Dopo Jack Reacher, protagonista Tom Cruise, la Paramount sembra
aver deciso di tenere tra le proprie fila Christopher McQuarrie,
pensando di affidargli l’adattamento di Without Remorse, romanzo
firmato da Tom Clancy. Protagonista della storia, John Kelly
(meglio conosciuto come Mr Clark), impegnato in una missione per la
liberazione di alcuni prigionieri nel Vietnam, che assume i
contorni di una vendetta personale. Il compito più arduo per
McQuarrie sarà quello di rendere adatta a tutti una storia
originariamente molto cruda e violenta.
La vicenda non vede trai
protagonisti Jack Ryan, il principale eroe uscito dalla penna di
Clancy e portato più volte sul grande schermo col volto di Harrison
Ford. John Kelly d’altra parte, è stato protagonista di altri libri
di Clancy ed anche lui ha già avuto delle versioni
cinematografiche, interpretate da Willem Dafoe e Liev
Schreiber. McQuarrie è conosciuto più come sceneggiatore che
come regista: un titolo su tutti, I soliti sospetti; firmerà
inoltre il prossimo Wolverine.
Ormai andiamo alla media di un nome
al giorno: il progetto di un fantomatico film ‘made in Fox’
dedicato a Daredevil continua a generare rumors e voci
incontrollate: solo di qualche giorno fa la notizia di un possibile
coinvolgimento del regista Drew Goddard, ed ecco arrivare un nuovo
nome, quello di Joe Carnahan; nel frattempo però, sia la
Fox che la Marvel continuano a negare
tutto.
La situazione appare peraltro
alquanto ingarbugliata: la Fox detiene attualmente i diritti della
versione cinematografica del personaggio, ma questi scadranno a
breve, entro fine anno. Nel frattempo, la stessa Fox ha dato il via
ad un altro reboot supereroistico, quello dei Fantastic Quattro,
firmato da Josh Trank.
L’impressione a questo punto è che
gli studios non abbandoneranno certo il ‘favoloso quartetto’ per
tornare a dedicarsi a Daredevil. Dopo essersi fatto conoscere a
inizio 2012 per The Grey, Carnahan attualmente vede il suo nome
legato a vari progetti, tra cui Continue (un’avventura a base di
loop temporali sul tipo di Source Cod), il remake del Giustiziere
della Notte e il suo sogno, Killing Pablo, biopic dedicato al boss
del narcotraffico colombiano Pablo Escobar. Quanto ai fumetti,
Caranahan ha già espresso interesse per il genere in passato,
esprimendo il proprio apprezzamento in particolare per Preacher di
Garth Ennis.
Cominciano in questi giorni le
riprese di Wolf of Wall Street, nuovo lavoro di Martin Scorsese,
protagonista LeonardoDiCaprio. Terence Winter, sceneggiatore del
film, offre alcuni particolari riguandanti il film, basato sulla
storia vera di Jordan Belfort, e tratta dalle memorie scritte da
lui stesso. Belfort era una giovane broker rampante nella Wall
Street degli anni ’90: poco più che ventenne, guadagnava 50 milioni
di dollari l’anno, avendo creato una sua società di brokeraggio.
Una situazione che ben presto gli sfuggì di mano, portandolo a
infrangere alcune importanti leggi di sicurezza, finendo per essere
sbattuto in galera.
Wolf of Wall Street è dunque una
paradigmatica storia di ascesa e crollo, ma garantisce che sarà
molto di più del solito film del genere. Winter ha detto di aver
letto il libro tutto d’un fiato, cinque o sei anni fa, e di aver
trovato la storia semplicemente incredibile. Un lavoro che
desciverà gli anni ’90, ma che ovviamente, parlando della
corruzione del sistema finanziario, non potrà fare a meno di
suscitare confronti con la realtà attuale. Prima di approdare
al mondo del cinema, Terence Winter ha lavorato soprattutto per la
televisione, a successi come I Soprano e Boardwalk Empire, serie
coprodotta da lui proprio insieme a Martin Scorsese.
Le riprese del quinto capitolo
della saga di Die Hard sono attualmente in corso in Ungheria: la
vicenda vedrà Bruce Willis tornare a vestire i panni dell’eroe suo
malgrado John McClane, che si trova sempre nel posto sbagliato al
momento sbagliato. La novità è che il protagonista sarà affiancato
dal figlio, interpretato da Jay Courtney.
Le sorprese però non finiscono qui,
dato che a quanto pare nel film tornerà anche una terza componente
della famiglia McClane: Ted Cross, altro partecipante al film, ha
infatti rivelato sul suo blog che, nell’occasione si è trovato a
lavorare a fianco di Mary Elizabeth Winstead. L’attrice aveva
partecipato al quarto episodio della serie, nel 2007, nel ruolo
della figlia di McClane, Lucy; al momento tuttavia non è ancora
chiaro quale ruolo avrà la Winstead nel film: Cross ha spiegato che
comunque la scena girata con lei è posta verso la fine del film. A
Good Day to Die Hard vedrà la partecipazione, tra agli altri, di
Sebastian Koch, Yulia Snigir, Cole Hauser. L’uscita è fissata per
il 14 febbraio 2013.
Dopo aver dato il proprio volto a
Enrico VIII nella serie tv I Tudors, e aver vissuto un durissimo
2011, culminato con un ricovero in ospedale a seguito di quello che
secondo alcuni è stato addirittura un tentativo di suicidio
(probabilmente legato ai problemi di tossicodipendenza con cui
l’attore da anni combatte), Jonathan Rhys Meyers torna finalmente
sugli schermi.
L’attore irlandese avrà il ruolo di
Valentine Morgenstern in City of Bones, adattamento del primo tomo
della saga fantasy di The Mortal Instruments. Firmato da Cassandra
Clare, il ciclo si compone di sei libri, indirizzati al target dei
‘giovani adulti’ (lo stesso, per intenderci, degli ultimi libri
della saga di Harry Potter o di quella di Twilight). Protagonista
della storia, ambientanta nella New York dei giorni nostri è una
teenager all’apparenza come tantr, Clary Fray, che scopre di essere
la discendente di una genealogia di ‘mezzi angeli’, gli
Shadowhunter, impegnati in una lotta vecchia quanto il mondo contro
una stirpe demoniaca. Dopo la scomparsa della madre, Clary dovrà
impegnarsi in prima persona nella guerra, scoprendo una New York
alternativa nascosta nelle viscere della città, popolata da demoni,
licantropi e altre creature del genere. Del cast, che vedrà Lily
Collins nel ruolo della protagonista, faranno parte anche Jamie
Campbell Bower, Robert Sheehan, Jemima West, Kevin Durand, Robert
Maillet, Lena Headey, Jared Harris, Godfrey Gao. L’uscita del film
è fissata per il 23 agosto 2013.
Christopher Nolan
– Ha raccontato il conflitto e il doppio, la dualità dell’essere
umano e il suo attraversare il mondo imbattendosi di continuo in
luci e ombre. Ha ridato vita ad un mito e permesso a personaggi
nell’ombra di vedere la luce, nella sua breve filmografia ha
realizzato capolavori bastanti per una vita intera e ora si
appresta a presentare al mondo la sua ultima creatura.
Christopher Nolan, trai registi più
acclamati ed esaltati degli ultimi dieci anni, sta cavalcando
l’onda del successo e della febbricitante attesa che accompagna
l’uscita al cinema (in Italia) de Il Cavaliere Oscuro il
Ritorno, ultimo ed epico episodio della trilogia che ha
ridato lustro a Batman, uno dei supereroi DC più iconici
dell’intero universo fumettistico.
Christopher Nolan, biografia
Christopher Jonathan James Nolan è
un britannico DOC, nato a Londra il 30 luglio 1970 ha da poco
festeggiato il suo 42esimo compleanno mentre contava i soldini che
il suo ultimo film sta raccogliendo al botteghino.
La sua carriera si divide tra la
regia la sceneggiatura e la produzione, attività che porta avanti
con il massimo profitto sia economico che qualitativo, riuscendo
sempre a dar vita a grandi narrazioni, e trip mentali che avvolgono
lo spettatore in spire strette e avvincenti: un film di
Christopher Nolan non è solo difficile da seguire
ma è anche bello da vedere, su un puro piano estetico. Chris si
avvale quasi sempre dello stesso team di collaboratori, capitanato
dalla fedele moglie Emma Thomas, produttrice dei suoi film e,
qualcuno dice, anche fidata consigliera nelle scelte professionali
del regista londinese; con lei ha anche aperto una casa di
produzione, la Syncopy Films.
Ad accompagnarlo nella sua
avventura cinematografica anche il fratello minore, Jonathan, che
firma le sceneggiature dei suoi film e, proprio da un suo racconto,
nacque nel 2000 Memento, film narrativamente rivoluzionario
che ha fatto conoscere alle major questo contorto e caparbio
regista. Prima ancora Nolan si era fatto notare per
Following, film in bianco e nero a bassissimo
budget con cui partecipa a diversi Festival, vincendo la Tigre
D’Oro al festival di Rotterdam, e venendo proiettato addirittura al
festival di Hong Kong.
ìIl 2000, abbiamo accennato, è
l’anno di Memento, dramma psicologico incentrato su un
uomo (Guy Pearce) che perde la memoria ogni volta che si addormenta
e deve cercare di ricostruire il suo passato recente: la regia di
Christopher Nolan sembra quella di un regista già
navigato ed esperto del linguaggio cinematografico; quello che però
veramente sorprende la critica e infiamma il pubblico è la
sceneggiatura, o semplicemente il montaggio del film, che procede a
ritroso dalla conclusione del racconto fino all’inizio
attraversando tutta la sofferenza e l’inconsapevolezza di un’anima
persa in se stessa, senza punti di riferimento e senza certezze.
Già nel ’97, Emma portò all’attenzione di Aaron
Ryder il manoscritto del film, e il dirigente della
Newmarket Films lo giudicò “forse il più
innovatore che avesse mai visto”. Il film venne così girato in 25
giorni e fruttò al giovane Christopher Nolan due
prestigiose nomination come migliore sceneggiatore, ai Golden Globe
e agli Oscar.
Balzato agli occhi di
Hollywood con Memento, Christopher
Nolan viene “catturato” dalla Warner Bros per dirigere
Insomnia, un remake hollywoodiano di un film
norvegese in cui il regista ha a che fare con attori del calibro di
Al Pacino,
Hilary Swank e Robin Williams, in uno dei suoi rarissimi
ruoli da cattivo, il primo della sua carriera. Anche in questa
occasione il film riscuote successo e si conferma in questo caso la
grande capacità di Christopher Nolan di
dirigere anche gli attori; tuttavia, con il senno di poi, e
guardando tutta la filmografia nolaniana, Insomnia si rivela essere il meno riuscito dei
suoi film, per quanto rimanga ugualmente un prodotto ben fatto e
nel quale confluiscono alcune delle ossessioni del regista.
L’anno del successo planetario è il
2005: senza bruciare le tappe, Nolan trova l’approvazione della
critica con Following nel 1999, l’acclamazione
popolare nel 2000 con Memento e nel 2002 con
Insomnia l’attenzione delle Major americane.
Così nel 2005 la Warner Bros gli offre l’incarico
di dirigere un reboot di Batman,
dopo le disastrose esperienze di Batman Forever e
Batman & Robin. Il regista britannico non si fa
ripetere l’offerta due volte e mette insieme un cast di tutto
rispetto per portare avanti la sua personale idea di Batman/Bruce
Wayne e della genesi dell’eroe. Christopher
Nolan vuole fare tutto daccapo, abbandonando lo stile
fumettistico e gotico-ironico di Burton e prendendo ancora di più
le distanze da Joel Schumacher con i suoi colori sgargianti e la
sua computer grafica.
Christopher Nolan entra nel mondo di Batman
Con
Batman Begins si ha l’impressione che il regista
perfetto incontri il personaggio a cui è destinato: da una parte
infatti c’è un supereroe senza super poteri, un uomo molto ricco ma
allo stesso tempo molto complesso, lacerato e spaventato;
dall’altra parte c’è un regista che ama fare tutto sul serio, senza
fronzoli, senza effetti visivi, solo con il duro lavoro, sfiorando
talvolta l’impossibile. Il film vede protagonista
Christian Bale nei panni del protagonista, accanto a
lui Michael Caine è Alfred il maggiordomo,
Liam Neeson è il mentore e poi nemico Henri
Ducard/Ra’s Al Ghul, Gary Oldman è Jim Gordon, Morgan Freeman è Lucius Fox, Katie Holmes è Rachel Dawes e Cillian Murphy è il Dottor Crane, alias
Spaventapasseri. La storia ruota intorno a Bruce, al suo desiderio
di vendetta e alla sua esigenza di fare qualcosa per Gotham
personalmente, non solo con preziose donazioni e ingenti opere
pubbliche come fece suo padre prima di lui. L’uomo pipistrello di
Nolan è un uomo vendicativo e violento, che si muove sul filo del
rasoio in bilico tra il bene e il male e Christian Bale è un perfetto Bruce/Batman:
integro, fisicamente preparato, affascinante nei panni di Bruce,
spietato nella tuta di Batman, cerca la sua ragione per combattere
il nemico, un nemico che prima di essere la mafia o lo
Spaventapasseri o ancora la Setta delle Ombre, è nascosto dentro di
sé. Artefice di un tale equilibrio tematico e stilistico è proprio
Nolan, magicamente capace di raccontare con lucidità ed emozionare
nel profondo, permettendo allo spettatore di guardare un film che
va al di là del cine-fumetto fino ad allora concepito, rendendo
personale un film commissionato e realizzando una vera e propria
rivoluzione nell’ambito del fumetto al cinema.
Pubblico e critica osannano il nuovo genio
cinematografico, che per tutta risposta ritorna al cinema con una
storia tutta sua, personale e complicata, ancora una volta basata
sull’intreccio della trama, del montaggio e dei piani temporali:
The Prestige. Per qualcuno è il suo film
migliore, il più completo e onesto, realizzato in perfetto stile
nolaniano tanto che nel cast ci sono due degli attori che
Christopher Nolan ama di più “usare”: il suo
Batman Christian Bale e il grande Michael Caine; accanto a loro Hugh Jackman (che con The Prestige partecipa al miglior film della
sua filmografia), Scarlett Johansson e Rebecca Hall, oltre ai piccoli ruoli di
Piper Perabo,
Andy Serkis e David Bowie. Il film racconta l’eterna
rivalità tra due prestigiatori che, partendo da semplici bisticci
per rubarsi i trucchi, sfocia in una vera e propria guerra tra
menti complesse, e ancora una volta tormentate, che cercano la via
d’uscita e inseguono i propri desideri e i propri obbiettivi. Il
film riceve ancora una volta gli onori di pubblico e critica e
incassa nel primo week end di programmazione circa 14.000.000 di
dollari.
La Warner
Bros, i soldi incassati e sicuramente una esigenza
personale di portare avanti un discorso già cominciato con
Batman Begins, spingono Christopher
Nolan ad approcciarsi al sequel del film: Il Cavaliere Oscuro.
Il secondo episodio del franchise
di Batman diretto da Christopher Nolan è un vero e
proprio evento, prima di tutto perché il regista utilizza per la
prima volta la tecnologia IMAX, fino ad allora appannaggio
esclusivo del cinema documentaristico e che lui stesso definisce
una tecnologia più immersiva del 3D. In secondo luogo il film è
accompagnato da una campagna pubblicitaria che triplica il numero
già consistente di fan che attendono con ansia la seconda volta di
Christian Bale nella tuta di Batman.
Il cast del film vede confermati tutti gli attori di
Begins ma perde Katie Holmes,
guadagnando, nello stesso ruolo, Maggie Gyllenhaal, inoltre annovera due
importanti new entry nei ruoli di Harvey Dent/Due
Facce e del Joker: Aaron Eckhart e Heath Ledger . Il lavoro di Nolan si rivelerà
titanico: Il Cavaliere Oscuro, oltre a
rappresentare uno dei massimi incassi della storia del cinema, è un
film pieno di emozione, follia, rabbia, vendetta e caos. Tutti gli
attori, nelle mani del regista e indipendentemente dalla bravura
del singolo, realizzano una sinfonia di ritratti che convergono in
un finale epico e commovente poiché se in Begins
abbiamo imparato a conoscere le ragioni dell’uomo, nel
Cavaliere condividiamo con Batman le motivazioni
dell’eroe.
Di spicco ovviamente rimane la
performance di Heath Ledger, sia per l’indiscussa bravura
dell’attore, sia per la tragica vicenda (la morte del giovane
Heath) che è avvenuta a pochi mesi dalla fine delle riprese. Il
film ha collezionato otto nomination agli Oscar, portandone a casa
due, uno postumo al miglior attore non protagonista Ledger, e uno
tecnico, per il montaggio sonoro. La critica giudica questa opera
migliore della precedente definendola “il miglior film su
Batman mai realizzato”; ad un livello squisitamente formale
Il Cavaliere Oscuro risulta sbilanciato poiché si
focalizza principalmente sulla figura del Joker del quale, ad un
certo punto, l’eroe sembra essere una pedina. Niente di più
realistico che rendere un eroe umano e fallibile, e Nolan, ancora
una volta lo fa con classe e intelligenza, regalando al suo
pubblico uno dei finali più intensi della sua filmografia: potente,
commovente, evocativo. Il film vale a Christopher il Board of
Governors Award, premio assegnato dall’American Society of
Cinematographers ogni anno a chi “ha portato significativi
contributi all’arte cinematografica”. La storia
cinematografica del giustiziere vestito da pipistrello targata
Nolan aspetta quindi la sua conclusione naturale, con un terzo film
per chiudere quella che ormai è chiamata la trilogia del
Cavaliere Oscuro, ma prima, come già era successo tra
Begins e il Cavaliere, Nolan si
prende il suo tempo e realizza l’ennesimo trip mentale nelle
angosce e nei tormenti interiori dei suoi personaggi.
Christopher Nolan verso un sogno chiamato Inception
Inception
esce al cinema nel 2010 e per alcuni conferma la grandezza di
questo regista sopra le righe, mentre per altri ne mette
definitivamente a nudo una mente contorta e quasi malata. La
dimensione onirica, già affrontata e sperimentata in parte in
Memento e toccata in Batman
Begins, diventa qui il filo conduttore; la storia di
Inception era in nuce già prima che venisse
realizzato Memento, e Nolan la realizza rimanendo fedele
ai suoi must: effetti visivi solo dove c’è reale
necessità, tutti effetti meccanici, regia impeccabile, storia
intricata “alla Nolan” e alcuni dei migliori attori in circolazione
tra cui l’eccellente Leonardo DiCaprio, trai migliori della sua
generazione, Ken Watanabe (già visto in Batman
Begins) e l’onnipresente Caine. Presenti nel cast anche
Marion Cotillard, Joseph Gordon-Levitt e Tom Hardy, che Nolan si porterà dietro nel suo
film successivo. Il film ottiene ottime recensioni, ma anche
qualche accusa al regista di essere troppo cerebrale; tuttavia i
fan e gli incassi danno ragione al londinese che prosegue per la
sua strada dando l’ufficiale annuncio del terzo e conclusivo
capitolo dedicato a Batman.
Il
Cavaliere Oscuro il Ritorno è uscito lo scorso 20
luglio in USA ed è atteso, anzi attesissimo, in Italia per il 29
agosto prossimo. Il film non ha entusiasmato tutti così come si era
previsto, lasciando qualcuno addirittura tiepido davanti alla
magnificenza di Gotham distrutta dall’ennesimo criminale che ha per
obbiettivo distruggere Batman.
Il questo film, come detto,
Christopher Nolan si porta dietro da
InceptionTom Hardy, al quale assegna l’arduo compito di
sostituire Heath Ledger nel ruolo del villain
principale del film, Joseph Gordon-Levitt e Marion Cotillard. Inoltre il cast vede
l’importante aggiunta di Anne Hathaway nel ruolo di Selina
Kyle/Catwoman che promette scintille. Christopher
Nolan ha più volte dichiarato che per lui il lavoro con
Batman si è
concluso, dal momento che non ha intenzione (per ora) di proseguire
con il franchise, tuttavia la Warner non vuole lasciar andare la
sua gallina dalle uova d’oro ed ha così coinvolto nel progetto del
reboot di un altro amatissimo supereroe, Superman, il buon vecchio
Chris e suo fratello Jonathan Nolan.
L’uomo d’acciaio (Man
of Steel) è il primo film di questo nuovo reboot
diretto da Zach Snyder e prodotto proprio da Nolan
e, dalle prime immagini viste al Comic Con 2012 di San Diego, dove
hanno mostrato un primo teaser trailer del film, possiamo affermare
con sicurezza che lo zampino di Chris si sente. Notizia fresca è
invece che dopo Man of Steel, Christopher
Nolan produrrà, sempre per mamma Warner, un thriller
scritto e diretto da Keith Gordon (regista di
Dexter, la serie tv).
Lo scorso 8 luglio ha lasciato le
sue impronte (mani e piedi) sul manciapiede più ambito del mondo,
la Walk of Fame; con lui tutto il cast della trilogia del Cavaliere
Oscuro. Come i colleghi Lynch e Allen, Nolan non
registra commenti audio ai suoi film, per paura di guidare troppo
lo spettatore nella visione, preferendo che questo rimanga
coinvolto semplicemente dalle immagini e dal racconto, senza la sua
guida ad alterarne la percezione. Il suo lavoro procede sempre in
maniera parallela alla promozione del suo film, per mantenendo su
trama e dettagli il riserbo più totale, caratteristica che lo
accomuna ad altri registi di spessore. Trai suoi modelli registici
ci sono Ridley Scott, Stanley Kubrick, Hitchcock, Welles,
Leone, Lucas, Malick, Carpenter, Polanski, Mann e
Spielberg, e pur dimostrando umiltà e ammirazione
per i suoi colleghi ha sempre fatto di testa sua, ritagliandosi un
posto di tutto rispetto (e di diritto) in mezzo ai nomi che lui
stesso cita come ispirazione.
David Koepp:
l’America lo ama per le sue sceneggiature, che ottengono sempre
un’enorme successo di pubblico. Il suo lavoro agli script di famosi
film hollywoodiani, spesso caratterizzati da azione ed effetti
speciali, gli è però valso un consistente seguito in tutto il
mondo. La sua collaborazione ad una pellicola è insomma una sorta
di garanzia “sbanca botteghino”. In particolar modo, gli vengono
spesso affidati episodi di saghe e simili, specie laddove il
momento è delicato o difficile; dove c’è una svolta necessaria da
imprimere alla storia, dove occorre il cosiddetto “colpo di genio”,
oppure dove c’è da riprendere un discorso interrotto molti anni
prima.
Per questo lo ha voluto Steven Spielberg, che gli ha affidato le
avventure nel celebre parco giurassico per ben due volte
(Jurassic Park e Il mondo perduto –
Jurassic Park), ma anche altri successi come il ritorno di
Indiana Jones nell’ultimo: Indiana Jones e il regno del
teschio di cristallo. Per questo, ha diretto lo
Spider-Man di Sam Raimi e c’è chi fa il suo nome
per un eventuale sequel di Biancaneve e il
Cacciatore. A rivolgersi a lui ad Hollywood, però, sono
stati anche Brian De Palma, per il quale ha firmato un cult come
Carlito’s Way e Mission:
Impossible, o Ron Howard, che dopo aver collaborato con
lui agli esordi, lo ha chiamato a tenere le fila della
trasposizione del romanzo di Dan Brown Angeli e
Demoni. Già, perché una specialità del nostro personaggio
sono proprio le trasposizioni cinematografiche da romanzi e
racconti. Non altrettanta fortuna ha avuto finora la sua carriera
di regista e su questo fronte, vedremo se saprà stupirci con
Senza freni, che potremo vedere dal prossimo 7
settembre.
David Koepp,
nativo del Wisconsin, classe ’63, studia recitazione e drammaturgia
alla locale università e poi alla School of Theatre, Film and
Television dell’Università della California. L’esordio alla
sceneggiatura è una collaborazione con Martin Donovan: assieme
scrivono l’ossatura di Apartment Zero (’88), un
giallo poi diretto dallo stesso Donovan, con Colin Firth e Fabrizio
Bentivoglio. Ma il primo vero successo di Koepp sarà la
sceneggiatura della commedia satirico-grottesca La morte ti
fa bella (’92), diretta da Robert Zemeckis sull’eterna
giovinezza e la paura della morte, che ha per protagonisti Meryl
Streep, Goldie Hawn e Bruce Willis.
Il vero ingresso ad Hollywood
arriva però per Koepp l’anno seguente, quando è scelto da Steven
Spielberg per Jurassic Park, trasposizione sul
grande schermo di un romanzo di Michael Crichton. Koepp riesce a
dosare i giusti ingredienti: fantascienza, azione, thriller e
riportare rocambolescamente in vita i dinosauri ai giorni nostri,
dove ovviamente c’è qualcuno pronto a sfruttarli e farne un
business. Le avventure che seguono, con i grossi animali
preistorici che sfuggono al controllo umano e diventano una
minaccia, tengono lo spettatore amante del genere fantastico
incollato alla poltrona, grazie anche alla sapiente direzione di
Spielberg e alla giusta dose di effetti speciali. Il film è infatti
premiato con l’Oscar proprio per gli effetti speciali visivi e
sonori e per il suono. Del cast fanno parte
Sam Neill,Jeff Goldblum e Laura
Dern.
Dello stesso anno, un film
drammatico, anche se sempre caratterizzato da azione e ritmo, vede
Koepp alla sceneggiatura e inaugura la sua collaborazione con un
altro grande nome di Hollywood: è Carlito’s Way
di Brian De Palma. Il regista offre qui una
delle sue migliori prove, tratteggiando il ritratto umanissimo di
un ex malavitoso portoricano, Carlito Brigante/Al
Pacino, che dopo la galera è deciso a rifarsi una vita
ma verrà risucchiato dal vortice del crimine, in cui si sentirà
costretto a rientrare per aiutare l’avvocato che l’ha fatto uscire
di prigione, e suo migliore amico, David Kleinfeld/Sean
Penn corrotto e cocainomane. Assieme all’incalzante
regia di De Palma, Koepp orchestra abilmente l’andamento della
storia, narrata in flash back, che corre verso l’unico finale
possibile, con buona pace dello spettatore, che non può che
parteggiare per il protagonista, sinceramente ravvedutosi e ora reo
solo di non poter cancellare il proprio passato. Le interpretazioni
di Pacino e di Sean Penn fanno il resto, come pure, per
la versione italiana, il sempre impeccabile doppiaggio di
Giancarlo Giannini, premiato col Nastro
d’Argento.
L’anno dopo Koepp esordisce dietro
la macchina da presa, ma senza molto successo. Si ributta così
nella collaborazione con De Palma, all’insegna dell’azione e del
genere spionistico. I due danno vita al primo episodio di quello
che sarà un fecondo blockbuster d’ispirazione televisiva:
Mission: Impossible (’96). Film dal ritmo
adrenalinico che punta sui colpi di scena e gli effetti speciali,
tutto costruito attorno al protagonista, Tom Cruise nei panni dell’agente Ethan
Hunt.
Anche la seconda regia di Koepp non
è eclatante: si tratta del thriller Effetto
Blackout (’96), di cui cura pure la sceneggiatura. L’idea
di partenza è singolare e poteva essere efficace, ma il
lavoro è complessivamente debole e poco avvincente. Le cose vanno
decisamente meglio l’anno seguente, quando il nostro torna a
dedicarsi solo agli script: Spielberg lo vuole ancora con sé per
Il mondo perduto – Jurassic Park, che pur non
bissando gli esiti del primo episodio, porta comunque un
consistente numero di spettatori in sala.
Seguono altre due regie per Koepp,
sempre nei territori del thriller: una nel ’99 con Echi
mortali e l’altra nel 2004 con Secret
Window. Lo sceneggiatore e regista si avvale qui di due
protagonisti di tutto rispetto: nel primo caso, Kevin Bacon e nel secondo, Johnny Depp, coadiuvato anche da John Turturro. In entrambi i casi, riesce a
darci una maggiore suspense e risultati migliori della sua
precedente prova, pur non riuscendo a portare del tutto lo
spettatore dalla sua. Non riesce, insomma, a spezzare quella sorta
di maledizione, che lo vuole sempre un po’ in difficoltà nei suoi
passaggi dietro la macchina da presa.
La stella di Koepp brilla invece
per la maestria con cui orchestra l’avvincente trama del thriller
claustrofobico Panic Room (2002) di David
Fincher, sceneggiato e anche prodotto da Koepp, nonché ben
condotto a termine dal regista e da attori di grande valore come
Jodie Foster e Forest Whitaker. Nello stesso 2002 il nostro
mago degli script è chiamato a rinverdire i fasti della saga
cinematografica dell’Uomo Ragno assieme al regista Sam Raimi con
Spider-Man. L’operazione riesce e la pellicola è
premiata anche stavolta da buoni incassi. In quest’anno
particolarmente fortunato, Koepp lavora anche in tv, creando per la
CBS la serie televisiva Hack.
Nel 2005, nuova collaborazione con
Spielberg per il fantascientifico e ancora una volta avvincente
La guerra dei mondi, seguita da quella di tre anni
dopo che vede i due impegnati a riportare sul grande schermo le
avventure del mitico Indiana Jones in Indiana Jones e il
regno del teschio di cristallo. Risale invece al 2009 la
sua più recente collaborazione con Ron Howard, con
cui aveva già lavorato a metà anni ’90. Per dare un seguito a
Il Codice da Vinci (ma sarà in realtà un prequel),
anche questo come il precedente, tratto da un best seller di Dan
Brown, Howard si affida alla sceneggiatura di Koepp. Insieme
confezionano un thriller esoterico che si muove tra la Città Eterna
e il Vaticano.
Tom Hanks, che interpreta ancora una volta il
professore di semiologia Robert Langdon, in questa avventura è
chiamato a indagare sulla scomparsa improvvisa di quattro
cardinali, proprio i favoriti che potrebbero salire al soglio
pontificio. Si sta infatti per eleggere il nuovo Papa. Non mancano
azione e suspense, non manca neppure la minaccia della setta degli
Illuminati, che sconvolge gli equilibri della Chiesa. Tema di fondo
è sempre la diatriba (e qui possibile conciliazione) tra scienza e
fede. La pellicola ottiene un notevole successo al botteghino, come
nella migliore tradizione di Koepp.
Ma lo sceneggiatore non ha
accantonato la regia, riuscendo nel 2008 ad ottenere buoni
risultati con un radicale cambio di genere. Abbandonati il thriller
e l’avventura, vira verso la commedia dai toni romantici con il
gradevole Ghost Town. Protagonista l’introverso e
asociale Dottor Pincus/Ricky Gervais, che si
ritrova alle prese con i fantasmi: rischia che tutti quelli che ci
sono a New York – anime che non possono riposare in pace perché
hanno conti in sospeso sulla terra – continuino a tormentarlo, se
non aiuterà almeno uno di loro, Frank Herlihy/Greg
Kinnear ad impedire il matrimonio della sua vedova
Gwen/Téa Leoni. La commedia si muove piuttosto
agevolmente tra sviluppo romantico, seppure di una certa
prevedibilità, e momenti ironici e genuinamente divertenti,
sorretta da due buone interpretazioni. Koepp ripropone, sì, il tema
dell’uomo da far ravvedere tramite l’incontro con dei fantasmi, già
esplorato in letteratura, cinema e tv, ma riesce a darcene una
versione senz’altro godibile.
L’ultima fatica di Koepp regista,
invece, vede la luce proprio in questo 2012, ed è un ritorno al
film d’azione con Senza freni. Protagonista un
giovane fattorino (Joseph
Gordon-Levitt) che trasporta una misteriosa busta e si
troverà inseguito per le strade della Grande Mela, impegnato in
corse mozzafiato in bicicletta. Il film sarà nelle sale americane
dal prossimo 24 agosto e nelle nostre dal 7 settembre.
I Mercenari 2 –
L’attesa per il capitolo numero due de I mercenari
stava crescendo negli ultimi mesi. Del sequel se ne era
iniziato a parlare a riprese appena chiuse del primo
Expendables, visto che gli assenti al primo
episodio si erano dimostrati molto desiderosi di partecipare ad un
possibile sequel.
Della presenza di Van
Damme si era quasi certi, visto che l’attore belga era già
previsto nel primo episodio e aveva dato forfait all’ultimo, mentre
del ritorno di Schwarzenegger e soprattutto della presenza
dell’icona tra le icone del cinema e della televisione
sparatutto/picchiatutti si è fatta attendere fino all’ultimo:
Chuck Norris, idolo della rete, ha dato per certa
la sua presenza solo a riprese iniziate e solo dopo una verifica
della non censurabilità della sceneggiatura; l’attore ha preteso
infatti che le battute scurrili fossero notevolmente
ridimensionate, in modo da garantire al film la
“U” di Universale quindi con accesso libero a
tutte le fasce di pubblico.
Anche nel film, il nostro si fa
attendere ed appare, quasi nel suo ambiente ideale, un set
decadente a metà tra la cittadina del Texas dell’ottocento e la New
York di Gangs of New York, accompagnato dal tema
che identifica l’ultimo vendicatore e con il quale Sergio
Leone e Ennio Morricone
accompagnavano l’ingresso in scena di Clint Eastwood nei film girati nei set
ricostruiti a Castel Romano negli anni ’70 per la trilogia del
dollaro.
Purtroppo solo pochi minuti e poca
azione, Chuck Norris addirittura parla e fa ironia
su se stesso, citando probabilmente anche qualcuna delle leggende
sul suo conto. Il suo ingresso è però da manuale del cinema
esplosivo e segna il cambio di rotta del film verso una modalità
più autoironica che sembrava fino a quel momento essere relegata
alle poche battute da coppia sposata che Statham e
Stallone si scambiano.
I mercenari 2 tra action e
eroi
Lo schema segue pedissequamente il
film precedente: una lunga scena d’azione iniziale con molte
pallottole ed esplosioni e sangue in CGI che vola in ogni dove per
poi concentrarsi sull’approfondimento del personaggio di
Billy
the Kid, il nuovo arrivato. Liam
Hemsworth, fratello di Thor, che
interpreta il personaggio, è utile a sottolineare ancora una volta,
il divario anagrafico e di prestazione che lo separa dagli altri
mercenari.
Di sicuro I mercenari
2 non è un film patinato, nello stile di Bourne Legacy di prossima uscita o
Mission Impossible, ma di sicuro a questo
seguito manca un po’ la vivacità del primo episodio, alcuni
personaggi, come quello di Gunnar (Dolph Lundgren)
hanno lo spazio di una battuta e molto poco spazio oltre il
grilletto da cui sparano a ripetizione. Ci sono momenti che invece
si collocano in una posizione di puro godimento, tra queste la
sequenza dedicata all’entrata in scena di Chuck
Norris già citata, e lo scontro finale a mani nude tra
Stallone e Van Damme.
Le aspettative sono quindi state
rispettate quasi totalmente anche se in alcuni momenti sembra di
essere nel mezzo di una difficile conversazione, con momenti di
silenzio e stanchezza. Vale comunque sempre la pena vedere questi
mostri sacri dell’action muoversi tutti insieme e nello
splendore delle loro rughe. I mercenari 2 esce in
sala distribuito da Universal il prossimo 17 Agosto.
Tra pochissimi giorni
inizieranno le riprese di Hunger Games Cathcing Fire, da noi La
Ragazza di Fuoco, sequel cinematografico del fortunatissimo
Hunger
Lui è reduce dal successo del suo
ultimo film da protagonista, Il
Dittatore. L’altro sta fremendo per arrivare al
cinema nell’ultima pellicola che lo vede protagonista,
Skyfall. Sono l’attore inglese Sacha Baron
Cohen e l’agente segreto di Sua Maestà James
Bond.
Proprio a lui infatti ha pensato la
Paramount, quando ha commissionato a Phil Johnston
una sceneggiatura che prendesse in giro lo stereotipo dell’agente
segreto, sulla scia di Austin Powers e Johnny English. Sembra una
cosa già vista, questo è vero, ma c’è da scommettere che si
tratterà di qualcosa di veramente originale dal momento che con
Baron Cohen ci si aspetta sempre il massimo (del cattivo gusto in
alcuni casi).
Il film non ha ancora un titolo ma
sembra sicura la partecipazione di Cohen. Intanto Johnston ha
appena ultimato la sceneggiatura di Nebraska, il prossimo
film da regista di Alexander Payne.
Da diverso tempo si discute riguardo
all’eventualità di realizzare un altro film tratto dalle graphic
novel di Sin City di Frank Miller. Trai tanti
interrogativi che si
Dopo la prima immagine uscita diversi mesi fa, ecco che
il solito Entertainment Weekly pubblica la prima immagine
ufficiale di Daniel Day-Lewis nei panni del
Presidente
Ecco il trailer di Liberal
Arts, film che vede protagonista la bravissima
Elizabeth Olsen, che con La Fuga di
Martha ci ha fatto conoscere un nuovo e inaspettato
George Nolfi dopo aver concluso
la supervisione per Andrew Knauer in The Last Stand per la
regia di Jee-woon Kim, l’ex sceneggiatore di The Bourne
Ultimatum e Ocean’s Twelve
Kevin Costner è sempre più richiesto,
dopo il grande successo di rating e di nomination per Hatfields
& McCoys miniserie di History Channel e la partecipazione nel
ruolo
La Sony Pictures ha
presentato il trailer di Zero Dark Thirty thriller,
diretto da Kathryn Bigelow e scritto da Mark Boal, il team
premio Oscar per The Hurt Locker.
Il Sundance ha acquistato i
diritti statunitensi per il nuovo documentario di Ken Burns The
Central Park Five che ha diretto con la figlia Sarah
Burns e suo marito
Jennifer Lawrence è in trattative per
recitare in un’ epica storia d’amore dal titolo The Ends
of the Earth che la Weinstein Co. Lunedì
ha dichiarato di voler finanziare
La Warner Bros annuncia una notizia
semplicemente inattesa: Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann è
stato rimandato all’estate 2013. Era uno dei film più attesi
dell’anno, tra le pellicole di punta della nuova stagione dei
premi, diretta da un regista visionario e il cui trailer aveva già
colpito favorevolmente: Il Grande Gatsby
di Baz Luhrmann vanta già un materiale di partenza di inestimabile
valore, il capolavoro di Francis Scott Fitzgerald, e le premesse
della nuova trasposizione cinematografica parevano positive.
Ma oggi arriva la doccia fredda. La
Warner Bros ha deciso di rimandare il film, previsto per Natale
2012, all’estate 2013.
L’annuncio ufficiale, come riporta
ComingSoon.net,
è avvenuto oggi da parte di Dan Fellman, Presidente della
Distribuzione Nazionale, e Veronika Kwan, Presidente della
Distribuzione Internazionale della Warner Bros.
Fellman ha dichiarato: “Stando
a ciò che abbiamo visto finora, l’incredibile lavoro di Baz
Luhrmann è all’altezza delle nostre aspettative, e va persino
oltre. Dà vita al classico americano di Fitzgerald in un modo
completamente immersivo, visivamente sorprendente ed eccitante.
Pensiamo che gli spettatori di tutte le età lo accoglieranno con
favore, ed è per noi importante che questo film unico raggiunga il
più vasto pubblico possibile“.
La Kwan ha aggiunto: “Baz è
noto come regista innovativo, ma per questo film ha realizzato
qualcosa di davvero inaspettato, utilizzando il 3D, catturando
l’emozione, l’intimità, il potere e lo spettacolo dell’epoca. Le
reazioni alle prime anteprime sono state fenomenali, e pensiamo
che Il Grande Gatsby sarà il perfetto film per l’estate in
tutto il mondo“.
Che a contribuire a questa
decisione ci sia forse Django Unchained di Quentin
Tarantino, in cui recita DiCaprio? Non è dato saperlo. Non resta
altro che aspettare. Parecchio.
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
Dark knight rises
mantiene la prima posizione per la terza settimana consecutiva tra
i film più visti nella settimana negli Stati Uniti. Il film di
Christopher Nolan incassa altri 34 milioni di dollari portando il
suo totale a 355 milioni. In seconda posizione troviamo invece
la nuova uscita, il remake di Total recall in cui
Colin Farrell raccoglie l’eredità e le vesti del personaggio che fu
di Arnold Schwarzenegger un paio di decenni fa, il regista del
remake è Len Wiseman, che ha alle sue spalle l’intera saga di
Underworld, il film incassa 26 milioni di
dollari. Il terzo posto è decretato dai bambini, visto che vi
troviamo il terzo episodio della schiappa, in Diary of a
wimpy kid: dog days, che incassa quasi 15 milioni di
dollari, nel terzo episodio Greg dovrà inventarsi qualche cosa di
interessante per salvare la sua estate di vacanza. In quarta
posizione troviamo un altro film per ragazzi e
non: Ice Age: Continental drift che con gli 8
milioni di dollari di questa settimana raggiunge quota 132. A
metà classifica si ferma The watch, con Ben
Stiller e Vince Vaughn in cui un gruppo di padri annoiati si trova
a loro malgrado a difendere la Terra da un’invasione
aliena. In sesta posizione scende Ted, che
dopo 6 settimane di classifica ha incassato un totale di 203
milioni di dollari. Il settimo posto è occupato da un altro
episodio di una saga prolifica come quella di Step
Up, che ha come protagonisti dei ragazzi che vogliono
arrivare al successo usando i loro piedi, questo episodio,
ambientato a Miami, incassa 23 milioni di dollari dopo
due settimane di classifica, mentre la discesa di The
amazing spiderman si fa inesorabile e lo troviamo solo
all’ottavo posto anche se con un incasso totale di 251 milioni di
dollari. Il film non è stato molto amato dalla critica, e ne hanno
risentito probabilmente anche gli incassi. La nona posizione è
occupata da The brave, ultima fatica di casa
Pixar, in cui una ragazza sfida le convenzioni del suo periodo e
lancia un antesignano messaggio femminista e indipendente. A quasi
due mesi dall’uscita in sala, il film ha incassato 231 milioni di
dollari. Chiude la classifica il film che ha fatto scalpore nelle
ultime settimane: Magic Mike di Steven
Soderbergh, con protagonisti Matthew
McConaughey e Channing Tatum che dopo essere stato nella squadra
speciale di 21 Jump street ora si mostra come
spogliarellista in via di cambiamento. Il film incassa 1
milione di dollari questa settimana portando il suo totale a 111
milioni di dollari.
La prossima settimana si aspettano
le uscite di: The Bourne Legacy atteso sia perchè
finalmente lo sceneggiatore della trilogia con Matt Damon si è
deciso a prendere le redini della regia, sia per vedere se il
sempre gradito Jeremy Renner saprà ben sostituire l’agente Bourne a
cui eravamo abituati, l’ultima fatica di Spike Lee che ambienta il
suo film in un’altra zona difficile dell’area di New York, Red Hook
in cui un ragazzo deve avere a che fare con uno zio un po’ troppo
fondamentalista. Questa la trama di Red Hook
Summer.
A un mese dalla release britannica,
continuano le novità su Anna Karenina di Joe Wright: ecco
sette nuove immagini dal film di Joe Wright e alcuni dettagli sui
costumi.
Mentre in Italia dobbiamo aspettare
ancora molto, giacché l’uscita del film è stata rimandata a
febbraio 2013, il resto del mondo vedrà la trasposizione
cinematografica di Anna Karenina diretta
da Joe Wright in autunno.
Il film in costume sarà inoltre
presentato il mese prossimo al Toronto Film Festival. Continuano
così ad apparire online nuove immagini, come quelle che vi
presentiamo oggi grazie al Daily Mail: sono state pubblicate
foto promozionali direttamente dal film e altre tratte dal dietro
le quinte che mostrano Keira Knightley (Anna Karenina), il Conte
Vronskij (Aaron Johnson) e il regista Joe Wright.
Nel frattempo, apprendiamo anche
qualche dettaglio sui sontuosi costumi elaborati da Jacqueline
Durran, fida collaboratrice di Wright già in Orgoglio e
Pregiudizio, Espiazione e Il Solista.
Gli abiti indossati da Jude Law nei panni di Alexei Karenin, il
marito di Anna, sono ispirati a quelli dello Zar Alessandro II. I
costumi di Anna sono invece ispirati a Dior e Balenciaga: Keira
Knightley avrà un totale di 16 cambi d’abito e per realizzare
ciascuno di questi sono state necessarie ben quaranta ore di
lavorazione.
Novità per il quinto episodio della
saga horror-parodistica di Scary Movie: negli stessi giorni in cui,
dopo vari rumors, arriva la conferma della partecipazione di
Lindsay Lohan, viene annunciata anche l’entrata nel cast di Charlie
Sheen. Sul ruolo affidato alla Lohan nulla è ancora dato di sapere,
sebbene probabilmente dovrebbe essere in qualche modo opposta ad
Ashley Tisadale (High School Musical); per Charlie Sheen si tratta
di invece di un nuovo ritorno sul luogo del delitto, dato che aveva
già interpretato il ruolo di Tom Logan nel terzo e quarto episodio
della serie. La data di uscita prevista è il 19 aprile 2013. Il
regista Malcolm Lee sta collaborando col David Zucker, monumento
del cinema demenziale U.S.A. (un titolo su tutti: L’aereo più pazzo
del mondo), che ha scritto e diretto Scary Movie 3 e 4.
Dopo l’oscuro Killer Joe e il più brillante Magic
Mike, Matthew McConaughey aggiunge un
altro impegno, forse il più importante, alla sua agenda: farà
infatti parte del cast di Wolf
Of Wall Street, per la regia di Martin
Scorsese.
Il film, che vedrà il regista
tornare a collaborare con Leonardo DiCaprio dopo Shutter Island,
prenderà le mosse dalle reali vicende del broker di Wal Street
Jordan Belfort, per narrare la classica vicenda di ascesa e
caduta.
Il lavoro è tratto dalle memorie
scritte dallo stesso Belfort, adattate per lo schermo da Terrence
Winter e narrerà una vita fata di dissolutezze e affari
condotti con pochi scrupoli, fino al prevedibile punto di non
ritorno. McConaughey interpreterà il ruolo di Mark
Hanna, una sorta di mentore del protagonista. Del cast faranno
parte Jonah Hill, Jean Dujardin, Rob Reiner, Kyle Chandler,
Margot Robbie, Jon Bernthal, Cristin Milioti, PJ Byrne ed Ethan
Suplee. L’inizio delle riprese è previsto entro fine mese;
McConaughey sarà presto sugli schermi in The Paperboy di Lee
Daniels e in Mud di Jeff Nichols.
Nuove caselle vanno riempiendosi
nell’elenco del cast del reboot di Robocp firmato da Jose Padilha:
ultima in ordine di tempo ad aver avviato trattative per
partecipare al film, Jenniofer Ehle (Contagion). Per lei sarebbe
pronto il ruolo del personaggio di Liz Kline, del quale al momento
non si sa praticamente nulla.
Il film vedrà protagonista Jole
Kinnaman nel ruolo di Alex Murphy, il poliziotto che, moribondo
dopo uno scontro a fuoco, tornerà a vivere nei panni di un cyborg.
Abbie Cornish sarà la moglie Ellen; Gary Oldman: Norton, lo
scienziato responsabile della trasformazione; Jackie Earle Haley:
Maddox, il militare che dovrà insegnare al protagonista come
usare le sue nuove capacità. Del cast fanno parte anche Hugh Laurie
(alla prima prova del dopo Dr. House) Jay Baruchel e Samuel L.
Jackson. Inizio dell riprese previsto per settembre, uscita fissata
per il 9 agosto 2009. Jennifer Ehle sarà sugli schermi all’inizio
del prossimo anno, in Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow.
Sembra aver preso definitivamente
il via l’ambizioso progetto riguardante il ciclo della Torre Nera
di Stephen King, che nelle intenzioni di Ron Howard, Brian Grazer e
Akiva Goldsman dovrebbe sbarcare sia sul grande che sul piccolo
schermo. Dopo un periodo di riflessione, dovuto soprattutto a
questioni di budget, le cose si sono ricominciate a muovere nella
scorsa primavera.
Arrivano ora le prime indiscrezioni
sul cast: Ron Howard avrebbe già contattato Russel Crowe per il
protagonista, Roland Deschain, per il quale si era precedentemente
pensato a Javier Bardem. Per Crowe si tratterebbe di un nuovo
colossal (che presumibilmente si dipanerà in più film) che andrebbe
ad aggiungersi al ruolo di Jor-El in Superman: Man of Steel e a quello di
Noè nel colossal biblico firmato da Darren Aronofsky.
Andrew Freund ha
simpaticamente intervistato il cast di Total Recall – Atto di Forza
sottoponendo Colin Farrell, Jessica Biel, Kate Beckinsale e Bryan
Cranston al gioco