Nel 1960 Stanley Kubrick
realizzò il suo Spartacus, film incredibilmente complesso seppure
forse il meno bello della filmografia del regista.
Tu Voti, Citroen Regala Una Macchina Ai Bambini Del Caf
Cinefilos.it in
collaborazione con DMWN.com sostiene Il
CAF – Centro di Aiuto al bambino maltrattato e alla Famiglia in
crisi http://www.caf-onlus.org – partecipa al contest
promosso da 1clickdonation e Citroen per ricevere in donazione una
macchina a 7 posti con cui accompagnare a scuola i bambini delle
sue 3 Comunità.
COME
VOTARE:
andate qui
http://www.1clickdonation.com/
in basso trovate (mi piace) (vota) (condividi link)
NB: SE PRIMA DI VOTARE CLICCATE MI PIACE SULLA PAGINA CITROEN IL
VOTO VALE DOPPIO!!
In occasione del primo progetto di 1ClickDonation, Citroën donerà una Grand C4 Picasso, a ciascuna delle cinque organizzazioni coinvolte, cioè le tre già definite e le altre due scelte dalla community online.
Il CAF – Centro di Aiuto al bambino maltrattato e
alla Famiglia in crisi – partecipa a questa
selezione.
Per accompagnare a scuola e nella varie attività quotidiane i 30
bambini ospiti delle 3 Comunità CAF, infatti, occorrono auto
capienti e sicure.
Una delle tre vetture attualmente in dotazione alle Comunità va al più presto rottamata, ma il costo di sostituzione è troppo oneroso per l’associazione.
Questo contest promosso da Citroen e 1clickdonation è l’occasione perfetta per poterne avere gratuitamente una nuova.
Si può fare del bene con un semplice gesto.
Grazie.
13 assassini di Takashi Mike
13 assassini è il film di Takashi Mike, con Kôji Yakusho, Yusuke Iseya, Tsuyoshi Ihara
Trama: Nel Giappone del XIX secolo Naritsugu, figlio illegittimo dello Shogun, tiranneggia la popolazione delle sue terre perpetrando massacri e uccidendo innocenti: dinanzi al brutale comportamento dell’uomo, l’unica soluzione possibile per i consiglieri è la morte di Naritsugu, impresa affidata al grande maestro Samurai Shinzaemon Shimada: con l’aiuto di 13 combattenti, Shinzaemon affronterà una battaglia suicida contro centinaia di Samurai rimasti fedeli al loro signore con il coraggio e il valore di millenaria eredità.
L’analisi del film
Massacro totale: un grido di dolore che non ha voce, un messaggio disperato lasciato da una donna senza braccia, né gambe, né lingua, una promessa suggellata con un inchiostro pronto a trasformarsi nel sangue della vendetta; “13 assassini” presentato alla 67ma Mostra del Cinema di Venezia e miracolosamente arrivato nelle nostre sale grazie alla Bim Distribuzione, inizia la sua corsa in modo brutale e devastante con le atroci imprese di Naritsugu, fratellastro dello shogun e per questo apparentemente intoccabile, insoddisfatto dalla quiete della sua prigione dorata e dunque impegnato a infliggere perenne dolore ai suoi sottoposti solo per sport e divertimento.
Una crudeltà eccessiva anche per un figlio dello Shogun, tale da costringere i consiglieri di quest’ultimo alla più estrema delle soluzioni: l’unica via per evitare la scalata al potere del tiranno è la morte, una fine senza pietà che possa pagare la vendetta per mano del grande maestro Samurai Shinzaemon Shimada e di una squadra di intrepidi guerrieri pronti a sacrificare tutto a un dovere antico.
Impossibile per il gran maestro rifiutarsi, anche se l’ardua scelta mette inevitabilmente a dura prova la stessa l’etica dei Samurai il cui primo dovere rimane proteggere il proprio signore a qualunque costo finché il prezzo da pagare non si rivela troppo alto, chiedendo di scambiare una vita di coraggio e rispetto per la fedeltà a un uomo indegno a dispetto della sua nobile nascita.
Takashi Mike, uno dei più prolifici registi nipponici in circolazione(oltre 50 film in soli vent’anni), ci regala dunque un’opera appassionante e di grande impatto visivo che fa onore alla grande tradizione del Jidai Geki: dopo un lento primo tempo destinato a introdurci ai feroci e gratuiti attacchi di Naritsugu senza risparmiarsi in sadismo e violenza e all’estenuante addestramento dei 13 assassini, un secondo tempo ben più epico ed travolgente è teatro della battaglia di Oinai, un piccolo villaggio trasformato in una trappola mortale per centinaia di uomini in uno scontro che, nel bene e nel male, scrive il suo nome nella fine di un’epoca d’onore.
Fra spettacolari combattimenti e gesta di uomini talmente coraggiosi da sembrare irreali nel loro estremo e suicida sacrificio, “13 assassini” e un’opera che affascinerà profani e amanti del genere, forte della nostalgia per un’etica lontana smarrita nel tempo e uccisa dalla modernità.
Prima foto ufficiale de Le idi di Marzo
Ecco la prima immagine
ufficiale de Le Idi di Marzo, prossimo film di George Clooney che
aprirà il Festival di Venezia il prossimo 31
agosto.
La locandina di Tinker, Taylor, Soldier, Spy
Ecco una nuova locandina di Tinker, Taylor, Soldier, Spy, adattamento cinematografico del thriller di John le Carré, prodotto dalla Working Title e diretto da Tomas Alfredson.
Bobbio Film Festival 2011: il programma
Mark Webb parla del suo Amazing Spider-Man
Kevin Costner per Quentin Tarantino
Kevin Costner è in trattative per unirsi al prossimo chiacchierato film di Quentin Tarantino, Django Unchained. Se l’affare andrà in porto, Costner si unirà un cast che già include Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz e Samuel L. Jackson. Secondo Deadline, il ruolo Costner sarebbe quello del cattivo Ace Woody, l’uomo responsabile della schiavizzazione dei neri per il divertimento dei bianchi.
Django Unchained racconta la storia di uno schiavo liberato (Foxx), che è allenato da un cacciatore di taglie tedesco (Waltz) in modo da ritornare alla piantagione e salvare la moglie dal suo proprietario (DiCaprio). Le riprese del film si prevedono per l’inizio dell’autunno e l’uscita al cinema dovrebbe essere fissata per il 25 dicembre 2012. Kostner sarà anche Jonathan Kent nel prossimo Man if Steel diretto da Zack Snyder e prodotto da Christopher Nolan.
Fonte: Collider
Sei bellissimi poster di Captain America – il Primo Vendicatore
Pubblicati in rete sei nuovi poster di Captain America – il Primo Vendicatore, dallo stile molto interessante. Disegnati da Olly Moss, Eric Tan e Stout Tyler, i poster saranno presto in vendita. Intanto al Comic-Con si aspetta la presentazione del film. Presto Cinefilos vi presenterà la sua recensioen di Captain America: il Primo Vendicatore.
Ecco i poster:
Fonte: collider
Prima immagine di Twixt, di Francis Ford Coppola
Ecco la prima immagine di Twixt, prossimo film di Francis Ford Coppola. Il regista mostrerà presto al Comic-Con le prime immagini del film, dove sarà presenta con un panel nel padiglione H
Il no della Universal a La Torre Nera
Gwyneth Paltrow ha terminato le sue riprese per I Vendicatori
The Dark Knight Rises: il primo trailer originale!
Ralph Fiennes torna dietro la macchina da presa
Emma Watson in La Bella e la Bestia?
Sherlock Holmes 2 – Gioco di ombre: primo trailer italiano
Joe Johnston insiste su Jurassic Park 4
Qualche settimana fa si è
diffusa la voce di un interessamento di Steven Spielberg e dello sceneggiatore Mark
Protosevich alla possibile realizzazione di una seconda trilogia di
Jurassic Park.
Moviement 7 dedicato ai Coen
Mother&Child in DVD da settembre
Box Office USA 18 luglio 2011
Tutto finisce, con un bel botto. Questa settimana negli Stati Uniti, e nel resto del mondo, è uscito l’ultimo capitolo della saga del mago di Hogwarts: Harry Potter e i doni della morte parte 2, e nelle sale americane, tra lacrime e eventi celebrativi, il film ha incassato la cifra record di 169 milioni di dollari.
Roba da fare impallidire Michael Bay e i suoi Transformers, che scendono inevitabilmente in seconda posizione del box office statunitense, con un incasso totale, , di 303 milioni. Horrible bosses, una commedia noir su come uccidere il proprio capo è in terza posizione con un incasso totale di 60 milioni di dollari.
Quello che segue è poi una serie di vecchie conoscenze, scarse nuove uscite probabilmente a causa del numero di sale (11000 in tutti gli Stati Uniti, per oltre 4000 città, secondo Imdb.com) occupate da Harry Potter. Il panorama della classifica è infatti praticamente identico a quello della scorsa settimana: Zookeeper, commedia sentimentale con Rosario Dawson ambientata in uno zoo, è il quarto in classifica con 42 milioni di dollari di incasso. Segue Cars 2, in classifica da 3 settimane con un incasso lordo di 165 milioni. In sesta posizione, l’unica nuova uscita che non ha problemi di target rispetto ad Harry Potter, puntando ad un’età molto più bassa: Winnie the Pooh conquista la sesta posizione con un incasso di 8 milioni di dollari.
Bad teacher è in settima posizione e aggiunge altri 5 milioni al suo incasso lordo, di quasi 90 milioni di dollari. Rimane sempre nella parte bassa della classifica, il criticatissimo film di Tom Hanks, Larry Crowne, all’ottavo posto. Super 8, di JJ Abrams è in nona posizione mentre chiude la classifica l’ultima fatica di Woody Allen, Midnight in Paris, che raggiunge quasi 41 milioni di dollari, diventando il film del maestro della commedia ad aver incassato di più, almeno in patria.
Per la prossima settimana, si aspettano le uscite di: Captain America con alla regia Joe Johnston, esperto in pellicole piene di CGI, come Jumanji e Wolfman; Friends with benefits, una nuova commedia sui “fuck buddies” che potrebbe essere stata galeotta per Mila Kunis e Justin Timberlake e il fantascientifico Another Earth, in cui viene scoperto un duplicato del nostro pianeta con varie conseguenze.
Krokodyle premiato al Fantaspoa
Anche Rhys Ifans in James Bond 23
James
Bond non muore mai, e la sua 23esima avventura continua la
tormentata produzione che vede la regia del film affidata a Sam
Mendes.
Sam Rockwell al posto di Jeremy Renner
Lo Hobbit: Ecco Thorin Scudodiquercia
Svelato finalmente il capospedizione della banda di Nani protagonisti insieme a Bilbo e Gandalf de Lo Hobbit. Si tratta di Richard Armitage, che da volto a Thorin Scudodiquercia, sovrano dei Nani della Montagna, che impugna la sua Orcrist, la spada Fendiorchi, bottino della montagna insieme alla famosa Pungolo di Bilbo.
La foto è stata pubblicata da TheOneRing.net.
Eccola:
La sinossi ufficiale di Lo Hobbit – un viaggio inaspettato:
Lo Hobbit – un viaggio inaspettato segue il viaggio del protagonista Bilbo Baggins che viene catapultato in un’epica ricerca per reclamare il Regno Nanico di Erebor caduto in preda allo spaventoso drago Smaug. Sollecitato da Gandalf il Grigio, Bilbo si trova all’improvviso in compagnia di tredici nani guidati da un guerriero leggendario: Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li condurrà nelle Terre Selvagge, attraverso infide lande brulicanti di Goblin e Orchi, letali Mannari, Ragni Giganti, Mutapelle e Stregoni.
Anche se la loro meta risiede a Est, tra le steppe della Montagna Solitaria, dovranno prima trovare alla svelta una via di fuga dai tunnel dei goblin, in cui Bilbo incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre… Gollum.
Qui, da solo con Gollum, sulle rive di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre – con sua grande sorpresa – di possedere una notevole dose di astuzia e coraggio ma entra in possesso del “tesoro” di Gollum, un anello dotato di insolite qualità molto utili… un semplice anello d’oro cui è legato il destino della Terra di Mezzo in modi che Bilbo non può ancora comprendere.
Box Office ITA del 18 luglio 2011: weekend da record per Harry Potter e i Doni della Morte – Parte
Straordinario weekend da record per Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Incassi esorbitanti che lasciano le briciole alle altre pellicole programmate…
Record doveva essere e record è stato. L’esordio di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 ha riscritto la storia del box office, nostrano e mondiale. L’ultimo film della saga cinematografica più redditizia ha ottenuto il maggiore incasso nel giorno d’esordio nel nostro Paese, con una cifra record di 3,3 milioni di euro raccolti in 24 ore. Il film ha retto benissimo in tutti e cinque i giorni del weekend lungo, arrivando a un totale di ben 10,5 milioni (di cui 5,5 milioni raccolti da venerdì a domenica)
Non si tratta tuttavia del migliore weekend d’esordio di sempre (irraggiungibili i 18,6 milioni incassati da Che bella giornata in cinque giorni), ma la soglia dei 10 milioni abbattuta in meno di una settimana è frutto di diversi fattori: la massiccia distribuzione (1008 sale), il sovraprezzo 3D, visto che il film è stato distribuito in questo fermato in 500 schermi; l’attesa febbricitante dei fan per l’ultimo film della saga…
Quanto ai confronti con gli ultimi film di Harry Potter, battuto l’esordio della Parte 1 dei Doni della Morte (oltre 7 milioni), uscito a novembre 2010, e del Principe Mezzosangue, che aveva raccolto 9,2 milioni nel luglio 2009. Per Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 è possibile raggiungere quota 20 milioni di euro complessivi, malgrado la stagione estiva.
Alle spalle di Potter, ovviamente le briciole. Transformers 3 (497.000 euro) e Cars 2 (456.000 euro) completano il podio arrivando rispettivamente a 7,4 e 9 milioni totali.
Per sfortuna che ci sei debutta al quarto posto con 279.000 euro, seguito da pellicole in calo. L’ultimo del templari (76.000 euro) sfiora i 3 milioni complessivi, I guardiani del destino (63.000 euro) giunge a 1,8 milioni, mentre Il ventaglio segreto (63.000 euro) arriva appena a 213.000 euro.
Guadagnano una posizione Le donne del sesto piano (46.000 euro) e The Conspirator (25.000 euro), giungendo rispettivamente a 768.000 euro e 328.000 euro.
Chiude la top10 This is beat – Sfida di ballo (16.000 euro), fermo a 307.000 euro totali.
Casablanca: recensione del film di Michael Curtiz
Casablanca è il film cult del 1942 diretto da Michael Curtiz e con protagonisti Humphrey Bogart e Ingrid Bergman.
- Regia: Michael Curtiz
- Anno: 1942
- Cast: Humphrey Bogart, Ingrid Bergman
Casablanca, la trama
Nell’Europa tormentata dai nazionalismi, il Portogallo era diventato un autentico balcone sul quale spiccare il volo verso la libera America. Per raggiungerlo però, bisognava effettuare un lungo giro al fine di eludere i controlli dei Nazisti – i quali ormai controllavano anche la Francia – e delle dittature clerico-fasciste che controllavano i paesi iberici.
L’unico modo per raggiungere Lisbona, era quello di arrivare a Casablanca, capitale del Marocco ancora colonia francese, e da lì prendere un volo che portasse nella capitale portoghese. Ad aiutare gli europei in fuga vi era anche Rick Blaine, americano gestore di un night (il Rick’s café) che era indifferente a quanto accadeva in Europa. Ma anch’egli, in fondo, aveva il sogno di ritornare nella sua patria.
I nazisti francesi effettuano sul suo locale un opprimente controllo. D’altronde si era trasformato in un autentico crocevia per la libertà di militanti politici e clandestini. Tra questi ultimi in fuga a chiedergli aiuto, gli capita una persona speciale: Ilsa Lund, con la quale ebbe una breve ma intensa storia d’amore nella romantica Parigi pre-Occupazione nazista. Di Ilsa aveva perso le tracce, e ormai è una donna sposata. Di fatti Rick non sa se vuole aiutarla davvero. Il passato e i ricordi in lui sono in fondo ancora vivi.
Casablanca, il cinema classico americano
Casablanca, un classico del Cinema americano. Da un punto di vista squisitamente tecnico, questo lungometraggio potrebbe essere relegato insieme ai tantissimi altri film ambientati nella seconda guerra mondiale, i quali magari non hanno lasciato il segno. Nella fattispecie, tra quelli che raccontano quel mondo occulto fatto di clandestinità e ideologismo politico che navigava “sott’acqua” per sovvertire le dittature. Basta ad esempio citare un film immediatamente successivo, molto simile per storia e ambientazione, Acque del sud, sempre con Bogart. Esso può essere perfino considerato nel complesso superiore.
Ma in Casablanca a fare
la differenza sono i due attori protagonisti: il già citato
Humphrey Bogart e Ingrid Bergman. Due nomi, due garanzie. Su tutte,
una scena è rimasta indelebile nella storia del Cinema: la sequenza
del piano, in cui il pianista Sam suona la magica As time goes by,
e i due attori protagonisti sono avvolti da un’aurea generata dai
ricordi e dalla nostalgia, che li consegna così alla mitologia del
Hollywood. Una sequenza resa magica dal tocco del regista, che
illumina il volto ricco di espressività dei protagonisti al momento
opportuno.
Con la sua interpretazione, Humphrey Bogart è stato consacrato ad autentica icona di Hollywood. La sua inconfondibile postura, le sue immancabili sigarette, il suo cappello leggermente inclinato in avanti, e il suo voler apparire un cinico senza cuore, lo hanno reso una stella infinitamente lucente del cinema. Non a caso, in diversi film successivi, i personaggi cuciti addosso a Bogart avranno sempre quelle caratteristiche; trasformando diverse sceneggiature mediocri in film interessanti.
Poi c’è lei, Ingrid Bergman, con la sua classe e la sua inconfondibile espressività. Spalla perfetta per un Bogart al massimo della forma.
Ma Casablanca non è solo Bogart e Bergman. E’ anche e soprattutto un racconto ben costruito, che alterna sequenze con efferate sparatorie a scene di puro romanticismo. Che inserisce sapientemente una storia inventata e scritta inizialmente per il teatro, in quella che è stata una pagina triste della nostra storia contemporanea; ovvero la Prima guerra mondiale. Una ricostruzione storica credibile e attendibile, che fa da cornice a una storia d’amore interrottasi bruscamente.
Tutti ingredienti che lo hanno trasformato in un autentico film cult. Come vedremo, pozzo inesauribile a cui si sono “abbeverati” in seguito molti registi. Oltre che oggetto di innumerevoli citazioni.
E pensare che la sua fonte, Everybody comes to Rick’s, testo teatrale di Murray Burnett e Joan Allison, non era mai stata messa in scena. Ci pensarono i fratelli Epstein e Howard Koch ha riadattarne la scenografia per un’opera cinematografica.
Anche un film leggendario come Casablanca però è stato oggetto di censure. D’altronde, dati i diversi riferimenti al nazismo, non poteva essere altrimenti. Ecco qualche esempio. Nella versione italiana a Rick viene fatto notare che ha aiutato i cinesi in un non meglio precisato evento (presumibilmente la Seconda guerra sino-giapponese), mentre nella versione originale egli ha aiutato gli etiopi nella guerra contro gli italiani.
Nella versione originale compare in due scene il capitano Tondelli, un impacciato ufficiale italiano: la prima si svolge all’aeroporto, dove un militare nazista non presta molta attenzione alla presentazione dell’italiano che lo segue ossequioso; la seconda quando Tondelli, all’esterno del Rick’s café, ha un alterco con un ufficiale tedesco, e dove Renault rileva che italiani e tedeschi non potranno mai andare d’accordo. Entrambe le scene nella versione italiana sono state eliminate ma sono presenti, ridoppiate, dall’Edizione DVD in poi.
Nella versione italiana
il signor Ferrari, personaggio ambiguo che comanda il mercato nero,
viene rinominato “Ferrac”, oscurando la sua origine italiana.
Sono incalcolabili gli omaggi che il cinema ha dedicato a “Casablanca”. Tra le più spiritose e divertenti citazioni ricordiamo il film Ma papà ti manda sola? (1972) di Peter Bogdanovich, in cui una scatenata Barbra Streisand seduce l’ingenuo Ryan O’Neal sulle note di As Time Goes By. O ancora le discussioni tra Meg Ryan e Billy Crystal, in Harry ti presento Sally (1989) sui motivi delle scelte di Ingrid Bergman; come anche nel più recente Un amore di testimone (2008). E ovviamente, Provaci ancora, Sam, pellicola di Herbert Ross in cui un imbranato critico cinematografico (Woody Allen) sogna di rivivere la passione tra Bogart e la Bergman con la moglie di un amico (Diane Keaton). Lo stesso titolo originale del film scritto da Allen come commedia teatrale, “Play it again, Sam”, ricorda la famosa battuta della Bergman: “Suonala, Sam. Suona ‘Mentre il tempo passa”.
In Italia, Francesco Nuti ha intitolato un suo film Casablanca Casablanca, con qualche riferimento a questo lungometraggio, oltre che nel titolo, anche nell’ambientazione finale.
Quanto alle battute, tra le tante segnaliamo: “Louis, penso che questo sia l’inizio di una bella amicizia” citata nel finale del film “Gatto nero, gatto bianco” di Emir Kusturica. Anche il film comico Una pallottola spuntata 2½: l’odore della paura, richiama questo film: mentre i due protagonisti sono seduti a un tavolo di un locale per single, la ragazza chiede al pianista di colore, ovviamente Sam, di suonare la loro canzone; il pianista comincerà a cantare però una versione piuttosto allegra di Ding-Dong! The Witch Is Dead, canzone del film Il mago di Oz.
Anche il mondo dei fumetti ha reso omaggio al film: Giorgio Cavazzano ha realizzato testi e disegni per la parodia disneyana “Topolino, Minni in Casablanca”, appositamente realizzata in mezzatinta per ricreare le atmosfere del film. Nel corso della storia, la celebre frase “Suonala ancora, Sam” diventa un autentico tormentone per il pianista impersonato da Pippo. Un altro omaggio fumettistico lo troviamo nell’albo di Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man, intitolato “La lunga notte dell’investigatore Merlo”.
Infine, anche il mondo della musica ha tratto ispirazione. Citando un esempio tutto italiano, nell’album Lambrusco coltelli rose & popcorn di Luciano Ligabue (anno 1990) è presente una traccia intitolata Ti chiamerò Sam (se suoni bene), in chiaro riferimento al pianista protagonista della celebre scena del film.
Tre invece i premi Oscar vinti: Miglior film alla Warner Bros, Migliore regia a Michael Curtiz; Migliore sceneggiatura non originale a Julius J. Epstein, Philip G. Epstein e Howard Koch. Nel 1989 è stato inserito fra i film preservati dal National Film Registry presso la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al secondo posto della classifica dei cento migliori film americani di tutti i tempi e dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso al terzo.
Che il film abbia lasciato il segno, ne è anche la riprova del fatto che ben 6 frasi della sceneggiatura sono entrate nella lista delle 100 frasi più citate del cinema.
Ian Holm e Christopher Lee sul set de Lo Hobbit
TheOneRing.net, fan site ufficiale de Il Signore degli Anelli prima e de Lo Hobbit adesso, riporta una notizia che sembra strana, secondo la quale sia Ian Holm che Christopher Lee sarebbero impegnati sul set inglese de lo Hobbit.
Questa informazione si aggancia a quello che già si era detto in precedenza nell’ambiente:
In questo periodo si sarebbero tenute delle riprese dello Hobbit in Gran Bretagna;
Elijah Wood a breve si sarebbe diretto proprio in Gran Bretagna per girare alcune scene dello Hobbit;
Christopher Lee voleva essere coinvolto nello Hobbit, ma non poteva viaggiare fino in Nuova Zelanda a causa dell’età avanzata;
Ian Holm parteciperà allo Hobbit, ma non può viaggiare fino in Nuova Zelanda a causa dell’età avanzata e delle precarie condizioni di salute.
Tutto questo lascia immaginare che in questo periodo si stiano tenendo in Inghilterra le riprese del cammeo di Elijah Wood e Ian Holm nei panni del giovane Frodo e dell’anziano Bilbo che faranno da cornice ai due film, ed evidentemente anche quelle di Christopher Lee nei panni di Saruman.
E’ probabile che Andy Serkis si stia occupando di queste riprese, dal momento che oltre a riprendere il suo ruolo di Gollum si sta occupando della seconda regia del film.
La sinossi ufficiale di Lo Hobbit – un viaggio inaspettato:
Lo Hobbit – un viaggio inaspettato segue il viaggio del protagonista Bilbo Baggins che viene catapultato in un’epica ricerca per reclamare il Regno Nanico di Erebor caduto in preda allo spaventoso drago Smaug. Sollecitato da Gandalf il Grigio, Bilbo si trova all’improvviso in compagnia di tredici nani guidati da un guerriero leggendario: Thorin Scudodiquercia. Il loro viaggio li condurrà nelle Terre Selvagge, attraverso infide lande brulicanti di Goblin e Orchi, letali Mannari, Ragni Giganti, Mutapelle e Stregoni.
Anche se la loro meta risiede a Est, tra le steppe della Montagna Solitaria, dovranno prima trovare alla svelta una via di fuga dai tunnel dei goblin, in cui Bilbo incontra la creatura che cambierà la sua vita per sempre… Gollum.
Qui, da solo con Gollum, sulle rive di un lago sotterraneo, l’ignaro Bilbo Baggins non solo scopre – con sua grande sorpresa – di possedere una notevole dose di astuzia e coraggio ma entra in possesso del “tesoro” di Gollum, un anello dotato di insolite qualità molto utili… un semplice anello d’oro cui è legato il destino della Terra di Mezzo in modi che Bilbo non può ancora comprendere.
Poster finale e backstage per Captain America: il Primo Vendicatore
La Paramount Pictures ha diffuso online il poster finale di Captain America – il Primo Vendicatore, che uscirà tra una settimana in tutto il mondo. Inoltre per il film della Marvel Studios è stato realizzato un dietro le quindi di più di 10 minuti, diffuso durante le prime proiezioni per la stampa.
A seguire ecco il backstage del film:
Nel cast del film Captain America – il Primo Vendicatore Chris Evans, Hugo Weaving, Hayley Atwell, Tommy Lee Jones, Sebastian Stan, Stanley Tucci.