The Amazing Spider-Man 2, le 5 cose che il film ha fatto veramente bene

Il secondo e ultimo capitolo della Sony è risultato confuso e prolisso, ma nonostante le sue problematiche rimane un film con alcuni elementi ben fatti

Vestire i panni di Spider-Man non è mai un compito facile, soprattutto se a indossare prima la tuta dell’Uomo Ragno è stato l’indimenticabile Tobey Maguire nella trilogia di Sam Raimi. A Andrew Garfield è però toccata l’ardua missione con la riedizione della saga cinematografica, slegata dalla precedente, conclusasi però troppo in fretta con il secondo capitolo The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro. I film di Marc Webb, molto ambiziosi di natura, portavano sullo schermo una nuova storia dell’Uomo Ragno, che aveva sulle spalle l’obiettivo di plasmare un intero universo di lungometraggi della Sony.

Le carte in regola le aveva tutte, ma qualcosa è andato storto, facendo naufragare in seguito l’idea. Fra le cause maggiori la trama risultata troppo prolissa e confusa. Al netto di alcuni problemi narrativi presenti in The Amazing Spider-Man 2, la pellicola rimane comunque piena di elementi visivi e contenutistici molto ben riusciti, con sequenze dal grande carico emotivo che meritano una certa attenzione. Scopriamo quali sono.

4L’impeccabile scena della morte di Gwen Stacy

The Amazing Spider-Man 2

Quando in Spider-Man: No Way Home abbiamo visto Peter Parker, interpretato da Andrew Garfield, lanciarsi a picco nel vuoto per salvare Michelle (MJ), la mente è volata subito alla morte dell’amata Gwen in The Amazing Spider-Man 2 (la scena ne rievoca l’episodio). Peter e Gwen costituiscono infatti la componente emotiva dell’intero franchise, merito anche della forte chimica fra Andrew Garfield ed Emma Stone, definita la migliore delle saghe. La costruzione funzionale della loro love story ha permesso al pubblico di affezionarsi alla coppia molto più di quanto era successo con le altre, a tal punto che i momenti d’amore fra loro hanno emozionato tanto quanto quelli action.

Peter e Gwen erano perfetti l’uno per l’altra, anime complementari e affini che avrebbero sfidato qualsiasi sorte pur di stare insieme. Gwen, tra l’altro, non aveva alcuna paura del pericolo e questo, alla fine, ne ha decretato la morte. Quando nella storia Harry Osborn, diventato cattivo, viene a conoscenza dell’identità di Spider-Man, innesca una catena di eventi che hanno un unico scopo: uccidere Gwen. Proprio per la capacità degli autori di aver saputo edificare una storia d’amore coerente e completa, la morte di Gwen è stata molto più scioccante. Se si prendono in considerazione i fumetti, questo è uno dei momenti più iconici e, The Amazing Spider-Man 2, è stato in grado di renderlo sullo schermo in maniera magistrale.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.