Il crimine è arrivato al cinema sin dalla nascita della settima arte, con La grande rapina al treno (1903) di Edwin S. Porter. È diventato un vero e proprio genere cinematografico, popolarissimo negli Stati Uniti degli anni Settanta Ottanta grazie a registi come Martin Scorsese, Brian De Palma, Francis Ford Coppola e l’italiano Sergio Leone, che hanno parlato della mafia italo-americana in film divenuti classici del cinema.
I protagonisti dei film sulla mafia americani sono eroi, divi, e criminali al tempo stesso: tormentati e spietati, intelligenti e affascinanti. Ma al di là degli Stati Uniti, ogni paese ha raccontato il proprio mondo criminale: in Italia il genere è quasi diventato parte della lotta al crimine organizzato, raccontando storie vere con grandissima serietà. Per gli appasssionati di tali film, ecco i migliori film sulla mafia da vedere.
Film sulla mafia siciliana e italiana tratti da storie vere
- Iddu – L’ultimo padrino, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza(2024). Ispirato alla latitanza di Matteo Messina Denaro, il film racconta in chiave drammatica e simbolica la figura del boss siciliano, intrecciando la sua storia con quella di chi ha vissuto sotto il peso del suo potere criminale. L’opera, che unisce elementi di cronaca e narrazione cinematografica, esplora il silenzio, la paura e la complicità che hanno reso possibile una delle più lunghe latitanze della storia mafiosa italiana.
- Salvatore Giuliani, Francesco Rosi (1962). Subito dopo la liberazione della Sicilia, Salvatore Giuliano, già fuorilegge per aver ucciso un carabiniere, costituisce una banda ed entra a far parte dell’esercito separatista. Quest’opera di Rosi è uno dei primi grandi capolavori del cinema italiano sulla mafia, girato nello stile del Neorealismo. Il film segue la vita delle persone coinvolte nella vita del malavitoso siciliano Salvatore Giuliano, ripercorrendo la sua storia e il contesto in cui ha agito.
- I cento passi, Marco Tullio Giordana (2000). La storia di Peppino Impastato, la cui casa distava soli cento passi dall’abitazione del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Peppino vive cercando di sfuggire al legame con l’ambiente mafioso con il quale il padre ha finito per incastrarsi, un po’ per inerzia, un po’ per proteggere la propria famiglia. Ben presto, però, il giovane deciderà di denunciare pubblicamente il boss.
- Alla luce del sole, Roberto Faenza (2005). Ancora un film biografico, dove si racconta la storia di Pino Puglisi, un prete ucciso da Cosa Nostra a Palermo nel 1993. Puglisi, che si accorse del fatto che i bambini del quartiere Brancaccio vivevano coinvolti della mafia, cerca di cambiare le cose, facendosi però nemici potenti. Ad interpretarlo, vi è l’attore Luca Zingaretti.
- Gomorra, Matteo Garrone (2008). Nelle zone più povere della Campania, la Camorra ha fatto furtuna con cocaina, corruzione, e rifiuti chimici. Alcuni cercano di contrastarla, come gli adolescenti Ciro e Marco, che decidono di rubare delle armi della Camorra e cercare di assumere il controllo loro stessi. Altri cercano di nascondersi, come Pasquale, un sarto che cerca di salvarsi pagando il pizzo. Ma tutti presto si renderanno conto del fatto che la Camorra è troppo grande e ha radici troppo profonde per essere combattuta
- La mafia uccide solo d’estate, Pif (2013). Arturo Giammaresi è un giovane giornalista che scrive di mafia in modo originale. Questa, infatti, ha fatto parte della sua vita sin dall’infanzia. Il film ricostruisce la sua vita a partire dagli anni Settanta, fino al 1992, presentando dunque un contesto storico segnato dagli scontri e dal potere mafioso.
Film sulla mafia italo americana
- Quei bravi ragazzi, Martin Scorsese (1990). L’ascesa e il declino di un giovane uomo che passa la propria vita nelle organizzazioni malavitose. Conduce una vita lussuosa, ma sembra essere ignaro dell’orrore e dolore che provoca. Ben presto, però, dovrà scontrarsi con tutto ciò e prendere delle decisioni che cambieranno per sempre la sua vita. Interpretato da Ray Liotta, Robert De Niro e Joe Pesci, Quei bravi ragazzi è uno dei maggior capolavori di questo genere.
- C’era una volta in America, Sergio Leone (1984). Nel 1968, l’anziano David Aaronson ritorna a New York, dove aveva fatto carriera negli anni Venti e Trenta nelle organizzazioni criminali della città. La maggior parte dei suoi amici, tra cui il partner Max, sono morti da tempo. Ma per David, il suo passato ha lasciato qualcosa di aperto. I flashback raccontano la storia dell’uomo a partire dalla sua infanzia in povera famiglia del Lower East Side di New York, fino la sua ascesa. Una storia di violenza, tradimenti, e rimorsi.
- Il padrino, Francis Ford Coppola (1972). Il primo capitolo della celeberrima e imperdibile trilogia, parla della famiglia criminale italo-americana di Don Vito Corleone. Il figlio di questi, Michael, si unisce con riluttanza agli affari di famiglia, ritrova coinvolto in un inevitabile serie di violenza e tradimenti. Capolavoro del genere, il film è interpretato da attori del calibro di Marlon Brando, Al Pacino, James Caan e Robert Duvall.
- The Many Saints of Newark, Alan Taylor (2021). Prequel della celebre serie I Soprano, il film è ambientato nel New Jersey degli anni ’60 e ’70, durante le rivolte razziali e i conflitti tra comunità. Racconta la giovinezza di Tony Soprano e il suo legame con lo zio Dickie Moltisanti, criminale carismatico e contraddittorio. Un affresco che combina storia americana e dinamiche mafiose, mostrando le radici di una delle famiglie criminali più iconiche della fiction italo-americana.
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Capone, Josh Trank (2020). Con Tom Hardy nei panni di Al Capone, il film racconta gli ultimi anni di vita del leggendario boss italo-americano. Ormai debilitato dalla sifilide e sorvegliato dall’FBI, Capone resta comunque un uomo temuto, mentre la sua mente, in preda a deliri e ricordi, svela un ritratto decadente e “crepuscolare” del mito criminale.
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Lansky, Eytan Rockaway (2021). Harvey Keitel interpreta Meyer Lansky, uno dei più potenti e influenti boss della mafia americana, noto come “il contabile della mafia”. Il film alterna la testimonianza del vecchio Lansky a episodi del suo passato, dal sodalizio con Lucky Luciano alla creazione di un impero criminale che influenzò per decenni la storia degli Stati Uniti.
Film sulla mafia recenti
- Il traditore, Marco Bellocchio (2019). Le vicende del criminale Tommaso Buscetta, primo pentito di mafia, che consentì ai giudici Falcone e Borsellino di comprendere l’organizzazione di Cosa Nostra e di portarne i capi in tribunale. Ad interpretare Buscetta, vi è l’attore Pierfrancesco Favino, alle prese con un ruolo tanto complicato quanto affascinante.
- The Irishman, Martin Scorsese (2019). La storia di Frank Sheeran, veterano di guerra e camionista, divenuto un sicario al soldo della malavita di Filadelfia e assoldato per uccidere il popolare sindacalista Jimmy Hoffa. Interpretato da Robert De Niro, Joe Pesci e Al Pacino, il film di Scorsese è un’opera crepuscolare sul mondo della mafia, epico e malinconico, dove i personaggi sono tutti destinati a scontrarsi con la morte.
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The Gentlemen, Guy Ritchie (2019). Un mix tra gangster movie e black comedy: un signore della droga americano vuole vendere il suo impero della marijuana a Londra, scatenando intrighi e tradimenti.
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Breaking News in Yuba County, Tate Taylor (2021). Un film che mescola ironia e crime story, dove la sparizione di un uomo porta la moglie a finire in un vortice di mafia locale e criminalità organizzata.
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L’ultima notte di Amore, Andrea Di Stefano (2023). Un noir metropolitano con Pierfrancesco Favino nei panni di Franco Amore, poliziotto irreprensibile che, alla vigilia del pensionamento, si trova coinvolto in una vicenda di corruzione e criminalità organizzata. Un film che esplora il lato oscuro della legalità e i legami tra polizia e mafia nella Milano contemporanea.
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Una femmina, Francesco Costabile (2022). Tratto dal libro-inchiesta Fimmine ribelli di Lirio Abbate, racconta la storia di Rosa, una giovane cresciuta in una famiglia legata alla ’Ndrangheta. Determinata a ribellarsi al sistema criminale che ha segnato la sua vita e quella della madre, Rosa intraprende un percorso di ribellione che la mette in pericolo ma anche al centro di un racconto di emancipazione.
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The Outfit, Graham Moore (2022). Un thriller elegante ambientato nella Chicago anni ’50: un sarto di lusso (Mark Rylance) si trova invischiato nei giochi di potere della mafia locale.