della vita vegetale aliena; da insetti mutanti e visioni apocalittiche; da creazioni umane come i robot di Metropolis e i razzi spaziali.

Graham Humphreys, nato in Inghilterra nel 1960, è un artista di fama mondiale che cura le illustrazioni rigorosamente gouache per poster cinematografici, copertine di video e DVD, album di dischi e pareti di convegni da molti decenni. Dai poster iconici di La Casa e Nightmare – Dal profondo della notte per le uscite cinematografiche inglesi alle attuali edizioni da collezione sulla fantascienza italiana per Arrow Video, Graham Humphreys ha ridefinito l’arte del design commerciale con uno stile che si rivolge direttamente ai fan. È uno dei pochi illustratori contemporanei a dipingere le proprie immagini con metodi tradizionali.

“Conosco Graham da molti anni e la sua visione per il mio festival FrightFest a Londra hanno posizionato perfettamente l’evento per il suo pubblico di destinazione – racconta Alan Jones, nuovo direttore del Trieste Science+Fiction Festival – e per il poster del Trieste Science+Fiction Festival 2022 ho chiesto a Graham di incorporare immagini di film di fantascienza vintage all’interno di un look coloratissimo e fluorescente dove la Hammer incontra il Punk. E ha consegnato un poster destinato a diventare un’opera classica. Come nuovo direttore artistico di Trieste Science+Fiction Festival non potrei essere più orgoglioso di ciò che ha realizzato”.

Trieste Science+Fiction Festival, il bellissimo poster dell’edizione 2021

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Trieste Science+Fiction Festival, il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e delle meraviglie del possibile in programma dal 27 ottobre al 3 novembre 2021 nel capoluogo giuliano, svela il poster dell’edizione 2021: un disegno originale realizzato dal talento dell’illustrazione italiana Alessandro Pautasso, in arte Kaneda, che vanta importanti riconoscimenti e collaborazioni tra cui il New York Times, Disney, NBA, Warner Bros, Sony, Universal e Greenpeace.

L’immagine vuole rappresentare l’ingresso nel mondo del cinema di fantascienza con i viaggi nello spazio e le fantastiche incognite del futuro: uno sguardo colorato pieno di stupore che invita all’immaginazione e alla meraviglia. “Con quest’opera, ho desiderato interpretare la fantascienza attraverso l’immaginario sci-fi classico visto con gli occhi di un bambino” – spiega Kaneda – “Ecco dunque le astronavi, i viaggi spaziali e l’incontro con l’ignoto.”

Alessandro Kaneda Pautasso è un illustratore torinese con uno stile fortemente caratterizzato da energici colori al neon e da forme geometriche astratte. Nato nel 1982, dopo essersi innamorato di un libro di illustrazioni dei Beatles di Alan Aldridge, ha iniziato a disegnare quasi ogni giorno. Attratto dalle arti visive, decide di intraprendere una carriera nel campo della grafica pubblicitaria e dell’illustrazione e contemporaneamente si concentra sull’arte digitale. I lavori di Kaneda sono stati presentati su prestigiosi giornali e riviste internazionali come il New York Times, il Washington Post, il Los Angeles Times, il Seattle Times e Wired UK; ha curato illustrazioni per Adobe, NBA TV, Juventus FC, Adidas China, Sunglass Hut, Warner Bros Italy, Remy Martin, Futurebrand Paris, Lowe China, Sony Music Italy, Universal Records, Greenpeace; key-arts, copertine di cd e libri, tra cui Disney Books e la cover dell’album di Mika “Songbook vol. 1.”.

La 21° edizione del TS+FF è progettata per svolgersi con formula ibrida, in presenza a Trieste e on-line, con il ritorno del pubblico in presenza nelle sedi tradizionali del festival ma aperto anche alla partecipazione su web, dopo l’esperienza virtuale dell’anno scorso su MYmovies che ha portato a un sensibile allargamento del pubblico su scala nazionale.

“Un festival per il 21esimo secolo, disegnato secondo un modello “smart”,  – ha dichiarato Daniele Terzoli, presidente de La Cappella Underground – immaginato in funzione della nuova quotidianità e del mondo digitale, costruito su un’idea di sostenibilità e pensato per andare incontro alle esigenze di tutti gli spettatori.”

Il Trieste Science+Fiction Festival, con la conferma della partnership con MYmovies, si svolgerà infatti anche quest’anno in un’edizione ibrida, con modalità di partecipazione online e dal vivo in quattro diverse sale: la sala del Politeama Rossetti (con una platea da 960 posti), il  Teatro Miela e il Cinema Ariston di Trieste, e la sala virtuale di MYmovies, sito leader in Italia nell’informazione cinematografica.

Fondato a Trieste nell’anno 2000, Trieste Science+Fiction Festival ha raccolto l’eredità dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste svoltosi dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al cinema di genere in Italia e tra le primissime in Europa, divenendo il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantastico. Cinema, televisione, new media, letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative compongono l’esplorazione delle meraviglie del possibile.

Tra i grandi ospiti internazionali presenti al Trieste Science+Fiction Festival dal 2000 a oggi si ricordano i nomi di Neil Gaiman, Pupi Avati, Dario Argento, Jimmy Sangster, John Landis, Lamberto Bava, Terry Gilliam, Enki Bilal, Joe Dante, Jean “Moebius” Giraud, Ray Harryhausen, Christopher Lee, Roger Corman, George Romero, Alfredo Castelli, Gabriele Salvatores, Alejandro Jodorowsky, Bruce Sterling, Rutger Hauer, Sergio Martino, Douglas Trumbull, Phil Tippett e Brian Yuzna.

Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo FVG, Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali.

Trieste Science+Fiction Festival è membro ufficiale del board della Méliès International Festivals Federation, fa parte di AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema e partecipa ad EURASF, rete europea di festival con focus sul film scientifico.

Il Festival è riconosciuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tra i progetti triennali di rilevanza regionale di interesse internazionale in campo cinematografico. La manifestazione si avvale del patrocinio dei principali enti scientifici del territorio: AREA Science Park, ICGEB, ICTP, INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, IS Immaginario Scientifico – Science Centre, OGS, SISSA.

La sede principale della manifestazione, grazie alla collaborazione del Comune di Trieste e del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, sarà il Politeama Rossetti. Il palazzo della Casa del Cinema di Trieste, sede delle maggiori associazioni di cultura cinematografica del territorio, è il quartier generale della manifestazione e con la collaborazione del Teatro Miela ospiterà le sezioni collaterali del festival, mentre altre iniziative e programmi speciali sono previsti nella sala d’essai del Cinema Ariston.

Trieste Science+Fiction Festival 2022, annunciati i primi titoli e Neil Marshall tra gli ospiti!

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Trieste Science+Fiction Festival, il più importante evento italiano dedicato alla fantascienza, si prepara per la sua 22° edizione che si svolgerà dal 1 al 6 novembre 2022 nel capoluogo giuliano presso il Politeama Rossetti e il Teatro Miela.

Sarà presente alla manifestazione triestina Neil Marshall, acclamato regista di film come “Dog Soldiers“, “The Descent – Discesa nelle tenebre” e della serie tv “Il Trono di Spade”, che parteciperà in veste di Presidente della giuria del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale che ogni anno il festival dedica al miglior film di registi emergenti di genere science-fiction e fantasy. Neil Marshall, inoltre, presenterà in anteprima nazionale a Trieste il suo ultimo film “The Lair”, un horror dalle tinte sci-fi da lui stesso definito come “La Cosa che incontra Quella sporca dozzina”, e sarà anche protagonista di una masterclass dedicata al suo film d’esordio “Dog Soldiers”.

Trieste Science+Fiction annuncia anche i primi film dell’edizione 2022, una selezione in anteprima nazionale dedicata a tutte le declinazioni del genere fantastico, che spazia dal disaster movie alla distopia, passando per la commedia e l’horror, anticipando un vastissimo programma composto da film selezionati in tutto il mondo per i tre concorsi principali: il Premio Asteroide e i due concorsi Méliès d’argent della MIFF, la federazione europea Méliès dei festival di cinema fantastico (Méliès International Festivals Federation).

Nello specifico, sul grande schermo del Trieste Science+Fiction 2022 vedremo:

  • THE WITCH: PART 2 –THE OTHER ONE di Hoon-jung Park (Corea del sud, 2022) Attesissimo sequel di “The Witch: Part 1 – The Subversion” (2018), opera sci-fi sud coreana di grandissimo successo in patria che arriva al Trieste Science+Fiction in anteprima nazionale. Tutto comincia quando una nuova Strega si risveglia in un gigantesco e devastato laboratorio segreto.
  • THE VISITOR FROM THE FUTURE di François Descraques (Francia, 2022) Tratto dall’omonima e divertente web serie che ha suscitato scalpore in Francia, il film di François Descraques – sempre in anteprima nazionale – ci porta nel lontano 2555 d.C. tra viaggi nel tempo e società al collasso, mostrandoci un mondo ormai in rovina a causa di un disastro ecologico in cui i pochi umani sopravvissuti vivono nel Sottosuolo.
  • SOMETHING IN THE DIRT di Justin Benson, Aaron Moorhead (USA, 2022) La coppia Benson e Moorhead dirige e interpreta una commedia sci-fi, in cui due vicini decidono di documentare gli eventi paranormali che hanno luogo nel loro appartamento, sperando di ottenere fama e fortuna nelle loro esistenze inconcludenti. Un mix riuscitissimo di fantascienza fai-da-te, dark comedy, atmosfere pre-apocalittiche e paranoia opprimente, in programma al festival in anteprima nazionale.
  • NIGHT SKY di Jacob Gentry (USA, 2022) Il regista Jacob Gentry (The Signal, Synchronicity e Broadcast Signal Intrusion), torna al Trieste Science+Fiction con l’anteprima nazionale di uno Starman tutto al femminile, un film on the road tra fantascienza e fantasy che avanza lungo gli Stati Uniti del sud-ovest: un ladruncolo in fuga da un passato misterioso e una vagabonda spaziale in cerca di se stessa uniranno le forze contro uno spietato assassino. La fantascienza indipendente non è mai stata così provocante
  • RUBIKON di Magdalena Lauritsch (Austria, 2022) La regista austriaca Magdalena Lauritsch esordisce dietro la macchina da presa con un disaster movie, che verrà presentato al festival triestino sempre in anteprima nazionale. Dalla Stazione Spaziale “Haven”, la giovane militare Hannah Wagner scopre una misteriosa nebbia che avvolge la Terra e ne taglia tutte le comunicazioni. Questa nube tossica non solo interferisce con tutti i sistemi, ma impedisce anche ogni forma di vita sul pianeta. Sforzandosi di convivere con il pensiero che non vedrà più la sorella, Hannah discute con l’equipaggio sul tornare sulla Terra per salvare eventuali sopravvissuti o restare nel “sistema simbiotico ad alghe” della Haven e continuare a sopravvivere.

Trieste Science+Fiction inaugura quest’anno la collaborazione con il London FrightFest, selezionato tra i 20 festival più importanti al mondo, attraverso una promozione sinergica e un autentico gemellaggio tra i due eventi cinematografici. Domenica 28 agosto al Prince Charles Cinema di Leicester Square a Londra il direttore artistico Alan Jones terrà una presentazione dedicata al Trieste Science+Fiction, seguita dalla proiezione del film “Control” che arriverà anche alla kermesse triestina di Novembre. “Control” è il primo thriller fantascientifico canadese a utilizzare strumenti di produzione virtuali in tempo reale: al centro della trama una donna rinchiusa in una stanza misteriosa, dove sarà costretta a superare diverse prove assegnatele da una voce sconosciuta per poter salvare la propria figlia. Sempre come evento speciale Trieste Science+Fiction Festival presenterà anche la commedia splatter “Wolf Manor”, anch’essa in anteprima mondiale al FrightFest, un’opera metacinematografica in cui la produzione di un film sui vampiri a basso budget nell’oscura campagna inglese viene attaccata da un lupo mannaro.

“Il mondo sta fortunatamente tornando alla normalità e anche il Trieste Science+Fiction Festival sta facendo lo stesso, attraverso la riscoperta delle sue radici stellari” – dichiara Alan Jones, da quest’anno direttore artistico della manifestazione – “L’edizione 2022 rappresenterà un autentico ‘Back to the SuperFutures’, grazie a un programma di vasta portata per tutti gli appassionati di fantascienza e fantasy, ricco di scioccanti visioni distopiche, incredibili avvistamenti di UFO, sorprendenti impatti con asteroidi, commoventi amicizie aliene, incredibili viaggi nel tempo, spettacolari incontri ravvicinati, disastri spaziali all’insegna della tensione, stravaganti esperimenti top secret, avanzamenti tecnologici che ampliano lo sguardo e meravigliose fantasie esistenziali. Ce n’è davvero per tutti i gusti in questi primi film che andranno a comporre il vastissimo programma dell’edizione 2022. Trieste Science+Fiction sarà un evento imperdibile per la città – conclude – con anteprime mondiali e italiane di film brillanti, la possibilità di incontrare tantissimi ospiti prestigiosi, godersi i panel degli IVIPRO Days e del Fantastic Film Forum, i talk di MondoFuturo e l’Education Program. È la prima volta che dirigo questo straordinario festival e sarà un immenso piacere incontrarvi e salutarvi tutti”.

Trieste Science+Fiction 2014: domani space kids, gli spettatori del futuro

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Trieste Science+Fiction 2014Dopo la prima, fortunata esperienza dell’edizione 2013, con i laboratori creativi a margine della mostra del cinquantenario, anche quest’anno il Trieste Science+Fiction 2014 apre le porte ai più piccoli. L’intento della Cappella Underground e quello non solo di avvicinare i bambini al mondo del cinema, e in particolare del film di fantascienza e fantastico, ma anche di proporre appuntamenti dal particolare valore formativo. La due giorni dedicata agli “space kids” (1 e 2 novembre), in contemporanea al Festival, prevede, al mattino, la proiezione di un film al Cinema Ariston, proponendo poi, al pomeriggio, un laboratorio specifico che sviluppa il tema della matinee. Domani, sabato 1 novembre, verrà proiettato E.T. – L’extra-terrestre (domenica 2 Ritorno al futuro) grazie ad un partner d’eccezione come Studio Universal, che inaugura quest’anno la collaborazione con il Trieste International Science Fiction Festival come media partner. L’ingresso al Cinema Ariston è gratuito fino ad esaurimento posti. Per l’occasione l’intero spazio sarà personalizzato Studio Universal. Nel pomeriggio, alla Stazione Rogers, A spasso con l’alieno, un laboratorio che si pone l’obiettivo di stimolare i bambini sul tema della diversità attraverso l’incontro con simpatici alieni dall’aspetto bizzarro e dalle strane abitudini; un viaggio immaginario su lontani pianeti e l’occasione per conoscere l’altro e accorciare le distanze.

Spazio anche all’immaginario fantastico italiano con Spazio Italia. Appuntamento al Teatro Miela con documentari, lungometraggi e web-series di genere fantastico di produzione nazionale. Domani, verranno proiettati Index Zero, un post-apocalittico nostalgico tributo all’action movie anni ’80, 2047 – Sights of Death di Alessandro Capone, che annovera nel cast vecchie glorie del genere come Rutger Hauer, Daryl Hannah, Michael Madsen e Danny Glover, il documentario La zuppa del demonio di Davide Ferrario, film che racconta l’ottimistica e spesso ingenua speranza che in Italia lo sviluppo industriale e tecnologico sarebbe stato perenne e sostenibile, e il documentario Ultima chiamata, premiata opera di Enrico Cerasuolo che verrà presentata con il sostegno dell’ARPA LaRea FVG. Spazio anche ai cortometraggi della sezione, cento minuti di piccoli capolavori brevi.

Numerosi domani anche i titoli in Concorso, a partire da  Le streghe son tornate (Las brujas de Zugarramurdi/Witching and Bitching), ultima attesissima pellicola di Álex de la Iglesia, vincitrice di 9 premi Goya (gli Oscar spagnoli), in uscita sugli schermi italiani nel 2015 per Officine Ubu. The Vicious Brothers (coppia di registi del pluripremiato horror found-footage ESP – Fenomeni Paranormali anche loro graditissimi ospiti di questa edizione del festival) accompagneranno in sala Extraterrestrial, pellicola già premiata al Tribeca Film Festival, thriller-horror a sfondo fantascientifico, pieno zeppo di alieni spaventosi e letali. Sarà la volta anche di Coherence dell’americano James Ward Byrkit (tra gli sceneggiatori di Rango), “mind-bender” dalle prospettive insolite sulla meccanica quantistica, la fisica teoretica e gli universi paralleli, e di Reality di Quentin Dupieux, co-produzione franco-belga che trasforma 48 ore della vita di un cameraman in un vero e proprio incubo.

Trieste Science+Fiction 2014: domani è il giorno di Sasha Grey

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Trieste Science+Fiction 2014: domani è il giorno di Sasha Grey

Trieste Science+Fiction 2014 Sasha GreySarà Marina Ann Hantzis, in arte Sasha Grey, l’ospite d’eccezione di domani, giovedì 30 novembre. La celebrità americana arriverà da Los Angeles per presentare l’anteprima italiana di Open Windows di Nacho Vigalondo, thriller ipertecnologico – già definito “La finestra sul cortile dell’era digitale” – nel quale interpreta una famosa attrice perseguitata da un misterioso maniaco. Nata a North Highlands – vicino a Sacramento, California – il 14 Marzo 1988, Sasha Grey è diventata una star grazie alla carriera da pornostar che  tra il 2006, quando ha iniziato, diciottenne, e l’aprile 2011, data del suo addio alle luci rosse, è diventata l’attrice hard più famosa al mondo. Chiusa questa parentesi, Sasha Grey è riuscita a costruirsi una carriera alternativa come attrice, recitando nel 2009 come protagonista di The Girlfriend Experience del regista premio Oscar Steven Soderbergh, in Smash Cut – omaggio al cinema horror a basso costo degli anni ’70 – e nello sci-fi thriller The Scribbler, entrando inoltre a far parte del cast del serial televisivo Entourage, in cui ha interpretato un personaggio ispirato a se stessa. Ha poi riscosso successo sia nel campo della musica che come modella, diventando testimonial di numerosi prodotti (Forfex, Manoukian e American Apparel) e posando per Max Azria, Richard Kern e Terry Richardson, trasformandosi negli anni in una vera e propria icona della cultura pop degli anni Duemila.

Atteso domani anche Milan Todorovic, autore, regista e produttore di Zone of the Dead, primo zombie-movie made in Serbia, in Concorso con Nymph, primo film serbo che per protagonista ha una creatura fantastica, interpretato da Franco Nero, Kristina Klebe, Natalie Burn e Dragan Mićanović. In Concorso, anche 2030 (Nuoc) diretto da Nghiem-Minh Nguyen-Vo, film vietnamita scelto per inaugurare la sezione Panorama del prestigioso festival di Berlino, un post-apocalittico di atmosfera le cui premesse sono il riscaldamento globale e il rapido aumento del livello del mare; e Honeymoon, film di debutto della regista americana Leigh Janiak, dramma di coppia che incrocia elementi mystery, sci-fi e soprannaturali.

Evento speciale, Hard to be a God, capolavoro postumo del cineasta russo Aleksei Guerman, acclamato allo scorso Festival Internazionale del Film di Roma e che ha in Umberto Eco uno dei più grandi sostenitori. In Hard to be a god, un gruppo di scienziati viene inviato sul pianeta Arkanar, preda di un regime oppressivo in un’epoca equivalente al Medioevo terrestre. Gli abitanti del pianeta in grado di leggere e scrivere vengono perseguitati. Gli scienziati devono evitare di influenzare troppo gli eventi storico-politici sul pianeta. Lavoreranno in incognito e dovranno rimanere neutrali. Don Rumata, identificato dai locali come un Dio proveniente dal futuro, tenta di salvare l’intellighenzia del pianeta dalla repressione. Ma non può non prendere posizione: “Cosa faresti se fossi Dio?”.

Al via domani, gli Incontri di Futurologia al caffè San Marco. Divulgatori scientifici, giornalisti, cineasti e scrittori si riuniranno anche quest’anno, nella sede dello storico Caffe San Marco di Trieste che apriva i battenti cent’anni fa nel 1914 e che si apre oggi a una sorta di atmosfera steampunk, in uno spazio tematico fra scienza e fantascienza, dove si alterneranno dialoghi su argomenti eterogenei, dai cambiamenti climatici ai simbionti, dalla musica elettronica alla robotica, passando attraverso incubi futuribili dove i tradizionali supporti di carta e celluloide si fondono ormai con i mondi digitali.

E, partenza al teatro Miela per due Mostre davvero imperdibili. La città invisibile. Trieste negli scatti di Claudio Iannone, realizzata in collaborazione con Friuli Venezia Giulia Film Commission e Indigo Films, propone una selezione delle foto di scena scattate da Iannone sul set dell’ultimo film di Gabriele Salvatores, Il ragazzo invisibile, girato a Trieste e in uscita nelle sale italiane l’11 dicembre 2014. Gli scatti esposti parlano di una Trieste aliena, livida e grafica, diversa da come viene solitamente rappresentata e vista nei film, dove è l’aspetto nostalgico e mitteleuropeo ad essere evidenziato. Da piazza Unità al molo Audace, dallo stabilimento balneare Ausonia alla gru pontone Ursus, salendo su fino all’Università e al pietroso paesaggio carsico, seguiamo il regista, la crew ed alcuni dei principali protagonisti del film. Il ragazzo invisibile. Il fumetto, realizzata in collaborazione con Panini Comics, Rai Cinema, Indigo Film e Napoli COMICON, raccoglie una selezione di tavole tratte da Il ragazzo invisibile, l’opera a fumetti che espande l’universo del nuovo, atteso film di Gabriele Salvatores portandone sulla pagina disegnata la storia e i personaggi è il tema della mostra.

Programma, giovedì 30 ottobre:

15h00 – Tripcovich (NEON – ASTEROIDE)

2030 Nghiem-Minh Nguyen-Vo

Vietnam, 2104, 98’, DCP, v.o. viet / sub ita elec, sub ing copia

2030 (nel titolo originale Nuoc: Acqua) è ambientato in un futuro prossimo in cui le persone vivono in case galleggianti e le multinazionali costruiscono piantagioni sull’acqua dove vengono coltivate le piante, diventate oramai un bene di lusso. La storia è quella di una donna e del suo viaggio per conoscere la verità sulla morte del marito. Scoprirà che le piantagioni celano l’impiego di tecnologie di ingegneria genetica che potrebbero avere ripercussioni pericolose sulla salute. Il ricercatore capo e principale sospetto per la morte di suo marito è il suo ex amante. Si troverà di fronte a differenti versioni della “realtà” e sarà così costretta a prendere una drammatica decisione.

17h00 – Tripcovich (NEON – ASTEROIDE/MELIES)

NYMPH Milan Todorovic

Serbia, 2014, 90’, DCP, v.o ing / sub ita elec

Due giovani americane in viaggio su un’isola del Montenegro s’imbattono in un antico e abbandonato forte, tana marina di una sirena assassina. Rapidamente la loro vacanza si trasformerà in un terribile incubo: le tante ragazze discinte che si crogiolano sotto il bollente sole del Mediterraneo presto non saranno altro che corpi smembrati. In questo horror dall’atmosfera gotica e sexy, le due giovani protagoniste, affiancate da un misterioso pescatore, dovranno affrontare un’antica e misteriosa creatura marina, una sirena affamata di carne umana che porterà sullo schermo sangue e smembramenti a profusione.

Saranno presenti il regista Milan Todorović e gli interpreti Zorana Kostic Obradovic e Ivan Pribicevic.

20h00 – Tripcovich (NEON – MELIES)

OPEN WINDOWS Nacho Vigalongo

Spagna, 2014, 100’, DCP, v.o ing / sub ita elec

Con: Sasha Grey

Nick è un ragazzo fortunato. Jill Goddard, la più eccitante attrice sulla terra, sta promuovendo il suo ultimo film e Nick ha vinto come primo premio di un concorso on-line una cena con lei. Ma sul più bello una telefonata di un certo Chord lo informa che l’appuntamento è stato cancellato. La colpa sarebbe di Jill, diva costosissima e odiata da tutti. Per farsi perdonare Chord offre a Nick la possibilità di spiarla direttamente dal suo computer come nessun fan avrebbe mai sognato di fare. Una terribile verità viene però pian piano a galla, rivelando che tutto è stato organizzato da Chord e che Nick è solo un ingranaggio di un piano ben più grande.

Sarà presente Sasha Grey

20h30 – Teatro Miela (Evento Speciale)

HARD TO BE A GOD Aleksey Guerman

Russia, 2013, 170’, DCP, v.o russa / sub ita copia

Con: Aliona Shumakova

22h15 – Tripcovich (NEON – ASTEROIDE)

HONEYMOON Leigh Janiak

USA, 2014, 87’, DCP, v.o ing / sub ita elec

I novelli sposi Paul e Bea partono in luna di miele. La meta è un lago isolato, dove li aspetta un appartato e romantico idillio. Ma, poco dopo l’arrivo, Paul scopre Bea vagare disorientata nel mezzo della notte. Man mano che il suo comportamento si fa più strano e lei più distante, Paul comincia a sospettare che quanto accaduto nel bosco sia più inquietante di un semplice sonnambulismo.

Tributo in Open Source ad Hayao Miyazaki

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Tributo in Open Source ad Hayao Miyazaki

Come guardare in un caleidoscopio che dà su mondi magici. Dono, giovane artista parigino, ha realizzato in Open Source delle ambientazioni fotorealistiche per La città incantataKiki consegne a domicilioIl mio vicino TotoroLa principessa Mononoke e altri capolavori, e le ha inserite in un video di tre minuti in onore del prossimo impegno di Hayao Miyazaki, che rappresenterà una tappa importante nella carriera del maestro: il suo primo lavoro in CGI.

LEGGI ANCHE: Hayao Miyazaki dirigerà un film d’animazione in CGI

Dono si è avvalso di strumenti come Blender per 3D, Gimp per l’editing e Natron per il montaggio; l’unico software non open source usato è stato il motore di rendering Octane.

Il risultato è un fluido scorrere da una scena all’altra, tra i più bei capolavori del maestro giapponese, ritiratosi qualche anno fa dalle scene ed ora fortunatamente di nuovo in attività. Non rimane che aspettare l’uscita del corto che sarà mostrato al Ghibli Museum, speriamo al più presto.

 

Fonte: Cartoon Brew

Tribeca Film Festival: Valeria Bruni Tedeschi migliore attrice (tutti i premi)

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Si è concluso il Tribeca Film Festival e sono stati proclamati i vincitori dell’edizone 2014. Con somma sorpresa segnaliamo cheannunciare che il premio alla migliore attrice è andato a Valeria Bruni Tedeschi, per Il Capitale Umano. Di seguito la lista completa dei vincitori:

World Narrative Competition

Miglior film (The Founders Award): Zero Motivation
Menzione speciale della giuria: The Kidnapping of Michel Houellebecq

Miglior attore: Paul Schneider – Goodbye to All That

Valeria-Bruni-Tedeschi-viva-la-libertaMiglior attrice: Valeria Bruni Tedeschi – Il Capitale Umano

Miglior fotografia: Damian García – Güeros

Miglior sceneggiatura: Guillaume Nicloux – The Kidnapping of Michel Houellebecq

Miglior montaggio: Keith Miller – Five Star

Miglior regista esordiente: Josef Wladyka – Manos Sucias
Menzione speciale della giuria: Alonso Ruizpalacios – Güeros

World Documentary Competition

Miglior documentario: Point and Shoot
Menzione speciale della giuria: Regarding Susan Sontag

Miglior montaggio: Sabne Lubbe Bakker e Niels van Koevorden – Ne Me Quitte Pas

Miglior regista esordiente: Alan Hicks – Keep On Keepin’ On

Short Film Competition

Miglior cortometraggio: The Phone Call

Miglior cortometraggio documentario: One Year Lease
Menzione speciale della giuria: The Next Part

Student Visionary Award: Nesma’s Bird
Menzione speciale della giuria: “Cycloid”

Bombay Sapphire Award for Transmedia

Bombay Sapphire Award per un progetto Transmedia: Clouds

The Nora Ephron Prize

The Nora Ephron Prize: Zero Motivation
Menzione speciale della giuria: I Won’t Come Back

Tribeca Online Festival

Miglior lungometraggio: Vara: A Blessing

Miglior cortometraggio: Love in the Time of March Madnesstribeca_film_festival

Tribeca Film Festival: Figlia Mia e Nico, 1988 unici titoli italiani di finzione

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È stata annunciata la line-up del Tribeca Film Festival, di cui fanno parte “Figlia Mia” di Laura Bispuri e “Nico, 1988” di Susanna Nicchiarelli, unici film italiani di finzione presenti al festival.

Entrambi i film sono prodotti dalla Vivo film di Marta Donzelli e Gregorio Paonessa con Rai Cinema, ed entrambi sono storie al femminile scritti e diretti da registe donne, che stanno facendo un percorso internazionale straordinario. “Figlia mia”, che è stato in Concorso all’ultimo Festival  di Berlino, ha avuto un’incredibile accoglienza da parte della stampa di tutto il mondo, ed è in sala dal 22 febbraio scorso. “Nico, 1988”, dopo il Premio Orizzonti a Venezia e ben otto candidature ai  David David di Donatello, tra cui quella per Miglior Film e Miglior Sceneggiatura Originale, è di nuovo in sala dall’8 marzo.

Figlia Mia, la recensione

Figlia Mia è la storia di Vittoria, una bambina divisa tra due madri. Valeria Golino è Tina, madre amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola e Alba Rohrwacher è Angelica, una donna fragile e istintiva, dalla vita scombinata. Rotto il patto segreto che le lega sin dalla sua nascita, le due donne si contendono l’amore di una figlia.  Interpretata dalla piccola Sara Casu, Vittoria, 10 anni appena compiuti, vivrà un’estate di domande, di paure, di scoperte, ma anche di avventure e di traguardi, un’estate dopo la quale nulla sarà più come prima. È una produzione Vivo film e Colorado Film con Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution.

Nico, 1988, la recensione

Nico, 1988” fa rivivere l’artista-icona Nico interpretata da Trine Dyrholm, Orso d’Argento per la Migliore Attrice a Berlino nel 2016, nata come cantante e poi attrice feticcio di Susanne Bier e Thomas Vinterberg. Ambientato tra Parigi, Praga, Norimberga, Manchester, nella campagna polacca e il litorale romano, è un road-movie dedicato agli ultimi anni di Christa Päffgen, in arte Nico. Musa di Warhol, cantante dei Velvet Underground e donna dalla bellezza leggendaria, Nico vive una seconda vita dopo la storia che tutti conoscono, quando inizia la sua carriera da solista. La sua musica è tra le più originali degli anni ‘70 e ‘80 e ha influenzato tutta la produzione musicale successiva. La “sacerdotessa delle tenebre”, così veniva chiamata, ritrova veramente se stessa dopo i quarant’anni, quando si libera del peso della sua bellezza e riesce a ricostruire un rapporto con il suo unico figlio. “Nico, 1988” racconta degli ultimi tour di Nico e della band che l’accompagnava in giro per l’Europa degli anni ‘80. È la storia di una rinascita, di un’artista, di una madre, di una donna oltre la sua icona. Prodotto da Vivo film con Rai Cinema e Tarantula è distribuito da I Wonder Pictures.

Tribeca Film Festival: anche Lilly e il Vagabondo e Ritorno al Futuro

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tribeca_film_festivalIl 1985 fu un anno cinematograficamente parlando molto positivo, e il Tribeca Film Festival non lo dimentica. Quest’anno infatti ricorre il 30esimo anniversario dell’uscita al cinema di alcuni dei film che hanno segnato una generazione, quelle persone che quest’anno, come i loro film preferiti, compiranno 30 anni.

Il festival ha infatti organizzato delle proiezioni outdoor per quei film che spengono le 30 candeline, tra questi di recente il programma ha aggiunto anche Lilly e il Vagabondo, classico a quattro zampe della Disney, e Ritorno al Futuro.Per chi si trova nei paraggi è d’obbligo la partecipazione!

Tribeca Film Festival quest’anno “parla italiano”

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Tribeca Film Festival quest’anno “parla italiano”

tribeca_film_festivalCome hanno già iniziato a dire i newyorchesi  ‘Tribeca Talks Italian’, un passaparola che segnala la grande presenza del cinema italiano all’imminente festival.  4 film e 5 registi parteciperanno a quello che è diventato il più significativo appuntamento americano per il cinema internazionale, grazie all’inesauribile volontà del padre, o padrino, fondatore Robert De Niro e al direttore, Frederic Boyer, che da qualche anno ha allargato la partecipazione internazionale.

In concorso è stato selezionato Vergine Giurata di Laura Bispuri  che conferma l’eccezionale esordio alla Berlinale, con l’ottima accoglienza di stampa italiana ed estera, e il ‘caso’ delle vendite estere del film, che ha già raggiunto oltre 10 Paesi tra cui USA, Francia, Germania, Benelux, Austria, Portogallo, tutti i Paesi dell’Ex-Jugoslavia.

Hungry HeartsNella sezione spotlights verrà poi presentato Hungry Hearts di Saverio Costanzo che inizierà il suo percorso nella sale cinematografiche statunitensi distribuito da IFC. Per Maraviglioso Boccaccio dei Taviani è stata coniugata una collocazione davvero speciale: da una parte la presentazione del film a spotlights come tutti i grandi film dei registi contemporanei, dall’altra lo spazio a Tribeca Talks dedicato solo alle grandi icone del cinema invitate anche senza film a parlare di cinema. Oltre ai Taviani, nella ristrettissima elite,  citiamo solo George Lucas.

In concorso per i documentari parteciperà il lungometraggio di  Cosima Spender  Palio, ovviamente dedicato alla più antica gara equestre del mondo.

Tribeca Film Festival 2016: tutto il programma, c’è anche Perfetti Sconosciuti

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Tribeca Film Festival 2016È stato presentato il catalogo della XV edizione del Tribeca Film Festival 2016. Tra i vari titoli, provenienti da tutto il mondo, spicca per noi Perfetti Sconosciuti, di Paolo Genovese, che concorre nella categoria International Narrative Competition e che verrà presentato in questa occasione al pubblico internazionale.

Il Tribeca Film Festival 2016 si aprirà il 13 aprile con la proiezione del documentario The First Monday in May.

Di seguito la lista completa dei film in gara:

  • US Narrative Competition

FILM D’APERTURA

Kicks, di Justin Tipping. (USA)

Always Shine, di Sophia Takal. (USA)

AWOL, di Deb Shoval. (USA)

Dean, di Demetri Martin. (USA)

Dreamland, di Robert Schwartzman. (USA)

The Fixer, di Ian Olds. (USA)

Folk Hero & Funny Guy, di Jeff Grace. (USA)

Live Cargo, di Logan Sandler. (USA, Bahamas)

The Ticket, di Ido Fluk. (USA)

Women Who Kill, di Ingrid Jungermann. (USA)

  • International Narrative Competition

FILM D’APERTURA

Madly, di Gael García Bernal, Mia Wasikowska, Sebastian Silva, Anurag Kashyap, Sion Sono, e Natasha Khan. (Argentina, Australia, USA, India, Japan, UK)

El Clásico, di Halkawt Mustafa. (Norway, Iraqi Kurdistan Region)

Icaros: A Vision, di Leonor Caraballo e Matteo Norzi. (Peru, USA)

Junction 48, di Udi Aloni. (Israel, Germany, USA)

Mother (Ema) di Kadri Kousaar, Leana Jalukse e Al Wallcat. (Estonia)

Parents (Forældre) di Christian Tafdrup. (Denmark)

Perfect Strangers (Perfetti sconosciuti), di Paolo Genovese. (Italy)

The Tenth Man (El Rey Del Once), di Daniel Burman.

  • World Documentary Competition

FILM D’APERTURA

Contemporary Color, di Bill Ross e Turner Ross. (USA)

All This Panic, di Jenny Gage. (USA)

Betting on Zero, di Ted Braun. (USA)

BUGS, di Andreas Johnsen. (Denmark)

Do Not Resist, di Craig Atkinson. (USA)

The Happy Film: a GRAPHIC Design Experiment, di Stefan Sagmeister, Ben Nabors e Hillman Curtis. (USA)

Keep Quiet, di Joseph Martin e Sam Blair. (U.K., Hungary)

LoveTrue, di Alma Har’el. (USA)

Memories of a Penitent Heart, di Cecilia Aldarondo. (USA, Puerto Rico)

The Return, di Kelly Duane de la Vega e Katie Galloway. (USA)

Tickling Giants, di Sara Taksler. (USA)

Untouchable, di David Feige. (USA)

  • Viewpoints

FILM D’APERTURA

Nerdland, di Chris Prynoski. (USA)

Abortion: Stories Women Tell, di Tracy Droz Tragos. (USA)

Actor Martinez, di Nathan Silver e Mike Ott. (USA)

Adult Life Skills, di Rachel Tunnard. (U.K.)

After Spring, di Ellen Martinez and Steph Ching. (USA)

As I Open My Eyes (À peine j’ouvre les yeux), di Leyla Bouzid e Marie-Sophie Chambon. (France, Tunisia, Belgium, United Arab Emirates)

Between Us, di Rafael Palacio Illingworth. (USA)

Califórnia, di Marina Person, Marina Person, Mariana Veríssimo e Francisco Guarnieri. (Brazil)

The Charro of Toluquilla (El Charro De Toluquilla) di Jose Villalobos Romero. (Mexico)

Children of the Mountain, di Priscilla Anany. (USA, Ghana)

Detour, di Christopher Smith. (U.K.)

Equals, di Drake Doremus. (USA)

14 Minutes from Earth, di Jerry Kolber, Adam “Tex” Davis, Trey Nelson e Erich Sturm. (USA)

haveababy, di Amanda Micheli. (USA)

High-Rise, di Ben Wheatley. (U.K.)

Houston, We Have a Problem!, di Žiga Virc (Slovenia, Croatia, Germany, Czech Republic, Qatar)

The Human Thing (La Cosa Humana), di Gerardo Chijona. (Cuba)

Keepers of the Game, di Judd Ehrlich. (USA)

The Loner, di Daniel Grove. (USA)

Night School, di Andrew Cohn. (USA)

Obit, di Vanessa Gould. (USA)

Poor Boy, di Robert Scott Wildes (USA)

The Ride, di Stéphanie Gillard. (France)

SOLITARY, di Kristi Jacobson. (USA

Southwest of Salem: The Story of the San Antonio Four, di Deborah S. Esquenazi. (USA)

 

Fonte: Variety

Tribeca Film Festival 2015: si amplia la lista dei film

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Tribeca Film Festival 2015: si amplia la lista dei film

Si allunga la lista dei film che parteciperanno alla 14esima edizione del Tribeca Film Festival che si terrà dal 15 al 26 Aprile 2015. Una breve panoramica dei titoli selezionati rivela un’attenzione per la varietà di temi e generi.

The Adderall DiariesTra i lungometraggi drammatici debutteranno in prima mondiale Franny, di Andrew Renzi, in cui Richard Gere è un ricco eccentrico che si insinua nella vita della figlia di un amico deceduto (Dakota Fanning), il thriller The Adderall Diaries diretto da Pamela Romanowsky, in cui James Franco intepreta uno scrittore tossicodipendente alle prese con un processo per omicidio e Meadowland, di Reed Morano, che vede protagonisti Olivia Wilde e Luke Wilson, una coppia  messa in crisi dalla scomparsa del figlio.
Nella categoria c’è anche Vergine Giurata dell’italiana Laura Bispuri, film con protagonista Alba Rohrwacher che è stato presentato allo scorso Festival del Cinema di Berlino.

Tra i documentari in prima mondiale troviamo Autism in Love, di Matt Fuller, che esplora il mondo dell’autismo, Havana Motor Club del cubano Bent-Jorgen Perlmutt sugli ultimi motociclisti figli della rivoluzione e Palio di Cosima Spender (co-produzione italiana-inglese) sulla realtà attorno al folkloristico Palio di Siena.
Nella categoria Viewpoints, si aggiungono, tra gli altri, Orion: The Man Who Would Be King dell’inglese Jeanie Finlay, sul mistero dell’uomo mascherato con la voce di Elvis, Dream/Killer su di un padre che lotta per dimostrare l’innocenza del figlio condannato per omicidio e Bad Hurt di Mark Kemble sulle difficoltà di una famiglia che deve gestire figli problematici ed un segreto che emerge dal passato.

Live From New YorkAd aprire il festival sarà Live From New York!, un documentario sulla realizzazione del 40° anniversario del Saturday Night Live che includerà inedito materiale d’archivio.

Fonte: Deadline

Tribeca Film Festival 2015: la serata inaugurale

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E’ cominciato ieri il Tribeca Film Festival 2015, edizione che quest’anno sarà ricca di impegni ed incontri e con una selezione di film indipendenti di primissimo piano.

https://www.youtube.com/watch?v=Q28VehSr4QY

Il Tribeca Film Festival è stato fondato a New York nel 2002 da Jane Rosenthal e Robert De Niro in seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 alle torri gemelle del World Trade Center, allo scopo di rivitalizzare i dintorni di TriBeCa, e, più in generale, di contribuire al progetto a lungo termine di recupero di Lower Manhattan.

Triangle of Sadness: la recensione del film di Ruben Östlund

Triangle of Sadness: la recensione del film di Ruben Östlund

“Siamo tutti uguali”, viene più volte affermato in Triangle of Sadness, nuovo film del regista svedese Ruben Östlund. Ma lo siamo davvero? Ad affermare ciò, come si potrà notare, sono sempre i personaggi più ricchi (che sia di soldi o di bellezza), per cui l’uguaglianza sembra essere un concetto con cui riempirsi la bocca tra un assaggio di caviale e un sorso di champagne. A loro (ma più in generale a tutti noi) è dunque rivolta la critica proposta dal film, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes (la seconda per Östlund dopo quella per The Square nel 2017) e presentato in anteprima in Italia alla Festa del Cinema di Roma.

Dopo aver massacrato la mascolinità in Forza maggiore e il politicamente corretto in The Square, Östlund con Triangle of Sadness parte concentrandosi sullo smontare i miti del mondo della moda. Da questo ambiente vengono infatti Carl e Yaya (Harris Dickinson e Charlbi Dean), una coppia di modelli belli ma problematici, i quali si ritrovano a prendere parte ad una lussuosa crociera unicamente grazie al loro fascino. Tutto all’inizio sembra piacevole e “instagrammabile”, ma un evento catastrofico trasforma ben presto il viaggio in un’avventura in cui ogni gerarchia viene capovolta. A partire da qui il discorso del regista si amplia, giungendo a sagaci riflessioni sulle gerarchie sociali e le derive della società.

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Charlbi Dean e Harris Dickinson in una scena di Triangle of Sadness.

Il triangolo della tristezza, il valore della bellezza

Il triangolo della tristezza che dà il titolo al film, come racconta Östlund, si riferisce a quella porzione di fronte in mezzo alle sopracciglia che se irrigidita conferisce un’espressione sexy, seriosa o triste a seconda dei casi. Si tratta di un espediente utilizzato in particolare dai modelli, proprio come quelli protagonisti della prima scena del film. Il regista svedese parte dunque da questo dettaglio estetico, utilizzato per evidenziare la dilagante ossessione per le apparenze, per costruire la sua nuova pungente satira nei confronti della società e delle sue degenerazioni. Tutta la filmografia di Östlund si caratterizza infatti come un attento studio del comportamento umano, tra ipocrisie e ruoli sociali prestabiliti da seguire pedissequamente.

Oltre ai già citati The Square e Forza maggiore, anche PlayInvoluntary offrivano uno sguardo irriverente su determinati comportamenti dell’essere umano, portati ora all’estremo da Triangle of Sadness. Il film, infatti, si caratterizza per una serie di scelte narrative particolarmente assurde ma funzionali a comunicare quella satira che il regista intende attuare nei confronti dei ricchi e, in misura ancora maggiore, di coloro che vivono in funzione del valore economico della bellezza. Strutturato in tre capitoli (Yaya e Carl, La nave, L’isola), il racconto parte dal particolare dei due modelli per poi aprirsi e includere l’intera umanità, raccolta e sintetizzata tramite alcuni suoi rappresentanti sulla nave da crociera.

Si possono infatti ritrovare a bordo di essa non solo i modelli influencer, ma anche capitalisti russi, esperti di tecnologia, mercanti d’armi e, non meno importante, un capitano di ideologie socialiste meravigliosamente interpretato da Woody Harrelson. La nave diventa dunque il luogo ideale dove far confluire le classi sociali oggi esistenti, in quanto ambiente dove in modo particolarmente evidente si dividono i ricchi ospiti dai poveri addetti alle pulizie. D’altro canto, già Titanic aveva dimostrato come la nave fosse un luogo ideale per tali dinamiche. Tale suddivisione viene poi naturalmente ad infrangersi nel momento in cui si arriva sull’isola. Similmente a quanto accade in Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, i ruoli si invertono. O almeno questo è quello che Östlund vuole farci credere.

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Arvin Kananian e Woody Harrelson in una scena di Triangle of Sadness.

Cinismo mascherato da ottimismo

Triangle of Sadness può dunque essere sintetizzato come una feroce e spassosa commedia sulle gerarchie di classe ben presenti nella nostra società. Östlund non si accontenta però di mettere ciò alla berlina, tirando dentro al discorso anche le ipocrisie relative a temi come l’ambientalismo e la parità di genere. Una tale ampiezza di discorsi è affrontata con un controllo del mezzo cinematografico invidiabile, che conferma il regista svedese come uno dei migliori uomini di cinema oggi in attività, capace di superarsi opera dopo opera. Triangle of Sadness dura ben due ore e mezza, eppure non si avverte mai il peso di tale minutaggio, tanto è serrato il ritmo del racconto.

E anche quando le situazioni sembrano richiedere una maggior distensione dei tempi e dei toni, Östlund trova ugualmente il modo di mettere sul piatto nuove offerte, cambi di direzione che scuotono gli equilibri nonché di caricare le sue scene e le sue inquadrature di continui elementi che trattengono l’attenzione dello spettatore. Che siano elementi di disturbo, come le tante mosche che ronzano tra i protagonisti, o propriamente disturbanti, come la straordinaria sequenza della tempesta in cui i passeggeri iniziano ad espellere liquidi corporei di ogni tipo, il film conserva dall’inizio alla fine un fascino raro. Triangle of Sadness gode però non solo di una sceneggiatura eccezionale e una regia particolarmente ispirata, quanto anche di ottime interpretazioni, tra cui spicca quella di Charlbi Dean.

Davanti ad un’opera come Triangle of Sadness si può ridere, si può provare imbarazzo o indignazione, forse ci si può anche spaventare nel vedere un ritratto tanto lucido e satirico di un’umanità di cui, inconsciamente o meno, facciamo tutti parte. Proprio per questo motivo il film potrebbe non essere gradito da tutti e altri potrebbero rinfacciargli, non errando, che non si tratta del primo lungometraggio ad affrontare tali tematiche con questi toni. In un panorama cinematografico sempre più votato alla medietà, un’opera ambiziosa e dissacrante come questa risulta però essere ben più che gradita nel ricordarci che, per quanto ci sforziamo di crederlo, non siamo tutti uguali. Se ciò sia un bene o un male, sta allo spettatore deciderlo.

Triangle of Sadness di Ruben Östlund incanta Cannes

Triangle of Sadness di Ruben Östlund incanta Cannes

Triangle of Sadness, il nuovo attesissimo film di Ruben Östlund, ha ricevuto un’accoglienza trionfale alla première ufficiale di ieri al Théâtre Lumière di Cannes, con una interminabile standing ovation finale rivolta al regista e a tutto lo straordinario cast, Woody Harrelson in testa. Maestro della provocazione, Östlund ha ancora una volta sorpreso pubblico e critica con un film destinato a far discutere e che già viene considerato da molti come uno dei titoli favoriti per il palmarès.

Già vincitore della Palma d’Oro nel 2017 con The Square, in cui metteva alla berlina il mondo dell’arte contemporanea, il regista svedese firma una satira travolgente dove ruoli sociali e barriere di classe vanno in frantumi. Protagonisti del film sono una coppia di modelli, Carl e Yaya, invitati a partecipare a una crociera di lusso insieme a un bizzarro gruppo di nuovi ricchi. Tutto all’inizio sembra piacevole e “instagrammabile”, ma un evento catastrofico trasformerà il viaggio in un’avventura da incubo, in cui ogni gerarchia finirà per essere capovolta. Nel cast spiccano i nomi di Woody Harrelson, nei panni inusuali del comandante della nave con un debole per gli alcolici e Karl Marx, della modella e attrice sudafricana Charlbi Dean e dell’attore britannico Harris Dickinson.  Triangle of Sadness sarà distribuito in Italia da Teodora Film.

L’accoglienza ricevuta a Cannes

  • What a ride! (…) Can’t remember laughing this much during a #Cannes screening. LA REGLE DU JEU meets LORD OF THE FLIES, and the result is a rollicking, savage, beautifully demented satire. Leonardo Goi, THE FILM STAGE
  • TRIANGLE OF SADNESS is hilarious. A masterclass in awkward comedy.
    Damon Wise, DEADLINE
  • Hilarious. Insightful. And super sexy Harris Dickinson. Bravo!
    Gregory Ellwood, THE PLAYLIST
  • Östlund (is) slowly building tension and mixing influences from everything from TITANIC to PARASITE and Jordan Peele’s US for chaotic and delightfully gross results. TRIANGLE OF SADNESS marks a fantastic English-language debut, a movie that offers biting social commentary, and one hell of a performance from Woody Harrelson.
    Rafael Motamayor, SLASH FILM
  • A roaringly funny feast of a movie which boasts a highly engaging international cast, powerhouse performances, elegant visual choreography and some of the director’s most biting comic riffs to date (…) TRIANGLE OF SADNESS is one of the high-energy peaks of Cannes so far. Stephen Dalton, THE FILM VERDICT
  • Swept away by Ruben Östlund’s sprawling, hilarious TRIANGLE OF SADNESS: a luxury yacht-com that’s like Gramsci making Carry on Cruising, or Luis Bunuel’s Poseidon Adventure. Class war, vomit gags & Woody Harrelson as the tale’s soused Captain Haddock. Xan Brooks, THE GUARDIAN (UK)

 

  • TRIANGLE OF SADNESS delivered Cannes a dose of shock and awe. Zack Sharf, VARIETY
  • The thing about Östlund is that he makes you laugh, but he also makes you think. There’s a meticulous precision to the way he constructs, blocks and executes scenes (…) No matter what sphere he tackles, we’re bound to see the world differently. Peter Debruge, VARIETY
  • TRIANGLE OF SADNESS is bitter, clever and absolutely on the money. Stephanie Bunbury, DEADLINE
  • Ruben Östlund’s bold and brilliant film has slipped a whoopee cushion under this year’s dreary competition strand. The best Cannes film so far. Robbie Collin, THE TELEGRAPH
    ★★★★★
  • Blisteringly funny, narratively intrepid and plain old spitting mad.
    Neil Smith, TOTAL FILM
    ★★★★
  • Triangle of Sadness is an utter joy of a film. Caspar Salmon, THE DAILY BEAST

Triage: recensione del film con Colin Farrell

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Triage: recensione del film con Colin Farrell

A dispetto dello scorso anno, nel 2009 Roma apre bene. Triage di Tanovic (premio oscar per ‘No man’s land’) racconta la storia di un fotoreporter Mark, interpretato da un Colin Farrell davvero in vena alle prese con un misterioso trauma subito in Kurdistan, mentre cercava di immortalare il reportage della vita.

Per la prima parte Triage scorre lento, senza grandi cambiamenti nel ritmo narrativo, costringendosi all’interno di schemi convenzionali, addirittura banali, nonostante la profonda esperienza che il regista ha della guerra (Tanovic è bosniaco). Le scene sono crude pur non mancando di una certa bellezza estetica, soprattutto nelle inquadrature di paesaggio, gli interpreti buoni, trai quali spicca il medico ‘di frontiera’, interpretato da Branko Djuric, già compagno di viaggio di Tanovic per No Man’s Land e ora responsabile di una performance davvero notevole, fredda e coinvolgente insieme.

Triage Uno sguardo sulla guerra da parte di chi la guerra la vive ma non la fa.

Nella seconda macro sequenza, che possiamo individuare nel ritorno a Dublino di Mark e nella progressiva presa di coscienza dei protagonisti che ‘qualcosa è cambiato’, il ritmo di Triage rallenta ancora e se all’inizio abbiamo visto l’attaccamento del protagonista al suo lavoro, adesso possiamo entrare nelle dinamiche di coppia, scoprendo un’altrettanto importante figura femminile, Helena (Paz Vega) moglie di Mark e motore dell’azione in questo frangente. Anche la Vega, come Farrell e Djuric, offre una buona interpretazione, avvalorata anche dall’uso di una lingua, l’inglese, che non è la propria.

La svolta sia tematica che stilistica avviene con l’entrata in scena di Christopher Lee, nei panni dello psichiatra franchista Joaquin Morales, nonno di Helena e intenzionato, su richiesta della nipote, a portare la guarigione nella mente tormentata del fotoreporter.

Un ritmo un po’ discontinuo che si salva verso il finale e regala un’impronta fluida al racconto pur non rendendolo eccelso. Ma se nel ritmo il film ha qualche pecca, nella sceneggiatura e nell’interpretazione ha i due punti forti. Una scrittura di dialoghi salda e precisa, funzionale ma anche lievemente sarcastica, che riecheggia nella profonda e possente voce di un Lee che si conferma una leggenda, un uomo che ha fatto la storia del cinema, ma anche la storia dell’occidente così come lo conosciamo, avendo vissuto sulla sua pelle le grandi guerre moderne, soprattutto i 5 anni del secondo conflitto mondiale.

Attori superlativi che forse vanno al di là di quello che è il valore registico, che pure regala qualche bel momento e soprattutto un finale straziante, in grado di commuovere ma anche di smuovere gli animi, un finale che ti accompagna per un po’ fuori dalla sala. Triage è nuno sguardo sulla guerra da parte di chi la guerra la vive ma non la fa.

Trespass: il poster con Nicole Kidman e Nicolas Cage

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Trespass: il poster con Nicole Kidman e Nicolas Cage

Nicolas Cage e Nicole Kidman hanno firmato il contratto per il thriller Trespass. Ora ecco il poster del film che vede in primo piano i due protagonisti.

Trespass: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film con Nicolas Cage

Il regista Joel Schumacher è principalmente ricordato per film come Batman Forever e Batman & Robin, grandi insuccessi che ne hanno macchiato la carriera. Eppure, nella sua filmografia si ritrovano titoli che mostrano le grandi doti di questo regista. Tra St. Elmo’s Fire, Linea mortale, Un giorno di ordinaria follia o Number 23 sono solo alcuni tra i più noti. Il suo ultimo film prima della scomparsa risale al 2011, ed è intitolato Trespass. Questo thriller appartenente al filone dell’home invasion, comprendente titoli come Man in the Dark, Survive the Night o La notte del giudizio. Anche in questo caso, si ripresentano infatti le principali caratteristiche del sottogenere.

Le dinamiche sono le solite, con un nucleo famigliare costretto a confrontarsi con l’intrusione in casa di alcuni pericolosi criminali. Per tutto il tempo in cui questi rimarranno nella casa, nessuno sarà al sicuro e l’unico modo per sopravvivere è sfruttare le proprie conoscenze dell’ambiente. Partendo da una sceneggiatura di Karl Gajdusek, affermatosi come showrunner della prima stagione di Stranger Things, il film Trespass, si configura dunque come un thriller ad alta tensione, dove vi è anche spazio per uno studio psicologico dei personaggi rispetto a quanto sta loro accadendo. A rendere il tutto più intrigante vi sono una serie di celebri attori, tra cui alcuni premi Oscar.

Al momento della sua distribuzione il film non ottenne il successo sperato, complici anche i numerosi film di tale genere visti in quel periodo. Negli anni, però, Trespass si è sempre più affermato tra gli appassionati, dimostrando di possedere a suo modo alcune caratteristiche di particolare interesse. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Trespass Nicolas Cage

La trama di Trespass

Al centro delle vicende del film vi è la famiglia Miller, composta da Kyle, commerciante di diamanti, la moglie Sarah, di professione architetto, e dalla loro figlia adolescente Avery, la quale manifesta tendenze ribelli nei confronti dei genitori. Nonostante non manchi loro nulla, tanto da sembrare la famiglia perfetta, questi presentano in realtà tra loro diverse crepe. Kyle è infatti spesso assente, Sarah si sente trascurata e sempre più depressa, mentre Avery è ormai sempre più distante, persa nei suoi affari da adolescente. A riunire la famiglia, però, vi sarà un evento quanto mai inaspettato e spaventoso: un intrusione criminale nella loro abitazione.

Durante una notte come un’altra, infatti, un gruppo di rapinatori armati si introduce nella loro casa evitando senza problemi i numerosi dispositivi di sicurezza fatti installare di recente. A capo della banda vi è Elias, che prendendo in ostaggio i coniugi richiede loro tutti i diamanti presenti nella cassaforte. Nel tentativo di negoziare con i criminali, sperando di poter salvare la sua famiglia, Kyle si troverà però a doversi confrontare con una serie di scottanti imprevisti. Una serie di segreti, tradimenti e inganni inizieranno infatti a manifestarsi tra i famigliari, minando le loro certezze e la fiducia che invece potrebbe salvarli.

 

Il cast del film

Ad interpretare il personaggio di Kyle Miller, il commerciante di diamanti capofamiglia, vi è l’attore Nicolas Cage. Questi, dopo aver inizialmente accettato il ruolo, decise di lasciare la produzione perché più interessato al personaggio del criminale Elias. Tuttavia, il premio Oscar decise infine di tornare sui suoi passi, accettando di ricoprire il ruolo del marito. Accanto a lui, nei panni di sua moglie Sarah, vi è invece la premio Oscar Nicole Kidman, la quale accettò il ruolo poiché attratta dalla sfida e interessata a lavorare con Schumacher. A dar volta alla loro figlia Avery, infine, vi è l’attrice Liana Liberato. Qui ad una delle sue prime interpretazioni cinematografiche, questa ebbe modo poi di recitare anche in noti film come Resta anche domani e Fino all’osso.

Nei panni di Elias, il capo dei banditi, vi è l’attore Ben Mendelsohn, celebre per aver interpretato diversi ruoli da villain, tra cui quelli nei film Ready Player One e Rogue One: A Star Wars Story. Il resto della sua banda è poi composto dalla fidanzata spogliarellista Petal, interpretata da Jordana Spiro, da Ty, interpretato da Dash Mihok, e dal fratello minore di Elias, John, interpretato da Cam Gigadent. Quest’ultimo è noto per aver ricoperto il ruolo di Kevin Volchok nelle ultime stagioni della serie televisiva The O.C. L’attore di origini italiane Nico Tortorella, infine, interpreta Jake, il ragazzo da cui Avery scappa prima dell’arrivo dei criminali.

Il finale di Trespass

Nel finale di Trespass Sarah e Kyle fuggono nel capanno degli attrezzi ma vengono inseguiti da Jonah e Elias. Accidentalmente i due rompono una parte di muro dove sono custoditi molti soldi. Elias e Jonah cercano di rubarli ma arriva Avery che li minaccia con una pistola: Elias punta quindi una pistola a Sarah ma ciò porta Jonah ad intervenire uccidendolo. La casa va a fuoco e Jonah dichiara il suo amore a Sarah cercando di portarsela con sé verso le fiamme mentre Sarah cerca di divincolarsi. Kyle, utilizzando una pistola sparachiodi, spara un colpo al collo dell’uomo intrappolandolo così in mezzo alle fiamme.

Avery chiama a quel punto la polizia mentre Kyle e Sarah riescono a fuggire all’esterno; Kyle le propone di lasciarlo morire in modo che lei e Avery possano intascare l’assicurazione sulla vita ma Sarah gli confessa di amarlo, nonostante alcuni tradimenti, e di non volerlo abbandonare al suo destino rimanendo con lui con o senza denaro. A quel punto, Avery si riavvicina ai suoi genitori, e mentre la famiglia si riunisce sopravvissuta a quella nottata la polizia arriva e circonda la casa.

Il trailer di Trespass e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Trespass è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Apple iTunes, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 18 luglio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Trento Film Festival: annunciata la 70° edizione

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Trento Film Festival: annunciata la 70° edizione

Festeggia 70 anni il Trento Film Festival che dal 29 aprile all’8 maggio, torna a Trento per una edizione in presenza. A firmare il manifesto di questa edizione è Milo Manara, uno dei più grandi fumettisti e illustratori italiani, che torna al Festival da protagonista, dopo il manifesto rifiutato nel 1997.

Nell’anno del suo settantesimo anniversario il Festival presenta un’edizione speciale della tradizionale sezione Destinazione…, non più un Paese lontano, ma un viaggio nel tempo guardando al futuro del nostro Pianeta attraverso la lente della fantascienza e degli studi sul cosmo.

Nasce così Destinazione… futuro, 7 film (più uno per il pubblico più giovane) di science-fiction, uno per ogni decennio del festival – dagli anni ‘50 agli anni ‘10 del nostro secolo – con protagonisti il paesaggio, la montagna e la natura per mettere in scena il futuro della Terra o dare forma a pianeti lontani dove oggi come negli anni ‘50 solo il cinema è in grado di “portarci”. Un programma eventi con ospiti ed esperti che porteranno il pubblico ad avventurarsi tra i misteri dello spazio. Tra gli ospiti del programma eventi della sezione: Paolo Nespoli, la “signora delle comete” Amalia Ercoli Finzi, Marcella Salussolia, ingegnere che sta occupandosi della progettazione del Lunar Gateway, la base in orbita cislunare che supporterà i prossimi pellegrini selenici.

Tra le anticipazioni di questa edizione il programma speciale Nécessité de Moullet – Omaggio a Luc Moullet, cineasta e montagnard, tributo a uno dei cineasti più “montanari” della storia del cinema. Il regista francese, che sarà presente al Festival dal 3 al 6 maggio per incontrare il pubblico e presentare i suoi film.

Fondato nel 1952, il Trento Film Festival è il primo festival cinematografico tematico al mondo e il secondo festival italiano dopo la Mostra del Cinema di Venezia. Da settant’anni è l’evento di riferimento dedicato ai temi della montagna, dell’avventura e dell’esplorazione, divenuto nel tempo un vero laboratorio di visioni e riflessioni sulle terre alte del Pianeta.

70° Trento Film Festival, il manifesto di Milo Manara

Trento Film Festival

Trentino Film Commission: nasce Green Film in collaborazione con Doc/it

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La Trentino Film Commission ha presentato oggi, durante un panel tenutosi al Biografilm Festival, il nuovo disciplinare GREEN FILM dedicato unicamente ai documentari.

La nascita di questo nuovo strumento specifico ha iniziato a prendere forma nel 2021, quando  la DG Cinema ha finanziato il progetto di ricerca Green Film Research Lab, pensato per raccogliere e analizzare i dati relativi alle produzioni audiovisive, sia tradizionali sia certificate Green Film, per valutare l’impatto ambientale ed economico dell’applicazione del Disciplinare Green Film e per revisionare il disciplinare, aggiornarlo e svilupparlo per diverse tipologie di prodotti, come appunto il documentario.

A seguito dei dati raccolti nell’ambito del Green Film Research Lab, la Trentino Film Commission, grazie alla collaborazione con Doc/it, associazione documentaristi italiani, ha sviluppato il Green Film Documentari. Fondamentale la collaborazione con APPA (Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente) che, come per la versione originale di Green Film, ha elaborato i dati e contribuito alla creazione del nuovo disciplinare dedicato.

I documentari, per loro natura, hanno già un impatto ridotto sull’ambiente e una modalità produttiva diversa rispetto ai lungometraggi o alle serie televisive. Proprio per questa ragione si è sentita l’esigenza di studiare misure apposite e fornire così ai produttori strumenti che possano finalmente essere giusti per le loro esigenze. È infatti proprio con questa finalità che nasce il protocollo Green Film Documentari che, oltre ad aiutare nella gestione della sostenibilità sul set, si rivela uno strumento funzionale per la certificazione di produzioni e coproduzioni di documentari.

Nel panel di oggi, dedicato proprio alla presentazione di questo strumento, sono intervenuti Luca Ferrario (Direttore Trentino Film Commission), Linnea Merzagora (Green Film), Emanuela Venturini (ARPAE Emilia Romagna – Organismo di Verifica Green Film) e Francesca Portalupi (Produttrice Indyca). L’incontro è stato moderato da Gianluca De Angelis (Produttore Tekla Films), con la partecipazione di Laura Zumiani (AFIC, Green Festival).

“Per una rapida e corretta diffusione di buone pratiche legate alla sostenibilità sui set è cruciale che ogni tipologia di audiovisivo abbia un disciplinare fatto su misura; la collaborazione con Doc/it, APPA e Indyca ci ha permesso di sviluppare questa nuova declinazione di Green Film che speriamo sarà di aiuto nel velocizzare la transizione del mondo dei documentaristi verso un nuovo approccio alla produzione”.

Luca Ferrario

“Doc/it, vista la posizione centrale e di riferimento che occupa per i documentaristi italiani, ha risposto con entusiasmo alla chiamata di Green Film offrendo la propria consulenza per la definizione di uno strumento importante come il protocollo di sostenibilità per i documentari. Allo stesso tempo l’associazione continuerà a lavorare per la messa a punto di attività utili all’ottimizzazione dei processi e dei costi legati alla certificazione”.

Francesco Virga. Presidente di Doc/it

Trentino Film Commission: in scadenza la domanda per il contributo a fondo perduto

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È fissata al 7 giugno la seconda scadenza annuale per presentare la domanda per accedere al contributo a fondo perduto stanziato dalla Trentino Film Commission e destinato al finanziamento di opere cinematografiche, di fiction, di serie, programmi per la televisione e progetti di documentario, sia nazionali sia internazionali.

I soggetti beneficiari che possono presentare domanda sono le società di produzione cinematografica, televisiva e di documentari; i progetti saranno esaminati da un Comitato tecnico-scientifico che stilerà la graduatoria dei soggetti idonei, valutandone la qualità, le credenziali della produzione e degli interpreti, la ricaduta economica sul territorio, la capacità di promuovere il territorio, le prospettive di distribuzione, gli accordi di co-produzione e della certificazione di sostenibilità ambientale Green Film.

Al fine di sostenere la realizzazione di opere audiovisive, di diffondere il patrimonio territoriale e di favorire l’impiego di figure professionali operanti sul territorio la Trentino Film Commission, oltre al fondo dedicato, offre a tutte le produzioni che ne faranno richiesta assistenza logistica e supporto alle riprese. Ne sono un esempio le due produzioni straniere che si sono appena concluse: il film indiano Macherla, prodotto da ODU Movies e le cui riprese si sono realizzate in Val di Fassa e Riva del Garda e il programma televisivo tedesco Björn Freitag kocht grenzenlos köstlich in Trento, prodotto da 2Bild TV.Events & Media GmbH e le cui riprese sono avvenute a Trento centro.

I lungometraggi, cortometraggi, serie televisive, fiction televisive e di animazione possono ricevere un contributo massimo di importo pari a 400.000,00 purché una parte delle riprese sia effettuata in Trentino, venga speso sul territorio un importo pari ad almeno il 150% del contributo concesso e che venga assunto almeno il 20% della troupe locale durante il periodo di riprese in Trentino.

I documentari e le opere multimediali potranno invece ricevere un contributo massimo di importo pari a € 40.000 e anche in questo caso parte delle riprese devono essere effettuate in Trentino, deve essere speso sul territorio un importo pari ad almeno il 120% del contributo concesso e almeno due membri del cast tecnico devono essere professionisti locali; in alternativa contratto di co-produzione con una Produzione locale.

La domanda di contributo deve essere presentata prima dell’avvio dei lavori relativi al progetto presentato.

Trentino Film Commission: fondo dedicato al settore cinematografico e audiovisivo

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La terza e ultima data del 2022 per presentare la domanda per accedere al contributo a fondo perduto, stanziato dalla Trentino Film Commission, è fissata al 20 settembre 2022. Il Film Fund è destinato al finanziamento di opere cinematografiche, di fiction, di serie, programmi per la televisione e progetti di documentario, sia nazionali sia internazionali.

I soggetti beneficiari che possono presentare domanda sono le società di produzione cinematografica, televisiva e di documentari; i progetti saranno esaminati da un Comitato tecnico-scientifico che stilerà la graduatoria dei soggetti idonei, valutandone la qualità, le credenziali della produzione e degli interpreti, la ricaduta economica sul territorio, la capacità di promuovere il territorio, le prospettive di distribuzione, gli accordi di co-produzione e infine l’eventuale certificazione di sostenibilità dell’opera.

Grande novità di quest’anno è l’aumento della dotazione finanziaria per l’anno 2022, che sale a 2 milioni di euro; i lungometraggi, cortometraggio, serie televisive, fiction televisive e di animazione possono ricevere un contributo massimo di importo pari a € 400.000,00 purché una parte delle riprese sia effettuata in Trentino, venga speso sul territorio un importo pari ad almeno il 150% del contributo e che almeno il 20% della troupe sia composta da professionisti locali durante il periodo di riprese in Trentino.

I documentari e le opere multimediali potranno invece ricevere un contributo massimo di importo pari a € 40.000 e anche in questo caso parte delle riprese devono essere effettuate in Trentino, deve essere speso sul territorio un importo pari ad almeno il 120% del contributo e almeno due membri del cast tecnico devono essere professionisti locali; in alternativa contratto di co-produzione con una Produzione locale.

La domanda di contributo deve essere presentata prima dell’avvio dei lavori relativi al progetto presentato.

Trentino Film Commission e Trento Film Festival rinnovano per questa 70° edizione la loro collaborazione

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Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra Trento Film Festival e Trentino Film Commission che per questa 70° edizione (Trento, 29 aprile – 8 maggio www.trentofestival.it) sarà protagonista di quattro momenti particolarmente significativi per la crescita del settore audiovisivo.

Come ogni anno all’interno del programma del Trento Film Festival sarà presente la sezione Orizzonti Vicini dedicata agli autori, alle produzioni e ai protagonisti dalla regione Trentino-Alto Adige, che include 4 tra lungo e mediometraggi e 7 opere brevi.

Tra i vari tioli ricordiamo “I ribelli del cibo. Storie di piccoli produttori dell’Alto Adige” di Paolo Casalis; “La frequentazione dell’orso” di Federico Betta, sul rapporto uomo-orso in Trentino tra storia e presente; “Una città di carta” di Guido Laino su una piccola comunità del Tesino andata per il mondo a cercare fortuna e “Inedita” di Katia Bernardi, sorprendente ritratto della scrittrice Susanna Tamaro, già presentato alla Festa del Cinema di Roma e qui alla prima proiezione nella città della regista.
Inoltre la Trentino Film Commission sarà presente anche nella sezione Concorso internazionale con il titolo “Adam Ondra: Pushing the Limits” di Jan Šimánek e Petr Záruba, coproduzione della trentina Jump Cut, che ritrae il grande climber ceco nella difficile, sportivamente e umanamente, preparazione alle Olimpiadi di Tokyo, dove l’arrampicata ha debuttato lo scorso anno.

Il secondo appuntamento organizzato nato dalla collaborazione tra Trentino Film Commission e Trento Film Festival è il workshop dedicato a produttori cinematografici FORWARD Trentino Producers Lab, un momento dedicato alla formazione e al mentoring professionale e avrà luogo a Trento dal 3 al 7 maggio.

Il terzo momento è il “Festival Training. I Festival Come Laboratori Di Formazione” che prevede tre talk: la prima dal titolo “Green Si Diventa” sarà un’occasione di confronto sul tema della sostenibilità, tra Italian Film Commissions e Associazione Italiana Festival di Cinema;  Il secondo dal titolo “NORD/EST/DOC/CAMP” sarà un momento di riflessione sul mondo del documentario per presentare un progetto che unisce le forze di due festival radicati su un territorio cinematograficamente sempre più creativo e vitale, per offrire consulenza e sostegno a progetti in fase di finalizzazione.

E infine “Itineranze Doc” presentazione del percorso semestrale di formazione e training, dedicato a progetti di cinema del reale in fase di sviluppo, per sostenere a livello creativo e produttivo registi al primo (o secondo) lungometraggio. Promosso da Bellaria film festival, IsReal, Sole Luna Doc Festival, PerSo Film Festival, FrontDoc, Festival dei Popoli.

Inoltre quest’anno per la prima volta verrà istituito il premio Green Film. Questo riconoscimento, promosso in collaborazione con APPA Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, sarà assegnato al film che esprima in maniera più efficace i valori e le pratiche della protezione e della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione all’ambiente montano e ai cambiamenti climatici.

Trent Reznor diventa attore?

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Trent Reznor, probabilmente ancora emozionato per aver strappato l’Oscar al più meritevole Hans Zimmer, potrebbe passare dalla sala di registrazione al set. Pare infatti che il compositore della colonna sonora di The Social Network e leader dei Nine Inch Nails voglia diventare un attore.

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