Anche Jeff
Goldblum farà parte del nuovo film di Wes
Anderson, The Grand Budapest Hotel. Poco
si sa della pellicola se non che dovrebbe essere
Escape From Planet Earth, il trailer
Joe Dante torna all’horror
Box Office USA del 5 Novembre 2012
La nuova settimana si apre con
un nuovo numero uno in vetta al Box Office statunitense dei film
più visti in sala; si tratta di Wreck it Ralph
atteso da molti anche in Italia e che, sulla carta, dovrebbe
mettere d’accordo chi è cresciuto con i giochi “arcade”, quelli che
si trovano ancora in alcune sale giochi o su internet attraverso
dei simulatori, e le nuove generazioni, abituate alla fluidità del
3D. Il protagonista di questo film di animazione è infatti un eroe
cattivo di un videogioco che vuole diventare un eroe buono, creando
non poco scompiglio all’interno del gioco. Il film, produzione
Disney, incassa 49 milioni di dollari. In seconda posizione lo
segue Flight, il nuovo film di Robert Zemeckis,
che torna dietro la macchina da presa di un film completamente live
action a nove anni dal Cast away e Le
verità nascoste. Il protagonista è Denzel Washington che
interpreta un pilota d’aereo cocainomane che però si mette in gioco
per salvare equipaggio e passeggeri di un volo. Il film ha
incassato 25 milioni di dollari. Scende in terza posizione il
film di Ben Affleck Argo, che incassa però altri
10 milioni di dollari portando il suo totale quasi a 76 milioni di
dollari. In quarta posizione troviamo un film che appare molto
interessante, è la prima prova alla regia di RZA,
cantante dei Wu Tang Clan nonché compositore di molte colonne
sonore, tra cui quella di Ghost dog di Jim
Jarmusch, che realizza un film d’azione ispirato di sicuro ad Ang
Lee, a partire dal titolo The man with the iron
fists, e da parte del cast, in cui figura Lucy Liu. Dietro
le quinte, ossia alla sceneggiatura, c’è lo zampino di Eli Roth, il
che assicura l’intrattenimento. Il film ha incassato 8 milioni di
dollari. Segue al quinto posto Taken 2 che
ancora incassa altri 6 milioni di dollari, portando il suo totale a
126, mentre al sesto posto sale lentamente il colossale e
complicato Cloud Atlas, in cui si sono messi in
gioco tre registi, i fratelli Wachowski e Tom Tykwer con un cast
notevole. Il film ha incassato 5 milioni per un totale di
18. Il settimo posto è occupato da Hotel
Transylvania che cede di diverse posizioni, ma incassa,
dopo 6 settimane di sala e classifica, ancora 4.5 milioni di
dollari e porta il suo totale a 138. In ottava posizione
piomba Paranormal activity 4, complice la fine
dell’effetto Halloween, che incassa 4 milioni di dollari per un
totale di 138. Il nono posto è occupato da Here comes
the boom, che raccimola 3 milioni di dollari per un totale
di quasi 36 e chiude la classifica Silent hill:
Revelation che deve avere decisamente deluso le
aspettative del pubblico americano; è in decima posizione dopo solo
due settimane di classifica e un incasso di 14 milioni di dollari
in totale.
La prossima settimana si aspettano le uscite di: Skyfall, l’ultimo James Bond per la regia di Sam Mendes e Lincoln, il film biografico diretto da Steven Spielberg.
Roma 2012: film a sorpresa 1942 di Feng Xiaogang con Adrien Brody!
Venuto al mondo: recensione del film di Sergio Castellitto
Arriva al cinema distribuito da Medusa Film Venuto al mondo il nuovo film diretto da Sergio Castellitto, con protagonisti Penélope Cruz e Emile Hirsch.
Gemma è una donna italiana, che in un viaggio di studio in Bosnia, si innamora perdutamente, ricambiata, di Diego, fotografo americano e spirito gioioso e vitale. Il loro amore sarebbe perfetto se non fosse che a Gemma viene diagnosticata una sterilità che la porterà ad una sola ossessione: dare un figlio all’uomo che ama per legarlo a sè. Ma i legami dei due con la Bosnia sono rimasti forti negli anni, e proprio durante un loro soggiorno si troveranno travolti dalla guerra e i loro destini cambieranno. Sergio Castellitto rimette mano al lavoro di sua moglie e realizza, con l’aiuto di lei alla sceneggiatura, un film particolare, emotivamente potente e allo stesso tempo insostenibile.
Castellitto racconta con estrema lucidità un amore passionale e irragionevole, che lo porta su campi inesplorati e che risultano perfettamente credibili. Una ricostruzione storica della Sarajevo dilaniata dalla guerra è il cuore della seconda parte del film che dispiega le sue storie di sofferenza e violenza con insostenibile lentezza. Proprio nella lentezza va cercato il tallone d’Achille di un film altrimenti veramente ben fatto, attento ai dettagli e ai particolari.
Venuto al mondo, il film
In ogni attore si vede la mano del Castellitto regista, quasi nell’emissione vocale di alcuni interpreti che si smascherano come attori che fanno come farebbe il regista e non come vorrebbero loro. Protagonista sofferente è Penelope Cruz, ancora una volta diretta da Castellitto e “raccontata” da Mazzantini, che fa bella mostra del suo italiano, molto migliorato, ma anche della sua capacità interpretativa. Con lei un gruppo di attori ben assortito e sicuramente in grado di tenerle testa, dal notissimo volto di Emile Hirsch, che interpreta l’innamorato fotografo Diego, a Saadet Aksoy e Adnan Haskovic, bravissimi interpreti di un dolore che hanno vissuto da bambini anche nella vita reale.
La regia di Castellitto è notevolmente migliorata, più padrona del racconto, più visibile e attenta alla narrazione, anche se a tratti troppo indulgente su particolari non perfettamente legati allo svolgersi delle vicende, troppo presa dal mostrare e poco dal raccontare. Bello il reparto musicale del film, curato da Edoardo Cruz (fratello di Penelope) e straordinariamente funzionale nello scandire il passare degli anni e l’avvicendarsi di passato e presente sullo schermo. Venuto al Mondo è un film drammatico e toccante che conferma la bravura di Castellitto nel raccontare le storie e allo stesso tempo ne rivela la fondamentale debolezza di essere ancora troppo attore per dirigerne degli altri.
Penelope Cruz e Sergio Castellitto presentano Venuto al Mondo!
Distribuito da Medusa in 350 copie e venduto già in tutto il mondo, compresi Stati Uniti e Canada, il prossimo 8 novembre uscirà al cinema Venuto al Mondo, ultimo film di Sergio Castellitto che lo rivede (contemporaneamente) lavorare su una storia tratta da un romanzo di Margaret Mazzantini e da lei sceneggiata, e dirigere Penélope Cruz. Si tratta di un grande sforzo produttivo, così come afferma Letta di Medusa, che ha visto una coproduzione europea, Italia – Spagna, lavorare ad un progetto importante e costoso. Il film è stato proiettato questa mattina in lingua originale, uno strutturato susseguirsi di italiano, inglese e serbo. “Ho voluto che il film fosse proiettato in originale perché è quella la lingua del film – dice Sergio Castellitto – La protagonista è una donna italiana che parla italiano a casa sua e che parla inglese con tutti quelli che non parlano la sua lingua. Penelope è ovviamente bravissima e questo è il sangue del film”. Alla domanda sul perché ha scelto quel ruolo, la Cruz ha risposto con grande trasporto: “Ho amato tantissimo il libro e mi sono innamorata di Gemma così come successe per Non Ti Muovere. Sono venuta a Roma subito dopo averlo letto e ne ho parlato a lungo con Margaret e così le ho detto ‘facciamone un film’. E così è nato il progetto e il lavoro di Sergio e Margaret alla sceneggiatura è stato straordinario, hanno colto l’essenza del libro.”
-Il fatto che sia diventata madre ha contribuito a farle capire cosa prova la protagonista?
PC: “Ho letto il libro prima di diventare madre, ma capivo benissimo la psicologia della donna, cosa le manca e da cosa derivi il suo desiderio, che poi diventa ossessione. Certo la maternità mi ha aiutata poi.”
A Margaret Mazzantini, com’è stato tagliare parti del suo romanzo?
MM: “Si tratta pur sempre di riduzioni cinematografiche, ma Sergio è il mio primo lettore. Io scrivo in preda ad un istinto e spesso lui mi dice cosa ho realizzato. Tagliando le parti del libro si ha sempre l’impressione di uccidere dei propri amori, ma era una storia che si poteva scrivere facilmente per il cinema. La cosa difficile è stata la ricostruzione storica e scenografica.”
“Alcuni film sono delle esperienze belle o brutte – ha interrotto Castellitto – questo è stato per me un’avventura umana perché ognuno di noi ci ha messo qualcosa. E’ una storia d’amore che ho provato a raccontare”
Presenti alla conferenza anche Adnan Haskovic e Saadet Aksoy, interpreti di due dei personaggi principali, bravissimi nel raccontare il dolore e l’integrità dei loro personaggi. Haskovic ha raccontato: “Quando prendi un libro di Margaret in mano devi prepararti un bel caffè, perché lo cominci e non lo lasci fino a che non l’hai finito. E’ una storia d’amore sullo sfondo della guerra e ci sono tantissimi personaggi meravigliosi. Quando ho saputo che mi avevano scelto per Gojko, sono stato felicissimo. Durante la guerra che viene raccontata io ero un bambino, e forse i bimbi vivono come un’avventura questi eventi, fatto sta che chi ha vissuto la guerra in Bosnia e ha visto il film mi ha detto che è uno dei migliori film fatti su quella guerra, perché mostra persone che combattono contro l’abbrutimento, e che vogliono vivere nonostante tutto. E poi lavorare con Penelope è straordinario, non devi fare altro che reagire al suo straordinario talento”. Dello stesso parere la Aksoy, che nel film interpreta Aska. “Il mio personaggio mi ha molto emozionata – dice la Aksoy – e lavorare con questi grandissimi attori e questa strepitosa crew è stato bellissimo. Quando ho letto la sceneggiatura i personaggi erano scritti così bene che si entrava subito in empatia con loro. Mentre mi preparavo al ruolo per me era difficilissimo staccarmi dal personaggio, tornavo a casa dal set ed ero ancora Aska, perché è vero che abbiamo raccontato una storia inventata, ma durante la guerra terribilmente reale e recente potevano essere successe delle cose simili.”
Per Penelope Cruz: il suo personaggio non è buono, come si è rapportata ad esso?
PC: “Gemma non è politicamente corretta, ma quando leggo un personaggio non penso a cosa farei io in quella situazione, non lo giudico, cerco solo di capirne la psicologia e le intenzioni. Il resto non conta. Lei arriva alla sua necessità per via del suo amore, è una persona buona anche se a volte autodistruttiva.”
Per Castellitto, il film poteva essere inghiottito dal tema della guerra o sminuirlo per far spazio alla storia d’amore, invece è molto equilibrato, come ci è riuscito?
SC: “Ho fatto quello che sentivo essere il cinema per questo film. Era necessaria una forte messa in scena e una forte teatralità. Ho cercato di fare un film in cui ogni scena fosse depositaria di una emozione, mi sono appellato all’intelligenza emotiva dello spettatore. Lo spettatore va al cinema e porta via q
Box Office ITA del 5 novembre 2012
Esordio da record storico per la saga di 007, con Skyfall che sbanca al botteghino. Seguono Viva l’Italia e Gladiatori di Roma. Non pervenute le new entry.
Il lungo weekend festivo, complice il ponte del 1° novembre, senza dimenticare Halloween e il maltempo, ha dato nuova linfa al botteghino italiano: gli incassi sono nuovamente in crescita, grazie soprattutto all’esordio eccezionale del nuovo capitolo della saga di 007.
Skyfall apre infatti al primo posto
con ben 5,4 milioni di euro raccolti nei quattro giorni: il film di
Sam Mendes è uscito mercoledì, quindi l’incasso totale supera
persino i 6 milioni complessivi (precisamente 6,1 milioni di euro).
Dopo aver debuttato con 700.000 euro nelle prime ventiquattro ore,
Skyfall ha raccolto ben 1,8 milioni nella sola giornata
nel primo novembre.
Si tratta di un record storico per la saga, con un film che sta
sbancando anche al
botteghino internazionale, ancor prima di uscire negli USA.
Ricordiamo che le altre due pellicole con James
Bond/Daniel Craig (Casino Royale e Quantum of
Solace) avevano incassato circa 3 milioni nel primo fine
settimana. Considerando l’apprezzamento generale e l’ottimo
passaparola, Skyfall ha ottenuto una media strepitosa di
oltre 8000 euro nelle 630 sale in cui è stato lanciato.
Dietro l’exploit di Bond, troviamo
due pellicole italiane.
Viva l’Italia scende in seconda
posizione con 1,8 milioni, registrando un incremento rispetto al
debutto della scorsa settimana. La commedia arriva così a 3,6
milioni totali in dieci giorni.
Dopo l’esordio flop, anche
Gladiatori di Roma beneficia di un
incremento, grazie soprattutto al target infantile. Il film sfiora
dunque i 3 milioni complessivi.
Complice ancora una volta il ponte festivo, L’Era Glaciale 4 guadagna due posizioni rispetto alla scorsa settimana, raccogliendo altri 789.000 euro per un totale di ben 16,1 milioni.
Due pellicole in calo occupano la quinta e sesta posizione: Le belve incassa 768.000 euro e supera i 2 milioni complessivi, mentre Ted arriva a quota 10,8 milioni con altri 570.000 euro.
Io e te conferma il settimo posto del suo debutto. Il film di Bernardo Bertolucci incassa altri 541.000 euro e giunge a 1,3 milioni.
Seguono due film horror usciti in occasione di Halloween: nella lotta a due vince The Possession, che arriva a 1,3 milioni con altri 489.000 euro, mentre Silent Hill: Revelation 3D, nonostante il sovraprezzo, si accontenta di 422.000 euro alla sua prima settimana.
Chiude la top10 Il matrimonio che vorrei, giunto a 1,5 milioni con altri 378.000 euro.
Da segnalare infine l’esordio poco soddisfacente di Oltre le colline: l’acclamato film di Cristian Mungiu, vincitore di due premi all’ultimo Festival di Cannes (attrici protagoniste e sceneggiatura) si piazza al ventesimo posto con 90.000 euro incassati in 50 copie.
Queen Live – Hungarian Rhapsody 1986 – Trailer Italiano
Il docu-fim dedicato a Mirigliani al Festival del Cinema di Roma
Verrà presentato il prossimo 16 novembre presso il cinema Barberini, nell’ambito del Festival del Cinema di Roma Storia di un ragazzo calabrese, docu-film dedicato alla vita di Enzo Mirigliani, per oltre 50 anni organizzatore del concorso di Miss Italia. Madrina dell’evento, Caterina Murino, che sul palco del concorso di bellezza più famoso d’Italia ha mosso i primi passi della carriera, nel 1997.
La pellicola seguirà le vicende del protagonista, partendo dal paese natio di Santa Caterina dello Jonio fino ai successi del concorso, attraverso le parole di coloro (amici, famigliari, ovviamente le sue Miss) che ne hanno incrociato la strada.
Il progetto, ideato e realizzato da un gruppo di giovani, capitanato da Nicola Pisu Mirigliani nipote del protagonista, e dal regista Simone di Maria (entrambi poco più che ventenni), insieme agli sceneggiatori Marco Brozzi e Myriam Caratù intende rivelarne al pubblico aspetti prima poco conosciuti, soffermandosi soprattutto sulla storia precedente al successo, lontana dai riflettori, raccontando una vicenda umana che ha attraversato la distruzione della guerra, ma che ha poi rappresentato lo spirito di rivalsa e la voglia di realizzazione che ha dominato la ricostruzione, fino all’ideazione del concorso, che in parte contribuì a ricreare un clima di ‘normalità’ e ‘leggerezza’ in Italia dopo il difficile periodo post-bellico.
Il docu-film, realizzato anche grazie al contributo della Regione Calabria, si avvale dei filmati storici del concorso, anche tratti dall’archivio dell’Istituto LUCE, ma anche di filmati amatoriali che riprendono la vita privata di Mirigliani. Tra le testimonianze contenute nella pellicola, quelle della figlia del ‘patron’ Patrizia Mirigliani, della moglie Rosy Ragno, Fabrizio Frizzi e Carlo Conti, do Martina Colombari, Denny Mendez, Mirka Viola, degli ex dirigenti di Raiuno Paolo De Andreis e Mario Maffucci.
Allison Janney sul set per Jason Bateman
Allison Janney entra nel cast di Bad Words, debutto alla regia per Jason Bateman. L’attrice si va così ad aggiungere ad un cast nel quale sono già arrivati Phillip Baker Hall, Kathryn Hahn, Ben Falcone and Rohan Chand.
In Bad Words, Bateman interpreterà un 41enne disilluso che, grazie ad un cavillo giuridico, parteciperà ad una gara di spelling, in genere riservata a ragazzini in età scolare. Allison Janney interpreterà Bernice Deagan, la responsabile dell’organizzazione della gara. Bateman avvierà a breve le riprese, partendo dalla sceneggiatura di Andrew Dodg. Allison Janney sarà prossimamente sugli schermi in Trust Me e The Way, Way Back.
Fonte: Empire
Lo sci-fi Hibernation per Justin Lin
Periodo particolarmente vivace per Justin Lin che, dopo aver finito di lavorare a Fast & Furious 6, la cui uscita è prevista per la prossima estate, appare destinato a trovarsi un’agenda ricca di impegni. L’ultimo di questi sarebbe un thriller schi – fi intitolato Hibernation.
Al momento nessun dettaglio è stato rivelato riguardo la trama; si sa perà che il film sarà scritto dagli esordienti Will Frank e Geneva Robertson, mentre il pool di produttori include Guymon Casady, Ben Forkner, Troy Craig Poon, Bruno Wu e lo stesso Lin.
La notizia dell’impegno del regista in questo nuovo progetto arriva a pochi giorni di distanza da quello del suo ruolo di produttore e possibile regista di un altro film di fantascienza, stavolta orientato alla commedia, intitolato Subdivision.
Fonte: ComingSoon.Net
Freestyle acquista i diritti per InaPPropriate con Adrien Brody
Freestyle Releasing ha annunciato i piani per l’uscita cinematografica e la successiva realizzazione in DVD e VOD di InAPPropriate, commedia diretta da Vince Offer, e da lui scritta assieme a Ari Shaffir e Ken Pringle. Il film sarà prodotto da Robert B. Shapiro e Ken Pringle per Square One Entertainment. Highland Film Group si occuperà della distribuzione internazionale del film. Al centro della storia Adrien Brody, nel ruolo di un improbabile poliziotto, con uno spiccato senso per la moda, Rob Schneider nel doppio ruolo di un psicologo e di un critico di film hard, a guidare un cast completato da Michelle Rodriguez, Lindsay Lohan e Ari Shaffir. Il film appare indirizzato al pubblico di film poco politicamente corretti come Jackass o Borat.
Fonte: ComingSoon.Net
L’universo di The Brave cresce con un nuovo corto
Iron Man 3: nuova foto per il Mandarino
Una foto nuova… ma non troppo: più che altro una versione ‘allargata’ dell’immagine già diffusa da qualche giorno, che ci mostra Ben Kingsley nei panni del Mandarino, prossimo antagonista di Tony Stark – Iron Man nel terzo capitolo della saga dedicata al supereroe.
L’immagine ci offre comunque una visione più ampia del personaggio, oltre a mostrare gli Anelli del Potere, principali armi del Mandarino. Iron Man 3 ci mostrerà la storia della caduta e faticosa risalita di Tony Stark: il cast oltre Robert Downey Jr, Ben Kinsgley, Gwyneth Paltrow, Don Cheadle e Paul Bettany quale voce della sistema computerizzato JARVIS, includerà Guy Pearce, Rebecca Hall, James Badge Dale, Ashley Hamilton, William Sadler e Stephanie Szostak.
Fonte: Empire
Prosegue la corsa di Skyfall
Nonostante manchino ancora all’appello gli spettatori statunitensi, che dovranno pazientare fino al prossimo fine settimana, Skyfall ha già cominciato a macinare successi nelle sale europee e non solo: il film ha già raccolto 287 milioni di dollari, 156 dei quali solo nell’ultimo weekend di programmazione, conquistando in particolare il pubblico tedesco e quello messicano.
In Germania in particolare, l’ultima pellicola dedicata a James Bond, appena uscita, ha fatto segnare il miglior esordio dell’anno nelle sale. Notevole il successo anche nel Regno Unito, dove l’Agente Segreto al servizio di Sua Maestà ha conquistato complessivamente 85 milioni di dollari in dieci giorni di programmazione, 25,7 dei quali solo nell’ultimo fine settimana; in Gran Bretagna Skyfall ha peraltro fissato il nuovo record assoluto per la prima settimana di programmazione, superando la seconda parte di Harry Potter e i Doni della Morte.
Tra qualche giorno toccherà dunque agli Stati Uniti, dove secondo le stime il film potrebbe incassare fino a 215 milioni di dollari, che lo renderebbero il maggior successo finanziario della serie.
Fonte: CinemabBlend
Kim Basinger in Grudge Match con Stallone e Robert De Niro!
Kim
Basinger sarà la protagonista femminile di Grudge Match,
il film sulla boxe che vede protagonisti due leggende del cinema
come Sylvester Stallone e Robert De Niro,
Jude Law in Queen of the Desert di Werner Herzog!
Jude
Law è ufficialmente nel cast di Queen of the Desert (La
regian del deserto) il prossimo film scritto e diretto da Werner Herzog. L’attore si va ad aggiungere ai già
confermati Naomi Watts e Robert Pattinson.
Kristen Stewart in Focus con Ben Affleck!
La star di Twilight Saga Kristen Stewart è in trattative per
entrare a far parte del cast di Focus, nuovo film della Warner Bros
con protagonista Ben
Affleck. A rivelarlo è Variety,
Roger Avary per il film su Castle Wolfenstein!
Arriva un nuovo
adattamento dal mondo dei VideoGame, si tratta del film su Castle
Wolfenstein che secondo Comingsoon.net sarà diretto da Roger Avary,
co-sceneggiatore di Pulp Fiction. Il film sarà prodotto da Samuel
Hadida.
Lucca Comics & Games: 180 mila persone in 4 giorni!
Si è da poche ore
conclusa l’edizione 2012 di Lucca Comics & Games. Oltre ad ogni
più rosea aspettativa i risultati in termini di affluenza che, con
oltre 180mila presenze registrate nei 4 giorni di evento,
Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato, i poster in 3D
Kristen Stewart, l’umana più amata dai vampiri
Molti la conoscono per il ruolo della Bella, fanciulla innamorata di un vampiro, ruolo che l’ha resa famosa agli occhi del grande pubblico; oppure la ricorderete per le copertine dei giornali scandalistici dove trionfava la sua faccia insieme a quella del consorte tradito (al secolo Robert Pattinson) e del regista galeotto che l’ha sedotta sul set del film Biancaneve e il cacciatore.
Naturalmente stiamo parlando di una delle attrici più famose del momento, la giovane Kristen Stewart, che nonostante l’età ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto e una gavetta cinematografica tale da far impallidire numerose colleghe dello star system.
Kristen Stewart, biografia
Kristen Jaymes Stewart nasce il 9 Aprile 1990 a Los Angeles, da John Stewart – produttore, regista e impresario – e dalla sceneggiatrice australiana Jules Mann-Stewart; forse proprio grazie all’aria che si respira in famiglia, la ragazzina mostra fin dalla più tenera età la voglia di affermarsi a tutti i costi nel dorato mondo hollywoodiano, tant’è che grazie al contributo dei genitori muove i primi passi ad otto anni in una recita scolastica natalizia, dove la sua performance non solo viene apprezzata ma anche notata da un talent scout che la scrittura subito per un film tv targato Disney Channel e intitolato Thirteenth Year (1999).
Da lì, la sua carriera comincia a decollare lentamente ma con costanza, collezionando piccole parti e grandi successi come quello riscosso nel 2001 con il film di Rose Troche intitolato La Sicurezza degli Oggetti, dove la Stewart interpreta il ruolo di un maschiaccio accanto alla veterana Glenn Close. Ma è il 2002 il primo anno di svolta: si ritrova, infatti, a “duettare” con una star del calibro di Jodie Foster nel thriller adrenalinico e claustrofobico diretto da David Fincher Panic Room; il film riscuote un buon successo al botteghino (circa $95 milioni) e lei si fa notare da pubblico e critica nel ruolo della teenager problematica, tant’è che viene addirittura nominata al premio Young Artist Awards del 2003.
Kristen Stewart, filmografia
L’anno successivo la promettente “stella” recita accanto ad altri due divi Dennis Quaid e Sharon Stone nel “dimenticabile” thriller Oscure presenze a Cold Creek, che riscuote uno scarso successo al botteghino. Nel 2004 si cala nei panni di una ragazza violentata da un suo compagno di scuola che si chiude nel suo ermetico mutismo nel commovente Speak-le parole non dette tratto dal romanzo della scrittrice americana Laurie Anderson.
Nello stesso anno interpreta pure il film Tre ragazzi per un bottino, mentre in quello seguente la ritroviamo in un’avventura fantascientifica come Zathura-Un’avventura spaziale accanto a Tim Robbins, ma la sua interpretazione non rimane negli annali di storia del cinema. Nel 2006 è accanto al “ navigato” Donald Sutherland nella pellicola diretta da Griffin Dunne Gioventù Violata mentre nel 2007 sono i registi cinesi Oxide Pang Chun e Danny Pang a volerla come co-protagonista nell’horror The Messengers, film che riscuote un buon successo di pubblico ma non di critica.
Nello stesso anno si dedica ad altri tre progetti: il primo lungometraggio diretto dall’attrice Mary Stuart Masterson ed intitolato The Cake Eaters; la rom-com hollywoodiana Il bacio che aspettavo, accanto a Meg Ryan, Olympia Dukakis e al beniamino televisivo Adam Brody; e infine il lungometraggio di Sean Penn Into The Wild-Nelle terre selvagge dove la Stewart ricopre un piccolissimo ruolo ma si fa notare per l’intensità dell’interpretazione. Collabora inoltre con Kate Hudson nella realizzazione del suo cortometraggio Cutlass.
È però il 2008, forse, il vero anno di svolta per la sua carriera: recita accanto a mostri sacri come William Hurt (nel film Yellow Handkerchief), Robert De Niro, John Turturro e Bruce Willis nella commedia satirica Disastro a Hollywood diretta, inoltre, dall’esperto Barry Levinson. Il film viene presentato prima al Sundance Film Festival e poi nella serata di chiusura al Festival di Cannes. Prima di approdare al successo mondiale ottenuto con la pellicola Twilight, diretto da Catherine Hardwicke, Kristen Stewrt appare in un breve cameo nel film Jumper-senza confini.
Ma è la saga sui vampiri vegetariani Cullen e sull’amore tra l’umana Bella Swan e il “succhiasangue” Edward a portarle non solo un successo planetario, ma perfino il (presunto?) amore con il collega Robert Pattinson. La chiacchierata storia li ha portati a balzare agli onori della cronaca creando un nuovo mito mediatico: “i Robsten”, la nuova coppia d’oro di Hollywood pronta a competere con i veterani “Brangelina” e dintorni.
La pellicola apre per la Stewart le porte dell’Olimpo: la casa di produzione decide di realizzare tutti gli adattamenti dei vari romanzi che compongono la saga, portando così in sala The Twilight Saga: New Moon (2009); The Twilight Saga: Eclipse (2010); Twilight Saga: Breaking Dawn- parte I&II (2011-2012).
Ma la carriera della Stewart sembra destinata a durare oltre i vincoli del mito nato intorno a Twilight; infatti già a partire dal 2009 la Stewart affianca altri progetti cinematografici a quello più impegnativo sul set “vampiresco”: nel 2009 gira Adventureland e Welcome to the Rileys insieme a James Gandolfini, film presentata al Sundance nel Gennaio 2010, stesso anno durante il quale gira la pellicola biografica The Runaways insieme a Dakota Fanning, film che racconta la vita confusamente sregolata dell’omonimo gruppo musicale anni ’70 ma soprattutto della sua leader, Joan Jett.
Negli ultimi anni riesce a collezionare premi giovanili come il “People’s Choice Awards” grazie soprattutto al suo ruolo di Bella, alternando grandi blockbuster a scelte più interessanti, come dimostrano i suoi due film del 2012 già usciti: da una parte c’è il fantasy Biancaneve e il Cacciatore, dall’altra invece c’è On The Road, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Jack Kerouac diretto da Walter Salles. Quest’anno la rivista Forbes ha pubblicato la classifica delle attrici più pagate di Hollywood, e la Stewart si piazza addirittura al primo posto, sbaragliando la concorrenza, con oltre 34 milioni di dollari e battendo ogni record mai registrato. Ed è soltanto l’inizio!
Breaking Dawn Parte II: arriva l’ultimo capitolo della Saga di Twilight
Lucca 2012: la battaglia di Bunker Hill per Assassin’s Creed 3!
In occasione dell’uscita di Assassin’s Creed III, videogioco edito da Ubisoft che ripercorre il periodo storico Rivoluzione Americana, Lucca Comics & Games ha ospitato
Oldboy: altre foto dal set
Emile Hirsch: tra normalità e desiderio d’avventura
Emile Hirsch – Faccia pulita, sguardo limpido, occhi verdi, il classico bravo ragazzo. Nel cinema e nella vita mostra però anche un lato indomito, che gli consente di affrontare sfide con sé stesso, la natura, la velocità. La sua carriera sul grande schermo è cominciata dieci anni fa, sebbene sia giovanissimo, ed oggi è uno dei talenti più promettenti su cui sta puntando il cinema americano.
Fin da piccolo ammirava Marlon Brando e amava Fronte del porto e Un tram che si chiama Desiderio, anche se come suo primo trampolino di lancio ha scelto la tv, cui in verità non è più tornato da quando è approdato al grande schermo. Si è fatto notare con commedie come La ragazza della porta accanto, confermando il suo talento con altre dalle atmosfere Seventies, ma ha saputo dare spessore anche a giovani problematici, difficili, perfino delinquenti, in pellicole drammatiche come Richiesta d’amore e Alpha Dog.
Molti di noi, però, hanno imparato a conoscerlo grazie alla sua splendida interpretazione da protagonista nel potente Into the Wild di Sean Penn, che lo ha portato davvero sotto i riflettori di critica e pubblico, facendogli sfiorare una nomination all’Oscar. Pur essendo molto giovane, ha già lavorato con registi internazionali di primo piano: oltre a Penn, Gus Van Sant, Ang Lee, Oliver Stone. Ha frequentato anche i territori dell’azione e del thriller – quest’ultimo non con esiti entusiasmanti. Questo sembra essere per lui un momento di grande fervore: è attualmente nelle nostre sale con due film, mentre un terzo è atteso a novembre.
Emile Hirsch, biografia
Stiamo parlando del californiano Emile Hirsch, nato il 13 marzo del 1985 a Topanga, luogo rifugio di artisti: attori come Humphrey Bogart, Dennis Hopper, Robin Williams e una miriade di musicisti (Woodie Guthrie, Jim Morrison, Neil Young, Joni Mitchell tra gli altri).
Alla categoria possiamo dire appartengano anche entrambi i genitori di Emile: la disegnatrice Margaret Davenport e il produttore e manager David Hirsch. Una terra quella di Topanga, soggetta a forti e contrastanti fenomeni naturali, che forse lo ha aiutato a familiarizzare con quell’elemento-natura fondamentale, ad esempio, in Into the Wild. Abbandona però la California dopo il divorzio dei suoi genitori, in favore del Nuovo Messico. Poi è la volta di Los Angeles, dove frequenta la Hamilton Academy of Music and The Performing Arts, dimostrando di avere già le idee chiare sul suo futuro.
Emile Hirsch, filmografia
Gli esordi, nella seconda metà degli anni ’90, lo vedono destreggiarsi sul piccolo schermo in diverse serie tv molto seguite. Ricordiamo in particolare le sue apparizioni del 1999 in: Due gemelle e una tata e Sabrina, vita da strega, che preludono alle due più rilevanti in N.Y.P.D. e E.R. . Insomma, Emile Hirsch fa di tutto per farsi notare e, agli inizi del nuovo millennio, è pronto per il salto verso il cinema.
Il 2002 è infatti l’anno dell’esordio con il drammatico The dangerous lives of altar boys, diretto da Peter Care, che vede l’attore nei panni del giovane Francis, irrequieto e desideroso di nuove esperienze da fare al fianco del suo amico Tim/Kieran Culkin. I due però devono fare i conti con la ferrea disciplina del college che frequentano e la severità di Suor Assunta/Jodie Foster, alla quale daranno filo da torcere. Il tutto, incorniciato in un ambientazione anni ’70. Dà poi buona prova del suo talento nel più leggero Il club degli imperatori, commedia nella quale veste i panni di un ragazzo supponente e viziato, figlio di un politico, che al college si scontra stavolta col professore di storia William Hundert/Kevin Kline, che tenta inutilmente di farlo ravvedere.
Dopo aver messo a segno queste prime partecipazioni accanto ad attori di spessore, Emile Hirsch è pronto per un ruolo più complesso in una pellicola drammatica: quello dell’adolescente problematico Duncan Mudge, alle prese con un difficile rapporto con il padre e disperatamente bisognoso d’amore. In italiano infatti il titolo è Richiesta d’amore (2003). L’attore colpisce per la grande aderenza nel rendere il carattere chiuso del ragazzo, il suo disagio e la difficoltà nella relazione col genitore, l’emarginazione.
La pellicola purtroppo non è di grosso richiamo e non saranno in molti a poterla apprezzare. L’anno successivo, Emile cambia di nuovo genere e si dà ad una commedia indirizzata agli adolescenti: La ragazza della porta accanto di Luke Greenfield, in cui veste i panni di un ragazzo, Matthew Kidman, che si imbatte in una vicina di casa molto particolare, Danielle/Elisha Cuthbert: dietro alle sue apparenze da ragazza acqua e sapone si nasconde infatti una pornostar. Il film ha una maggiore risonanza rispetto ai precedenti, riscuote un buon successo al botteghino e dà all’attore la prima notorietà.
Sul tema del disagio e dei difficili rapporti familiari, con segreti e verità nascoste, è la pellicola di Dan Harris del 2005: Imaginary Heroes, cui Emile prende parte nel ruolo di Tim, figlio dei coniugi Travis (Sigourney Weaver e Jeff Daniels). Ma lo troviamo anche in Lords of Dogtown, incentrato sul gruppo di californiani appassionati del surf che negli anni Settanta inventarono lo skateboarding. Il nostro interpreta uno di loro: Jay Adams.
Emile Hirsch, arrivano Into The Wild e Venuto al mondo
Il 2007 è l’anno della svolta nella carriera di Emile Hirsch: non solo entra da protagonista nel cast di Alpha Dog di Nick Cassavetes, in cui veste i panni di un giovane spacciatore, Johnny Truelove, a capo di una banda di criminali – film duro e crudo che riflette senza sconti sulla deriva violenta delle periferie americane – ma soprattutto, a poco più di vent’anni, viene chiamato da Sean Penn a interpretare il ruolo del protagonista in Into the Wild – Nelle terre selvagge.
Possiamo ben credergli quando Emile racconta del suo stupore alla telefonata ricevuta da Penn, nella quale il regista gli comunicava di aver scritto la sceneggiatura – tratta dal libro di Jon Krakauer sulla figura di Chris McCandless – proprio pensando a lui per quel ruolo e gli chiedeva se fosse disposto ad interpretarlo – a tal proposito Penn ha dichiarato: “Non riesco ad immaginare il film senza Emile Hirsch”, mentre Hirsch definisce il lavoro con Penn “una grande pietra miliare per me”, aggiungendo che Penn come regista “E’ meglio degli altri registi perché è un attore da così tanto tempo. Capisce tutto ciò che succede con gli attori. Mi ha dato molta fiducia.” Un’occasione come questa, dunque, non poteva non essere colta al volo.
Emile Hirsch è pronto all’immedesimazione totale, a girare in Alaska in condizioni non facili, a perdere peso e a compiere un vero e proprio viaggio interiore, un’esperienza totale che cambierà la sua vita, non “solo un film”. Sulla preparazione del ruolo l’attore racconta: “Ho letto il libro su McCandless, ho guardato alcuni video di lui al college, (…) ho conosciuto la sua famiglia”. Tutto questo, ma soprattutto il libro, “penso mi abbia aiutato a entrare nella mente di Chris, a capire cosa ha potuto, almeno parzialmente, motivarlo”. Attraverso il viaggio “nelle terre selvagge” compiuto da McCandless/Hirsch, si affrontano molti temi: primo tra tutti la libertà e cosa si è pronti a fare per conquistarla, il rifiuto della società, dei suoi meccanismi e costrizioni, ma anche il bisogno di amore e affetto che contraddistinguono la figura di Chris, incapace però di stringere veri legami con le persone che incontra sul suo cammino – rivelatore di questo aspetto in particolare, secondo Emile Hirsch, l’incontro di Chris con l’anziano Ron, “lì viene fuori la sua incapacità di avere un qualche tipo di intimità con le persone”.
Un’incapacità che lo porta a un progressivo isolamento. C’è la sfida con la natura e con sé stessi, il desiderio di superare i propri limiti, di spingersi fino all’estremo (l’attore dice di comprendere molto bene questa “sete di avventura”). Ci sono momenti di felicità e di disperazione, c’è la ricerca di sé e del senso della vita. Hirsch porta egregiamente sulle spalle il film, la recitazione è intensa e coinvolgente, si adatta perfettamente ad esprimere un ampio ventaglio di emozioni, coadiuvata dalle trasformazioni anche fisiche che il protagonista subisce nel corso del suo viaggio. Per questa interpretazione l’attore sfiora la candidatura all’Oscar e si aggiudica svariati premi, tra cui il National Board of Review Award.
Il tutto è orchestrato dalla mano sapiente di Penn, che incornicia la vicenda umana di Chris con scenari naturali mozzafiato e la accompagna con brani di struggente delicatezza, scritti e interpretati da Eddie Vedder – nelle parole dello stesso regista, quella di Vedder è stata fin dall’inizio “la voce che rappresentava l’anima musicale del personaggio di Chris. Il suo contributo al film è stato enorme”. Il brano Guaranteed viene premiato con il Golden Globe come miglior canzone originale.
Quest’esperienza permette a Emile Hirsch di aprire un altro capitolo della propria vita: quello che riguarda l’impegno in cause umanitarie. Dopo l’uscita del film, infatti, Oxfam America gli propone di fargli da “ambasciatore” (termine non molto amato dall’attore, che lo trova imbarazzante), visitando il Congo e verificando l’impegno dell’organizzazione nel paese, per poi diffonderlo: “Fanno molto, con tecnologie molto semplici”, come ad esempio il sistema per potabilizzare l’acqua. Quest’esperienza lo ha fatto riflettere: “Mi ha reso davvero grato per la vita che ho. Penso sia molto facile per tutti dimenticare le libertà che abbiamo, i lussi. Tutto ciò che hai lo dai per scontato”, mentre, dopo essere stato in Congo, lo ha potuto apprezzare molto di più. Con Oxfam è stato anche in Zimbabwe. Inoltre, ha partecipato ad un’iniziativa di sensibilizzazione riguardo al problema dell’accesso all’acqua potabile, scalando il Kilimangiaro. E dice di voler continuare: “voglio impegnarmi, fare ciò che posso”.
Tornando al suo lavoro di attore, nel 2008 Emile Hirsch è protagonista nell’action movie a base di motori e velocità Speed Racer, di Andy e (allora) Larry Wachowski, che gli permette di dare sfogo a quella che è anche una sua passione: “Occasionalmente mi piace fare cose estreme. Qualche volta corro un po’ quando guido”, ma normalmente, assicura, “sono il guidatore più sicuro che c’è”.
Incontra poi di nuovo Penn, qui protagonista e premiato con l’Oscar, in Milk (2008) di Gus Van Sant, che ricostruisce la parabola politica e umana del consigliere comunale di San Francisco Harvey Milk, primo uomo dichiaratamente omosessuale a ricoprire una carica pubblica negli Usa. Emile Hirsch interpreta il ruolo di Cleve Jones, giovane attivista impegnato al fianco di Milk per i diritti dei gay. Il film è un doveroso omaggio alla figura di Harvey Milk, idealista e sognatore, ma anche coraggioso paladino di tante battaglie civili, che svelò il volto ipocrita dell’America degli anni Settanta, provinciale e solo formalmente libertaria.
Quest’anno, vede la luce Killer Joe di William Friedkin, fortunato già a partire dalla sua presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia 2011 dove è stato accolto in maniera entusiastica. Il film vede protagonista un Matthew McConaughey in gran forma (era considerato tra i favoriti per la coppa Volpi, andata poi a Michael Fassbender), mentre dà l’occasione a Emile Hirsch di lavorare con il regista de L’Esorcista, il film che lo ha spaventato di più in assoluto – “Mi sono subito reso conto che ero nelle mani di un maestro e che sarebbe stata un’opportunità incredibile” – e di calarsi nel ruolo di un vero cattivo, Chris Smith, uno spacciatore che architetta l’omicidio della madre, ma per portarlo a termine è costretto a servirsi proprio di “killer Joe”. Per farlo, ed in particolare per rendere la sua ambiguità, dice di aver attinto ad Amleto: “in Amleto c’è molto di quest’ambiguità morale, è sempre in conflitto con sé stesso riguardo a ciò che deve fare”. Inoltre, per interpretare colui che vuole uccidere la propria madre, dice, l’unico modo è “far finta che non sia tua madre, ma il tuo nemico”. Il film è ora nelle sale nel nostro paese.
Assieme a questo film, nei cinema italiani c’è anche un’altra pellicola targata 2012, che ha permesso a Emile Hirsch di mettere a segno un altro bel colpo: lavorare niente meno che con Oliver Stone. È stato infatti scelto per entrare a far parte del cast de Le belve: storia di droga e malavita che ha come teatro la frontiera tra America e Messico. L’attore veste i panni di Spin, che ripulisce i soldi fatti con la marijuana dai californiani Ben e Chon. Tutto fila liscio finché un cartello messicano non si mette di traverso al loro business. Occasione questa per Emile di condividere il set con molti illustri colleghi come Benicio Del Toro, John Travolta e Salma Hayek.
Infine, a dimostrazione di quanto il talento e il lavoro di Emile Hirsch siano apprezzati anche qui in Italia, Sergio Castellitto ha scelto proprio il suo sguardo limpido per affiancare quello forte e sensuale di Penélope Cruz e renderli protagonisti del suo prossimo atteso lavoro, Venuto al mondo, che sarà nelle sale dal prossimo 8 novembre. I due attori daranno vita a una tormentata storia d’amore nel difficile contesto di una guerra.
John Cusack nel biopic su Rush Limbaugh
John Cusack ha deciso di produrre e interpretare un biopic su Rush Limbaugh, presentatore radiofonico conservatore, dal titolo Rush. Il film sarà diretto da Betty Thomas, attrice e regista di diversi film tra cui Alvin Superstar 2 e 28 giorni.
La Thomas ha già diretto nel 1997 un biopic su un presentatore radiofonico, Howard Stern, ma quello era un film in cui Stern in persona interpretava se stesso ed era basato su un’autobiografia. La sceneggiatura di Rush è prossima ad essere completata e le riprese del film dovrebbero cominciare genericamente il prossimo anno.
Fonte: WP
Stephenie Meyer potrebbe scrivere altri romanzi della saga di Twilight
Durante la conferenza stampa di The Twilight Saga Breaking Dawn Parte II, è stato chiesto a Stephenie Meyer, l’autrice dei romanzi dietro la saga cinematografica, se erano fondati i pettegolezzi secondo cui era prossima a scrivere altri romanzi legati a Twilight. L’autrice ha risposto che non ci sono ancora piani chiari e decisi, ma non che non è da escludere un futuro romanzo che seguirà ancora la storia di Bella e Edward.
“Ho pensato ad una storia per almeno altri due romanzi, ci sono molti personaggi che meriterebbero un approfondimento” ha dettola Meyer. E riguardo a quando scriverà gli altri romanzi: ” Magari un giorno li scriverò soltanto per me stessa. Non lo farò certo oggi, ma magari tra cinque anni”. Quando le è stato chiesto semmai avrebbe permesso a qualcun altro di scrivere dei libri su Twilight, ha risposto: “Sarà una cosa molto difficile. Io sono come una madre e questipersonaggi per me sono dei veri figli”.
Chissà cosa penseranno a riguardo i fan della saga. E voi cosa ne pensate? Vi piacerebbe avere altri libri su Twilight?
Fonte: WP
Sharknado: il poster dell’ultimo film della Asylum
La casa di produzione The Asylum, che ha all’attivo una serie di film straordinari per grado di assurdità che riescono a raggiungere, ha prodotto un’altra pellicola,