Guardiani della Galassia Vol 3, la spiegazione del finale

La trilogia di James Gunn ha chiuso il cerchio lasciando anche qualche domanda senza risposta

Spiegazione finale Guardiani della Galassia Vol 3

Dopo una lunga attesa il capitolo finale de Guardiani della Galassia Vol 3 è finalmente disponibile nelle sale. Sono passati sei anni dall’ultimo film che ha visto il team riunito in un film stand-alone e nel frattempo sono successe molte cose: il gruppo di eroi ha avuto un ruolo importante in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

Questo è già stato confermato come l’ultimo capitolo della saga dedicata ai Guardiani che segna un duplice addio, quello di James Gunn come regista del MCU. Il regista chiude l’arco narrativo dei personaggi che ha preso per mano nel 2014. C’è molto da spiegare in Guardiani della Galassia Vol 3: la storia di Rocket e l’arco conclusivo di ogni membro della squadra.

5L’attacco a Ovunque

Knowhere Guardiani della Galassia Vol 3
 

Guardiani della Galassia Vol. 3 inizia come avevamo lasciato in Guardiani della Galassia Holiday Special: i Guardiani hanno trasformato Knowhere nel loro quartier generale. Mentre la squadra si è affermata come protettrice dell’universo, il Capitano Peter Quill (Chris Pratt) è ancora in crisi dopo la “morte” di Gamora (Zoe Saldaña). Certo, c’è una Gamora viva nell’universo, proveniente da una linea temporale diversa, ma conduce una vita diversa e non vuole avere nulla a che fare con i Guardiani o con Peter.

Il duro lavoro di ricostruzione di Ovunque e la sua trasformazione in un rifugio sicuro per i bisognosi viene improvvisamente interrotto quando Adam Warlock (Will Poulter) attacca la base per rapire Rocket. Adam è l’essere perfetto creato dall’Alta Sacerdotessa della civiltà dei Sovrani (Elizabeth Debicki), di cui si è parlato nella scena finale del Vol. 2. Tuttavia, come rivela questo film, i Sovrani stessi sono creazioni dell’Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji), uno scienziato talmente ossessionato dalla creazione della specie perfetta da non preoccuparsi di quante vite distrugga nel processo.

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