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Tesseract: ecco la ricostruzione del suo percorso nel MCU

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Tesseract: ecco la ricostruzione del suo percorso nel MCU

Il Tesseract è tornato protagonista nel cinecomic prequel del MCU, Captain Marvel, ambientato nel 1995, e già nei mesi scorsi si erano diffuse alcune voci sulla presenza dell’artefatto (poi confermate, e chi ha visto il film saprà a cosa ci riferiamo).

Quale migliore occasione allora per ripercorrere e ricostruire la storia della gemma dello spazio nell’universo condiviso?

Tønsberg, Norvegia

Le leggende della mitologia norrena affermano che un tempo il Tesseract era il gioiello della stanza del tesoro di Odino che intorno al 965 d.C. venne portato via da Asgard e consegnato alla Terra.

Non è chiaro il motivo per cui gli Asgardiani abbiano lasciato l’artefatto a Tønsberg, in Norvegia, anche se presumibilmente il nostro pianeta era la casa perfetta visto che ospitava già un’altra gemma, quella dell Tempo (racchiusa nell’occhio di Agamotto). In ogni caso per oltre un millennio il Tesseract è rimasto al sicuro e lontano da mani sbagliate, fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

HYDRA

Arriviamo dunque al 1942, quando Johann Schmidt a.k.a. futuro Teschio Rosso, arriva in quel di Tønsberg per prelevare il Tesseract da un antico tempio. Inizialmente si pensava che fosse all’interno della bara di un guerriero morto da tempo, ma presto ci si rese conto che quello era solo un falso e che il vero Tesseract era nascosto altrove.

Dopo aver ucciso il custode della chiesa e aver ordinato ai suoi uomini di distruggere Tønsberg, Schmidt ingaggia il dottor Arnim Zola per sviluppare un’arma di distruzione di massa sfruttando il potere del Tesseract e separando così l’HYDRA dal controllo del Terzo Reich.

Più tardi, nel 1945, Teschio Rosso userà l’energia della gemma del tempo per alimentare numerose bombe che intendeva far cadere in vari paesi, compresi gli Stati Uniti, piano che fallì costringendolo a migrare su Vormir dove si prese cura della gemma dell’anima.

Howard Stark

Il Tesseract arriva dunque sulla Terra cadendo sul fondo dell’oceano dove a trovarlo è Howard Stark, che in passato aveva già studiato le fonti di energia alternative in Captain America: Il primo vendicatore con risultati a dir poco incoraggianti.

Sappiamo che il padre di Tony Stark avrebbe continuato le sue ricerche anche negli anni successivi alla guerra, aiutando proprio il figlio a a scoprire un nuovo elemento che sintetizzato alimenterà il reattore ad arco dell’armatura di Iron Man.

Progetto PEGASUS

Sappiamo che Howard Stark fu uno dei membri fondatori dello S.H.I.E.L.D., quindi si suppone che anche il governo degli Stati Uniti abbia avuto accesso al Tesseract e questo dettaglio spiegherebbe come mai, alla fine degli anni ’80, il manufatto finirà nelle mani del Progetto P.E.G.A.S.U.S. a cui ha lavorato la Dottoressa Wendy Lawson aka Mar-Vell.

Come abbiamo appreso in Captain Marvel, la Lawson era in realtà uno scienziato Kree disertore che voleva creare un motore a velocità ridotta per aiutare gli Skrull a trovare una nuova casa. Ad alimentarlo era proprio il Tesseract.

Dopo che la nave di Mar-Vell viene abbattuta dalla Starforce e la donna uccisa da Yon-Rogg, Carol Danvers seguirà le sue istruzioni prima distruggendo il motore (l’incidente le farà acquistare i suoi superpoteri), poi raggiungendo la base segreta nello spazio e scortando gli alieni nella ricerca del nuovo pianeta da abitare.

SHIELD

Come suggerito dalla seconda scena post credits di Captain Marvel, il Tesseract ingoiato dal gatto Goose alla fine del film si trova ora nelle mani di Nick Fury, dunque al cospetto dello S.H.I.E.L.D., l’organizzazione di spionaggio che ha protetto la gemma durante gli studi del Progetto P.E.G.A.S.U.S.

Dopo gli eventi di Thor, Fury ha infatti reclutato il Dr. Erik Selvig con la speranza di accelerare la ricerca.

Loki

Arriviamo agli eventi di The Avengers: dopo aver raggiunto un accordo con Thanos in seguito al suo esilio da Asgard, Loki sbarca sul nostro pianeta armato di uno speciale scettro, che Avengers: Age of Ultron avrebbe rivelato come il contenitore della gemma della mente.

Ottenuto un esercito di Chitauri con cui avrebbe potuto conquistare la Terra, Loki ha il compito di consegnare il Tesseract al Titano Pazzo, ed effettivamente riesce a impossessarsene prelevandolo dal Progetto P.E.G.A.S.U.S. con facilità all’inizio del film con l’aiuto di Erik Selvig.

Sfortunatamente per Loki, la squadra dei Vendicatori ostacola il suo piano e sebbene fosse stato sottoposto al lavaggio del cervello, Selvig riuscì comunque a inserire un difetto che permise allo scettro di attraversare il campo di forza per proteggere il Tesseract e chiudere il portale.

Asgard

Con il Bifrost ancora distrutto, dopo la battaglia di New York Thor sfrutta il Tesseract per trasportare se stesso e Loki ad Asgard. Più di mille anni dopo, l’oggetto prezioso torna nel luogo d’origine riposando nel caveau di Odino.

Più tardi, con il ritorno di Hela a casa, l’altra figlia di Odino si reca nella cripta di Odino dove in molti credono si trovi la versione fasulla del Tesseract. E quando Asgard viene distrutta da Surtur, il  destino del manufatto è di nuovo messo in discussione…

Thanos

Thanos è inarrestabile, e dopo aver distrutto Xandar per ottenere la gemma del potere, dedica tutti i suoi sforzi alla gemma dello spazio che individua sulla nave che trasporta Thor, Loki, Valchiria, Hulk, Korg, Miek e i sopravvissuti asgardiani. Siamo all’inizio di Infinity War e da una nuova tragedia continua il piano diabolico del Titano Pazzo.

Successivamente è il confronto diretto con i due fratelli sgardiani al centro della scena: Thanos tortura Thor per convincere Loki a rinunciare al Tesseract, prima uccidendo il Dio dell’Inganno, poi inserendo la gemma nel guanto dell’infinito.

Ora Thanos può teletrasportarsi ovunque desideri attraverso l’universo.

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Fonte: Cinemablend