Senza i suoi Avengers chiave, l’MCU può avere successo?

Gli Avengers hanno portato il Marvel Universe a galoppare sulle alte vette della fama per lunghi anni. Ma ad oggi, un loro ritorno, gioverebbe al franchise?

MCU

I Marvel Studios hanno avuto un successo inaspettato e incredibile fino ad Avengers: Endgame, ma sembra che da quel momento in poi qualcosa, negli ingranaggi dell’MCU, non funzioni più come dovrebbe. Come se da allora la storia – e l’azienda stessa – avesse subito dei colpi dai quali ancora non si è saputa riprendere. La Saga dell’Infinito è stata senza ombra di dubbio importante per il Marvel Universe, ed è da lì che la Marvel ha poi deciso di debuttare anche in televisione, dove ha sfornato molti prodotti. Il problema, però, è che da allora le cose non vanno molto bene.

Sicuramente a contribuire a questo affaticamento c’è stata la pandemia e gli scioperi di attori e sceneggiatori, ma ora che si può ritornare in carregiata è bene che i Marvel Studios riflettano attentamente sulle scelte da compiere. Secondo Variety, infatti, starebbero pensando a un nuovo film sugli Avengers, il quale avrebbe il compito di riportare in vita Iron Man e Black Widow. Una mossa un po’ avventata che, qualora dovesse trovare conferma, potrebbe essere vista solo come un tentativo – preoccupante – di far tornare il franchise al suo splendore passato. Ma questo potrebbe essere, oltre che inutile, molto rischioso. Capiamo perché.

3Il ritorno degli originali Avengers non gioverebbe all’MCU

MCU The Avengers Fase 1
 

Nel cinema, così come nella televisione, i prodotti hanno bisogno di un refresh se non si vuole rischiare di cadere nel ripetitivo e nel noioso. Ci sono storie di personaggi destinate a finire, e la loro conclusione non può che giovare a un film – a una serie o in generale a un franchise – perché permette di rinnovarsi e focalizzarsi su altri racconti accativanti e inediti. Per quanto riguarda l’MCU la “svolta” si è avuta con Avengers: Endgame, pellicola vista anche come il culmine dei primi dieci anni di costruzione del Marvel Cinematic Universe che lo hanno preceduto. Nel film alcuni degli Avengers a cui i fan erano molto legati – parliamo di Black Widow, Captain America e Iron Man – hanno visto il loro arco narrativo volgere al termine, come era giusto che fosse.

Se venisse pensata una soluzione per riportarli in vita, dunque, la scelta potrebbe andare a minare ciò che è venuto prima, anche se i rispettivi interpreti (Robert Downey Jr. e Scarlett Johansson) tornassero come versioni alternative. Bisogna perciò chiedersi (l’operazione di “come back” potrebbe riguardare un prequel) se ne varrebbe davvero la pena. Nella controparte fumettistica non è raro vedere alcuni personaggi capitolati tornare in vita. E alle volte anche l’ MCU ha seguito la stessa scia, pur commettendo degli errori. Esso, quindi, ha l’opportunità di separarsi dal cartaceo, per raccontare una storia basata su una realtà in cui gli eroi muoiono, ci sono “passaggi del testimone” e l’universo va avanti. Pensiamo, ad esempio, a Sam Wilson, Yelena Belova e Riri Williams, i quali sono stati designati come successori degli eroi sopracitati, e che non hanno ancora avuto la possibilità di brillare. Il ritorno di Iron Man e Black Widow, o anche di Capitan America (ma sembra impossibile) comprometterebbe anche quei personaggi che ora sono sotto i riflettori del MCU.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.