Bradley Cooper ha
ottenuto il ruolo da protagonista per il remake, atteso e già
contestato, de Il Corvo, film del 1994, adattamento dal comic book
di James O’Barr che si intitolerà The
Crow.
Bradley sarà Eric Draven, musicista
assassinato da una banda di stupratori che hanno abusato di Shelly,
la sua fidanzata, riservandole poi la stessa fine. Il giovane
grazie all’aiuto di un corvo risorge dai morti per vendicare il suo
brutale assassinio.
Il film del 1994 è tristemente noto
per la sorte che toccò al suo protagonista durante le riprese:
Brandon Lee, figlio di Bruce, che interpretava Eric, fa ucciso da
un colpo di pistola durante una scena. Il film fu completato in
computer grafica e con una controfigura ed uscì con uno anno di
ritardo.
Finalmente ufficializzato il nome
del prossimo protagonista di Quentin Tarantino. E’ Jamie Foxx, che
annuncia in prima persona la notizia del suo ruolo da protagonista
in Django
Unchained.
Foxx ha dichiarato anche, durante
l’intervista rilasciata alla CNN, che condividerà il set con
Leonardo Di Caprio, al quale andrà il ruolo dello schiavista Calvin
Candie. Nel cast anche Christoph Waltz e Samuel L. Jackson attori
che hanno già regalato al cinema grandi ruoli sotto la guida di
Tarantino.
Nonostante il continuo calo della
qualità nella saga di Pirati dei Caraibi, gli incassi seguono il
verso opposto, continuano a salire. E’ normale quindi aspettarsi un
Pirati 5.
La notizia non giunge poi tanto
inaspettata, così come non giunge inaspettato il nuovo probabile
coinvolgimento di Jack Sparrow, alias Johnny Depp, nel film.
Vero è che se alla serie si toglie anche il fascino di Sparrow, dei
Pirati rimane ben poco!
Domani 7 luglio, a Londra, si terrà l’anteprima mondiale di
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. In Italia
dovremo aspettare il 13 luglio, mentre il resto del mondo vedrà il
film solo il 15. Intanto Collider ha pubblicato un video di sette
minuti che raccoglie tutte le clip esclusive del film che sono
state pubblicate fino ad oggi.
Dopo Tom Felton, anche Emma Watson è
stata ospite di Daybreak, la trasmissione della ITv britannica.
Anche in questo caso, durante l’intervista, è stata mostrata una
piccola clip che mostra i tre protagonisti scambiarsi vivaci
battute sul da farsi per proseguire la loro ricerca degli
Horcrux.
Ecco una nuova breve clip di
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2. Harry ha
fretta, corre su per le scale di una torre ad Hogwarts, ma Luna lo
insegue , vuole aiutarlo, ha avuto un’illuminazione! Forse sa dov’è
quello che Harry sta cercando… Troppo criptica come descrizione?
Aspettate il 13 luglio e saprete tutto!
E’ corriere.it a pubblicare in
anteprima il content-Trailer che ripercorre tutta la saga di Harry
Potter, cominciando dai provini di Daniel Radcliffe, Emma Watson e
Rupert Grint, fino al gran finale.
Nessuno dei due può vivere se
l’altro sopravvive. Alla luce di questa profezia ci avviamo alla
conclusione di un percorso. Badate bene, Harry
Potter è un fenomeno mondiale, è l’infanzia di molti
ragazzini che con lui sono cresciuti, ed è il ritorno all’infanzia
di chi credeva di essere passato indenne attraverso un periodo
importantissimo della propria vita.
Harry Potter ricorda l’infanzia e accompagna il suo
lettore/spettatore verso la giovinezza, la responsabilità, la
scelta. Giunti alla conclusione di questo viaggio magico non si può
non guardarsi indietro e chiedersi: quanto sono stati lunghi questi
10 anni cinematografici di Harry Potter? Cosa
mai ci sarà adesso da aspettare dopo che “tutto finisce”? Sembra
ieri che un bel gufo grigio recapitò al numero 4 di Privet Drive
una lettera d’ammissione, quella che parecchi bambini di 11 anni
hanno aspettato, ma che era indirizzata solo a lui: Harry James
Potter.
Nessuno dei due può vivere se
l’altro sopravvive, la profezia
Il piccoletto spettinato, in una
camicia più grande di lui di diverse taglie, apprende da un
mezzo-gigante dalla faccia simpatica che è un mago, e la sua vita
cambia per sempre. Harry va a scuola, a Hogwarts, che diventerà la
sua vera casa, e così comincerà il suo percorso nel mondo magico,
alla scoperta di cose delle quali nemmeno sospettava l’esistenza
(come le scale a cui piace cambiare o i fantasmi che allegramente
fluttuano nei corridoi della scuola intrattenendo gli studenti).
Scoprirà che ci sono tante cose da imparare per un giovane mago di
11 anni, e soprattutto capirà che “non tutti i maghi sono buoni”.
Saprà presto riconoscere gli amici dai nemici (da subito preferisce
un
Weasley ad un
Malfoy) e scoprirà che, suo malgrado, è famoso!
Nel mondo magico Harry è un eroe,
ha sconfitto il più grande mago oscuro di tutti i tempi, Colui Che
Non Deve Essere Nominato, e grazie a lui la paura ha abbandonato
maghi e streghe. Ma Tu Sai Chi non è morto, tenterà molte volte di
ritornare in vita, ed Harry sarà sempre pronto, anche se inesperto,
ma armato di coraggio (è un Grifondoro) e soprattutto di amici, i
migliori che si possano immaginare. Non è uno studente modello, se
la cava come Ron grazie all’aiuto di
Hermione (che forse poteva finire anche in Corvonero) che passa
loro i compiti, e probabilmente anche grazie ad un ascendente che
scopre di avere sul Preside, il professor Silente, il più grande
mago che la storia ricordi. Imparerà cosa vuol dire essere fedeli
alle proprie scelte, e soprattutto cosa vuol dire soffrire tanto da
non poter sopportare il dolore. La sua grande capacità di amare lo
rende speciale, incorruttibile e alla fine di tutto
imbattibile.
Crescendo prenderà le proprie
decisioni e a mano a mano che Voldemort eliminerà quelli che lo
proteggono per arrivare a lui, Harry prenderà coscienza di sé e
delle proprie forze. Così capirà che la soluzione è combattere e
abbattere per sempre il male ed il desiderio di potere.
La grande mente dietro a questa
infinita operazione letterario – cinematografica è una donna, che
in difficoltà economiche, scrive un libro e poi un altro, fino a
scriverne sette ed a diventare la persona più ricca del Regno Unito
dopo la Regina. J.K. Rowling è la madre di Harry e quella di una
intera generazione di uomini e donne di tutte le età che sono
rimaste con il mago con la cicatrice a forma di saetta fino alla
fine. E’ una saga piena di passione, quella di Harry Potter, che
riesce a toccare temi attuali trasfigurandoli attraverso il
linguaggio della magia e rendendoli ancora più realistici: la paura
del diverso, il vero valore della vita divisa tra bene e male,
l’importanza delle scelte, la paura della morte come passaggio
verso l’ignoto. Nessuna generazione prima di questa ha avuto il
privilegio di approcciarsi attraverso una realistica finzione a
questi temi che seppure inseriti in un testo apparentemente
semplice hanno una potenza ed un’universalità senza precedenti. La
Rowling è riuscita a creare su carta una realtà incredibile,
permettendo ad ogni Babbano di affezionarsi ad ogni persona,
locale, negozio, professore, aula o cortile che Harry incontra nel
suo viaggio.
Che dire della famiglia magica più
bella di sempre, i rossi Weasley? E del Quiddich? I maghi hanno per
questo sport lo stesso fanatismo che i babbani hanno per il calcio!
Per non parlare delle Apifrizzole, dei Cioccalderoni, delle
caramelle Tutti i Gusti +1, delle piume di zucchero, del succo di
zucca e della magnifica Burrobirra (chi non si è mai chiesto di
cosa sa la Burrobirra?). E poi professori terribili e severi,
simpatici e pasticcioni, fannulloni e cialtroni, misteriosi e
sfortunati, esami, voti ed esaminatori. Un mondo che tutti
vorrebbero vivere in prima persona e che ricompare con la stessa
vibrante bellezza ogni volta che si ci ficca con il naso in questi
straordinari ‘libri di favole’.
Harry Potter è un ragazzino irascibile
Harry non è un eroe senza macchia,
è un ragazzino irascibile che urla contro il mondo, un bambino che
si lascia guidare, la sua vera forza comparirà con il tempo,
attraverso le situazioni che si troverà ad affrontare dimostrando
che la fedeltà verso la propria natura è l’unica arma che
possediamo per orientarci nel mondo e non cadere vittime del male.
La Rowling non ha lasciato il nostro da solo, lo ha circondato di
simpatizzanti, ammiratori ed amici, e lo ha accerchiato di
invidiosi, accusatori e acerrimi e spietati nemici. Alla sua destra
e alla sua sinistra però ci sono sempre Ron e
Hermione, sin dal primo anno, da quel piccolo incidente nel
bagno delle ragazze… Halloween, un troll di montagna e la bacchetta
sporca di caccole del mostro.
Lui è l’ultimo di sei
fratelli, se non si conta l’ultimogenita unica femmina, indossa
sempre le toghe di qualcun’altro, i libri usati e i gufi
rincitrulliti. E’ di buon cuore e di innegabile simpatia, tiene
alto l’umore ma con il tempo imparerà a fare i conti con il suo
essere sempre secondo nei confronti del grande Harry Potter, poi
però diventerà il ‘re di Grifondoro’ e capirà, forse con un po’ di
ritardo, che non è poi secondo in tutto, almeno non per
Hermione! Lei è il cervello del gruppo, brillante, precisina,
volitiva, finirà per caricarsi sulle spalle i due amici quando la
situazione diventerà difficile, conducendoli in avanti quando la
loro rabbia e la loro frustrazione li spingeranno a guardare solo
indietro. Non è bella
Hermione, anche se l’immagine di Emma Watson che la interpreta
fa credere il contrario, ma è una forza della natura, più matura
dei compagni di avventura è capace di prendere coscienza dei suoi
sentimenti e di guardarli in maniera lucida. Anche lei, come Ron, è
fedelmente legata ad Harry. Ginny, ultima arrivata della famiglia
Weasley, è la passione, la solidità dei sentimenti, l’unica donna
che può stare al fianco di Harry, perché è potente, ma ha anche un
cuore saldo.
Harry Potter e i suoi amici
Neville Paciock, timidissimo e imbranato compagno Grifondoro,
poteva essere lui il prescelto, poteva avere lui una cicatrice
sulla fronte a forma si saetta, invece è solo Neville, che cresce e
impara ad avere fiducia nelle sue capacità. Qualche volta lo
Smistamento (cerimonia che assegna gli studenti alle Case di
Hogwarts) avviene troppo presto per i giovani maghi, almeno secondo
Silente, ma nel caso di
Paciock il Cappello Parlante ci ha visto giusto: “Grifondoro,
culla dei coraggiosi di cuore!”. Proprio quello che si rivelerà
Neville, imtrepido, coraggioso, anche lui legato da un profondo
amore per Harry e per i suoi amici, pronto ad agire se la
circostanza lo richiede, pronto a sacrificarsi per gli altri.
Luna Lovegood, Luna Lunatica, sincera e brillante, bistrattata
per la sua stramberia, anche lei incontaminata nonostante la
sofferenza della sua vita, troverà nei nostri amici veri e rimarrà
a combattere quando in molti scapperanno.
Albus Silente, il più grande mago di tutti i tempi, è il
mentore di Harry, colui che gli insegna ad aver fiducia, colui che
lo istruisce ma gli lascia il tempo di capire e di dedurre, lo
conduce senza sopraffarlo e al momento opportuno, sarà felice di
farsi condurre dal suo discepolo, che considera la migliore
speranza che il mondo abbia.
Le donne in Harry Potter
Ogni carattere descritto dalla
Rowling ha il suo punto di forza, la sua rilevanza, il suo posto
nel cuore dei fan: i malandrini (James, Sirius, Remus e Peter), la
professoressa McGrannit, il professor
Piton, i gemelli Weasley,
Bellatrix Lestrange, Lucius e Draco Malfoy. J.K. ci offre dei
fantastici ritratti di madri: Molly, Lily e Narcissa. Donne
spaventante ma coraggiose, poiché il coraggio non è l’assenza di
paura. Donne che farebbero di tutto per salvare i propri figli, che
combattono, che uccidono, che tradiscono e che muoiono per
salvarli. Tutti i personaggi della Rowling sono profondamente
umani, alcuni si ergono come figure eroiche senza nessun
corrispettivo nel mondo reale, figure troppo nobili per essere
vere, altri strisciano sul fondo della storia, infimi e vigliacchi,
debitori dei loro stessi nemici, troppo bassi per muovere a
simpatia, ma talmente meschini da suscitare pietà. Ognuno di loro è
mosso da sentimenti elementari che nella storia assumono una
potenza così radicale da sembrare concetti lontani da ogni
percezione umana. L’amore, l’amicizia, la paura, la vendetta, la
brama di potere, sono emozioni affrontate con una tale immediatezza
che si spogliano di qualunque senso retorico possibile e diventano
granitiche e autentiche, più vere sulla carta che nel mondo babbano
in cui viviamo.
Voldemort, il bambino solo
E poi c’è lui,
Voldemort, il male assoluto, colui che rifiuta ogni consorzio
umano, razzista, alimentato dall’odio e dal potere. Non a caso la
sua storia è così simile a quello di Harry. Entrambi orfani,
entrambi soli, entrambi troveranno una casa a Hogwarts. Tuttavia
“non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo davvero, ma
le nostre scelte” e questo lo scopriamo presto. Il valore delle
scelte, della volontà personale, l’accettazione del sacrificio e la
volontà perversa di perseguire un obbiettivo malefico. Le loro
scelte li rendono così lontani, l’incapacità di concepire la
propria finitezza e l’accettazione della morte come unica via di
salvezza per i tutti condurrà i due allo scontro finale, al loro
ultimo confronto e alla fine di tutto. Harry e
Voldemort sono speculari, uguali e contrari, e nessuno dei due
può vivere se l’altro sopravvive. E questa profezia li condurrà
all’epilogo, a quello che abbiamo letto tra le lacrime e che
aspettiamo ancora di vedere con gli occhi già lucidi.
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte
2 sarà un evento epico, chiuderà un’era e
metterà fine ad un enorme esperimento cinematografico, costellato
da successi e da insuccessi (L’Ordine
della Fenice), che si è avvalso del più grande
insieme di straordinari attori che il cinema ricordi in un solo
film (tutti inglesi, tutti sublimi). Si è puntato su tre piccoli
undicenni che sono cresciuti davanti agli occhi del mondo e sono
diventati il pallido e sorridente Harry (Daniel
Radcliffe), il muscoloso e dolce Ron (Rupert
Grint) e la bellissima e brillante Hermione
(Emma
Watson). Forse nessuno dei tre sarà poi un grande
attore, probabilmente saranno per sempre il Trio, gli inseparabili
amici che hanno insegnato ad una generazione il vero amore, il
coraggio e il valore di un’anima incorrotta. Come è accaduto per
l’uscita dell’ultimo libro, il prossimo 13 luglio ci saranno
lacrime e rivelazioni, dubbi chiariti e amori finalmente palesati.
E se qualcuno dovesse avere ancora incertezze o perplessità può
sempre ritornare a Hogwarts. Poiché quello che ha dato così tante
emozioni la prima volta, continuerà a farlo per sempre, e leggere
quelle parole o guardare quelle immagini non perderà mai il suo
valore. L’appuntamento è per il 13 luglio, ma nel cuore dei
potteriani veri, l’appuntamento sarà per sempre e per tutti quelli
che hanno seguito Harry fino alla fine.
Uscite venerdì 8 luglio
– Il ventaglio segreto: Cina, 19° secolo.
Due bambine, unite dall’aver subito nello stesso giorno la
tradizionale fasciatura dei piedi, si giurano amicizia eterna nel
nome del laotong, un legame antico e fortissimo. Più avanti, nella
solitudine dei rispettivi matrimoni, si tengono in comunicazione
grazie ad un ventaglio, sulle pieghe del quale si scrivono tramite
il linguaggio segreto nu shu, appreso da piccole e sconosciuto agli
uomini.
Alla fine della proiezione di Budrus, si
apre un interessante dibattito tra gli ospiti d’onore e la sala,
gremita di giornalisti e di attivisti. Oltre alla regista
trentunenne Julia Bacha sono sul palco, tra gli altri, Abdallah Abu
Rahme dei Comitati Popolari Palestinesi e Luisa
Morgantini, Vice Presidente del Parlamento Europeo e una
delle 1000 donne candidate al Nobel per la Pace.
La prima assoluta del pluripremiato
documentario Budrus in Italia al cinema Farnese si
apre con un videoclip musicale. Il Darg Team, una
crew di rapper palestinesi molto apprezzati in rete, canta in arabo
un brano libanese (completamente riarrangiato da loro) dal titolo
“Unadikum”. Nel testo c’è tutto l’orgoglio di un
popolo in perenne conflitto per la striscia di Gaza, ma nel
contempo c’è voglia di vivere, di comunicare e poi molto spesso
ricorre un nome fra le rime: Vittorio. La dedica speciale di questi
ragazzi (tutti dai 24 ai 30 anni) va ad un “fratello palestinese”
ingiustamente assassinato: Vittorio Arrigoni. Al
suo operato e a quello di Freedom Flotilla verrà dedicato un lungo
applauso a fine proiezione.
In Budrus Siamo
nel 2003 e il Governo israeliano di Ariel Sharon, per far fronte al
crescente numero di attacchi terroristici dalla Palestina, decide
di erigere un muro di sicurezza per impedire ai kamikaze
palestinesi di entrare in Israele. Il progetto dovrebbe svilupparsi
sui confini stabiliti dai trattati ma invece sconfina nel
territorio palestinese. Un abuso di potere in piena regola, quindi.
Israele non solo vuole isolare fisicamente la Palestina dall’area
della West Bank rifugiandosi dietro un muro, ma intende addirittura
appropriarsi di molte sue terre in maniera del tutto arbitraria.
Alcune di queste terre appartengono a Budrus.
Budrus è un piccolo villaggio cisgiordano di 1500
anime che, nel 2004, vede sopraggiungere nei propri campi d’ulivo
l’esercito di Israele con tanto di ruspe.
Invece di lasciarsi sottomettere
oppure di rispondere con violenza alla violenza, il paesino,
guidato dal suo leader/ padre di famiglia Ayed
Morrar, sceglie di mobilitarsi in una grande marcia
pacifica per far desistere gli invasori, che nel frattempo hanno
estirpato tutti gli ulivi dai campi di Budrus.
Inizia così la storia di un villaggio che diventerà, di lì a
qualche mese, un simbolo per tutti gli altri piccoli centri
palestinesi ingiustamente invasi. “La violenza”, urla Morrar alla
gente, “è proprio quello che Israele si aspetta da noi! L’esercito
usa la paura e la Non-Violenza toglie la paura”.
Budrus, il film
Ecco perché la resistenza
non-violenta si rivelerà difficoltosa ma vincente, tanto da
spingere le autorità a ridefinire i confini del muro. Ma il vero
miracolo di questa protesta non violenta è che riesce ad accomunare
tutti e ad andare oltre le faide interne (si ritrovano fianco a
fianco palestinesi di Hamas e di Al Fatah), volontari provenienti
da tutte le parti del mondo ed addirittura israeliani disposti a
schierarsi dalla parte dei palestinesi. Una sommossa popolare che
va oltre i “colori” politici e geografici e che sceglie la via
della non violenza nel nome dei diritti umani primari e della loro
salvaguardia.
La giovane regista brasiliana
Julia Bacha fotografa con grande sagacia tecnica e
artistica la quotidianità di Budrus, facendola
sentire molto vicina allo spettatore, attraverso le parole dei
diretti interessati e lo sguardo di uomini, ragazzi, bambini ma
soprattutto di donne immerse nella loro normalità violata. Sì,
perché sono le donne, inizialmente tagliate fuori dalla protesta,
le vere protagoniste di quest’impresa e di questo documentario.
Armate solo della loro grazia e di un coraggio indomito, le donne
di Budrus difendono i loro campi, si gettano nelle fosse scavate
dalle ruspe, reclamano invano i loro ulivi- simboli di prosperità e
vita, oltre che fonti primarie di sostentamento. Le donne non
temono né i manganelli né le minacce dell’esercito israeliano.
Il risultato con
Budrus è un documentario ben scritto, molto ben
montato e ottimamente girato. Come già fatto nel precedente
“Encounter Point” (diretto insieme a Ronit Avni), anche qui Julia
Bacha e la troupe di JustVision (organizzazione no profit) segue e
riprende per mesi interi la vita di un villaggio sotto assedio
costante e accumula una gran quantità di materiale, passato poi
sotto le sapienti mani della post-produzione e del montaggio. Molto
di questo materiale è assolutamente inedito e mostra con grande
chiarezza l’atteggiamento razzista dei militari d’Israele, pronti
ad alzare le mani sui palestinesi, ma non sugli “israeliani
ribelli”. Un’altra opera incredibilmente veritiera che ci
porta in una parte di mondo che è sempre più sotto l’occhio della
settima arte. Immagini inedite e talvolta scomode a sostegno di un
documentario che sceglie la via del racconto, non quello del
sensazionalismo e risulta attraente e forte proprio in ragione di
questa scelta.
Durante una battaglia ci sono morti
feriti e macerie. Soprattutto queste ultime sono state le
protagoniste dell’intervista che Stuart Craig ha rilasciato all’LA
Times. Stiamo parlando dello scenografo premio Oscar che si è
occupato di distruggere Hogwarts come ultima fatic nella crew di
Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 avrà
infatti come scenario principale il castello che ospita la Scuola
di Magia e Stregoneria completamente distrutto dall’infuriare della
battaglia.
Ci siamo ispirati alle rovine
lasciate dalla Seconda guerra mondiale: Coventry, Dresda. Ho
esaminato i profili degli edifici bruciati: il crollo dei mattoni
segue uno schema ben preciso, e noi ci tenevamo a riprodurlo
fedelmente.
Non potevamo demolire i set già esistenti [anche perché
vanno preservati per il tour degli studios organizzato dalla
Warner, ndr.]: avremmo solo rivelato che erano fatti di compensato
sottile rivestito da uno strato di gesso per farlo somigliare alle
pietre. Andavano ripensati da capo, come un enorme set – o più di
uno – e andavano progettate le rovine in modo che apparissero
solide e tridimensionali. Se prima le mura potevano essere semplici
pannelli di cartongesso, ora invece serviva robustezza e spessore:
grandi pietre all’esterno e macerie in mezzo.
Riferendosi alla morte di un
personaggio importante:
Nel libro, [quel personaggio]
muore nella Stamberga Strillante. Ho chiesto espressamente a
J.K. Rowling se le dispiaceva spostare la scena
in un capanno per le barche. Mi sembrava un set molto interessante,
molto teatrale. La rimessa per le barche aveva le pareti quasi
interamente fatte di vetro. E dal vetro si vede Hogwarts in fiamme,
e l’acqua dentro la rimessa riflette le fiamme, con un effetto
molto drammatico e spettacolare. Sembra quasi una piccola
cattedrale, una struttura però alquanto effimera. Sono convinto che
[l’attore in questione] sia stato felice di morire lì, e io sono
stato molto felice di vederlo morire lì!
Sembra che la pre-produzione del
nuovo Superman targato dal duo Christopher Nolan e Zack Snyder, sia
entrata nella fase pre-riprese. Ecco arrivare alcune foto che
ritraggono la costruzione dei set di Man of Steel, a Plano,
Illinois.
E’ Yahoo Cinema a diffondere, in
anteprima esclusiva, il trailer italiano di The Twilight Saga:
Breaking Dawn. Breaking Dawn è il quarto libro della fortunata saga
sui vampiri riportato sullo schermo in due diversi film entrambi
diretti da Bill Condon. Breaking Dawn – Parte I arriva in Italia il
16 Novembre 2011; Breaking Dawn – Parte II uscirà in Italia 16
novembre 2012. Nel cast: Robert Pattinson, Kristen Stewart, Taylor
Lautner.
Dopo quelli accaduti durante la
lavorazione di The Dark Knight ritorna a tremare il set di
Christopher Nolan. Questa volta però fortunatamente l’incidente non
si è trasformato in tragedia.
Ecco il secondo trailer di Spy Kids 4,
la fortunata saga di baby super eroi in cui ritroveremo anche la
bella Jessica Alba. Il film uscirà il 19 agosto nella versione
Aromascope 4D.
World War
Z, adattamento dell’omonimo romanzo di Max Brooks,
narra di una guerra mondiale degli zombi e del diffondersi di
un’epidemia che comincia in uno sperduto paesino della Cina e
subito dilaga in tutto il mondo.
Gli uomini si trasformano in zombi,
creature mostruose che contagiano e fagocitano il pianeta. I
superstiti sono pochi. La narrazione del contagio avviene
attraverso una raccolta di interviste ai sopravvissuti dieci anni
dopo la crisi.
Protagonista di questa
trasposizione cinematografica è il bel Brad Pitt, che in queste
foto pubblicate da DailyMail vediamo sul
set del film:
I cento passi è il
film del 2000 di Marco Tullio Giordana con protagonisti
Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Lucia
Sardo.
I cento passi, la trama
Storia di Peppino Impastato,
giovane cresciuto nella piccola Cinisi, paesino siciliano preda,
come del resto tutta la regione, della prepotenza della Mafia.
Peppino cercava di scuotere le coscienze con pochi mezzi, quali il
volantinaggio, un giornalino, fino alla costituzione di una radio
libera: Radio aut.
Il film
Oggetto principale delle sue
critiche era Gaetano Badalamenti, boss che viveva a soli 100 passi
da casa sua. Ma quest’ultimo cominciò ad esserne infastidito, al
punto da uccidere prima il padre e poi progettare la sua morte,
facendola passare per uno dei tanti tentativi di attentati
terroristici falliti dell’epoca. A parte qualche instancabile amico
e collaboratore, Peppino fu lasciato sol, sia dalle autorità, che
da quel Pci nel quale era politicamente cresciuto e che gli aveva
trasmesso la voglia di lottare.
Un film toccante, che scuote, ma al
contempo deprime. Perché se è vero che non bisogna mai rassegnarsi,
è anche vero che troppe sono le persone che hanno perso la vita per
combattere la Mafia inutilmente, venendo buttate poi nel cestino
dell’oblio. Impastato – come ricorda anche questo film – ha
ottenuto giustizia solo dopo vent’anni, grazie anche
all’instancabile caparbietà della madre.
A interpretare Impastato è
Luigi Lo Cascio, attore palermitano al grande esordio,
il quale in diversi film successivi confermerà il proprio talento a
colpi di interpretazioni intense e ben assortite: ruoli drammatici,
ironici, semiseri da classica commedia all’italiana. Come ne I
Cento Passi, anche in altri film successivi l’attore siculo è
riuscito, attraverso una straordinaria duttilità espressiva, a
passare da scene divertite e divertenti a momenti di riflessione,
finanche drammatici.
Marco Tullio
Giordana ha mantenuto alto il livello del Cinema italiano
contemporaneo, attraverso film impegnati, a metà tra fiction e
documentario, strettamente legati alla realtà storica dei fatti.
Con la collaborazione degli sceneggiatori Rulli e Petraglia,
creatori della maggior parte dei suoi script, Giordana è riuscito a
fare cinema indagando nei casi controversi della storia italiana:
dalle vicende di Peppino Impastato al delitto Pasolini, fino alla
grande saga familiare La meglio gioventù (in cui si avvale di nuovo
di Lo Cascio), che parte dagli anni Settanta per raccontare le vite
dei protagonisti di quel periodo. Si conquista così un posto
d’onore nel cinema italiano contemporaneo.
Il film che gli ha dato
la notorietà del grande pubblico è senz’altro questo, I cento
passi, critica esplicita alla Mafia, all’omertà dei siciliani e
all’inerzia del Pci. Infine, citiamo qualche curiosità legata al
film. Ispirate dal film e dedicate a Peppino impastato sono le
canzoni intitolate I cento passi dei Modena
City Ramblers, pubblicate nell’album ¡Viva la vida, muera la
muerte! del 2004, e Centopassi cantata da Pippo Pollina.
Al titolo del film fa riferimento
anche l’azienda vinicola Centopassi, costituita in provincia di
Palermo da due cooperative del progetto Libera Terra che gestiscono
beni confiscati a boss di Cosa Nostra. Nel film c’è qualche
grossolano errore “storico”. Quando il padre di Peppino osserva gli
aerei all’aeroporto, la telecamera inquadra un MD-11 dell’Alitalia.
Il film si svolge negli anni ’70, e quel tipo di aereo è stato
messo in commercio solo nel 1990. Ancora, su un pilone stradale si
vedono dei graffiti in stile Hip-Hop, decisamente fuori luogo negli
anni ’70. Infine, in alcune scene si notano degli oggetti e dei
simboli che negli anni ’70 non esistevano. Pecche che l’intensità
della storia e il forte messaggio sociale che essa vuole mandare
cancellano presto.
Asia Argento tramite il suo twitter
ha pubblicato alcune sue foto in costume. Le foto ritraggono lei
trasformata in vampiro. Ricordiamo che il suo ruolo è quello di
Lucy, amica di Mina Harker.
Tom Felton, dalla maggior parte
delle persone del pianeta conosciuto con il nome di Draco Malfoy, è
stato intervistato durante la DayBreak, dell’emittente britannica
ITV.
Danny Boyle sta lavorando al
suo prossimo progetto da regista, Trance, che è entrato in fase di
casting. Dopo le voci su Michael Fassbender e James McAvoy
Inizieranno a fine agosto le
riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores, tratto dal primo e
omonimo romanzo di Nicolai Lilin pubblicato da Giulio Einaudi
editore.
Transformers
3 debutta al primo posto con 4 milioni di euro,
seguito dalla buona tenuta di Cars 2.
Praticamente non pervenute le altre new entry…
Con un esordio worldwide
assolutamente soddisfacente, Transformers
3 ottiene un ottimo risultato anche in Italia: 3,9
milioni di euro raccolti da mercoledì a domenica, ovvero 2,4
milioni nei tre giorni. Da segnalare l’incasso registrato nel solo
giorno d’esordio, pari a ben 900.000 euro.
Probabilmente il blockbuster di
Michael Bay beneficerà del passaparola e potrebbe chiudere con un
risultato simile a quello ottenuto dai due film precedenti, pari a
8 milioni di euro. Da considerare, tuttavia, la riduzione di sale a
disposizione fra una decina di giorni, quando l’ultimo Harry Potter
sbarcherà in un numero sicuramente record.
Cars 2
scende così al secondo posto raccogliendo 1,3 milioni nel suo
secondo fine settimana e sfiorando i 7 milioni complessivi.
Terza posizione per L’ultimo dei
templari, arrivato a 2,4 milioni con altri 246.000
euro. Segue I guardiani del destino, che
con altri 203.000 euro giunge a 1,4 milioni.
This is Beat – Sfida di
ballo è l’unica new entry, oltre Transformers
3, a comparire nella top10: il film raccoglie appena 106.000
euro in più di 150 sale a disposizione. Il genere comincia (si
spera) a stancare…?
Libera
uscita (100.000 euro) scende al sesto posto arrivando
a 1,1 milioni, mentre Le donne del sesto
piano continua a ottenere consensi e sale in settima
posizione: la commedia raccoglie altri 71.000 euro per 605.000 euro
totali.
Seguono due pellicole flop con
James McAvoy: The Conspirator (58.000
euro) arriva a soli 221.000 euro nel suo secondo weekend, mentre
X-Men: L’inizio (55.000 euro) si appresta
ad abbondonare la top10 con un totale di 2,6 milioni. Contro ogni
previsione, la pellicola Marvel difficilmente chiuderà sui 3
milioni.
Decima posizione per
Una notte da leoni 2, che con altri
36.000 euro giunge a quota 9,2 milioni.
Transformers 3
domina il botteghino Usa; il film infatti raggiunge quota 162
milioni di dollari di incasso in una sola settimana di uscita.
Lo segue, ad una certa distanza, il
secondo episodio di Cars, Cars 2, che però si
ferma a 116 milioni di incasso. In terza posizione la cattiva
insegnante Cameron Diaz e il suo Bad teacher, che
incassa però la metà del secondo in classifica, ossia quasi 60
milioni di dollari.
Al quarto posto della classifica
dei film più visti troviamo un’altra nuova uscita, dal budget
decisamente più ridotto rispetto alla pellicola di Michael Bay, ma
che può vantare nomi di richiamo nel suo cast: Larry
Crowne, segna il ritorno alla regia di Tom Hanks, alla sua
seconda fatica in questo ruolo dopo That thing you
do, diretto nell’ormai lontano 1996, che lo vede anche
protagonista al fianco della superstar Julia Roberts. Il film segue
le vicende di un uomo di mezza età che reinventa la sua vita dopo
essere stato licenziato.
In quinta posizione, una teen
comedy Monte Carlo, in cui tre ragazze americane
in vacanza a Parigi si ritrovano nel principato dopo che una di
loro è stata confusa per un’ereditiera. A quasi un mese
dall’uscita, e 108 milioni di dollari incassati, Super
8, nuova prova alla regia per J.J. Abrams, prodotto da
Spielberg, inizia la discesa della top ten del box office,
fermandosi in sesta posizione.
Green lantern lo
segue in settima posizione e un incasso totale di 102 milioni. Il
nuovo film con Jim Carrey Mr. Popper’s penguins,
resta nella parte bassa della classifica, al settimo posto, con
poco più di 50 milioni di dollari totali di incasso. Agli ultimi
due posti della classifica, due film indipendenti o quasi: la
commedia Bridesmaids e l’ultimo lavoro di Woody
Allen, Midnight in Paris, che chiude la classifica
con un incasso settimanale di 3.44 milioni di dollari per un totale
di quasi 34 milioni, andando in positivo rispetto al budget di
produzione, che si è aggirato intorno ai 30 milioni di dollari.
La prossima settimana si attende
l’uscita di Terri, che segue la storia di un
giovane ragazzo obeso e le sue difficoltà nella quotidianità, il
cui elemento di interesse è dato dalla presenza di John C. Reilly,
e The perfect host, che mette in scena una cena
del tutto particolare con protagonista un altro attore solitamente
televisivo e di commedie, David Hyde Pierce, co-star nella serie tv
Frasier.