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Harry Potter: le morti più tristi per ogni film della saga

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Sebbene siano tanti i morti che ha portato con sé la guerra magica che viene raccontata negli otto film (sette libri) della saga di Harry Potter, ogni film ha presentato almeno una morte particolarmente triste, per ragioni specifiche. La maggior parte di queste morti avvengono ovviamente per mano di Lord Voldemort e dei suoi discepoli, i Mangiamorte. Sebbene i primi film abbiano visto pochi spargimenti di sangue, man mano che Voldemort è diventato più potente nel corso della serie, il numero di morti è aumentato, rendendo anche più difficile la scelta di una sola morte “più triste” nel corso di uno dei film.

La scelta è diventata particolarmente complicata per I Doni della Morte Parte 1 e 2 (per uno dei due film non siamo riusciti a scegliere!), quando i morti cominciano a diventare molti e soprattutto questi decessi avvengono fuori dallo schermo. Ecco di seguito le morti più tristi per ogni film della saga di Harry Potter.

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Età James e Lily Potter

James e Lily Potter, il papà e la mamma di Harry Potter

Forse le due morti più importanti dell’intera saga di film di Harry Potter sono avvenute proprio prima degli eventi de La pietra filosofale. Nel tentativo di annullare la profezia perduta, Voldemort decide di uccidere il piccolo Harry. Tuttavia, il sacrificio di Lily Potter ha protetto Harry e causa la caduta di Voldemort, trasformando Harry nell’ultimo Horcrux di Voldemort. Harry sarebbe stato ancora il Prescelto se i suoi genitori fossero sopravvissuti, ma la loro morte finisce per dare forma all’intera storia e determina tutti gli eventi successivi.

Le implicazioni della morte di Lily e James Potter sono enormi, non solo per come si è svolta la storia ma anche per come ha influenzato Harry. Cresciuto dagli zii in un ambiente ostile, Harry è stato costretto a trascorrere i primi dieci anni della sua vita senza essere mai amato. La perdita dei suoi genitori da bambino getta un’ombra sul resto della sua vita e setta in qualche modo le difficoltà che il ragazzo affronta nella sua giovane vita, fino allo scontro con Voldemort.

7
Mirtilla Malcontenta

Mirtilla Malcontenta

Anche per il secondo film della saga, la morte più triste avviene fuori campo, o megio fuori tempo, perché Mirtilla Malcontenta muore 50 anni prima dei fatti de La Camera dei Segreti. Sebbene il Basilisco pietrifichi diverse persone (animali e fantasmi) nel film, nessuno muore, alla fine, ma la povera Mirtilla fu una vittima del temibile mostro di Serpeverde. Il fantasma della ragazza infesta il bagno in cui è stata uccisa da allora e anche se la disgrazia è accaduta anni prima, è comunque un fatto terribile, causato ancora una volta da Voldemort.

Le tragiche circostanze della morte e dell’aldilà di Mirtilla sono particolarmente tristi a causa di come era la sua vita, prima di morire. La ragazza era sola, vittima di bullismo e trascurata, e dopo che la sua giovane vita viene interrotta così all’improvviso, la stessa sorte spetta al suo fantasma. Mirtilla è stata destinata a trascorrere l’eternità piangendo e rimuginando sulla sua miseria mentre le nuove generazioni di studenti di Hogwarts continuavano a prenderla in giro e a deriderla.

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Fierobecco

Fierobecco (morto solo per un po’)

Come per La Camera dei Segreti, nessun personaggio muore davvero ne Il Prigioniero di Azkaban. Tuttavia, il momento in cui sembra che l’Ippogrifo domestico di Hagrid, Fierobecco, sia stato decapitato è agghiacciante, complice anche la scelta di regia di Alfonso Cuaron, che ha splendidamente diretto il film. Dopo aver attaccato (perché provocato) Draco Malfoy durante la lezione di Cura delle creature magiche di Hagrid, Fierobecco viene ingiustamente condannato a morte dal Ministero della Magia su insistenza di Lucius Malfoy.

L’intera situazione è davvero triste, dall’ingiustizia dell’ordine di esecuzione di Fierobecco all’accettazione da parte di Hagrid della morte imminente del suo animale domestico. Sebbene l’Ippogrifo fosse appena fuori dal loro campo visivo, Harry, Hermione e Ron sentono il “colpo” di ascia del boia, il che evoca benissimo una decapitazione fuoricampo che non vediamo, ma che sentiamo nelle viscere. Le reazioni distrutte del trio a quella che sembrava l’uccisione di Fierobecco sono strazianti.

Tuttavia, viene successivamente rivelato che Fierobecco non è mai stato effettivamente ucciso. Con l’uso della Giratempo, Harry e Hermione del futuro riescono a aiutare Fierobecco a sfuggire alla sua esecuzione. Sebbene la “morte” di Fierobecco sia infinitamente meno triste considerando che è a tutti gli effetti una morte “reversibile”, la scena in cui sembra che la creatura sia stata massacrata è comunque molto triste per chi la guarda per la prima volta.

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Cedric Diggory

Cedric Diggory

Come ben sanno i fan di Harry Potter, il Torneo Tremaghi ha segnato la prima vera e propria esperienza di morte “ravvicinata” di Harry. La vittima è stata il compagno di scuola del protagonista, il giovane Cedric Diggory, disegnato per essere in un certo senso la vittima perfetta: bello e giovane, promettente, leale, forte, tutti gli attributi che deve avere una vittima per essere celebrata da morta e per rendere ancora più triste la sua morte. Cedric, di Tassorosso, rappresenta Hogwarts nel Torneo Tremaghi, un’opportunità che finisce per costargli la vita. Dopo che lui e Harry afferrarono entrambi la Coppa Tremaghi, scoprono che in realtà il trofeo era stato precedentemente trasformato in una passaporta che li conduce al cimitero dove erano stati sepolti i nonni e il padre di Voldemort.

Voldemort ordina quindi a Peter Minus/Codaliscia di “uccidere l’altro”, e il vile servitore esegue, con un Avada Kedavra. Per tutta la durata della scena, Harry resta inchiodato contro una statua di pietra della tomba di Tom Riddle Senior mentre il suo amico giace morto a terra a pochi metri di distanza. Dopo aver duellato con Voldemort, Harry riesce a fuggire dal cimitero e trasportare il corpo di Cedric a Hogwarts.

Al loro ritorno, la folla festeggia i campioni del torneo prima di rendersi conto che Cedric è in realtà morto. Il momento più drammatico è ovviamente quello che vede protagonista Amos Diggory, che straziato grida: “Quello è mio figlio! Quello è il mio ragazzo!”. La morte di Cedric sarebbe triste a prescindere, ma il fatto che sia stato ucciso con tanta leggerezza e disprezzo per la vita lo rende molto più devastante. Il povero Cedric era l’emblema di chi si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato, e nel farlo diventa un danno collaterale.

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Sirius Black

Di tutte le terribili morti nei film di Harry Potter, la morte di Sirius Black sembra particolarmente crudele, specialmente nei confronti di Harry. Per anni, tutti credevano che Sirus avesse tradito i suoi amici e li avesse fatti uccidere, una falsa accusa per la quale aveva dovuto soffrire in prigione. In Il Prigioniero di Azkaban, Harry finalmente apprende la verità sul suo padrino, ma poiché il vero colpevole, Peter Minus, riesce a scappare, non c’è modo di accertare l’innocenza di Sirius, e così l’uomo continua a essere un ricercato, costretto a nascondersi. Quindi padrino e figlioccio non hanno avuto modo di vivere insieme e di essere una famiglia.

Durante la battaglia dell’Ufficio Misteri tra i Mangiamorte e l’Ordine della Fenice, Sirius duella con sua cugina, Bellatrix Lestrange. All’improvviso, la strega lancia una maledizione che spinge Sirius oltre il Velo, uccidendolo. Dopo essere stato incastrato per omicidio e aver trascorso dodici anni ingiustamente imprigionato ad Azkaban e due anni da clandestino, nascosto, il fatto che la storia di Sirus giunga al termine in quel modo è più che ingiusto.

La tragedia della morte di Sirius è resa davvero tragica dalla reazione di Harry. Il suono delle sue urla scompare in un momento di grande intensità, mentre Lupin lo trattiene dal volersi vendicare attaccando Bellatrix. Harry e Sirius hanno perso anni di vita insieme a causa del presunto tradimento di Sirius, e hanno avuto davvero troppo poco tempo per stare insieme.

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Albus Sielnte

Albus Silente

La morte di Albus Silente è stata attentamente pianificata fin dall’inizio de Il Principe Mezzosangue, ma ciò non l’ha resa meno potente quando poi alla fine si è compiuta. Dopo che Malfoy fallisce nel portare a termine il suo incarico di uccidere Silente, Piton, che si era impegnato a finire il lavoro del ragazzo con un Voto Infrangibile, pone fine alla vita di Silente sotto lo sguardo impotente di Harry, nascosto sotto il mantello dell’invisibilità e immobilizzato. Si tratta senza dubbio di un momento scioccante, poiché i lettori sapevano, fino a quel momento, che Piton era un agente doppiogiochista per Silente tra le fila di Voldemort.

Solo dopo apprendiamo che Piton era effettivamente un uomo di Silente, dato che la morte del Preside faceva tutto parte dell’astuto e calcolato piano elaborato da lui stesso. Silente sapeva che l’Horcrux dell’Anello Peverell lo aveva maledetto e che la maledizione lo avrebbe condotto alla morte, quindi chiede a Piton di ucciderlo se Malfoy avesse fallito, anche per salvare l’anima innocente del giovane Malfoy. Tuttavia, nulla di tutto ciò viene rivelato fino agli ultimi momenti di Piton in I Doni della Morte: Parte 2. Ma quando Piton uccide Silente in Harry Potter e il Principe Mezzosangue, gli spettatori assistono a un vero e proprio tradimento.

La maggior parte delle morti più tristi avvengono per mano dei nemici, ma la morte di Silente è aggravata dal percepito tradimento di Piton. Non solo la morte di Silente è stata una perdita enorme per il mondo magico, ma le circostanze della sua morte hanno reso il tutto ancora più esasperante per lo spettatore e per Harry. La morte di Silente è stata uno dei momenti più tristi e delle perdite più grandi nei film di Harry Potter.

2

Edvige/Dobby

Ed eccoci arrivati al momento in cui è impossibile scegliere, anche perché le morti cominciano a diventare tante, troppe. La prima parte della puntata finale della serie di film di Harry Potter ha visto la perdita di molte vite, tra cui Edvige, Malocchio Moody, il ministro Rufus Scrimgeour e Dobby. Durante la Battaglia dei Sette Potter, dove perde la vita anche il povero Moody, tradito da Mundungus Fletcher, mentre Hagrid trasporta Harry dai Dursley alla Tana, Edvige cerca di proteggere Harry dal Mangiamorte che li inseguiva e finisce per rimanere intrappolata nel mirino dell’incantesimo, rimanendo uccisa.

Anche se siamo tutti d’accordo sul fatto che sia stato straziante perdere Edvige, molti sostengono che la morte di Dobby sia stata la più triste del film. Dobby è un personaggio bizzarro ma sicuramente amabile e il suo sacrificarsi per Harry e per i suoi amici lo rende non solo un elfo libero, ma anche eroico. Harry che abbraccia il corpicino senza vita di Dobby sulla spiaggia è una delle scene più emozionanti dell’intera saga. Certo qualcuno potrebbe dire che almeno per Dobby, Harry ha avuto la possibilità di celebrarlo, offrendogli uan sepoltura e delle parole di addio, mentre Edvige è rimasta uccisa in volo, senza la possibilità di un addio come si deve.

Edvige era la compagna più stretta di Harry, gli teneva compagnia nei suoi momenti più solitari, quando era dai Dursley per le vacanze estive. L’evento significa molto più della semplice perdita di un animale domestico: la morte di Edvige ha rappresentato la perdita dell’infanzia di Harry, di cui non ha quasi mai potuto godere. Quando muore, la civetta porta con sé un pezzo di Harry.

1

Fred Weasley

In I Doni della Morte: Parte 2, il tentativo di Voldemort di restaurare il suo regno del terrore culmina nella famosa battaglia di Hogwarts che causa il maggior numero di morti tra tutti i film di Harry Potter. Non tutte le morti del film vengono mostrate a schermo, molte sono morti di cattivi, Mangiamorte e loro alleati, su tutti Bellatrix Lestrange e ovviamente Voldemort stesso, ma alcune si verificano purtroppo tra le forze del bene.

Nonostante la morte di ogni personaggio malvagio, però, ci sono stati altrettanti personaggi buoni, come Lavanda Brown, sbranata da Fernin Greyback, e Colin Canon, ucciso da un incantesimo. La vista degli amati combattenti dell’Ordine e neo genitori, Remus Lupin e Ninfadora Tonks, che muoiono fianco a fianco con le braccia tese l’una verso l’altra, li rende dei forti contendenti per il titolo di “morti più tristi in Doni della Morte: Parte 2“. Tuttavia, la morte di Fred Weasley fa ancora più male.

Niente è più straziante del volto di Ron quando entrò nella Sala Grande dopo la battaglia di Hogwarts e scopre che non tutti i membri della sua famiglia ne erano usciti vivi. Il resto dei Weasley si raccoglie intorno al corpo del gemello, mentre Ron scoppia in lacrime e crolla al fianco di Fred, una toccante rappresentazione dei sacrifici fatti nella lotta contro la Magia Oscura. Dividere gli inseparabili gemelli Weasley uccidendo Fred è stata una scelta difficile, si immagina, e fa ancora male. Il vuoto lasciato nella famiglia Weasley dalla morte di Fred in Harry Potter non sarebbe mai potuto essere colmato.

Chiara Guida
Chiara Guida
Laureata in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è una gionalista e si occupa di critica cinematografica. Co-fondatrice di Cinefilos.it, lavora come direttore della testata da quando è stata fondata, nel 2010. Dal 2017, data di pubblicazione del suo primo libro, è autrice di saggi critici sul cinema, attività che coniuga al lavoro al giornale.

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