In Cina si sono dati da
fare per sfornare quanto prima il bootleg DVD di The Avengers. Per
andare incontro al mercato di lingua inglese, i trafficoni
asiatici
Sean Penn Pazzo per la tempesta
Indiana Jones 5: illuminazione italiana per George Lucas?
Poco tempo fa vi avevamo annunciato che il quinto Indiana Jones non avrebbe mai visto la luce; a mettere a tacere ogni speranza erano state le autorevoli parole del produttore Frank Marshall. Giunge ora voce che qualche spiraglio ancora ci sia. Pare infatti che George Lucas, forse senza coinvolgere lo stesso Marshall e Steven Spielberg, stia immaginando la quinta avventura dell’archeologo interpretato da Harrison Ford.
L’ispirazione sarebbe venuta a Lucas nella sua tranquilla dimora umbra, a Passignano, un pezzetto di Paradiso che il formidabile animale da cinema ha scelto come buen retiro. E proprio nel Belpaese sarebbe ambientata la nuova impresa di Indy, magari proprio in Umbria. Pare che Lucas abbia intenzione di coinvolgere Monica Bellucci e Penelope Cruz. Tanta carne al fuoco, quindi, e un po’ di ragionevole speranza per i fan.
Keira Knightley nel Jack Ryan di Kenneth Branagh?
Twilight Saga: Breaking Dawn – Part 2: finale diverso rispetto al libro
Hunger Games Catching Fire: ecco Chaff
Jean-Claude Van Damme lavora al sequel di Double Impact
E’ morto Carlo Rambaldi, il papà di E.T.
X-Files 3, David Duchovny non vede l’ora di cominciare
La penna di Nic Pizzolatto per il remake de I magnifici sette
Will Ferrell e Steve Carrell in Swear to God
Resident Evil: e siamo a cinque
Correva l’anno 1996
quando la Capcom – già produttrice di videogame dal grande successo
quali Street Fighter, le serie di Darkstalkers, Mega Man, Ghosts ‘n
Goblins, l’arcade Captain Commando, tutti autentici cult anni ’90 –
partoriva Resident evil, un videogioco survival horror che
contribuì non poco al grande successo iniziale della stessa console
Play Station, uscita due anni prima. Resident evil attirò e
sconvolse milioni di teenegers (e non solo) di tutto il Mondo,
intenti a massacrare feroci zombie e ammaliati da una trama
avvincente soprattutto perché nuova, che non a caso ispirò molti
altri videogame e film successivi.
Harry Potter Wizard’s Collection: alcuni contenuti!
Il 7 settembre sarà disponibile in vendita
la Harry Potter Wizard’s Collection, e ogni
potterhead che si rispetti non vede l’ora di poter acquistare il
prezioso cofanetto.
Una notte da leoni 3: torna anche Heather Graham!
Heather Graham prenderà parte a Una Notte da Leoni 3, tornando a interpretare la stripper Jade, vista nel primo capitolo del franchise. Il terzo Hangover, che vedrà naturalmente il Wolfpack (Zack Galifianakis, Bradley Cooper, Justin Bartha, Ed Helms) al completo e in piena forma, sarà ambientato a Los Angeles, Las Vegas e nella languida Tijuana. Nel cast anche Mike Epps (lo spacciatore Doug), Ken Jeong (Mr Chow) e Mike Tyson nei panni di se stesso. Alla regia ancora una volta Todd Philips, che ha scritto il film assieme a Craig Mazin. La data d’uscita USA è stata fissata al 24 maggio 2013.
Fonte: THR
007 Skyfall: un banner e quattro character poster
Si intensifica l’attività promozionale intorno al prossimo film dedicato a 007 Skyfall. Dopo le ultime immagini di Entertainment Weekly, il blog Filmofilia pubblica ben quattronuovi character poster e un banner del film, in cui possiamo ammirarne i protagonisti.
Ecco Daniel Craig nei panni di James Bond, per la terza volta impegnato a difendere Sua Maestà; poi abbiamo la bella Bérénice Marlohe nei panni della sexy Sévérine; ancora Naomie Harris che interpreta Eve e infine il personaggio che desta maggiori curiosità, il diabolico Silva interpretato da Javier Bardem che sembra provare gusto a farsi imbruttire per i ruoli da cattivo (aveva fatto lo stesso anche per Non è un Paese per Vecchi) nascondendo il suo fascino latino.
Ecco le immagini e il banner:
Noah: ecco Russell Crowe nei panni di Noè
Il sito Badtaste ha pubblicatola prima immagine di Russel Crowe nei panni del biblico Noè, colui che venne incaricato da Dio di costruire una grande
The Mortal Instruments: ecco il logo e il cast completo
Saoirse Ronan sarà Maria Stuarda
La giovane attrice che ha
incantatoil mondo con la sua splendida interpretazione in
Espiazione è stata scelta per interpretare la Regina di Scozia,
Maria Stuarda.
La giovane attrice, impegnatissima al momento tra le riprese de L’ospite e quelle di Byzanthinum, darà corpo alla regina che spaventò tanto la grande Elisabetta I da costringerla alla decapitazione della cugina, prima volta nella storia dove un sovrano consacrato da Dio viene condannato a morte.
A produrre il progetto sarà la Working Title di Tim Bevan ed Eric Fellner, il film sarà intitolato Mary, Queen of Scots e sarà un ulteriore impegno per la casa di produzione che ha in cantiere già I Miserabili e Anna Karenina. Non si sa ancora chi dirigerà il film.
Maria Regina di Scozia, recensione del film con Saoirse Ronan e Margot Robbie
Il Giocatore: Rounders – recensione del film con Matt Damon
Il Giocatore: Rounders è il film del 1998 diretto da John Dahl e con protagonisti nel cast Matt Damon, Edward Norton, Martin Landau, John Turturro, Famke Janssen e John Malkovich.
- Anno: 1998
- Regia: John Dahl
- Cast: Matt Damon, Edward Norton, Martin Landau, John Turturro, Gretchen Mol, John Malkovich, Famke Janssen
La trama del film Il Giocatore: Rounders
Trama: Michael (Matt Damon, protagonista “acqua e sapone” perfettamente a suo agio nella parte) è uno studente newyorkese di giurisprudenza che ha una passione (o forse un’ossessione compulsiva) per il poker. È abile, ha fiuto, si sa muovere in mezzo agli “squali” e sa come spennare per bene i “polli” più ingenui.
Una sera crede di compiere il colpo della sua vita vincendo contro il russo Teddy Kgb (John Malkovich), affiliato della mala, battendolo direttamente sul suo campo di gioco (il club di sua proprietà); ma il ragazzo sbaglia i calcoli, forse pecca di Hybris e si abbandona alla propria arroganza… fatto sta che perde la partita. 30.000$ dollari, i risparmi di una vita, la retta universitaria, e perfino il suo rapporto con la fidanzata Jo (Gretchen Mo) ne risente.
L’amico, giocatore e mentore Joey Knish (John Turturro) gli offre un lavoro serio, pulito. Per sei mesi Mike esce dal giro, smette di giocare. Ma il richiamo del tavolo verde è troppo forte, e le mille luci di Las Vegas semplicemente irresistibili… la situazione si complica ulteriormente quando esce di prigione l’amico di sempre, il “fratello” Lester Murphy detto “verme”- nomen omen, come dicevano i latini- (Edward Norton), il quale non faticherà troppo a riportarlo sulla “retta via” del vizio e del gioco…
Analisi: Nel 1998 il regista John Dahl regala alla storia del cinema un film senza grandi pretese ma con un cast all-stars assolutamente d’eccezione che riesce a diventare in breve tempo un oggetto di culto non solo per gli appassionati del genere.
Il Giocatore, il mondo del poker attraverso gli occhi di un giovane Matt Damon
Il Giocatore è un film sullo sport? Probabile, se mescolare un mazzo di carte e calare una mano vincente è uno sport nazionale. Perché Il Giocatore Rounders analizza nel profondo il mondo del poker filtrandolo attraverso gli occhi di un giovane, ma esperto, giocatore (un rounder, appunto) che sa bene come giocare le carte che il destino gli ha servito, non senza incontrare numerosi ostacoli sul proprio cammino.
A suo modo, forse, può anche raccontare una storia esistenziale, perché Michael ha sempre respirato e vissuto in quel mondo, lui le regole del gioco non le ricorda nemmeno più: ormai fanno parte del suo dna, del suo tessuto umano e personale. E negando la sua vera natura- o “vocazione”, se preferite- per amore della fidanzatina Jo non raggiungerà la felicità personale né la piena realizzazione di sé.
Snodandosi tra citazioni dei più famosi giocatori della storia del poker e partite giocate fino all’ultimo respiro, il film Il Giocatore risulta, in definitiva, un pregevole prodotto pronto a soddisfare qualunque tipo di palato, dall’appassionato pokerista al cinefilo più incallito fino allo spettatore casuale.
La regia asciutta, mai prolissa, la trama scarna ed essenziale come i dialoghi ricreano con sapiente maestria il sottobosco newyorkese popolato da volti pallidi e stanchi, barbe sfatte dopo sessantaquattro ore di partita, mafiosi russi, creditori sadici, club fumosi, night-club infimi e bari da quattro soldi; sembra quasi di ritrovare, in quei vicoli malfamati illuminati dalle luci artificiali le atmosfere del miglior Martin Scorsese “nudo e crudo”, e la voce narrante di Michael che fa da “colonna sonora” alle prime immagini ci riporta dalle parti del cinema noir, come nei grandi classici della letteratura hard-boiled.
Nonostante sia una pellicola lenta e riflessiva, proprio come una partita di poker, dove fino alla fine si attende il colpo di scena che sovvertirà la partita e decreterà il vincitore, forse ci regala alcune tra le più belle interpretazioni degli attori protagonisti: un taciturno John Malkovich impone la propria presenza sullo schermo pur pronunciando soltanto una manciata di parole, ma il suo modo di masticare i biscotti Oreo non lascia spazio all’immaginazione… Edward Norton è perfetto nel ruolo di verme, un viscido codardo che risulta, però, agli occhi dello spettatore come un’irresistibile canaglia; Matt Damon mette in scena in modo credibile e intenso il dilemma morale e personale che affligge il suo personaggio: mollare tutto e mettere la testa apposto, oppure assecondare la propria vera natura?
Come insegna il professor Abe Petrovsky (interpretato da un convincente Martin Landau), è difficile non seguire la propria vocazione. Anche se il gioco potrebbe rivelarsi più pericolo del previsto e si potrebbe correre il rischio di… restare bruciati.
Ted: recensione del film di Seth Macfarlane
Arriva al cinema il film Ted di Seth Macfarlane, con protagonisti gli attori Mark Wahlberg e Mila Kunis. Chi da bambino non ha avuto un compagno immaginario o un peluche con cui parlare e giocare? Probabilmente in molti, ma non tutti hanno avuto la fortuna di John Bennett (Mark Wahlberg) che in seguito a un desiderio espresso a Natale vede il suo caro orsacchiotto prendere vita.
Fin dal primo incontro i due instaurano una promessa di amicizia che sarebbe durata per sempre. Ciò non toglie che Ted è un “miracolo” e quindi diventa una celebrità, l’attenzione dei media è tutta su di lui, anche se non cambierà l’affetto che ha per John. Ma dopo un inizio molto dolce si va avanti nel tempo e vediamo John crescere e diventare “adulto”; fidanzato con Lori da quattro anni (Mila Kunis) convivono tutti e tre nello stesso appartamento. Ma l’idillio durerà poco poiché l’incompatibilità dei caratteri raggiunge toni esasperati. Ted ha una brutta influenza su John, poiché trascura il lavoro per passare giornate fumando erba, bevendo birra e vedendo film, rimanendo adolescente a trentacinque anni.
Ted, l’esordio dissacrante di Seth Macfarlane
Esordio alla regia per il creatore dei Griffin, Seth Macfarlane, passato dall’animazione 2D a un lungometraggio con tanto di computer grafica. Cambio non troppo traumatico (secondo le sue affermazioni) che gli ha permesso di avere gli stessi collaboratori della serie. Dagli sceneggiatori Alec Sulkin e Wellesley Wild, con cui ha sviluppato l’intero soggetto alla maggior parte del cast tra cui Mila Kunis, sua doppiatrice per più di tredici anni, Patrick Warburton, Jessica Barth, John Viener, Alex Borstein e Raphl Garman.
La storia ha una struttura classica: il migliore amico e la fidanzata che non vanno d’accordo. Ciò che caratterizza la storia è sicuramente Ted, orsacchiotto perfettamente realizzato alla CGI, ben sottolineata è la storia di amicizia che lo lega al protagonista, contestualizzata e approfondita restituendo scene di realismo ed emozioni di ampio genere.
Questa è la vera forza dei personaggi e la consequenziale svolta comica. Per quanto Ted sia un prodotto del mondo fantastico, la sua vita è paragonabile a quella di un ex rock star, continuamente riconosciuta e fermata per le strade di Boston e che cerca di vivere ancora sull’eco della sregolatezza e della baldoria quotidiana. Questo descrivere i due protagonisti rende tutto il meccanismo delle battute e delle frasi ad effetto, di cui il film è costellato in maniera brillante, il vero ritmo entusiasmante del film.
Gli attori sono tutti comici, anche l’inaspettato Mark Wahlbergche sa gestire l’inquadratura “da solo” con Ted, riuscendo a calcolare i tempi di battuta per l’effetto travolgente della risata. Chi va ben lodato è il regista, perché oltre a essere l’autore, è colui che interpreta Ted e gli presta anche la voce. Inoltre ha giocato con la macchina da presa in diverse sequenze che il montaggio di Jeff Freeman valorizza realizzando nelle scene di raccordo momenti divertenti e godibili. Una piccola nota va fatta al montaggio dei titoli di testa, dove attraverso le fotografie, si vede già la direzione che il film intraprende in tutti i suoi aspetti. Ted è una bella commedia per adulti che gioca sull’infanzia e attraverso il politicamente scorretto fa ridere e divertire. Al cinema dal 4 Ottobre.
The Bourne Legacy: recensione del film con Jeremy Renner
The Bourne Legacy – Certo, per i nostalgici doc sarà un duro colpo non ritrovare Matt Damon nei panni di Jason Bourne, l’agente segreto del programma Treadstone che 10 anni fa diede il via alla popolarissima saga di spionaggio diretta da Liman e Greengrass. Ma bisogna dire che la prova di Jeremy Renner, già applaudito in The Hurt Locker, non delude e tiene alta la tensione per tutti i 135 minuti di The Bourne Legacy.
Stavolta a tenere le redini della regia c’è lo sceneggiatore della serie Tony Gilroy, che da vita ad Aaron Cross, una delle 6 spie geneticamente modificate di Outcome – nuovo programma di intelligence che, attraverso l’alterazione sperimentale di due cromosomi, addestra le sue cavie a svolgere missioni isolate ad altissimo rischio. Ma poi il direttore dell’agenzia segreta NRAG Eric Byer (Edward Norton), si rende conto che il gioco è andato oltre e che la caduta di Treadstone minaccia anche la sopravvivenza di Outcome: unica soluzione, uccidere gli agenti del programma e gli scienziati che avevano partecipato al progetto. Tra questi troviamo la fascinosa Dottoressa Marta Shearing (il premio Oscar Rachel Weisz), preposta al monitoraggio costante dei superguerrieri nei laboratori segreti dell’azienda farmaceutica Candent, nel Maryland. Salvata in extremis dallo stesso Aaron, lo aiuterà a mantenersi in vita volando con lui sino alle Filippine in una interminabile caccia all’uomo (e alla donna).
The Bourne Legacy recensione del film con Jeremy Renner
La nuova creazione di Gilroy si presenta come naturale “eredità” (in inglese, appunto, “legacy”) dei primi tre capitoli della saga: le ambientazioni insolite, le corse mozzafiato, le acrobazie del protagonista e il ritmo rimangono intatti. Viene sacrificato quell’alone di mistero che circondava la figura di Bourne, inizialmente ignaro della propria identità: qui il supereroe Cross sa perfettamente chi sia e perché la CIA abbia deciso di farlo fuori.
Detto ciò, The Bourne Legacy coinvolge e si appoggia sapientemente all’empatia creatasi tra Cross e la biologa Shearing, entrambi “tormentati” dalle scelte fatte in passato e uniti dal desiderio di ricominciare da capo. Ottima, come sempre, la prova della Weisz, perfettamente a suo agio in questo action movie dagli echi psicologici. Forse, Gilroy ha calcato un po’ troppo la mano nelle sequenze degli inseguimenti, di durata eccessiva e, alla lunga, noiose. Ma è comunque riuscito a bilanciare l’azione con lo spionaggio, le botte con l’intrigo, in un prodotto che affianca alle new entries Edward Norton e Rachel Weisz i veterani della saga Joan Allen, Albert Finney (che interpreta il direttore medico di Treadstone Albert Hirsch) e David Strathairn.
The Bourne Legacy sarà nelle nostre sale dal 7 settembre.
Jeremy Renner si lamenta di Occhio di Falco: “Non è il personaggio per cui ho firmato!”
Tim Robbins torna alla regia
Il grande attore Tim
Robbins potrebbe tornare dietro la macchina da presa.
Empire on line dice infatti che il premio Oscar
dirigerà il film dal titolo City Of Lies,
ALF: film in lavorazione alla Sony!
This is 40: il trailer del film di Judd Apatow
Ryan Reynolds nel prossimo film di Atom Egoyan
Shia LaBeouf in trattative per Nymphomaniac
Bob Hoskins si ritira dalle scene
L’attore britannico Bob Hoskins, 70 anni a ottobre, si ritira dal mondo dello spettacolo: una decisione maturata dopo che gli è stato diagnosticato il morbo di Parkinson. Ecco il comunicato dell’entourage dell’indimenticabile Detective Valiant di Chi ha incastrato Roger Rabbit?:
“Bob desidera ringraziare le tante e meravigliose persone che hanno lavorato con lui in tutti questi anni e tutti i fan che lo hanno sostenuto nel corso della sua brillante carriera. Ora si ritirerà e starà in famiglia: desidera più di ogni altra cosa che la sua privacy sia rispettata”
Nel corso della sua quarantennale carriera, cominciata nei primi anni ’70 con la serie TV Le canaglie, Hoskins si è fatto apprezzare interpretando una varia fauna di personaggi, sia principali che secondari: da Spugna (Hook – Capitan Uncino) a Papa Giovanni (Il papa buono), da Mussolini (Io e il Duce) al citato Eddie Valiant, dallo splendido George di Mona Lisa che per poco non gli valse un Oscar al nano Muir di Biancaneve e il cacciatore con cui ha chiuso la propria avventura sul set.
“Dì un po’, Eddie, hai un coniglio in tasca o sei contento di vedermi?” (Chi ha incastrato Roger Rabbit)
Ecco, ce lo ricordiamo così, sperando che sia tosto con la malattia come lo è stato con quel consumatissimo impermeabile sulle spalle.
Fonte: THR
Justice League of America: chiavi a Ben Affleck? O è una visita di cortesia?
La WB ha ufficialmente aperto la
stagione della caccia al regista per Justice League of America, filmone pieno di
supereroi – Batman e Superman