Il reboot del DCU è stato segretamente preannunciato da sette scene post-credits dell’universo sprecate e lasciate in sospeso nel corso degli anni. Il DCEU, che aveva l’obiettivo di consolidarsi come universo cinematografico in costante espansione e di impostare almeno una trama futura in ogni singolo capitolo, ha tuttavia mostrato vari problemi creativi e logistici, che hanno impedito al DCEU di raggiungere il suo pieno potenziale. I continui cambi di programma hanno infine fatto sì che il franchise abbandonasse molti set-up e camei, che ora il reboot del DCU si lascerà per sempre alle spalle.
Un paio di sequel sono riusciti comunque a tenere fede ad alcune scene post-credits del DCEU. La scena post-credits di Aquaman, ad esempio, ha anticipato il ritorno di Black Manta in Aquaman e il Regno Perduto, mentre la scena post-credits di Suicide Squad ha preparato il ritorno di Christopher Smith nella sua serie spinoff, Peacemaker. Il resto delle scene post-credits del DCEU sono state o filmati extra comici o set-up abbandonati per film e serie tv che non sono mai diventati realtà, il che, col senno di poi, ha fatto presagire la fine del DCEU anni prima che il reboot del DCU di James Gunn e Peter Safran fosse annunciato ufficialmente.
Le scene post-credits “sprecate” hanno sabotato per anni l’impostazione futura del DCEU
Almeno sette scene post-credits del DCEU sono andate sprecate, anticipando eventi o personaggi che non abbiamo più visto. In primo luogo, la scena mid-credits di Suicide Squad, con il Bruce Wayne di Ben Affleck e l’Amanda Waller di Viola Davis, ha fatto presagire l’eventuale scontro di Batman con la Task Force X originale. Tuttavia, Suicide Squad di James Gunn ha fatto un soft-reboot del suo predecessore del 2016 prima che si potesse prendere in considerazione un crossover con Batman. L’anno successivo, la scena post-credits di Justice League ha annunciato la creazione di una Injustice League con l’apparizione del Deathstroke di Joe Manganiello e del Lex Luthor di Jesse Eisenberg, ma l’accoglienza controversa ricevuta dal film ha eliminato tutti i piani per un sequel. Allo stesso modo, Wonder Woman 1984 aveva fatto presagire una storyline futura con l’Asteria di Lynda Carter, ma l’accoglienza negativa del film ha reso improbabile un sequel.
L’attesissimo ritorno di Henry Cavill nei panni di Superman è avvenuto nella scena post-credits di Black Adam e l’attore si è persino spinto a promuovere sui social media le future apparizioni di Superman nel DCEU. Sfortunatamente, anche Black Adam non ha avuto successo e il franchise ha fatto dei cambiamenti drastici, abbandonando tutti i piani per Superman e il suo crossover con il Black Adam di Dwayne Johnson. Questo è avvenuto pochi anni dopo il cameo di Superman senza testa in Shazam e la corsa di Superman con Flash in Justice League, che promettevano entrambi futuri team-up di Superman che non sono mai arrivati. La Justice League di Zack Snyder ha corretto la maggior parte dei difetti di Justice League, ma ha anche presentato una scena post-credits andata sprecata, con Martian Manhunter e Bruce Wayne.
Per quanto deludenti siano state queste scene post-credits sprecate del DCEU, non sono paragonabili a quelle di Shazam. Shazam! e Shazam: Furia degli Dei hanno battuto questo infausto record dei cinecomics, con ben due scene post-credits consecutive che non hanno dato frutti. In primo luogo, la scena post-credits di Shazam! ha annunciato il team-up di Mister Mind con Thaddeus Sivana. Quattro anni dopo, la scena post-credits di Shazam: Furia degli Dei ha rivisitato i due cattivi e ha ribadito l’idea che un team-up sarebbe arrivato. Tuttavia, è probabile che il reboot del DCU impedisca a questo progetto di concretizzarsi. E se Shazam non si unirà alla Justice Society nel DCU, anche la seconda scena post-credits di Shazam: Fury of the Gods non sarà servita a nulla.
Perché gli errori post-credits del DCEU possono migliorare l’Universo DC
I set-up sprecati del DCEU nelle scene post-credits abbandonate possono sì essere considerati una delusione, ma potrebbero anche servire come lezioni preziose per il DCU. Il DCEU si è affrettato a promettere molteplici e ambiziose trame per i titoli futuri prima che il suo universo cinematografico fosse completamente stabilito. Poiché il successo del franchise non era garantito, i cambiamenti di direzione lasciavano facilmente in sospeso quelle promesse. Il DCU può evitare questo problema stabilendo contemporaneamente piani solidi per ogni singolo capitolo e per la trama generale del franchise. Con il futuro prossimo del DCU già delineato, le scene post-credits possono anticipare le prossime trame che verranno garantite prima o poi.
L’approccio episodico del DCU è fondamentale. Mentre è improbabile che titoli come Creature Commandos e Swamp Thing facciano da sfondo a film come Superman: Legacy e The Brave and the Bold, le rispettive scene post-credits potrebbero essere collegate a futuri sequel o titoli correlati che usciranno più avanti nello stesso capitolo o in quello successivo. Le scene post-credits interamente ideate dai singoli registi potrebbero appartenere al passato, dato che James Gunn e Peter Safran ora supervisioneranno la continuity a breve e lungo termine del DCU. In breve, una struttura chiara è la differenza fondamentale tra le promesse abbandonate del DCEU e l’approccio rivisitato del DCU all’universo cinematografico dei supereroi.