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Tom Cruise confermato per Le Montagne della Follia

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TomCruise

Le Montagne della Follia di Guillermo Del Toro procede a gonfie vele e finalmente si conosce il nome del protagonista. Come già si vociferava da un po’, Tom Cruise è stato confermato nel ruoo del protagonista nel film tratto dal romanzo di Lovecraft.

La politica fatta con il corpo: Tournèe

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Tournee_cannes

In questo periodo in cui in Italia il corpo delle donne è sotto i riflettori e la luce non è affatto buona, un film come questo sposta decisamente l’ottica e fa tirare un sospiro di sollievo. Avere un corpo da mostrare, sembra dire la pellicola, non ha come diretta conseguenza la mercificazione e la svendita di se stesse, ma è  un mezzo per mettersi in contatto con il proprio io e con il sè più intimo.

Gnomeo e Giulietta: recensione del film

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Gnomeo e Giulietta: recensione del film

Arriva al cinema distribuito da Walt Disney Pictures Italia Gnomeo & Giulietta, il film di d’animazione diretto da Kelly Asbury, con le voci originali di James McAvoy e Emily Blunt.

“Oh Gnomeo Gnomeo, perché sei tu Gnomeo!” Recita così la “nana” da giardino Giulietta nel nuovo cartoon di Kelly Asbury (Shrek 2), che trae evidentemente ispirazione dall’immortale e irripetibile tragedia di William Shakespeare.

Si parla di Gnomeo e Giuletta 3D, un film di animazione ambientato a Verona Street nei giardini di due vicini di casa londinesi. I protagonisti sono i nani da giardino che non appena i padroni sono lontani, escono allo scoperto, vivendo la loro vita. Abbiamo già visto, ad esempio in Toy Story, come si può lasciare spazio alla fantasia e all’immaginazione nel dar vita a “oggetti inanimati”, ma qui c’è l’aggiunta della rivalità epocale tra i due giardini/casate, quella dei Rossi e quella dei Blu. Giorno dopo giorno, i nani appartenenti ai due diversi giardini, portano avanti una ‘faida’ continua, tra sfide in sella ai tagliaerba e incursioni notturne in territorio nemico. Un giorno però, mentre Gnomeo, uno dei più giovani nani dei Blu, fugge dopo un’incursione nel giardino dei Rossi, incontra Giulietta, una bellissima nana dei Rossi, fuggita dal padre iperprotettivo. Tra i due nani, esplode subito un amore incondizionato, che supera ogni barriera o divisione “razziale”. Ma il loro amore è destinato alla condanna, o almeno questa è la storia dei più famosi Romeo e Giulietta

Decisamente più infantile rispetto agli ultimi prodotti Pixar, Gnomeo e Giulietta 3D è un cartoon che, eccetto alcune trovate registiche e una sceneggiatura a tratti molto divertente, non convince fino in fondo. Due dei personaggi più riusciti sono senz’altro la rana, Nanette, “balia” di Giulietta, e il fenicottero, Piuma Rosa, amico della coppia. Uno straordinario supporto al film è dato dalla musica di Elton John, Lady Gaga e Nelly Furtado, che cantano le canzoni della pellicola, creando un mix perfetto tra la classicità della storia d’amore e la contemporaneità della musica pop.

Un discorso a parte è doveroso farlo sul doppiaggio italiano creato dalla Disney Italia. I Rossi parlano un siciliano, napoletano e calabrese poco credibile. I blu parlano un fastidioso emiliano, torinese e milanese. A parlare il romano, unica eccellenza nel doppiaggio, è lo spassoso “Piuma Rosa”, doppiato eccellentemente da Francesco Pannofino. In generale un’operazione di doppiaggio mal riuscita e notevolmente stridente, ma d’altronde era facile snaturare un film che in lingua originale vede doppiatori del calibro di James McAvoy, Emily Blunt, Michael Caine, Maggy Smith, Ozzi Osbourne e Jason Statham.

Gnomeo e Giulietta 3D, dopotutto è un cartoon per i più piccini e a loro piacerà senz’altro, forse i genitori storceranno il naso, o forse no, ma questo lo potrete scoprire solo dal 16 marzo 2011 nei cinema.

Tournée: recensione del film di Mathieu Amalric

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Tournée: recensione del film di Mathieu Amalric

Esce nelle sale italiane il prossimo 16 Marzo Tournée di Mathieu Amalric, attore francese pluripremiato, ora regista di un film che all’ultimo Festival di Cannes ha vinto proprio la palma d’oro per la miglior regia. Forte di questo, ci si concentra sulle immagini e la storia perché i dialoghi, complice quasi certamente la traduzione in italiano, sono a volte incomprensibili.

La storia principale di Tournée riguarda un gruppo di personaggi; da questi partiranno poi due racconti: motore della storia principale è Joachim, ex divo della televisione francese, fuggito in America a cercare fortuna, torna in patria come impresario con un carico di ballerine di New Burlesque nel quale vede vita, vitalità e novità. Le ha riunite scegliendole in varie città statunitensi, ognuna con una caratteristica diversa e una storia da raccontare, ognuna con un suo modo di interpretare il burlesque di cui però tutte e quattro rappresentano l’essenza principale: non è un gioco per rifatte dai corpi perfetti, ma piuttosto donne che così prendono in giro i loro difetti e mettono in gioco se stesse e il pubblico, finendo poi con apprezzare anche quello che non va.

Tournée, film

Joachim le ha selezionate una ad una, perché normalmente lavorano da sole, tra di loro c’è anche un uomo, e ha promesso loro una tournée in Francia, prima nelle città più piccole e di porto, per poi arrivare a Parigi. Sulla strada per la capitale però capita un imprevisto e Joachim deve abbandonare il suo gruppo per correre a Parigi a risolvere il problema, ritornando di colpo in quella realtà che aveva abbandonato: l’amico ex collega regista televisivo di successo che lo aiuta con molti sforzi e poca voglia, l’impresario parigino che ha rimpiazzato lo spettacolo di sconosciute glitter di Joachim con uno spettacolo serio che ha però per protagonista una star, una vecchia fiamma che non aspettava di vederlo per potersi finalmente infuriare per il trattamento ricevuto.

Persa ogni speranza di riconquistare Parigi, Joachim torna dal gruppo di signore americane che chiedono di vedere la Francia, ma che per ora vedono solo filtrata dalle catene di alberghi tutti uguali, in cui lavorano concierge del tutto simili (è in realtà lo stesso attore che fa lo stesso ruolo in due hotel differenti) che ormai è la sua nuova famiglia. La sensazione che si ha guardando Tournée è quella di assistere ad un esperimento di incrocio culturale: Amalric prende infatti delle ultraquarantenni attrici di avanspettacolo e le mette in gioco in un’ambientazione a loro totalmente estranea, per vedere cosa succede.

L’idea di Tournée viene da un libro degli inizi del secolo scorso di Colette, “L’altra faccia del Music Hall” poi contaminato da un articolo sul new burlesque che il regista lesse più di sei anni fa. L’operazione, più che far interessare alla disciplina dello spettacolo, ormai di gran moda, si concentra sulle donne e su cosa le spinge e che cosa esprimono attraverso questo spettacolo. Amalric porta sullo schermo la vita di queste donne che hanno trovato in questa arte un sistema per affrontare i loro problemi sia di accettazione del proprio fisico che un modo per avere la possibilità di dimenticare o sminuire una situazione familiare magari difficile.

Delle quattro donne protagoniste non conosciamo niente di più che il nome, Amalric lascia infatti che siano i loro corpi a parlare, i tatuaggi le rughe, le pance e i fondoschiena. Su di loro infatti la macchina da presa indugia in dettagli molto stretti, mentre l’impresario Joachim è quasi sempre ripreso inquadrato in qualcos’altro, una volta la cabina telefonica, in un altro momento è l’apertura sul palco che gli permette di vedere una delle ragazze mentre mette in scena in suo spettacolo. D’altra parte Joachim e le performers sono rappresentazioni di due stati d’animo opposti: la libertà che le donne hanno trovato attraverso il burlesque e dall’altro lato la costrizione, data dalla famiglia, dalle amicizie, dalla rigidità degli schemi, come ad esempio quello che non permette al concierge di abbassare la musica dell’albergo perché “è stata programmata così”, in cui invece fino a quel momento ha vissuto Joachim.

Woody Allen gira a Roma

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“Amo queste città sofisticate. È fantastico avere la possibilità di lavorare qui, così come aver girato Manhattan a New York, Match Point a Londra e Vicky Cristina Barcelona a Barcellona” così il regista Woody Allen ha commentato la notizia riguardo al suo prossimo film.

Questo infatti verrà girato a Roma, ma “Non chiedetemi del cast e della sceneggiatura” ha detto Woody, sottolineando la sua superstizione a riguardo. Il regista di Match Point aprirà il prossimo Festival di Cannes con il suo ultimo film Midnight in Paris.

Fonte: comingsoon

Box Office USA 7 marzo 2011

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Box Office USA 7 marzo 2011

Johnny Depp è di nuovo in vetta al botteghino dei film più visti negli Stati Uniti, questa volta ha smesso i panni del capitano Jack Sparrow, e ha dato voce al camaleonte Rango, diretto dallo stesso regista della saga dei Pirati, Gore Verbinsky.

Il film guadagna 38 milioni di dollari, distanziando nettamente il secondo,  The adjustment bureau, thriller fantascientifico ambientato negli anni ’50 tratto da un racconto di Philip K. Dick con Matt Damon e Emily Blunt. Tra gli attori, due volti televisivi: Jon Stewart, host dell’omonimo talk show di Comedy Central e John Slattery, che avrà probabilmente utilizzato lo stesso guardaroba del suo personaggio in Mad Men. Il film incassa quasi 21 milioni di dollari. Il terzo incasso della settimana è quello di Beastly, un riadattamento de La bella e la bestia ambientata ai giorni nostri diretta da Daniel Barnz ma che più che sulla regia punta sul richiamo del cast composto da Alex Pettyfer, già protagonista di Sono il numero quattro, Vanessa Hudgens, ragazza di  Zac Efron nella serie disneyana High school musical e Mary Kate Olsen, una delle due gemelle che abbiamo visto crescere in diverse serie tv e film per la televisione.

Il film dei fratelli Farrelly, Hall pass, scende in quarta posizione, aggiungendo altri 9 milioni di dollari al suo incasso totale, che raggiunge così quota 27 milioni, mentre il film che era in prima posizione la scorsa settimana, Gnomeo and Juliet, scende esattamente a metà classifica, in quinta posizione. La lotta di Liam Neeson per riconquistare memoria, identità e famiglia si ferma in sesta posizione, Uknown raggiunge però un totale di 53 milioni di dollari di incasso. The king’s speech è invece ormai abbonato alla sua settima posizione, in cui si trova da almeno tre settimane, aggiunge altri 6,5 milioni di dollari al suo incasso totale che così raggiunge 127 milioni di dollari.

La commedia degli equivoci con Adam Sandler e Jennifer Aniston Just go with it arriva in ottava posizione, mentre in nona posizione troviamo proprio Sono il numero quattro, con Alex Pettyfer. Chiude la classifica, con un incasso totale di quasi 69 milioni di dollari il live di Justin Bieber; Justin Bieber: Never say never.

Tra le uscite attese per la prossima settimana troviamo: il thriller sci-fi di devastazione Battle: Los Angeles, con Aaron Eckhart e Michelle Rodriguez, Red riding hood ovvero la versione molto poco per bambini dell’omonima favola, con Amanda Seyfried nei panni della ragazza che attraversa la foresta e Gary Oldman, nel ruolo del cacciatore. Tra le curiosità, il film segna il debutto in un ruolo di primo piano in una grande produzione, del figlio di Jeremy Irons, Max, che interpreta lo sposo imposto alla protagonista.

Esce anche un nuovo riadattamento per lo schermo di Jane Eyre con Alice di Tim Burton, Mia Wasikowska, che se la vedrà con un Mister Rochester interpretato da Michael Fassbender, difficilissimo pensarlo nel ruolo di un uomo testardo e ripugnante, ma vedremo. Ultima uscita, il film di animazione della Disney Mars needs moms in cui un bambino dovrà recuperare sua mamma rapita appunto dai marziani.

Box Office ITA 07/03/2011

Manuale d’amore 3 rimane in testa alla classifica italiana, ma registra un pessimo andamento rispetto al capitolo precedente. La vita facile debutta in modo discreto, mentre i film da Oscar brillano (Il cigno nero e Il discorso del re).

La posizione è sempre la prima, ma i dati sono ancora negativi per Manuale d’amore 3: certo, non si possono considerare pessimi i 5,2 milioni di euro complessivi raggiunti con 1,3 milioni di questo weekend, ma il film di Veronesi sta ottenendo risultati alquanto mediocri se paragonati a Manuale d’amore 2, che dopo due settimane aveva superato i 10 milioni totali.

La commedia italiana sta (forse) registrando un po’ di stanca. E’ un segnale che si può rilevare anche da quanto ottenuto da La vita facile: 833.000 euro, nonostante il lancio mediatico, che piazzano la pellicola al secondo posto. Ma è anche vero che questo risultato non è poi così disastroso se pensiamo al numero di copie: 320 contro le oltre 600 di Manuale d’amore 3.

Chi conferma ancora una volta un’ottima performance è Il cigno nero: altri 816.000 euro per 4 milioni complessivi alla pellicola con il Premio Oscar Natalie Portman.
Un dato semplicemente ottimo è quello registrato da Il discorso del re: forte dei suoi 4 Premi Oscar, il film di Tom Hooper risale di ben tre posizioni, e si piazza al quarto posto con 802.000 euro, arrivando così a un totale che ammonta a ben 6,2 milioni di euro.

The Fighter debutta al quinto posto con 783.000 euro: non male per il film che ha regalato l’Oscar come attori non protagonisti a Christian Bale e Melissa Leo, e si può sperare in un buon passaparola.

L’altra new entry, Piranha 3D, si piazza in sesta posizione con 680.000 euro: distribuito in oltre 250 copie e considerando il sovraprezzo del biglietto, non c’è molto di cui andare fieri per il remake del film di Joe Dante.

Unknown – Senza identità scende al settimo posto con 351.000 euro per 1,1 milioni. Notevole calo per Amore e altri rimedi, che con 343.000 euro scende dalla terza all’ottava posizione, giungendo a quota 3,1 milioni.

Il gioiellino con l’ottimo e onnipresente Toni Servillio esordisce al nono posto incassando 320.000 euro. Infine chiude la top10 Femmine contro Maschi (247.000 euro), che arriva a 11,2 milioni complessivi.

This must be the place: 2 foto del film di Sorrentino!

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sean penn

La Lucky Red ha rilasciato due foto in anteprima del nuovo film di Paolo Sorrentino:This must be the place. Per vedere le foto..

Si arricchisce il cast di Rock of Ages

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{jcomments off}TomCruise

Tom Cruise, Mary J. Blige, e Julianne Hough stavano negoziando nelle ultime settimane la loro partecipazione a Rock of Ages, prodotto dalla New Line.

Schwarzenegger si da al cine-fumetto

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Schwarzenegger si da al cine-fumetto

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Il sito TheArnoldfans.com ha diffuso la notizia che Arnold Schwarzenegger ha ripreso a pieno regime il suo lavoro da attore.  Lui stesso ha affermato che ha addirittura da leggere 15 copioni e che presto annuncerà il titolo di un suo sicuro progetto futuro che riguarderebbe un cine-fumetto.

Gary Oldman parla del terzo Batman

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Gary Oldman parla del terzo Batman

Durante la promozione di Red Riding Hood, Gary Oldman ha fornito qualche aggiornamento relativo a Christopher Nolan e a The Dark Knight Rises. Per coloro che pensano che Il Cavaliere Oscuro sia difficilmente raggiungibile in quanto a bellezza, Oldman è stato molto chiaro.

L’attore che nella saga di Batman firmata da Nolan interpreta il Commissario Gordon, ha riferito che parlando con Nolan e venendo a contatto con la storia di questo terzo batman ‘moderno’, ha definito la storia fantastica. Ed ha continuato dicendo: “Se pensate che Il Cavaliere Oscuro sia stato un gran film, io penso che con questo si può fare ancora meglio”.

Fonte: collider

Gary Oldman parla del terzo Batman

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Gary Oldman parla del terzo Batman

oldman

Durante la promozione di Red Riding Hood, Gary Oldman ha fornito qualche aggiornamento relativo a Christopher Nolan e a The Dark Knight Rises. Per coloro che pensano che Il Cavaliere Oscuro sia difficilmente raggiungibile in quanto a bellezza, Oldman è stato molto chiaro.

Kristen Stewart è Biancaneve

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Come avevamo già anticipato, Kristen Stewart è in trattative conclusive per interpretare Biancaneve nel prossimo progetto della Universal, Snow White and the Hunstman, diretto da Rupert Sanders.

L’attrice di Twilight era già stata nominata a gennaio per questo ruolo, ma adesso pare proprio la più vicina ad interpretare il ruolo accanto a Charlize Theron (strega cattiva) e Viggo Mortensen (cacciatore). La notizia è stata twittata da Palek Patel, che sta producendo il film insieme a Joe Roth. Kristen dovrà ovviamente ultimare le riprese di Twilight Saga: Breaking Dawn, per cui il progetto su Biancaneve potrebbe partire in Agosto, in diretta competizione con The Brothers Grimm: Snow White che vedrà la Relativity Media in produzione e Julia Roberts nei panni della strega cattiva.

Fonte: Deadline.

Kenneth Branagh va alle Olimpiadi

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kenneth_branagh

Kenneth Branagh, a maggio nei cinema americani con il suo Thor, sta pianificando i suoi prossimi impegni alla regia. La Weinstein Company gli ha infatti affidato la regia di un nuovo film basato sul libro The Boys in the Boat.

Italo Spinelli racconta la sua Gangor

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La scrittrice e giornalista Lidia Ravera (autrice nel 1976 di Porci con le ali) ha introdotto la conferenza stampa a cui hanno preso parte il regista di Gangor, Italo Spinelli e la protagonista Pryanka Bose. Erano presenti anche i produttori, Angelo Barbagallo (Bibi film) , Carlo Brancaleone (Rai Cinema) e Luciano Sovena (distribuzione, Cinecittà Luc ).

Johnny Knoxville alla Casa Bianca

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Johnny_knoxville

La Dickhouse Entertainment di Johnny Knoxville produrrà un film basato su First Man, del quale la Paramount Pictures ha acquistato i diritti. A scrivere la sceneggiatura soo stati chiamati Matt Spicer e Max Winkler mentre trai protagonisti ci sarà proprio Knoxville che interpreterà il marito della Presidente degli Stati Uniti.

Gangor: recensione del film di Italo Spinelli

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Gangor: recensione del film di Italo Spinelli

Upin è un fotoreporter inviato a Purulia, una zona del Bengala occidentale, per realizzare un reportage sugli abusi e le sofferenze subiti dalle donne delle comunità tribali che la popolano in condizioni di grande miseria. Qui vedrà Gangor, una ragazza bellissima che sta allattando il suo bambino e la pagherà per fotografare quella scena che per lui è l’ emblema della bellezza che quotidianamente rischia di essere umiliata.

Quella foto, pubblicata in prima pagina dal suo giornale, avrà un duplice effetto: da un lato il forte impatto mediatico aiuterà le comunità che si battono per i diritti delle donne ma allo stesso tempo, nel mondo fortemente arretrato di Gangor, costringerà la ragazza a divenire un’emarginata soggetta a terribili abusi. Upin, quando realizzerà di essere diventato involontariamente la causa delle sofferenze di Gangor tornerà a Purulia per cercare di aiutarla.

Gangor, il film

Italo Spinelli, regista di Gangor, questo interessante film che uscirà l’11 Marzo (precederanno proiezioni speciali per l’8 Marzo),  racconta l’India non attraverso gli occhi di un occidentale che deve scoprire un mondo esotico ma attraverso il fotoreporter indiano Upin, il protagonista di un racconto di Mahasweta Devi intitolato Choli ke Pichhe (Cos’hai dietro il corsetto?).

Le contraddizioni con cui Spinelli deve confrontarsi sono tante. Su tutte la grande disparità economica delle miriadi di comunità indiane che si traduce in sacche di estrema arretratezza sociale e culturale. Le tematiche, difficili da sintetizzare, riescono ad affiorare in modo chiaro anche per uno spettatore lontano dalle realtà raccontate. Non sfruttano uno stile documentaristico ma al contrario, si inseriscono in un racconto a carattere narrativo che, evitando stereotipi, crea un grande impatto emotivo che coinvolge lo spettatore fino alle scene conclusive. Gangor non si allontana, però, dalle concrete tematiche che lo animano, soprattutto grazie al tenore dei dialoghi, intensi nel loro realismo: Gangor si esprime con poche parole semplici e spiazzanti e lo stesso realismo affiora nei modi degli altri abitanti della comunità tribale di Purulia. Il film ha un forte impatto visivo, la bellissima fotografia esalta gli ambienti che contrappongono Calcutta, una vera metropoli, ai paesaggi del Bengala Occidentale: colori bellissimi, ma anche strade affollate, vicoli degradati, fatiscenti abitazioni.

La bellissima Pryanka Bose , riesce ad interpretare in modo profondo il dramma fisico e spirituale di Gangor, la sua condizione umile non trova espressione nelle parole, ma nei modi disperati, remissivi o vergognosi con cui si relaziona con i mondi da cui è emarginata: la sua stessa comunità ma anche, il mondo di Upin che ingenuamente spera di capire e superare un’ incolmabile distanza culturale, linguistica e non solo. Upin è interpretato da Adil Hussain, anche lui attore indiano inedito per gli schermi italiani e adatto nel ruolo interpretato. La regia lo pedina la sua natura ingenua nella presa di coscienza  delle molte facce del suo paese e del suo lavoro di reporter.

Adil, è l’alter ego di Spinelli che l’India l’aveva raccontata nel 1992 con India: un paese in trasformazione e che dal 2000 dirige il Festival Asiatica, Incontri con il cinema asiatico di cui è fondatore. Il suo lavoro, frutto di un amore decennale per l’India, si traduce in un’ opera consapevole e complessa ben accolta al Festival del Cinema di Roma.

Gangor è un’opera tanto coraggiosa quanto rara, che nasce pensando ad un pubblico internazionale. La troupe tecnica, oltre ovviamente al cast, è quasi interamente indiana. Il film punta infatti ad avere risonanza anche in India dove, come sanno regista, cast e produttori (Rai cinema con la distribuzione dell’Istituto Luce, BiBi Film, Isaria Prod.), c’è il desiderio di dimostrare il fermento artistico di un cinema che non vuole identificarsi solo con i film musicali targati Bollywood. Gangor è un film importante e quanto mai attuale che ha molto da dire. Le proiezioni previste per l’8 Marzo (ad anticipare quella ufficiale dell’11) sono un esempio quanto mai eloquente.

Trailer e locandina di Kung Fu Panda 2

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Trailer e locandina di Kung Fu Panda 2

http://www.cinefilos.it/site/images/stories/kung-fu-panda-2.jpg

La DreamWorks Animation ha pubblicato un nuovo poster e il trailer originale di Kung Fu Panda 2 che abbozza un po’ la storia ma che non spiega molto, se non che Po e i Cinque Cicloni intrapendono un viaggio per andare incontro e sconfiggere un altro nemico.

Una data per Resident Evil 5

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{jcomments off}Milla-Jovovich

A quanto pare Resident Evil: Afterlife 3D non ha ancora concluso la saga fantascientifica che vede protagonista la bellissima Milla Jovovich.

L’investigatore dell’incubo sbarca in sala

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L’investigatore dell’incubo Dylan Dog, accompagnato dal fido assistente Marcus (?), si ritrova nel mezzo di una lotta per il controllo del territorio di New Orleans tra un antico clan di vampiri e un altrettanto ancestrale branco di lupi mannari. In questa incresciosa situazione, avrà anche il tempo di innamorarsi della bella Elizabeth.

Luci della città, il film capolavoro di Charlie Chaplin

Luci della città, il film capolavoro di Charlie Chaplin

Luci della città è il film culto di Charlie Chaplin del 1931 con protagonisti nel cast Charlie Chaplin, Virginia Cherrill, Henry Myers.

Luci della cittàLuci della città (City Lights) è un film muto del 1931 interpretato, scritto, diretto e prodotto da Charlie Chaplin. Chaplin con la sua consueta maestria si prende beffa dei ricchi, dei loro vizi e difetti ed esalta al contempo la vera ricchezza delle persone semplici, basata sulla generosità. Anche in questo film alterna con inimitabile capacità momenti di alta comicità a momenti di profonda malinconia e drammaticità.

Un vagabondo vive di stenti, ma in fondo anche con infinita speranza in un futuro migliore, la sua quotidiana povertà; in una notte passata al molo, solo apparentemente come tante altre, salva la vita di un aristocratico che vuole suicidarsi in mare perché lasciato dalla moglie. Apprezzato molto il gesto del vagabondo, il nobile lo ospita a casa e lo riempie di affetto; ma il giorno dopo, passata la sbronza, non si ricorderà più di lui e lo caccerà da casa. E questa amicizia nata da una tragedia continuerà con questi alti e bassi dovuti all’alcool, che porterà sbalzi di umore e continui cambiamenti di atteggiamento dal parte del ricco infelice. Il vagabondo però ha conosciuto anche una bella fioraia cieca e cerca un modo per aiutarla finanziariamente. E sarà questa sua enorme generosità verso lei che gli porterà non pochi problemi. Ma guadagnerà un lauto compenso finale che va oltre il vile denaro.

altQuando nel 1929 Charlie Chaplin cominciò a interessarsi al suo nuovo film (Luci della città), il sonoro era diventato ormai pressoché irrinunciabile per qualsiasi regista dell’epoca.

Sydney, fratello e manager del famoso Tramp, non esitò a proporgli l’idea di una pellicola sonorizzata, ma Charlie era molto scettico rispetto alla nuova invenzione e tentò in tutti i modi di restare alla pantomima che lo aveva reso celebre. Fino al 1940 (con Il grande dittatore) presentò solo film muti.

Decise infatti di continuare con il muto e di realizzare Luci della città, quello che diventerà il suo film più apprezzato dalla critica. Questa volta la leading-lady sarebbe stata Virginia Cherrill, graziosa ventiduenne bionda, che avrebbe impersonato una fioraia cieca. Chaplin raccontò di averla conosciuta ad un incontro di boxe nel 1928 e di averla scritturata immediatamente per il suo imminente lavoro.

 Luci della città

Varie vicissitudini coinvolsero Charlie durante la realizzazione di Luci della città. Una tra le più importanti: la fioraia avrebbe dovuto scambiare il piccolo vagabondo per un milionario ma Chaplin non sapeva come ottenere tale risultato. Prima di trovare una soluzione rifece la scena molte volte, provando i più svariati espedienti. Tale scena alla fine è divenuta la più ripetuta nella storia del cinema, per un totale di 342 ciak.

Accusato di essere un nevrotico perfezionista anche dai suoi collaboratori, che però avevano per lui una grande ammirazione, anche in questo film a causa di queste sue manie non mancano altri aneddoti:

– Luci della città rimase in lavorazione per ben tre anni e vennero utilizzati ben 100.000 metri di pellicola, tempi assurdi anche per i mezzi odierni.

– non mancarono i soliti dissidi e i licenziamenti, i più clamorosi furono sicuramente quello dell’attore scelto per la parte del milionario, Henry Clive, che rifiutatosi di buttarsi nell’acqua fredda per la scena del suicidio venne sostituito da Henry Myers, mentre l’altro riguardò la protagonista, Virginia Cherrill, che lo innervosì talmente durante le riprese della scena finale che la allontanò dal set temporaneamente.

– compositore delle musiche di molti suoi film, ebbe da ridire, come sempre, con gli arrangiatori perché essi insistevano nel dare un’impronta più comica alla musica mentre Chaplin insisteva a volere un “contrappunto di grazia e delicatezza, che esprimesse il sentimento, senza il quale l’opera d’arte è sempre incompleta” (Chaplin).

Questi aneddoti riescono forse a far cogliere ancora di più la grandezza di un regista/attore/compositore/mimo/circense, che proprio grazie alle sue maniacali ossessioni per la perfezione regala ancora oggi quelle stesse emozioni per le quali si batteva, e riesce a far sentire inadeguati, per loro stessa ammissione, molti dei grandi di oggi.

Incontro con i protagonisti de La Vita Facile

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In occasione dell’uscita del film La vita facile del regista Lucio Pellegrini, il “noto critico cinematografico” Johnny Palomba, ha incontrato gli attori protagonisti Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi e Vittoria Puccini nella cornice di Fandango Incontro, la nuova e moderna sede espositiva della Provincia di Roma nel cuore della Capitale, in via dei Prefetti.

Promozione alternativa: La Vita Facile

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La promozione dei film in uscita è da sempre il tallone d’Achille del nostro mercato cinematografico. Qualcuno potrebbe dire che in realtà di talloni ce ne sono molti di più, ma sembra che almeno sul versante promozionale i progetti italiani stiamo facendo grandi passi aventi. E questo è quanto è avvenuto anche per La Vita Facile, da oggi al cinema.

 

Teschio Rosso: immagine ufficiale

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Teschio Rosso: immagine ufficiale

Entertainmen Weekly ha mostrato la prima foto ufficiale di Teschio Rosso, il temibile nemico che dovrà affrontare Capitan America nel prossimo Captain America: il Primo Vendicatore.

Dopo diversi concept, ecco la versione definitiva del costume e del trucco che Hugo Weaving indosserà nel film diretto da Joe Jonston.

Julianne Moore per Paul Weitz

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Julianne Moore per Paul Weitz

Julianne Moore reciterà in Another Night di Paul Weitz; ill film già in preproduzione avanzata annovera nel suo cast anche Robert de Niro e Paul Dano.

Si tratta dell’adattamento del libro di memorie di Nick Flynn Another Bullshit Night in Suck City, storia di come il giovane protagonista, impiegato presso un centro di accoglienza per senzatetto, si troverà ad avere a che fare col padre, homeless stravagante che vorrebbe fare lo scrittore.

La Moore, che sarà al cinema dall’11 marzo con I ragazzi stanno bene insieme a Annette Bening e Mark Ruffalo, non è l’unica new entry. Con lei anche Olivia Thirlby, giovane e promettente attrice attrice che abbiamo ammirato in Juno accanto a Ellen Page. In Another Night la ragazza sarà l’interesse amoroso di Paul Dano.

Fonte: cominsoon

Brosnan per la Bier

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Pierce_Brosnan

Susanne Bier è pronta a rimettersi a lavoro con un progetto del tutto diverso dal suo precedente: si tratta della commedia romantica All You Need Is Love. A interpretarla sarà Pierce Brosnan, che ha appena avuto del tempo libero dovuto all’annullamento del progetto nel quale era coinvolto.

Trent Reznor diventa attore?

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Trent Reznor, probabilmente ancora emozionato per aver strappato l’Oscar al più meritevole Hans Zimmer, potrebbe passare dalla sala di registrazione al set. Pare infatti che il compositore della colonna sonora di The Social Network e leader dei Nine Inch Nails voglia diventare un attore.

The Fighter: recensione del film con Christian Bale

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The Fighter: recensione del film con Christian Bale

In The Fighter Dicky, orgoglio dell’ intera cittadina per il suo passato da pugile, è ora caduto in disgrazia. Nel frattempo, suo fratello Micky è diventato a sua volta un pugile, la sua carriera è appena agli esordi ed è gestita dalla madre Alice. Nonostante il suo impressionante gancio sinistro, Micky continua a perdere sul ring.

L’ultimo combattimento affrontato da Micky finisce quasi per ammazzarlo, e a quel punto viene persuaso dalla sua ragazza, Charlene, a tentare qualcosa di estremo: dividersi dalla sua famiglia, perseguire i suoi interessi e allenarsi senza l’inquieto fratello, prigioniero della dipendenza da crack.

Questa è la storia vera di The Fighter, film raccontato con nervosi e rapidi movimenti da David O. Russell, e interpretato da un ottimo gruppo di attori, sui quali brilla uno sfolgorante Christian Bale, emaciato e sdentato tossico con manie di protagonismo. Lui è Dicky che accompagna il fratello minore, Micky, sul ring. Ad interpretare la giovane speranza del pugilato c’è Mark Wahlberg, attore ritrovato dopo la sua bella interpretazione in The Departed di Martin Scorsese, che anche qui mette in piedi un buon personaggio con una fisicità che per natura (e cultura) gli appartiene ma che con dedizione viene messa a disposizione del ruolo.

The Fighter recensione filmThe Fighter di Russell racconta con sobrietà una storia importante e potente, interessante soprattutto nella misura in cui è tratta da una storia vera e mostra la difficoltà umana laddove l’ambiente fa di tutto per far affogare l’individuo. Proprio la realtà di Lowell, la cittadina di origine dei nostri protagonisti, è lo sfondo socio-culturale all’interno del quale su muovono i giovani, le donne e i bambini che rischiano di affogare nel grande degrado che li circonda. Micky diventerà ciò che per un periodo è stato il fratello maggiore, una speranza, un orgoglio comune, un’immagine che possa in qualche modo risollevare le aspettative di quelli che nascono e crescono in quel luogo. David O. Russell come già detto non si dilunga nei drammi personali, analizza, racconta e si limita a mostrare i personaggi, le dinamiche familiari claustrofobiche e la realtà in cui questi sono incastonati.

Quello che David O. Russell racconta davvero bene invece sono gli incontri, rapidi, dinamici, ci accompagna a colpire la mascella del pugile insieme alla telecamera, ci fa combattere e ci fa vincere insieme ai personaggi. Ma il film si distingue per i fighters, i veri combattenti, questi due attori così diversi, ma che si amalgamano così bene: da un lato c’è il solido Christian Bale, mimetico fino all’inverosimile, sfodera un’interpretazione magistrale e dolente di un uomo in conflitto con se stesso; dall’altro lato troviamo Wahlberg, più giovane e meno pretenzioso che con il suo sguardo dolce e il suo fisico violento mette in piedi una bella figura di uomo in cerca di riscatto, di ragazzo pulito che non vuole finire nel dimenticatoio della sua sporca città.

A supportare queste belle interpretazioni due attrici di generazioni diverse ma che si dividono due bei ruoli, forti e allo stesso tempo molto femminili; Amy Adams e Melissa Leo regalano al pubblico due bei personaggi che contribuiscono alla buona riuscita del film. The Fighter è un buon film, forse meno bello di quanto si è tanto detto, ma sicuramente interessante e per molti aspetti anche godibile.

The Dark knight rises: notizie sulla trama!

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The Dark knight rises: notizie sulla trama!

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“Anne Hathaway sarà Catwoman. Non posso dirvi quale ruolo avrà all’inizio, ma sappiate che alla fine non sarà una villain, quando un’alleata di Batman. E contro chi si alleeranno i due? La Setta delle Ombre, guidata da Talia Al’Ghul. Con Bane, che è il suo braccio destro ma anche il suo possibile amante. E con Joseph Gordon-Levitt. Interpreterà Maschera Nera? La mia fonte non lo sapeva, ma sapevo già che Levitt sarebbe stato un villain e che avrebbe avuto a che fare con la Setta delle Ombre.”

Ricordiamo che uscirà il 20 Luglio del 2012.

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