MCU: i 10 momenti più sciocchi del franchise fino a questo momento

Il Marvel Cinematic Universe è pieno d'umorismo. A volte, però, questo cade proprio nell'assurdità e nella sciocchezza.

Il MCU è un bacino sempre pieno di novità e sorprese. Da quando è stato avviato sotto l’egida di Kevin Faige, qualsiasi prodotto uscito dal suo grembo è stato caratterizzato da uno specifico tono o da un mix di registri. Quelli che più hanno spiccato nel tempo e che trovano conferma nei film fino a questo momento realizzati – sia i top che i flop – sono: l’umorismo e il dramma. In realtà, il Marvel Cinematic Universe è partito con uno stampo humor grazie a Iron Man, primo film del filone, nel quale il pubblico è subito venuto a contatto con un supereroe fuori dal comune, divertente al punto giusto e con la battuta sempre pronta. Seppur con il tempo il MCU si sia lasciato andare di più alle sfumature seriose, l’humor ha sempre cercato di essere presente, a volte cadendo con tutte le scarpe in diverse parentesi di idiozia pura e assurdità. A quanto pare la prossima pellicola Marvel, The Marvels, ci darà più attimi di questo tipo, il che fa suppore che la storia avrà degli inserti molto bizzarri e stravaganti. Rispetto a quanto detto, ripercorriamo insieme tutti i momenti più sciocchi e strambi che il MCU ci ha regalato fin’ora, in attesa degli altri film.

9La testa di carota – Guardiani della Galassia Vol. 3

Guardiani della Galassia Vol 3

L’ultimo capitolo della trilogia de I Guardiani della Galassia del MCU è stato quello più drammatico e malinconico, perché ha segnato da una parte lo scioglimento del gruppo di eroi e dall’altra ha portato alla luce il passato doloroso del futuro leader Rocket. Nonostante questo, in Guardiani della Galassia Vol. 3 non mancano momenti più stupidi e leggeri, ed uno di questi è inserito nella scena dell’infiltrazione dei Guardiani nella Orgocorp.

Ad un certo punto, al fine di ottenere informazioni per salvare la vita di Rocket, Quill, Gamora e Nebula prendono un ostaggio mentre sono circondati dalle guardie. Prima di mostrarglielo, Gamora suggerisce di uccidere una delle guardie lì presenti, che ha la forma di una carota. Seppur non sia strano vedere un alieno dalla pelle arancione, questo si avvicina molto più a un vegetale dei cartoni animati, il che rende tutto abbastanza bizzarro.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.