The Batman: cosa ha funzionato e cosa no nel film di Matt Reeves

Analizziamo attentamente, senza alcuno spoiler, cosa ha funzionato e cosa no in The Batman, da oggi nelle sale italiane.

ATTENZIONE – L’articolo contiene SPOILER su The Batman

È finalmente arrivato il giorno dell’uscita di The Batman, l’attesissimo film di Matt Reeves, con Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Colin Farrell e Jeffrey Wright tra i protagonisti. In un’analisi senza spoiler, ScreenRant ha cercato di valutare attentamente i pregi e i difetti (seppur davvero limitati) di questa pellicola, dalle prove attoriali che ci hanno sorpreso a momenti o personaggi che hanno leggermente mancato il bersaglio.

6L’Enigmista è spaventoso, ma piatto

the batman
 

Date le sfumature realistiche che caratterizzano la Gotham di Matt Reeves, non dovremmo essere sorpresi di fronte alla rappresentazione psicologicamente accurata e verosimile dell’Enigmista, ben lontano dalla sua controparte colorita e sgargiante dei fumetti. L’Edward Nashton di The Batman è un serial killer terribilmente violento che non prova alcun rimorso per le sue azioni e chiaramente si diverte a deridere e provocare il Cavaliere Oscuro.

Paul Dano eccelle nel rendere al meglio sullo schermo i tormenti interiori dell’Enigmista, che lo portano ad agire da serial killer, ma i pochi frammenti di backstory non fanno abbastanza per rendere questa versione di Nashton particolarmente interessante. Il fascino di cui è intrisa la malvagità dell’Enigmista funziona al meglio dietro la maschera, quando è impegnato a mettere alla prova l’astuzia mentale di Batman; si poteva ottenere qualcosa in più in termini di sviluppo del personaggio, ma Paul Dano si è rivelato comunque la scelta più azzeccata per evidenziare la centralità del personaggio all’interno di un thriller affilatissimo.