Constantine, film del 2005 diretto da Francis Lawrence, ha un finale complesso, con un colpo di scena che merita un’analisi più approfondita proprio mentre si torna a parlare di un sequel. Ma andiamo con ordine. Questo adattamento dei fumetti DC Comics ha come protagonista Keanu Reeves nei panni di John Constantine, alias Hellblazer, un detective e stregone dell’occulto che passa le sue giornate a combattere demoni, spiriti e altri elementi soprannaturali in una lotta costante tra Terra, Paradiso e Inferno. La trama, come il suo materiale di partenza, coinvolge il mondo sotterraneo soprannaturale.
Dopo che Isabel Dodson (Rachel Weisz) si toglie la vita, la sua sorella gemella, Angela (sempre Weisz), cerca delle risposte e alla fine arruola Constantine per aiutarla a trovarle. Alla fine viene spiegato che Mammon, figlio di Lucifero, vuole lasciare l’Inferno e stabilire un regno sulla Terra. Può farlo solo attraverso una potente sensitiva come Isabel. Per impedire a Mammon di usarla come tramite, la donna si toglie quindi la vita. Nel cercare di svelare questo mistero con l’aiuto di Constantine, però, Angela si rende conto di possedere anche lei capacità psichiche, che Constantine aiuta a liberare.
Il problema è che questo attira immediatamente Mammon verso Angela, con l’obiettivo di riprendere proprio da dove si era interrotto il suo tentativo di venire sulla Terra. Come per la maggior parte degli esseri soprannaturali, ci sono però dei rituali necessari per assicurare l’arrivo di Mammon, tra cui l’utilizzo di un’arma spirituale, la Lancia del Destino. Dopo infine che Angela viene rapita e quasi sopraffatta da Mammon con l’aiuto dell’Arcangelo Gabriele (Tilda Swinton), Constantine trova abilmente una via di salvezza, che si rivela un’impresa non facile.
La Lancia del Destino è un potente artefatto religioso
Nel Cristianesimo, la Lancia del Destino, nota anche come Lancia Santa, è una vera e propria reliquia religiosa. La Bibbia la descrive come la lancia usata da un soldato romano per trafiggere Gesù mentre veniva crocifisso, assicurandone la morte. La vera Lancia del Destino è attualmente esposta nel Tesoro Imperiale del Palazzo Hofburg di Vienna, in Austria. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti si impossessarono del manufatto. Sebbene sia stato poi ufficialmente restituito, molti ritengono che l’oggetto esposto sia una contraffazione.
In Constantine, la “vera” Lancia del Destino viene dissotterrata da un uomo (Jesse Ramirez) sotto una chiesa messicana abbandonata, avvolta in una bandiera nazista. L’uomo cade in trance e la porta a Los Angeles, dove Gabriele può svolgere la cerimonia per portare Mammon sulla Terra. L’Arcangelo ha bisogno della Lancia del destino perché è un oggetto divino (in quanto contiene il sangue di Cristo), che può “uccidere” Angela e portare Mammon sulla Terra attraverso il suo corpo. L’oggetto dunque è indispensabile come pezzo del puzzle per completare la cerimonia.
Perché Gabriel stava cercando di scatenare l’inferno sulla Terra
La trama riguardante Gabriele è confusa, ma alla fine si riduce alla sua convinzione che l’umanità trovi il suo “io più nobile” solo attraverso l’orrore e il dolore. Scatenando l’inferno sulla Terra, l’Arcangelo crede che coloro che sopravvivranno all’orribile esistenza che ne consegue avranno dimostrato di essere degni dell’amore di Dio e, in definitiva, di un posto in Paradiso. Le intenzioni di Gabriele sono in definitiva la forza trainante della trama di Constantine, dall’uso di Balthazar per trovare un ospite per far rinascere Mammon alla scoperta e alla consegna della Lancia del Destino. Gabriele è davvero al centro di tutto.
Per qualche motivo, Gabriele sta vivendo un’esistenza potente sulla Terra ma la sua mente è annebbiata quando si tratta della sua missione per Dio, sviluppando un disprezzo generale per l’umanità che lo porta a pianificare di scatenare l’inferno su di loro. La missione dell’Arcangelo non nasce dalla compassione o dalla comprensione, ma piuttosto dall’egocentrica illusione che gli esseri umani debbano soffrire di più per raggiungere l’amore di Dio. Gabriele vuole quindi istituire un’Apocalisse su tutta l’umanità per dimostrare che devono essere più grati e riconoscenti per il dono della vita.
Constantine inganna Lucifero uccidendo sé stesso
Dopo aver temporaneamente impedito a Mammon di possedere completamente Angela, Gabriele appare improvvisamente, uccidendo il partner di Constantine, Chas (Shia LaBeouf), prima di rivelarsi. Annuncia i suoi piani a Constantine, poi lo getta via e si prepara a trafiggere la carne di Angela con la Lancia del Destino per liberare definitivamente Mammon. Constantine allora fa l’unica cosa che gli viene in mente per fermare Gabriel: chiama Lucifero (Peter Stormare). Tagliandosi i polsi con un vetro in frantumi, Constantine si uccide per la seconda volta, evocando Lucifero, che appare personalmente per riportarlo all’Inferno.
Essendosi già tolto la vita da bambino, Constantine è condannato all’Inferno e per questo porta avanti la sua missione di fermare la diffusione di demoni e spiriti maligni, sperando di guadagnarsi un posto in Paradiso. Purtroppo, l’esorcizzazione dei demoni di Lucifero ha sviluppato in quest’ultimo un odio amaro per Constantine, con il Diavolo che dice che verrà a reclamare l’anima dell’uomo quando sarà il suo momento. In punto di morte, Costantine dice a Lucifero che Mammon è nella stanza accanto con Gabriele e la Lancia del Destino. Lucifero, furioso, rimanda allora Mammon all’Inferno e brucia le ali di Gabriele. Torna poi da Constantine e gli chiede cosa vuole.
Constantine dice che vuole che Isabel sia rilasciata in Paradiso, cosa che Lucifero concede rapidamente prima di iniziare a trascinare Constantine all’Inferno. Prima che possa andare molto lontano, Constantine viene però improvvisamente tirato verso il Paradiso, respingendo Lucifero mentre sale. Lucifero si rende conto di ciò che è successo: Il sacrificio altruistico di Constantine per salvare Isabel dall’Inferno gli ha fornito l’assoluzione per raggiungere il Paradiso. Dannandosi una seconda volta, Constantine ha quindi ingannato Lucifero ed è riuscito a redimersi. Tuttavia, Lucifero non può permettere che un’anima come quella di Constantine sfugga alla sua presa così facilmente.
Lucifero guarisce Costantine
Mentre Costantine ascende al cielo, Lucifero fa dunque un’ultima mossa, che consiste nel curare il corpo morente dell’uomo. Costantine, infatti, stava in ogni caso morendo di cancro ai polmoni a causa di una vita di tabagismo sfrenato, un dettaglio rivelato sin dall’inizio del film. Raggiungendo il suo petto, Lucifero estrae tutto il cancro dai suoi polmoni, riportandolo in vita e dandogli dunque una seconda possibilità di dannarsi ancora una volta. Lucifero crede infatti che Constantine sia destinato a sbagliare e che le sue scelte di vita lo porteranno di nuovo tra le sue braccia (e all’Inferno). Egli è dunque dannato a vivere ancora e, potenzialmente, a cedere al peccato.
La spiegazione della scena post-credits di Constantine
Dopo aver consegnato la Lancia del Destino ad Angela e aver scambiato le sigarette con una gomma da masticare, Constantine appare in una scena post-credits visitando la tomba di Chas, ucciso da Gabriele. Si avvicina alla tomba e vi appoggia il suo accendino, dicendo: “Sei stato bravo, ragazzo”. Mentre si allontana, appaiono un paio di ali d’angelo e Chas si rivela in forma di angelo prima di volare via nel cielo. Questa trasformazione è assente nel fumetto e non è chiaro perché diventi un angelo, né quale sia il suo nuovo scopo, ma è sicuramente qualcosa che potrebbe essere esplorato nel sequel.
Come il finale di Constantine prepara un sequel
Il finale di Constantine apre dunque una prospettiva interessante per il sequel, poiché John Constantine si trova in uno stato in cui non è mai stato da quando era bambino: la sua anima è salva. Questo non è quello che è successo nei fumetti, perché la cura per il cancro è stata ottenuta grazie a un accordo tra Constantine e diversi governanti dell’Inferno, che dovevano rispettare gli accordi degli altri o sarebbe potuta scoppiare una guerra civile. Ciò significa che Constantine non poteva morire o l’Inferno sarebbe andato in pezzi. In questo caso, invece, ha ingannato Lucifero e ha salvato la propria anima.
Questo significa che il sequel di Constantine non avrebbe nulla a che fare con i fumetti, in nessun senso reale. Con John che ha un certificato di buona salute e nessun peccato che lo opprime, può andare avanti con la sua vita, potenzialmente ritrovandosi a dover affrontare un’altra situazione da cui non può uscire senza danneggiare ancora una volta la sua anima. Lucifero vuole chiaramente riavere l’anima di John per guadagnarsi il diritto di torturarlo per l’eternità, quindi è probabile che questo scontro tra i due venga ripreso in un potenziale sequel, di cui si parla ormai da tempo ma su cui ancora non ci sono certezze.