Deadpool e Wolverine: recensione del film con Ryan Reynolds e Hugh Jackman

Dal 24 luglio in sala, distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, il film riporta il Mercenario Chiacchierone sul grande schermo, con l'obiettivo di salvare il MCU.

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Definito il “Gesù della Marvel” o il “film che risolleverà le sorti del MCU” e di questa malandata Saga del Multiverso, Deadpool e Wolverine – diretto da Shawn Levi – arriva finalmente in sala dopo essersi facilmente affermato come il film dei Marvel Studios più atteso da Spider-Man: No Way Home ad oggi. Un film preceduto da foto e video trafugati dal set, da anticipazioni di ogni tipo e da teorie su teorie che si sono formate nel corso dei mesi, tra ipotetici camei e supposizioni sul ruolo di quest’opera all’interno della grande narrativa Marvel.

 

Il “problema” di tutto ciò è che può rivelarsi un’arma a doppio taglio: se da un lato contribuisce a far accrescere le aspettative nei confronti di un film, dall’altro si offre il fianco alle aspettative non soddisfatte. Anche nei confronti di Deadpool e Wolverine, dunque, sarebbe bene entrare in sala non aspettandosi di vedere il film che ci si è probabilmente costruiti nella propria mente bensì quello che – come è giusto che sia – non necessariamente potrebbe offrire tutto ciò che si desidera. Fatta questa premessa, entriamo nel merito del film.

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Deadpool & Wolverine Hugh Jackman Ryan Reynolds
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine

La trama di Deadpool e Wolverine: a spasso per il Multiverso

Ritroviamo Wade Wilson alias Deadpool (Ryan Reynolds) sei anni dopo gli eventi di Deadpool 2. Dopo aver cercato invano di entrare a far parte degli Avengers, egli si è ora arreso a svolgere un lavoro da venditore di automobili, il tutto per tenersi lontano dai guai e cercare di fare qualcosa di buono della propria vita. Questo equilibrio viene però compromesso dalla scoperta che la sua realtà è prossima alla distruzione. Indossato nuovamente il costume di Deadpool, il Mercenario Chiacchierone si vede costretto a rivolgersi a Wolverine (Hugh Jackman) per cercare di salvare il suo mondo.

Deadpool & Wolverine In soccorso del Marvel Cinematic Universe

È davvero Deadpool & Wolverine il film in grado di rinvigorire l’interesse dei fan nei confronti del MCU? Difficile dirlo ad oggi, di certo è l’occasione perfetta per i Marvel Studios – data la natura squisitamente metacinematografica del personaggio – di ridere di sé stessa e dei propri passi falsi. Ecco allora una pioggia di battute quanto più ironiche possibile sui recenti flop, sul caos generato dal Multiverso e sugli stessi dirigenti Disney/Marvel. Battute che mirano a stemperare la tensione a riguardo e che riescono indubbiamente a strappare più di una risata, svelando che gli stessi dirigenti della Marvel sembrano pentirsi delle strade intraprese negli ultimi anni.

Ryan Reynolds e Hugh Jackman in Deadpool & Wolverine
Ryan Reynolds e Hugh Jackman in Deadpool & Wolverine – Credit © Marvel Studios

Ancora una volta, dunque, un film della Marvel offre non solo una riflessione su sé stesso ma anche sull’intera industria e i propri valori. L’intenzione primaria qui sembra però quella di voler stringere un patto con lo spettatore, suggerendo di lasciarsi alle spalle quanto di poco felice realizzato in questi ultimi anni in vista di un futuro che si promette sarà caratterizzato da film più attenti ai personaggi, ai loro mondi emotivi e – perché no – anche a qualche elemento adulto in più. Deadpool e Wolverine sembra dunque concepito come punto di ripartenza, pur presentando collegamenti al MCU diversi da quelli che ci si aspettava.

Lo sguardo, infatti, è rivolto principalmente ai supereroi Marvel portati al cinema sotto l’egida della Fox: X-Men, BladeI Fantastici 4, Elektra, tanto per citarne alcuni. Opere che vengono qui omaggiate in modo convincente e toccante, come se per il Marvel Cinematic Universe fosse necessario portare a termine quelle storie e ritrovare in quei film quel qualcosa che, nonostante le tante imperfezioni, li ha resi nel tempo tanto amati. La ricerca di Deadpool e Wolverine potrebbe dunque essere letta anche in questo modo.

Tra nostalgia e voglia di redenzione

Il film diventa dunque un elogio a quei film della Fox che hanno in un certo senso caratterizzato l’infanzia di quelli che oggi sono gli spettatori primari dei film del MCU. Con una colonna sonora che spazia da Avril Lavigne ai Green Day, dagli NSYNC a Madonna, si strizza dunque l’occhio a quei primi anni Duemila e alla loro spensieratezza. Tra omaggi più o meno velati si offre dunque un nuovo spazio sul grande schermo a quegli scenari, a quei personaggi e in particolare alle loro fragilità. Perché Deadpool & Wolverine si svela infatti essere anche un film sulle imperfezioni, sui sensi di colpa e sugli errori apparentemente imperdonabili.

I personaggi sono tutti a loro modo guidati da questi sentimenti, in cerca di una personale redenzione. A partire dagli stessi Deadpool e Wolverine, ma potendo estendere la cosa anche ad alcuni degli altri presenti che si dicono esplicitamente in cerca di un finale degno per la loro storia, una legacy. È attraverso l’esaltazione di questi ultimi che si punta ad un riavvicinamento ad un certo pubblico, che con buona probabilità gradirà questa rinnovata attenzione nei loro confronti.

Deadpool & Wolverine Emma Corrin
Emma Corrin è Cassandra Nova in Deadpool & Wolverine

Tra brillanti camei e buddy movie, un film che diverte ed emoziona

Di certo, il racconto che esce fuori da questo Deadpool e Wolverine appare più strutturato di quello di alcuni recenti film, capace di portare a spasso nel Multiverso senza presentarlo in modo caotico. Il coinvolgimento della TVA e i riferimenti alla Sacra Linea Temporale (entrambi introdotti in Loki) vengono utilizzati in modo sapiente per gestire questi passaggi interdimensionali, così come i diversi camei (e ce ne sono almeno un paio che faranno letteralmente impazzire i fan) vengono adeguatamente contestualizzati all’interno del racconto in nome di quella volontà omaggiante a cui si accennava poc’anzi.

Si hanno così due ore di intrattenimento d’alto livello che diverte, emoziona e trasmette una certa grinta. Ci sono tuttavia alcune inevitabili note dolenti, come la villain Cassandra Nova (interpretata da Emma Corrin) particolarmente affascinante ma dal potenziale non del tutto espresso e un retroscena per Wolverine meno convincente di quello che si lasciava intendere. Tuttavia, sequenze come quella dei titoli d’apertura, lo scontro ai auto tra i due protagonisti o ancora quello contro le cento varianti di Deadpool entusiasmano non poco per l’energia che trasmettono e il modo in cui sono stati visivamente concepiti.

Cassandra Nove in Deadpool & Wolverine
Cassandra Nove in Deadpool & Wolverine – Credit © Marvel Studios

Le pecche del film – a cui si potrebbe aggiungere una trama meno rivoluzionaria di quel che ci si aspetta (e qui ritorna il discorso sulle aspettative) – vengono naturalmente oscurate anche dalla presenza in scena di Ryan Reynolds e Hugh Jackman, coppia che si conferma a mani basse l’elemento migliore del film e di cui anche gli scontri verbali valgono da soli il prezzo del biglietto. Ad ogni modo, tornando a quanto si diceva in apertura, meglio non pretendere da Deadpool & Wolverine tutte le risposte di cui ad oggi si avverte il bisogno sul futuro del MCU.

Probabilmente è ancora presto per guardare in quella direzione – anche se vengono gettate una serie di interessanti premesse che potrebbero mostrare tutto il loro potenziale in seguito, tra cui quella degli esseri-ancora – ma lo sguardo tra passato e presente che il film offre vuole ora prima di tutto riaccedere alcune stanze del cuore rimaste troppo a lungo chiuse e questa missione si può dire riuscita. Forse Deadpool e Wolverine scontenterà chi si aspettava di più, ma farà la gioia di quanti hanno qui potuto ritrovare ciò che li aveva fatti appassionare ai cinecomic.

Deadpool & Wolverine: recensione del film con Ryan Reynolds e Hugh Jackman
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Sommario

Deadpool & Wolverine si era presentato come il film salvatore del Marvel Cinematic Universe, ma si svela principalmente essere un omaggio ai passati film dei supereroi della Fox. Tra camei ben gestiti, scenari avvincenti e l’indiscutibile chimica di coppia dei due protagonisti si ritrova dunque un film che, se visto liberi da grosse aspettative, può soddisfare, divertire e commuovere.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.

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