David Cronenberg,
impegnato nella promozione di Cosmopolis, ha parlato del terzo e
ultimo Batman diretto da Christopher Nolan,
Il cavaliere oscuro – Il ritorno. E
non sono state dolci parole… il regista de La mosca, infatti, ha
dichiarato:
“Il film sui supereroi,
per definizione, lo sapete, sono fumettoni. Roba – è naturale che
sia così – per ragazzini e adolescenti. Avranno perennemente un
certo appeal, e ci sarà sempre chi definirà Il cavaliere oscuro – Il
ritorno un momento di suprema arte cinematografica: gente che
non sa di che diavolo sta parlando”
Non pago, il cineasta nativo di
Toronto ha voluto esprimersi sull’intera trilogia con protagonista
Christian Bale: “Non penso si tratti di una forma
d’arte elevata. In fin dei conti, è sempre Batman che scorazza con
uno stupido mantello addosso. Non è una cosa particolarmente alta.
Il miglior film di Christopher Nolan è Memento, un lavoro
interessante. Credo che i tre Batman non siano interessanti nemmeno
la metà, anche se sono costati venti volte di più. Quello che Nolan
ha fatto merita attenzione dal punto di vista tecnico, ha girato in
IMAX e in 3D. È complesso, davvero, e difficile. Ne ho letto su
American Cinematography Magazine e devo dire che, tecnicamente, è
tutto degno di nota. Ad ogni modo, la trilogia mi ha
annoiato”
Insomma, un Cronenberg che va
contro la dilagante batmanmania del nuovo millennio. La sua ultima
fatica Cosmopolis, con Robert Pattinson, uscirà domani negli USA,
tre mesi dopo l’approdo nelle sale italiane. Tra i progetti futuri
del maestro del body horror c’è il sequel de La promessa
dell’assassino (2007).
Prendono una
bruttissima piega le vicende del Daredevil targato Fox. Dopo il
fallimentare tentativo di affidare il progetto al regista David
Slade (The Twilight Saga: Eclipse)
Robert Pattinson entra nel cast di The
Queen of the Desert, nuova fatica del visionario cineasta tedesco
Werner Herzog. Si tratta di un biopic dedicato a
Open Road ha rilasciato
un trailer vietato ai minori per End of Watch. I due
attori, Jake Gyllenhaal e Michael Pena sono due poliziotti di Los
Angeles che
Lionsgate ha rilasciato il
trailer di The Letter, precedentemente intitolato The
Stare. Winona Ryder interpreta un drammaturgo che inizia a perdere
contatto con
Martin Scorsese si prepara per
dirigere il dramma finanziario The Wolf of Wall Street, ma
un altro dei suoi tanti progetti si sta avvicinando alla fase di
produzione, infatti, la Universal Pictures ha voluto Billy Ray
(State of Play) per scrivere la sceneggiatura del biopic
Sinatra. Ancora poco si sa circa la trama del film o quali
aspetti della vita di Sinatra vedremo rappresentati sullo schermo e
tanto mento ci sono notizie sull’attore che potrebbe interpretare
una tale icona, ma sappiamo tutti che in questi ultimi anni
Scorsese ha dimostrato di essere un grande fan di Leonardo DiCaprio
e che potrebbe essere uno dei papabili al ruolo.
Dopo Hugo Cabret,
Scorsese era finalmente pronto per affrontare il dramma su un
sacerdote gesuita del 17° secolo. Silence, progetto in
fase di elaborazione da svariati anni e anche uno dei più voluti
dal regista statunitense, tuttavia, per ragioni ancora sconosciute,
correva voce che il produttore di Hugo
Cabret, Graham King, ha progettato la realizzazione e
il finanziamento sia del film che del regista ma non si sono più
avute informazioni sugli accordi definitivi. Oltre a
Silence e Sinatra, Scorsese sta
sviluppando il dramma The
Irishman che vede protagonisti Robert De Niro e
Al Pacino ma ancora nessuno è stato ingaggiato per scrivere lo
script.
A questo punto non si sa quale dei
tre progetti sarà il prossimo per Scorsese appena si
concluderanno le riprese di The Wolf of Wall Street,
ma si accettano scommesse!
Ancora ritardi per il film
The Man Who Killed Don Quixote di
Terry Gilliam ma quest’ultimo sta già pensando ad
un progetto diverso, infatti, Christoph Waltz è
stato ingaggiato nel film The Zero
Theorem. Quest’ultimo interpreterà un personaggio di
nome Qohen Leth, un genio del computer eccentrico e solitario
tormentato da un’ansia esistenziale, poiché lavora ad un misterioso
progetto volto a scoprire lo scopo dell’esistenza, o la sua
mancanza, una volta per tutte.
Scritto da Pat Rushin, The Zero
Theorem è ambientato in un mondo “orwelliano di natura
aziendale” che sembra adatto per Terry Gilliam. La pre-produzione è
già cominciata in Romania e verrà girato presso la Mediapro Studios
il 22 ottobre. Il produttore è Dean Zanuck (Road to
Perdition, Get Low), mentre Waltz sarà
co-produrre.
Il regista Peter Berg
(Hancock) continua ad aggiungere attori di grande
rilevanza per il suo film Lone
Survivor. Dopo l’annuncio che vede
protagonisti Mark Wahlberg, Taylor Kitsch, Emile Hirsch e
Ben Foster, l’ultimo arrivato è l’attore australiano Eric
Bana. Il film è tratto dal libro di Marcus Luttrell e racconta la
straziante storia di un team di Navy SEAL in Afghanistan che
durante una missione che ha l’obiettivo di uccidere un leader
terrorista cadono in un agguato da parte dei talebani e
lottano per rimanere in vita.
La produzione del film è prevista
per il mese prossimo in New Mexico. Ma Eric Bana sarà sugli schermi
entro la fine dell’anno per il film Deadfall insieme ad
Olivia Wilde.
L’ambizioso progetto in
3D di Ang Lee tratto dal classico di Yann Martel è stato scelto per
aprire il New York Film Festival il 28 Settembre, e sarà un
occasione per vederlo
Come era prevedibile, The
Bourne legacy alla sua uscita arriva direttamente in prima
posizione con un incasso di 40 milioni di dollari. Il pubblico deve
aver superato il trauma da separazione dal personaggio di Matt
Damon e accolto benevolmente l’arrivo di Jeremy Renner, coadiuvato
anche dalla presenza di Edward Norton. Lo segue un film adatto
al clima che si respira in questo periodo di elezioni The
campaign, commedia diretta da Jay Roach, con un cast di
tutto rispetto: gli sfidanti sono infatti Jack Galifianakis e Will
Ferrell, comici ormai affermati e prodotti dal Saturday Night live.
Il film incassa 27 milioni di dollari. Dark knight
rises è relegato quindi alla terza posizione, con un
incasso totale di 390 milioni di dollari, che raggiunge con i 19
incassati in questa settimana. Al quarto posto troviamo una
commedia di mezza età con Meryl Streep e Tommy Lee Jones,
Hope springs, il film incassa 20 milioni di
dollari.
In quinta posizione scende
Diary of a whimpy kid: Dog days, che, alla seconda
settimana in sala ha raggranellato 30 milioni di dollari di cui 8
questa settimana. Al sesto posto scende inesorabilmente, è
stato stroncato dalla critica, il remake di Total
recall con Colin Farrell, il film ha incassato 8 milioni
di dollari questa settimana che portano il suo totale a 44. In
settima posizione scende anche Ice age: Continental
drift, che dopo 5 settimane in sala, arriva ad un totale
di 144 milioni di dollari, di cui quasi sette incassati questa
settimana. In ottava posizione dopo quasi due mesi di
classifica troviamo Ted, l’orsacchiotto di pezza
che prende vita e accompagna Mark Wahlberg, il film questa
settimana ha incassato solo 3 milioni di dollari, che però portano
il suo totale a 210 milioni. Il nono posto è occupato da un
film di danza che non ha mai realmente ingranato nel box office dei
film più visti nelle sale americane: Step up:
Revolution incassa poco meno di 3 milioni di dollari che
portano il suo totale a poco più di 30. Chiude la classifica
del botteghino dei 10 film più visti nelle sale nord americane
The watch, un altro film che riunisce alcuni tra i
più importanti nuovi comici americani: Come era prevedibile, Seth
Rogen, Vince Vaughn, Ben Stiller e Jonah Hill. Il film incassa 2
milioni di dollari per un totale di 31.
La prossima settimana si attendono
le uscite di due film molto diversi tra loro: il secondo episodio
dell’esercito di glorie del cinema action radunate da Sylvester
Stallone in The Expendables 2 e l’ultimo film di
Cronenberg, con un Robert Pattinson monoespressivo per volontà
registica: Cosmopolis.
Simon Pegg, Edgar Wrighr e Nick
Frost hanno trovato il primo elemento ‘esterno’ per la loro nuova
collaborazione, The World’s End: nel cast arriva Rosamund Pike. Al
momento non sono stati forniti particolari sul ruolo assegnato
all’attrice; il film comunque verterà su un gruppo di amici,
fin dall’infanzia (cappeggiati da Pegg, affiancato da Nick
Frost ed Andy Knight), che cerca di sopravvivere ad un evento
cataclismatico, vivendo la notte dell’apocalisse passando
attraverso dodici pub, l’ultimo dei quali chiamato, appunto La fine
del mondo. L’inizio delle riprese è previsto per il mese
prossimo. Rosamund Pike, vista di recente in Wrath Of The Titans
sarà sugli schermi tra qualche mese in Jack Reacher.
Il progetto Night Moves,
eco-thriller scritto e diretto da Kelly Reichardt (suo precedente
lavoro: il western Meek’s Cutoff del 2010), continua ad andare
avanti piano, tra vari stop & go: dopo essere stati coinvolti nel
progetto Paul Dano e Rooney Mara ne sono usciti; il regista avrebbe
ora puntato su Jesse Eisenberg e Dakota Fanning. Il film ruoterà
attorno ad un gruppo di eco-terroristi che pianificano uno
spettacolare attentato ad una diga. Eisenberg dovrebbe essere il
leader del guppo, la Fanning dovrebbe avere invece avere il ruolo
di una giovane e ricca ragazza che finanzia l’iniziativa. Se il
cast sarà confermato, le riprese dovrebbero cominciare in ottobre,
in Oregon. Eisenberg sarà prossimamente sugli schermi con The
Double di Richard Aoyade. Dakora Fanning, sarà, tra gli altri in
Now is good e nel capitolo finale di Twilight, la seconda parte di
Breaking Dawn.
Hailee Steinfeld aggiunge una nuova
voce al proprio curriculum col ‘thriller da sopravvivenza’ Dead of
Winter, esordio dietro alla macchina da presa per Anthony Mandler,
veterano della pubblicità e dei video musicali. La sceneggiatura,
scritta da Sarah Conradt è da tempo in attesa di una produzione,
per quanto abbia comunque attirato un discreto interesse.
Se le cose dovrebbero finalmente
andare per il verso giusto, Hailee Steinfeld interpreterà una
teenager che raggiunge un cottage sperduto tra le montagne dove si
trovano il padre e la sua nuova moglie: è lo stesso padre ad aver
voluto la vacanza, per favorire le relazioni tra le due donne; le
cose si faranno molto più complicate quando sulla scena arriverà un
fuggitivo, che metterà in pericolo l’intero gruppo. L’effettiva
realizzazione del film non è comunque prevista prima del 2013; nel
frattempo, Hailee Stenfeld sarà sugli schermi nei panni di
Giulietta, nello sci-fi Ender’s Game e nella commedia Can A Song
Save Your Life.
Roland Emmerich continua a riempire
le caselle del cast di White House Down, ultima aggiunta in ordine
di tempo: Garcelle Bauvais, che condividerà in particolare il set
con Jamie Foxx. Quest’ultimo sarà il Presidente degli Stati Uniti,
mentre Bauvais avrà il ruolo della First Lady. La scelta
dell’attrice non appare casuale, dato che lei e Foxx hanno
interpretato per cinque anni una coppia di fidanzati nello show
televisivo dell’attore e dunque la loro collaborazione è già
ampiamente rodata.
Il film comunque offrirà ben poco
spazio per il romanticismo, dato che ruoterà attorno a un assalto
paramilitare contro la Casa Bianca: del cast fanno parte tra gli
altri Channing Tatum, Maggie Gyllenhaal, Jason Clarke, Lance
Reddick. L’inizio delle riprese è previsto a breve, a Montreal;
l’uscita del film è fissata per il novembre 2012, evitando la
concorrenza col simile Olympus has fallen, protagonista Rerard
Butler.
E’ Mary Steenburgen la prima
attrice a entrate nel cast di Last Vegas: la commedia diretta da
Jon Turtletaub, vedrà protagonisti quattro autentici pezzi da 90:
Robert De Niro, Micheal Douglas, Morgan Freeman e Kevin Kline, nel
ruolo di quattro attempati amici che si riuniscono nella ‘capitale
del vizio’ per l’addio al celibato di uno di loro.
Steenburgen interpreterà Diana, la
cantante di un night club che nel corso del film sviluppa una
particolare sintonia col personaggio del prossimo sposo,
interpretato da Douglas, suscitandoanche l’attenzione di De Niro.
L’attrice originaria dell’Arkansas ha vinto un Oscar come non
protagonista nel 1980, per Melvin ed Howard (uscito in Italia come
Una volta ho incontrato un miliardario), vanta partecipazioni a
film come Ritorno al Futuro III e, molto più recentemente, The
Help, oltre ad aver avuto una parte nella più recente stagione
della serie 30 Rock.
Mentre le riprese di
Iron
Man 3 proseguono in North Carolina, sono arrivate
interessanti indiscrezioni riguardo a delle scene piuttosto
impegnative che verranno girate al porto di Wilmington fra il 17
agosto e il 2 settembre.
L’attesissimo cartone
animato Disney fa un salto a Londra per le Olimpiadi. Ecco il video
promozionale che la casa di produzione ha realizzato per
promuovere
Paul W. S.
Anderson – Ciò che lo appassiona è l’azione, sono le
sequenze all’insegna dell’adrenalina, la suspense. Ciò che gli
riesce meglio è tenere lo spettatore col fiato sospeso, spaventarlo
e creare scenari futuribili nei quali far muovere i suoi
personaggi.
È affascinato dal mondo dei
videogiochi ed è diventato un maestro nel trasporli sul grande
schermo, con operazioni che piacciono agli appassionati del genere,
ma sono in grado di avvincere anche i profani. La sua
notorietà la deve principalmente proprio alla direzione di questo
tipo di film. Si è fatto notare con Mortal Kombat e ha confermato la sua mano
felice in Resident Evil, di cui stiamo per vedere
il quinto capitolo, che uscirà a settembre negli Usa. E’ noto anche
per essere il marito dell’attrice Milla Jovovich, protagonista
proprio della saga di Resident Evil.
Paul W. S.
Anderson, da non confondere con il regista americano Paul
Thomas Anderson, è inglese ed è nato nel marzo del ’65 a Newcastle
upon Tyne, già patria del fisico Peter Higgs, scopritore del
famigerato bosone (nonché di Sting ed Eric Burdon degli Animals). E
di scienza si occupa in un certo senso anche Anderson, aggiungendo
però sempre un tocco, abbondante, di fantasia nelle sue pellicole,
di cui è spesso anche sceneggiatore e produttore.
Esordisce nel
lungometraggio nel 1994 con Shopping, ritratto di
una gioventù sbandata, che vaga per le strade del Regno Unito in
cerca di forti emozioni. Protagonista Jude Law, 22enne anche lui
agli esordi, che qui interpreta Billy: un ragazzo appena uscito di
galera, che non vede l’ora di rimettersi nei guai e lo fa assieme
alla sua compagna d’avventura Jo/Sadie Frost, con rocamboleschi e
scenografici furti. Il film è senza dubbio di grande impatto
visivo, dal ritmo adrenalinico, adatto a chi ama gli inseguimenti
automobilistici, i motori ruggenti e le vetrine in frantumi.
Anderson è particolarmente a suo agio nel concepire e realizzare
queste scene d’azione ad alto ritmo con corse a folle velocità,
elementi che ritroveremo in altri suoi lavori. Qui cura anche la
sceneggiatura. La pellicola incontra non poche difficoltà nelle
sale cinematografiche inglesi, a causa di alcune scene
particolarmente violente.
L’anno dopo, è la volta del primo
adattamento cinematografico di un videogioco: Mortal
Kombat, in cui la mano del regista si mostra assai abile.
Il terreno delle sfide di arti marziali che coinvolgono i destini
planetari sembra proprio quello adatto per mettere in luce le
capacità di Anderson, che dosa abilmente effetti speciali e azione.
Critiche non troppo entusiastiche, ma buoni incassi.
La stessa cosa non può dirsi per i
due lavori che seguono: Punto di non ritorno
(1997) e Soldier (1998). Siamo sempre in territori
fantascientifici. Nel primo caso, attorno al 2050, si tratta di
recuperare un’astronave. L’operazione spaziale è affidata al
capitano Miller/Laurence Fishburne e allo scienziato Weir/Sam
Neill. In questa miscela tra fantasy e horror, però, qualcosa non
va, non sembra essere abbastanza originale e convincente. Così
anche Soldier, in cui il protagonista Kurt Russell
si muove sempre in uno scenario futuribile, in una società
disumanizzata.
Le cose vanno decisamente
meglio quattro anni dopo, quando Anderson torna a territori a
lui più congeniali, alla sua capacità di portare al cinema i
videogame, con Resident Evil. Fantascienza dunque,
coniugata con il cinema horror (il videogioco in questione fu il
primo del genere survival horror). E se l’ispirazione del
gioco ha certo a che vedere con i film popolati da zombi del
regista George Romero, anche Anderson dimostra di aver ben presente
la lezione del maestro dello zombie movie, non deludendo
affatto le aspettative del pubblico. Protagonista del film è
Milla Jovovich, nei panni dell’agente Alice,
che assieme ad altri compagni, ha una missione delicatissima:
mettere in sicurezza il laboratorio segreto della multinazionale
farmaceutica Umbrella Corporation, detto l’Alveare, dopo che questo
è stato contaminato da un misterioso virus. L’attrice, conosciuta
sul set del film, diventerà la compagna di Anderson e i due avranno
una figlia. Il film riceverà un’ottima accoglienza, potendo contare
su un pubblico eterogeneo che apprezza la Jovovich nei panni
dell’eroina e la contaminazione del videogioco con la
cinematografia a base di zombi. Il secondo e il terzo capitolo
della saga, che vedranno sempre la Jovovich protagonista, nel 2004
e nel 2007, saranno prodotti e sceneggiati ma non diretti da
Anderson, che invece tornerà a dirigere
Resident Evil: Afterlife (2010).
Nel 2004 il regista di Newcastle si
cimenta con Alien vs. Predator: ancora legami col
mondo dei videogiochi (e dei fumetti), scontro tra due specie di
creature aliene e umani ad assistere e cercare di salvarsi. Tra
questi anche Raoul Bova. Anderson mescola fantasy, horror,
suspense, azione, anche se il risultato non è all’altezza del
precedente. Il 2008 invece è l’anno del ritorno all’adrenalina e
alle folli corse che avevano caratterizzato anche l’esordio del
regista inglese. Dirige infatti Death Race, dove a fronteggiarsi in gare
automobilistiche davvero sui generis non sono delle
creature aliene, ma i detenuti nelle carceri americane del futuro.
Corse spettacolari, in cui si può morire, ma si può anche essere
premiati con la libertà. Questo tenterà di fare il protagonista
Jensen Aimes/Jason Statham, incarcerato ingiustamente. Traendo
spunto da Anno 2000. La corsa della morte di Paul
Bartel (1975), Anderson lo rielabora alla sua maniera. Orchestra
con maestria le sequenze d’azione e dimostra ancora la sua capacità
di fondere il linguaggio del grande schermo e quello del videogame
in un mix spettacolare di sicuro effetto.
Nel 2010, come detto,
Anderson è di nuovo dietro la macchina da presa per la saga di
Resident Evil, con Resident Evil: Afterlife, ma il
quarto capitolo, seppure in 3D, non ripete il successo dei
precedenti e anzi si rivela piuttosto stanco. Così l’anno dopo il
regista cambia soggetto e porta al cinema il romanzo di Dumas
I tre moschettieri, senza pretese di fedeltà allo
scritto, puntando sempre sull’azione e su un’estetica da
videogioco. Nel cast, oltre a Milla Jovovich nei panni di Milady, il
giovanissimo
Logan Lerman/D’Artagnan,
Luke Evans/Aramis, Ray Stevenson/Porthos, Matthew
MacFadyen/Athos e
Orlando Bloom/Il duca di Buckingham.
Quest’anno, invece, Anderson è alle
prese con Resident Evil: Retribution, cui tocca
cercare di risollevare la saga e riportarla ai livelli degli inizi.
Vedremo se il regista di Newcastle e la sua affascinante consorte,
che vestirà ancora una volta i panni di Alice, vinceranno la sfida.
Appuntamento nelle sale cinematografiche americane dal 14 settembre
2012 e in quelle italiane dal 12 ottobre, sempre in 3D.
Mentre attendiamo l’arrivo a
Venezia di The Master, ultima fatica di Paul
Thomas Anderson, il fan site Cigarettes & Red
Vines ha diffuso 2 nuove immagini del film, insieme ad
alcune dichiarazioni di Philip Seymour Hoffman e della produttrice
Joanne Cellar riguardo al possibile parallelismo fra le vicende
raccontate nella pellicola e la vita del fondatore di Scientology
L. Ron Hubbard:
“No, non è la storia di Ron
Hubbard. [Scientology] è stato uno dei grandi movimenti dell’epoca,
ma non era l’unico” spiega Hoffman. “Non c’è nulla nel mio
comportamento o nei miei discorsi che ricordi Hubbard. Ho pensato a
molte personalità eccentriche e carismatiche, come per esempio
Orson Welles”.
“Saranno gli spettatori a
trarre le loro conclusioni su quell’aspetto del film, Anderson è
interessato a far vedere come i veterani tornarono a casa dalla
Seconda Guerra Mondiale. Erano anime perdute incerte sul loro
futuro.”
“Il personaggio di Joqauin è un
cane bastonato, non importa dove vada, è sempre in mezzo ai guai. E
io sono in grado di gestirlo”.
Il sito Shortlist
ha commissionato una serie di poste grafici alternativi per
the Bourne Legacy, il nuovo film di Tony Gilroy
con Jeremy Renner chiamato ad aprire un nuovo capitolo nel
franchising dell’Agente Segreto dopo l’addio di Matt Damon.
Sono stati diffusi online alcuni
nuovi concept art per Frozen, il nuovo film della
Disney che verrà realizzato in CGI per la regia di Chris Buck(
Tarzan).
E’ ufficiale: sono iniziate le riprese
di Malavita, l’action comedy del regista francese Luc Besson che
vanta un cast di tutto rispetto, a cominciare da Robert De Niro,
Michelle Pfeiffer e Tommy Lee Jones.
Donald Faison, noto al grande
pubblico per il ruolo di Christopher Turk nella serie tv Scrubs,
potrebbe entrare nel cast di Kick-Ass
2 e vestire i panni del Dr. Gravity, un
professore di fisica con doti da supereroe. Secondo le ultime
indiscrezioni le riprese del film dovrebbero iniziare a breve,
considerando anche che l’uscita di Kick Ass 2 è prevista per il
2013. Nel sequel ritroveremo Aaron Johnson, Chloe Moretz e Nicholas
Mintz-Plasse, già protagonisti del primo film, mentre non è ancora
confermata la partecipazione di Nicolas Cage. Per quanto riguarda
invece le new entry, si fa anche il nome di John Leguizamo.
Kick-Ass
2 sarà diretto da Jeff Wadlow.
Kick-Ass 2, il film
Kick-Ass
2 uscirà nei cinema americani il 23 giugno
2013. Tornano i protagonisti dell’irriverente commedia d’azione sui
supereroi del 2010 diventata in breve tempo un cult
cinematografico.
In Kick-Ass
2 la ragazza assassina Hit Girl
(Chloë
Grace Moretz) e il giovane vigilante Kick-Ass
(Aaron
Taylor-Johnson) stanno entrambi cercando di vivere
come due normali teenager con i nomi di Mindy e Dave. Preoccupato
del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea
la prima squadra di supereroi “mondiali” insieme a Mindy.
Sfortunatamente però la ragazza viene scoperta nei panni di Hit
Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad affrontare il
terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie studentesse.
Nel frattempo Red Mist sta creando la propria squadra per far
pagare ai suoi acerrimi nemici – Kick-Ass e Hit Girl – per ciò che
hanno fatto a suo padre…
Secondo le ultime indiscrezioni
Kristen Stewart, che aveva già rinunciato a red carpet londinese di
On The Road, si è ritirata anche dal cast del film Cali, diretto da
Nick Cassavetes.
Frankenweenie,
lungometraggio di Tim Burton in arrivo ad ottobre
negli Usa, vanta nomi di spicco anche per quanto riguarda la
colonna sonora, Winona Ryder infatti canterà una
delle tracce dell’album intitolato “Frankenweenie Unleashed!”.
Quest’ultimo, che contiene 14 tracce ispirate al film e che uscirà
il 25 settembre, ha visto anche la partecipazione di Robert Smith
dei The Cure e Karen O degli Yeah Yeah Yeah. Frankenweenie, una
commovente favola su un ragazzo ed il suo cane, arriverà nelle sale
italiane il 18 gennaio 2013.