HomePhotogalleryCinecomic: 10 reboot che si sono rivelati un flop

Cinecomic: 10 reboot che si sono rivelati un flop

-

La storia dei cinecomic è costellata, soprattutto negli ultimi dieci anni, da molti successi e grandi incassi al box office. Tuttavia la storia ci ricorda che alcuni non sono riusciti a generare il profitto che ci si aspettava a fronte dei budget stellari; un po’ per colpa della strategia di marketing, un po’ a causa di storie poco interessanti o delle visioni contrastate dei registi. Fatto sta che nell’ultimo ventennio ci sono diversi esempi di fallimento che molti fan tendono a dimenticare.

Leggi anche – Marvel: 10 cinecomic che si sono rivelati flop

Ecco allora di seguito 10 cinecomic della storia del cinema che si sono rivelati perfetti flop al botteghino mondiale:

2

The Spirit

Dopo aver co-diretto nel 2005 Sin City del 2005 insieme a Robert RodriquezFrank Miller si gettò nella regia in solitario di The Spirit tre anni dopo. Sfortunatamente per lo scrittore di fumetti, il film non si rivelò il successo sperato, incassando soltanto 39 milioni contro un budget di 60 milioni.

E mentre alcuni critici elogiavano l’aspetto estetico – simile allo stile adottato da Sin City – il cinecomic venne  criticato per la mancanza del fattore emotivo.

The Green Hornet

The Green Hornet e il suo compagno di arti marziali Kato hanno entusiasmato il pubblico con il loro dramma radiofonico degli anni ’30, prima di passare alla TV negli anni ’60 e incrociando la loro strada con Batman. Tuttavia il film del 2011 interpretato da Jay Chou e Seth Rogen non sembra essere stato all’altezza dell’eredità dei suoi predecessori.

Non il peggior cinecomic di sempre secondo Rotten Tomatoes (che lo valuta con un 44% di positività, e c’è di peggio), ma sicuramente deludente per quanto riguarda gli incassi.

Power Rangers

La serie televisiva sui Power Rangers esiste dal 1993, tuttavia la storia dei personaggi e la forza del franchise non sono serviti per assicurare al film del 2017 il successo che ci si aspettava.

Accolto tiepidamente dalla critica, la pellicola diretta da Dean Israelite ha raggiunto appena la soglia dei 150 milioni di incasso in tutto il mondo. Cifra davvero al di sotto di qualsiasi proiezione. In ogni caso, dopo l’acquisto dei diritti cinematografici della Hasbro da parte di Saban Brands, è stato annunciato un sequel in via di sviluppo.

The Lone Ranger

Dopo il successo della trilogia di Pirati dei Caraibi, Gore Verbinski tornò a collaborare con Johnny Depp in The Lone Ranger, capitolo infelice della storia economica dei due artisti hollywoodiani.

L’atmosfera intorno al progetto si era fatta negativa già in seguito all’annuncio del casting di Depp (un bianco scelto per interpretare un indiano d’America), ma tutti erano consapevoli del fatto che la Disney stesse cercando di sfruttare l’onda positiva dell’attore. La goccia che fece traboccare il vaso fu però la prova sullo schermo di Depp, troppo simile a quella offerta nei panni di Jack Sparrow…non c’è da stupirsi che si sia rivelato un assoluto flop al botteghino.

Fantastici 4

Nel disperato tentativo di mantenere i diritti dei Fantastici Quattro prima della loro scadenza, la 20th Century Fox ha consegnato al grande schermo uno dei peggiori adattamenti sui personaggi Marvel che si ricordi.

E sebbene il regista Josh Trank avesse cercato di virare sul genere sci-fi con una lettura più dark, la trama discontinua e la confusione generale hanno fatto sprofondare il progetto con conseguente delusione dei fan e critiche negative a valanga.

Fantastici Quattro poi sono riusciti a guadagnare appena 56 milioni di dollari a livello nazionale e 111 nel mercato estero, portando il totale mondiale a 167 milioni di dollari.

1

Hulk

Prima dell’arrivo di Edward Norton e Mark Ruffalo, il personaggio di Bruce Banner venne interpretato sul grande schermo da Eric Bana, protagonista nel 2003 di Hulk diretto da Ang Lee.

A fronte dei 137 milioni di dollari spesi per la produzione, ci si sarebbe aspettata un’altra prospettiva al botteghino, cosa che non si realizzò mai: meno di 132 i milioni incassati globalmente da un cinecomic che verrà riavviato cinque anni dopo dai Marvel Studios con L’incredibile Hulk.

Captain America

Uno degli eroi più amati della Marvel, Steve Rogers aka Captain America, è in circolazione da oltre 75 anni e funzionò principalmente come icona americana di patriottismo e speranza. Ma è un peccato che i suoi primi film non gli abbiano reso giustizia come la trilogia dei Marvel Studios.

Interpretato dall’attore Reb Brown in due film televisivi del 1979, il debutto del personaggio sul grande schermo (senza contare la serie del 1944) arrivò soltanto nel 1990. All’uscita la pellicola venne stroncata dalla critica (e ottenne un misero 8% su Rotten Tomatoes).

Superman Returns

Dopo il completo flop di Superman IV, a Hollywood si parlò di diversi progetti per portare al cinema un nuovo film dell’Uomo d’Acciaio (tra cui il leggendario Superman Lives con Nicholas Cage).

Finalmente nel 2006 l’acclamato regista di X-Men Bryan Singer prese le redini del cinecomic e rassicurò i fan che avrebbero avuto ciò che desideravano con Superman Returns. Ma fu davvero così?

Singer mantenne una certa continuità soprattutto nel look, con Brandon Routh nel ruolo di Superman e con la prova di Kevin Spacey nei panni di Lex Luthor, ma sfortunatamente, nonostante un modesto successo al botteghino e di critica, i fan non si mostrarono così entusiasti del prodotto finale.

Robocop

Il Robocop uscito nel 1987 aveva sconvolto per il modo inedito e violento con cui riusciva a fare della satira sulla cultura americana; da lì vennero prodotti altri sequel di poco successo, ma il reboot del 2014, con Alex Murphy (il cyborg rivale di Detroit) interpretato da Joel Kinnaman, è forse il punto più basso del franchise dal punto di vista economico.

Nel frattempo un sequel diretto all’originale, intitolato Robocop Returns, è stato annunciato con la regia di Neill Blomkamp. Dita incrociate…

Tartarughe Ninja

Non si può dire che il regista e produttore Michael Bay abbia avuto un buon rapporto con la critica, tuttavia fa ancora riflettere lo scarso successo al botteghino (lì dove il cinema di Bay si era sempre dimostrato granitico) di Tartarughe Ninja, reboot del 2014 con Megan Fox e Will Arnett.

Forse la cgi posticcia e ben al di sotto delle sviluppate tecnologie odierne e una sceneggiatura tutt’altro che valida hanno fatto sprofondare il film nel dimenticatoio, con appena 500 milioni di dollari incassati al box office. A questo è seguito anche un sequel, accolto più caldamente dalla stampa, ma rivelatosi un flop economico.

Cecilia Strazza
Cecilia Strazza
Redattore e critico cinematografico per Cinefilos e Sentireascoltare.

ALTRE STORIE