Road to Oscar 2024: la miglior attrice protagonista

La cerimonia quest'anno è fissata per il 10 marzo, ma chi potrebbe vincere nella categoria miglior attrice protagonista?

Oscar 2024

Le luci al Dolby Theatre si accenderanno il prossimo 10 marzo sugli Oscar 2024 che coronano un anno che potremmo definire come la “rivincita” delle donne, sia per quanto riguarda la regia (pensiamo a Celine Song e Justine Triet presenti nelle sezioni più importanti) che per le protagoniste dei lungometraggi selezionati, con delle storie che hanno messo al centro figure femminili incisive, ognuna portatrice di valori umani e grandi tematiche.

Nella cinquina della Miglior attrice protagonista per gli Oscar 2024 troviamo quest’anno Emma Stone per Povere Creature!, Annette Bening per Nyad – Oltre l’oceano, Sandra Hüller per Anatomia di una caduta, Carey Mulligan per Maestro e infine Lily Gladstone per Killers of the Flower Moon.

Di seguito, ecco le candidate agli Oscar 2024 per la categoria miglior attrice protagonista

6Annette Bening – Nyad – Oltre l’oceano

Nyad - oltre l'oceano recensione
 

Pur essendo sempre una grande emozione, per Annette Bening non è la prima trovarsi nella cinquina della categoria Miglior attrice protagonista. Ancor prima di Nyad – Oltre l’oceano, l’attrice statunitense si è aggiudicata il posto nella rinomata sezione per altri film quali il cult American Beauty, La diva Julia – Being Julia e il più recente I ragazzi stanno bene. Forte di una carriera costellata di successi, Bening approda agli Oscar 2024 per aver dato corpo e fisico a Diana Nyad, nuotatrice statunitense che all’età di 64 anni decise di nuotare da Cuba fino alla Florida, trasformandosi – dopo diversi fallimenti – nella prima persona a coprire a nuoto una tratta così lunga e pericolosa senza ricorrere alla gabbia per squali. Nel biopic diretto da Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin, Annette Bening regala un’interpretazione fatta di coraggio e determinazione e segue con sentimento e muscolatura il percorso di una sportiva che ha letteralmente fatto la storia.

A emergere è prima di tutto la tenacia di una donna, per un’impresa così complessa che viene affrontata attraverso l’amore per una passione, il nuoto, e che meritava una lente cinematografica sotto cui mostrarsi e una performance degna dell’epicità del racconto. Oltre alla candidatura all’Oscar, Annette Bening ha ricevuto una nomination anche ai Golden Globes e agli Screen Actors Guild Awards. In un’intervista dell’Hollywood Reporter, l’attrice ha anche ammesso che per prepararsi meglio al ruolo, il quale richiedeva un considerevole sforzo fisico e mentale, si è dedicata a sessioni di nuoto di ben otto ore. E quando le riprese sono iniziate ha detto che le controfigure… le ha usate pochissimo!

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.