Golden Globes 2025: le più grandi sorprese della serata

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I Golden Globes Awards 2025 sono stati un bilanciato mix di premi attesi e autentiche sorprese. Tra le sorprese annoveriamo anche la freschezza della conduzione di Nikki Glaser che caustica ed elegante ha tenuto la barra dritta senza intoppi fino al finale della serata che ha incoronato Emilia Perez miglior film comedy/musical.

I veterani Demi Moore e Colin Farrell sono riusciti a salire sul palco, conquistando il loro premio, mentre Anora e Il Robot Selvaggio, trai titoli più amati della stagione, sono andati a casa a mani vuote. Diversi vincitori hanno esternato una genuina sorpresa, su tutti Fernanda Torres, splendida protagonista di Io sono ancora qui, premiata per la migliore interpretazione in un film drammatico. Insieme a lei anche Jacques Audiard, regista di Emilia Perez, salito sul palco più volte di quante avesse preventivato. Lui come Brady Corbet, per il suo The Brutalist che ha portato a casa i premi principali.

Naturalmente, cosa significheranno queste sorprese per la stagione dei premi in generale resta da vedere: non c’è sovrapposizione tra i membri della HFPA e degli Academy Awards, e la divisione in categorie per il dramma e la commedia/musical nei premi della stampa estera offre un ventaglio più ampio di vincitori rispetto agli Oscar. 

Fernanda Torres stupisce tutti (lei per prima)

La più grande sorpresa della serata è stata senza dubbio la vittoria di Fernanda Torres per Io sono ancora qui, in cui interpreta una donna che deve sopportare la scomparsa del marito durante la dittatura militare brasiliana (tratto da una storia vera). Il lavoro profondamente toccante e sobrio di Torres nel film si distingue dalle performance delle altre candidate, tutte impegnate in ruoli che le hanno invece spinte a superare dei limiti, basti pensare alle parti di Angelina Jolie e Nicole Kidman per le rispettive candidature (Maria e Babygirl). La gara per l’assegnazione dell’Oscar alla migliore attrice di quest’anno è un campo incredibilmente affollato e la vittoria di Torres ai Golden Globes sembra mescolare ancora di più le carte.

La categoria Musical o Commedia sorprende con le vittorie di Demi Moore e Sebastian Stan

Con una delle vittorie e gratificanti della serata, Demi Moore ha battuto le presunte favorite Cynthia Erivo e Mikey Madison per il suo ruolo nel body horror The Substance. Nel suo commovente discorso, Moore ha detto che durante la sua carriera pluri-decennale, questa è la prima volta che vince qualcosa per una sua interpretazione, e ha continuato dicendo che un produttore le aveva detto all’inizio della sua carriera che era un'”attrice da popcorn”, cosa che le aveva sempre fatto pensare di essere limitata nelle sue scelte. Ma quel produttore si sbagliava di grosso, come sa chiunque abbia visto la straordinaria interpretazione di Moore nel film scritto e diretto da Coralie Fargeat. Come accennato, la categoria per la migliore attrice è estremamente competitiva quest’anno, ma Moore potrebbe aver pronunciato il tipo di discorso che le garantirebbe una nomination all’Oscar.

Subito dopo la vittoria di Moore, Sebastian Stan è stato invitato sul palco per accettare il suo globo d’oro per l’interpretazione in A Different Man, in cui interpreta un attore nevrotico con la deturpante condizione di neurofibromatosi che si sottopone a una procedura sperimentale che lo cura così profondamente che finisce per assomigliare al Soldato d’Inverno. La maggior parte degli esperti vedeva Stan come outsider in questa categoria, con Jesse Eisenberg come principale contendente per la sua toccante interpretazione in A Real Pain, che ha anche diretto.

Emilia Perez batte Anora e Wicked

In una delle categorie più aperte in una stagione di premi straordinariamente incerta, Emilia Perez ha finito per portare a casa anche il Golden Globe per il miglior musical o commedia. Mentre l’operetta non convenzionale, sul capo di un cartello messicano (la candidata Karla Sofía Gascón) che diventa donna dopo essersi sottoposta a un intervento chirurgico di affermazione di genere, è già il musical più candidato nella storia dei Globes, la sua vittoria qui non era affatto scontata, anche perché il film era il favorito nella categoria di Miglior Film in lingua non inglese.

Anora ha incantato il pubblico da quando ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes; l’adattamento musicale di successo di Broadway Wicked ha battuto i record al botteghino per settimane; la satira nera The Substance è emersa come uno dei più grandi successi di passaparola della stagione; e il toccante A Real Pain ha incantato praticamente chiunque l’abbia visto.

Alla fine, il film di Audiard ha superato tutti i concorrenti e le sue molteplici vittorie (attrice non protagonista, canzone originale e film) hanno ufficialmente piazzato il film Netflix in pole position nella stagione dei premi.

Wicked vince solo il premio del botteghino

Wicked è per molti versi il film dell’anno, in quanto è stato un enorme successo al botteghino, è stato elogiato dalla critica ed è diventato un galvanizzante evento culturale. E sebbene il regista Jon M. Chu sia stato trascurato per il suo lavoro, l’organismo di voto dei Globes ha candidato il film per quattro premi, con Cynthia Erivo e Ariana Grande nelle categorie attrice e attrice non protagonista, e il film sia nella categoria miglior musical o commedia che nella nuova categoria dedicata ai film con il maggiore incasso della stagione. E alla fine, solo quest’ultimo è il Golden Globe che Wicked si porta a casa, battendo Deadpool & Wolverine di Ryan Reynolds, che era il favorito, mentre la stagione dei premi entra nel vivo.

Anora non vince niente

Anora era l’unico film tra i candidati principali ad aver vinto un premio cinematografico importante, ovvero la Palma d’oro al Festival di Cannes. Con i candidati per film (musical/commedia), regista, attrice, attore non protagonista e sceneggiatura, la maggior parte si aspettava che la frizzante commedia avrebbe vinto almeno un premio. Invece, Anora è stato il candidato di più alto profilo a tornare a casa a mani vuote.

Colin Farrell batte Richard Gadd

Un’altra delle sorprese della serata è stata la vittoria di Colin Farrell per The Penguin (categoria migliore interpretazione maschile in una miniserie). Farrell ha interpretato Oswald Cobb sotto strati di protesi, il che non gli ha impedito di offrire una performance sorprendente. La vittoria di Farrell ha impedito a Richard Gadd, vincitore dell’Emmy di categoria, di trionfare, anche se Baby Reindeer ha vinto nella categoria serie e nella categoria attrice non protagonista, in cui Jessica Gunning è stata premiata per la sua interpretazione della stalker, Martha.

Il trionfo di Shōgun, la rivincita di Tadanobu Asano

Per la sua performance nei panni dell’opportunista signore della guerra Yabushige, la star giapponese Tadanobu Asano aveva perso la gara per il miglior attore non protagonista agli Emmy a settembre, nonostante Shōgun quella sera abbia dominato. Ma contro una concorrenza formidabile ai Globes, in particolare Ebon Moss-Bachrach di The Bear, che ha vinto l’Emmy per il miglior attore non protagonista in una commedia, ha ottenuto una vittoria a sorpresa in questa categoria, che include drama, comedy e spettacoli limitati. E sembrava felice durante il suo discorso, presentandosi persino al pubblico: “Forse non mi conoscete. Sono un attore giapponese e mi chiamo Tadanobu Asano!”.

Ali Wong è la migliore stand-up comedian

Questo è solo il secondo anno in cui questa categoria riconosce gli speciali di stand-up come una categoria a sé stante (l’anno scorso ha vinto Ricky Gervais), quindi non ci sono molti precedenti su cui basarsi. Detto questo, persino Ali Wong è sembrata sorpresa di vincere per il suo speciale Netflix “Ali Wong: Single Lady” soprattutto guardando la concorrenza, in particolare Jamie Foxx per “Jamie Foxx: What Had Happened Was…“, che ha offerto i suoi primi commenti pubblici sull’ictus che ha subito nel 2023. La presentatrice della serata, Nikki Glaser, era una delle favorite per il suo speciale HBO “Nikki Glaser: Someday You’ll Die“, ma ha commentato la sconfitta con una brillante battuta. “Potrei non aver vinto stasera”, ha detto Glaser. “Ma il lato positivo è che ho appena guadagnato $ 11.000 scommettendo su Ali Wong su un sito di gioco d’azzardo europeo”.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.
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