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Spider Man incontra gli Avengers: trailer mash-up con Age of Ultron

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Sappiamo ormai da tempo che Spider Man, grazie all’accordo tra la Marvel e la Sony, si unirà all’Universo Cinematografico della Casa delle Idee. Ma vi siete mai chiesti come sarebbe, davvero, vedere l’Uomo Ragno al fianco dei Vendicatori? A questa domanda ha cercato di rispondere IGN, che ha da poche ore diffuso online un trailer mash-up in cui è possibile vedere alcune scene di The Amazing Spider Man 2 mescolate ad Avengers Age of Ultron. Il risultato finale lo trovate di seguito:

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Avengers: Age of Ultron, il film

Ricordiamo che nel cast di Avengers: Age of Ultron sono presenti anche Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Mark Ruffalo, Chris Evans, Chris Hemsworth, Aaron Taylor-Johnson, Jeremy Renner, Anthony Mackie, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Stellan Skarsgård, Cobie Smulders, Andy Serkis, Idris Elba, James Spader, Hayley Atwell, Paul Bettany, Don Cheadle, Thomas Kretschmann.

La trama ufficiale del film diretto da Joss Whedon è la seguente: Quando Tony Stark cerca di avviare un programma di pace, le cose degenerano e i più grandi eroi della Terra, tra cui Iron Man, Captain America, Thor, l’Incredibile Hulk, Vedova Nera e Occhio di Falco, saranno messi alla prova, mentre il destino del pianeta è a rischio. Il villain Ultron emerge, e spetterà agli Avengers impedirgli di attuare i suoi terribili piani, e presto scomode alleanze e situazioni inaspettate apriranno la strada a un’avventura originale, su scala globale. La squadra deve riunirsi per sconfiggere James Spader nei panni di Ultron, un terrificante megacattivo deciso ad annientare il genere umano. Sulla strada, gli eroi affronteranno due misteriosi nuovi arrivati, Wanda Maximoff, interpretata da Elizabeth Olsen, e Pietro Maximoff, interpretato da Aaron Taylor-Johnson, incontrando anche un vecchio amico in vesti nuove, quando Paul Bettany diventerà Visione.

Avengers: Age of Ultron uscirà – nei formati 2D, 3D e IMAX 3D – il primo maggio 2015 negli Stati Uniti mentre per quanto concerne le sale cinematografiche italiane l’uscita è prevista qualche giorno prima, il 22 aprile 2015.

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Spider Man in Captain America Civil War? Robert Downey Jr. ha la risposta

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Grazie al numero speciale di Entertainment Weekly dedicato a Captain America Civil War, continuano ad arrivare interessanti indiscrezioni a proposito del film. Naturalmente, la domanda che tutti ormai si pongono è la seguente: il nuovo Spider Man (che ricordiamo sarà interpretato dal giovane Tom Holland) farà o meno la sua apparizione nel cinecomic dei fratelli Russo?

Il noto magazine, durante una visita al set del film, rivela di aver avvistato un personaggio molto familiare vestito con un costume rosso e blu; per questo motivo, ha chiesto direttamente ai due protagonisti della pellicola, ossia Chris Evans (Captain America) e Robert Downey Jr. (Iron Man), se è vero o no che vedremo Spidey nel film.

Il primo è stato molto più evasivo e sintetico, limitandosi a commentare come segue: “Non posso dirvi nulla a riguardo. Non si può mai sapere con la Marvel. A volte si girano delle cose che poi non vengono usate nei film.”

Il secondo, invece, sembra proprio aver confermato la presenza dello spararagnatele più amato sul grande schermo nell’atteso ultimo capitolo dedicato alla avventure di Steve Rogers: “Stavo parlando con Don Cheadle e ci siamo detti: “Guarda, noi siamo adesso la vecchia guardia, e le nostre storie hanno adesso un peso a causa del nostro passato”. Ci siamo guardati intorno e abbiamo detto: “Wow, chi avrebbe mai pensato che Falcon, Pantera Nera, Ant-Man e Spider Man…”. Voglio dire… è una cosa pazzesca!”.

Dalle parole dell’attore sembra evidente che Spider Man ci sarà, ma nessuna conferma ufficiale è stata ancora rilasciata… e probabilmente mai lo sarà. Voi cosa ne pensate?

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In Captain America Civil War lo schieramento di Cap sarà formato da Bucky, Falcon, Ant-Man, Agente 13 e Occhio di Falco. Quello di Iron Man invece da Vedova Nera, War Machine, Black Panther e Vision. Al momento non è ancora chiaro che parte prenderanno Spider-Man e Scarlet Witch.

In attesa di nuovi dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil War sarà diretto da AnthonyJoe Russo e vedrà nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman, Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo, Jeremy Renner e Daniel BruhlCaptain America Civil War arriverà nelle sale italiane il 4 maggio 2016.

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Spider Man in 3D: le riprese a dicembre

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Spider Man in 3D: le riprese a dicembre

Comingsoon.net ha annunciato ieri che le riprese del reboot della saga di Spider-Man in 3D si terranno a partire da dicembre e dureranno per buona parte del 2011.

Spider Man apparirà in Civil War? Sinister Six si farà

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Spider Man apparirà in Civil War? Sinister Six si farà

Il Wall Street Journal riporta una serie di interessanti dettagli in merito al nuovo accordo tra i Marvel Studios e la Sony Pictures relativo all’ingresso di Spider Man nell’universo cinematografico della Casa delle Idee. Secondo tali indiscrezioni, il film della Marvel in cui vedremo la prima apparizione dell’Uomo Ragno sarà Captain America: Civil War. Ma non è tutto…

Sembra che lo spin-off dedicato ai Sinistri Sei (Sinister Six) non sarà più rilasciato a novembre del 2016, ma resta comunque in cantiere. La Sony, infatti, starebbe valutando un nuovo approccio al film, in seguito anche al recente accordo con la Marvel. Sarà vero? Vi terremo aggiornati.

Sony Pictures Entertainment e Marvel Studios hanno annunciato ufficialmente oggi che Sony porterà nel fantastico Universo cinematografico Marvel Spider-Man. Grazie a questo accordo, un nuovo Spider-man farà la prima apparizione in un film Marvel ancora non specificato all’interno del Marvel Cinematic Universe, poi in seguito Sony Pictures produrrà un film seguito che uscirà il 28 luglio 2017, in un film che sarà co-prodotto da Kevin Feige e il suo team di esperti Marvel e Amy Pascal, che ha curato il lancio del franchising per 13 anni. Insieme, sceglieranno la nuova direzione creativa per il franchise. Sony Pictures continuerà a finanziare, distribuire in proprio e avranno il controllo creativo dei film di Spider-Man.

Marvel e Sony Pictures stanno inoltre valutando la possibilità di integrare alcuni personaggi del Marvel Cinematic Universe in un futuro film di Spider-Man.

“Vogliamo sempre collaborare con i migliori registi di maggior successo per accrescere i nostri franchising e sviluppare i nostri personaggi. Marvel, Kevin Feige e Amy, che ha contribuito a orchestrare questo accordo, sono la squadra perfetta per aiutare a produrre il prossimo capitolo di Spider-Man “, ha detto Michael Lynton, presidente e CEO di Sony Pictures Entertainment. “Questa è la decisione giusta per il franchising, per il nostro business, per la Marvel, e per tutti i fan.”

“Sono entusiasta di collaborare con i miei amici della Sony Pictures insieme a Amy Pascal per produrre il prossimo film di Spider-Man“, ha detto il presidente Marvel Studios Kevin Feige. “Amy è stato profondamente coinvolto nella realizzazione delle pellicole di uno dei personaggi più amati del mondo. Il coinvolgimento di Marvel, si spera, fornisva la continuità creativa e l’autenticità che i fan chiedono da MCU. Sono altrettanto entusiasta per l’opportunità di far apparire Spider-Man nella MCU.”

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Spice Girls: un film in lavorazione con il gruppo al completo

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Spice Girls: un film in lavorazione con il gruppo al completo

Dopo la reunion canora (parziale, vista l’assenza di Victoria), le Spice Girls tornano a far parlare di sé e annunciano un film in lavorazione alla Paramount, con tutte e cinque le ragazze spaziali che negli anni ’90 hanno conquistato il mondo.

Melanie Brown (Scary), Emma Bunton (Baby), Melanie Chisholm (Sporty), Geri Halliwell (Ginger) e Victoria Beckham (Posh) sono tutte coinvolte nel progetto, stando a quanto riporta THR.

La presidente della Paramount Animation Mireille Soria ha dichiarato che le Spice Girls “hanno un’idea che stanno sviluppando. Sono tutte molto coinvolte nel progetto.” Sembra che il film sia ad uno stadio di sviluppo embrionale.

Al momento quattro Spice su cinque sono coinvolte nel loro nuovo tour. La Spice Girls avevano già partecipato alla realizzazione di un film, Spice Girls – Il film (Spice World) uscito nel 1997 e diretto da Bob Spiers. È un film musicale che presenta come protagoniste le componenti della band britannica nei panni di sé stesse. Nel film sono presenti le canzoni dell’album Spiceworld, secondo album della band composto da dieci canzoni uscito nel 1997.

Spettatori chiedono il rimborso dopo aver visto The Artist!

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Spettatori chiedono il rimborso dopo aver visto The Artist!

Quando l’ultimo film di Terrence Malick, The Treeof Life, è uscito al cinema, alcuni cinema hanno cominciato a specificare all’ingresso in sala che il film ‘non seguiva una normale e tradizionale storyline’ dopo

Spettacolare trailer multilingue per Mobius

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Spettacolare trailer multilingue per Mobius

Dopo il misterioso teaser, arriva online lo spettacolare trailer di Mobius, il thriller di Eric Rochant con Jean Dujardin e Cécile De France.

Spettacolare trailer finale!!

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Dopo l’annuncio della riconversione 3D del film, la Paramount Pictures ha pubblicato uno spettacolare trailer finale dell’Ultimo Dominatore dell’Aria, l’atteso kolossal fantasy di  M. Night Shyamalan…

Spettacolare nuovo Trailer per G.I. Joe: la Vendetta!

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Spettacolare nuovo Trailer per G.I. Joe: la Vendetta!

Arriva il nuovo spettacolare trailer di  G.I. Joe – La Vendetta diretto da John Chu. Il video è introdotto da uno dei protagonisti, Dwayne Johnson. Nel nuovo filmato viene mostrata una Londra in frantumi. In questo capitolo inoltre entra in scena Joe con il volto di Bruce Willis.

Inoltre ecco i primi Character poster italiani del film:

Spettacolare Featurette per Oblivion con Tom Cruise

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Guarda la nuova spettacolare Featurette di Oblivion con Tom CruiseOlga Kurylenko e Morgan Freeman. La pellicola fantascientifica è diretta da Joseph Kosinski (Tron:Legacy).

Tom Cruise è il protagonista di Oblivion, un evento cinematografico originale e rivoluzionario dal regista di TRON: Legacy Joseph Kosinski e dal produttore de L’Alba del Pianeta delle scimmie. Nel cast anche Morgan Freeman, Nikolaj Coster-Waldau, Olga Kurylenko, Zoe Bell, Melissa Leo, Andrea Riseborough

In un spettacolare pianeta Terra del futuro che si è evoluto fino a diventare irriconoscibile, un uomo si confronta col passato che lo porterà ad affrontare un viaggio di redenzione e ricerca mentre si batterà per salvare l’umanità. Jack Harper (Tom Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni operanti sulla Terra. Parte di una massiccia operazione per estrarre risorse vitali dopo decenni di guerra contro una terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è quasi terminata. Vivendo e perlustrando gli straordinari cieli da migliaia di metri d’altezza, la sua esistenza crolla quando salva una bella straniera da uno spacecraft precipitato. Il suo arrivo innesca una serie di eventi che lo costringono a mettere in questione tutto ciò che conosceva e mettono nelle sue mani il destino dell’umanità. Tutte le info sul film nella nostra scheda film: Oblivion.

Spettacolare Featurette di The Avengers!

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Spettacolare Featurette di The Avengers!

Norton ha rilasciato questa nuova featurette su The Avengers. Il film è atteso per il 25 Aprile in tutte le sale d’Italia.

Speravo de morì prima: recensione della serie su Francesco Totti

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Speravo de morì prima: recensione della serie su Francesco Totti

Dopo Mi chiamo Francesco Totti, documentario di Alex Infascelli sul calciatore romano tanto amato nella Capitale da essere stato incoronato dai tifosi giallo rossi “ottavo re di Roma”, anche la serialità di fiction, con Speravo de morì prima, racconta Totti, in particolare gli ultimi mesi di carriera del campione, che hanno preceduto il ritiro forzato. 

La serie, a partire dal titolo, è una grande lettera d’amore in sei episodi a Francesco Totti, un calciatore che ha regalato anni di sogni e speranze ad un’intera città. Il titolo stesso riprende un cartellone da stadio che è comparso sugli spalti della curva sud all’ìOlimpico, il giorno in cui Totti ha detto addio al calcio giocato. Speravo de morì prima, di non vedere mai il giorno in cui Totti avrebbe appeso le scarpine al chiodo, ed è quello che probabilmente ha pensato anche Francesco, un animo appassionato e semplice, ironico e buono, un personaggio che è stato tanto amato e che ha amato tanto “il pallone”. 

Speravo de morì prima racconta i mesi prima del ritiro

La serie Sky Original prodotta da Mario Gianani per Wildside (parte di Fremantle) con Capri Entertainment di Virginia Valsecchi, The New Life Company e Fremantle, è diretta da Luca Ribuoli, su sceneggiatura di Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu, che sono partiti dal libro “Un capitano” di Francesco Totti e Paolo Condò, edito da Rizzoli Libri S.p.a. Disponibile su Sky e Now TV a partire dal 19 marzo, la serie è interpretata da Pietro Castellitto e Greta Scarano, nei panni di Francesco e Ilary, mentre Monica Guerritore e Giorgio Colangeli sono Fiorella e Enzo, i genitori di Francesco.

La decisione della produzione è da subito chiara, mettere da parte la somiglianza fisica e puntare più su un’eco emotiva che Castellitto riesce ad evocare con un tono di voce una postura che ricordano molto il capitano. Non solo, scopo di questa storia, oltre a raccontare i fatti che tutti sappiamo, è anche quello di far emergere il Totti privato e quindi anche il ruolo di Ilary, solida colonna che con amore ed onestà ha affiancato il suo compagno per tanti anni, proteggendo una storia d’amore pubblica, ma che ha saputo difendersi dalle intemperie. 

Ogni eroe ha però bisogno di un nemico da sconfiggere, un antagonista, e in Speravo de morì prima questo ruolo è ricoperto da una parte da Gianmarco Tognazzi/Luciano Spalletti, e dall’altra dal tempo. Il dramma umano più grande che Francesco Totti calciatore ha dovuto affrontare è infatti quello di essere costretto a lasciare il campo quando non era pronto per farlo, consapevole che nonostante gli anni e gli allenatori contro, il re non è mai pronto ad abdicare. 

In questo cuore narrativo risiede la tragedia di Speravo de morì prima, che per il resto, invece, è una serie che spazia dai toni della Comedy a quelli grotteschi, offrendo anche un nuovo modo di raccontare gli uomini di sport nel cinema e nella tv, laddove la parabola dello sportivo aveva sempre avuto, nelle trasposizioni, dei toni epici.

Toni da comedy con incursioni grottesche

Se da una parte quindi è interessante assistere al racconto tragicomico di un uomo costretto a lasciare l’unico ambiente che ha sempre conosciuto e in cui ha sempre vissuto per tutta la sua vita adulta, costringendolo quindi a reinventarsi a 40 anni, dall’altra tutta l’operazione di Speravo de morì prima sembra un poderoso investimento di un tifoso che vuole cantare un’ode al suo campione del cuore, un intento forse troppo ombelicale che però sicuramente raccoglierà un larghissimo successo presso tifosi, appassionati di calcio e amanti dello sport. 

Castellitto e Scarano sono senza dubbio attori di grande talento, ma in questo caso (soprattutto per il primo) il rischio “imitazione” è dietro l’angolo, nonostante ci sia una ricerca sui modi, le movenze e le inflessioni vocali del soggetto dell’interpretazione.

Speravo de morì prima è una serie divertente, che coinvolge e racconta con ironia un personaggio amato da tutti, lo fa con tenerezza, cercando sempre di regalare un sorriso allo spettatore, e trattando con grande oggettività il dramma di un uomo che non è pronto, e sa che non lo sarà mai, a lasciare per sempre il suo mondo.

Speravo de morì prima, la conferenza stampa della serie Sky su Francesco Totti

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“Volevo ringraziare tutti i ragazzi che hanno partecipato a questa serie, però in particolare uno su tutti, Pietro, ha cercato di farmi uscire come sono veramente. Ho scoperto delle cose di me che non sospettavo di avere. Grazie a tutti, la serie va vista perché è simpatica e allo stesso tempo emozionante” Così Francesco Totti ringrazia i realizzatori di Speravo de morì prima, la serie Sky che racconta la vita del calciatore giallo rosso nel momento in cui è costretto ad abbandonare il campo e il calcio. Nel cast Pietro Castellitto, citato da Totti nel suo videomessaggio, è Francesco, Greta Scarano è Ilary Blasi, Gianmarco Tognazzi interpreta Spalletti, mentre Monica Guerritore e Giorgio Colangeli sono Fiorella e Enzo, i genitori di Francesco. Alla sceneggiatura Stefano Bises, Michele Astori e Maurizio Careddu.

Pietro Castellitto, che questa’anno ha esordito dietro alla macchina da presa come regista per I Predatori, nasce però attore di grande talento, e nel commentare il videomessaggio di Totti, dichiara: “A partire dalle parole del Capitano, quando dice che ‘ha scoperto qualcosa che non conosceva’, la sfida era riuscire a creare una maschera che lo stupisse. Il cinema è evocazione, non imitazione. Non avevo mai incontrato Totti, l’ho conosciuto grazie alla serie. Sono cresciuto con Totti, ero piccolo e lui era un uomo, avevo il suo poster in camera.” Un momento quindi molto intenso della carriera di attore del giovane Castellitto, che ha anche aggiunto di essere cresciuto tantissimo come interprete sul set di Luca Ribuoli, regista della serie.

Speravo de morì prima – la conferenza allo Stadio Olimpico

Speravo de morì prima – La serie su Francesco Totti“Sono arrivata quando la macchina era rodata” racconta invece Greta Scarano, che interpreta l’amata Ilary “Pietro ha interpretato Totti con una grazia e una semplicità che non è da tutti. Quella tra Ilary e Francesco è una relazione pubblica e lunga, raccontiamo anche un grande amore. Mi è piaciuta la coerenza di IIary, che gli sta vicino anche in un momento così difficile. L’ho vissuto come un dramma shakespeariano, perché è costretto a lasciare il mondo a cui appartiene”. A Gianmarco Tognazzi è toccato ‘l’ingrato’ ruolo di Luciano Spalletti, visto in qualche misura come l’antagonista della storia sportiva di Totti: “Ho cercato di trovare un filo conduttore che ho identificato nel disagio di dover gestire una serie di non detti che si sono portati dietro, non mi piaceva l’idea dell’antagonista e del cattivo. Nella serie si racconta la versione di Totti, sappiamo che scatenerà dibattito”. 

Molto intenso anche il ritratto che Guerritore e Colangeli fanno dei genitori di Francesco: da una parte Fiorella, forte e volitiva, prima tifosa che sente, nelle parole dell’attrice, di aver partorito due volte il figlio quando ne scopre il talento, guerriera pronta allo scontro per difenderlo e incoraggiarlo; dall’altra papà Enzo, che è sparito pochi mesi fa, più mite ma sempre solido e che, nelle parole di Colangeli, contribuiva ogni giorno a mantenere familiare e distesa l’atmosfera della squadra di suo figlio.

La serie Sky Original Speravo de morì prima è prodotta da Mario Gianani per Wildside, del gruppo Fremantle, con Capri Entertainment di Virginia Valsecchi, The New Life Company e Fremantle, tratta da “Un capitano” di Francesco Totti e Paolo Condò, edito da Rizzoli Libri S.p.a., arriverà su Sky e Non Tv a partire dal 19 marzo.

Spenser Confidential, recensione del film con Mark Wahlberg

Spenser Confidential, recensione del film con Mark Wahlberg

La coppia Wahlberg – Berg  approda su Netflix con questa commedia action liberamente ispirata al romanzo “Wonderland” di Ace Atkins, che si rifà a sua volta ai personaggi della serie di romanzi polizieschi creati da Robert B. Parker. Nel cast troviamo anche Winston Duke, Alan Arkin, Iliza Shlesinger, Bokeem Woodbine, Cassie Ventura, Marc Maron e il rapper Post Malone.

La trama di Spenser Confidential

Spenser confidential, ambientato a Boston, vede come protagonista Spenser, un ex poliziotto incarcerato per cinque anni dopo aver aggredito Boylan, il capo del suo distretto, in circostanze ancora ambigue e poco chiarite. Uscito di prigione, Spenser si affida al suo vecchio allenatore di box, Henry, per rifarsi una vita, sperando di ottenere la licenza di camionista e trasferirsi in Arizona, “sfuggendo” cosi alla petulante fidanzata Cissy. Le cose si complicheranno quando Boylan verrà trovato morto, omicidio per cui si sospetta subito di Spenser, e verrà inoltre ritrovato anche il cadavere di un altro giovane poliziotto, del quale è stato inscenato un finto suicidio. Spenser decide di investigare privatamente sulla questione, assieme al fidato Henry e al coinquilino Hawk, sospettando che si tratti di un grosso insabbiamento da parte della polizia di Boston.

Un film di puro intrattenimento senza troppe pretese

Spenser confidential è un puro film d’intrattenimento che si caratterizza come un film d’azione piuttosto canonico, con alla base una narrazione dal ritmo incerto e che inserisce venature thriller e topoi della commedia, senza però riuscire a rinnovare il genere action e ritagliarsi una propria dimensione all’interno del catalogo Netflix. La storyline principale verte sull’indagine condotta da Spenser in merito ai colpevoli degli omicidi e agli intrighi da polizia e malavita che si celano dietro la facciata pulita delle forze dell’ordine di Boston; tuttavia, la trama non particolarmente complessa e priva di svolte narrative originali e intriganti, non riesce a focalizzare l’attenzione dello spettatore sull’investigazione, in quanto priva di mistero e piuttosto prevedibile.

Si sente l’influenza dei polizieschi televisivi anni ’90, nonostante siano presenti numerose scene d’azione, che tentano di movimentare la narrazione. Implicitamente il film richiede di farsi trascinare dal carattere scanzonato che lo contraddistingue, per questo risulta, nel complesso, un film d’intrattenimento godibile, grazie all’interazione tra i protagonisti e le gag comiche costruite sulla loro chimica, nonostante emergano diverse banalità a livello di scrittura. L’intreccio narrativo è piuttosto prevedibile e i personaggi presentatici non si distinguono particolarmente per una caratterizzazione brillante, tuttavia le performance attoriali riescono a convincere e a strappare qualche risata. 

Spenser Confidential si regge sulla buona interazione tra i personaggi

L’interazione tra i protagonisti funziona abbastanza efficacemente, soprattutto grazie al contributo di Alan Arkin nei panni di Henry, che aggiunge verve comica alla visione, e alle esilaranti incursioni di Iliza Schelsinger: stand-up comedian e texana di nascita ma qui perfettamente calata nella parte dell’ingombrante e ossessiva ex fidanzata di Spenser. La pellicola mantiene un tono leggero e scanzonato, partendo da una base da buddy movie e prendendosi anche di tanto in tanto gioco di sé stessa. Le sequenze di combattimento e le situazioni paradossali in cui si trovano invischiati Spenser e Hawk riescono ad incontrare il favore del pubblico che sceglie di optare per una film d’evasione come questo. L’azione non risulta sempre coerente e avvincente, tuttavia certe sequenze verbali e fisiche, con l’aggiunta delle interpretazioni gigionesche di Walhberg e Duke, che non si prendono mai troppo sul serio, riescono a trasportare la storia. Le battute finali lasciano aperta la possibilità di un sequel, nella speranza di poter forse trasformare il protagonista Spenser in un brand su cui costruire una saga, con capitoli successivi magari più freschi e originali. 

Con quest’ultima collaborazione Berg e Wahlberg si distaccano da un certo patriottismo celebrativo dell’eroismo americano, riconoscibile nei loro precedenti lavori – film tratti da storie vere (Lone Survivor, Deepwater- Inferno sull’oceano, Boston – Caccia all’uomo) e una spy story (Red Zone – 22 miglia di fuoco). Spenser confidential è infatti una pellicola che denota l’adesione a un certo spirito americano, ma che si presenta come film di puro intrattenimento, una visione da affrontare senza troppe pretese.

È intuibile come il film di Peter Berg non abbia come pubblico di riferimento chi conosce i romanzi – e che potrebbe rimanere piuttosto deluso dalle numerose licenze poetiche che questa trasposizione si prende – quanto piuttosto punti su chi vuole vedere Wahlberg nei panni di un personaggio di nuovo in azione a Boston, come fu in The Departed – Il bene e il male di Scorsese, che valse all’attore una nomination all’Oscar. Wahlberg si adatta bene a questi ruoli, sia in termini di presenza scenica che di perfomance attoriale: riesce a convincere nei panni di un ex carcerato e poliziotto, proprio perché incarna una tipologia di personaggio a lui particolarmente congeniale. 

Spencer: recensione del film con Kristen Stewart

Spencer: recensione del film con Kristen Stewart

Dopo un lungo slittamento dovuto alle restrizioni legate al Covid-19, finalmente Spencer di Pablo Larraìn arriverà nelle sale italiane il 24 marzo. Presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia, e con Kristen Stewart fresca di Nomination agli Oscar 2022 nella categoria di Miglior Attrice Protagonista, il film è distribuito da 01 Distribution.

Spencer: la terza donna cinematografica di Larraìn

In questo simil-biopic, Larraìn confeziona un ritratto abbagliante non solo della principessa del Galles, ma soprattutto della sua terza donna cinematografica. Il ritorno alla cornice storiografica significa per Larraìn possibilità di rielaborazione pura, intimista, verosimile, senza necessariamente essere verità.

Quella che dovrebbe essere una meravigliosa tregua natalizia con i suoi figli nella tenuta di Sandringham diventa per la principessa Diana una tremenda successione di obblighi indesiderati. Mentre il rapporto con il Principe Carlo va disfacendosi sempre di più, Diana è costretta a giocare il ruolo implacabile della moglie amata e fedele, di fronte ai paparazzi che seguono ogni sua mossa. Diana accetterà questa posizione di icona e leggenda, o sceglierà di seguire la propria natura di donna e madre?

Abbandonando l’intenzione di raccontare la vita e le opere dell’ex principessa del Galles, il geniale Pablo Larraìn si concentra su un arco temporale ridotto per sviscerare al meglio l’indole elegante e umana di Diana, attributi caratteriali spesso trascurati quando si analizzano figure storiche del genere. Ma la Diana di Larraìn è figlia di Ema, ballerina volitiva e accattivante, sinuosa nel suo essere vendicativa, tanto quanto la Spencer del titolo è schietta, irriverente, audace nel suo sodalizio con Stewart, tra attrice e personaggio storico che si fa narrazione, finzione rielaborata ma quanto mai autentica.

Spencer recensione filmL’unico appiglio è l’occhio del regista

Kristen Stewart è protagonista assoluta ed espressiva di un ritratto che ha la misura di una collana di perle, le vesti di una principessa delle fiabe spogliata di libertà che le spettano, in un castello spettrale dove ogni colore acceso è un segnale di un decadimento psichico crescente. E’ la soundtrack a cura di Jonny Greenwood che parla per conto di Lady D, vuole incedere senza conoscere limiti in un crescendo di note furiose, che smontano una monarchia condotta da aguzzini e guardie giurate. I figli e la casa-rifugio di un passato roseo sono l’ancora di salvezza di una personalità diventata icona, ma resa un filo d’erba che tende spesso a spezzarsi; Kristen Stewart non si trattiene, non si sottrae alla cinepresa di Larraìn, e decide di occupare la scena con una compostezza e un controllo totale dello spazio che la circonda ammirabili.

E’ un ritratto di Lady D che assume valore nell’effetto che ha sullo spettatore, che non la vede più come un mito, ma come una donna che ha dovuto affrontare le sue paure più reali. Si elimina la necessità di essere all’altezza della sua importanza sociale e culturale, per entrare in un vortice emotivo e fragile di ciò che ha significato per questa donna confrontarsi con la stessa famiglia reale britannica. Per questo motivo, il peso drammatico del film è sostenuto quasi interamente da Stewart, che trionfa totalmente all’interno della cornice filmica ma, allo stesso tempo, il lavoro di Timothy Spall e Sally Hawkins, che bilanciano la squisita passione di Stewart con performance più razionali, è da lodare. Mentre Spall fa un lavoro impeccabile con la sua espressività, la Hawkins sfrutta al massimo tutta la naturalezza e la luminosità che contraddistingue il suo lavoro sullo schermo.

Il grande lavoro di artigianato dell’immagine, che ha caratterizzato le precedenti opere di Larraìn, fa splendere Spencer ancora di più: in questo caso, sfrutta le idiosincrasie legate alla regalità per mettere a punto una perfetta metafora della gabbia dorata. La fotografia non risparmia alcun dettaglio, con attenzione alla posizione, all’illuminazione e all’impatto che la figura di Diana ha sullo spettatore.

E’ l’immagine in sé a raccontare la storia, con una poesia visiva e artistica che afferra lo spettatore senza alcuna esitazione. La costante fissazione per la pomposità di cui vive la messa in scena, nei particolari del cibo e del vestiario, servono a ricalcare il delicato tormento di un animo in subbuglio, il crescendo di un battito sonoro che vive di forza travolgente combinata a un’energia vitale mesta e sommessa. Oltre a Lady Di, principessa del Galles, o Diana, c’era Spencer, la donna che “indossa” un cognome proprio, un’esistenza propria. Una donna che era più della sua leggenda.

Spencer: la vera storia dietro il film con Kristen Stewart

Spencer: la vera storia dietro il film con Kristen Stewart

Dopo Jackie (2016) e prima di Maria (2024), il regista cileno Pablo Larraín ha presentato alla Mostra del Cinema di Venezia l’altro suo film dedicato ad una celebre figura femminile del Novecento, da lui naturalmente esplorata nei suoi aspetti più intimi, andando oltre la storia vera per offrire una “ricostruzione immaginaria” di un particolare episodio della sua vita. Si tratta di Diana Spencer, resa protagonista di Spencer (qui la recensione).

Il film, che si basa sulla sceneggiatura del britannico Steven Knight (ideatore della serie tv Peaky Blinders), ci presenta infatti una Diana imprigionata nelle convenzioni e nelle tradizioni di un contesto che le toglie il fiato e a cui non riesce ad adeguarsi. Ogni elemento di Spencer punta a sottolineare questo stato d’animo, dando vita ad un film che si svela come un vero e proprio horror psicologico, in grado di condurci all’interno del cuore e della mente della protagonista.

Un film che dunque va oltre il reale per consegnare al suo pubblico ciò che nessuno può conoscere, ma solo immaginare. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Spencer. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle differenze con la storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Spencer Lady Diana

La trama e il cast di Spencer

La storia è incentrata in un preciso momento della vita di Diana Spencer, quando nel dicembre del 1991, durante le vacanze di Natale con l’intera famiglia reale nella tenuta di Sandringham, a Norfolk. Il matrimonio Tra Diana e il Principe Carlo è ormai alla deriva da diverso tempo e le continue voci di tradimenti, soprattutto quelli di lui con Camilla Parker-Bowles, non fanno altre che indebolire sempre più il loro legame. Il film ricostruisce quello che potrebbe essere accaduto in quei giorni tra le mura di Sandringham, seguendo Diana verso la sua ricerca di una fuga da un ambiente che la opprime.

La protagonista è interpretata da Kristen Stewart, che per calarsi meglio nella parte si è ispirata all’interpretazione di Diana Spencer da parte di Emma Corrin, che interpreta la nobile britannica nella serie tv The Crown. Per la sua performance, Stewart è poi stata candidata al premio Oscar come Miglior attrice. Il cast include anche Jack Farthing (Principe Carlo), Timothy Spall (Maggiore Alistar Gregory), Sean Harris (lo chef Darren McGrady), Sally Hawkins (la cameriera Maggie), Stella Gonet (Regina Elisabetta II) e Richard Sammel (Principe Filippo).

La vera storia dietro il film

Il film, come anticipato, si svolge nel 1991, ovvero solo anno prima della separazione formale tra Diana e Carlo, avvenuta nel dicembre 1992. A questo punto del loro matrimonio, si sono susseguiti anni di voci e speculazioni su conflitti coniugali, in gran parte attribuiti alla prolungata e lunga relazione di Carlo con il suo primo amore, Camilla Parker Bowles. La dolorosa crisi della relazione di Carlo è evidente nel film quando Diana si rende conto che la collana di perle che Carlo le regala a Natale è la stessa che lui regala anche a Camilla, uno scenario che era già accaduto in un’altra occasione con un altro gioiello alla vera Diana.

Un’altra scena di Spencer mostra Carlo e Diana che si allontanano con freddezza l’uno dall’altra dopo le funzioni natalizie, cosa che è realmente accaduta nella vita reale nel 1991, scatenando altre voci di dissenso tra la coppia. In Spencer, quando Diana arriva a Sandringham, viene pesata al momento dell’arrivo, con sua grande infelicità (un’emozione che si ripercuote per tutto il tempo trascorso a Sandringham). Si scopre che pesarsi prima e dopo la cena di Natale è una vera e propria tradizione per la famiglia reale e i suoi ospiti che risale al 1900, quando il re Edoardo VII voleva assicurarsi che le persone mangiassero a sufficienza durante le feste.

Spencer Kristen Stewart

Anche il disagio di Diana durante le feste è stato tratto da esperienze di vita reale. In un documentario del 2020 sulle vacanze con i reali a Sandringham, l’ex maggiordomo di Diana, Paul Burrell, ha raccontato che lei era solita dirgli che alla fine di un Natale a Sandringham “strisciava i muri” e “non vedeva l’ora di scappare”. Sandringham era anche il luogo di ricordi infelici per Diana: Secondo la biografia di Andrew Morton del 1992, Diana: Her True Story, durante il Natale del 1982 tentò il suicidio gettandosi dalle scale di Sandringham a causa della continua relazione di Carlo con Camilla.

Inoltre, era spesso sopraffatta dal rigido protocollo reale per le feste, che prevedeva numerosi cambi d’abito, come viene ricordato in modo memorabile nel film. Nonostante il suo disagio durante le feste natalizie della famiglia reale, Diana continuò a partecipare anche dopo la separazione da Carlo, per il bene dei loro figli, saltando il Natale solo nel 1995. Spencer non si esime poi dal mostrare la terribile realtà della lotta di Diana contro il suo disturbo alimentare, mostrando scene molto esplicite a riguardo. Nel libro poc’anzi citato, Diana afferma che il disturbo fu scatenato da un commento di Carlo e dallo stress della sua relazione.

Nel corso di Spencer, Diana non si fa scrupoli a interagire con il personale del palazzo, anche se c’è un rigido codice di comportamento che lo staff deve seguire di fronte ai reali. In molti casi, durante il film, Diana si affida emotivamente ad alcuni membri del personale, in particolare al cuoco reale, basato sul cuoco reale Darren McGrady e alla sua cameriera, Maggie. Nel film, inoltre, Maggie confessa a Diana di essere innamorata di lei. Anche se nella vita reale Diana aveva molti sarti che la assistevano nella cura della persona e del suo guardaroba, non ci sono prove che abbia ricevuto proposte romantiche da loro.

Nel film, inoltre, il periodo trascorso da Diana a Sandringham House nel Norfolk durante le vacanze fa riaffiorare ricordi felici della sua infanzia e di suo padre; la principessa visita persino Park House, una residenza abbandonata nella tenuta di Sandringham che un tempo apparteneva alla sua famiglia. In realtà, Diana è nata e ha vissuto a Park House fino all’età di 14 anni. È questa una componente fittizia del film, che vuole simboleggiare il desiderio di Diana di sfuggire alla Famiglia Reale nel tentativo di ritrovare la sua vera identità.

Il trailer di Spencer e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Spencer grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 6 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Spencer: Kristen Stewart è Lady Diana nel primo trailer

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Spencer: Kristen Stewart è Lady Diana nel primo trailer

Dopo il primo suggestivo poster, Leone Group ha diffuso il trailer di Spencer, il nuovo film diretto da Pablo Larraìn che racconta la storia di Diana Spencer, principessa del Galles, interpretata da Kristen Stewart.

Come Jackie e Ema, i precedenti film di Larraìn, anche Spencer sarà presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 78.

Spencer sarà ambientato nell’arco di un fine settimana, e racconterà il momento in cui Lady D. decise che il suo matrimonio con il principe Carlo era finito e sarà sicuramente destinato a far discutere, come accade ogni volta che il cinema racconta la storia della “principessa triste”. In merito al film, Larraìn ha dichiarato:

“Siamo tutti cresciuti, almeno la mia generazione, sapendo cosa fosse una fiaba. In genere, il principe arriva e trova la principessa, la invita a diventare la sua moglie e poi lei diventa regina. Questa è una fiaba. Quando qualcuno però decide di non essere regina, e dice che preferisce andarsene ed essere se stessa, prende una decisione molto importante, e la fiaba si capovolge. Sono sempre rimasto impressionato da decisioni così, pensando anche a quanto deve essere difficile. Questo è il cuore del film.  Come e perché decidi di farlo? È una storia universale che può toccare milioni e milioni di persone, e noi vogliamo fare questo. Vogliamo fare un film che possa andare a fondo, connettersi con il pubblico di tutto il mondo che prova interesse verso una vita tanto affascinante.” 

Spencer – quello che sappiamo sul film di Pablo Larraìn

Pablo Larraìn ha presentato nel 2019 al Festival di Venezia il suo ultimo film, Ema, con una straordinaria protagonista femminile (interpretata da Mariana DI Girolamo) e sempre a Venezia, due anni prima, aveva portato Jackie, in cui raccontava un pezzo della vita di Jackie Kennedy/Natalie Portman.

Kristen Stewart è invece reduce dal flop di Charlie’s Angels, diretto da Elizabeth Banks e finito direttamente in VOD qui in Italia. Insieme a Stewart, nel cast di Spencer sono stati confermati Timothy Spall (Mr. Turner), Sally Hawkins (The Shape of Water) e Sean Harris (Mission: Impossible – Fallout).

Spencer: il trailer italiano del film di Pablo Larraìn

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Spencer: il trailer italiano del film di Pablo Larraìn

Ecco il trailer italiano di Spencer, il nuovo film di Pablo Larraín sulla vita della principessa Diana interpretata da Kristen Stewart. Nel cast anche Timothy Spall, Jack Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins. Il film è stato presentato in Concorso a Venezia 78.

Lady Diana, Lady D. Un nome che è diventato un marchio e un simbolo. La storia di una principessa che era entrata nel cuore di una favola ma che l’aveva rifiutata, scegliendo di non diventare regina per non rinunciare a se stessa. Diana coraggiosa e ribelle. Diana che prende in mano il suo destino e rompe tutti gli schemi, rifiuta le liturgie soffocanti di un mondo che l’aveva imprigionata in un sogno fasullo e destruttura il mito della corona. Una donna generosa e amatissima, sofisticata e pop, coraggiosa e vulnerabile, che esce dalla corte reale ed entra nel mito per diventare icona universale ed emblema di modernità. Il matrimonio fra la Principessa Diana e il Principe Carlo è in crisi da tempo. Malgrado le voci di presunti flirt e di un imminente divorzio, si cerca di preservare la pace in vista delle festività natalizie, tradizionalmente trascorse dai reali nella proprietà di Sandringham. Sono giorni in cui si mangia, si beve, si spara e si va a caccia. E sono i giorni cruciali della scelta non più negoziabile. Perché Diana conosce le regole del gioco ma questa volta ha deciso. Quest’anno non sarà come gli altri e niente sarà più come prima.

SPENCER immagina ciò che potrebbe essere successo in quei pochi, fatidici giorni.

Spencer: il nuovo trailer del film di Pablo Larraìn con Kristen Stewart

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Ecco il nuovo trailer di Spencer, il nuovo film di Pablo Larraín sulla vita della principessa Diana interpretata da Kristen Stewart. Nel cast anche Timothy Spall, Jack Farthing, Sean Harris, Sally Hawkins. Il film è stato presentato in Concorso a Venezia 78.

La trama di Spencer

Il matrimonio della principessa Diana e del principe Carlo è da tempo in crisi. Sebbene le voci di tradimenti e di divorzio abbondino, in occasione delle feste di Natale nella residenza reale di Sandringham viene decretato un periodo di pace. Si mangia e si beve, si spara e si caccia. Diana conosce il gioco, ma quest’anno le cose saranno molto diverse. Spencer immagina cosa potrebbe essere accaduto durante quei pochi giorni decisivi.

Il commento del regista

Siamo tutti cresciuti sapendo cos’è una favola, ma Diana Spencer ne ha cambiato il paradigma e ha ridefinito le icone idealizzate della cultura pop, per sempre. Questa è la storia di una principessa che ha deciso di non diventare regina, ma ha scelto di costruirsi da sola la propria identità. È una favola al contrario. Sono sempre rimasto molto sorpreso dalla sua decisione e ho sempre pensato che deve essere stata molto dura da prendere. Questo è il cuore del film. Volevo approfondire il processo alla base delle scelte di Diana, mentre oscilla tra dubbio e determinazione, scegliendo, infine, la libertà. È stata una decisione che ha definito la sua eredità: un lascito di onestà e umanità che rimane ineguagliato. Si è scritto molto su Diana, c’è un’infinità di storie: di alcune si può dimostrare il fondamento, di altre no. Abbiamo fatto molte ricerche su di lei, sulle tradizioni del Natale della famiglia reale, e sugli aneddoti dei fantasmi nella residenza di Sandringham. Tuttavia, la famiglia reale è notoriamente discreta. Potrà anche apparire in pubblico in certe occasioni, ma a un certo punto le porte si chiudono e non c’è modo di sapere cosa stia accadendo dietro di esse. Ciò lascia molto spazio alla fantasia; e questo è stato il nostro lavoro. Non avevamo intenzione di fare un docudrama: volevamo creare qualcosa prendendo degli elementi dalla realtà e ricorrendo poi all’immaginazione per raccontare la vita di una donna con gli strumenti del cinema. Questo è il motivo per cui il cinema è così fantastico: c’è sempre spazio per l’immaginazione. Nel costruire il personaggio di Diana, non volevamo solo creare una sua replica, ma usare il cinema e i suoi strumenti per dar vita a un mondo interiore che trovasse il giusto equilibrio tra il mistero e la fragilità del suo personaggio. Tutto ciò che Diana vede riflette i suoi ricordi, le sue paure, i suoi desideri e forse anche le sue illusioni. Questi elementi attingono a qualcosa che sta accadendo dentro di lei e mostrano una vulnerabilità bellissima.

Spellslinger: Chad Stahelski di John Wick adatterà il romanzo fantasy per la TV

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La serie di libri fantasy Spellslinger di Sebastien de Castell sta per arrivare sul piccolo schermo, con un adattamento televisivo attualmente in fase di sviluppo e che sarà diretto nientemeno che dal creatore di John Wick, Chad Stahelski, attraverso la sua casa di produzione 87Eleven Entertainment, come riportato da Variety. La serie porterà in vita il mondo frenetico e magico di Kellen e le sue avventure di cappa e spada. Lo show sarà prodotto insieme a Basset Hound Distribution, con M. Raven Metzner (Star Trek: Discovery, Sleepy Hollow) come showrunner e sceneggiatore.

La serie Spellslinger si sviluppa in sei libri e accompagna i lettori nel viaggio del sedicenne Kellen, un ragazzo che vive in un mondo in cui la magia è tutto. C’è solo un problema: lui non ne ha affatto! La sua vita subisce una brusca svolta quando incrocia la strada di un misterioso avventuriero Argosi e finisce in un mondo di trucchi, magia e missioni pericolose. I libri sono pieni di trappole, magia e un gatto scoiattolo parlante, nel caso non foste ancora convinti.

Metzner sarà anche produttore esecutivo insieme a Stahelski, Jason Spitz e Alex Young della 87Eleven Entertainment, mentre Michael R. Goldstein e Alexandre Coscas della Basset Hound Distribution saranno i produttori esecutivi.

Cos’altro sta facendo Chad Stahelski?

La scorsa settimana è stato annunciato che Stahelski è stato ingaggiato per la produzione di un film d’azione originale intitolato The Professionals, descritto come “un mix infiammabile di Clue e John Wick”, incentrato su un gruppo di killer su commissione che si ritrovano intrappolati in una tenuta di campagna inglese quando uno di loro viene assassinato, costringendo gli altri a capire esattamente chi è il responsabile.

Stahelski ha una lista molto fitta di progetti imminenti, tra cui il reboot di Highlander. Dopo anni di blocco dello sviluppo, il progetto sta finalmente andando avanti. Stahelski ha recentemente dichiarato a Collider che le riprese inizieranno all’inizio del prossimo anno in Scozia.

“Cominciamo a girare a gennaio in Scozia, per questo vado subito dopo la partenza. Lunedì vado in Scozia per fare l’ultimo sopralluogo. È un’altra opportunità per girare una proprietà che amo”, ha detto. “Mi piace l’argomento, mi piace lavorare con l’immortalità e le storie d’amore nel tempo. Penso che sia un buon modo per prendere un grande pezzo d’epoca e la fantascienza e mescolarli insieme”.

Stahelski sta producendo anche lo spinoff di John Wick, Ballerina, che avrà come protagonista Ana de Armas e vedrà anche Keanu Reeves riprendere il suo ruolo di John Wick.

Spellbound: prima foto del film d’animazione Apple TV+

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Spellbound: prima foto del film d’animazione Apple TV+

È stata rilasciata una nuova immagine del film d’animazione Spellbound ed è inoltre stata annunciata un’aggiunta al cast per questa fiaba musical di Apple Original Films e Skydance Animation che arriverà su Apple TV+ nel 2024. Al cast stellare che comprende Rachel Zegler, il candidato all’Oscar John Lithgow, Jennifer Lewis, Nathan Lane, i premi Oscar Javier Bardem e Nicole Kidman si è aggiunto Titus Burgess (“Schmigadoon”).

Spellbound è un film originale Apple di Skydance Animation e sarà presentato in anteprima mondiale su Apple TV+ nel 2024. È una fiaba musicale e racconta di un terribile incantesimo che ha trasformato un re e una regina in mostri, lasciando la loro figlia, la principessa Ellian (doppiata da Rachel Ziegler), a gestire il regno da sola.

Diretto da Vicky Jenson, che ha vinto il primo premio Oscar per un film d’animazione per “Shrek“, con le voci prestate da un cast stellare guidato da Rachel Zegler (che ha recentemente recitato in “West Side Story“), il candidato all’Oscar John Lithgow, Jennifer Lewis e Nathan Lane, i premi Oscar Nicole Kidman e Javier Bardem e Titus Burgess (già visto nella serie di successo di “Schmigadoon”) che si unirà al cast di “Spellbound” prima della presentazione ad Annecy.

Oltre all’eccezionale cast di voci, il film presenta una colonna sonora originale e canzoni originali dell’otto volte premio Oscar Alan Menken (“La sirenetta”, “La bella e la bestia”, “Aladdin”, “Pocahontas”), con testi del candidato all’Oscar Glenn Slater (“Rapunzel”). Spellbound è scritto da Lauren Hynek & Elizabeth Martin (“Mulan“) e Linda Woolverton (“La bella e la bestia”, “Il re leone”) e il film è prodotto da John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg e Bruce Anderson per l’animazione Skydance. La regista di Spellbound Vicky Jenson e il Head of Story Brian Pimental presenteranno il panel “Work in Progress” martedì 13 giugno all’Annecy Film Festival.

Spellbound – L’incantesimo: recensione del film di Netflix

Spellbound – L’incantesimo: recensione del film di Netflix

Si dice spesso che il lavoro più difficile di sempre sia fare i genitori… ma raramente si parla di quanto possa essere impegnativo essere figli, soprattutto quando si hanno due genitori mostruosi. A raccontare con delicatezza e profondità il grande amore e il dolore di una giovane figlia arriva il nuovo film d’animazione targato Netflix, in collaborazione con Skydance Animation: Spellbound – L’incantesimo. Questa pellicola originale, divertente, musicale, imprevedibile e profondamente commovente debutta il 22 novembre sulla celebre piattaforma streaming, promettendo di intenerire anche i cuori più duri e cinici.

Diretto da Vicky Jenson (già regista di Shrek) e scritto da Lauren Hynek, Elizabeth Martin e Julia Miranda, il film è una fiaba sorprendente che intreccia emozione, magia e fantasia, raccontando una storia familiare moderna capace di toccare corde universali. A arricchire l’esperienza visiva c’è la colonna sonora originale firmata da Alan Menken, celebre compositore vincitore dell’ambitissimo titolo EGOT (Emmy, Grammy, Oscar, Tony), accompagnata dai testi di Glenn Slater (Rapunzel – L’intreccio della torre).

Spellbound – Immagine del film. Cr: Skydance Animation/ Netflix© 2024.

Cosa racconta Spellbound 

Spellbound racconta la straordinaria avventura di Ellian, una principessa adolescente coraggiosa e piena di ottimismo, figlia degli amati sovrani del magico regno di Lumbria, la saggia regina Ellsmere e il giusto re Solone. La vita di Ellian cambia radicalmente quando, un anno prima, un misterioso e oscuro incantesimo trasforma improvvisamente i suoi genitori in due spaventosi e irruenti mostri, gettando il regno nel caos e nella paura.

Nonostante il dolore e il peso delle responsabilità regali, la dolce ma determinata Ellian non si arrende. Con la speranza di spezzare la maledizione e riportare i suoi genitori alla loro forma umana, decide di intraprendere un lungo viaggio. Ispirata dai criptici consigli di due buffi e bizzarri oracoli, Ellian parte per una missione tanto pericolosa quanto necessaria: raggiungere la leggendaria Foresta Oscura dell’Oscurità Eterna, un luogo pieno di enigmi, insidie e magia, ma dove risiede anche la luce, l’unica speranza per salvare la sua famiglia e il suo regno.

Spellbound – Immagine del film che ritrae i due oracoli. Cr: Skydance Animation/ Netflix© 2024.

Mai perdere di vista la propria luce

Genitori furiosi, maldestri, assenti e sempre in disaccordo. I grossi mostri blu e rosa di Spellbound rappresentano una potente metafora di come i genitori possano apparire agli occhi dei propri figli quando le relazioni familiari si incrinano. Al di là della magia e dell’incanto che avvolgono il regno di Lumbria, infatti, il film di Vicky Jenson si configura come una fiaba emozionante e profondamente umana, capace di raccontare una storia universale che risuona nelle vite di migliaia di famiglie in tutto il mondo.

Al centro del racconto troviamo due genitori che, perdendo la complicità e l’armonia che una volta li univa, si lasciano travolgere da dissapori, grida e litigi. Agli occhi della loro amata figlia Ellian, veri e propri mostri: creature irascibili e distruttive, capaci solo di ruggire e seminare caos. Un riflesso del dolore e lo smarrimento che i figli possono provare di fronte a un rapporto genitoriale in crisi. Eppure, nonostante il dolore e le difficoltà, Ellian non smette di credere nella possibilità di ritrovare l’amore e l’armonia perduti. Con il desiderio di riavere indietro la sua famiglia e la serenità del regno, intraprende un viaggio tortuoso e intimo che la porta a confrontarsi con i pericoli dell’oscurità.

Ma qual è questa oscurità di cui si parla in Spellbound? È il rancore, la rabbia, la tristezza, la delusione: sentimenti capaci di allontanarci non solo da chi amiamo, ma anche da noi stessi. Tuttavia, gli oracoli che guidano Ellian le offrono una speranza, incoraggiandola a inseguire la luce. Come spiegano saggiamente gli oracoli: “Tutti hanno dei sentimenti oscuri, ma è come li affronti che conta”.

Spellbound – Immagine del film che ritrae la principessa insieme a Flink, Nazara e Bolinar. Cr: Skydance Animation/ Netflix© 2024.

“La vita è come un fiume, star fermi non si può”

Spellbound è una storia profondamente toccante, capace di parlare al cuore di giovani e adulti che, nella loro vita, si sono trovati a cercare un nuovo equilibrio all’interno del proprio nucleo familiare. Attraverso la dolcezza, la determinazione e il coraggio di Ellian, il film affronta temi come il perdono, la capacità di adattarsi e l’importanza del dialogo nel ricostruire legami apparentemente spezzati. L’avventura di Ellian diventa così molto più di una missione fantastica per salvare i suoi genitori: è un viaggio profondamente emotivo, un percorso interiore che la porta a comprendere il vero significato dell’amore e dell’unità familiare.

Il viaggio di Ellian, pur ricco di pericoli e sfide magiche, si rivela essere soprattutto un cammino verso la consapevolezza e l’accettazione. Passo dopo passo, la giovane principessa scopre che la sua famiglia non si sta distruggendo, come temeva, ma che sta attraversando un cambiamento. L’allontanamento dei suoi genitori non rappresenta la fine della sua famiglia, ma piuttosto un’evoluzione che, per quanto difficile, può portare a un legame più autentico, profondo e sereno.

Spellbound riesce così a trasmettere un messaggio potente: anche quando un matrimonio finisce, l’amore tra genitori e figli rimane eterno e indissolubile. È un legame che non si spezza, ma che resiste a ogni tempesta, persino a quelle più oscure e burrascose. Questo nobile messaggio, amplificato dalla magia e dalla bellezza visiva del film, non parla solo ai più piccoli, ma anche e soprattutto agli adulti. Ricorda loro che ogni relazione richiede pazienza, empatia e la capacità di valutare nuove possibilità per affrontare le inevitabili difficoltà della vita. Spellbound diventa così un’opera capace di incantare con la sua profondità, invitando tutti, grandi e piccoli, a credere nella forza dell’amore e nella possibilità di un nuovo inizio.

Spellbound – Immagine del film. Cr: Skydance Animation/ Netflix© 2024.

Uno dei migliori film d’animazione Netflix

Partendo dal classico “C’era una volta…” con una principessa, un re e una regina, Vicky Jenson porta sul piccolo schermo una deliziosa e colorata favola che racconta la sincera e reale storia di una famiglia in cui chiunque può riconoscersi. Jenson stessa ha dichiarato che Spellbound “parla tanto ai bambini quanto ai loro genitori, narrando l’alienazione che può accadere in una famiglia mentre si cresce e si tenta di fare dei passi l’uno verso l’altro”. Infatti, il vero punto di forza del film risiede nell’originalità con cui gli autori esplorano le dinamiche familiari, soffermandosi su ciò che accade quando due genitori smettono di comprendersi e di volersi bene, lasciando che la frustrazione della loro incomunicabilità si rifletta sui figli. Questo messaggio, potente e delicato al tempo stesso, si intreccia armoniosamente con una colonna sonora emozionante, oltre che con immagini visivamente spettacolari, ricche di dettagli e magia.

Nonostante qualche piccola imperfezione, come una caratterizzazione dei personaggi a tratti superficiale, Spellbound si distingue per la sua capacità di emozionare e lasciare un’impronta duratura nello spettatore. Infine, è un’opera che, grazie alla sua profondità narrativa e alla qualità artistica, si afferma come uno dei migliori film d’animazione originali di Netflix.

Spellbound – L’incantesimo, teaser trailer del nuovo film animato Netflix

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Il teaser trailer ufficiale di Spellbound – L’incantesimo, una nuova magica avventura animata in arrivo solo su Netflix dal 22 novembre, dall’ideatore visionario di Toy Story – Il mondo dei giocattoli e dalla coregista di Shrek.

Spellbound – L’incantesimo narra le avventure di Ellian, la tenace figlia dei dominatori di Lumbria che deve intraprendere una pericolosa missione per salvare la famiglia e il regno dopo che un misterioso incantesimo trasforma i suoi genitori in mostri. Spellbound – L’incantesimo è diretto da by Vicky Jenson (Shrek) con la colonna sonora originale del compositore che ha conseguito il titolo “EGOT” Alan Menken (La Bella e la Bestia) e i testi di Glenn Slater (Rapunzel – L’intreccio della torre).

Un film Netflix di Skydance Animation, Spellbound – L’incantesimo vanta uno straordinario cast vocale nella versione originale che include Rachel Zegler, Nicole Kidman, Javier Bardem, John Lithgow, Jenifer Lewis, Nathan Lane e Tituss Burgess. La sceneggiatura di Spellbound – L’incantesimo è di Lauren Hynek, Elizabeth Martin e Julia Miranda, mentre la produzione è affidata a John Lasseter, David Ellison, Dana Goldberg, Bruce Anderson e Linda Woolverton per Skydance Animation.

Spellbound – L’incantesimo, la spiegazione del finale del film Netflix

Spellbound – L’incantesimo, il film d’animazione fantasy e d’avventura musicale in uscita su Netflix nel 2024, promette un’esperienza magica, grazie al regista di Shrek e ai creatori di Toy Story. La trama è in effetti molto affascinante, in quanto segue una principessa adolescente di nome Ellian, che deve affrontare un terribile pasticcio in quanto i suoi genitori sono stati magicamente trasformati in mostri. È il tocco moderno alla fiaba classica che rende Spellbound – L’incantesim unico e, insieme alla presentazione complessiva, è un film piuttosto divertente da guardare.

Avviso di spoiler

Di cosa parla il film d’animazione Spellbound – L’incantesimo?

Spellbound - L'incantesimo

Spellbound – L’incantesimo inizia con scene mozzafiato della Lumbria, la pittoresca terra in cui è ambientato il film, mentre una giovane ragazza vola nei cieli a cavallo del suo gatto alato. La ragazza, di nome Ellian, viene presto raggiunta da alcuni suoi amici, che sono entusiasti di trascorrere del tempo con lei, dato che negli ultimi tempi tali eventi sono diventati rari. Con grande sgomento, dal castello reale in lontananza vengono improvvisamente sparati dei razzi, segno che Ellian deve tornare immediatamente al castello. Ellian è in realtà la principessa di Lumbria, essendo l’unica figlia di re Solon e della regina Ellsmere, e si ritiene che abbia molte responsabilità sulle sue giovani spalle.

Anche se per il momento i bambini devono separarsi dalla loro amica, sono entusiasti di visitare il castello in serata, perché è il compleanno di Ellian. Di solito questa ricorrenza viene celebrata con una grande festa a casa sua a cui sono invitati tutti gli abitanti della Lumbria. Tuttavia, Ellian conferma che quest’anno non si terrà alcuna festa di questo tipo e che i festeggiamenti per il suo compleanno saranno limitati ai soli membri della sua famiglia, in modo piuttosto insolito.

Quando Ellian entra nel castello, il Ministro Nazara la informa che i suoi genitori vogliono incontrarla al più presto. Ma, dato che le guardie sembrano voler ficcare il naso nella conversazione, Nazara non si pronuncia e ben presto si scopre che un sorprendente segreto viene tenuto nascosto ai cittadini e persino alla maggior parte delle figure autorevoli di Lumbria. Circa un anno fa, gli amati Re e Regina del paese si erano recati nelle foreste al di là del regno, quando una tempesta oscura è apparsa dal nulla. Quando la tempesta finì, si scoprì che Re Solon e Regina Ellsmere erano stati maledetti, in quanto non erano più esseri umani ma si erano trasformati in veri e propri mostri. Ora, quasi un anno dopo, né Ellian né i consiglieri più vicini al trono hanno idea di cosa si possa fare per riportare la coppia reale al suo stato umano.

A causa della mancanza dei regnanti e dei loro consigli, è Ellian che si occupa della gestione del regno, aiutata dai due ministri più fidati, Bolinar e Nazara. A parte questi tre e un ristretto numero di collaboratori, nessuno a Lumbria è a conoscenza della trasformazione magica subita dai suoi governanti. Oltre all’intralcio che questo strano incidente ha causato nelle questioni ufficiali, ha anche reso Ellian estremamente triste, perché i suoi genitori non la riconoscono più e non riconoscono la sua presenza, e si limitano a correre in giro a mangiare e a giocare come qualsiasi altro animale. Da tempo il generale Cardona, capo dell’esercito della nazione, chiede di incontrare il re e la regina e, spinta dal suo dolore, Ellian cerca di risolvere il mistero della trasformazione dei suoi genitori e di farli tornare umani.

In che modo gli Oracoli guidano Ellian nella sua ricerca?

Nel corso dell’ultimo anno, Ellian si è resa conto che non esiste un modo normale per curare la malattia dei suoi genitori e deve quindi ricorrere ai poteri del soprannaturale. Due maghi estremamente potenti, conosciuti come gli Oracoli del Sole e della Luna, sono ritenuti i creatori di tutta la vita nel mondo, e così Ellian si rivolge a loro chiedendo aiuto. I maghi vivono nella Foresta Oscura delle Tenebre Eterne, un luogo così pericoloso e pieno di energia negativa che il suo stesso nome riporta due volte il termine “tenebre”. Poiché il luogo era ben al di là della sua portata, la principessa aveva inviato una lettera agli Oracoli, i quali, nella loro risposta, avevano dichiarato che si sarebbero presto recati al castello reale per controllare i suoi problemi. Ellian è molto entusiasta di questo sviluppo, perché spera che i suoi genitori si trasformino di nuovo in umani e le vogliano bene come prima.

I ministri, Bolinar e Nazara, si preparano al peggio e decidono che presto dovranno mentire ai sudditi sulla morte di Re Solon e della Regina Ellsmere in un incidente. Dopo alcune settimane di lutto, annunceranno Ellian come nuova regina di Lumbria, in modo da poter tornare ai loro consueti ruoli diplomatici invece di dover garantire che il popolo non scopra le trasformazioni magiche. Quando Ellian viene informata di questo piano, accetta anche lei, solo perché è entusiasta dell’arrivo degli Oracoli e confida che possano curare i suoi genitori. Tuttavia, quando i maghi arrivano a corte, si scatena il caos totale per i mostri. Solon ed Ellsmere li inseguono e li fanno scappare dal luogo. Ellian ha il cuore spezzato. Accetta il suo destino: ora dovrà assumersi ufficialmente le responsabilità del regno. Tuttavia, quella notte, dimentica di chiudere le porte delle stanze interne del castello.

Di conseguenza, Solone ed Ellsmere fuggono il mattino seguente, inseguendo le pecore e gli abitanti della Lumbria, creando un putiferio totale e facendo accorrere l’esercito per proteggere i cittadini. Il generale Cardona in persona arriva sul posto e supervisiona la cattura dei due mostri. Ellian deve rivelare a tutti che i mostri sono in realtà i suoi genitori e cerca di ottenere compassione per loro, ma i cittadini sono molto spaventati per le loro vite. Anche Cardona si rifiuta di liberare i mostri, affermando che, sebbene un tempo fossero l’amato re e l’amata regina del paese, ora sono una minaccia per gli abitanti del regno. Mentre le creature vengono tenute in gabbia per tutta la notte e Cardona decide di farle giustiziare il giorno dopo, Ellian si rivolge ancora una volta agli Oracoli. Questa volta, le dicono di usare la loro fob magica, che avevano lasciato al castello, e di portare i suoi mostruosi genitori nella loro casa nella Foresta Oscura del Buio Eterno.

Ellian segue l’esempio, insieme al suo roditore Flink, una simpatica creatura simile a un topo, e l’oggetto dà magicamente delle ruote alle gabbie di Solon ed Ellsmere, oltre a trasformare un tappeto in una carrozza per la principessa. Così, l’intera famiglia si dirige verso la casa degli Oracoli nella foresta, inseguita dal generale Cardona e dal suo esercito. Alla fine, quando raggiungono la casa degli Oracoli, i maghi dicono a Ellian che solo i suoi genitori possono salvarsi da questa situazione e che non si può fare nulla senza il loro desiderio di tornare umani. Solon ed Ellsmere torneranno ad essere normali solo se entreranno volontariamente nella Piscina di Luce in cima alla montagna più alta della regione. La principessa Ellian è naturalmente felicissima dopo aver appreso che esiste davvero un modo per salvare i suoi genitori.

Perché il Re e la Regina si sono trasformati in mostri?

Spellbound - L'incantesimo

Alla fine, durante il viaggio verso la pozza di luce, Ellian si trova in difficoltà a causa dell’oscurità incombente nella foresta e questa situazione di estrema emergenza commuove Solon a tal punto da fargli pronunciare la parola “ragazza”. Da questo momento in poi, Solon ed Ellsmere riacquistano lentamente la capacità di parlare, che viene completamente ripristinata quando raggiungono la cima della montagna. Tuttavia, la coppia non riesce a entrare nella Piscina della Luce per tornare alle loro forme umane perché l’acqua della piscina continua a ritirarsi ogni volta che si avvicinano. È allora che il re e la regina di Lumbria rivelano la vera ragione per cui si sono trasformati in mostri.

In Spellbound – L’incantesimo, la trasformazione degli esseri umani in mostri simboleggia le discussioni e i disaccordi nella loro vita personale, che li hanno trasformati in animali figurativi senza alcun senso di umanità. Nonostante il loro rapporto un tempo sano, l’amore e il rispetto reciproco tra Solon ed Ellsmere si erano completamente esauriti e non riuscivano più a tollerare la presenza dell’altro. La coppia continuava ad avere brutti scontri nel castello, e un litigio simile si verificò quando visitarono la Foresta Oscura delle Tenebre Eterne in quel fatidico giorno. La pericolosa foresta, dove concetti come l’oscurità all’interno del cuore e della mente assumono forme molto letterali, alla fine ha fatto sì che un incantesimo magico trasformasse la coppia in mostri.

In seguito a questa trasformazione, il re e la regina si comportarono come animali senza cervello, divorando tutto ciò che trovavano, distraendosi momentaneamente da giocattoli e altri oggetti stupidi o litigando tra loro senza alcun motivo. Non ricordavano nulla della figlia e non riconoscevano nemmeno la presenza di Ellian, tranne quando portava loro cibo o giocattoli. Pertanto, questa trasformazione è solo una rappresentazione visiva di come i genitori, troppo presi dai loro conflitti personali e dalle faide reciproche, spesso perdono il loro tocco umano e trascurano completamente i bisogni dei loro figli. Senza volerlo, chiudono gli occhi sull’effetto che la loro lotta ha sul figlio, portando quest’ultimo ad affrontare un’estrema solitudine, confusione e disperazione.

Sebbene Spellbound – L’incantesimo affronti il tema di come le differenze tra i genitori abbiano un impatto terribile sulla crescita mentale ed emotiva dei figli, non ricorre ad alcuna idea arcaica di unione forzata. Infatti, il motivo per cui Solon ed Ellsmere non riescono a entrare nella Piscina della Luce è perché non risolvono le loro differenze e non fanno qualcosa. Semplicemente non c’è alcuna possibilità di tornare insieme, e quindi prima mettono fine al loro matrimonio e si separano, meglio è per tutti, compreso il giovane Ellian. Per questo motivo, devono prima decidere di porre fine al loro matrimonio, per il bene di tutti, prima di potersi ritrasformare in umani.

Alla fine Ellian ha salvato la sua famiglia?

Quando Ellian scopre esattamente il motivo per cui i suoi genitori si sono trasformati in mostri e ascolta anche il loro desiderio di separarsi, non riesce più a mantenere il suo atteggiamento positivo e allegro. Una caratteristica di Ellian era che non aveva mai perso la speranza, né lasciato che la rabbia o la frustrazione si impossessassero della sua personalità, continuando invece a prendersi cura dei suoi genitori nonostante si fossero trasformati in mostri. Tuttavia, ora che le raccontano del fallimento del loro matrimonio e della loro decisione di porvi fine per il bene di loro stessi, Ellian si arrabbia e si amareggia moltissimo. Come ogni bambino in questa situazione, sente che i genitori la stanno deludendo e non si preoccupano di lei, e deve essere calmata e confortata dal loro amore prima di capire meglio le loro ragioni. Una volta che l’amore dei genitori guarisce Ellian, il suo amore guarisce a sua volta loro e spezza la maledizione che li aveva trasformati in mostri.

Nel finale di Spellbound – L’incantesimo, Ellian riesce a salvare la sua famiglia in modo eroico, anche se non può fare nulla per il matrimonio dei suoi genitori. Il film ci ricorda che è sempre meglio lasciare andare e rompere una relazione pesante che non funziona, invece di tenerla stretta e rendere la situazione ancora più amara. Così, Ellian ha ora due case nel regno di Lumbria, dato che i suoi genitori vivono in due castelli diversi, ed è ancora amata e curata dai suoi genitori come prima, quando stavano insieme. In definitiva, Spellbound – L’incantesimo si rivela un racconto fantastico su una bambina che affronta la separazione dei genitori e mette in evidenza come non sia necessariamente una situazione terribile se gli adulti sono onesti e sinceri riguardo ai loro sentimenti e alle loro responsabilità.

Speedy Gonzales: la Warner Bros prepara il film d’animazione

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Speedy Gonzales: la Warner Bros prepara il film d’animazione

Risale al lontano 2010 la notizia che la Warner Bros., in collaborazione con New Line Cinema, era pronta a realizzare un film d’animazione dedicato a Speedy Gonzales, “il topo più veloce di tutto il Messico”, protagonista dell’omonimo cartone animato della serie Looney Tunes.

La notizia di oggi è che il film è tornato ad essere una delle priorità della major e che è ufficialmente in fase di sviluppo. La pellicola si intitolerà Speedy e vedrà l’attore e regista messicano Eugenio Derbez (Instructions Not Included) prestare la voce al simpatico topolino, andando così a sostituire Mel Blanc, storico doppiatore del personaggio dal 1953 al 1989.

A proposito del progetto, Derbez ha dichiarato: “In Messico siamo cresciuti guardando Speedy Gonzales. Era come un supereroe per noi, o forse più un rivoluzionario come Simon Bolivar o Pancho Villa. Aiutava la povera gente ma con molta spavalderia e un debole per le donne. Sono veramente eccitato all’idea di portare questo personaggio sul grande schermo. Inoltre sono messicano, il mio nome completo è Eugenio Derbez Gonzalez ed ho le orecchie grandi. La scelta non poteva essere migliore.”

La sceneggiatura del film porterà la firma di Hank Nelken (Are We Done Yet?, Saving Silverman). Il film sarà prodotto da Dylan Sellers (Southpaw – L’ultima sfida) della Rivers Edge Films in collaborazione con lo stesso Derbez e la sua 3Pas. Verranno realizzate due versioni del film, una in inglese e una in spagnolo.

Fonte

Speed: le curiosità sulla realizzazione del film con Keanu Reeves

Esiste un thriller da popcorn migliore di Speed del 1994? Grazie alla sua premessa originale e al ritmo incalzante – per non parlare della chimica tra i protagonisti Keanu Reeves e Sandra Bullock – diremmo di no. Il regista Jan de Bont fa un lavoro brillante nel tirare fuori ogni grammo di tensione possibile dal concetto di un autobus che non può rallentare senza far esplodere una bomba. de Bont – lavorando sulla base del progetto fornito dagli sceneggiatori Graham Yost e Joss Whedon – non ha mai perso di vista ciò che rende un film davvero avvincente: l’elemento umano.

Ecco perché Speed non è solo una scarica di adrenalina senza fine, ma riesce anche a trovare il tempo per far conoscere al pubblico il Jack Traven di Reeves, l’Annie Porter della Bullock e il resto dei passeggeri dell’autobus. Questo non solo ci fa preoccupare se l’autobus dovesse saltare in aria o meno, ma porta anche ad alcuni momenti sorprendentemente divertenti, che forniscono un momentaneo sollievo dalla posta in gioco sempre più alta. Questo permette anche di far sbocciare in modo credibile la storia d’amore tra Jack e Annie.

Naturalmente, Speed non funzionerebbe senza un grande cattivo, ed è qui che entra in gioco l’attore veterano Dennis Hopper. Nei panni dell’ex poliziotto scontento Howard Payne, Hopper è il cattivo perfetto, sia che ringhi minacce sia che faccia battute cattive a spese delle sue vittime. Grazie al carisma di Hopper, Payne è un cattivo che non si può fare a meno di guardare, anche se non si smette mai di fare il tifo per Jack e Annie per sventare il suo piano mortale. Per celebrare questo classico degli anni ’90, ecco 10 dettagli pazzeschi dietro la realizzazione di Speed.

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Speed sequel

10 curiosità sul film Speed

L’autobus in origine andava molto più piano

Graham Yost ha ideato la trama di base di Speed dopo una conversazione con suo padre. Il padre di Yost stava parlando del thriller del 1985, Runaway Train, che ricordava erroneamente contenere una minaccia esplosiva. Incuriosito, Yost ha controllato il film e ha deciso che avrebbe funzionato meglio se fosse stata coinvolta una bomba e se l’ambientazione si fosse spostata su un autobus. Così nacque Speed, anche se c’erano ancora alcuni dettagli da definire, come la velocità dell’autobus. Yost aveva originariamente previsto che la velocità massima imposta fosse di sole 20 miglia orarie, prima che un amico lo convincesse che 50 miglia orarie sarebbero state più eccitanti!

La scena del “salto dell’autobus” è stata follemente pericolosa da realizzare

Nell’iconica scena del “salto dell’autobus” di Speed, il veicolo titolare sfida le aspettative del pubblico (e le leggi della fisica) superando un varco di cinquanta metri nella strada. Va da sé che un’impresa del genere comporta dei rischi intrinseci, anche se il varco stesso è stato aggiunto in CGI. Tuttavia, sembra sia stato pericoloso catturare questo momento con la telecamera. La troupe temeva che lo stunt driver che stava eseguendo il salto potesse rompersi la spina dorsale al momento dell’impatto. Come se non bastasse, anche se non si fosse rotto la schiena, c’era la possibilità che l’impianto di ripresa si staccasse e infilzasse il poveretto!

Il “salto dell’autobus” non era nel copione originale

Non è insolito che i registi aggiungano nuove scene appena prima dell’inizio delle riprese principali, ma incredibilmente la scena più iconica di Speed non è stata sceneggiata fino all’ultimo. Parliamo sempre della scena del “salto dell’autobus”, che il regista Jan de Bont ha ideato solo durante il sopralluogo, dopo aver notato un vuoto nel Judge Harry Pregerson Interchange in costruzione. de Bont ha immediatamente chiesto a Yost di ideare una scena in cui l’autobus è costretto a saltare un tratto di autostrada non completato, e lo sceneggiatore ha accettato con entusiasmo.

Speed Sandra Bullock Keanu Reeves

Il cast del film era inizialmente diverso

È praticamente impossibile immaginare qualcuno che non sia Keanu Reeves nel ruolo di Jack Traven, ma i produttori di Speed avevano inizialmente in mente un altro attore, ovvero Stephen Baldwin. Tuttavia, Baldwin rifiutò la parte e il regista Jan de Bont fu libero di ingaggiare Reeves, che era la sua scelta preferita. Se è impossibile immaginare qualcun altro nel ruolo di Jack Traven, è altrettanto inconcepibile immaginare qualcun altro che non sia Sandra Bullock nel ruolo di Annie Porter. In origine, Halle Berry era stata contattata per interpretare la parte, ma ha rifiutato. Il personaggio è dunque stato riscritto, rendendo la Bullock perfetta per il ruolo.

Keanu Reeves ha eseguito molti dei suoi stessi stunt

Speed presenta una buona dose di acrobazie da far rizzare i capelli, molte delle quali sono state eseguite dallo stesso Keanu Reeves. All’inizio l’attore era piuttosto diffidente nell’eseguire lui stesso queste imprese potenzialmente letali, a riprova di quanto fosse inesperto di film d’azione in quel momento della sua carriera. Tuttavia, nel corso delle riprese, si è trovato sempre più a suo agio con gli stunt, anche se il regista Jan de Bont gli ha proibito di cimentarsi con le cose più rischiose. Uno degli stunt proibiti era il momento in cui Jack salta da una Jaguar in corsa sull’autobus. Imperterrito, Reeves provò in segreto e fu in grado di eseguire l’acrobazia da solo quando arrivò il momento di girare la scena.

Sandra Bullock ha imparato a guidare un autobus prima di girare il film

Per Speed, l’attrice premio Oscar Sandra Bullock ha infatti imparato a guidare un autobus (superando anche un esame di guida) per interpretare in modo convincente Annie. Era necessario che la Bullock diventasse un’autista di autobus pienamente qualificata per recitare nel film? Probabilmente no, il personaggui guida poco, se non per niente, sullo schermo (se ne è occupato uno stunt driver non visto). Tuttavia, le conoscenze acquisite influenzano il comportamento della Bullock al volante, conferendo autenticità alle sue scene, il che è sempre positivo.

Speed Keanu Reeves

Il treno usato nel finale era in realtà un modello gigantesco

La maggior parte del tempo Speed si svolge su un autobus, ma nel terzo atto l’azione si sposta su un treno della metropolitana dirottato. A differenza delle scene precedenti – che utilizzavano autobus veri e propri quando possibile – qui i registi si sono affidati a un gigantesco modellino di treno per realizzare le riprese esterne necessarie. Quanto è grande il treno? Quando tutti i suoi vagoni sono stati messi sulla bilancia, questo modello ha raggiunto i 68 chili. Questo meraviglioso giocattolo, però, non è sopravvissuto alle riprese: è stato fatto deragliare (intenzionalmente) in un cantiere in miniatura, come parte del gran finale del film.

Joss Whedon ha scritto quasi tutti i dialoghi

Un giovane Joss Whedon ha avuto un impatto significativo sulla sceneggiatura di Speed. Lo sceneggiatore Graham Yost stima infatti che Whedon abbia scritto “il 98,9%” delle parole pronunciate dai personaggi del film. Yost ha spiegato che questo è dovuto al fatto che Whedon aveva più talento di lui nel reparto dialoghi e ammette apertamente che molte delle battute più memorabili del film appartengono a Whedon. Quando Howard Payne abbaia “Pop quiz, campione” a Jack, la battuta è di Whedon. È un esempio di come abbia preso i dialoghi di Yost e li abbia resi più incisivi, più spiritosi e molto più divertenti.

Uno sceneggiatore aveva “massacrato” il copione

Non è un segreto che lo sceneggiatore candidato all’Oscar Joss Whedon abbia lavorato non accreditato per Speed. Tutte le persone coinvolte, compreso l’unico sceneggiatore del film, Graham Yost, hanno riconosciuto quanto sia stato fondamentale il contributo di Whedon. Ciò che non è così noto è che anche un altro sceneggiatore, non menzionato, era stato chiamato a rifinire la sceneggiatura prima di quella di Whedon e, secondo Yost, non ha fatto un gran lavoro. Yost ha infatti bollato il lavoro dello sceneggiatore anonimo come “terribile” e sostiene di aver avuto bisogno di tre giorni interi per rimediare al danno arrecato alla sua bozza originale.

Keanu Reeves in Speed

Quentin Tarantino ha rifiutato di dirigere il film

Concludiamo con una curiosità legata alla regia del film. L’acclamato autore Quentin Tarantino ha una filmografia relativamente breve: in oltre trent’anni di carriera, ha realizzato solo nove film. Curiosamente, questo numero avrebbe potuto essere più alto se i produttori di Speed avessero deciso di ingaggiarlo per la regia del film. Dopo l’uscita del celebre poliziesco Le iene nel 1992, sua opera prima, Tarantino era uno dei registi più richiesti di Hollywood e Speed era uno dei tanti progetti che arrivarono sulla sua scrivania nella speranza di trovare in lui il regista giusto.

Tarantino, tuttavia, rifiutò l’incarico, scegliendo piuttosto di lavorare al suo successivo film, Pulp Fiction. Come noto, questo consacrò Tarantino come uno dei registi del momento, facendogli vincere la Palma d’Oro al Festival di Cannes e poi l’Oscar alla miglior sceneggiatura originale. Il suo rinunciare a Speed, invece, ha spianato la strada al direttore della fotografia Jan de Bont per il suo debutto alla regia del film. Film che si è poi a sua volta rivelato come un grande successo.

Speed: la spiegazione del finale del film con Keanu Reeves

Speed: la spiegazione del finale del film con Keanu Reeves

La premessa di Speed – diretto da – è ingenuamente semplice: una bomba è su un autobus e il mezzo non può scendere sotto le 50 miglia orarie. Se lo fa, esplode e uccide tutti i passeggeri. Come direbbe il nostro protagonista Jack Traven (interpretato da Keanu Reeves): “Che si fa?”. La storia in realtà non inizia con l’autobus, ma con una bomba e una tesa situazione di ostaggi, con gli agenti SWAT della polizia di Los Angeles Jack Traven e Harry Temple (interpretato da Jeff Daniels) chiamati in un ufficio dove un terrorista sta tenendo in ostaggio un ascensore pieno di passeggeri.

Sfortunatamente, anche l’ascensore è imbottito di esplosivo. L’attentatore vuole 3 milioni di dollari o farà esplodere gli esplosivi e ucciderà tutti i passeggeri a bordo. Quando l’attentatore viene dichiarato morto a causa di un’enorme esplosione, Jack va avanti con la sua vita… fino a quando non viene spinto di nuovo nel vivo dell’azione. Dopo aver preso il caffè del mattino, assiste all’esplosione di un autobus di linea che uccide l’autista. È a quel punto che la vicenda di Speed ha inizio, dando vita ad uno dei più celebri film d’azione degli anni Novanta.

La spiegazione del finale

Quando Jack risponde alla chiamata da un telefono pubblico nelle vicinanze, capisce che l’attentatore è sopravvissuto all’esplosione dell’ascensore e vuole vendicarsi. Prima di scoprire la sua esatta identità, il maniaco bombarolo spiega le regole di questo gioco perverso. Chiede un riscatto di 3,7 milioni di dollari e dice a Jack che il numero dell’autobus è il 2525. Una volta che l’autobus raggiunge le 50 miglia orarie, la bomba si innesca e se si scende al di sotto di tale velocità l’autobus salta in aria.

Inoltre, se qualcuno tenta di lasciare l’autobus, la bomba esploderà. Così Jack corre via e riesce a salire sull’autobus, informando Sam, l’autista, e gli altri passeggeri che c’è un esplosivo a bordo. La buona notizia è che sono in autostrada. La cattiva notizia è che, una volta salito a bordo, la bomba è già stata armata e Annie Porter (interpretata da Sandra Bullock) è costretta a prendere il volante dopo che l’autista è stato colpito.

Speed Keanu Reeves

Sì, grazie alle capacità di negoziazione di Jack che riesce a convincere l’attentatore a far scendere Sam. Spiegando che è ferito e che un po’ di libertà permetterà agli agenti di fargli avere i soldi, l’attentatore accetta dunque di lasciare andare l’autista. Un camioncino si ferma accanto all’autobus e Sam viene scaricato. Sfortunatamente, una passeggera spaventata di nome Helen cerca di scendere anche lei e l’attentatore fa esplodere un esplosivo vicino alla porta. L’esplosione non distrugge l’autobus, ma uccide la passeggera, che viene poi investita accidentalmente.

Dopo una breve tregua, Jack scopre con sgomento che si trovano in un mare di guai. Una parte della superstrada è incompleta, con uno spazio di almeno 15 metri tra un segmento e l’altro. Ritenendo che la strada possa essere leggermente in pendenza, Jack decide di azzardare e incoraggia Annie a far partire l’autobus. Prendendo velocità, l’autobus si lancia attraverso lo spazio e riesce a raggiungere l’altro lato. Come fa l’autobus a farcela? Da un punto di vista logico, l’autobus non sarebbe mai riuscito a fare quel salto nella vita reale, ma essendo un film di Hollywood si richiede qui la sospensione dell’incredulità.

Chi è l’attentatore?

Sulla scia di tutto questo dramma, Harry riesce a fare una svolta nel caso. Identificando l’orologio d’oro attaccato alla bomba sotto l’autobus, Harry deduce che l’attentatore deve essere un poliziotto in pensione. Scavando negli archivi, trova un uomo di nome Howard Payne (interpretato da Dennis Hopper), ex artificiere del Dipartimento di Polizia di Atlanta. Credendo di aver trovato il suo uomo, Harry guida una squadra nella proprietà di Payne. Sfortunatamente, il posto è pieno di trappole esplosive che si attivano, uccidendo l’intera squadra.

È interessante notare che questa morte è stata in realtà preannunciata all’inizio del film. Mentre erano ubriachi insieme dopo il disastro dell’ascensore, Harry dice a Jack che il coraggio non può che portarti lontano e che devi riflettere bene prima di buttarti a capofitto nel pericolo. Ironia della sorte, la fretta di Harry di catturare l’attentatore finisce per essere la sua rovina.

Speed sequel

Come fa Jack a superare in astuzia l’attentatore?

Con l’aiuto delle forze dell’ordine, Jack riesce a convincere Annie a far girare l’autobus intorno alla pista dell’aeroporto di Los Angeles, con grande sgomento di un passeggero scioccato che, guarda caso, è un turista appena arrivato dall’aeroporto. Questo è l’ultimo dei loro problemi, quando Jack inavvertitamente buca i serbatoi del carburante con un coltello dopo aver visto bene la bomba sotto l’autobus. Tornato a bordo, Jack si rende conto di avere meno di 10 minuti per far scendere tutti.

Tuttavia, una battuta precedente dell’attentatore sugli Arizona Cats porta Jack a capire che l’attentatore ha una telecamera di sorveglianza nascosta a bordo. Ecco perché è sempre stato un passo avanti a Jack per tutto il tempo. Per ingannare Payne, Mac fa registrare la trasmissione da una troupe del telegiornale locale e ritrasmette un loop dei passeggeri a bordo dell’autobus. La cosa funziona e tutti vengono scaricati senza problemi. Jack e Annie fuggono dall’autobus attraverso un pannello di accesso al pavimento, poco prima che l’autobus vuoto si scontri con un aereo cargo ed esploda in mille pezzi.

Quando Payne si rende conto di essere stato ingannato, si finge un agente di polizia e rapisce Annie come ultimo tentativo di recuperare il suo riscatto. Jack rintraccia Payne nella metropolitana, dove scopre che Annie è stata dotata di un giubbotto esplosivo collegato a un detonatore a pressione. Payne dirotta un treno della metropolitana e ammanetta Annie a un palo. Mette in moto il treno mentre Jack li insegue, accovacciandosi sul tetto verso la loro posizione. Dopo aver ucciso il macchinista, Payne combatte contro Jack sul tetto e quest’ultimo finisce decapitato da un segnale ferroviario.

Nel finale, Jack disattiva dunque il giubbotto di Annie, ma si rende conto di non poter fermare il treno o salvare la donna perché è ammanettata e le chiavi sono sparite. Come ultimo tentativo di sopravvivere, Jack accelera il treno e lo fa deragliare completamente, finendo per uscire in strada. Sopravvissuti miracolosamente senza ferite, Jack e Annie concludono la loro avventura scambiandosi un bacio, mentre un gruppo di persone assiste scioccato.

Speed Sandra Bullock Keanu Reeves

Il sequel Speed 2 – Senza limiti

Nel giugno 1997 esce poi il sequel, Speed 2 – Senza limiti, con recensioni negative e incassi deludenti. Sandra Bullock accettò di recitare nuovamente nel ruolo di Annie, per avere un sostegno finanziario per un altro progetto, ma Keanu Reeves declinò l’offerta di tornare nel ruolo di Jack. Di conseguenza, Jason Patric è stato inserito nella storia nel ruolo di Alex Shaw, il nuovo fidanzato di Annie, mentre lei e Jack si erano lasciati a causa delle sue preoccupazioni per lo stile di vita pericoloso di Jack.

Willem Dafoe ha interpretato il cattivo del film, John Geiger, e Glenn Plummer (che interpretava la vittima del furto d’auto del personaggio di Reeves) ha interpretato lo stesso personaggio, questa volta alla guida di una barca di cui Alex prende il controllo. Il film, come anticipato, è però stato accolto malamente ed è considerato uno dei peggiori sequel di tutti i tempi, con un punteggio del 4% (basato su 71 recensioni) su Rotten Tomatoes.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Speed grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 13 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Speed: curiosità sul film con Keanu Reeves e Sandra Bullock

Speed: curiosità sul film con Keanu Reeves e Sandra Bullock

Gli anni novanta hanno dato vita a una lunga serie di cult televisivi e cinematografici. Uno di questi è proprio il film Speed del 1994 e con due protagonisti d’eccellenza, Keanu Reeves e Sandra Bullock. Diretto dal regista olandese Jan de Bont – al suo debutto dietro la macchina da presa, Speed è un vero classico del genere action thriller, film che lo scorso anno ha festeggiato il suo 25esimo compleanno.

Ma cos’è che rende Speed un film tanto irresistibile? Scopriamolo insieme.

Speed cast e trama del film

Ci troviamo nell’assolata Los Angeles dei giorni nostri (o meglio, degli anni novanta!) quando un terrorista decide di gettare il panico sulla città, piazzando una bomba su di un ascensore di un palazzo pieno di uffici. Appena l’ascensore si mette in moto, la bomba scoppia e la cabina precipita fino a fermarsi al trentesimo piano del grattacielo, grazie ai freni d’emergenza.

Entrano quindi in azione Jack Traven (Keanu Reeves) e Harry Temple (Jeff Daniels), due agenti di polizia che, calandosi nel vano dell’ascensore, riescono a trarre in salvo tutti i passeggeri, mandando su tutte le furie l’attentatore che tenta di darsela a gambe levate. Durante la fuga però, il bombarolo fa scoppiare un altro ordigno che ferisce e uccide alcuni agenti.

Speed Film
Keanu Reeves e Jeff Daniels nel film Speed – Fonte: IMDB

Credendo che il terrorista sia morto nell’esplosione, Jack torna alla sua vita di sempre ma qualche giorno più tardi un autobus pieno di gente esplode nel centro della città. A quel punto Jack riceve un’inquietante telefonata; all’altro capo del telefono c’è il dinamitardo Howard Payne (Dennis Hopper) che lo avverte di un altro ordigno su di un altro autobus di linea. La bomba si attiva solo se l’autobus scende al di sotto degli ottanta chilometri orari, uccidendo tutti i passeggeri.

Jack si lancia quindi all’inseguimento del pullman su cui finalmente riesce a salire e ad avvisare l’autista della situazione di pericolo. Sull’autobus c’è una gran varietà di personaggi, turisti, pendolari, anziani e piccoli criminali armati di pistola. Ma c’è anche la bella Annie Porter (Sandra Bullock), una ragazza tutto pepe e sangue freddo che aiuterà Jack nella sua difficile missione.

Dovendo restare sopra gli ottanta chilometro orari, l’autobus non può fermarsi e comincia una corsa contro il tempo, sperando che la polizia riesca ad acciuffare il dinamitardo prima che la benzina finisca e i passeggeri saltino in aria.

Speed curiosità sul film

Tra tutti i film con Keanu Reeves protagonista, oltre a Matrix, Speed è decisamente tra i più amati dal pubblico. Il film, diretto da Jan de Bont, nel 1994 ha sbaragliato la concorrenza, facendo strage di premi e anche al botteghino. Girato con un budget di 28 milioni di dollari, Speed ha fatto il record d’incassi, guadagnando ben 350 milioni di dollari in tutto il mondo.

Il successo, meritatissimo, è dovuto non solo alla struttura narrativa del film che funziona alla perfezione, ma anche ai suoi protagonisti. Keanu Reeves e Sandra Bullock sono, infatti, una coppia molto affiatata. Ma non tutti sanno che inizialmente, la Bullock doveva avere un diverso compagno d’avventura.

Speed film
Keanu Reeves nel film Speed – Fonte: IMDB

Sembra, infatti, che il regista Jan de Bont fosse più propenso a ‘castare’ per il ruolo di Jack Traven e che solo all’ultimo minuto cambiò idea e scegliendo Keanu Reeves. Ma se per il protagonista maschile il regista aveva sollevato qualche dubbio, de Bont non ebbe alcun dubbio su Sandra Bullock, perfetta per il ruolo di Annie Porter. Ancora incerto su Reeves, il regista capì di aver fatto la scelta giusta solo durante la prima prova di lettura del copione, restando piacevolmente colpito dalla sintonia tra i due protagonisti.

Anche il ruolo del cattivo ha procurato non pochi pensieri a Jan de Bont. Il regista, infatti, pare fosse indeciso tra Dennis Hopper e Christopher Walken per la parte di Howard Payne, assegnata poi a Hopper solo poche settimane prima dell’uscita del film.

Speed: aneddoti dal set

Girato interamente a Los Angeles e nelle zone di Long Beach, Mojave e Santa Monica, il film ha riservato non poche sorprese al regista. I protagonisti, pure essendo molto giovani, si sono dimostrati dei veri professionisti.

Essendo un film d’azione, c’era un gran numero di stuntmen pronti per sostituire le star nelle acrobazie più pericolose. Tuttavia, sembra che Keanu Reeves abbia eseguito personalmente quasi il novanta per cento dei suoi stunt, senza utilizzare controfigure. Per essere all’altezza, Keanu si è allenato duramente per mesi, seguendo anche i corsi degli specialisti della SWAT. Certo, non sono mancati gli errori, ma in alcuni casi questi sono stati addirittura tenuti dal regista e inseriti nel cut finale del film. Un esempio è la scena in cui Jack rompe il vetro dell’autobus che a quanto pare non era prevista ma che è stata comunque utilizzata per il film.

Speed film
Dennis Hopper e Sandra Bullock nel film Speed – Fonte: IMDB

Anche Sandra Bullock si è distinta per la sua professionalità e il suo istinto innato per l’improvvisazione. Una delle scene più iconiche del film è quella del chewing-gum, in cui Annie finge di essersi appiccicata con una gomma da masticare sul seggiolino dell’autobus per poter cambiare posto ed evitare di essere rimorchiata dal turista di turno. Sembra che questa scena sia stata completamente improvvisata da Sandra Bullock.

L’attrice, inoltre, si è dimostrata una perfetta autista di pullman. Non avendo mai guidato un mezzo così pesante e ingombrante, sono rimasti tutti scioccati sul set quando la Bullock non ha avuto problemi a eseguire le manovre, anche quelle più complesse.

Speed 2, il sequel: un flop worldwide

Il grande successo ottenuto da Speed nel 1994, spinse Jan de Bont tre anni più tardi alla realizzazione di un sequel, Speed 2 – Senza Limiti.

In questo sequel, Annie Porter (Sandra Bullock) ha un nuovo fidanzato, Alex Shaw (Jason Patric), conosciuto dopo la fine della sua storia con Jack. Deciso a sorprenderla, Alex compra due biglietti per una crociera ai Caraibi a bordo della lussuosa Seaboum Legend. Il viaggio, che voleva essere un momento di riappacificazione tra i due, si trasforma presto in un incubo.

L’inventore del software del computer di bordo della nave, John Geiger (Willem Dafoe), ingiustamente licenziato, decide di vendicarsi prendendo il controllo della nave e minacciando di farla schiantare contro la città. Sarà ovviamente compito di Annie e Alex sventare i piani malvagi di Geiger.

La sconclusionata trama e la mancanza di Keanu Reeves, si rivelano purtroppo fatali per Speed 2 – Senza Limiti che si rivela un fiasco internazionale. Ancora oggi, infatti, viene ricordato come uno dei peggiori sequel della storia del cinema.

Speed dove vederlo in streaming

Se siete a caccia di adrenalina e vi manca la coppia Bullock-Reese, potete guardare Speed in streaming su Infinity Tv oppure noleggiarlo o acquistarlo su Youtube a partire dal 3,99 euro.

 

Fonte: Wiki, IMDB, TvZap

Speed Racer: tutto quello che c’è da sapere sul film

Speed Racer: tutto quello che c’è da sapere sul film

Divenute celebri grazie alla saga di Matrix, le sorelle Lana e Lilly Wachowski hanno poi continuato ad esplorare il genere a loro congeniale, quello della fantascienza, attraverso film come Cloud Atlas o Jupiter’s Legacy. Prima di questi è però arrivato l’adrenalinico Speed Racer, trasposizione cinematografica della serie animata giapponese Superauto Mach 5 (nota negli Stati Uniti proprio come Speed Racer) degli anni sessanta. Uscito al cinema nel 2008, il film è ricordato in particolare per i suoi effetti speciali, che nel tempo hanno diviso molto le opinioni di critica e pubblico, tra chi li apprezza e chi invece li indica quali il maggior difetto del film.

La sovrabbondanza di effetti digitali voluti dalle due registe, con il fine di rendere il film visivamente affine alla serie animata, ha infatti generato molti dibattiti circa l’utilizzo di tali tecnologie a scapito di altri aspetti, tra cui la sceneggiatura. Affermatosi dunque sul momento come un cocente flop al box office, nel tempo Speed Racer ha però guadagnato un certo seguito, divenendo un vero e proprio cult per alcune tipologie di spettatori, dai quali è considerato sottovalutato e mal compreso. A distanza di anni, dunque, è questo uno dei film delle Wachowski su cui ancora si discute attivamente.

È l’ennesima dimostrazione di come le due registe siano in ogni caso capaci di realizzare opere capaci di scuotere gli animi e non lasciare mai indifferenti. Tra tutti i loro film, Speed Racer è dunque quello che più meriterebbe una rivalutazione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Speed Racer

Il film segue le vicende del giovane Speed Racer, un vero asso del volante, cresciuto fra le auto da corsa dell’officina di famiglia, gestita dalla madre e dal padre, inventore del formidabile bolide Mach 5. Quando Speed rifiuta una lusinghiera offerta da parte dell’azienda concorrente Royalton Industries, egli scopre un terribile segreto: alcune tra le corse più importanti vengono truccate da un gruppo di imprenditori senza scrupoli, che corrompono i piloti più bravi per ricavarne profitti. Se Speed non correrà per la Royalton, questa farà in modo che la sua Mach 5 non superi mai più la linea del traguardo.

Per salvare l’azienda Racer e lo sport che ama, Speed dovrà dunque sconfiggere la Royalton con le sue stesse armi: con il sostegno della famiglia e della sua fedele fidanzata Trixie, il protagonista decide di partecipare alla corsa in cui era morto anche suo fratello anni prima, il temuto rally cross-country, conosciuto con il nome di Casa Cristo. Su di lui gravano dunque forti responsabilità e si troverà a dover superare numerosi ostacoli sfrecciando a tutta velocità sulla pista d’asfalto, tra sbandate e imprese acrobatiche.

Speed Racer: il manga, l’anime e i videogiochi

Come anticipato, Speed Racer è basato sull’anime Superauto Mach 5, il quale a sua volta è basato sull’omonimo manga di Tatsuo Yoshida. È stato questo uno dei primissimi anime ad avere successo anche all’estero, divenendo un vero e proprio fenomeno di culto negli Stati Uniti. L’idea di trarne un film risale già agli anni Novanta, ma a lungo il progetto è rimasto irrealizzato per via della sua complessità. Ad ogni modo, vi sono alcune piccole differenze tra il manga e l’anime, come ad esempio cambiamenti nelle storie narrate e nei personaggi. Il film fa però primariamente riferimento all’anime, pur apportando a sua volta alcuni cambiamenti.

Oltre all’anime e al film, il manga Superauto Mach 5 ha ispirato anche diversi videogiochi, divenuti nel tempo altrettanto di culto tra gli appassionati. Questi sono Speed Racer: The Videogame, basato in realtà prevalentemente sul film e la sua estetica, Speed Racer in My Most Dangerous Adventures, rilasciato nel 1994, e Speed Racer, del 1996. Questi giochi ripropongono la storia di base del manga e le sue caratteristiche principali, pur apportando ovviamente le modifiche necessarie per trasporre il tutto al mondo e ai canoni videoludici.

Speed-Racer-sequel

Speed Racer: il cast del film

Ad interpretare il protagonista Speed Racer vi è l’attore Emile Hirsch, il quale ha dichiarato di essere un grande fan dell’anime, che era solito guardare da bambino. Per prepararsi al film, egli ha poi rivisto tutti e 52 gli episodi di questo, ma si è anche recato presso piste per auto da corsa per studiare meglio l’ambiente. Al contrario, Christina Ricci, che nel film interpreta Trixie, ha affermato di non aver mai visto un episodio dell’anime e di non sapere nulla di esso. Recitano poi nel film anche Susan Sarandon e John Goodman nei panni dei genitori del protagonista, Matthew Fox in quelli di Racer X e Roger Allam in quelli di Mr. Royalton.

Il finale di Speed Racer e il suo possibile sequel

Parallelamente all’uscita in sala del film, erano circolate voci su di un possibile sequel qualora Speed Racer avesse ottenuto un buon risultato al box office. Nel 2008, tale possibilità era stata infatti contemplata dai Wachowski quando, chiestogli come mai nel finale uno dei personaggi fosse così felice per la vittoria di Speed, loro hanno risposto che ciò sarebbe stato spiegato in un prossimo film. Il finale, dunque, pur se grossomodo autoconclusivo, prevede alcuni elementi potenzialmente utili per dare un ulteriore sviluppo al racconto. Come noto, il mancato successo ha però posto un freno alla realizzazione di altri film.

Le Wachowski hanno però affermato che tutto il cast di attori si era detto entusiasta all’idea di poter tornare a recitare in un sequel e che anche numerosi fan avevano manifestato il loro desiderio a riguardo. La sceneggiatura per un secondo film, inoltre, sembra essere stata completata nel 2018 e aspetterebbe dunque solo di essere prodotta. Ad oggi però non sembrano esserci piani concreti a riguardo e più passa il tempo più diventa dunque assai improbabile che un nuovo film venga effettivamente realizzato.

Speed Racer: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Speed Racer grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 27 luglio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Spectre: video dietro le quinte

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Continuano le riprese in Italia di Spectre, l’atteso nuovo capitolo des franchise di successo su James Bond e oggi la Sony ha diffuso un nuovo video ufficiale Dietro le quinte.

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Il primo membro del cast di Spectre è la Aston Martin, della quale è stato presentato un nuovo modello, la DB10. Gli altri membri del cast sono: Bew Wishaw, Naomie Harris, Ralfh Fiennes, Andrew Scott, Rory Kinnear, Dave Bautista, Monica Bellucci, Lea Seydoux, Christoph Waltz e last but not least Daniel Craig.

La sceneggiatura sarà scritta da John Loga, Neal Purvis e Robert Wade, il film sarà prodotto da Barbara Broccoli, Callum McDougall e Michael G. Wilson, alle musiche Thomas Newman, alla fotografia Hoyte Van Hoytema. Il film sarà diretto da Sam Mendes.

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