Guardiani della Galassia Vol 3, la spiegazione del finale

La trilogia di James Gunn ha chiuso il cerchio lasciando anche qualche domanda senza risposta

Dopo una lunga attesa il capitolo finale de Guardiani della Galassia Vol 3 è finalmente disponibile nelle sale. Sono passati sei anni dall’ultimo film che ha visto il team riunito in un film stand-alone e nel frattempo sono successe molte cose: il gruppo di eroi ha avuto un ruolo importante in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Questo è già stato confermato come l’ultimo capitolo della saga dedicata ai Guardiani che segna un duplice addio, quello di James Gunn come regista del MCU. Il regista chiude l’arco narrativo dei personaggi che ha preso per mano nel 2014. C’è molto da spiegare in Guardiani della Galassia Vol 3: la storia di Rocket e l’arco conclusivo di ogni membro della squadra.

4Guardiani della Galassia Vol 3: salvare Rocket

Rocket Racoon
 

L’Alto Evoluzionario vuole recuperare Rocket, l’unica delle sue creazioni che si è dimostrata capace di pensiero creativo al di là della programmazione originale. E poiché i Sovereign sono al servizio dell’Alto Evoluzionario, l’Alta Sacerdotessa manda Adam a compiere il rapimento. Un dispositivo installato sul cuore di Rocket impedirà a chiunque di rubare i suoi segreti scientifici. Pertanto, ogni tentativo di curarlo, dopo l’aggressione di Warlock, lo avvicina alla morte. Per questo motivo i Guardiani decidono di rischiare tutto per salvare il loro compagno.

Non sapendo nulla del suo passato, si limitano a seguire gli indizi che hanno e a fare irruzione nella Orgo-Corp, una società di dimensioni planetarie interamente composta da tessuti organici, con a capo Alto Evoluzionario. Le avventure dei Guardiani nella Orgo-Corp non forniscono loro la chiave per disattivare il failsafe di Rocket. Ma motivati a salvare la vita del loro amico seguono le coordinate per la base dell’Alto Evoluzionario a Contro-Terra, uno strano pianeta popolato da animali antropomorfi.