The Suicide Squad: Polka-Dot Man è il cuore del film secondo David Dastmalchian

L'attore David Dastmalchian ha spiegato perché il personaggio di Polka-Dot Man può essere considerato il vero "cuore pulsante" di The Suicide Squad.

the suicide squad

Polka-Dot Man (alias Abner Krill) è di certo uno dei personaggi più assurdi di The Suicide Squad. Tuttavia, secondo l’attore David Dastmalchian, il suo arco narrativo costituisce il cuore dell’intero film.

 

The Suicide Squad è la prima volta (e presumibilmente anche l’ultima) che abbiamo visto Dastmalchian nel ruolo di Polka-Dot Man, il cui umorismo oscuro, unito alle sue reazioni impassibili, lo hanno reso in breve tempo uno dei personaggi più amati dai fan. Il regista e sceneggiatore James Gunn ha modificato, con giudizio, il retroscena del personaggio rispetto ai fumetti, al fine di renderlo una figura ancora più divertente nel film.

Nel film viene rivelato che Abner e i suoi fratelli sono stati sottoposti a esperimenti da parte della loro violenta madre (Lynne Ashe), una scienziata che lavorava per i laboratori S.T.A.R. Questi esperimenti furono la genesi non solo dei poteri di Abner, ma anche del trauma psicologico che alla fine lo avrebbe costretto a uccidere sua madre. Il suo omicidio è ciò che porta Abner ad essere rinchiuso nel penitenziario di Belle Reve, una struttura correttiva per metaumani dove Amanda Waller (Viola Davis) recluta i membri della Task Force X.

L’arco narrativo di Abner alla fine si risolve in un momento assai toccante (ma anche comico) in cui egli usa proprio il suo trauma per ferire gravemente Starro. Alla fine, il suo tragico passato gli offre un glorioso momento trionfante da vero supereroe, poco prima della sua morte per mano della terrificante stella marina aliena.

David Dastmalchian ha recentemente incontrato Screen Rant per discutere proprio del personaggio di Polka-Dot Man. “Abbiamo girato la battaglia con Starro soltanto alla fine della produzione. È stata come una ripresa lunga sei mesi. Ho avuto modo di costruire quel momento lungo tutto quell’arco di tempo e devo riconoscere che è stato un dono, perché ho avuto modo di familiarizzare davvero con me stesso e incarnare completamente Abner in tutte le sue altre scene e in tutte le altre scoperte che stavo facendo su di lui durante questo viaggio”, ha spiegato l’attore. “Per me, ha reso tutto molto più d’impatto da un punto di vista emotivo quando siamo poi arrivati ​​alla battaglia con Starro.”

“L’unico inconveniente è che c’era questa paura incombente nella mia mente, perché è una scena così importante, e volevo davvero che per James fosse giusta. Voglio dire, ha scritto questo bellissimo personaggio e questa bellissima scena… è un momento veramente importante. Mi sono fatto molta pressione, da solo, perché volevo scoprire cosa avrebbe significato quella scena per la realizzazione della sua visione, della sua sceneggiatura, e ovviamente anche per l’esperienza del pubblico, che l’avrebbe di certo associata a qualcosa di molto reale.”

David Dastmalchian elogia la sceneggiatura di The Suicide Squad e James Gunn

“James non ha mai voluto fare della depressione di Abner o della sua sofferenza un gioco”, ha continuato Dastmalchian. “Ci mette sempre tanto cuore nei suoi personaggi, anche quelli che sono a tutti gli effetti più divertenti e che si presterebbero benissimo ad una certa ironia. Penso che tutti noi, nella nostra vita, siamo stati vittime di bullismo, specialmente quelli di noi che appartengono alla sfera dei geek. Tutti sanno cosa si prova a non appartenere ad un gruppo; a sentirsi fuori posto; essere circondati da persone che ti giudicano e ti deridono, tormentati e addolorati da qualcosa che in qualche modo ti perseguita.”

“Certo, nel caso di Abner si tratta di un virus interdimensionale. Ma per alcuni di noi, è l’insicurezza o un attributo fisico il motivo per cui lottiamo con la nostra insicurezza, o la depressione o l’ansia sociale o la sensazione di un fallimento professionale o personale. Tutta questa roba perseguita tutti noi. Penso che James abbia toccato delle corde davvero profonde con la scrittura di questo personaggio. Mi sento molto fortunato ad aver avuto la possibilità di interpretarlo.”

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

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